Ma che serata di merda…

Piu che serata di merda, serate di merda… La notte è calata sui Giardini nel giro di 24 horror, e non vediamo l’ora di rivedere la luce. Siamo passati dalla prima vera figuraccia stagionale rimediata a 7, ad un deludentissimo 4-2 contro la peggior Longobarda degli ultimi 20 anni… Non ci siamo. I nostri ieri sera avevano l’obbligo di vincere, data la pochezza tecnica e soprattutto atletica degli avversari, che invece si sono imposti con merito, con organizzazione tattica invidiabile, con la loro consueta correttezza, coi nervi saldi che i Giardini delle ultime ore non hanno avuto. I nostri si presentano in viale Malta senza l’ottimo Chino Pellegrini di questo inizio stagione e senza gli indisponibili Manetti, Gurzi e Matteo Matera, con Lamioni di turn over. In porta c’è Tommy Matera, in prestito dal calcio a 7 e, soprattutto, tra i convocati riecco Bottai in versione mascherata. Con atteggiamento forse un po’ superficiale, sottovalutando i rivali, i nostri si ritrovano sotto dopo poco più di un minuto, colpiti da un letale contropiede avversario. Errore grave… Perché una squadra come la Longobarda la puoi battere anche 10-0, ma se vai sotto, tanto si chiudono bene a riccio, rifare goal è davvero difficile. I Giardini però, seppur sudando sette camicie, ci riescono, la ribaltano, sembrano in grado comunque di svoltare la serata. Dopo una gran conclusione da fuori di Frosini, forse l’unico a salvare davvero la faccia, che si stampa sul palo, è capitan Maschio, con un ottimo inserimento, a penetrare le linee nemiche per il punto dell’1-1. Si pensi che il 2-1 Gvl arriva all’ultimo secondo della prima frazione, godendo quindi anche di discreta fortuna. Nell’occasione eccellente giocata di Sinameta per Zatteri sul secondo palo, il Patron può solo arpionare il pallone e liberare al tiro Bottai, per il vantaggio dei nostri. La ripresa inizia coi Giardini più spigliati, che sfiorano il punto del 3-1 più volte, poi, intorno al decimo, la condizione atletica generale cala vistosamente e dalla panchina arrivano cambi, che snaturano un po’ l’assetto tattico più consono. Il dirigente Nicola Matera fa quel che può, e merita un grande grazie, ma di una guida tecnica di polso come le recenti di Maschio o le canoniche di un influenzato Valiani, si sente la mancanza come il pane. Nel momento più duro dei nostri la Longobarda perviene al pareggio su corner, con un goffo autogoal di Sborgi. Il calo nei nostri è vistoso, ma i Giardini sfiorano comunque il 3-2 con una gran conclusione di Sinameta, che incoccia il secondo legno di serata… Riecco incombere la sfiga… Ma questo è niente rispetto a ciò che accade nell’ultimo minuto di gioco. Ad un giro di lancette dalla fine infatti, dopo che la palla non esce da svariati minuti e non si riesce a fare il time-out per cambiare in blocco chi ha meno ossigeno (e ce ne sono), Sinameta e Maschio scattano comunque in contropiede in due contro uno. È l’occasione facile facile per il 3-2, per i tre punti, per il ritorno alla vittoria… La palla di Sinameta però è sprecisa, sbatte contro l’unico difensore, che lancia i suoi, a loro volta in superiorità numerica, per il 3-2 della Longobarda. In pieno recupero, coi nostri logicamente sbilanciati e con un esausto Bottai che rinuncia a seguire il proprio avversario diretto, arriva anche il punto del 4-2 finale. Dopo i doverosi complimenti agli storici rivali, che solo una volta erano riusciti a batterci in passato, tutti nello spogliatoio a testa bassa, consapevoli di averla davvero combinata… Persino alla pizza del post-match, che ha solo due adesioni, si percepisce l’umore nero in casa Gvl…