Arianna e il portiere mostruoso

Due gli accadimenti improvvisi che complicano la seconda uscita in campionato dei Giardini. La giornatuccia di Arianna Bandini, che, porella, alla sua tenerissima età ci sta tutta, e la prestazione fantasmagorica di un portiere avversario come ne capitano davvero di rado… Ecco, questo magari ci sta un po’ meno… resta un po’ sul gozzo… La piccola Arianna ha bisogno del babbo dicevamo, e ciò avviene piuttosto in extremis. Già mancano Maschio e Frosini, i Giardini avevano concesso un turn-over al bomber Lamioni, e iniziano a mangiarsi le mani. Gli avversari di turno, la vecchia conoscenza ASD Oba Oba, nonostante il primo posto a punteggio pieno, non sono rivali trascendentali e vengono per giunta in cinque effettivi precisi al campo. I Giardini in 7 però, con la nostra età media ed il poco allenamento, equivalgono in quanto a fiato ad una squadra in quattro effettivi, ahinoi… Ma non è tanto questo il problema. I nostri sono superiori, è fuor di dubbio, ma gli avversari vanno il doppio, soprattutto la loro stellina Christian Capitano, tutto mancino, piuttosto pericoloso… Ma anche lui è nulla di fronte alle giganti doti del portiere, che para ai Giardini davvero di tutto. La squadra parte pure bene, con un Untaru piuttosto ispirato, che serve presto a Sinameta la palla del vantaggio Gvl. Gli avversari rispondono colpendo in pieno l’incrocio dei pali, quasi ad accendere una spia rossa nelle testoline dei nostri, che sornioni, continuano a giostrare senza dannarsi troppo, convinti della propria superiorità. L’ispirazione di Untaru in realtà è già sopita. Il numero 60 non è in serata ed inizia a sbagliare molte scelte… Sinameta fa troppi falli, Sborgi è meno preciso del solito, i piedi magici di Dimita e Pellegrini non si discutono, ma non c’è granché mole di gioco. E’ anzi Manetti a rendersi protagonista di qualche importante intervento. Verso la fine della frazione prova a suonare la carica Dimita, con due palle davvero magiche per i compagni. Sulla prima, Sborgi colpisce in pieno il palo, sulla seconda Sinameta trova il 2-0 davvero ben augurante. Invece la ripresa è un pianto greco. A parte il palo clamoroso (e due…) colpito da Dimita in avvio, ogni tentativo dei nostri sbatte contro le innate doti del portiere rivale. Questo alieno para davvero ogni roba… Le bombe di Dimita, i diagonali velenosi di Sinameta, persino i siluri di un Pellegrini che di occasioni in realtà ne crea… Quando inizia a parare anche gli assist (ci riferiamo alla super-palla che Pellegrini confeziona a Zatteri, praticamente sulla linea, e che il portiere intercetta con un miracolo…), la storia si fa preoccupante… Col 3-0 che proprio non vuol arrivare, Untaru pensa bene di perdere una palla sanguinosa sulla trequarti. Il rapido contropiede dei rivali è letale e non lascia scampo a Manetti… Passa si e no un minuto e, la serata tragica di Untaru assume connotati da incubo, quando il numero 60 non segue il proprio avversario nell’1-2 e Manetti incassa il goal del pari. I Giardini si svegliano, si riversano in avanti, ma il portiere rivale chiude davvero ogni varco, anzi, solo un paio di miracoli di Manetti evitano una beffa persino peggiore… Clamorosa davvero la palla che capita all’autore della loro doppietta, Capitano, proprio nel minuto di recupero. Fortuna che dopo il primo tentativo sparato addosso a Manetti, il numero 11 calcia incredibilmente a lato. Finisce così, con un pareggio che non contenta nessuna delle due squadre, ma che le conferma senza dubbio come concorrenti fino alla fine, per una posizione in classifica di quelle che contano…