Sconfitti con onore

“C’è modo e modo di perdere” tuonava il Patron al termine del primo tempo… E la squadra, punta nell’orgoglio, lo ha ascoltato. Va bene tutto. Va bene che di fronte ai nostri c’è il Cameloth’s Internacional campione assoluto del campionato (anche se alle finali per dir la verità era ancora a secco di punti…), va bene che i nostri sono in netta emergenza sia numerica (in 7 al campo per i nostri standard sono pochi), che qualitativa… Le assenze di Pellegrini, Sborgi, Dimita, Fiacchi, Bottai, pesano non poco per un collettivo che si presenta con molti dei suoi vecchietti… Ma a tutto c’è un limite. Il primo tempo della gara non si può accettare, sia perché il Cameloth a sua volta non è al top e gioca con 5 effettivi, sia perché i Giardini, tecnicamente, non sono certo così inferiori come il parziale di 0-4 al doppio fischio vorrebbe farci intendere. Nella prima parte infatti i nostri sbagliano praticamente tutto. In fase di possesso non vengono azzeccati due passaggi in fila. Scarico e impreciso Frosini in posizione di play, scarichissimi sugli esterni sia un claudicante Sinameta, che un irriconoscibile Matera. Lo stesso bomber, schierato inizialmente in avanti, non chiude a dovere le linee di passaggio rivali… Ma quello che la squadra sbaglia maggiormente è lasciare campo libero al forte centrale difensivo rivale, unica vera fonte di gioco per loro. Quando Antonelli, schierato in porta, si fa goal da solo con un colpo di testa tra il goffo e il comico, si intuisce subito che la serata storta è contagiosa… In panchina come mister, emergenza pure lì, c’è il giovane Zatteri Massimo, che sta vivendo il momento più bello finora della sua baby carriera e non solo per la salvezza conquistata in campo domenica anche grazie ad una sua doppietta… Ma gestire i cambi di una squadra di calcetto è roba al momento più che proibitiva anche per un calciofilo come lui… Il Cameloth’s approfitta dei tanti svarioni difensivi, dell’immobilismo globale dei Giardini, e sigla un goal dopo l’altro chiudendo la prima frazione appunto in vantaggio addirittura di quattro goal. Totale cambio di rotta e di strategia per i nostri nella ripresa. Un acciaccato ma grintoso Patron Zatteri, quasi totalmente spettatore nella prima parte, si francobolla a uomo sul forte difensore rivale, limitandone, con le buone e spesso con le cattive, raggio d’azione e giocate. Questo arretra Lamioni in posizione di play, dove il bomber disegna tutte quelle trame di gioco totalmente mancate nel primo tempo. Tutto molto semplice, tardivo, ma estremamente semplice. I Giardini iniziano finalmente a giocare e, anche se Sinameta e Matera si confermano in serata no, complice il calo atletico dei rivali, occasioni da goal si ripetano a raffica per i nostri. Il primo acuto lo segna proprio l’anziano Patron. Poi tentativi del subentrato e sempre utile Valiani, di Lamioni dalla distanza, fino al grandissimo goal di Antonelli, che tira praticamente da casa sua… Il Cameloth inizia a tremare. Quando Sinameta inventa la grandissima giocata ad uscire, che viene esaltata dalla scivolata mancina di Zatteri, arriva il pregevole terzo goal e, roba impensabile un tempo prima, i Giardini tornano perfettamente in corsa per il risultato… La doppietta alla squadra campione della stagione regolare consente al Patron oltre la bella soddisfazione, anche la palma del miglior marcatore attuale dei Giardini alle finali, nonostante sia sceso in campo solo due volte. Ma lui e i suoi compagni vogliono ovviamente di più… Vorrebbero completare questa rimonta… I rivali, ormai terrorizzati di veder sfumare una vittoria data per certa, sfruttano la grande tecnica del loro play basso, lo cercano sistematicamente non appena i Giardini sono costretti alla distanza, su falli laterali, corner, e lui difende palla con il corpo giocando, come si suol dire, di bandierina… Dopo Matera, uscito per un guaio muscolare, i Giardini perdono anche Zatteri per un guaio alla caviglia sinistra, sempre più malconcia… Ma ormai siamo nel recupero, e i secondi sfilano via ottimamente gestiti dal Cameloth, che non fa assolutamente nulla per non rischiare assolutamente nulla. La squadra esce comunque a testa alta dalla competizione TOP LEAGUE EASY (eliminazione matematica, l’ultima gara sarà una formalità), dopo aver duellato con onore, sfiorando un’epica rimonta, ricevendo anche i complimenti sinceri degli sportivissimi rivali. E’ tardi, ma la consapevolezza di aver trasformato una disfatta vergognosa in un gran bel duello, spinge alcuni dei nostri a vivere comunque un rapido post-partita di qualità al Rugbier… Valians, qui immortalato con la sua grigliatona di wurstel, è ovviamente uno di questi…