I guerrieri del Vaticano

Appena terminata la seconda storica spedizione dell’epopea giardiniana nella capitale, su invito esplicito degli amici della Selezione Guardie Vaticane. Come al solito, quando i Giardini si muovono in massa (la comitiva era composta da 17 giardiniani di tutte le età), il nostro popolo non si fa mancare davvero nulla… La nostra delegazione composta da Patron Fondatore Zatteri e signora, capitan Lamioni e famiglia, Steo e Stea, Manetti e famiglia, Frosini con 75% di famiglia al seguito, Sinameta e signora e gli accompagnatori ufficiali Fabio e Daniela, hanno macinato kilometri a piedi lasciando segni di sé in ogni dove… Il venerdì notte, dopo ricca spaghettata presso i lussuosi appartamenti prenotati dal buon Steo in Piazza di Spagna, gita collettiva tra Piazza Navona e Campo de’Fiori, con ricche bevute ed ottima fumata di narghilé all’anguria. La mattina seguente, nonostante le ore piccole, la squadra viene ricevuta in Vaticano dalla guardia Luca Caravella, che introduce il gruppo ai musei Vaticani praticamente a costo zero e senza dover fare alcuna fila. Esperienza come al solito mozzafiato, soprattutto quando i Giardini entrano attoniti nella Cappella Sistina. A seguire memorabile pranzo in Trastevere e più precisamente nella Cantina Ferrari, con una carta dei Vini più tomo di una bibbia… Cucina tipica accompagnata a bevute di qualità. Dopo il ricco desinare scatta l’obbligo di condurre qualche ora di vita da atleta e il gruppo lo passa senza bere o strafare, ma macinando kilometri a piedi per la capitale, da Trastevere all’Isola Tiberina, proseguendo per il memoriale di Piazza Venezia. Con qualche difficoltà logistica rimediata in extremis, il gruppo raggiunge comunque il Centro Sportivo Empire, nella periferia di Roma, per l’attesissima sfida a calcetto contro la selezione delle Guardie Vaticane, di cui racconteremo più avanti. A seguire, pizzata collettiva nello stesso centro sportivo, con la gradevolissima compagnia di Luca Caravella, di suo figlio Liam e del grande amico capitolino Diegone. Poi tutti negli appartamenti a gustare la grappa gentilmente offerta dall’eroe assoluto del match Julian Sinameta. La domenica mattina gita turistica nella capitale, sul modello della volta precedente, con un altro grande amico, Paolone, a far ancora una volta da Cicerone. Circo Massimo, Bocca della Verità, Campidoglio, stavolta anche Rupe Tarpea (che panorama…), Fori Imperiali, Colosseo, ecc.. ecc… Tutto molto suggestivo… Snack in centro, poi sensazionale granita al Caffè della Casa del Caffè per alcuni, Fontana di Trevi per altri, sempre su ottimi consigli di Paolone… In molti iniziano a rientrare verso Firenze, ma i ritardatari non si fanno neanche mancare un’ultima gita a piedi a Castel Sant’Angelo ed una gita in “Car to go” al Giardino degli Aranci, per assistere ad un romantico ed indimenticabile tramonto su Roma… Che razza di week-end ragazzi… Il tutto a far da contorno ad una partita davvero divertente, una combattutissima battaglia che ha visto i Giardini, seppur in emergenza (tanto per cambiare…) protagonisti di una rimonta coinvolgente maturata negli ultimissimi istanti di gioco. La squadra si presenta appunto in sei effettivi, ma perde quasi subito Frosini, per il problemino muscolare che lo affligge dall’ultima gara di campionato. Gli avversari sembrano ben più competitivi dell’ultima volta e passano subito in vantaggio grazie ad un tiro da fuori che sorprende un Manetti un po’ imballato, che, lo ricordiamo, mancava dai campi da 7 mesi… Julian Sinameta interpreta al meglio la disputa, sembra un inesauribile motorino a tutto campo e stavolta giostra anche di fair-play, dato il carattere del match… Cosa assai rara per lui… Suo il generoso affondo che regala il pari al bomber Lamioni, capitano della spedizione, che allo scambio dei gagliardetti ha donato una bottiglia del nostro Chianti DOC agli avversari… Sempre Sinameta poco dopo, regala il vantaggio ai Giardini grazie ad un tiro cross girato nella propria rete da un difensore. La fortissima punta rivale non ci sta e riapre subito la disputa col bellissimo goal del 2-2 e con l’immediato nuovo vantaggio vaticano. L’inarginabile Sinameta però regala a Dimita il 3-3… Bellissimo il finale del primo tempo, con i Giardini che collezionano un’occasione dopo l’altra, sprecando però troppo, soprattutto col generosissimo ma impreciso Zatteri di questi tempi, chiamato a straordinari che vanno oltre le possibilità di un 40enne… Clamoroso il suo palo, praticamente a porta vuota… Sull’azione che segue, praticamente allo scadere della frazione, nuovo vantaggio rivale con un siluro imparabile calciato da distanza siderale. I Giardini arrancano in quanto a fiato, ma non mollano e approfittano di un calo fisico che colpisce anche i rivali. La manovra GVL diviene splendida in avvio ripresa, con ottime occasioni corali in serie. Su tutte quella finalizzata da Lamioni, su sontuoso assist di tacco di Dimita. Il 4-4 tiene a lungo… I giardini meriterebbero il vantaggio, ma tra la bravura del portiere rivale e la sfortuna, sembra impresa impossibile… Quando nel finale i vaticani mettono tre goal in fila, tutti su azioni di contropiede dovute al logico sbilanciarsi GVL, sembra davvero finita… Ciò che segue è un’impresa con la “I” maiuscola… Il Caravella da bordo campo dice che manca poco più di un minuto al termine, proprio mentre Sinameta, in mischia, trova la zampata del 5-7, che riaccende una preziosa fiammella… Pochi secondi dopo, il tempo regolamentare sta per finire quando si sblocca finalmente anche Zatteri, con un ravvicinato tocco sotto mancino, che scavalca in modo vincente il portiere rivale già di fatto disteso a terra. Caravella annuncia due minuti di recupero, per le perdite di tempo dovute a qualche acciacco durante il match. Ne basta uno soltanto a Sinameta, che al minuto 51 fa partire un bolide sensazionale dalla distanza, che toglie qualsiasi ragnatela dall’incrocio dei pali… Tripletta per il numero 63 e grida di giubilo nella folta torcida giardiniana presente. Finisce in parità, come nelle migliori feste che si rispettino, ed è giusto così… I Giardini non meritavano di macchiare con una sconfitta un weekend del genere… E soprattutto non lo meritavano i giardiniani più belli… Ne citiamo ovviamente tre… La piccolissima Serena Manetti, il superometto Niccolò Frosini che ha camminato più di un grande e Sofia Lamioni, così piccola e già in grado di tifare a gran voce per il babbo a bordo campo… In assoluto la scena più memorabile di una tre giorni già di per sé unica… LUNGA VITA AI GUERRIERI DEL VATICANO, LUNGA VITA AI GVL!! LUNGA VITA A MOMENTI COSI’!!