Scempio arbitrale rovina partita bellissima… Così no!

Apriamo con questa bella immagine da Ginone, ritraente l’ultimo convitto del comparto CENE SERIE GVL per provare a dimenticare e digerire una scelta arbitrale incomprensibile davvero ostica da mandare giú… Ma è roba dura… Soltanto uno scempio aberrante di un arbitro viscidamente scarso, peraltro all’ultimo minuto, impedisce ai Giardini di fermare la capolista imbattuta, anzi sempre vincente, del torneo. Una roba davvero dura da smaltire, che toglie il sonno e che grida fortemente all’ingiustizia. Peccato davvero perché i Giardini, con solo vecchietti in campo, quattro su sette addirittura classe 78, giocano alla pari, sfiorando addirittura la vittoria, contro i millenial, in media 25 anni più giovani, più forti del campionato. Beh, unica amara consolazione, ce la giochiamo ancora proprio con tutti… Se questi sono i più forti, ma lo avevamo pensato anche all’andata, non si comprende davvero la classificuccia che hanno i Giardini al momento… Evidentemente qualcosa è andato storto, nel corso del torneo, ma non ieri sera… Davvero pochissimo infatti da rimproverare ai nostri in una delle più esaltanti prestazioni degli ultimi anni. Senza gli infortunati Mataj e Bandini e senza gli indisponibili Sborgi e Matera, i Giardini si approcciano al big match del turno contro la famigerata Ballack Coi Lupi, priva a sua volta del portierone ucraino, che all’andata vinse praticamente da solo. Il primo tempo non annovera numerosissime occasioni, ma ci racconta di una gara combattutissima, tattica, tecnicamente di alto livello, tra due squadre che masticano calcetto di qualità… Ma il gap generazionale davvero non si percepisce. Mister Valians inizia con Sinameta, Pellegrini ed il rientrante capitan Maschio, davanti a Manetti. Punta centrale Lamioni, con Frosini e Patron Zatteri pronti a gara in corso. Nelle convocazioni compare anche Antonelli, fermato però in extremis dalla febbre. Dopo un’occasione per parte è Manetti ad accendere la disputa con una serie di patate (3!!), compiute a fila, nell’arco di 5 secondi, tutte difficilissime, tutte incredibili. Fondamentale l’apporto del portierone per tenere in gara i Giardini, che vanno addirittura in vantaggio col subentrato Frosini, bravo nel ribadire in rete, persino col destro, su corta respinta del portiere, mitragliato da un tiro da fuori potentissimo di Pellegrini. Proprio allo scadere di frazione, provvidenziale fallo tattico di Zatteri in rincorsa su attaccante rivale lanciato solissimo a rete… Purtroppo il cartellino giallo che segue risulterà pesante. Dopo aver chiuso la prima frazione in vantaggio per 1-0, i Giardini vivono un inizio ripresa piuttosto sottotono… È il peggior momento dei nostri in tutto l’arco del match, gli errori non si contano… L’1-1 lo regala Frosini, cincischiando palla al piede nella propria area, invece di spazzare fuori dall’impianto sportivo… Un’ingenuità pesante, ma non sarà l’unica per il numero 21, che, goal a parte, si conferma in sofferenza come all’andata, contro questi forti avversarii. Dopo un minuto arriva l’1-2 micidiale dei Ballack Coi Lupi, che stavolta approfittano di una palla persa da parte di un Pellegrini troppo sbilanciato, e segnano comodamente in 3 contro 1. A Sinameta viene negato un rigore solare, poco prima che Lamioni venga bruciato nell’1 contro 1, regalando una nuova superiorità numerica ai rivali, che si portano sul 3-1… Il tutto in appena 8 minuti, gli unici in cui i Giardini non risultano all’altezza. Ma i nostri non si lasciano sopraffare, si riorganizzano, mai si arrendono e tornano subito in carreggiata a suon di grandi giocate. Nel quarto d’ora di suoeralcetto che segue, a parte un’altra straordinaria (ma straordinaria davvero) parata di Manetti, sono i nostri a dettare legge, a tenere il boccino, a far la partita. Il 2-3 arriva grazie ad un rinato capitano, il cui tocco velenoso sul secondo palo risulta letale e imparabile. Ovviamente fondamentale, nell’occasione, l’intelligentissimo diagonale su calcio di punizione del solito Chino Pellegrini. Quando Lamioni, con un calcio piazzato meraviglioso, regala il 3-3 ai suoi, tutto sembra davvero possibile… I Giardini meriterebbero addirittura di vincerla. Dopo un palo colpito dai rivali, giusto citarlo a onor del vero, ad un minuto dalla fine, giochessa sontuosa in fascia di Patron Zatteri, che in mezzo a due avversari trova il pertugio per servire Lamioni solissimo al limite. La bordata del bomber si stampa però contro la traversa. Purtroppo proprio allo scadere succede l’imponderabile, l’indigeribile… Su corner dei nostri, ennesimo contropiede regalato ai rivali a causa di un posizionamento scellerato di Frosini. L’unico che riesce a recuperare il forte attaccante rivale è un Patron Zatteri di rincorsa, che lo falcia (più volte in verità) con fallacci da caccia safari, che iniziano poco dopo il centrocampo e terminano ben prima dell’area di rigore… Appena il rivale cade (molto dolorante…), l’arbitro estrae il secondo giallo per il numero 11 (sanzione giusta, persino contenuta), ma assegna un rigore che lascia sgomenti i nostri e sorprende persino i rivali, che non si erano neanche azzardati a chiederlo… Anzi le loro risatine e le loro frasi tipo “guarda che rigore si è inventato…” mandano su tutte le furie i nostri ed in particolare il Patron, che non le manda certo a dire al criminale sportivo di turno, mentre è costretto ad abbandonare il campo. 4-3 su rigore per loro quindi, rigore calciato contro ogni regolamento sportivo per la presenza dell’espulso in campo con la borsa sulle spalle, intento a smadonnare in faccia a chi è stato in grado, con una decisione subdola, di rovinare una gara meravigliosa. Nei 5 minuti di recupero assegnati, i Giardini sono costretti a giocare addirittura con Manetti in attacco, perché in porta ci finisce il bomber Lamioni a causa di un acciacco ad un piede… Il 4-4 purtroppo non arriva e al triplice fischio l’amarezza è tanta. Il Patron, dopo aver sbattuto qualsiasi porta, aspetta l’arbitro fuori, e viene accusato da tale individuo di minacce e provocazioni… Dopo averlo scortato nel suo spogliatoio però, i due sembrano chiarirsi, ed è lecito sperare che la squalifica possa limitarsi alla giornata canonica per doppio giallo, ma resta un enorme, immenso, sterminato amaro in bocca…