Presidente saracinesca

Con un goal per tempo, l’Esco al Club Team si aggiudica lo spareggio col comparto a 7 dei Giardini, per il terzo posto nel gironcino del Torneo di Apertura, costringendo i nostri ad accedere alla seconda fase nel girone delle quarte, con gare che si disputeranno mercoledì 11, lunedì 16 e mercoledì 25 (praticamente mai di martedì, che sarebbe il nostro giorno a 7… Misteri della federazione…). Griglia delle quarte che non è affatto male per una squadra che sta cercando l’amalgama, la compattezza, l’armonia… Confrontarsi con squadre meno blasonate, ci permetterà di provare qualcosa, di affinare e oliare gli ingranaggi, di rendere l’apertura davvero allenante. Ma passi importanti si vedono già. I Giardini faticano terribilmente nel trovare la via del goal, è vero, ma la squadra è sempre più squadra, la rosa, seppur con le defezioni fisiologiche di volta in volta, è davvero completa, miglioramenti si iniziano a percepire. L’Esco al Club Team è squadra abbordabile, alla nostra portata, nonostante noi ancora molto neofiti del mondo a 7. Hanno però un paio di elementi molto giovani e soprattutto davvero con gamba e qualità, quel tanto che basta a far pendere l’ago della bilancia dalla loro parte. Ma i Giardini non sfigurano. Bene davvero il neo-acquisto di serata Arber Kuka, possente centrale difensivo di grande esperienza, che fa brillare gli occhi al popolo giardiniano e non esce mai nemmeno un minuto per rifiatare. Bene anche l’occasionale Matteo Matera, che sta ritrovando gamba e che, in questo sport, vanta invidiabili tempi di inserimento. Ma soprattutto bene il nostro presidente, che si piazza tra i pali per l’assenza di Tommaso Matera (vederlo in campo in match in notturna sarà assai dura, per la scuola…), e para ben oltre il parabile, da autentica saracinesca… Per il resto gara caparbia dei nostri, che vantano pedine già pronte, come l’avvocato Laddomada, e tesserati ancora un po’ indietro, ma che non sfigurano, se la giocano e non trovano la via del goal solo per questione di centimetri. Certo là davanti si può far meglio. Non solo l’ariete Bottai deve sbloccarsi, ma anche centrocampisti ed esterni devono saper servirlo a dovere, affinare l’intesa, azzeccare qualche benedetto ultimo passaggio… C’è molto da lavorare per mister Dovellini, finalmente presente al campo, al suo debutto stagionale, ma le basi per divertirsi, nostro unico reale obiettivo a 7, ci sono eccome. La gara inizia con due autentici miracoli di Antonelli, a salvaguardia della propria porta. Poi, intorno a metà frazione, l’occasione d’oro capita sui piedi di Calofir, che da posizione eccezionale, invece di tirare, decide di servire Sinameta… Scelta altruista, ma piuttosto bizzarra… Sinameta, tornato capitano per l’occasione, è solissimo davanti al portiere, ma è spalle alla porta, e non riesce a correggere in rete. Come spesso accade nel calcio, da goal sbagliato a goal subito il passo è breve. Sul fronte opposto, un minuto dopo, i Giardini pagano l’unica incertezza di serata dell’esordiente Kuka (persino sfortunato nel rimpallo…) e gli avversari si portano in vantaggio. Proprio Kuka potrebbe subito pareggiare su corner, ma la deviazione vincente manca per un soffio. Nell’occasione, il colosso della difesa GVL, viene anche sanzionato con il cartellino giallo per proteste, dopo aver subito gioco pericoloso da un avversario… Arbitro piuttosto fiscale e protagonista. Nel finale di prima frazione i Giardini soffrono molto e rischiano il bis rivale ben tre volte. Antonelli è bravissimo nel deviare una velenosa conclusione sulla traversa, nel neutralizzare un gran tiro ravvicinato, e soprattutto, nel volare a sventare il raddoppio rivale direttamente su calcio di punizione, proprio nel recupero del primo tempo. Il momento di difficoltà dei nostri dura anche ad inizio ripresa. Antonelli, vero eroe di serata, compie subito una difficilissima parata a terra. Poi è il palo a salvare i Giardini, che non possono però nulla, sulla conclusione da fuori che vale lo 0-2 rivale. Nell’occasione, un po’ troppo permeabile la copertura di Calofir, che vive comunque una ripresa in crescendo. Sale in cattedra lui, soprattutto quando spostato in avanti da Dovellini, salgono in cattedra Laddomada e Matera eccezionali sugli esterni, i Giardini crescono di minuto in minuto, smettono di rischiare dietro e provano in tutti i modi a riaprirla. Prima un ottimo calcio piazzato di Calofir, che sfila a lato di un niente, poi è Sinameta, ancora solo davanti al portiere rivale, a fallire clamorosamente il 2-1. Merita citazione la scenetta di Dovellini con l’arbitro… Un qualcosa che passerà alla storia… “Ooooooh!! Arbitro!! Oooooooh!! Oh come stanno queste reti?? Qui si perde tutti i palloni!!”… Col direttore di gara che interrompe il gioco per redarguirlo e forse espellerlo, poi probabilmente lo riconosce e i due ne escono amabilmente… L’ultimo guizzo lo regala Laddomada, con un’azione in solitaria e tiro dal limite, che finisce purtroppo a lato. La serata termina con un discreto giro di birra non filtrata nel baretto locale, nonostante l’ora tarda della notte, con disamine tattiche e comunque buone sensazioni per l’immediato futuro, come da immagini di copertina e di chiusura…