Emozioni Bandini

L’immagine di copertina, col Patron che stappa la bottiglia alla festa dell’ultimo scudetto GVL, con accanto l’allora presidente Bandini e la sua bella fidanzata Eleonora, oggi ci sta davvero bene… Sono targate Bandini infatti le emozioni giardiniane vere del momento, che sovrastano del tutto quanto accaduto in campo nell’undicesima giornata del girone di ritorno. Il prestigiatore infatti, durante il riscaldamento pre-partita, se ne esce con un “bisogna che il Caci cuocia bene la carne alla grigliata del 5 maggio”… Annuncio davvero originale per uno che è abituato d’altronde ad essere estroso anche in campo… Da quel momento abbracci e congratulazioni di rito, gioia vera del popolo giardiniano, ed emozioni che ovviamente sovrastano tutto il resto. Congratulazioni a lui e alla sua bella signora, e un grande grazie per averci reso così orgogliosi e gioiosi… Mentre il nostro popolo bellissimo continua ad ampliarsi e ad emozionare, proviamo a concentrarci anche sul campo, fulcro settimanale fisso dei nostri ritrovi, per raccontare l’ennesima vittoria Gvl di questa stagione, seppur ovviamente finita in secondo piano. I Giardini affrontano i piuttosto incazzivi ragazzi dell’Atletico Sangio, privi di titolari inamovibili del calibro di Sinameta, Sborgi, Frosini e Bottai… Manca anche Byku, per un infortunio dell’ultim’ora, sostituito tra i pali in extremis dalla bandiera umana che risponde al nome di Manetti. Una situazione piuttosto d’emergenza, aggravata in campo dalle pessime condizioni fisiche di Patron Zatteri (schiena) e Steo Dimita (tanto è gonfio il ginocchio, che sembra ne abbia tre…). Da ammirare il loro spirito di sacrificio, premiato da una partita che i Giardini conducono dall’inizio alla fine, dando subito l’impressione di aver mezzi tecnici migliori della comunque affiatata compagine avversaria. L’Atletico si affaccia davvero di rado dalle parti di Manetti, mentre sul fronte opposto, seppur con tutte le difficoltà del momento, i Giardini dimostrano di meritare ampiamente l’intera posta in palio. Il goal del vantaggio arriva grazie alla coppia più ispirata di serata Bandini-Lamioni. Il bomber alza un campanile per il futuro papà, che scaraventa a rete di collo pieno al volo, dimostrando grande tecnica individuale. Il bravo portiere rivale riesce a parare, ma sul tap-in bomber Lamioni si fionda con freddezza per il vantaggio Gvl. E’ il 20esimo sigillo in campionato per il numero 26. Prima della fine della frazione, Bandini in modo un po’ fortunoso, che ci sta da Dio in questa sua serata magica, raddoppia direttamente da corner col suo 830esimo sigillo in Gvl. Ottimo il movimento di Zatteri nell’occasione. Il difensore, nel tentativo di anticipare il Patron, devia il corner di Bandini nella propria porta. Il raddoppio infonde tranquillità ai Giardini, pure troppa, visto che nella ripresa i nostri compicciano poco o nulla. La cattiveria sportiva degli avversari poi (tradotto… qualche pedata di troppo e continue lamentele con l’arbitro), non fa bene allo spettacolo, le squadre giocano peggio e la partita prosegue a folate. Zatteri, almeno due volte, avrebbe la palla buona per il 3-0, ma, versa davvero in pessime condizioni e spreca malamente. L’Atletico a sua volta avrebbe un paio di palloni buoni per rientrare in partita, ma gli attaccanti rivali, sotto-porta, non si dimostrano cecchini spietati. Il goal della sicurezza arriva ancora una volta a firma Lamioni. Ottimo corner di Maschio, il bomber fa perno col corpo sul difensore, si gira egregiamente e batte il portiere rivale. Proprio l’estremo difensore avversario si rende protagonista nel finale con scorribande davvero pericolose fuori porta, utili per dare ai rivali sempre la superiorità numerica. Non benissimo Bandini quando gli sfugge l’avversario diretto sul 3-1 avversario… Un eventuale 3-2 sarebbe davvero pericoloso, ma il fortino Gvl, seppur un po’ intimorito dal carattere fin troppo maschio del match, riesce a reggere fino alla fine. A sole due gare dal termine, i nostri restano ora in trepidante attesa dei risultati dagli altri campi…. Anche se, sperare che il Klan inciampi nel suo calendario più che abbordabile, sa quasi di utopia…