Un importante tabù viene sfatato… I Nonni Mababu, storica nostra bestia nera, stavolta non hanno vinto… L’ottavo pareggio stagionale dei Giardini, numero record per una singola stagione, arriva, seppur stra-meritato, soltanto sul triplice fischio, scatenando una grandissima gioia nel popolo Gvl… Il prezioso aggancio finale, permette alla squadra di mantenersi in una tranquilla ed onorevole seconda posizione, di un girone dove accedono alla seconda fase le prime quattro. Ancora rimandati gli esordi in Virgin Cup degli attesissimi gioielli estivi DeLeonardis e Gharbi, i Giardini organizzano comunque un rispettabilissimo gruppo di convocati al campo, pronti a dar battaglia agli storici rivali. La trama del match è molto semplice… Abbottonatissimi loro, votati al gioco di rimessa verso il pivot sornione là in avanti, che non rientra praticamente mai… Più dinamici i Giardini, forti di un miglior giro palla, seppur costretti a far convivere più generazioni e più scuole di pensiero, fattore assai pericoloso contro avversari così esperti. Dopo una buona parata di Antonelli in avvio, sono i Giardini a prendere in mano la partita e a dominare le danze. La rete del vantaggio Gvl nasce da una pregevole intuizione di Maschio, che apre il campo verso Dimita. L’assist del numero 34 è davvero al bacio, per l’accorrente Lamioni, che realizza la rete numero 840 in Gvl. I Giardini avrebbero molte occasioni per raddoppiare, davvero clamorosa quella che capita sui piedi di Sinameta, ma il portiere rivale si rivela davvero mostruoso. Alla prima vera incertezza però, intorno alla metà della frazione, i Nonni pescano il pari… Bravo il loro attaccante nel beffare Antonelli con un sontuoso velo spalle alla porta, che trasforma un innocuo passaggio da centrocampo nella rete dell’1-1. Non passa neanche un minuto, purtroppo un classico di questi tempi, e i Giardini beccano il 2-1… Nell’occasione un po’ approssimativa la difesa degli spazi di Patron Zatteri, appena entrato e un po’ acciaccato, che nel giro di pochi secondi casca in due finte piuttosto prevedibili… Per tutto il resto del primo tempo la squadra non riesce più a reagire e gli avversari difendono il prezioso vantaggio. Di tutt’altra caratura e ben più densa di trama la ripresa. I Giardini ripartono più convinti e sembrano poter raggiungere i rivali ad ogni affondo. Davvero clamoroso il palo colpito da Lamioni nei primi minuti, al quale, poco dopo, segue quello centrato in pieno da Untaru… Fortuna che sulla ribattuta del secondo legno, Lamioni, come un falco, riesce a ribadire in rete per il 2-2 Gvl. Quando la gara sembra improvvisamente tornata alla portata, i Giardini subiscono un’autentica doccia fredda. Dimita nelle retrovie si rende protagonista di un aggancio imperfetto… La palla sfila verso Antonelli, sembra comunque innocua, ma il portierone non trattiene e addirittura col gomito, realizza un più che goffo auto-goal… Il 3-2 è un’autentica mazzata, davvero mal assorbita dai Giardini che, anche stavolta a distanza di meno di un minuto, subiscono un’altra rete. Anche sul 4-2 non appare impeccabile la fase difensiva di un solitamente più attento Dimita. Il doppio svantaggio dà la sveglia ai nostri, che si riversano in massa in avanti dichiarando guerra aperta all’impenetrabile portiere rivale. Dopo il terzo legno di giornata, stavolta a firma Dimita, le occasioni davvero non si contano. Le più clamorose passano dai piedi di Lamioni, ma il portiere rivale compie miracoli a ripetizione. Nelle retrovie i Giardini non rischiano più, se non fosse per un tiro libero rivale calciato fortunatamente fuori… Ma è in avanti che manca la fortuna… Lamioni centra in pieno un quarto legno… La sconfitta sembra davvero immeritata, ma ormai inevitabile… A pochi minuti dal termine è il Chino Pellegrini a tirar fuori dal cilindro la sassata imparabile del 3-4, che dà improvvisamente senso al finale di match. L’attento capitan Maschio chiama subito un time-out, dopo il quale seguiranno, lo dice l’arbitro, due minuti netti di recupero… Saranno due minuti di totale assedio giardiniano… Quando mancano meno di dieci secondi al termine, la squadra ottiene un tiro libero da distanza davvero ravvicinata. Antonelli sente il piede caldo e vuol ripetere i fasti della settimana prima… E’ lui infatti che si incarica coraggiosamente del tiro, ma il portiere avversario riesce a neutralizzare anche il suo missile… Fortuna che sulla ribattuta ravvicinata, con superbo opportunismo, proprio capitan Maschio pesca la deviazione in rete tanto preziosa… Al goal del capitano, che gli vale la doppia cifra stagionale, segue solo il triplice fischio dell’arbitro… Bello così… Goduria vera.