1000 volte Giardini in un weekend TOP

La tanto attesa millesima gara della storia dei Giardini vede i nostri protagonisti sul sintetico di “calciotto” Nievo a Verona, contro i fraterni amici Baruconi, per una reunion che non si teneva dal 2019!! I nostri, giunti a Verona in 30 unità, con 10 giocatori e mezzo (il mezzo è il grandissimo Fabietto Liuti), mogli e figli al seguito, dopo le prime mangiate di qualità alla Colonna (cotolette giganti) e alla Pizzeria Bella Napoli (primo desinare per tutti e 30…), si ritrovano da programma al baretto vicino all’impianto sportivo e, dopo i canonici spritz, birrette, una breve riunione tattica, scendono in campo con la seguente formazione… quella della storica millesima… Manetti tra i pali, difesa a tre così disposta, da destra verso sinistra, da Sinameta, Antonelli, Frosini; Lamioni, alla 600esima gara in GVL, faro del centrocampo, Pieri ala destra, un Patron Zatteri emozionato, ma imbottito di anti-dolorifici, sull’out sinistro, e Steo Dimita, come Pieri all’esordio stagionale, punta centrale. Pronti a subentrare anche Sborgi, Valiani e Liuti, che saranno a loro modo tutti protagonisti. Prima del fischio d’inizio dell’arbitro Steppssss, un tempo capitano barucone, il nostro Patron, capitano per l’occasione, omaggia i veronesi del suo ottimo nocciolino fatto in casa, mentre capitan NicZelger dona ai nostri una meravigliosa maglia barucona speciale, arrecante la scritta in latino NUNC EST BIBENDUM… E’ il momento di bere… Il match epocale inizia di fronte ad una meravigliosa cornice di pubblico. I Giardini, nonostante gli acciacchi del momento, si rivelano sin da subito belli garosi, convinti, persino piuttosto organizzati, pronti a dare tutto per rendere la millesima memorabile. Il primo acuto lo regala Steo Dimita, con una pregevole semi-rovesciata volante, che finisce alta di un niente. Sono però i Baruconi a portarsi in vantaggio grazie ad un affondo del redivivo Bomber Pelo, che si intrufola tra Frosini e il presidente e fa subito cantare la torcida scaligera. La reazione dei Giardini non si fa attendere ed arriva per mano del più emozionato di loro, quel patron che li ha fondati 27 stagioni e mille partite fa… Il numero 11, che il giorno prima neanche camminava, si rende protagonista di un intelligente triangolo nello stretto con Pieri in piena area e, in scivolata, perviene al pareggio siglando il primo goal della nuovissima muta da gioco griffata (ancora no in realtà) CFIdratech. I Baruconi nelle prime battute sembrano comunque averne di più e tornano prepotentemente in vantaggio quando il loro giocatore più estroso, Tommy Zelger, dopo un pregevole uno/due con bomber Pelo, penetra in area facendosi beffe di Sinameta prima e Antonelli poi… Ma la svolta giardiniana tanto attesa è nell’aria e la porta colui che sarà il migliore in campo assoluto, quello Sborgi a cui doveva essere dedicata l’amichevole come “Memorial Sborgi”, e che invece, oltre ad essere vivo e vegeto, entra e cambia volto alla gara dei Giardini. E’ sua infatti la zampata che vale il 2-2, dopo una letale incursione sulla sua amata fascia sinistra, ottimamente lanciato da Sinameta. Stavolta la comunque immediata reazione barucona trova ben due volte prontissimo Manetti, e grazie al portierone la diga resiste. Al resto pensa il presidentissimo, che con una velenosa punizione dal limite (grosse proteste dei locali sul fallo in questione fischiato da Stepps), permette ai suoi di chiudere il primo tempo in vantaggio per 2-3. Per il Rosso Boia, come amano chiamarlo qua, è la rete numero 350 in carriera. Nel finale di prima frazione da segnalare anche una traversa colpita dall’ottimo Pieri.

Nella ripresa i Baruconi sembrano scoppiati e nelle rare occasioni che si procurano trovano sempre prontissimo Manetti, tra i migliori dei suoi. Il dominio giadiniano diventa quindi pressoché totale e trova consacrazione nella doppietta di compleanno messa a segno da Dimita, prima bravissimo nel siglare di testa raccogliendo un corner pennellato da Lamioni, poi letale con destro secco all’angolino dopo un’altra azione pregevole di uno Sborgi implacabile. Dimita regala anche a Zatteri la palla d’oro per chiudere la partita, ma il Patron incoccia malissimo col sinistro, a porta praticamente spalancata. Ad un minuto dalla fine, con i Giardini in vantaggio di ben 3 goal, inizia a succedere di tutto, per uno dei finali più rocamboleschi della storia del calcio, degno dello show che da sempre regalano queste due blasonate e gloriose compagini. A 60 secondi dallo scadere (presunto), i Giardini mettono in campo la mascotte Fabio Liuti per Steo. Bavissimo Fabietto nello stare al gioco, allo scherzo, ma i rivali, nel giro di pochi secondi, grazie a Miky Salvati, si inventano un goal da fuori della Madonna, un missile imparabile, all’incrocio… Si entra nel recupero sul 3-5 e l’arbitro di giornata, l’ex capitano Barucone Steppsss, decide di farlo durare un’eternità… Truffaldino… In questo spazio esageratamente esteso Bomber Pelo, con un calcio acrobatico ad altezza testa e col pallone praticamente già in mano a Manetti, sigla la rete tanto bella, quanto forse scorretta, del 4-5… Ma Steppsss lascia correre e soprattutto non fischia la fine… Mentre i Giardini scherzano con Fabietto in campo, i Baruconi fanno sul serio, stavolta non ci stanno a lasciar vincere gli amici ospiti, vogliono il pareggio a tutti i costi e finché non arriva Steppsss fa giocare… Quando la carambola fortuita e fortunosa di Miky Salvati, dopo un paio di rimbalzi, scavalca Manetti per il pari definitivo, l’incredibile rimonta prende forma e la partita può davvero finire, tra abbracci e sorrisi di tutti i sinceri amici protagonisti. Si decide comunque di andare ai rigori, per eleggere lo stesso un vincitore, e i Giardini scherzeranno molto anche durante la serie:-) Al primo rigore vincente di Pavi risponde il nostro Patron con un penalty angolatissimo, potente, a mezza altezza, imparabile. Nella serata delle mille ricorrenze, ce n’è una specialissima in più anche per lui, che a 45 anni compiuti torna ad essere il cannoniere principe della storia dei Giardini con 956 goal all’attivo con la maglia GVL. Al 2-1 di Tommy Zelger risponde Pippo Pieri non senza fortuna. Il portiere intuisce, ma non riesce a trattenere la sfera. Dopo il 3-2 di Thomas Bartoli, il rigore più bello, quello del 3-3, calciato dal nostro Steone addirittura col cucchiaio… Uno sbeffeggiare l’avversario comunque che peserà, e farà montare ancora di più ai Baruconi, la voglia di battere i fiorentini… Bomber Pelo prova subito a imitare Steo, ma il suo piede è meno caldo ed il tentativo di tocco sotto finisce malamente sopra la traversa. I Giardini, stando ancora più al gioco, decidono di far calciare Fabietto, il cui rigore è un vero disastro… Ahahaha… Permane quindi la parità. Per i Baruconi segna al quinto tiro Miky Salvati, per i Giardini conquista i rigori ad oltranza il presidente, con un penalty calciato in modo pregevole. Nella serie ad oltranza però ci si aspetterebbe una mossa di goliardia anche da parte dei padroni di casa, visto che i Giardini hanno già dato… Tipo un rigore calciato da Steppsss in borghese, da mister Culoni, o da Checco William Taylor col suo nobil paruolo… Invece va il capitano di serata Nic Zelger, che segna spiazzando Manetti. Per i Giardini pesantissima palla sul dischetto affidata a Sinameta, che, stremato e sfortunato, purtroppo si fa ipnotizzare dal portierone scaligero… Finisce così… I Baruconi fanno tirare anche Checco William Taylor, facile a giochi fatti, che da copione sbaglia… Ma ormai hanno vinto loro e i Giardini, che si sono tanto piaciuti e tanto divertiti, accettano col sorriso il verdetto del campo, pronti a continuare la festa anche fuori. Baruconi e giardiniani si fiondano infatti al Fenil dei Pré, un casolare della Valpolicella dalla cucina sontuosa, per un cenone a bandiere unificate, davvero memorabile… E ancora, l’indomani, alla Country House dalla Caterina, a Cavalo, per una serie di degustazioni di cucina bio impareggiabili, immersi nella natura, in una location davvero da favola, che domina dall’alto tutta la Valpolicella. Durante il pranzone, ad impreziosire la cornice già sublime, una ricca nevicata… Poi la candelina per Steo, che il giorno prima, tra le varie ricorrenze, non era stata soffiata… Alla Country House, dopo il rito del lancio del rosso boia dalla rupe e dopo l’altro rito della graspa, segue il rientro di quasi tutta la ciurma in quel di Firenze. Restano in loco solo gli Zatteri, almeno fino al match viola di domani sera al Bentegodi, ospiti a Casa di Silvia ed accompagnati dagli Zelger a godere dei più pittoreschi panorami della nostra amata città d’adozione in terra veneta. Grazie agli Zelger, grazie ai Baruconi, non vediamo l’ora di riabbracciarvi a Firenze e di rendervi il favore della vostra innata ospitalità.