Tripletta salva-Giardini per il presidente

Il tanto atteso riscatto è arrivato, anche se solo dal punto di vista del risultato e anche se grazie ad una vittoria maturata solo ad un minuto dalla fine, nonostante l’avversaria di turno fosse ampiamente abbordabile. Questo lascia intendere che dal punto di vista del gioco, del momento critico, della forma, il comparto a 5 non sia ancora assolutamente uscito dalle sabbie mobili, che ne stanno minando la classifica e le ambizioni. Ma vincere fa davvero bene all’umore e, soprattutto, attenuanti a giustificazione del momentaccio, davvero non mancano. La squadra si presenta al match in notturna (prima attenuante per gente della nostra generazione), con un’età media in campo altissima (seconda attenuante dato i 20 anni in meno dei rivali di turno) e con una selva di indisponibili (terza e più pesante)… Mancano infatti gli infortunati Bandini, Mataj e Pellegrini, lo squalificato Sinameta e gli indisponibili Matteo Matera e Frosini. Un esercito. L’Arrivederci e Grazie però dal canto suo, penultima della classe, si rivela ampiamente aggredibile, priva di elementi di spicco e tatticamente anarchica, comunque maledettamente in grado di mettere in difficoltà lo stesso il comparto a 5 del momento. A dar man forte ai pochi titolari (Lamioni, Zatteri, Manetti, Maschio e Sborgi), giungono due rinforzi dal comparto a 7, Kuka e Gallo, ma soprattutto si unisce alla comitiva dopo secoli l’anziano presidente, uno che apparirà anche bollito, ma che segna una tripletta in stile Pellegrini, da autentico salvatore della patria… Una convocazione fondamentale. Ma andiamo con ordine… In avvio in campo ci sono solo i Giardini. Il primo quintetto, tutta esperienza, disegnato da mister Valians, gioca a calcetto, arriva alla conclusione con facilità, lascia pensare ad una serata oltremodo tranquilla. Due ottime occasioni per un pimpante Patron Zatteri, alla gara 850 con la maglia dei Giardini, sfumano per millimetri, poi Antonelli colpisce un palo clamoroso. I primi cambi coincidono con le prime crepe, anche se è con l’ingresso di Kuka che i nostri passano in vantaggio. Zatteri recupera un pallone caparbiamente in mezzo, lancia per l’incursione di Kuka, che con un diagonale destro mirato pesca il bomber Lamioni solo sul secondo palo, per l’1-0 dei Giardini. Il gigante del calcio a 7 giardiniano però è davvero indisciplinato tatticamente e la gara cambia totalmente faccia. I nostri iniziano a soffrire e a prendere imbarcate continue… In posizione play basso non ci resta mai nessuno. Dopo due miracoli di Manetti, entrambi di piede, da un passaggio mal pensato da Zatteri e intercettato a centrocampo, scatta il contropiede letale dell’1-1. Gallo, altra pedina del 7 che non ha un approccio felice a calcetto, si procura una grandissima occasione, per poi divorarsi un bove. È proprio lui che, ritrovatosi in posizione di play basso su un contropiede dei nostri, lascia la posizione in modo sciagurato, favorendo la ripartenza rivale con due uomini contro il solo Manetti. Siamo a fine primo tempo e l’ Arrivederci e Grazie si porta sul 2-1. Nel secondo tempo mister Valiani corre ai ripari… Gallo non rientrerà, Kuka e uno stanchissimo Sborgi verranno centellinati, gli altri veterani spremuti, si torna però a vedere un po’ di calcetto. Dopo 7 minuti i Giardini pervengono al pareggio con una punizione a due finalizzata dal presidente Antonelli. Altri tre minuti e viene fischiato un rigore a favore dei nostri, per un mani in area piuttosto evidente. Se ne incarica Antonelli, che sigla la doppietta che riporta in vantaggio i nostri. Le molte occasioni che seguono però sfumano tutte, compresa quella di Zatteri che si invola in contropiede, prima di sparare un tiro di poco a lato. Quando gli Arrivederci e Grazie trovano il goal del nuovo pareggio, i nostri vedono davvero le streghe. Zatteri viene superato in dribbling a centrocampo, l’avversario di turno tenta subito il tiro, che esce leggibile e sbilenco, ma che passa sotto le gambe di tutti, compreso quelle di Manetti, unico suo errore di serata… Lamioni coglie il secondo palo dei nostri, poi, in verità, un clamoroso palo lo prendono pure loro… A salvare i Giardini sono i tiri liberi per i tanti falli subiti (con grande intelligenza)… Il presidente, che viene ormai inserito in campo solo per calciarli, ne sbaglia ben due, poi, ad un minuto dalla fine, pesca quello che vale i tre punti e che evita ai nostri un’altra figuraccia… Importa poco però ormai il come, la vittoria, che era l’unica cosa davvero importante, arriva comunque e i nostri possono bisbocciare alla Guerrina (vedi immagine di copertina), brandendo i boccali fino a notte fonda, ai tre punti, alla tripletta del presidente e alla presenza numero 850 del Patron… Vediamo se in extremis questa classifica si raddrizza un po’…