Depressione calcistica vera…

Depressione calcistica vera. A giudicare dalle facce non ci sono dubbi… La triste serata della Virgin sarà ricordata a lungo, in quanto potrebbe segnare in modo indelebile un importante crocevia della fin qua gloriosa storia giardiniana. I Giardini prima hanno dovuto digerire di non essere più una squadra Top, ma hanno comunque accettato con orgoglio di entrare nella griglia delle squadre Golden… Ma mai avrebbero immaginato di impattare in simili gare durante tale competizione. Squadre come l’AC Ragnaia, che battono in scioltezza i Giardini, è una roba che davvero mal si digerisce e che purtroppo invita inesorabilmente a riflettere sul tempo che passa… Nello spogliatoio, ieri sera, gli argomenti erano solo questi… La settimana prossima potrebbe già finire in anticipo la regular season giardiniana… Ce la sentiamo, in questo stato, di iscriverci come sempre, ad uno o più tornei estivi? Sicuramente non al “Biancoverde”, visto l’altissimo livello tecnico… E soprattutto, ce la sentiamo nella prossima stagione di riaffrontare un campionato CSEN provinciale regolare se l’epilogo sono figure del genere…? Non è meglio iniziare a sondare davvero l’impronunciabile, ma ormai inevitabile, mondo degli over 35…? Discorsi che arrivando in uno spogliatoio che solo un anno fa, di questi tempi, festeggiava la vittoria di un campionato, mettono davvero giù di morale, ma bisogna iniziare a guardare in faccia la realtà di un gruppo di quasi (anche senza il quasi) quarantenni, che tra bimbi piccoli, lavoro, acciacchi, beghe varie, si presentano al campo in condizioni psico-fisiche, per usare un eufemismo, pietose… Il match della Virgin racconta di una compagine Gvl orfana di Dimita (forse era meglio preferire i Giardini alla finale del Milan… ma un tifoso si sa…), Pellegrini e Maschio, ma ugualmente composta da 8 titolari inamovibili di stagione. L’approccio al match è di quelli buoni. Gli avversari, tranne un paio di elementi un po’ più spiccanti, non sembrano un granché, e le uniche azioni pericolose le imbastiscono i nostri. Addirittura tre i legni clamorosi colpiti in avvio… Incoccia il palo Lamioni, poi è la volta del rientrante Bandini, per finire con il fallosissimo Antonelli di serata, anche lui fermato dal montante. Al primo vero affondo dei rivali invece, è subito goal, peraltro viziato da un evidente fallo non ravvisato ai danni di Zatteri. Proprio il Patron, apparso piuttosto pimpante sin dal suo ingresso in campo, rimette subito in pari la disputa con un gran goal di destro sul secondo palo, al termine di un pregevole affondo personale. Ma il forcing dei Giardini pian piano sembra scemare, proprio mentre salgono gli animi e i falli commessi si sprecano, soprattutto a firma di un irruento Antonelli. A metà frazione il Ragnaia è già ai tiri liberi. Sul primo Manetti si supera, poi replica bene anche su un secondo e sulla sua respinta gli avversari si vedono annullare un goal in realtà regolarissimo… L’improvviso riaffacciarsi della fortuna sprona i nostri a riprendere in mano le redini del match. Molto attivo Bandini, che ben due volte sfiora il vantaggio di un niente. La seconda conclusione, da vedere e rivedere, è un tocco in scavetto che meritava davvero miglior sorte. Proprio Bandini però, a fine primo tempo, si rende protagonista di un errore in copertura che si poteva davvero evitare ed il Ragnaia può godersi la pausa in vantaggio di un goal. I Giardini restano comunque convinti di portarla a casa e tutto si aspetterebbero tranne che l’inizio ripresa da incubo che sta per arrivare. Pronti via e una dormita colossale di Frosini regala il 3-1 dopo una manciata di secondi… Ciò che segue è ancora più allucinante… Nel giro di tre minuti, massimo quattro, prima arriva il 4-1 grazie ad un rapido uno-due avversario che sorprende nettamente il rientrante Lamioni, impeccabile e assai generoso fino a quel momento… Poi il 5-1 che vede ancora Frosini protagonista in negativo come in occasione del terzo goal… Praticamente due fotocopie. Ritrovarsi 5-1 al quarto minuto della ripresa, dopo come era andato il primo tempo, sembra un servizio di “scherzi a parte”. Un buono spunto di Lamioni regala a Frosini la possibilità di accorciare sul 2-5, ma i Giardini non sono di fatto più in campo. Il 6-2 arriva a seguito di una colossale papera del portierone Manetti, che si vede sfilare sotto le gambe un pallone praticamente preso… Il 7-2 vede invece protagonista in negativo Sinameta, che sbaglia completamente la marcatura del proprio avversario diretto. Un moto d’orgoglio, per quanto percepibile, colpisce in pieno i nostri, che improvvisamente ed in modo assai tardivo, sembrano tramutarsi in autentiche furie, dando la sensazione, ancor più fastidiosa, di poter dominare un match del genere sempre e comunque a seconda delle proprie volontà. Sinameta sigla il bel goal del 3-7, poi è sempre il numero 63 ad imbastire la bella azione che porta al quarto goal giardiniano a firma Lamioni. Nel momento migliore dei Giardini, Zatteri, tra gli ultimi a mollare, sfiora più volte la doppietta personale, mancando sempre di un niente la deviazione sul secondo palo, ma sull’ultima di tali occasioni, invece di continuare la speranzosa rimonta, i Giardini si vedono intercettare il pallone e subiscono in contropiede l’ottava e ultima rete che chiude i conti sull’8-4. Su quel goal, lo stesso Zatteri, chiamato per una volta agli straordinari (infortunio per Antonelli, stanchezza per Sinameta…) avrebbe dovuto difender meglio lo specchio, dal potente mancino dell’avversario… Finisce così, coi discorsi nello spogliatoio di cui sopra… In realtà vincendo l’ultima giornata sarà comunque qualificazione… ma da quarti… quindi con prima gara delle eliminatorie contro una prima… Insomma, di questi tempi ci si accontenterebbe eccome, ma certi temi devono cominciare ad emergere. Certe realtà, per quanto dure, devono cominciare ad essere affrontante.