Di padre in figlio

Quei sogni a cui pensi tutta la vita e poi un giorno si avverano davvero. Ci riferiamo al primo figlio d’arte dell’epopea giardiniana, il figlio del Patron fondatore, che finalmente ha vestito la maglia dei Giardini ed è sceso in campo al fianco del babbo. Un esordio tanto atteso, che ha davvero emozionato in primis il Patron, ma anche tutti i presenti, ai quali va il ringraziamento della società… La presenza del capitano e degli altri è stata davvero fondamentale per dare al ragazzo il primo approccio al calcetto. Con Massy Zatteri, debuttante con tripletta (cosa che non è riuscita a molti), ha fatto il suo esordio in GVL anche il portierone del Castello 2007 Tommaso Matera, fratello di Matteo, il più giovane ad aver mai vestito la maglia dei Giardini… Tommy, 15 anni, 6 mesi e 5 giorni, si è subito calato nella parte, dimostrandosi capace e sicuro di sé… Con questi due classe 2007, entrambi ancora 15enni, il futuro dei Giardini è assicurato, anche se auguriamo loro di restare principalmente CALCIATORI il più a lungo possibile. L’occasione del loro debutto non poteva forse essere migliore. Un’amichevole nella loro Castello, contro la squadra rivale di sempre, il Rifredi’78, ma meno forte del solito (che è tanto forte di solito…), in quanto totalmente falcidiata dalle assenze… Infortunato Borselli, indisponibili Cecchi, Milani, Muggianu, gli storici portieri, oltre al fenomeno Langone… Un’ecatombe la loro insomma… Tanto che i Giardini, durante il match, hanno anche prestato qualcuno dei loro a turno per farli rifiatare. L’amichevole che indubbiamente passerà alla storia, e non per la netta inusuale vittoria contro di loro, ma per gli esordi tanto attesi, inizia con un forcing continuo e costante dei nostri, che pressano, ma faticano a trovare il goal. Gli Zatteri prendono subito un palo a testa.. Massy con una sassata da fuori, il padre con un colpo di testa su ottima pennellata di Sinameta. Ed è proprio Sinameta, poco dopo, il giardiniano che riesce a sbloccare la partita, con una conclusione da fuori di rara bellezza, che leva le ragnatele sotto al “7”. Il Rifredi78 tuttavia pareggia subito, con una conclusione altrettanto spettacolare e imparabile. Il primo intervento super del Materino (ne seguiranno anche altri) scongiura il vantaggio rivale, intorno alla metà della prima frazione, che incredibilmente è ancora bloccata sull’1-1, nonostante la costante spinta dei nostri. L’importantissimo goal del 2-1 lo sigla il capitano (doppia cifra stagionale per lui), con una conclusione da fuori senza pretese, che sfrutta un delizioso velo del migliore in campo di serata, bomber Bruno. E proprio il bomber fa seguire al vantaggio del capitano, l’immediato 3-1, con un’altra pregevole conclusione dalla distanza, ed il punto del 4-1, che Mataj segna, rapace come un avvoltoio, avventandosi su una palla vagante davanti alla porta, dopo una clamorosa traversa colpita da Massy Zatteri. Prima che il primo tempo finisca, uno Zatteri va in goal per il 5-1, ma è il padre, ottimamente servito in area dal bomber Bruno. La rete del Patron, che chiude la prima frazione, è la numero 5600 della nostra incredibile storia societaria. Nella ripresa, con l’innesto di Frosini a garantire più equilibrio e maggiori geometrie, va in scena un vero e proprio monologo giardiniano. Il sesto goal lo sigla ancora il Patron, stavolta appostato sul secondo palo, come ama fare lui, ottimamente servito da un ispirato Sinameta. Per il numero 11 è la rete numero 960 in carriera. Il figlio è ancora a secco, ma viene smosso da un moto d’orgoglio… Tutto suo infatti il punto del 7-1: dribbling secco e tiro da fuori… Poi il capitano gli consegna la palla d’oro infallibile dell’ottava rete giardiniana. Il nono goal è forse il più bello. Massy Zatteri pesca in area il bomber Bruno, con un filtrante da centrocampista navigato, e Mataj, con un sontuoso colpo di tacco spalle alla porta, sigla la sua 30esima rete con la maglia dei Giardini… Ma, quanto a bellezza, il nono goal se la gioca col decimo, la tripletta del ragazzo, realizzata con un pregevole tocco sotto da posizione molto defilata, a beffare l’uscita del portiere. Il Rifredi accorcia sul 2-10, sfruttando un’indecisione di un Matera Matteo un po’ provato dall’allenamento di calcio appena terminato col Settimello, ma, in pieno recupero, i Giardini siglano ancora. Delizioso il tocco di Zatteri padre a scavalcare l’intervento del difensore lungo l’out destro, per l’appostato bomber Bruno, che di prima intenzione mette in mezzo per la doppietta spietata del capitano… Calcetto champagne insomma, come capita quando la differenza tattica, ma pure tecnica, è davvero tanta tra le due squadre. Ma, lo sappiamo, il Rifredi 78 vale ben di più, e, subito al triplice fischio, nella persona di Borselli, straordinariamente nella veste di mister, cerca subito una data per la scontata riavuta. Intanto i nostri si godono la vittoria in goleada, gli esordi tanto attesi, l’ottimo momento, ovviamente davanti alla pizza dell’Oasi e a tante fresche Morettone… In una fresca serata primaverile, in una gara amichevole che di fatto non conta nulla, è stata scritta una pagina indelebile ed indimenticabile della nostra sempre più incredibile storia.

1000 volte Giardini in un weekend TOP

La tanto attesa millesima gara della storia dei Giardini vede i nostri protagonisti sul sintetico di “calciotto” Nievo a Verona, contro i fraterni amici Baruconi, per una reunion che non si teneva dal 2019!! I nostri, giunti a Verona in 30 unità, con 10 giocatori e mezzo (il mezzo è il grandissimo Fabietto Liuti), mogli e figli al seguito, dopo le prime mangiate di qualità alla Colonna (cotolette giganti) e alla Pizzeria Bella Napoli (primo desinare per tutti e 30…), si ritrovano da programma al baretto vicino all’impianto sportivo e, dopo i canonici spritz, birrette, una breve riunione tattica, scendono in campo con la seguente formazione… quella della storica millesima… Manetti tra i pali, difesa a tre così disposta, da destra verso sinistra, da Sinameta, Antonelli, Frosini; Lamioni, alla 600esima gara in GVL, faro del centrocampo, Pieri ala destra, un Patron Zatteri emozionato, ma imbottito di anti-dolorifici, sull’out sinistro, e Steo Dimita, come Pieri all’esordio stagionale, punta centrale. Pronti a subentrare anche Sborgi, Valiani e Liuti, che saranno a loro modo tutti protagonisti. Prima del fischio d’inizio dell’arbitro Steppssss, un tempo capitano barucone, il nostro Patron, capitano per l’occasione, omaggia i veronesi del suo ottimo nocciolino fatto in casa, mentre capitan NicZelger dona ai nostri una meravigliosa maglia barucona speciale, arrecante la scritta in latino NUNC EST BIBENDUM… E’ il momento di bere… Il match epocale inizia di fronte ad una meravigliosa cornice di pubblico. I Giardini, nonostante gli acciacchi del momento, si rivelano sin da subito belli garosi, convinti, persino piuttosto organizzati, pronti a dare tutto per rendere la millesima memorabile. Il primo acuto lo regala Steo Dimita, con una pregevole semi-rovesciata volante, che finisce alta di un niente. Sono però i Baruconi a portarsi in vantaggio grazie ad un affondo del redivivo Bomber Pelo, che si intrufola tra Frosini e il presidente e fa subito cantare la torcida scaligera. La reazione dei Giardini non si fa attendere ed arriva per mano del più emozionato di loro, quel patron che li ha fondati 27 stagioni e mille partite fa… Il numero 11, che il giorno prima neanche camminava, si rende protagonista di un intelligente triangolo nello stretto con Pieri in piena area e, in scivolata, perviene al pareggio siglando il primo goal della nuovissima muta da gioco griffata (ancora no in realtà) CFIdratech. I Baruconi nelle prime battute sembrano comunque averne di più e tornano prepotentemente in vantaggio quando il loro giocatore più estroso, Tommy Zelger, dopo un pregevole uno/due con bomber Pelo, penetra in area facendosi beffe di Sinameta prima e Antonelli poi… Ma la svolta giardiniana tanto attesa è nell’aria e la porta colui che sarà il migliore in campo assoluto, quello Sborgi a cui doveva essere dedicata l’amichevole come “Memorial Sborgi”, e che invece, oltre ad essere vivo e vegeto, entra e cambia volto alla gara dei Giardini. E’ sua infatti la zampata che vale il 2-2, dopo una letale incursione sulla sua amata fascia sinistra, ottimamente lanciato da Sinameta. Stavolta la comunque immediata reazione barucona trova ben due volte prontissimo Manetti, e grazie al portierone la diga resiste. Al resto pensa il presidentissimo, che con una velenosa punizione dal limite (grosse proteste dei locali sul fallo in questione fischiato da Stepps), permette ai suoi di chiudere il primo tempo in vantaggio per 2-3. Per il Rosso Boia, come amano chiamarlo qua, è la rete numero 350 in carriera. Nel finale di prima frazione da segnalare anche una traversa colpita dall’ottimo Pieri.

Nella ripresa i Baruconi sembrano scoppiati e nelle rare occasioni che si procurano trovano sempre prontissimo Manetti, tra i migliori dei suoi. Il dominio giadiniano diventa quindi pressoché totale e trova consacrazione nella doppietta di compleanno messa a segno da Dimita, prima bravissimo nel siglare di testa raccogliendo un corner pennellato da Lamioni, poi letale con destro secco all’angolino dopo un’altra azione pregevole di uno Sborgi implacabile. Dimita regala anche a Zatteri la palla d’oro per chiudere la partita, ma il Patron incoccia malissimo col sinistro, a porta praticamente spalancata. Ad un minuto dalla fine, con i Giardini in vantaggio di ben 3 goal, inizia a succedere di tutto, per uno dei finali più rocamboleschi della storia del calcio, degno dello show che da sempre regalano queste due blasonate e gloriose compagini. A 60 secondi dallo scadere (presunto), i Giardini mettono in campo la mascotte Fabio Liuti per Steo. Bavissimo Fabietto nello stare al gioco, allo scherzo, ma i rivali, nel giro di pochi secondi, grazie a Miky Salvati, si inventano un goal da fuori della Madonna, un missile imparabile, all’incrocio… Si entra nel recupero sul 3-5 e l’arbitro di giornata, l’ex capitano Barucone Steppsss, decide di farlo durare un’eternità… Truffaldino… In questo spazio esageratamente esteso Bomber Pelo, con un calcio acrobatico ad altezza testa e col pallone praticamente già in mano a Manetti, sigla la rete tanto bella, quanto forse scorretta, del 4-5… Ma Steppsss lascia correre e soprattutto non fischia la fine… Mentre i Giardini scherzano con Fabietto in campo, i Baruconi fanno sul serio, stavolta non ci stanno a lasciar vincere gli amici ospiti, vogliono il pareggio a tutti i costi e finché non arriva Steppsss fa giocare… Quando la carambola fortuita e fortunosa di Miky Salvati, dopo un paio di rimbalzi, scavalca Manetti per il pari definitivo, l’incredibile rimonta prende forma e la partita può davvero finire, tra abbracci e sorrisi di tutti i sinceri amici protagonisti. Si decide comunque di andare ai rigori, per eleggere lo stesso un vincitore, e i Giardini scherzeranno molto anche durante la serie:-) Al primo rigore vincente di Pavi risponde il nostro Patron con un penalty angolatissimo, potente, a mezza altezza, imparabile. Nella serata delle mille ricorrenze, ce n’è una specialissima in più anche per lui, che a 45 anni compiuti torna ad essere il cannoniere principe della storia dei Giardini con 956 goal all’attivo con la maglia GVL. Al 2-1 di Tommy Zelger risponde Pippo Pieri non senza fortuna. Il portiere intuisce, ma non riesce a trattenere la sfera. Dopo il 3-2 di Thomas Bartoli, il rigore più bello, quello del 3-3, calciato dal nostro Steone addirittura col cucchiaio… Uno sbeffeggiare l’avversario comunque che peserà, e farà montare ancora di più ai Baruconi, la voglia di battere i fiorentini… Bomber Pelo prova subito a imitare Steo, ma il suo piede è meno caldo ed il tentativo di tocco sotto finisce malamente sopra la traversa. I Giardini, stando ancora più al gioco, decidono di far calciare Fabietto, il cui rigore è un vero disastro… Ahahaha… Permane quindi la parità. Per i Baruconi segna al quinto tiro Miky Salvati, per i Giardini conquista i rigori ad oltranza il presidente, con un penalty calciato in modo pregevole. Nella serie ad oltranza però ci si aspetterebbe una mossa di goliardia anche da parte dei padroni di casa, visto che i Giardini hanno già dato… Tipo un rigore calciato da Steppsss in borghese, da mister Culoni, o da Checco William Taylor col suo nobil paruolo… Invece va il capitano di serata Nic Zelger, che segna spiazzando Manetti. Per i Giardini pesantissima palla sul dischetto affidata a Sinameta, che, stremato e sfortunato, purtroppo si fa ipnotizzare dal portierone scaligero… Finisce così… I Baruconi fanno tirare anche Checco William Taylor, facile a giochi fatti, che da copione sbaglia… Ma ormai hanno vinto loro e i Giardini, che si sono tanto piaciuti e tanto divertiti, accettano col sorriso il verdetto del campo, pronti a continuare la festa anche fuori. Baruconi e giardiniani si fiondano infatti al Fenil dei Pré, un casolare della Valpolicella dalla cucina sontuosa, per un cenone a bandiere unificate, davvero memorabile… E ancora, l’indomani, alla Country House dalla Caterina, a Cavalo, per una serie di degustazioni di cucina bio impareggiabili, immersi nella natura, in una location davvero da favola, che domina dall’alto tutta la Valpolicella. Durante il pranzone, ad impreziosire la cornice già sublime, una ricca nevicata… Poi la candelina per Steo, che il giorno prima, tra le varie ricorrenze, non era stata soffiata… Alla Country House, dopo il rito del lancio del rosso boia dalla rupe e dopo l’altro rito della graspa, segue il rientro di quasi tutta la ciurma in quel di Firenze. Restano in loco solo gli Zatteri, almeno fino al match viola di domani sera al Bentegodi, ospiti a Casa di Silvia ed accompagnati dagli Zelger a godere dei più pittoreschi panorami della nostra amata città d’adozione in terra veneta. Grazie agli Zelger, grazie ai Baruconi, non vediamo l’ora di riabbracciarvi a Firenze e di rendervi il favore della vostra innata ospitalità.

Lettera aperta del Patron

Questa immagine ci racconta che i primi giardiniani a Verona sono già arrivati… Eccoli riuniti alla Trattoria “La Colonna” per le celebri cotolette giganti… Pochi minuti prima il nostro Patron aveva fatto pervenire al popolo GVL questa lettera aperta:

Cari amici, cari condivisori di esperienze, carissimi pezzi di vita, il momento è arrivato. Per un traguardo incredibile, per la nostra millesima partita, mancano ormai pochissime ore… Non so se vi rendete conto quanto sia rara una roba del genere per una SQUADRA amatoriale, per la quale sono personalmente sceso in campo ben 795 volte, segnando 954 reti… E non sono questi numeri ciò che mi rende più fiero, lo sapete. Il vero orgoglio è di averla fondata, creata da un giardinetto e due panchine, 27 anni or sono, e vederla da sempre raggiungere traguardi incredibili dentro e fuori dal campo, ai quali non ci si abitua davvero mai. Ecco perché questa cifra di match alle spalle ci inonda di emozione, commozione, ci riempie il petto. Il fatto che un simile evento, per uno scherzo del destino, coincida con il nostro ritorno in massa a Verona, in visita ai nostri cari gemellati Baruconi, ritorno atteso davvero troppo a lungo, ha davvero dell’incredibile. Vivere la millesima, viverla là, con voi, con loro, non ha prezzo. Alcuni fortunati di noi sono già arrivati in Veneto per una 4-giorni totale che si preannuncia di puro divertimento, in perfetto stile Giardini, gli altri li raggiungeranno a breve… Un’esperienza che arriva a pochi giorni di distanza dalle avventure vissute in Portogallo con alcuni di voi, dal tanto atteso ritorno in Europa dei Giardini… Questo siamo noi. Lo siamo sempre stati. Collezionisti di emozioni. Eterni giocherelloni, che durano un’enorme fatica a crescere e che continuano ad usare la scusa del pallone per riunirsi, organizzarsi, evadere, vivere. Ma questa attitudine naturale invidiabile ci ha fatto essere anche molto di più. Persone affini, anche se all’interno di un gruppo totalmente eterogeneo, decisamente empatico, inclusivo, che va dagli anni ’70 agli anni 2000 inoltrati… Persone cresciute insieme, affermiamolo senza vergogna, invecchiate insieme… È stato incredibile vedervi pian piano (ma piano eh…) mettere la testa a posto, accompagnarvi, dare vita ad eredi meravigliosi, davvero degni del nostro sangue nelle vene… Ogni tassello della nostra storia è un ricordo indelebile nella nostra mente. Chiudete gli occhi e scorrete il film. Ogni tanto vale la pena fermarsi un attimo per godere di tutto questo. Ecco perché non posso che concludere ringraziandovi. Ringraziando i 72 uomini che hanno indossato con onore i nostri colori, chi lo ha fatto scrivendo pagine di calcetto e vita indimenticabili, ma anche chi lo ha fatto magari solo in modo fugace. Siete tutti parte di una storia unica, da tramandare. Ringraziando le nostre formidabili mogli, le più belle del pianeta, che sopportano il Peter Pan che è in noi… Altrimenti non sarebbero giardiniane… Ringraziando le nostre famiglie, i nostri tifosi e amici, tutto quel contorno che da sempre ha protetto e reso possibile tutto questo. Vi auguro, ci auguro, davvero di cuore, almeno altri mille di questi traguardi e, se non dovesse accadere, di cambiare il meno possibile e di riuscire a tramandare il nostro spirito per generazioni.
Con affetto sincero,
Il Vostro Patron

I Giardini espugnano Verona!!


Diciamolo subito… La vera vittoria del nostro popolo, è quella di aver portato ben 30 anime giardiniane in terra veneta… Un’orda di GVL, soprattutto di pupi giovanissimi, tutt’altro che scontata, ma che ci è valsa i complimenti degli amici butei e di chiunque abbia seguito da fuori la nostra ennesima avventura. Questo vale ovviamente più di qualsiasi vittoria sul campo e ci riempie di orgoglio. L’invasione giardiniana inizia il venerdì, con le prime famiglie che arrivano alla spicciolata e si danno appuntamento davanti all’Arena. Segue la cena tanto attesa alla Colonna, a base di cotolette giganti, e per i più nottambuli, il primo giro di birre con Nic Zelger, il vero organizzatore di questo memorabile weekend. Il resto della comitiva arriva al sabato… I bambini più piccoli vengono accompagnati al museo del bambino, dove si svagano e si divertono, mentre il resto del gruppo passeggia per i celebri mercatini di Natale, con carrellata di degustazioni culinarie, di grappe d’Amarone, ecc… Il primo ritrovo ufficiale per tutti e 30 gli eroi è alle 12:30 a Isola della Scala, per la sagra della Pearà e del Bollito… Nessun ritegno… Si mangia come animali, ma alle 14:30, Patron Zatteri fa scattare il divieto temporaneo di alcool e cibo fino alla partita. Alcuni vanno a riposarsi nelle ben 11 camere prenotate dai Giardini, in ben 4 b&b diversi… Altri si fiondano alle due Escape Room organizzate dalla mitica Ceci Zelger… Quella sul Codice Da Vinci pare non sia stata risolta, mentre le camere orrorifiche dedicate a Saw, con molti aiuti esterni in verità, sono state portate a termine, nonostante ragni pelosi terribili e soprattutto grazie a Valians, che si è immolato per il gruppo ed è entrato volontario in un marchingegno infernale per risolvere l’enigma finale… Applausi scroscianti per lui. A seguire la tanto attesa partita, stavolta di calcio a 7, nel centro sportivo bellissimo del Rugby Verona. I Giardini, una volta omaggiati i rivali con vino doc della Tenuta Belvedere e limoncelli vari, si riuniscono attorno a Steo Dimita, unico vero calciatore a 7 del team, la cui esperienza e la cui iniziale doppietta, provano a dare subito un chiaro indirizzo alla disputa… Ma i Baruconi dei fratelli Zelger, bomber Pelu, il mitico Branco, e tanti altri, vendono assai cara la pelle e provano ad approfittare della tanta pearà negli stomaci dei nostri… Presto i veronesi la ribaltano, complici le condizioni un po’ cottine, dei vari Antonelli, Manetti… I Giardini non giostrano comunque male in verità e danno l’impressione di poter a loro volta ribaltare. Grazie ad un goal di Sinameta, l’80esimo in Gvl alla 70esima presenza ufficiale, il primo tempo finisce 3-3… Nella ripresa i rivali siglano il 4-3 direttamente da centrocampo… Un gran goal di testa di Patron Zatteri, su cross teso di Steo Dimita, vale il nuovo pari, ma i veronesi passano ancora… I Giardini giocano il tutto per tutto nei minuti finali e con la solita grinta riescono a ribaltarla… Prima pareggia Frosini, in rediviva forma atletica (a lui l’alcool evidentemente fa bene…), poi ancora Zatteri, con un diagonale destro da pochi passi, riporta in vantaggio i nostri, proprio a pochi minuti dal termine… Ma la vera emozione si vive in pieno recupero… Mary per sempre, mitica arbitro della disputa, concede un rigore ai Giardini, molto dubbio in verità… In pieno recupero i nostri cercano qualcuno davvero esperto (per anzianità si intende…), per prendersi la grande responsabilità… E’ finalmente arrivato il momento di far esordire il meno calcistico del gruppo, quel Fabio Liuti che se ne stava comodo comodo fuori dal campo a sorseggiare una tisana al finocchio… Il suo rigore col bicchiere in mano, che chiude la disputa sul 7-5, e l’esultanza che segue, rimarranno nella storia… Il tempo di riorganizzare le famiglie e tutti, Gvl e Baruconi, sfiorando le ben 60 unità (!!) si fiondano nelle campagne veronesi alla Locanda Paradiso, per una cena memorabile, con una decina di portate, con i due popoli mischiati, riuniti in festa. Valians, ribattezzato Manuele, quello che esagera un po’ di più… Comunque il tutto resta nei ranghi della decenza, all’insegna del puro, sano divertimento. Che orgoglio per tutti noi vedere radunata così tanta gente ad oltre 200km da casa. Da lacrime di commozione. La domenica il tempaccio la fa da padrone, ma alcuni dei nostri, imperterriti, non abbandonano il fronte, per vivere l’ultima grande avventura di un fine settimana da incorniciare, allo Stadio Bentegodi per Hellas-Viola… E lo sappiamo cosa accade lì… La chiusura in bellezza Top! Lunga vita ai Baruconi, lunga vita ai Giardini!!! Vi aspettiamo a Firenze, vogliosi di ricambiare prima possibile.

SERENA DI BUON AUSPICIO!!

Ecco una settimana davvero da ricordare per mesi, anni, decenni… Succede tutto nel giro di pochi giorni, tanto che non si riesce a godere a pieno di un evento, che subito ne succede un altro, e poi un altro ancora. La mattina del 15 febbraio, proprio nel giorno del capitano, viene alla luce l’attesissima Serena Manetti, che già da ieri è rientrata a casa coi suoi genitori al settimo cielo. Inutile sottolinearlo, grandissima euforia in tutto il mondo Gvl, festante per l’arrivo della nuova meravigliosa creatura e del mondo giardiniano che si allarga ormai in modo incontenibile… Ad Alessandro ed Eleonora vanno i nostri più sinceri e sentiti auguri per questa meravigliosa nuova avventura come famiglia!! Il giorno dopo il lietissimo evento, un’ottantina tra giardiniani ed amici di giardiniani si sono radunati presso lo stand dell’Atletica Castello per festeggiare i 40anni di Patron e Capitano. Un festone fatto di musica, ottimo ed abbondante cibo, ECCELLENTE COMPAGNIA… Citiamo soltanto alcuni momenti top… Il ballo tra i due festeggianti (il cui video è divenuto in poche ore virale…), Niccolò Cadetto col microfono in mano che fa divertire tutti gli invitati, la glassa sulla torta raffigurante i due ben 20 anni prima, e potremmo andare molto avanti, ma chiudiamo con la straordinaria sorpresa confezionata dal mondo Gvl… Moltissimi giardiniani (si parla di 13 anime…) hanno annunciato ai due neo-quarantenni che verranno rapiti in data 12 maggio, per un’avventura fuori porta di quelle da ricordare… Non è stato aggiunto altro, ma l’attesa è già trepidante. Organizzatore dell’evento, il grande Pippo Pieri. C’è chi giura che ci sarà davvero da divertirsi… Dopo un evento sensazionale come la nascita di Serena ed una festona Gvl DOC come quella del bi-quarantesimo, non poteva che seguire una delle più belle vittorie di sempre della squadra… Cari lettori ricordate bene… Il turno di campionato prevedeva il Vinaio, la seconda squadra assoluta del calcetto provinciale fiorentino… Seconda solo ai Hani Bagnati dopo una finale persa addirittura ai rigori… Una squadra che aveva sempre battuto i nostri… Battuto per non dire umiliato… Una squadra che quando ha visto i Giardini schierarsi con due 40enni in campo al fischio d’inizio avrà pure sorriso… Proviamo a raccontare qua di seguito la cronaca di un match emozionante, commuovente, difficilmente descrivibile, in cui per loro, da ridere, ci sarà assai poco. I Giardini si presentano al campo persino rimaneggiati. Mancano all’appello bomber Lamioni e Antonelli squalificati, Frosini infortunato e il Chino Pellegrini indisponibile… Tegole davvero pesantissime. Riecco però il Gallo Bottai, con la sua verve scanzonatoria e quell’innata voglia di vincere. L’impatto dei Giardini al match è tostissimo. Un approccio davvero inatteso, quanto sorprendente persino per gli avversari. Per non buttarla sul piano fisico-atletico, autentico suicidio, la squadra incarica Viappiani di cercare continuamente i pivot di serata, Maschio e Zatteri, scavalcando ogni volta tutto il campo. Dietro Dimita è in giornata e anche per i forti avversari è dura penetrare. Le azioni più pericolose sono da subito di marca Giardini. Zatteri tenta il primo affondo colpendo di collo pieno verso l’incrocio, ma il portiere devìa in corner. Dopo due contropiedi nei quali l’anziano numero 11 pecca in lucidità  e manca l’assist decisivo per un pimpante Bottai, è Sinameta che va vicinissimo al goal, ma la gioia è ancora rimandata. Viappiani (speriamo in modo non volontario), a seguito di uno scontro fisico mette KO il fortissimo difensore rivale ed il Vinaio resta in 5 effettivi al campo, seppur di ottima qualità… Un fattore che peserà nettamente sull’andamento del match. I Giardini cercano e trovano il fallo con facilità, altra strategia di giornata, e arrivano presto a calciare ben due tiri liberi, ma Dimita non calcia con la solita potenza, e le occasioni vengono sprecate. Dopo uno dei due tiri liberi anzi, da rapidissimo contropiede, il Vinaio si rende per la prima volta davvero pericoloso… Fortuna che il solissimo attaccante avversario, da due passi a porta spalancata, grazi i Giardini con fare molto generoso. Ad un minuto dal termine della frazione, l’uomo-statua di giornata, che quando dice di aver 40 anni nessuno ci crede, ovvero capitan Maschio, confeziona un assist al bacio per l’accorrente Dimita, che con maestria porta in vantaggio i suoi. Gran botta per il Vinaio, che accusa il colpo e, durante il minuto di recupero incassa addirittura il bis. Stavolta Maschio fa tutto da sé, siglando con traiettoria velenosissima direttamente da centrocampo, approfittando di una scorribanda davvero folle del presuntuoso portiere rivale. I Giardini non ci credono e proprio Maschio, sul gong, perde un pallone pericolosissimo… Beninteso, in una serata così gli perdoniamo più che tutto… La fortuna assiste ancora i nostri, perché il tiro di Chierroni che segue, incoccia il palo. Si va dunque al riposo sul 2-0… Chiaro che l’inizio ripresa è di pura sofferenza per i nostri colori… Il Vinaio accorcia subito col solito BomberChierroni, bravo ad eludere l’intervento di un pur vivace Bandini e ad insaccare al “7”. Chierroni si sposta poi chirurgicamente su Zatteri, capisce che è il più in debito d’ossigeno, lo cerca, gli gioca addosso pur partendo dalle retrovie. Il Patron chiede a gran voce il cambio, ma non fa in tempo a completarlo… Chierroni lo fa secco al limite dell’area e trova lo spaventevole 2-2, che sembra vanificare tutto… E’ il momento più difficile per i nostri. Sinameta e Bottai, forse i meno esperti del gruppo, perdono un po’ la testa e confezionano falli piuttosto inutili a ripetizione… All’ottavo minuto il Vinaio è già al quinto fallo… Sembra un incubo… Poi, ancora dai piedi di capitan Maschio, una nuova cinica magia… E’ il numero 10 infatti, che mentre il Vinaio sistema la barriera, non avendo chiesto la distanza, batte a sorpresa per Bottai, che tutto solo riporta in vantaggio i Giardini… Sulle ali dell’entusiasmo i nostri tornano a giocare un calcetto champagne… Maschio sembra un “10” anni ’80, quando con fare sublime inventa l’assist per Sinameta, che sigla il gran goal del 4-2. Segue una parata abominevole di Viappiani, su un liscione di Sinameta a metri zero dalla porta… Sale il nervosismo tra i ragazzi del Vinaio, che stentano a credere alla piega che sta prendendo il match… Uno di loro perde del tutto la testa e rimedia due stupidi gialli nel giro di un paio di minuti. Dalle parole che gli rivolgono i suoi compagni, si capisce quanto sia grave la sciocchezza commessa… Complice l’infortunio in avvio, il Vinaio non ha cambi e deve chiudere il match con l’uomo in meno… I Giardini iniziano a far melina, girando il pallone con maestria, senza rischiare più nulla… Una sensazione divina… DA PURA EREZIONE SPORTIVA… Arriva anche il quinto goal, ancora a firma Sinameta, fotocopia di quello di Maschio nel primo tempo da distanza siderale, grazie ad una nuova scorribanda dell’ormai disperato portiere rivale. Bellissima l’esultanza del numero 63 davanti alle telecamere CSEN presenti all’evento, quando mima il cullare di Serena dedicandole goal e vittoria. Una roba che ricorderemo a lungo… Al triplice fischio il Patron, al limite delle lacrime, prende il telefono in mano e regala un vocale in chat ai suoi amici e compagni di squadra… Scordare una settimana così, è davvero impossibile. GRAZIE A TUTTI COLORO CHE ANCORA OGGI, A DISTANZA DI LUSTRI, RENDONO POSSIBILE TUTTO QUESTO…