Memori della figuraccia rimediata in Top la scorsa stagione, un pareggio con l’FC Gnafo non si butta davvero via… Punto importante quindi, in occasione del vero esordio Golden dei Giardini, vincenti al primo turno solo per decisione d’ufficio. Buono il risultato, buona la partita, molto buono anche il post-partita alla Guerrina, a far le ore piccole brindando per il nostro mitico “rosso”, dalla mezzanotte (quindi ancora oggi) neo-37enne (AUGURI!!!!)… In realtà, per quanto visto in campo, ai Giardini il pareggio va persino un po’ stretto. Pensando alla tante occasioni dei nostri, alla giornata decisamente storta del portierone Manetti e a qualche picco di sfortuna (palo e infortunio per il Chino…), il risultato più giusto sarebbe stata la vittoria dei Giardini, decisamente in gran giornata… Ma per come si era messa e per il blasone degli avversari di turno… lo ripetiamo… trattasi di punto d’oro, pesantissimo in ottica qualificazione. I Giardini approcciano alla Golden privi del bomber Lamioni e con Maschio e Frosini out per turn-over, ma sin dalle prime battute si avverte come la squadra abbia voglia ed appaia ben più motivata e convinta dei rivali. Come spesso accade nel calcio però, dopo un’occasionissima sfumata di un niente da parte di Dimita, un brutto rinvio di Manetti direttamente sui piedi dei rivali, causa lo svantaggio iniziale dei nostri, alla prima vera opportunità per l’FC Gnafo. Le occasioni dei Giardini invece non si contano… Va vicinissimo al pari l’ottimo Sborgi di giornata, prima di servire a Sinameta il super assist per il pareggio… Bellissimo il goal da attaccante vero del numero 63, suo 20esimo sigillo con la maglia dei Giardini e soprattutto rete numero 4800 della storia societaria. Ma i Giardini meriterebbero ampiamente addirittura il vantaggio. Pellegrini, con un siluro dei suoi, quasi spezza le mani al portiere rivale, che devìa in angolo… Sul corner che segue, il numero 55, col piede assai caldo, tira direttamente in porta e fa vibrare il palo… Ecco perché quando l’FC Gnafo, nel giro di un paio di minuti, si porta sul 3-1 con due tiri velleitari da fuori, che trovano totalmente impreparato il brutto Manetti di serata, i nostri gridano davvero allo scandalo… Patron Zatteri con una buona giocata sull’out sinistro mette Sinameta solo davanti al portiere rivale, ma stavolta il nr.63 fallisce clamorosamente. Ci vuole una fiondata imparabile del Chino Pellegrini per riportare in partita i nostri, e la perla balistica arriva ancora una volta grazie ad una splendida azione a firma Sborgi. Anche il Chino è più che in giornata… Prima del the caldo infatti è lui, che con un lancio dalle retrovie calibrato al millimetro, pesca la testa di Dimita, che in uscita beffa clamorosamente il portiere rivale… Goal fotocopia di quello al Rifredi78 di neanche una settimana fa. Si chiude così un bel primo tempo, onorato quanto a intensità da entrambe le squadre, ma con i Giardini sicuramente superiori stando alle occasioni da goal. L’inizio ripresa tuttavia è da infarto… Nel giro di un paio di minuti i Giardini perdono completamente la testa… Dorme il fin qui impeccabile Antonelli in occasione del nuovo vantaggio Gnafo, anche se il tiro del suo avversario diretto trova nuovamente non impeccabile Manetti… Pochi secondi dopo, Manetti intercetta una bella punizione dal limite, ma girandosi verso la porta durante la respinta… Il tap-in che segue vale l’indisturbato 5-3 e la storia inizia a mettersi davvero male… Se a questo si aggiunge che il Chino Pellegrini va KO per un durissimo scontro di gioco (pare forte contusione alla caviglia…), il sipario sembra vicino a calare… Ecco che nel momento più difficile sale in cattedra il giocatore più talentuoso, Steo Dimita… Un errato disimpegno dei rivali gli consente la buona occasione da due passi e lui non fallisce, anzi sigla la sua decima stagionale con un lezioso cucchiaio… Molto molle però in interdizione Bandini, su un batti e ribatti aereo al limite dell’area, che consente agli avversari di riportarsi a +2. I Giardini però continuano a crederci e non mollano un passo. Davvero emozionante ammirare la generosità del gruppo, che non smette mai di far gioco e creare occasioni. La più importante la imbastisce Sinameta, dopo essersene mangiata un’altra davvero clamorosa… Il nr.63, un po’ troppo egoista fin qua, finalmente si rivela in grado di assistere Dimita al centro, e il gigante dei Giardini non fallisce: 5-6. Il tempo regolamentare è finito, ma c’è tantissimo da recuperare per l’infortunio accorso a Pellegrini. Finalmente per i Giardini la fortuna inizia a girare… Sborgi infatti, fa partire un tiro della disperazione, senza troppe pretese, che però sorprende in pieno il portiere rivale per il 6-6 preziosissimo. A seguire c’è ancora il tempo per sperare da ambo le parti. Manetti è stavolta bravissimo a salvare la propria porta, su un’improvvisa conclusione da fuori del fortissimo Carlo Alberto Caschetto… Ma la vera palla match capita sui piedi di Dimita e più precisamente sul tacco, con conclusione che esce davvero di un niente, ma sarebbe stato forse chieder troppo… Ci prendiamo con orgoglio il punticino, bene così… Affrontando le partite con questo spirito, le soddisfazioni sono comunque dietro l’angolo. Questo è certo.