Eccoli festanti nello spogliatoio, dopo una delle più divertenti e soddisfacenti gare dell’anno. Stavolta aiutati pure da un pizzico di fortuna, ma se pensiamo a quante volte nel corso di questa lunghissima stagione, la Dea Bendata ci ha voltato le spalle, ci sta eccome… Alla Florentia, in occasione dei 16esimi di finale ad eliminazione diretta, va in scena un vero e proprio show, e beati i protagonisti che l’hanno vissuto. La combriccola di mister Dovellini, ovvero il roster che ci ha permesso di prolungare (di qualche ora almeno) una stagione che conta già più di 70 gare all’attivo, al cospetto del Lokomotiv Cippa Lippa, che un anno fa di questi tempi ci schiantava, schiera inizialmente Tommy Matera tra i pali. Davanti a lui coppia difensiva Kuka-Frulli, con Lamioni faro del centrocampo, avvocato Laddomada fluidificante di destra e la gran qualità di Taharino Gharbi sul lato sinistro, pronto a rientrare e ad esplodere il suo gran destro. In avanti, unica punta, il marcatore principe dei Giardini in questo torneo, Julian Sinameta. Questo settebello, con questa disposizione, studiata in giornata tra mister e capitani, rende eccome, rispettando in pieno il pronostico. Nella prima metà del primo tempo infatti, con questi sette in campo, i ragazzi del Lokomotiv non l’hanno quasi mai vista. I Giardini giostrano magari in modo un po’ più cauto e sornione, dato che i ritmi non forsennati della gara lo permettono, ma, non dimentichiamocelo, il Lokomotiv arriva in griglia da secondo, non è squadra da sottovalutare. Tuttavia inizialmente la palla è sempre tra i piedi dei nostri. Lamioni mette subito l’avvocato davanti al portiere avversario, con la porta per lo più spalancata, ma Laddomada incoccia di testa sparando incredibilmente alto. Sull’unico affondo iniziale dei rivali, Matera si supera sfoggiando una super parata. E’ il preludio al goal. Gharbi dopo una serie di dribbling d’alta scuola, si accentra e fa partire un gran destro. Il portiere avversario para, ma non trattiene, permettendo a Sinameta di avventarsi come un falco in tap-in, per il vantaggio dei Giardini. Gharbi va più volte vicinissimo al goal del raddoppio, che sfuma ripetutamente per millimetri, poi la gara cambia volto di botto. Sinameta subisce un acciacco alla schiena, Dovellini corre subito ai ripari inserendo un mestierante del ruolo, il bomber Ciollao. La manovra dei Giardini perde però incredibilmente in dinamismo. Il gran lavoro fatto in avanti dal 63, attaccante ma allo stesso tempo gran recuperatore di palloni, non lo si può certo chiedere al possente Ciollao. Il Lokomotiv prende coraggio, acquista metri ed inizia a mettere alle corde i nostri. Il pareggio è nell’area e giunge presto dopo uno sbilenco rinvio di Matera, proprio sui piedi dei rivali, che imbastiscono tre passaggi nello stretto, ributtano il pallone in mezzo e castigano i nostri. Nel giro di pochi minuti gli avversari passano addirittura in vantaggio, grazie ad un calcio di punizione che non sembra irresistibile, sul quale Matera lascia qualche dubbio sul suo posizionamento. Segue un loro palo clamoroso nel finale di frazione, e la seconda super parata di serata di Matera… Il 3-1 sarebbe stato davvero troppo da scalare… La ripresa inizia col secondo cambio di Dovellini. Ciollao non è riuscito a pungere, quindi dentro davanti Valiani, che, purtroppo, inciderà ancora meno. Sinameta rientra, ma scala nelle retrovie, Frulli sale in fascia e l’avvocato cerca a sua volta di ricaricare le pile in panchina… In questa situazione tattica, la sofferenza non passa, anzi, si aggrava, e i Giardini continuano a stentare. A evitare il 3-1 rivale ci pensa ancora il secondo santo palo di serata. Entra anche Patron Zatteri, capitano della spedizione, di nuovo per un Sinameta sofferente. Frulli scala quindi dietro… Fin quando Sinameta non decide però di stringere i denti e di rientrare per Valiani, la manovra dei Giardini appare spuntata, confusionaria, poco propositiva, di buono si ammira solo una super punizione di Gharbi deviata alta per un niente. Poi finalmente rientra il 63 e i Giardini iniziano a frullare come in avvio. L’episodio che cambia volto al match vede la fortuna ancora ridere ai nostri. Intelligentissimo fallo laterale di Lamioni per il testone di Kuka, che svetta in cielo aiutandosi però un po’ troppo con le mani. L’arbitro per fortuna non vede il fallo ed assegna il 2-2 ai nostri. Il Lokomotiv è rabbioso e si riversa in avanti nel momento più combattuto, spettacolare e denso del match. Su una loro conclusione a botta sicura ravvicinata, Zatteri si immola in scivolata a sventare il 3-2, poco prima di lasciare nuovamente il posto ai sette polmoni di Laddomada, risparmiati intelligentemente da mister Dove per il decisivo finale di match. Il goal del sorpasso è però in condivisione tra i due più grandi protagonisti della gara… Julian Sinameta, che con fare gladiatorico svetta di testa in mezzo a due energumeni e lancia di fatto l’altro fenomeno, Gharbi Taharino, verso un goal in contropiede più che delizioso. Boato. I nostri esultano in monte sul 4+6, ma lo stesso accade al minuto 22 su Sinameta, che sigilla sul 4-2 il risultato, dopo un altro letale contropiede, stavolta totalmente architettato dal rapace e mai domo avvocato Laddomada, autore di un recupero palla sontuoso. Il Lokomotiv si riversa in avanti nel finale, ma i nostri rischiano ormai pochissimo, anzi, potrebbero arrotondare ancora di più, con continue e rapidi azioni di contropiede, con protagonisti soprattutto Sinameta, Frulli e Zatteri, subentrato di nuovo nel finale al posto del migliore in campo, Gharbi, uscito tra gli applausi. Questa la cronaca della vittoria numero 610 della storia di una società che stasera toccherà quota 1100 gare disputate… Una rimonta eroica che, dopo vari ritardi e rigori delle partite precedenti, fa uscire i nostri dal campo a mezzanotte… Col petto gonfio però… Tutti… Chi è riuscito a incidere, chi ci riuscirà la prossima volta… Tutti col petto gonfio… Tracotante di orgoglio giardiniano…