I Geni-Tori 01/07/2014

PARTITA N° 671
Torneo Bianco-Verde 2014 – GIRONE DI QUALIFICAZIONE – 

I GENI-TORI

5

GIARDINI DI VIA LOCCHI

5

 


MARCATORI
(Lamioni,Zatteri,Lamioni,Lamioni,Sborgi)


FORMAZIONE

N°1 Manetti

 

8

L’ “8” tondo non intende premiare solo la prestazione al tradizionale “perverse game” del post-partita… In quella circostanza è freddissimo dal dischetto e, a suon di rigori e shottini, fa fuori tutti i suoi rivali e spedisce in piscina Bottai, detto “il Mangusta”… Ma poco prima era stato ugualmente freddo nel neutralizzare un tiro libero dei rivali all’ultimissimo secondo di gioco, salvando di fatto il risultato. Questo al termine di una partita giocata da alticcio, ma con ottimi risultati.
N°11 Zatteri

6,5

Subisce più di altri l’effetto del “Martello di Thor” consumato nel pre-gara… Non sta letteralmente in piedi e sbaglia reti impossibili… Però, in un barlume di luce a cavallo tra primo e secondo tempo, prima realizza il gran goal in diagonale del 2-4, raccogliendo un ottimo filtrante di Lamioni (prima rete al Biancoverde 2014… meglio tardi che mai…), poi, rende il favore al compagno, al termine di un’azione in dribbling devastante lungo l’out mancino. Bagliori davvero luccicanti… nel buio pesto della sua gara… Nel post-gara regala ai compagni l’ormai classico… TUFFONE A SORPRESA DEL PATRON…
N°26 Lamioni

8

A un inizio davvero da incubo (è uno dei più lenti a smaltire le gioie aperitivo… e tra i più sonnecchiosi durante la goleada avversaria del primo tempo…), segue un’abbondanza di magie impressionante… Davvero sopraffino l’assist filtrante per il goal di Zatteri… Davvero spietata la sua tripletta, tutta potenza, classe e opportunismo. Tiene in piedi le speranze dei Giardini, fino al sofferto pareggio finale e, suo maggior merito, studia e impone la tattica vincente, quel pressing alto che, grazie ai suoi dettami, la squadra applica alla lettera limitando nettamente gli avversari che, per tutto l’arco della ripresa, non segnano più. Almeno non arriva l’ennesima sconfitta… nel giorno del suo 640esimo sigillo in nero-arancio.
N°28 Sborgi 8,5
UN BROGI IN VERSIONE DEVASTANTE!! A vederlo durante il riscaldamento chi l’avrebbe mai detto… E’ colui che più esagera in fase di aperitivo e che pare più risentirne, invece, come entra in campo, si trasforma in un leone indomito e lotta con gli artigli su ogni pallone. Il portiere avversario lo teme persino più del bomber Lamioni, tanto è straripante sin dalle prime battute, e gli raddoppia spesso la marcatura. Per tutta la gara è il giardiniano che più ci crede, che meno ci sta a perdere, e, non è davvero un caso, proprio dal suo mancino potente arriva l’euro-goal nel finale, il suo primo al bianco-verde e ventesimo stagionale, che vale il primo punto arancio-nero nel torneo.
N°31 Pieri

6

Una serata che difficilmente scorderà… E’ la prima ufficiale con la fascia di capitano dei Giardini al braccio, ottenuta con merito dopo aver promesso alla squadra i primi punti nel torneo… e manterrà la parola data. Frenato un po’ dall’emozione, un po’ dai fasti del pre-partita, gioca una gara non proprio appariscente, anche se dopo le difficoltà in avvio, finisce per guadagnarsi la pagnotta. Davvero da “10” la bomba da distanza siderale che si stampa contro il palo interno ed esce… Un gran gesto tecnico che avrebbe certo cambiato storia al match… Nel post-gara ha il merito di essere il giardiniano più fradicio, pur senza entrare in piscina… Ma… “capitano bagnato, capitano fortunato”…
A DISPOSIZIONE
N°24 Antonellli

5

La sua guerra dichiarata al mondo intero è quanto di più brutto si possa vedere nei campi di gioco e lo fa salire sul banco degli imputati, più di altri, per il pessimo primo tempo della squadra. Vero che entra sull’1-3, ma il suo sbraitare continuo contro i compagni, le sue offese gratuite, le sue frasi mai incoraggianti ma solo infamanti, nei confronti di tutto e tutti, compresi avversari e arbitro, sono il vero punto debole dei Giardini. E’ talmente in confusione che finisce per infamare giocatori assenti… Quando rifiata in panchina e vede che la squadra inizia a girare bene, riprende forse coscienza di sé ed entra con un piglio diverso, contribuendo anche lui alla bella rimonta… Ma la pazzia furente resta latente e risboccia in tutto il suo grigiore nella rissa di fine match… Davvero un pessimo modo di disputare un match estivo che dovrebbe essere quasi un’amichevole… Ma senza lo psicologo, è dura…
N°54 Bottai

5,5

L’impertinente Davide Bottai, da oggi detto “il Mangusta”, simili avversari se li dovrebbe mangiare, anche solo per la freschezza della sua età e per l’ottima condizione atletica… Invece si assiste a molti errori, troppi per uno con le sue doti, soprattutto in fase di impostazione e di palleggio… Forse è arrivato il momento di farsi un po’ di vacanza riposante… Nel post-partita invece regala gioie come sempre, e viene “punito” con l’ingresso coatto nel piscinetta del patron… Un tuffo imponente che ricorda quello di Dimita dell’anno precedente…

NOTE

–  Il classico pre-partita “castellano”, nella fattispecie la serata detta “La Violentissima”, con aperitivi tosti del patron (Il Dolomitic White Lady ed il Martello di Thor), serviti con prosciutto e melone prima della gara, e ottimo narghilé al melone corretto al Whiskey… sono tra le cause della mancanza di vittorie al bianco-verde, che permane inesorabile… Ma arriva il primo punto ufficiale, che interrompe la preoccupante serie negativa. Da segnalare anche il post-gara… davvero di categoria… Si va dal CubaLibre del patron, al riso freddo della patronessa, passando per il Penalties Perverse Game, con Massy (neo-abbonato viola) tra i pali e partecipanti del calibro di Viola e del piccolo Niccolò Cadetto… Rigori, shottini in volontà (Arancio Celtico, Mandarinetto Zatteri e Arancino Zatteri) e un campione assoluto, Manetti, che, da regolamento, spedisce un malcapitato in piscinetta… Stavolta tocca a Bottai… Immancabile poi il tuffo ad angelo del patron…

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