Sgarmiglia show a Gavinana

Giornata di presentazioni in casa Giardini quella di ieri… Fanno infatti il loro esordio ufficiale due pedine tanto attese: l’esperto Marin Calofir ed il giovanissimo talento Giovanni Sgarmiglia. Il primo, oltre che un bravissimo ragazzo, è un calciatore dalla carriera sopraffina, gravitante tra i professionisti fino alla primavera dello Steaua Bucarest, fuori dai giochi che contano solo a causa di un bruttissimo infortunio, che ancora oggi, a 42 anni, dopo aver vinto tutto con squadre di calcio a 7 locali, gli provoca pensieri e timori. Profilo interessantissimo per i Giardini. Il secondo, a cui dedichiamo l’immagine di copertina, per molti di noi non ha bisogno di presentazioni, è il cuginetto del Patron e del Botta, trequartista degli allievi regionali del Castello, 16 anni appena, dotato di qualità tecniche davvero riservate a pochi. La seconda giornata del torneo di apertura, parliamo ovviamente del comparto a 7, regala quindi due nuovi elementi alla nostra già nutritissima rosa. Su Calofir intendiamo far affidamento in pianta stabile, su Sgarmiglia, visti i suoi tanti e più importanti impegni, ci accontentiamo di averlo in caso di necessità e quando lui avrà voglia di tornare. Sarà sempre e comunque il benvenuto. La gara di ieri sera, contro il Tito Team, squadra finalmente alla nostra portata, allenante, giocabile, sancisce purtroppo la seconda sconfitta nella serie, ma in questo caso il risultato, che per noi conta meno di zero, è pure un po’ bugiardo. I Giardini sembrano già più squadra dei rivali di turno, giocano un calcio più gradevole, si intuisce che lo fanno divertendosi, unico vero nostro obiettivo. Il risultato del campo poi viene sancito da episodi, stavolta a noi sfavorevoli, ma quel che conta è che stiamo diventando più presentabili, che ci stiamo prendendo gusto. Noi, squadra di calcetto, non saremo mai una vera compagine a 7, ma stiamo indubbiamente trovando un nuovo balocco con cui divertirsi. I Giardini si presentano ieri all’Olympus privi degli indisponibili Gurzi, Fiacchi, Tommy Matera, Antonelli e ancora senza il neo difensore annunciato Kuka. In campo vanno però il footsaler Manetti (grazie della disponibilità anche qua!!), Sinameta, squalificato al grido “chissenefrega” dato il carattere del match, e appunto i due neo-acquisti sopra-citati. Valiani, di turn-over, si cimenta nel ruolo di allenatore in una panchina ancora orfana del mister Dovellini, a Frosinone ancora inviato per la Fiorentina. Gli avversari del Tito Team rispondono con una squadra di calciatori esperti, ma non più molto atletici, forte però di rocciosi difensori centrali e di una punta che un tempo faceva faville a calcetto con l’Autoscuola Chiti. Davvero interessante la formazione iniziale dei nostri e davvero promettente il calcio espresso nel primo tempo. Davanti a Manetti la difesa a tre è composta da destra verso sinistra da Laddomada (stavolta di gran spinta), l’ottimo Sinameta e Bottai; Lamioni, faro del centrocampo, affiancato da un ispirato Gallo e a sostegno dell’unica punta Calofir. Dalla panchina arriveranno un Pieri più spento del solito, colui che spaccherà la partita, ovvero Sgarmiglia, e l’evergreen Patron Zatteri, capitano per l’occasione, alla seconda gara in 3 giorni. Il primo tempo scorre coi nostri che reggono benissimo il campo, rischiano poco, trovano comunque Manetti pronto quando ciò accade, e vanno più volte vicino al goal soprattutto con Calofir, Laddomada e Sgargmiglia, che sfiora la rete con l’occasione più nitida del primo tempo. La gara si sblocca però nella ripresa, quando Patron Zatteri, schierato insolitamente esterno di difesa a sinistra, in barba alle sue 45 primavere si inserisce dalle retrovie pronto a raccogliere un pregevole assist di Gallo. Il numero 11 svetta di testa, ma una deviazione gli impedisce di colpire la palla come vorrebbe… Il pallone gli carambola però sulla spalla sinistra e ne esce un pregevole, quanto molto involontario, tiro imparabile sotto la traversa, vicino al palo più lontano. La gioia del goal dura piuttosto poco però. Quella che forse è l’unica scelta sbagliata di serata, di un insuperabile Sinameta, regala la conclusione agli avversari, col pallone che si insacca dopo un’incredibile serie di rimpalli. E’ ora il momento migliore per il Tito Team, che raddoppia con un tiro da fuori piuttosto velleitario, ma che pesca il sorpreso Manetti un po’ fuori di porta. I Giardini e soprattutto Sgarmiglia hanno però la forza di risollevarsi. Il giovane castellano, al termine di una delle sue tante percussioni tra le linee, si inventa dal nulla il tiro incrociato ed imparabile del 2-2. Neanche il tempo di festeggiare il primo goal in GVL del ragazzo però, che una goffa autorete di Pieri (sfortuna nera), riporta in vantaggio i rivali… Quando si dice gli episodi… I Giardini vanno più volte vicino al pareggio, lo meriterebbero davvero… Ci credono soprattutto quando Bottai viene atterrato in area e conquista un rigore… Penalty che il Mangusta però calcerà in pieno sul palo. L’attaccante dei Giardini in questo finale di gara, troppe volte gioca a testa basta e non vede Sgarmiglia liberissimo per la conclusione, però sarebbe anche bravo nel procurarsi un altro rigore… Solare… Che l’arbitro invece non ravvede. In pieno recupero i nostri sono visibilmente stanchi… La soddisfazione più grande del match accade quando il loro unico vero “rompicoglioni” di turno (davvero odioso) si ritrova tutto solo davanti a Manetti, lo scarta e calcia a botta sicura, quando accorre un eroico Sinameta a salvare sulla linea, aggiungendo qualche frasuccia che lo scarpone merita… Il 4-2 arriva comunque all’ultimo minuto di recupero a suggellare un risultato davvero ingiusto. I nostri, quasi in massa e comunque assai soddisfatti della prestazione, continuano la serata, in onore anche agli avversari di turno, proprio da Tito, tra pizze prelibate, piatti di pesce sopraffini e fiumi di birra… Lunga vita al nostro amato pallone….