La quinta di campionato allontana un po’ i pensieri dei Giardini dalle ultime figuracce, ma non riesce a riportare un vero sorriso sui volti del nostro popolo… L’avversario di turno, il Loto, viene surclassato dai nostri dal punto di visto del gioco, ma la vittoria sfuma negli ultimissimi minuti… e quasi ci scappa la sconfitta. I Giardini si presentano al campo privi di pedine fondamentali come Dimita, Sborgi, oltre ai lungodegenti Viappiani e Frosini. Gli 8 convocati di turno sono comunque elementi che hanno più volte messo sotto il Loto in passato e, nonostante la recente depressione, non manca l’ottimismo. Purtroppo si assiste invece ad una gara molto brutta, avara di emozioni, soprattutto in virtù del pessimo, o addirittura assente, gioco collettivo dei rivali, che decidono di buttarla tutta sullo scontro fisico e sui lanci lunghi. Atteggiamenti incomprensibili per noi, ma ben studiati a tavolino da loro. I loro lanci dalle retrovie per il molto tecnico Campanile e per il potentissimo bomber Misu, mettono infatti in difficoltà i Giardini, che non riescono ad esprimere al top il proprio calcetto, per le continue interruzioni e i frequenti cambi di campo… L’irruenza fisica del Loto poi, che va ben oltre il consentito dal regolamento (si legga: arbitraggio non all’altezza…), ha fatto il resto… I Giardini giostrano senza troppo ragionare, consapevoli che ad ogni tocco in più è scontata la pedata… Gara brutta dicevamo, sbloccata dai rivali di turno grazie ad un gran colpo di fortuna, quando un rimpallo favorisce nettamente un attaccante avversario, beffando un nervosetto Sinameta. Sulla conclusione ravvicinata che segue, Manetti non può nulla. La Dea Bendata, tanto presente nella scorsa stagione, continua a nascondersi ai Giardini in questa… La squadra prova a reagire con una bella girata mancina del neo-entrato Zatteri, ma il portiere rivale si supera. E’ il preludio al goal, che arriva grazie ad un intelligente corner di Lamioni, abile nello sfruttare a pieno il movimento di scambio eccellente tra Zatteri ed il capitano. E’ proprio la zampata del rientrante numero 10 Maschio, al primo goal in campionato, a regalare il momentaneo pari. L’1-1 infonde coraggio ai nostri e soprattutto a Maschio e Lamioni, coloro che osano di più, che sembrano avere il colpo in canna pronto… Grazie ad un buono spunto di Bandini (raro in verità in questa piuttosto opaca sua 490esima apparizione in Gvl), proprio capitan Maschio serve al bomber Lamioni la palla d’oro del 2-1, che manda i Giardini al riposo più tranquilli. Nella ripresa, se possibile, la gara si fa ancora più maschia e gli avversari più arcigni. I Giardini partono male e regalano al bomberMisu la palla del possibile pareggio, ma Manetti, a tu per tu col grande attaccante rivale, lo ipnotizza letteralmente. Segue un tempo di grande sofferenza, con i nostri che provano a tener palla, ma non arrivano di fatto mai ad essere pericolosi, neppure col solitamente ispirato Chino Pellegrini. Si scaldano un po’ gli animi, l’arbitro nega un rigore ai rivali per un mani di Antonelli, che forse ci stava… Sinameta rischia di rovinare la sua decima gara in Gvl, con continui battibecchi con avversari e arbitro, prima di uscire per un guaio alla mano. Quando, seppur a fatica, la pratica sembra portata a casa, uno dei migliori, Lamioni, imbastisce un passaggio assai rischioso, intercettato dai rivali che si scagliano in contropiede. Anche in questo caso la fortuna li assiste, perché la prima conclusione incoccia il palo, ma la palla torna precisa sui piedi dell’attaccante, che può pareggiare a porta vuota… Mancano tre minuti… Ci sarebbe anche il tempo per vincere e Lamioni, in realtà, un goal lo segna, ma l’arbitro ha fischiato prima della conclusione, perché la palla pare sia uscita… In realtà ci sarebbe anche il tempo per perderla, visto l’incredibile rischio all’ultimo secondo di gioco, quando un calcio di punizione velenosissimo, viene neutralizzato da uno scaltro e decisivo Manetti, sicuramente il migliore in campo dei suoi… Il punticino innervosisce un po’, ma ci sta, e comunque speriamo si riveli utile a scacciare la crisi di risultati… Il campionato si conferma difficilissimo, ma anche equilibratissimo… La classifica cortissima… E per una squadra campione, è un dovere provare a restare in scia alle zone che contano.