Salita, discesa e rissa…

Dalla salita verso l’Olimpo di un calcetto davvero spumeggiante (vedi primo tempo… quasi tutto…), alla discesa verso gli inferi più profondi (vedi inguardabile ripresa…), fino ad un rissone finale che sui campi del calcetto provinciale, tutt’altro che professionistico, davvero non si può vedere… Simili scene farebbero ridere per non piangere anche fra i professionisti, figuriamoci a questi livello… Salita, discesa e botte dunque, per riassumere in tre parole una serata maledetta che sa tanto di occasione persa per i Giardini, visti soprattutto i risultati delle altre e immaginando come sarebbe la classifica oggi senza questi due punti letteralmente regalati. I Giardini rinunciano a Sinameta per turn-over e agli indisponibili Maschio e Frosini, ma nonostante le pesanti assenze risultano assoluti padroni del campo per tutta la prima frazione. Dalle parti di Viappiani infatti, inizialmente, si rischia davvero pochissimo, mentre sul fronte opposto, i campioni in carica del torneo, sembrano poter far male ad ogni affondo. Il vantaggio arriva grazie alle grandi qualità tecniche del bomber Lamioni, che si mette in proprio e sfonda senza pietà la porta dell’FC Mugnone. Il 2-0, un po’ fortunoso, giunge direttamente grazie ad un corner calciato da Sborgi. Il movimento del Patron Zatteri trae in inganno i difensori rivali, uno in particolare che finisce per deviare goffamente verso la propria porta. Nonostante i quasi 40 anni, in quei pochi minuti in campo, il Patron sa rendersi ancora prezioso. Sua la zampata ravvicinata del 3-0, su ottima azione di Pellegrini ed intelligentissimo assist di Bandini. Sul 3-0 la gara sembra morta e sepolta, ma così non è. Gli avversari non hanno enormi mezzi, è vero, ma sono coesi, non smettono mai di crederci ed hanno in Nesi, il possente e rapidissimo numero 9, una vera arma letale capace di pungere in qualsiasi momento. E’ Sborgi a controllarlo assai bene per tutto il primo tempo, ma quando il numero 28 rifiata in panchina, i Giardini soffrono di più. Proprio nel finale di frazione, grossa e collettiva buca difensiva dei nostri, Viappiani si ritrova abbandonato a se stesso… Prima compie un miracolo sul tiro ravvicinato da pochi passi di un attaccante avversario… Poi, su nuovo tentativo che segue la sua respinta, concede il bis lasciando tutti a bocca aperta… La palla carambola una terza volta sui piedi del rivale (si noti la dormita collettiva…), Viappiani, in modo davvero leggendario, tocca ancora, ma stavolta la palla finisce in goal… La prima frazione si chiude così sul 3-1, con la percezione che ci sarà da soffrire, eccome… I Giardini tornano in campo spenti, timorosi, del tutto rinunciatari dal punto di vista del gioco. Sono gli avversari ora a fare la partita e a risultare più pericolosi, fatta eccezione per una mirabolante azione corale Dimita-Sborgi-Lamioni-Bandini, che per centimetri non porta al 4-1… Il bomber Lamioni, ispiratissimo fin qui, perde forse l’unico pallone della sua partita, ma è letale. I Giardini sono inspiegabilmente sbilanciati e subiscono il 3-2. Una gran sassata di Antonelli, su punizione, sfiora di un niente l’incrocio, proprio pochi istanti prima del goal beffa, che i Giardini subiscono in contropiede, dopo aver calciato un corner a favore… Al regalone segue un palo clamoroso di Pellegrini, e un’azione vanificata da un Bandini decisamente più spreciso del solito. In realtà però gli avversari risultano ancor più pericolosi e sfiorano più volte il goal del 4-3… Prima a salvare i Giardini ci pensa il palo… Poi almeno tre prodigi di un Viappiani che sta davvero ritrovando la sua forma migliore. Quando entrambe le compagini sembrano ormai rassegnate al pareggio, con un solo minuto di recupero ancora da giocare, avviene un parapiglia davvero esagerato. Steo Dimita cerca di controllare il prestante Nesi con fare un po’ troppo maschio, ai limiti del regolamento e forse pure un po’ oltre. La reazione del numero 9 è comunque totalmente ingiustificabile e nettamente da condannare. Una gomitata intenzionale diretta al volto del nostro numero 34, che manca il bersaglio di un niente e scatena l’ira dei nostri. Il Patron, Antonelli, lo stesso Dimita ovviamente, una volta ripresosi, si scagliano contro il codardo capace di un simile vile gesto. Nel parapiglia che segue un giocatore avversario, tra l’altro uno dei più anziani, con fare ancora più vigliacco inizia a colpire da dietro i giocatori Gvl. Viappiani lo vede, perde la testa, scappa dalla porta e cerca di farsi giustizia da solo, mettendo letteralmente a cuccia molti rivali, ma il suo amico Antonelli, colpito, ha già reagito colpendo a sua volta il vile avversario. Rosso per entrambi, gli unici a pagare per tutti i protagonisti di un rissone davvero esagerato per il contesto… Per Nesi, colui che ha scatenato tutto, soltanto un cartellino giallo, come per il nostro portierone Viappiani… L’arbitro, pessimo, ormai è in netta confusione, fa giocare l’ultimo minuto di recupero ed occorre ricordargli che Antonelli è stato espulso dalla panchina. I Giardini possono giocare quindi per un minuto con l’uomo in più. Viappiani appoggia a Bandini, ma il numero 23, sempre meno lucido, vanifica tutto sbagliando il secondo passaggio. Finisce 3-3… con rabbia per il risultato, per l’occasione persa, per la squalifica pesante che attende Antonelli, e soprattutto per la presenza di ragazzotti come Nesi, bravi nel lanciare il sasso per poi correre negli spogliatoi a nascondere la mano… Che pena…