Sporting Calcio a 5 30/06/2015

PARTITA N° 716
Torneo Bianco-verde 2015 – Impianto a5 Castello 

SPORTING CALCIO A 5

5

GIARDINI DI VIA LOCCHI

6

 


MARCATORI
(Zatteri,Lamioni,Sborgi,Bandini,Dimita,Dimita)


FORMAZIONE

N°40 Dondoli

 

4,5

Il suo secondo tempo è un’autentica tragedia, che poteva davvero costare la qualificazione alla squadra. Nel momento più difficile del match, quando la squadra resta ai minimi termini, si ha la sensazione che ogni tiro avversario sia un goal. Si fa trovare goffamente impreparato soprattutto sul terzo, sul quarto ed in modo clamoroso sul primo centro dei rivali… Appoggi a rete più che tiri in porta, che si insaccano con fin troppa facilità… Vuoi un calo di concentrazione, vuoi la spiccata emotività o l’esser semplicemente stato abbastanza inoperoso per tutta la prima frazione… ma va nel panico più totale su tutta la linea, compresi rinvii dal fondo sprecisi e spesso indirizzati agli avversari. In pieno recupero, con il punteggio sul 6-5, supera ogni possibile pronostico catastrofistico raccogliendo di mano un retropassaggio e regalando allo sporting il match-point per il passaggio del turno. Serata davvero da dimenticare.
N°10 Maschio

7,5

Serata magica tendente all’eroico per il capitano… Si unisce alla squadra in extremis vista l’emergenza, gioca un primo tempo da favola, con picchi di gloria in occasione della pregevole azione del vantaggio nero-arancio a firma Zatteri e quando confeziona l’assist per il 5-0 di Sborgi. Nella ripresa, colpito da una contrattura, è costretto a dare forfait per poi rientrare eroicamente in campo con la squadra in 4 effettivi… Senza riuscire a calciare, senza quasi farcela a restare in piedi, con quella 10 tatuata sul petto e sul cuore… Grande protagonista anche nel pre-partita, vissuto da assoluto dominatore del torneo di Geremia a casa del Patron. Purtroppo si sospetta che la sua stagione sia già finita…
N°11 Zatteri

6,5

Ha il merito di sbloccare la pratica in avvio, finalizzando la pregevole azione corale dell’1-0. Gioca un gran primo tempo, tutto cuore e difesa, chiudendo ogni varco agli ostici rivali, per poi arrancare spompato per tutta la ripresa, fino ad arrendersi ad un nuovo guaio alla schiena, che speriamo non lo tenga fuori a lungo…

N°23 Bandini

7

Ci prudono le mani come mai prima… L’aver abbandonato la squadra per una lezione di salsa cubana, alla fine del primo tempo di un match decisivo per il passaggio del turno, fa parte di quella risma di robe indigeribili, che gridano al “3” in pagella. Lui però, oggettivamente, aveva avvisato prima della sua disponibilità a tempo, anzi, ha addirittura tardato la dipartita per il bene del team… E se n’è andato sul 6-0 pensando, logicamente, ad un risultato più che acquisito… Quindi, perdonato su tutta la linea, anzi, promosso a pieni voti se si pensa alla prestazione… Il suo esordio al bianco-verde, breve come minutaggio, è pur fatto di sostanza, concretezza, capacità tecniche sopraffine. Giostra come vice-Antonelli al centro della difesa e lo fa con grande rapidità, con ottime scelte di tempo, infondendo sicurezza a tutti e riuscendo a trovare persino la via del goal. Nel secondo tempo, la sua figura là in mezzo, manca come l’acqua nel deserto…
N°26 Lamioni

8

Dovrebbero portare il dvd del suo primo tempo alle scuole di calcetto e farne pubblicità progresso per tutte le generazioni footsal future… L’essenza del pallone, la classe al servizio del gruppo, l’intelligenza tattica di chi ne ha più di tutti e muove a suo piacimento gli equilibri di una partita. Il vantaggio dei Giardini nasce da una sua prodezza, il raddoppio è direttamente farina del suo sacco… Sul 3-0 è lui che serve a Sborgi la palla d’oro che va solo spinta dentro e stesso dicasi del 4-0 a firma Bandini. E’ ovunque, immarcabile, imprendibile, spietato. Nella ripresa per ovvi motivi non riesce mai a rifiatare e paga dazio perdendo palloni pesanti, come quello a 2 minuti dalla fine, che rimette gli avversari definitivamente in partita… Ma come fargliene delle colpe. Non ha dato tutto. Di più.
A DISPOSIZIONE
N°28 Sborgi 6,5 Ottimo primo tempo, in cui non sbaglia praticamente nulla e segna l’importante punto del 3-0. E’ invece tra i primi a mollare nella ripresa, quando i Giardini sono stanchi, contati e smarriti… Non fa che ripetere che non ce la fa più e non riesce mai a ripartire… Ma il cambio disponibile non c’è, nonostante lui guardi sempre la panchina… Il triplice fischio è accolto come una liberazione… Un altro po’ e lo raccatavamo col cucchiaino…
N°34 Dimita 7 Si presenta al campo, a suo dire, per far numero, ma non intenzionato a giocare a causa di una bronchitona dell’ultim’ora… Si offre di far rifiatare Lamioni in avanti, nei minuti finali del primo tempo, e con una facilità disarmante, sigla una doppietta d’autore in un fazzoletto di minuti, che chiude la frazione sul 6-0 e che si rileverà importantissima ai fini del passaggio del turno. Nella ripresa succede di tutto… Subito intuisce di dover giocare a tempo pieno, si fa forza e si piazza là davanti a far sportellate… Di palloni ne arrivano davvero pochi e lui fa quel che può, rivelandosi l’unico giardiniano pericoloso in tutto l’arco del secondo tempo. Se si esclude il cozzo involontario con Lamioni, che provoca il secondo goal rivale, non perde un pallone, sprona la squadra e fa il possibile per tenerla alta. Preziosissimo.

NOTE

I Giardini riscattano l’inizio balbettante del torneo e si qualificano in extremis come quarta alla fase successiva ad eliminazione diretta
– Nel pre-partita va in scena a casa del Patron il GEREMIA GVL accompagnato dall’ultimo aperitivo della folta gamma, il NARDELLA FRUGATI… Vincitore assoluto capitan Duccio Maschio, che trionfa con un netto 2-0 in finale contro Bandini. Dopo la gara invece, il Patron offre alla squadra la famosa URBAN DANCE CAKE per festeggiare il passaggio del turno. Prelibatezza assoluta…

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