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Conti Guido

Il dottor Guido Conti, da Sesto Fiorentino, è il classe 1989 che ha ringiovanito di brutto l’età media della rosa giardiniana a partire dalla stagione 2012-2013, quella del terzo scudetto. Il pensiero che aveva solo 7 anni quando i “Giardini di via Locchi Calcio a 5” hanno iniziato la loro attività, mette davvero i brividi… Non è un caso che, quando lo spogliatoio fa riferimento a fatti, eventi, cose, dei mitici anni’80 (ma anche primi ’90…), lui ci capisce davvero poco…:-) Appassionato di politica (ultra-sinistroide convinto:-),,di Inter e, pare, di belle fanciulle, porta ogni volta al campo quel pizzico di incoscienza giovanile, quella prorompenza fisico-atletica, che giovano davvero all’ospizio che lo circonda…

Stagione ’12-’13
SCUDETO AL PRIMO COLPO

Il giovane Conti fa il suo promettente esordio ufficiale in Gvl in un’amichevole post-estiva contro la Sex on the Beach. I Giardini perdono, ma lui battezza la nuova maglia con una bella doppietta, lasciando subito intravedere il suo innato feeling con la porta… A fine anno, nonostante giochi da intermedio, saranno infatti ben 30 i centri personali, in 29 presenze, ovvero più di 1 goal a partita. In campionato parte abbastanza bene e vive il momento di maggior brillantezza nel girone d’andata. Dopo la tripletta rifilata all’ITP Klan alla quarta giornata, impreziosita dal goal numero 3600 della storia societaria, entra addirittura nella top ten provvisoria dei migliori marcatori del torneo. Tra i magnifici 10 non resterà poi molto, né sfodererà prestazioni da cineteca, ma il suo rendimento sarà costante e votato al continuo inserimento, alla conoscenza del calcetto ed all’affinamento della sintonia con i compagni. All’ultima giornata, nel match contro il Meeting, vince, al primo tentativo, un campionato provinciale CSEN, che è davvero tanta roba… risultando inoltre il terzo miglior marcatore Gvl nel torneo, con 15 centri personali. Ben più in sordina la sua partecipazione, peraltro saltuaria, alle fasi finali e al torneo estivo di Castello, col picco più basso toccato nel match contro l’ASD Valiant, quando, giostrando addirittura da portiere, non sfigura tanto tra i pali, quanto nelle esternazioni farneticanti contro i suoi compagni… Ma è giovane… E la testa un po’ calda, ci sta… Una cosa a cui dovrebbe invece già porre rimedio è la scarsa, anzi scarsissima, partecipazione agli eventi Gvl fuori dal campo… Quelli che fanno spogliatoio e che lui, con una scusa o l’altra, salta sempre a piè pari… Proprio facendo una capatina ad uno di tali eventi, la festa di fine stagione a Castello, vive il suo personale momento di gloria stagionale… La conquista del “Premio Fair Play” -Giocatore Modello-, per gli 0 cartellini subiti in 29 presenze.

Stagione ’13-’14
ACCANTONATO SI VENDICA
4 presenze e 2 goal per una stagione decisamente da comparsa per il giovane protagonista nel terzo scudetto del club. Datosi al calcio a 11, non ha molte occasioni per scendere in campo a dar man forte ai nero-arancio. Un paio di apparizioni in pre-campionato (pessima quella con l’ITP Klan in cui sbaglia un rigore decisivo), un paio in campionato (molto male contro il Botswana, si destreggia bene invece contro il Real Club Deportivo… comunque entrambe sconfitte). La scarsissima continuità, i suoi nuovi impegni sportivi e nuove squadre lo portano ai margini della rosa giardiniana, un po’ snobbato dal team e lui ha modo di prendersi una bella rivincita al Torneo Estivo di Castello quando con una sua squadra davvero improvvisata di giovincelli (tali “Meno Uno”) batte i Giardini con infamante goleada (10-2) segnando a sua volta e pure esultando di brutto… Ci sta… Senza il potente pre-partita alcolico dei nostri non sarebbe mai successo, ma la riprova non c’è, quindi eccome se ci sta.

Gharbi Tahar

Cognato del mitico Pippo Pieri, il simpaticissimo Taharino sarebbe davvero riduttivo definirlo un prodotto della Sex. Calcettisticamente viene da lì, ma i suoi trascorsi sportivi sono soprattutto calcistici e a livelli mostruosi. Solo gravissimi infortuni gli hanno impedito una carriera gloriosa proprio in quella Fiorentina, con cui ha fatto tutte le trafile giovanili fino alla primavera. Impiegato per l’importante azienda di forniture edili “Innocenti Bruna”, ancora oggi sfoggia la sua innata classe come calciatore del Centro Storico Lebowski, mettendo di tanto in tanto il suo estro sconfinato, anche al servizio dei Giardini. Nella vita privata è felicemente sposato con la sorella Pieri Mari, e babbo del meraviglioso Liam.

 

Stagione ’11-’12
UN EX PRIMAVERA VIOLA
L’esordio in gvl di questo fenomale ex primavera viola, che inorgoglisce tutto l’ambiente, è purtroppo l’unica apparizione stagionale. Il 46esimo tesserato di sempre esordisce con la 10 di capitan Maschio (non a caso 4+6 fa 10…) in un match di calcio a 7, in occasione della prima storica amichevole con i gemellati Baruconi di Verona. Pur lasciando intravedere che non intende forzare a causa dei recenti gravi infortuni, detta ottimamente i tempi, prende sulle spalle una squadra di fatto non sua, realizza il rigore che riapre la partita e sfodera tocchi di classe a ripetizione trascinando la squadra alla vittoria. Sarebbe bello rivederlo in campo ancora…
Stagione ’12-’13
UN TAHARINO IN GUAZZETTO…
Si concede ai Giardini in un’unica occasione: la complicata partita estiva di Castello contro gli ex “Fradicios Friends”… Complicata per i goliardici Giardini del periodo estivo, non certo per uno con la sua classe. Due goal, innumerevoli assist, giocate sopraffine, che lasciano a tutti la voglia incredibile di rivederlo in Gvl al più presto… Non pago delle prodezze in campo, si rende protagonista anche di un post-gara che resterà negli annali… Tutti riuniti attorno al tavolo del patron Zatteri, dopo ricca bruschettata, ricca nutellata e giro di “Gnomo Armato di Ascia” per tutti, partecipa al “penalty perverse game”, una gara di rigori che mette in palio, per il vincitore, la possibilità di gettare in piscina un partecipante al gioco… Il cognato Pippo, che lo adora, pur di vincere, si ingarella anche col piccolo Massy (5 anni) e, a vittoria ottenuta, decide che a finire a mollo deve essere proprio Taharino… La sua divertentissima figura contrariata in acqua, il “Tajarino in guazzetto” finito in home-page sul sito Gvl, resterà a lungo nella memoria di tutti…
Stagione ’13-’14
NUOVO CRAC AL GINOCCHIO
Una sola presenza per il terzo anno consecutivo, ma tanta è la voglia di Taharino nel mondo Gvl, che sarebbero state certamente di più senza l’ennesimo infortunio ai legamenti della sua sfortunata carriera. Prima del nuovo crac, torna in nero-arancio per un match di precampionato contro il blasonato Grassina, giostrando, manco a dirlo, da migliore in campo, in coppia col cognato Pieri. Segna col suo calcio potente e pulito, colleziona un numero di pali e traverse mai visto prima, manda in goal i compagni con estro e genialità… con un giocatore simile al fianco tutto diventa davvero più semplice… E la voglia di Taharino in Gvl continua a crescere… Davvero un piacere averlo avuto come arbitro, con la sua dolce metà Mari in campo, nel quadrangolare misto di fine stagione a Castello.
Stagione ’16-’17
COL FILO DI BAVA CHE COLA…
Nell’estate segnata dal passaggio dal Legnaia al Lebowski, torna a vestire la maglia nero-arancio uno dei più talentuosi Gvl di sempre, che si unisce al gruppo per il Torneo Biancoverde di Castello, raccogliendo solo standing ovation e una media di due goal a partita… Il ritorno, dopo tre stagioni, è di quelli che non si dimenticano… Ancor più la seconda apparizione, contro 06 Futsal, quando oltre alla decisiva doppietta, tra giocate sopraffine e colpi di classe che riescono a pochi, coglie la bellezza di 4 legni… Un vero record… La vera gara memorabile però è la quarta, quella vinta per 4-3 contro l’AEK St.Rayo. C’è tutta Castello in piedi ad applaudire le sue perle balistiche. Oltre la tripletta (bellissimo il chirurgico goal mancino…), oltre gli assist, quello che resta davvero alla memoria sono quei numeri lungo la fascia, i suoi giochi di prestigio, una roba che se la osservi ti accorgi che è uno spettacolo a se stante, di quelli che tengono gli occhi della tribuna concentrati, che fanno scattare la ola, che sono l’essenza del calcio… Quei colpi che si ammirano a bocca aperta, col filo di bava che cola… Inutile aggiungere che con 8 centri personali, è il goleador Gvl del torneo… Purtroppo non è presente alla festa di fine stagione, ma la società gli fa recapitare il Trofeo Uomo-Squadra estivo, conquistato con pieni meriti sul campo…
Stagione ’17-’18
NO VOGLIA NO PARTY
Appena 3 presenze e un solo goal nella sua stagione giardiniana più deludente. Dopo aver dato piena disponibilità per disputare la Virgin Cup con i Giardini, si fa attendere per settimane, per poi esordire contro il South Florence, in modo statico ed indolente, davvero indecoroso per un giocatore del suo calibro. Finisce addirittura per abbandonare il campo ammettendo scarsa voglia di giocare… Non che nelle altre due apparizioni abbia lasciato gran segnali… Forse troppo preso dalla carriera calcistica ancora ben viva e vegeta? Chissà… Ma purtroppo per i Giardini, il calcetto sembra gli interessi ormai ben poco.

 

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Valiani Alessio

Alessio Valiani, detto Valians, è un acquisto dei Giardini versione “calcio a 7” del 2010. Proveniente dal ricco vivaio della “Sex on the beach”, è un mancino naturale che predilige il gioco in corsia appunto mancina. Impiegato per una compagnia di noleggio auto, residente a SanColombano (Scandicci), single verace e vorace, in campo fa leva sul suo fisico massiccio, sul suo buon tiro da fuori e su un innato senso del goal, tanto da poter presto rappresentare una valida alternativa, come punta centrale, anche nella squadra a 5, che nelle stagioni 2021/2022 e 2022/2023, lo vede protagonista nel giro dei titolari dopo anni vissuti da riserva di lusso. Anzi, lo vede autentico salvatore della patria, in quanto grazie al suo voto, in un raro momento di apatia calcettistica generale, i Giardini non cessano di esistere. Oggi è tornato alle origini prediligendo il comparto a 7 del club, ma ricoprendo l’importantissimo ruolo di MISTER nel comparto a 5. E’ comunque soprattutto fuori dal campo, nelle storiche tournée a Verona, durante i goliardici tornei estivi, che la spiccata simpatia dell’ “Impressionante” Valiani, lo rende da sempre uno degli uomini spogliatoio più importanti, un giardiniano con la G maiuscola.

 

Stagione ’09-’10
VALIANS ESTERNO “A 7”
L’esordio ufficiale di Valians coincide con la prima storica partita dei Giardini in versione calcio a 7. Con Frosini fermo ai box infatti viene chiamato lui a presiedere la fascia sinistra nel match inaugurale del progetto estivo, a Bellariva, contro i “Raccattati”. Non va un granché, poiché all’inesperienza si aggiunge la scarsa conoscenza dei compagni. Molto meglio nelle altre 4 apparizioni, tutte nel torneo “Senza Fiato” a 7, dove riesce a segnare anche 2 goal e vanta un rendimento certo al di sopra della sufficienza.
Stagione ’10-’11
UNA GARA, UN GOAL
Una sola onesta apparizione, impreziosita da un gran goal in diagonale, in occasione di un’amichevole prima del campionato alla Virgin contro il New Team. I Giardini sono tornati al calcio a 5 e questo un po’ ne penalizza l’utilizzo.
Stagione ’11-’12
IN GOAL A VERONA!
Un’unica apparizione, ma piena di significato. Il buon Valians si unisce infatti ai Giardini nella memorabile prima trasferta a Verona per il return match contro i Baruconi… Del suo personale week-end da urlo, oltre ad aperitivi e gottini da 10, si ricorda il freddo goal di opportunismo del parziale 3-3 in riva al Garda. Mitico Valians.
Stagione ’12-’13
EROE DI SAN GIOVANNI
6 presenze, 3 goal, nell’anno del terzo scudetto, per una riserva di lusso sempre più idolo della curva, perché sempre più uomo-spogliatoio, con spiccate capacità di far gruppo, divertirsi e partecipare a tutti i momenti ludici memorabili della stagione giardiniana! Da vero idolo barucone per eccellenza, non si smentisce e gioca la sua miglior gara dell’anno proprio in terra veneta, contro gli amici gemellati. Oltre alla grandissima prestazione che gli vale la palma di migliore in campo in assoluto, segna una delle reti più belle dell’intera storia societaria gvl, raccogliendo con un incredibile mancino al volo un assist di testa di un compagno e spedendolo al “7” con violenza inaudita… Anche fuori dal campo, si fa apprezzare per la solita, spiccata, propensione al divertimento… Cosa che dimostra anche nelle indimenticabili serate estive di Castello, quando viene proclamato “nutellaio” ufficiale del team. E’ proprio all’esordio a Castello, contro “Napoli Sportiva Napoli”, che confeziona, in posizione di punta centrale, un’altra prova memorabile condita da doppietta, nonostante la quantità industriale di fiori fritti, fumi esotici ed alcool, immagazzinati nel pre-gara… Ma la più grande soddisfazione stagionale la vive correndo e portando a termine la notturna di San Giovanni con la mitica maglia nero-arancio gvl sulle spalle… E’ infatti tra gli eroi che hanno portato per Firenze, con orgoglio e fierezza, a testa alta i nostri colori. Lode a Valians. E bacio accademico.
Stagione ’13-’14
MEMORABILE DOPPIETTA  A VERONA, MEMORABILE EURO-GOAL A PORTICINE
Dopo una cinghialata da urlo organizzata nel terreno del patron grazie alla materia prima cacciata dal suo babbo (10 e lode) e dopo un’unica prestazione in campionato davvero di dimenticare contro la Birreria (cinghiale non digerito?), vive il suo momento magico in quel di Verona, durante l’usuale tournée gvl, quando segna una doppietta che passerà alla storia. L’ “Impressionante” Valiani li purga sempre… Prima il freddissimo goal in avvio, poi, dopo un’evidente esplosione polmonare ed un auto-cambio, rientra per servire a Pieri la palla del 3-1 e siglare il memorabile goal del 4-1 che beffa capitan Steps in uscita e fa esplodere i 20 giardiniani presenti!! Non pago, l’uomo-match assoluto, poco dopo la seconda esplosione polmonare, incoccia con grandiosa incornata di testa un palo clamoroso… Applausi scroscianti per questa sorta di Cristiano Valialdo… In campo non si rivede più, ma accompagna i Giardini per tutta la durata del Torneo Estivo Bianco-Verde e proprio alla primissima partita, vive il suo secondo momento magico della stagione…Durante il gioco aperitivo a casa del patron, è lui ad aggiudicarsi il torneo di porticine con un goal di testa inenarrabile in finale contro Steo… Un gesto pazzesco che in pochi minuti farà il giro del web e che non verrà mai cancellato dalla memoria di un club. Durante il torneo estivo farà anche da shaker umano. Impressionante appunto.
Stagione ’14-’15
DEVASTANTE “A 7″…
Fondamentale elemento del gruppo, nonostante le sue misere 3 presenze. Tutti adorano il prezioso ruolo di Valians all’interno del popolo dei Giardini e lui non perde occasione per contraccambiare. Tra i più divertiti e divertenti nell’esperienza nero-arancio al bumper ball ad esempio… o protagonista assoluto della seconda edizione della CINGHIALATA GVL, visto che è lui a fornire la succulenta materia prima e ad organizzare il fantastico evento. Dopo tanta amicizia fuori, trova il suo momento di gloria anche in campo. La gara in assoluto, che lo vede primeggiare su tutti, è quella a “7” contro l’Aruch 2012. A 7 è davvero un altro giocatore. Dimostra ottimo feeling con gli spazi, col pallone a rimbalzo, con la conoscenza della materia… Giostra da seconda punta e sigla dopo appena 3 minuti il suo decimo sigillo in Gvl, grazie ad un’ottima incursione su corner. Per tutta la gara sono sue le iniziative più pericolose e la grinta che ci mette, su ogni pallone, è davvero contagiosa e coinvolgente per tutto il gruppo. Solo una settimana dopo, contro il Kill Ball, realizzerà una delle più belle reti dell’intera stagione giardiniana… Se solo i Giardini giocassero di più a “7”…
Stagione ’15-’16
DISCUTIBILI APPROCCI IN PISCINA…
Solo due apparizioni in campo per Valians, ma molte partecipazioni nelle reunion che contano del team, quelle in cui, chi ama il Gvl come lui, non manca mai… Su tutte, l’ormai tradizionale cinghialata nel terreno del Patron, che i Giardini organizzano in primavera, a cavallo tra due amichevoli/derby col Rifredi78, solo e soltanto grazie a lui e più precisamente al mitico babbo Valerio, cacciatore generoso… Si conferma amante delle iniziative GVL DOC anche per il fatto che, una volta saltata la trasferta di Verona, si unisce subito alla nuova gita gemellaggio del team, risultando tra gli eroi, in campo e fuori, della spedizione romana, contro le “guardie vaticane”… Un week-end nero-arancio di quelli che non si dimenticano… Anche se i suoi approcci in piscina nella capitale… vista la tenera età delle prede… risultano un po’ discutibili…;-)
Stagione ’16-’17
DUE NOTTI DAVVERO MAGICHE
Nella stagione più prolifica della sua storia giardiniana, 8 gettoni di presenza e ben 5 goal, si ricordano molto volentieri due notti davvero magiche. Ci riferiamo alla gara contro la Sex, andata in scena in occasione del mitologico addio al celibato di Pippo Pieri, e all’incontro a 7, al “Torneo Senza Fiato”, contro gli Spider Porks. Della prima occasione resta alla memoria l’eurogoal del 4-2… Una rete sensazionale, da posizione impossibile… Una di quelle perle che non si dimenticano, soprattutto perché arriva dopo una giornata densa di divertimenti, goliardia, momenti epici… Giornata da lui aperta, col rapimento dello sposo; e da lui chiusa, dopo aver riaccompagnato a casa sia lo sposo ormai privo di vestiti, che il testimone ormai privo di fegato… Notti magiche appunto… Quando agli Spider Porks, merita citazione una rapace doppietta, messa a segno a margine di una prestazione più che convincente, nel suo miglior momento di forma stagionale.
Stagione ’17-’18
“TRE UOMINI E UNA GAMBA”
Appena tre presenze, condite però da due goal entrambi siglati nella prima apparizione stagionale, in amichevole alla Sestese contro il Rifredi78, quando i Giardini riescono ad ottenere un prestigioso pareggio proprio grazie alla sua prelibata doppietta. In quella magica serata settembrina, gioca una delle sue migliori gare di sempre con la maglia GVL. Quando, dopo una gara assai probante, trova la forza di lanciarsi nel coast-to-coast che lo libererà solissimo davanti alla porta sguarnita, per il quarto e decisivo goal giardiniano, lascia intuire quanto ci tenga sempre oltremodo a ben figurare con la sua gloriosa numero 38. L’altro suo momento topico della stagione lo vive grazie alla sua innata disponibilità al divertimento… E’ infatti tra i 13 eroi che per festeggiare il 40esimo di Patron e capitano, si fiondano a fare rafting in Veneto e serata al Lido di Jesolo. Particolarmente eccezionale la sua prova nella speciale disciplina in spiaggia “match alla tre uomini e una gamba”… Applausi scroscianti…
Stagione ’19-’20
ONORE A MANUELE
Dopo una stagione totalmente priva di apparizioni (solo in campo eh… nel gruppo il suo apporto più che fondamentale non è mai mancato), torna a ritagliarsi il suo spazio in squadra, nonostante le mille difficoltà della stagione Covid, ben 5 volte, ritrovando anche la gioia del goal. Merita citazione soprattutto la sua straordinaria partecipazione alla trasferta in massa a Verona, onorata non solo in campo (eccellente prestazione), ma soprattutto col suo particolare ruolo fondamentale nell’esperienza Escape Room e più precisamente nella camera dell’Enigmista, quando decide di sacrificarsi per il gruppo entrando da solo in un marchingegno malefico… Ma non è l’Enigmista il particolare più inquietante per lui in terra scaligera, bensì l’esser ribattezzato per tutta la cena Manuele… Il suo momento top dell’anno tuttavia lo vive al Torneo Senza Fiato 2020, nello storico 9-0 inflitto al Granducato 1926. E’ la serata in cui timbra il cartellino con un gran goal in contropiede, ma è solo una delle tante perle che regala… Nonostante rischi l’esplosione cardio-vascolare, riesce a coprire tutto il minutaggio che gli viene assegnato, regalando oltre all’innata generosità, guizzi e magie, come quell’impronosticabile destro (!!) a girare che lambisce l’incrocio dei pali… Eterno Valians.
Stagione ’20-’21
SUPERSTITE ALLA STEOKTOBERFEST 
Grande disponibilità messa come sempre a servizio della squadra, ma tre sole presenze data la durata striminzita della stagione. Lascia il segno soprattutto alla prima, in precampionato contro Ignoranteam, quando trova anche il goal addirittura con fare acrobatico. Il suo momento top stagionale lo vive proprio pochi giorni dopo quel goal risultando tra gli unici quattro superstiti del mattino alla Steoktoberfest. Applausi a scena aperta.
Stagione ’21-’22
SALVATORE DELLA PATRIA
Senza conoscere quale sarà il suo futuro in Gvl e pur conoscendo il suo ricco passato, questa sarà sempre la stagione più importante per lui, quella in cui, grazie al suo fatidico “SI, MI PRENDO L’IMPEGNO” ad inizio annata sportiva, i Giardini riescono a fare la squadra… Per la prima volta il raggiungimento del numero minimo vacilla e solo la sua innata disponibilità, salva appunto la storia di una squadra ormai con più di un quarto di secolo alle spalle. La sua prima stagione nel gruppo titolari, eroica dunque per la decisione presa, non è facilissima in campo. Il tempo passa anche per lui e reggere l’urto, soprattutto contro le squadre più giovani, è roba assai dura. Tuttavia i momenti da ricordare non mancano, e non ci riferiamo solo ai post-partita (quelli con lui sono sempre memorabili)… Dopo aver toccato il suo picco negativo stagionale nella faticosissima prestazione horror contro i Nobili di Montepulciano, le sue quotazioni iniziano a risalire fino alla gran bella prova contro la Sele Sao, condita da una roboante doppietta nel finale. Come nelle migliori favole, trattandosi della serata in cui raggiunge le 50 presenze in GVL… L’altro suo momento di gloria durante il campionato, lo vive al torneo di Padel con gli amici Butei all’Olympus. La squadra che trionferà alla reunion coi veronesi è proprio quella composta da lui e capitan Steps. Tornando al calcetto, merita citazione la sua miglior prestazione stagionale, vissuta in occasione degli ottavi di finale del torneo estivo Senza Fiato, contro AC Dolattico. Nel giorno in cui diviene il 17esimo giardiniano più schierato di sempre e il 21esimo miglior marcatore di tutta la nostra storia, segna, fa segnare e regala una prova di altissimo spessore. C’è grande gioia per lui anche alla festa di fine stagione (gioia video, perché bosca la festa…), quando la società gli assegna il Premio Fair-Play “giocatore modello”, per gli 0 cartellini subiti in ben 25 presenze stagionali (solo una in meno di Sinameta, il più schierato in stagione), condite da 5 goal che gli permettono di eguagliare il suo record personale di marcature stagionali.
Stagione ’22-’23
LA TRIVELA DI ANTONELLO SEGHETARIO
Seconda stagione da punta titolare, vissuta in alternanza col Patron Zatteri, anche in virtù dell’età avanzata dei due… La sua stagione si impenna la sera della partita contro il Real Madrink, uno scontro diretto al vertice, che purtroppo costa ai nostri la leadership in classifica… E’ soprattutto la sera però in cui lui, e altri 4 pazzi, partono per il Portogallo, immediatamente dopo il match giocato a San Piero a Ponti, con volo da Bergamo all’alba… E’ l’inizio dei giorni di follia pura della cosiddetta Banda degli Antonelli, di cui farà parte nelle vesti di Antonello Seghetario, vissuti tra Lisbona e Braga… Momenti inenarrabili… Per quanto riguarda il campo, la sua gara top stagionale arriva alla nona giornata del girone di ritorno, quella dello spettacolare 2-2 contro il San Donato Park Rangers. Concentra tutto, come suo solito, nei primi 10 minuti di gara (l’ossigeno è quello che è…), ma quanta trama in così poco tempo…Due occasioni pazzesche in avvio, sfumate davvero di un niente, alle quali segue un goal da cineteca con trivela da posizione impossibile, calciata poco oltre la linea di metà campo. Una rete boato che annichilisce la verve avversaria… Mentre i suoi stanno ancora esultando, sfiora la doppietta con un colpo di tacco incredibile, prima dell’esplosione polmonare che lo costringe al cambio… Una prestazione davvero da raccontare. Il picco più basso della stagione lo tocca invece nel match di Golden League contro il Manchester Pini, serata in cui regala goal e metri a chiunque gli passi intorno… Sarà stata questa occasione un po’ infelice, ma di lì a poco lo vedremo concentrare la sua voglia di campo esclusivamente nel comparto a 7 della squadra, mentre le serate di calcetto continuano a vederlo assoluto protagonista nelle vesti di mister, ruolo che ricopre peraltro con grandissimo impegno e super professionalità. Che i Giardini abbiano davvero trovato il mister per il futuro?!?

 

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Bandini Francesco

Francesco Bandini, classe 1981,  per tutti è semplicemente il “prestigiatore”, per le sue giocate magiche, imprevedibili, che spesso risolvono partite e tornei. Ancora giovincello, è stato visionato a lungo nell’estate 1999 dall’agente Claudio Niccolini, prima dell’acquisto ufficiale, ed è divenuto presto un giocatore di calcetto dalla tecnica individuale devastante. Il suo apporto alla manovra è da sempre determinante. E’ lui il vero talentuoso gioiello della squadra, una garanzia su cui scommettere sempre in campo, ma un ragazzo d’oro anche al di fuori del terreno di gioco. Purtroppo tra i suoi soprannomi c’è anche “l’Inguaribile”, per i tanti infortuni che da anni gli affliggono la carriera. Apprezzato responsabile steward allo stadio Artemio Franchi, nonché grande esperto di psicologia infantile, sua vera professione, divide la sua vita privata con la bella fidanzata Eleonora, che nel settembre 2019 ha dato alla luce la sua meravigliosa creatura Arianna. Dal 28 giugno 2007 ha ereditato da Zatteri la carica di Presidente del team, ruolo che ha svolto fino al 2018, per ben undici anni ricchi di scudetti e soddisfazioni. In campo è stato titolare inamovibile fino alla stagione 2020/2021, al termine della quale ha deciso di restare nel gruppo non garantendo però più l’impegno a tempo pieno, salvo poi rimettersi a disposizione, per la gioia di tutto il suo popolo, dalla stagione 2023/2024.

 

Stagione ’99-’00
IN UNA PAROLA: PRESTIGIATORE
33 gare, 43 goal, per il nuovo idolo della curva bianco-blu, chiamato da subito “prestigiatore”, per le magie che riesce a fare con il pallone tra le gambe. Classe cristallina, visione di gioco da serie A, dribling e tiri assai estrosi, ma soprattutto, uno scatto fulminante senza eguali, vengono messi da subito al servizio della squadra! Si tratta di un gioiellino, che è uno sportivo doc anche fuori dal campo, coccolato notte-giorno dai suoi nuovi compagni, intenzionati a tenerselo ben stretto… Dopo l’esordio con tripletta, in amichevole contro “Le Cure”, arriva, in precampionato contro i “Bertagnolli Helmuth”, un’altra tripletta e viene fuori quello che sarà il suo ruolo per tutto l’anno: il jolly; ovvero colui che siede in panchina i primissimi minuti, per giocare poi in ogni ruolo, facendo letteralmente impazzire gli avversari. Alla prima di campionato, è subito doppietta storica, contro il “Pane e pomodoro”, ma è alla seconda che esplode tutto il suo talento, quando, grazie alle sue prodezze, la squadra conquista, dopo anni, il primo derby del cappuccino, contro il “Bar Franco”. Mai visto un giocatore con simili doti, sacrificarsi continuamente per il bene sella squadra, come nelle sue migliori prestazioni contro “Pizzeria Piccadilly” e “Comune”… gare che praticamente vince da solo… Emozionante quando, per festeggiare il diciottesimo compleanno, dopo un goal al “new Florence”, corre per tutto il campo, mostrando fiero il numero 18, sotto la sua mitica 23! La squadra festeggia al meglio le cento partite contro la “Resistenza”, solo grazie al suo “classico” goal all’ultimissimo istante, che vale il 4-3 finale! Molte le squadre che nel ritorno s’inchinano alle sue magie, come il “pane e pomodoro” o, ancora, il “Bar Franco”; ma sarà l’unico, purtroppo, ad onorare il torneo fino al termine, in una squadra che, ancora, non lo merita… Non a caso, a fine Coppa Europa, la società lo premia con l’ambitissimo Trofeo Uomo-Squadra!
Stagione ’00-’01
FENOMENO RECORD, ANIMA E CORPO DELLA SQUADRA
Non fa in tempo ad iniziare la stagione, che con 10 goal in 2 amichevoli, si sentono i suoi avversari moromorare: “Quello non lo marco… Non c’ho mica il motorino…”. D’altra parte dopo la devastante stagione d’esordio, c’è molta attesa nei suoi confronti, e le aspettative non saranno mai deluse! Straripante in precampionato (soprattutto contro il “Cuba Libre”); alla terza di campionato, contro l’ “FC Terzolle”, conquista la vetta in classifica cannonieri, che difenderà per due turni. Ancor più straripante, contro l’ “Herri Bat Gara”, grazie ad un’intesa con i compagni, ormai perfettamente collaudata. Contro il Figeva va in goal per l’undicesima partita consecutiva (record incredibile!). La ricerca spasmodica del centesimo goal, ne condiziona un po’ l’inizio del ritorno, ma raggiunto lo storico traguardo (in appena 59 gare) contro l’ “Herri Bat Gara”, ritorna il mostro di sempre: un mix di altruismo, grinta, generosità e tecnica sopraffina, che lo fa danzare sul campo, quasi pattinasse… La sera in cui i Giardini conquistano i primi storici Play Off provinciali, contro la “Caldaia”, realizza un immemorabile goal di rovesciata! Immaginare i Giardini, privi del prestigiatore, è ormai davvero impossibile… Anche ai play off si ritaglia momenti magici, come quando segna una cinquina contro la “barriera Viola”. Alla festa di fine anno, riceve l’ambitissima Coppa Goleador, grazie ad un bottino stratosferico senza precedenti nella storia: 89 centri!
Stagione ’01-’02
LA CONSACRAZIONE DI UN CAMPIONE
Terza stagione con gli scacchi, medesimo rendimento stellare, soddisfazini personali addirittura maggiori! Nessuno si stupisce più delle sue magie intramontabili, che a fine stagione varranno la promozione della squadra… Gioca la bellezza di 36 gare, segnando qualcosa come 86 reti, quasi tutte decisive, tutte bellissime! Mostruoso da subito, sin dalla gara contro le Isole Fiji in precampionato. Alla prima di campionato, nel 2-1 storico all’ “FC Terzolle”, non a caso, è sua la firma della vittoria. Dopo la sestina siglata al “Copacabana”, diviene capocannoniere del torneo. Memorabile la sua terza giornata, contro l’ “Arturo Scorte”: dopo aver ricevuto dalla società l’ambitissima Supercoppa del Giardino, in quanto miglior giocatore della passata stagione, sende in campo sullo 0-2, trascina la squadra, e capovolge quasi da solo il risultato in un roboante 8-2! Comune, Over35, Munda, Dram Drum, a turno, molti avversari inciampano nelle sue doti micidiali… All’ultima di andata, segna una cinquina al “Limo”,  prima di ripetere le sue magie d’andata, ancora contro “FC Terzolle” e “Copacabana”… Contro l’Arturo Scorte, purtroppo perde la leadership tra i marcatori, ormai trasformatosi da bomber infallibile, in furetto imprendibile, che dedica anima e corpo alla causa della squadra… e i risultati sono addirittura migliori! Anche quando gioca debilitato, come contro la Munda, è il migliore dei suoi, pur convivendo con una sorta di “maledizione dei pali” latente… Contro l’ “Arci Padule”, sono i suoi goal-prodezza al volo, a regalare ancora i Play Off ai Giardini,  che comunque inseguono ormai traguardi ancor più grandi… che raggiungono all’ultimissima giornata, quando battendo 11-4  il “Limo”, conquistano la Promozione e Bandini, con 49 centri personali, ottiene un ottimo quinto posto in classifica marcatori, e viene portato a gloria dai compagni. Se si pensa che le sue gare migliori in assoluto, le giocherà, non pago, negli inutili Play Off, ci si chiede se sia veramente umano. Il sinistro al volo da fuori, contro il “Badia a Settimo”, resterà negli occhi di tutti per sempre. Della sua lunga stagione di consacrazione, va ricordato anche il derby amichevole contro il “Rifredi78”, che conduce a metà gara per 8-2… Grazie alle sue giocate, finirà 9 pari ed il goal decisivo, sarà opera sua: il suo goal numero 200 con la maglia dei Giardini, siglato dopo appena 99 gare. La centesima l’avrebbe festeggiata la settimana dopo, in campionato, contro gli “All Skars”. A fine stagione cede volentieri al compagno d’attacco Zatteri, la Coppa Goleador, che la squadra gli consegna alla festa promozione!
Stagione ’02-’03 IL GINOCCHIO MALANDRINO…
Grandi goal, giocate di classe, per il suo precampionato micidiale, quando affonda squadre del calibro della “Trattoria i 2 G” e dell’ “Olimpica Firenze”: addirittura 18 reti in sei gare e i Giardini sognano una Promozione in discesa, grazie al loro campione… Invece il crak! Alla prima di campionato accusa un fastidio al ginocchio (probabilmente al menisco) ed inizia un calvario infinito! Alla seconda riceve per il secondo anno consecutivo la Supercoppa del Giardino, ma stavolta è decisamente meno allegro… Starà fuori ben 17 turni; un periodo interminabile per lui e per la squdra, che accusa terribilmente il colpo, precipitando presto vicino alle zone basse di classifica. Ma Bandini non abbandonerà mai i suoi compagni e sarà il vice di Cadetto per tutto l’anno. Quando tornerà, a fine torneo, contro il Fly Line, il gioco sarà nuovamente fluido e divertente e, soprattutto, i Giardini vinceranno e si salveranno… Il turno successivo, contro il “Rayo Fiorentino”, un suo memorabile goal di tacco, finirà sul programma calcetto+, di Tele37!!! Poi la vittoria contro i Boys ed un nuovo preoccupante stop, per un guaio al medesimo ginocchio… Dovrà vedere dalla panchina anche tutta la Coppa Europa… Speriamo che la jella lo abbandoni presto…
Stagione ’03-’04 CHE COPPIA CON LAMIONI!
Finalmente decisivo nei momenti decisivi! Finalmente oltre al genio c’è la sostanza e quanta… I primi Play Off provinciali di Promozione della storia societaria, sono in larga parte opera sua… Torna dal lungo infortunio durante il precampionato ed è subito 20-3 per i Giardini: vittima l’Euro 3! La più grande vittoria di sempre e Oba Oba Bando fa 3 goal in appena 20 minuti. E’ grazie a 4 autentiche prodezze-goal, che regala ai Giardini la prima vittoria in campionato alla quinta giornata contro i “Dipendenti Comunali”, in un momento davvero difficile per tutti. Con una prestazione delle sue, condita da doppietta , festeggia contro l’Abobo la 130esima gara con gli scacchi, e l’intesa con Lamioni è sempre più spettacolare… La sua miglior gara in campionato la gioca contro la Brigada Fiscal, battuta per 3-2, praticamente da una sua doppietta micidiale. Nell’occasione di infortna, ma stavolta, starà fuori pochissimo, anzi, sarà decisivo il suo costante e ricco di goal, finale di stagione, che varrà i Play Off. Nella fase finale naufragherà un po’ come il resto della squadra e contro il Buona Vista arriverà persino la sua peggior gara di sempre con la maglia dei Giardini, ma è solo un abbaglio… Il vero “prestigiatore” tornerà, in tutta la sua classe all’ultima gara, quando i Giardini batteranno per 6-2 la capolista del girone David2 e lui, oltre a risultare il migliore dei suoi, raggiungerà con una pregevole tripletta quota 280 reti in biancoazzurro!!!
Stagione ’04-’05 UNA DELLE POCHE NOTE LIETE…
Le prestazioni di Bandini sono una delle poche note liete di una stagione davvero avara di soddisfazioni per la squadra. Già dal precampionato si capisce subito che lui è di un altro pianeta, soprattutto nel match contro i “10 Cavini”, quando timbra un poker di razza. Con Lamioni e Zatteri è praticamente l’unico a trovar eil goal in questa fase di stagione. Il campionato non cambia certo i suoi standard: all’esordio contro il Riko FC festeggia con un altro poker sublime la sua 150esima in maglia a scacchi! Grandi soddisfazioni anche alla seconda contro il Giaguaro, quando riceve l’ambitissima supercoppa del Giardino, quale miglior giocatore della passata stagione, battendo Lamioni solo di 0,003 punti!! Le ottime prove si susseguono anche se la squadra intanto latita: contro il Gatto Party arriva il suo 300esimo sigillo personale con i Giardini. La sua miglior prestazione la gioca all’11esimo turno, contro Allanon: entra quando la squadra è sotto di due goal e cambia volto al match con una tripletta eroica, che peraltro aveva annunciato alla vigilia. Con il Riko, al ritorno, incanta ancora: sono le sue giocate di classe che trascinano finalmente i Giardini nella zona Play-Off. Ancora più meraviglioso in campo, quando, contro il Bagno a Ripoli, finisce addirittura marcando ad uomo il fortissimo bomber avversario e, dopo averlo annullato, va a segnare la doppietta negli ultimi minuti che vale un prezioso pareggio. La settimana dopo si ripete contro la Corazzata Potionkin, collezionando assist su assist davvero d’alta scuola. Purtroppo i continui sforzi spesi a fine torneo che regalano ai Giardini il quinto posto, gli provocano anche un infortunio che gli farà saltare i Play Off, dove, non a caso, la squadra non brilla… Con 41 reti stagionali è il capocannoniere principe del team, ma cede con cavalleria la Coppa Goleador a Lamioni, avendo già in saccoccia la Supercoppa.
Stagione ’05-’06 FORSE DISCONTINUO, MA SEMPRE MAGICO CAMPIONE…
Come al solito il prestigiatore viaggia a grandi numeri: 35 presenze, 55 goal, per uno tra i pochi a non aver troppo subito il salto di categoria. Il suo inzio campionato è devastante. Alla seconda giornata, nell’epica vittoria per 8-7 sull’Axa Sim, il campioncino inizia ad osare… E quando lui osa, la squadra vince contro chiunque! 4 goal magnifici, proprio nella serata in cui riceve l’ambita Supercoppa del Giardino per il suo 6,62 di media nella stagione precedente. Oltre alla palma del migliore, anche la leadeship conquistata in classifica cannonieri del campionato. Leadership che difende a forza di prestazioni incomiabili e goal contro il Giaguaro, quando prende la squadra sotto braccio e la trascina al secondo posto, ma non contro il NewTeam’99, incidente di percorso per lui e per tutti. La giornata successiva, contro i Giraffoni, è di nuovo Bandini-Show: festeggia assieme alla sua 180esima presenza in blu-elettrico, il suo 340esimo goal, e lo fa da migliore in campo assoluto. Il suo torneo prosegue con buoni risultati, anche se nel periodo buio della squadra (inizio 2006) non gioca certo meglio dei suoi compagni. Un nuovo vero e proprio exploit di “prestigio” lo vive alle ultimissime gare, nei big match contro “Viola Club la Fondiaria” e “Forca”. Nella prima, seppur acciaccato, recupera praticamente da solo da 0-3 a 3-3, mette lo zampino anche negli altri goal, è ovunque e fa letteralmente impazzire i forti rivali. Si vede che soffre per la difficile salvezza e fa di tutto per trascinare i suoi alla vittoria. Addirittura più impressionante nel match con la Forca, che fa davvero dimenticare a tutti, la discontinuità di metà stagione… Il goal del 3-2 che fa letteralmente sognare tutti i nostri tifosi, non lo dimenticheremo mai… Chiude con 27 reti in campionato, capocannoniere interno del club. Raggiunta la salvezza, il “prestigiatore” trascura un po’ i suoi gregari, dedicandosi al “beach volley”, proprio mentre imperversa il “Senza Fiato”. Si affaccia appena nel match contro il Caffè Baglioni, per festeggiare le 200 presenze in “blu elettrico”, ma la festa passa in secondo piano per le note vicende “argantiane”… Al Trofeo Estivo Csen, è tutta un’altra storia. La competizione lo stimola ben di più e lui torna a sfoderare ottime magiche prestazioni. 5 goal all’esordio contro il Gruppo Sportivo Grassina ed è subito capocannoniere; addirittura mitologico in coppia con Lamioni contro il Kaluma dis., quando i due gemellini del goal decidono nei minuti finali di recuperare un 1-4 e fanno vincere i Giardini tra l’estasi generale, a suon di grandiose giocate. Difende la leadership anche contro il Buratti, ma saltando il match col Custos deve arrendersi al forte centravanti avversario. La sua miglior prestazione stagionale coincide proprio con la finalissima del torneo, tanto attesa dai nostri. Gioca con un doloroso infortunio al torace e segna gli unici tre goal, che tengono vive le speranze “giardiniane” fino ai rigori. Splendido anche il rischioso suo penalty, il primo della serie: palo-palo-goal… Purtroppo, la lotteria famigerata non lo farà festeggiare, e alla cena di fine anno vedrà soffiarsi anche l’amata Supercoppa del Giardino dallo strepitoso compagno d’attacco Lamioni, che gli cederà comunque la Coppa Goleador 2006, per i 55 centri stagionali.
Stagione ’06-’07
A SUON DI MAGIE VERSO LA PRESIDENZA
Sarà difficile dimenticare per lui un’annata così ricca di emozioni personali che lo riguardano. Proviamo a riassumere la sua grande stagione attraverso le sue migliori prestazioni fino alla conquista della Supercoppa del Giardino e soprattutto all’elezione a presidente della squadra. Implacabile sin dal precampionato, in particolare contro Punto Atletico e Sorgane: letale, micidiale, generoso, altruista, già in piena forma torneo. All’esordio contro il Tortuga infatti è subito il migliore in campo, grazie al suo estro incontenibile, alla sua freddezza e ai pregevoli dialoghi con Lamioni. E pensare che ha un ginocchio un po’ in panne… Dopo il match con la Piazzetta alla seconda giornata è secondo in classifica marcatori e difenderà tale piazza anche la gara successiva. Tra le ottime prestazioni del girone d’andata da segnalare quella contro l’ACCVC, quando emerge anche finalmente tutto il suo lato grintoso… Il suo urlo contro l’arbitro che toglie ai Giardini la vittoria nel finale di gara, davvero resterà nella memoria… Con la Nave le sue reti sfondano quota 400!! Ma il vero momento d’oro della sua stagione da incorniciare inizia la giornata successiva contro il DeSpar! Tre “8” tondi nel pagellino: appunto DeSpar, Barcollo e prima di ritorno contro la Tortuga. Tre prestazioni magistrali da manuale del calcetto. Non molla mai un receupro, non sbaglia mai un passaggio, i suoi occhi sputano fuoco anche quando i compagni non girano… Hanno tutti tanto da imparare da lui… Col Barcollo addirittura un euro-goal di tacco! In febbraio il presidente Zatteri annuncia le sue imminenti dimissioni e già comincia ad intravedere solo in lui l’eventuale sostituto per la gestione del club. Lui non si emoziona e continua a macinare goal pesanti. Contro il Real Xtra trona sul podio dei cannonieri (terzo). La miglior prestazione dell’anno arriva nel momento più duro, contro la Pasticceria ad un passo dal titolo. Il goal alla Messi del 4-3 è uno dei più belli mai visti su simili campi, sia per la finta che ha mandato a farfalle due giocatori, sia per come ha eluso l’uscita del portiere! Purtroppo proprio dopo simili fasti compare l’ernia inguinale che tormenterà e condizionerà il suo finale di stagione. Chiude il campionato con 37 goal, IV in classifica marcatori, e, pur in precarie condizioni, gioca dei discreti play-off. Da segnalare in particolare la gara contro il Peyote, quando gioca per 50 minuti di fila costringendo probabilmente a psicoanalisi il diretto avversario. Il 28 giugno 2007 è un giorno che scorderà difficilmente, sia per l’ennesima Supercoppa del Giardino che conquista (miglior giocatore stagionale con 6,74 di media nei pagellini), sia per l’elezione a presedente dei Giardini con effetto immediato. Inzia così la gestione Bandini.
Stagione ’07-’08 SCUDETTO SUBITO!!!
Prima era un grande “prestigiatore” in campo, ora è degno del suo soprannome anche fuori dal terreno di gioco. E’ lui l’uomo della provvidenza, colui che rileva la pesante eredità di Zatteri e si prende l’onere di organizzare e gestire un gruppo datato, ma assetato come mai prima di veder fruttare tutto il raccolto seminato a fatica in questi anni. Ebbene la sua risposta è stata SCUDETTO SUBITO! Con fedeltà alla nuova causa, preziosissimo attaccamento alla squadra, è riuscito dove mai nessuno prima, a portare cioè i ragazzi alla vittoria del primo campionato in 12 anni di storia! Ma lo “scudetto”, chiamiamolo così, pur importantissimo, è solo un fattore in una stagione per lui pregna di soddisfazioni e vittorie dal punto di vista dirigenziale. Tutto ciò che di buono ha fatto sulla scrivania non ha trovato sempre riscontro personale in campo, complice una fastidiosa ernia inguinale che lo ha limitato per un po’ tutta la stagione. Quella che passerà alla storia come la prima gara dei Giardini seconda repubblica, quelli targati appunto Bandini, è l’amichevole contro il “prova a dire Cavedano” e non a caso il primo goal della nuova gestione lo segna proprio lui. L’ernia lo tiene fuori dai campi per l’inizio del campionato e lo si rivede solo alla quarta giornata. La prima grande firma sul torneo che i suoi ragazzi vinceranno, la piazza però alla sesta, quando affonda la “Nave” con una tripletta condita da un goal da fuori con un tiro micidiale partito in mezzo a tre uomini. Nel match contro la Selecao, la sua 250esima ufficiale con la maglia dei Giardini, sigla il goal numero 2300 della storia societaria. E’ sempre lui che, nel dopo partita, con l’indimenticabile “punizione” canora a Frosini, rallegra uno spogliatoio che senza la sua grande umiltà, il suo saper tenere i piedi saldi a terra, forse proprio in quel delicato momento avrebbe perso la via… Ad inizio girone ritorno salta ancora qualche gara a causa dell’infortunio che gli impedisce, anche al suo rientro, di giocare con la solita naturalezza, alla ricerca delle grandi giocate. Prodezze che comunque si tiene tutte in serbo per la gara decisiva, LA PARTITA, il match contro il Tutto Cuore che sancirà la vittoria del torneo. Estrapoliamo liberamente da quel pagellino: “(…)merita una super pagella(…)per il 2-0, goal di rara bellezza e di un’importanza estrema. Ma “8” sarebbe ancora troppo poco per colui che ha ispirato l’azione del 4-1, quella che ha chiuso di fatto il match, e per chi, nello spogliatoio, ha premuto quel play… Poi i Queen e We are the Champions hanno fatto il resto (…) Lunga vita al presidente”. Alla fine del torneo avrà totalizzato 21 reti, secondo solo al bomber Lamioni, nonostante tutti i problemi. Dopo l’esperienza non troppo esaltante in Golden League (male soprattutto il match contro l’H Sorgane, che lo vede girare ai minimi storici), rientra decisamente in condizione in tempo per la prima edizione del Torneo Bianco-Verde di Castello ed il nostro re Mida tutto ciò che tocca diventa oro: nuovo tripudio per i Giardini! Da incorniciare soprattutto la sua semifinale contro “Gli orfani di Giova”, forse la prima occasione, in tutta la stagione, in cui può liberare senza remore il proprio estro buttandosi il guaio inguinale alle spalle ed è davvero un bel vedere. Ma la perla la tiene per ultimo… La finalissima contro i robosi, “8,5” in pagellino, è in assoluto la sua miglior partita stagionale. Tutti a bordo campo si chiedono: “E’ un calciatore o un omino della play station”, ed il nutrito pubblico di Castello applaude a scena aperta le sue gesta… Con 13 goal in appena 5 match è il cannoniere della squadra al torneo di cui per pochissimo non è capocannoniere. Prima di chiudere i battenti di questa gloriosa stagione il presidente si gode con i suoi ragazzi la cena offerta dall’Atletica Castello e, pochi giorni dopo, prenota un tavolo vip all’Otel Ristoteather per la premiazione dei Giardini, direttamente dalle mani di David Guetta… Scene davvero impensabili ad inizio anno… Il nuovo glorioso presidente trova il tempo di inventare, in fine, anche un originale e divertentissimo modo di celebrare la festa di fine stagione: una partita mista con calciatori dei Giardini mischiati alle proprie fidanzate e tifose… Il risultato è stato uno spettacolo continuo… Se il buon giorno si vede dal mattino, dove può arrivare questo presidente?
Stagione ’08-’09
PRESIDENTE BI-CAMPIONE SUBLIME ANCHE IN CAMPO…
Secondo campionato vinto consecutivo al secondo anno da presidente… Per i Giardini è un vero e proprio amuleto e, a coronare la sua impresa da guinnes, una stagione, infortunio a parte, da incorniciare per quanto visto sul campo. Ne è dimostrazione la Supercoppa del Giardino che torna di diritto a casa sua. Prestazioni DOC già a partire dal precampionato, in particolare contro il Real Beuta, quando, emozionato da un recente abbraccio con Antognoni allo stadio, gioca proprio all’ “Antonio” con i suoi Giardini, che non è poi tanto una novità. Goal, assist, giocate eccellenti, e siamo appena all’inizio. Il suo girone d’andata 2008-2009, inizia con il Trofeo Uomo-Squadra, suo sin dalla prima giornata contro il KLF. Gli “8” in pagella, nel solo girone d’andata, saranno ben 3: contro Cavalli Marci, PSV Scandicci e Fendenti! Contro i primi, reduce da un guaio muscolare, gioca appena 10 minuti, riuscendo a fare cose inenarrabili e a segnare su rigore il suo 500esimo goal con la maglia dei Giardini, con tanto di fiera scritta sulla maglia. Negli altri due casi, oltre a sembrare Kakà coi Ringo Boys, fa emergere la sua preziosità anche fuori dal campo, riuscendo a risolvere le più delicate questioni di spogliatoio e a tenere unito il gruppo, qualità davvero rare che lui può sfoggiare. L’unico piccolo neo di un così eccezionale girone d’andata è il rigore che si fa parare contro il Buratti, nell’unica gara del torneo che i Giardini non vincono. Con una media voto periodo oltre al 7, la squadra gli consegna, dopo un’amichevole, il Trofeo Uomo Squadra invernale, il secondo consecutivo. Nel ritorno ha modo di riscattarsi proprio contro il Buratti, segnando 4 goal, tra cui, di sinistro, uno dei goal più belli della storia societaria, da posizione impossibile, con una selva di gambe davanti alla porta. Contro i Fendenti arriva il terzo Trofeo Uomo-Squadra consecutivo, incredibile record; una settimana dopo, contro il “Fa Buca” il secondo scudetto di fila da presidente, condito per lui da una splendida doppietta. Meritano citazione anche i dolcetti-scudetto della sua dolce metà Dalila… Il suo campionato si chiude con 30 goal all’attivo, quarto in classifica marcatori e secondo tra i suoi. Grande soddisfazione per lui anche nella sconfitta in amichevole contro l’Effepi, quando sigla il suo primo goal ad una squadra FiGC… I suoi Giardini venivano da 31 incontri da imbattuti!! In Golden League il suo momento magico continua. Contro la Forca, una delle più forti squadre in provincia, gioca sul velluto, con stra-dominio tecnico, colpi del fuoriclasse, dimostrandosi ormai l’unica arma dei Giardini un po’ spompi di fine stagione… Contro il Tortuga idem. Sono i suoi piedini fatati ad assicurare ai Giardini la prima vittoria in Golden League. La sua miglior prestazione stagionale in assoluto arriva contro il Deportivo Legea, una partita, la sua, che potrebbero trasmettere su “Sfide”. I suoi Giardini, finalmente vincenti, grazie ad una sua enorme prestazione, conquistano il loro massimo traguardo storico, la qualificazione alle eliminatorie di Golden League, proprio nella serata in cui, siglando il 540esimo goal, diviene il miglior marcatore di sempre della storia del club. Primato che poi riperderà a scapito di Zatteri nel torneo estivo di Castello, complice un brutto infortunio al ginocchio che lo terrà fuori dai campi a lungo: infortunio patito nella gara fatale ai Giardini contro l’Atletico Ios, dove, al termine di un’annata da incorniciare, troverà anche l’unica vera delusione, il primo cartellino rosso in carriera per un “vaffa” all’arbitro… Per lui ben 49 reti stagionali, secondo solo a Lamioni, per lui la soddisfazione di ritirare la coppa del campionato all’Otel, per lui, miglior giocatore stagionale, addirittura la sesta Supercoppa del Giardino. Immortale.
Stagione ’09-’10
SEMPRE PIU’ FINALIZZATORE
Gioca 4 delle prime 5 giornate di campionato e segna 5 goal, che gli valgono il terzo posto in classifica marcatori. Passa una settimana ed è ancora roboante doppietta che stende il Tortuga. E’ il giorno della sua 300esima ufficiale con la maglia dei Giardini ed il presidente lo festeggia con il suo goal numero 550! Queste le premesse di una stagione ricca di goal, dal rendimento più che positivo, anche se un po’ più avara, forse, di quelle gesta straordinarie che lo contraddistinguono da sempre. Da citare comunque tre serate davvero magiche. Prima di tutto quando con un poker d’autore affossa praticamente da solo l’Easy Market nel girone d’andata. Ma anche quando gioca il ritorno con la Orso Bruno arrivando direttamente in auto dalla eroica trasfertona all’Allianz Arena di Monaco. Per finire con la serata mirabolante della cinquina brasilera siglata al Tortuga. Con 31 goal in campionato è il presidente il miglior marcatore dei Giardini, quinto tra i cannonieri del torneo. Con la doppietta al Deportivo Legea in Golden League torna ad eguagliare Zatteri quale miglior cannoniere di sempre del club. Primato che diventa tutto suo una settimana dopo grazie ad un’altra doppietta, stavolta al ProEvolution Team. Sempre presente nell’amara Golden League 2010 per i Giardini, con 6 reti, sarà lui il miglior realizzatore del team, nonostante il rigore fallito contro l’Autoscuola Chiti. Durante l’esperimento “calcio a 7” si alterna tra la fascia ed il ruolo di seconda punta, con alterne fortune, salta qualche match e viene di nuovo raggiunto da Zatteri in cima all’Olimpo dei superbomber. Entrambi chiudono la stagione con 599 goal in carriera, per lui però la soddisfazione, con 57 goal stagionali, di essere il giocatore più prolifico in stagione e di ricevere la Coppa Goleador alla festa finale della squadra.
Stagione ’10-’11
NUOVO MARCATORE PRINCIPE DEL TEAM
Ko per infortunio durante tutta la preseason, rientra alla seconda di campionato ed alla terza è già capocannoniere. Il forte bomber Mordini lo supera la settimana seguente, ma lui, per molte gare, resta ancorato al secondo posto. Con la tripletta alla Samminiatese Pozzi torna ad essere anche il miglior realizzatore della storia giardiniana con 615 centri. Questo prestigioso primato se lo contende con Zatteri in tutto il periodo natalizio, ma, dopo un poker sontuoso alla Marzocco, lo fa defitivamente tutto suo. Le pagelle sono il solito susseguirsi di “7”, serie bruscamente interrotta da un “4” davvero inusuale per lui, a causa di un ritardo ingiustificato al ritorno contro il Granducato. La Samminiatese gli porta un gran bene visto che anche al ritorno fa cose superlative. Ormai terzo indiscusso tra i marcatori del torneo, oltre agli “assist maravilla” e ai goal superlativi, gioca da autentico leader, da capitano aggiunto, catechizzando i compagni e richiamandoli alla giusta concentrazione… E’ davvero un bel vedere… Ma non è ancora al massimo… Il top lo raggiunge alla penultima contro l’Easy Market, la sua superprestazione dell’anno. Ha due marce in più di tutti gli altri e in un fazzoletto di prato fa cose davvero egrege ad una velocità che non si racconta. I suoi dialoghi con Lamioni, in quell’occasione, ricordano davvero i tempi d’oro dell’AM Sega… Chiude il campionato con 44 goal, terzo dopo due superbomber, ma, dopo aver segnato il goal numero 3200 della storia giardiniana in amichevole contro l’AC Risiamo, gioca le finali senza particolari acuti. La gara in cui lascia più il segno è quella decisiva, il quarto di finale contro l’Antico Toscano. Si deve a lui lo stesso disputarsi del match, visto che, da bravo presidente, navigando in rete, si accorge, a poche mezzore dal fischio d’inizio, dell’orario variato ed evita ai nostri la beffarda sconfitta a tavolino. In campo è una furia, si carica la squadra sulle spalle nonostante un infortunio al ginocchio, segna tre goal (uno splendido su calcio di punizione), l’ultimo, proprio all’ultimo secondo, che permette ai Giardini di conquistare in extremis la lotteria dei calci di rigore. Purtroppo proprio durante la serie, sbaglia il suo penalty, sfortunato errore che costa l’eliminazione alla squadra. I guai al ginocchio gli fanno chiudere in anticipo la stagione, finita come era iniziata… Ai box… Ma grazie ad una media voto sontuosa di 6,58, con un trofeo prestigioso in più. Sua infatti, ancora una volta, la Supercoppa del Giardino, consegnatagli all’Anchetta, alla festa di fine stagione. Applausi a scena aperta.
Stagione ’11-’12
CALVARIO SENZA FINE
Appena 11 gare e 16 goal in una stagione da calvario, davvero da non augurare a nessuno… Sempre alle prese con problemi alle articolazioni delle gambe, in particolare guai ad un ginocchio e ad una caviglia, non riesce mai ad esprimersi a pieno per quello che è il suo noto valore, né riesce a dar continuità alle sue prestazioni. Salta a piè pari il precampionato e si riaffaccia in gruppo alla prima ufficiale con la Diamo Losca, segnando e giostrando bene, quasi ad illudere che il peggio sia passato, invece siamo solo all’inizio dei suoi massacranti guai fisici. Nel girone di andata presenze col contagocce e rendimento vistosamente limitato dal dolore. Sotto Natale è costretto di nuovo a cedere a Zatteri lo scettro di miglior marcatore storico del team. Quando si rivede dopo la sosta, ben impressiona col Macchessegrullo, prima di finire ancora una volta a girovagare tra chiropratici, dottori, specialisti… Ancor meno presenze, se possibile, nel girone di ritorno, (con addirittura un insolito ritardo al campo da segnalare), zero apparizioni alle finali, non fa in tempo ad intravedere la soluzione per un guaio fisico, che ne spunta uno nuovo. Per il presidente, una stagione sfortunata da buttarsi il prima posibile alle spalle, per tornare al più presto protagonista sul campo.
Stagione ’12-’13
GIOIE SCUDETTO E CRAC LEGAMENTI
21 goal, 25 partite e 4 momenti chiave per il presidente dei Giardini nella stagione del terzo scudetto. Il primo lo vive nel girone d’andata, nel match del 10-0 senza storia al Piazza United, quando sfoggia numeri principeschi, che non gli venivano da tempo, come il goal al volo di contro-balzo che resta uno dei più belli della stagione. Alla fine di quel match sarà tripletta e 690 goal in carriera… Il secondo momento clou avviene nel girone di ritorno, contro il Polcanto, alla sua 390esima in Gvl. E’ il migliore in campo in assoluto e tutte le noie fisiche che lo affliggono sembrano solo un brutto ricordo. Finalmente sembra anche aver capito a pieno la fase difensiva, fattore di vitale importanza in una stagione in cui viene eletto nuovo Play arretrato della squadra, dopo il “più o meno” ritiro di Antonelli. Ma la miglior prestazione assoluta la sfodera all’ultima giornata, nel match che vale il terzo scudetto contro il Meeting. Dopo una prima frazione di attenta marcatura sul rapido attaccante avversario, scioglie le brighe nella ripresa con l’incredibile percussione che porta al suo 20esimo centro stagionale e al 7-3 che stronca di fatto la “rimontuccia” tentata in un primo tempo dagli avversari. Un goal che sarà a lungo ricordato come quello che ha sancito, nella mente di tutti, la vittoria del terzo scudetto… Davvero un onore che a segnarlo sia stato il presidente. Il quarto momento topico è però assai drammatico… Vive un inizio estate assente in Gvl e si concentra in un torneo con i suoi amici storici di compagnia, torneo in cui va a gonfie vele sfoggiando fior fior di prestazioni, fino purtroppo al crac/legamenti in semifinale, che, ahinoi, gli costerà un lunghissimo stop.
Stagione ’13-’14
PURTROPPO SPETTATORE
I legamenti rotti costringono il presidente ad una lunghissima stagione da spettatore non protagonista. L’operazione, che viene eseguita a Genova, prima della fine dell’anno e proprio mentre i Giardini stanno affrontando il campionato con fatica, viene sostenuta con successo, ma i tempi di recupero restano lunghi… Presente comunque a tutte le principali iniziative della squadra, compresa un’epica trasferta viola in Danimarca, trova il coraggio, proprio a fine stagione, di riaffacciarsi in campo per testare il proprio recupero. Accade nella mitica serata al bianco-verde del match contro l’ASD Valiant, quando prima riassaggia il terreno di gioco per una decina di minuti scarsi, ad un anno esatto dall’infortunio, destando buone impressioni, poi finisce trangugiando ben 11 shottini (qualcuno millanterà delle scorrettezze) durante la prima storica edizione del GVL DART, il torneo di freccette gvl nel giardino del Patron, che lo vedrà trionfare su tutti.
Stagione ’14-’15
PIAN PIANO TORNA LUI…
La stella giardiniana per eccellenza, in barba all’età che avanza pure per lui, sta piano piano tornando ai suoi livelli dopo il lunghissimo stop. Già in pre-season fa parlar di sé per il “Corri la Vita”, percorso il 1h e 12’… migliore tra i nero-arancio… Col Dema’99 arriva la tanto attesa 400esima gara in Gvl, festeggiata con doppietta, in un pre-campionato che lo vedrà miglior marcatore Gvl. La più grande soddisfazione del girone d’andata è il goal numero 700 in carriera, che arriva contro la Rubino, per il resto prosegue il lento ma costante recupero dei propri mezzi. Già nel girone di ritorno si iniziano a vedere i suoi storici lampi di luce. Una delle più belle prestazioni la regala col Bellavita, sia per gli ottimi spunti offensivi, sia finalmente anche per la giusta gamba in copertura. Ed improvvisamente, rigenerato dalla memorabile trasferta Gvl a Londra, ri-eccelle anche in continuità… Solo una settimana dopo infatti è tra i migliori protagonisti di una delle più belle vittorie di sempre del team… Quel 2-1 al Macchessegrullo da antologia… Chiamato a svolgere un ruolo non suo (il pivot…), per una ben precisa strategia tattica arancio, è lui a trovare il guizzo del goal decisivo per la vittoria, nel bel mezzo di 50 minuti di orgoglioso impegno, abnegazione e generosità… Sarà un caso, ma la stessa sera la squadra lo premia col “Trofeo Uomo-Squadra”… una roba a cui la sua bacheca è ben abituata… Chiude il campionato con 19 goal all’attivo, secondo solo al bomber Lamioni. Tenere simili ritmi anche alle finali, dopo il suo calvario, è davvero dura, ma alterna prove da crisi di identità (vedi match davvero buio col Granducato…), ad esibizioni di magia pura, come la sua miglior gara stagionale in quel degli Assi, contro il fortissimo Grassina, quando da solo prova ad imbastire una rimonta leggendaria, che per un niente non si compie… Forse la prima vera gara totalmente “da Bandini” dopo mesi e mesi di attesa… Tutto pochi giorni dopo l’ottimo pane sfornato per la “cinghialata Gvl”… Altro suo marchio di fabbrica ormai… Un po’ desaparecido nei tornei estivi, anche per qualche ricadutina fisica, trova comunque modo di gioire alla festa di fine stagione, alzando al cielo il “Premio Fair-Play” per gli 0 cartellini subiti in ben 26 incontri disputati. Campione anche in questo.
Stagione ’15-’16
IL PREDATORE
Sin dall’esordio di pre-season, contro il Takkete Team, si intuisce che i guai fisici sono ormai un brutto ricordo. Subito migliore in campo, tornato in tutto e per tutto, con le sue magie, le sue accelerazioni, sarà lui il vero grande acquisto della stagione arancio. La luce gli si riaccende, anche in gare ufficiali, in modo definitivo, nel match di campionato contro i Disperati… A pochi minuti dalla fine di un primo tempo anonimo per la squadra e per lui, tira fuori dal cilindro un goal fenomenale, che gli riconsegna ufficialmente fiducia e consapevolezza nei propri mezzi. Nella ripresa sembra Pelè e vince di fatto da solo una delle più combattute gare della stagione. Solo una settimana dopo, contro il Loto, le prodezze si ripetono. Ormai lo chiamano tutti “il predatore”, perché il suo scherzare e attendere la preda per tutto il primo tempo, per affondare la presa in modo spietato nella ripresa, diviene una sorta di marchio di fabbrica. Magie che non si contano, in un momento di forma davvero top. Qualche acciacco muscolare, poi il ritorno in pompa magna nella bellissima vittoria per 7-6 sul Vanga, girone di ritorno. Tripletta per lui, tutti goal di rara bellezza, e sono già più di 30 in stagione… Il più bello, quando mette a sedere il portiere e deposita in rete… Applausi scroscianti. Contro il Peyote, altra memorabile vittoria di un goal, il tema della serata è: lancio millimetrico di Lamioni, e accelerazioni evergreen del nostro bellissimo presidente. In quella stessa serata, in cui sfoggerà ancora una volta una tripletta, si può ammirare il suo memorabile goal di punta esterna, imparabile, da posizione impossibile, sicuramente uno dei più belli della stagione. Ma c’è persino di meglio… La gara contro la Rubino, sicuramente la sua miglior prestazione stagionale, anche se per i Giardini finisce in parità. Gli occhi luccicano a tutti… quando gira in questa maniera, in barba all’età, in barba agli acciacchi… Dopo la solita fase di studio silente, inizia la ripresa con un palo e due goal in appena 120 secondi, un autentico cobra all’attacco, che trascina dietro sé tutto il branco. Ma è sul goal di Lamioni che commuove davvero… Quando appoggia per il bomber dopo aver bevuto di fatto ogni singolo avversario… Mostruoso. Chiude il campionato con 19 goal all’attivo, più di chiunque altro. Una distorsione alla caviglia lo tiene purtroppo ai box per buona parte delle finali, ma nelle poche apparizioni al Biancoverde ritrova subito la gloria perduta. Contro i giovani diavoli Top@Players ad esempio, è l’unico giardiniano a tenere il passo e a nascondere l’enorme differenza di età… Chiude la stagione secondo solo a Lamioni, in quanto a goal e, siccome il bomber non può vincerla da regolamento, riceve ancora la Coppa Goleador del team, vantando la bellezza di 42 sigilli personali siglati in una trentina di apparizioni.
Stagione ’16-’17
UNA LENTE CHE VALE UNO SCUDETTO
Stagione più “normale” rispetto ai suoi standard, se “normale” appunto, si può definire un’annata sportiva condita da 25 reti in altrettante presenze. Vuoi l’età che comunque avanza anche per lui, vuoi l’altissimo tasso tecnico di tutto il collettivo, che fa comparire meno le individualità di pochi, per favorire il bel gioco di tanti, fatto sta che la sua “normalità” è comunque un gran bel vedere. Le serate da “prestigiatore” comunque non mancano, forse sono più rare, ma in esse vi è concentrata l’essenza e la bellezza stessa del calcio… Nel girone d’andata è protagonista assoluto nella vittoria sul Bar Argentina… Vittoria di misura… Di un goal… E lui ne segna uno, il primo, che risulterà davvero pesantissimo nell’economia del match e della classifica… In quella gara, ricca davvero di sue perle balistiche, resta alla memoria di tutti soprattutto uno stop aereo, alla Borja Valero, poesia calcistica allo stato puro. Ma è nel girone di ritorno che le gare extraterrestri si fanno più fitte. Contro la Politenniha vive la goleada Gvl da migliore in campo, ma in tale occasione, la magia vera la fa fuori dal campo… E’ lui infatti che si accorge del cambiamento del calendario CSEN, a poche mezz’ore dal match… Fa venire il mal di stomaco pensare come sarebbe stato, con una sconfitta a tavolino, senza quel guizzo, il proseguo del cammino Gvl in campionato… Contro i Disperati, di cui è vera bestia nera, alla sua 470esima in Gvl, è letteralmente devastante. Nel 3-2 importantissimo per la corsa scudetto, sigla una doppietta che pesa più di una balenottera… Soprattutto quel goal in pieno recupero, con l’arbitro che ha già il fischio in bocca, è un tassello del puzzle scudetto davvero fondamentale. E dire che questa sua serata di grazia viene vissuta davvero per miracolo… Grazie alle sue prodezze è vero, ma grazie anche all’ “ottica” del centro commerciale del Gignoro, che del tutto fuori orario, gli rimedia la lente da contattto che aveva perso… Anche questo va interpretato come un incastro divino nella corsa scudetto… La sua miglior prestazione dell’anno, come ogni campione che si rispetti, la sfoggia però proprio quando più conta… nel match-scudetto contro il Loto, che interpreta da assoluto migliore in campo. Suo il bellissimo goal in avvio, ma soprattutto suo il vangelo calcistico dettato al minuto 24… Prima col gran goal del 3-1 che stende gli avversari fino a quel momento più che in partita, poi, proprio in virtù di questo, neanche un minuto dopo, sul gong della prima frazione, col goal del 4-1, il goal che più di ogni altro nell’arco della stagione, ha emanato, seduta stante e in modo travolgente, puro aroma di scudetto… Sparute e decisamente meno appariscenti le sue apparizioni post-torneo. Ma quanto visto prima basta eccome a soddisfare anche i palati più fini…
Stagione ’17-’18
MISTER 800 GOAL… MISTER 500 PRESENZE…
Passa un altro anno, qualche acciacco in più, un po’ meno fiato anche per il prestigiatore, che cala un po’ in rapidità, ma mai in impegno e dedizione. La prima vera emozione della sua 19esima stagione giardiniana la vive nel girone d’andata in occasione della splendida vittoria Gvl contro l’FC Disperati, quando, con una zampata vincente, riesce a sbloccare la disputa dopo una manciata di secondi di gioco, con l’800esimo goal personale in maglia GVL… Orgoglio e onore davvero per pochi intimi… Una grande ricorrenza arriva anche nel girone di ritorno, anche se stavolta si tratta di una triste serata, quella della debacle contro il Bar Argentina futuro campione, che strapperà lo scudetto dal petto dei Giardini. In tale occasione, gioca, da migliore in campo assoluto, la sua gara numero 500 con la maglia dei Giardini… Altro traguardo prestigioso davvero riservato a pochi intimi. Il neo 500enario collezionerà ben 26 presenze in stagione, condite da 12 goal, non un bottino eccezionale per un cecchino del suo calibro, ma, lo dicevamo, l’età avanza anche per lui che riesce a garantire molti gettoni presenza, ma inizia gradualmente a lasciare i numeri di prestigio e la scena, anche ai compagni più giovani. La sua classe cristallina resta però ancora in grado di sfornare serate di grande luminosità… Un esempio lampante è la sua gara dell’anno, giocata in amichevole a Castello contro il Rifredi’78. In una serata in cui, senza troppe pressioni, gioca solo per diletto, riesce a mettere insieme scatti alla Bolt, che salvano la porta dei Giardini da goal praticamente fatti, e, proprio all’ultimo secondo di gioco, una rete mirabolante, con un tiro dalla traiettoria incomprensibile, che vale il prezioso pareggio decisivo, contro un avversario di così grande blasone. L’abbraccio di tutti i compagni è la testimonianza che le cartucce ci siano ancora… Eccome…
Stagione ’18-’19
FRASE CELEBRE: “CHE IL CACI CUOCIA BENE LA CARNE…”
La stagione si apre col suo passaggio di testimone ad Antonelli, nuovo presidente del team. Un modo per far sentire l’ormai desaparecido dal campo nr. 24, ancora parte integrante del mondo Gvl. Con questo atto formale si chiudono i suoi 11 anni di presidenza, tracotanti di trofei e soddisfazioni. In campo, sembra incredibile, ma l’età inizia a farsi sentire anche per lui… Non è certo il fulmine di guerra di qualche anno fa, ma quando c’è fa decisamente ancora comodo, nonostante giri a marce leggermente ridotte. Di tanto in tanto ci scappa sempre la super-prestazione, che ricorda a tutto il popolo Gvl l’incredibile estro che è in grado di offrire il suo repertorio. Nel girone d’andata, la sera che porta il suo nome alla ribalta, è senza dubbio quella della vittoria per 6-2 sul Real Vaginad… Nella sua doppietta c’è anche lo storico goal numero 5mila dell’epopea Gvl, un evento che viene festeggiato dai suoi compagni all’Aviazione nel post- match, con panino e birra pagati all’autore della prestigiosa marcatura… La prima prestazione davvero degna dei suoi numeri, arriva invece nel girone di ritorno, quando è protagonista assoluto della bella vittoria per 4-1 sui Celtics Puppets… Trattasi di una collezione di magie a ripetizione, come se il tempo per lui si fosse fermato. Il goal non arriva, ma assist e grandi giocate non si contano e valgono un’immensa fetta di vittoria. Per il secondo acuto di classe invece, non potrebbe scegliere momento migliore… I Giardini sono impegnati nella difficile gara contro l’Atletico Sangio, sfida che vinceranno 3-1 e che varrà la seconda piazza ad un solo punto dalla vetta e la matematica qualificazione in Top, con ben due turni d’anticipo. Lui giostra da assoluto migliore in campo. Una rediviva condizione fisica gli permette di inventare un super assist e di siglare il pesantissimo goal del vantaggio Gvl… Davvero una serata da favola, magica, degna del suo soprannome di prestigiatore, se si pensa soprattutto al meraviglioso annuncio che aveva regalato ai suoi compagni durante la fase di riscaldamento. La sua Eleonora è in dolce attesa…. L’annuncio avviene con la memorabile richiesta per il Caci, affinché cuocia bene la carne alla prossima reunion nel terreno del Patron… Questo il modo davvero originale, con cui sorprende tutti e riempie di gioia ed orgoglio i cuori di un intero popolo. Il pranzone in questione avviene poche settimane dopo, nel periodo TopEasy dei Giardini, partecipatissimo, e la dolce attesa di Eleonora viene celebrata a dovere con i calici issati al cielo. La sua stagione prosegue poi con questa immensa responsabilità acquisita, con rendimento certo più che discreto, pur senza nuove serate di gloria assoluta a livello individuale. Chiuderà comunque con 26 reti, nelle ben 28 gare disputate. Sembrano sempre numeri di un giovincello… che sta per diventare papà…
Stagione ’19-’20
BENVENUTA ARIANNA
Stagione in sordina anche per il prestigiatore quella sporcata dal Covid… Appena 14 le gare disputate, senza neanche troppa continuità e soprattutto senza riuscire ad esibire i numeri di classe sopraffina altisonanti, che hanno riempito le pagine di tutta la sua carriera. 38 primavere iniziano a farsi sentire forse anche per lui e prestazioni davvero memorabili in questa sua annata sportiva non si ricordano. Si ricorda comunque un buon inizio del girone d’andata del campionato, con qualche prestigioso “7” messo in fila nel pagellino di questo sito.  Quella che in campo è stata forse la sua più faticosa stagione degli ultimi anni, fuori dal terreno di gioco, resta invece in assoluto l’annata più importante… A mezzanotte e 20 minuti del 24 settembre, poche ore prima della seconda gara di precampionato del team, viene infatti alla luce la meravigliosa Arianna e il popolo dei Giardini, orgoglioso, festeggia il suo arrivo rifilando ben 6 reti alla fortissima compagine degli Stop Player. Merita senza dubbio citazione anche la sua superperformance alla grigliata virtuale GVL del 25 aprile, ovvero quella vissuta dal popolo dei Giardini, via web, durante il lockdown… In tale occasione sforna il suo mitico pane marchiato GVL, come abituato a fare per le grigliate vere e proprie. Applausi. Anzi, ola.
Stagione ’20-’21 LA “23” MENO APPARISCENTE DI SEMPRE
8 presenze, 2 reti soltanto, nella stagione sicuramente meno appariscente della sua gloriosa carriera. Grandi colpe ce l’ha il periodo pandemico, che gli consente poca continuità, elemento fondamentale per un giocatore con le sue caratteristiche. Resta il fatto che quanto visto in campo non è propriamente ciò a cui il mondo dei Giardini è abituato. Dopo un buon approccio in precampionato, il suo rendimento va un po’ in calo, fino alla deludente prestazione alla “Resa dei Conti” contro il NowFc, quando si mangia un’occasione d’oro che pesa come un macigno sul risultato finale e sul nefasto esito della competizione. Poi la lunga pausa, il rientro un po’ a singhiozzo, con prestazioni mai mediocri, per carità, ma troppo normali per un giocatore col suo potenziale… La bimba piccola (vera meraviglia), le nuove responsabilità, nuovi orizzonti di lavoro, fanno si che il calcetto non sia certo più al centro del suo mondo, ma la speranza di ammirare ancora il prestigiatore che fu, resta indelebile e intaccabile nei cuori di tutto il suo popolo.
Stagione ’21-’22 UNA STAGIONE BARZOTTA Doccia fredda per tutto il popolo GVL ad inizio stagione, quando il prestigiatore annuncia il suo ritiro dal roster dei titolari, la sua intenzione di mollare l’impegno fisso e di rendersi disponibile solo nei casi in cui la squadra risulterà carente di disponibili. In realtà lo vedremo in campo solo in 3 occasioni, ed entrerà nel tabellino marcatori soltanto una volta, numeri lontani anni luce dal devastante fenomeno che fu. Riesce comunque a vivere anche lui una serata di gloria old style, alla quarta giornata del Torneo estivo “Senza Fiato”, quando è chiamato a giocare la sua 560esima in GVL contro l’Atletico Barzotto. Inaspettatamente pimpante, giostra da play basso, regalando un goal e un assist nel tiratissimo 3-2 in rimonta, che permette ai Giardini di mantenere la leadership nel girone. “Barzotti” appunto gli avversari che ci hanno ricordato le sue grandi doti, barzotta però anche questa sua stagione da mera comparsa.
Stagione ’22-’23
CHE NOSTALGIA…
Nella stagione più anonima della sua carriera in GVL si contano appena 4 presenze, condite da un solo misero goal siglato nel torneo estivo al Real Boom… Davvero poco per il terzo miglior marcatore attuale della storia del club. Assente purtroppo anche a Verona… Al gruppo manca terribilmente. La speranza che torni presto ad occupare un ruolo fisso e a riconfezionare magie è davvero tanta in tutti i cuori giardiniani.

 

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DiMita Stefano

Stefano DiMita, detto Steo, idraulico, muratore, posatore, nell’impresa di famiglia, nonché da sempre collaboratore a livello professionale del PatronZatteri, prima partecipa alla ristrutturazione della casa del Capitano, poi viene testato al Torneo Estivo della Festa Biancoverde di Castello. Un tripudio! Il ragazzo, classe ’87, ha alle spalle molta esperienza nel calcio a 11. Dotato di fisico, piedi buoni e potenti (ha un destro micidiale), l’ “Ingestibile”, come amano definirlo i suoi compagni, sa ricoprire anche nel calcetto tutti i ruoli, anche se predilige quello di boa centrale d’attacco. In un semplice torneo rionale i Giardini hanno pescato una validissima pedina dalle grandi potenzialità, che presto diviene uno degli elementi inamovibili del team ed uno dei più amati personaggi dello spogliatoio. Gli unici nèi nella sua grande carriera in GVL sono i frequenti infortuni, la sua abbastanza ingestibile passione per la movida notturna (la paziente moglie Francesca detta Stea, fatica a tenerlo a bada) e il suo carattere fin troppo focoso, che gli fa detenere il record di cartellini rossi della squadra… Padre del meraviglioso erede Mattia, detto Steino, nato nel 2022, proprio nell’anno in cui lui, purtroppo per i Giardini, dà l’addio al calcio giocato a causa degli interminabili e dolorosi guai al ginocchio.

 

Stagione ’07-’08
E’ ARRIVATO STEO!
I tifosi dei Giardini sparsi un po’ in tutta Italia hanno già ribattezzato questo “uomo della provvidenza” col simpatico nomignolo “Steo”. Lui fa il suo esordio ufficiale contro le “Tigri di Castello”, alla primissima partita del torneo estivo della Festa Biancoverde, alla sua prima storica edizione nel nuovo impianto di calcio a 5, ed è subito gran boato dei tanti presenti. Oltre ai tacchi, alle suole, al goal sfiorato di spalla, a tutte quelle sfaccettature di giovane ragazzo spavaldo, si intravedono ottime doti e, non a caso, proprio allo scadere, è suo il goal che regala ai Giardini la vittoria per 3-2 e lo segna al termine di una grande azione personale che termina con il boato dei tanti castellani presenti, tra cui la sua fidanzata Francesca. Nel corso dei 5 match del torneo ne segnerà altri 4, uno di tacco in semifinale contro gli “Orfani di Giova” e ben 3 nella finalissima contro i “Robosi”, rimediando un “9” tondo nel pagellino che gli varrà il “Trofeo Uomo-Squadra Estivo”. E’ proprio “Steo” il fattore X che mancava ad una squadra vincente, ma dai margini di miglioramento limitati vista l’età media. Nel pessimismo che aleggia prima della finale, è la sua spavalderia, la sua voglia di vincere sempre e comunque, a tenere a galla i Giardini che spesso vanno in frantumi alla prima difficoltà. Sono i suoi due goal a riaddrizzare il match, suo il 7-5 che chiude di fatto la pratica. Bello vederlo all’Otel RistoTheater per ricevere da David Guetta la coppa del Campionato con i ragazzi, seppur senza aver giocato una sola volta nel torneo… Così come è bello vederlo al match misto uomini-donne per la festa di fine stagione… Sinonimi di grande attaccamento alla maglia… di chi si sente già parte del gruppo!
Stagione ’08-’09
PICCOLI GIARDINIANI
CRESCONO…
Che poi piccoli si fa per dire viste le dimensioni del ragazzo… 10 presenze condite da ben 16 reti sono i muneri della stagione di Steo, concentrati più che altro nel finale, in quel torneo estivo Bianco-Verde che l’ha lanciato l’anno prima e che i Giardini adoperano per farlo crescere. Forse fa cose meno appariscenti dell’anno passato, ma dà a tutti la sensazione di essere cresciuto eccome sia tatticamente, sia di testa, Ci piace ricordare ad esempio il match contro la “mise di Calenzano”, la sua decima ufficiale con la maglia dei Giardini, quando sigla tre goal in pochi minuti, a cavallo tra il primo ed il secondo tempo, e regala ad un compagno un assist d’oro per un goal di tacco. La settimana dopo, contro l’FMA, tornano a galla molti suoi limiti, diciamo generazionali… Si fa malamente espellere per proteste e quel cartellino peserà come un macigno per gli abbinamenti in griglia nel proseguo del torneo. Ma come non perdonarne le esuberanze… Torna contro la Nomination e gioca la sua miglior partita stagionale. Altra tripletta roboante, un goal sfiorato in perfetta rovesciata acrobatica, un calcetto finalmente semplice, essenziale, votato al collettivo, pur facente forza sulle sue spiccate doti tecniche. Si dimostra assai migliorato anche nelle fasi di impostazione e di copertura. E’ ormai pronto per il salto tra i titolari anche in campionato. Alla festa di fine stagione, dopo aver chiuso il “Bianco-Verde” da capocannoniere dei Giardini con 11 goal, la sua “Squadra Nera” vince il triangolare misto e tra i vincitori viene estratto proprio il suo nome per il premio in palio: il videofonino conquistato dalla squadra col terzo posto a Castello. Si fa le iniezioni in faccia:-)
Stagione ’09-’10
RECORD-MAN DI ESPULSIONI
Ormai equiparato ai titolari storici, vanta 22 presenze stagionali (record!), condite da 21 goal (altro record personale)… Purtroppo però macchia ciò che fa di buono con ben 3 espulsioni stagionali, altro record, stavolta in negativo. Alla prima di campionato è suo il goal vittoria nel finale, per 3-2, sul Granducato. Si tratta della sua miglior prestazione stagionale. Il pagellino recita: “4 novembre 1966, straripa l’Arno! 43 anni e un giorno dopo, 5 novembre 2009, un altro cataclisma torna ad abbattersi su Firenze: L’URAGANO STEO!” Doppietta decisiva, oltre all’altro goal da lui propiziato, in una serata che lo vede protagonista al centro dell’attacco, dove difende palla da Dio, innervosendo l’avversario, soprattutto con la malizia nel finale, quando astutamente riesce a perdere minuti preziosi. Un inizio mostruoso, che però non riuscirà a bissare in questi termini, nel corso di una stagione comunque giocata a buoni livelli. In occasione dell’amichevole a Castello, campo che l’ha lanciato, contro gli Over35 locali, riceve il Trofeo Uomo-Squadra per l’ottimo avvio stagionale. Soddisfazione che sfuma al rientro in campionato, a causa del cartellino rosso subito nello scontro diretto al vertice con la Forca per una tentata testata. Un brutto gesto che peserà tutto l’anno sulla Coppa Disciplina dei Giardini, che, appaiati in classifica alla Forca, senza quel rosso sarebbero stati campioni d’inverno al giro di boa. Giardini e Forca viaggiano a pari punti fino alla brutta sconfitta col Vinandro, guarda caso, nel giorno della sua seconda spulsione stagionale, stavolta per proteste (eguagliato il record Feroci vecchio di molti anni…). Di buono c’è però il suo grande apporto (praticamente è merito suo) all’esperimento dei Giardini versione “calcio a 7”. E’ il più espero del team in tal senso ed è lui che, presa per mano la squadra, istruisce i suoi e li organizza in questa nuova avventura divertente e utile. Ben 9 reti per lui al Torneo Senza Fiato a 7, ma anche qualche momento grigio… Contro “Another Mazzata”, la sera del leggendario sms “ascolto waka waka e arrivo”, si presenta al campo in ritardo e alquanto alticcio… Ancora peggio in semifinale contro ASD Fides, quando si fa espellere per un bruttissimo fallo di reazione finendo in anticipo la sua stagione… E sono 3 rossi in una stagione…:-(
Stagione ’10-’11
SEMPRE ROTTO
Dopo la stagione dell’esordio e le due della consacrazione, una stagione da assoluto spettatore per uno Steo sempre rotto… Prima il problema tibiale, poi il ginocchio, tant’è che in campo si vede solo in due occasioni. La prima, che va malino, all’esordio in campionato contro il Sorgane, la seconda, decisamente più da Steo, nel bel pareggio con lo Sporting Marisa. In entrambi i casi resta a secco di goal, ma se Dio vuole, anche di cartellini…
Stagione ’11-’12
CRACK LEGAMENTI
L’ “ingestibile”, come viene ormai simpaticamente appellato dai suoi compagni (:-), vive un’altra stagione da assente, causa continui, ed ormai cronici, guai fisici. Tra un infortunio e l’altro, solo due presenzucce un po’ anonime, anche se condite da ben 6 goal (tutti contro il cadaverico “Pallone”), prima di rompersi definitivamente i legamenti, dicendo addio, per un bel po’, al tanto amato prato verde…
Stagione ’12-’13
CINQUINA COL GINOCCHIO ROTTO!!
Un intero anno sportivo in tribuna a causa della rottura dei legamenti, l’operazione e la lunga fase di riabilitazione. Tuttavia il buon Steo, contro ogni pronostico, trova ugualmente modo di lasciare il segno sul prato verde. Nel return match con i “Baruconi”, disputatosi a “7” a Riparbella, mezza squadra non si presenta all’incontro per pazzeschi fasti alcolici… Lui dà grandissimo senso di attaccamento ai colori nero-arancio, scendendo in campo col ginocchio da poco operato… Doveva fare l’allenatore, o forse l’arbitro, ma si ritrova a fare il palo là davanti, per far presenza…Poi, come per magia, un suo tentativo velleitario verso la porta, deviato, si trasforma nel suo tanto atteso 50esimo goal con la maglia dei Giardini… Sembra una fiaba… Poi la fiaba diviene mito ed il mito, leggenda… Ogni tiro diviene una sentenza. Alla fine, seppur senza un ginocchio, mette dentro 5 reti!! In una parola: INCREDIBILE! Al triste record di espulsioni si aggiunge ora quello di miglior media-goal stagionale di sempre… Una presenza, cinque goal… Tradotto: 5 goal a partita 🙂
Stagione ’13-’14
L’ACCIACCATO EROICO
Il redivivo Steo che regala 7 presenze stagionali è già di per sé una notizia. A Verona è come al solito uno dei più applauditi. Dopo aver eliminato addirittura Martina Williams al torneo di tennis, gioca un calcetto da epopea omerica… Gioca nonostante i recenti e ormai congeniti acciacchi e si piazza al centro dell’attacco giardiniano sfruttando la sua mole e lo squisito tasso tecnico. I Baruconi lo temono e lo soffrono continuamente. Esce da migliore in campo per un guaio muscolare (ma va?), ma in panchina smaltisce il problema (pare…), rientra da eroe, segna a capitan Steps e si ri i-rompe per benino per uscire tra lamenti (suoi) e applausi (di tutti)… A Castello, se possibile, fa ancora meglio. Dopo la bruciante sconfitta a porticine contro Valians alla prima giornata (il video ha fatto il giro del web), contro i quasi omonimi del suo rivale, l’ASD Valiant, vive la sua notte magica dell’anno… Entra dalla panchina sull’1-0 per i rivali e in 10 minuti realizza 4 goal! Fantastica la bordata da fuori del terzo goal (il 60esimo in carriera), ma davvero fantasmagorica la conclusione che vale il poker… Quando con una finta da play-station manda in cerca di giuggiole due avversari e fa partire un tiro al giro che, con precisione chirurgica, incoccia il palo interno e si insacca… Tutto davanti agli occhi del suo principale, mimitizzatosi tra il pubblico. Come minimo merita l’aumento. Ai goal seguono grandi assist, per la prima vittoria gvl nel torneo. Anche contro gli Young Boys, seppur in insolita veste, indossa il suo costume da eroe… Gli avversari segnano un goal ogni 5 minuti finché in porta c’è Manetti, poi il nr.1 si infortuna e in porta va proprio il sempre acciaccato Steo… Non seguirà un solo goal rivale. Sorprendendo tutti, dimostra classe anche in mezzo ai pali e finisce da imbattuto. Protagonista anche alla festa di fine stagione, quando la società, d’ufficio, toglie il Trofeo Uomo-Squadra da Flachi, per assegnarlo proprio all’adorato Ingestibile… E’ già il terzo in carriera.
Stagione ’14-’15
L’I-PHONE DI STEO…
13 presenze, 10 goal, si rivede finalmente un po’ di Steo, nonostante gli annosi acciacchi fisici, che gli consentono comunque di essere tra i principali protagonisti, nonché l’organizzatore ufficiale, della fantastica esperienza BumperBall Gvl alla Virgin… Il momento più memorabile della sua stagione è quando, durante la celebre serata “Fiori e Mele”, finisce nella piscinetta del Patron col suo I-Phone in tasca. Il famoso I-phone di Steo che ha dato vita a cocktail, miti e leggende, scatenando video virali sul web… In campo non sfigura, ma sono poche anche le imprese memorabili che lo hanno reso celebre in passato, complici i tanti dolori e l’età che anche per lui avanza… La sua miglior gara arriva al Torneo Bianco-verde contro il Real SanPierino, quando entra e cambia la partita a suon di goal e di giocate di classe… La sua gran serata si era intuita anche dal pre-gara e dal torneo di porticine svoltosi a casa del Patron… Se gli fosse stato assegnato il famigerato goal fantasma sarebbe stato il vincitore assoluto di una battaglia che ha fatto epoca… Oltre alla serata magica a Castello, il suo maggior vanto della stagione è l’esser stato tra i pochi sempre presenti al torneo di calcio a 7 “Senza Fiato”, dove ancora una volta, seppur a fatica, prova a svolgere il ruolo di allenatore in campo… Ma i compagni, assai poco ferrati in materia, non sembrano poi così in grado di seguirlo…
Stagione ’15-’16
LA PROMESSA VATICANA
Come sua tradizione, fino ai primi caldi, si vede assai poco… Il primo importante segnale di vita lo dà alla cinghialata GVL, quando si aggiudica il “Torneino di Calcio Balilla” organizzato dalla squadra… Ma è ancora assai presto per accontentarsi del biliardino… Sa che, nonostante i tanti acciacchi, anche in campo può ancora dir la sua… Ecco perché si sente di promettere al Patron, alla vigilia nell’inedita sfida romana contro la Selezione Guardie Vaticane, la frase che passerà alla storia… TE LA FACCIO VINCERE IO… E accade proprio questo… Un inedito spirito di sacrificio, addirittura corsa a tutto campo, prima di quella bordata all’ultimo minuto, sua doppietta personale, che vale la storica vittoria e la promessa mantenuta. Grande protagonista del week-end romano anche fuori dal campo, sembra che finalmente, alle grandi doti, si sia aggiunta anche una certa maturità tattica, un più serio impegno. Nel periodo del Bianco-Verde, suo storico top moment stagionale, è sicuramente il giardiniano che più incide. Soprattutto con i Top@Players, nonostante il nervosismo, le polemiche, i fiori fritti nella pancia, non fa rimpiangere l’infortunato Lamioni, segna una pregevole tripletta e colleziona giocate di altissima scuola anche in fascia… Davvero da applausi anche in amichevole col SanGiusto… Acciaccato, ancora una volta schierato da vice-Lamioni, lascia intendere come sia fondamentale la sua presenza in questo periodo… Goal (l’80esimo in Gvl), assist al bacio, tanta incredibile corsa, viene acclamato come un eroe. Peccato invece per il triste suo commiato alla stagione… Quando si fa espellere malamente a Castello, contro il Bar “La Mucca Viola”… Questo amore per i cartellini proprio non si attenua…
Stagione ’16-’17
INIZIA IN CATALOGNA LA MIGLIOR STAGIONE DELLA CARRIERA…
Il primo atto Gvl della stagione è il suo indimenticabile addio al celibato a Barcellona… Un’avventura memorabile che i giardiniani presenti non dimenticheranno davvero mai. Il secondo atto, durante il Precampionato, sono le sue fiabesche nozze con la Stea… Il Patron che legge in chiesa, Brogione testimone, tutta la squadra riunita in una villa fantastica con cantina degna proprio di Steo… Una leggendaria intervista doppia, balli, risate e divertimento, come da una supercoppia del genere è superlecito aspettarsi. Un inizio stagione in SteoStyle così, con può che portare alla sua migliore annata sportiva di sempre. I tanti infortuni lo hanno finalmente spinto ad abbandonare il calcio. Ora è tutto dei Giardini e finalmente, a pieno titolo, lo si può definire un titolare inamovibile del club. Sono guai per le altre, perché la cosa fa innalzare terribilmente il livello della squdra… Il suo girone d’andata vale di per sé già mezzo scudetto. La sua classe cristallina è davvero un fattore aggiunto tangibile. Solo per citarne alcune, ricordiamo il 4-3 sulla Rubino, con sua doppietta pesantissima e giocate da urlo… Solo una settimana dopo, il 4-3 sul Polcanto, con prestazione, se possibile, ancora più epica… Assist, corsa inesauribile (lui… addirittura!!), goal funambolici, come quello che segue una finta da Copacabana, che fa fuori due avversari in un colpo… O come quello della vittoria… su punizione… con traiettoria da artista vero e potenza da wrestler. Un momento di forma devastante davvero in questa fase… Passano altri 7 giorni ed è ancora vittoria di un goal, sul BarArgentina, ed è ancora superprestazione… Terza doppietta di fila… E già 90 goal in carriera… Ma soprattutto gioca egregiamente difensore centrale, sul famigerato gigante Carletti, che lo ricorderà per decenni. Poche settimane dopo, nel 2-1 mozzafiato col Loto, ripeterà con grandissimo successo l’esperimento, annullando BomberMisu, tra passaggi no-look, pallonetti, giochesse spettacolo… Uno Steo-Show insomma. Nel suo più “normale” girone di ritorno, si contenta di giocare con una media del “7” tondo, fino alla serata epica in cui si ritrova di nuovo davanti Loto e BomberMisu… La serata dove il quarto scudetto Gvl diventa ufficiale. Una serata che non potrà mai scordare, anche per i davvero goderecci bagordi della notte, in cui è ugualmente campione. Più amara la sua TopLeague, che sarà ricordata per un pesante cartellino rosso contro il Fardella, per atteggiamenti violenti nei confronti di un avversario… Ed è già la seconda volta in stagione… Ne era arrivato uno anche in campionato contro i Disperati… Su tal fronte c’è ancora da lavorare… Un difettuccio che comunque non gli impedisce, alla festa Gvl di fine stagione, di togliersi un’immensa soddisfazione… E’ lui infatti ad essere eletto il miglior giocatore GVL della stagione del quarto scudetto e a portare a casa per la prima volta la SuperCoppa del Giardino. Una stagione davvero memorabile appunto…
Stagione ’17-’18
“SE SI VA IN SILVER VI AMMAZZO”
L’undicesima stagione Gvl di Steo decolla all’inizio del girone di ritorno, come nelle migliore favole, proprio nel giorno della sua 100esima gara giardiniana, quando giostra da assoluto migliore in campo nella splendida vittoria per 4-3 contro il DaSciogno. Una serata memorabile per lui, non solo per come giganteggia al centro della difesa, per il gran goal siglato, ma soprattutto perché entra nella chat “vecchie glorie” come ogni centenario Gvl che si rispetti. L’altra sua gara da “8” tondo in campionato la tiene in serbo per l’ultima giornata, in occasione della vittoria per 5-4 sul Prima. Già il suo pre-gara sarà tramandato ai posteri… Quando dichiara alla squadra la famosa frase: “se si va in Silver League vi ammazzo”. Proprio in tale sera, si carica sulle spalle le sorti Gvl, contro il maltempo in un impianto a sorpresa out-door, la seratuccia collettiva, contro tutta la malasorte possibile. Segna, fa segnare, ma non basta… Ci vuole una magia e il suo piedone fatato la trova in pieno recupero. Il goal vittoria arriva proprio sul gong e per i Giardini, che lo portano in tripudio, vale la qualificazione in Golden League. Proprio durante le fasi finali è proprio lui ad organizzare la traversata CasaSteo-TreCimeMorello-CasaSteo… Un’escursione a piedi che coinvolge un nuvolo di volontari e che resterà nella storia. E’ in GoldenLeague che gioca la sua miglior gara dell’anno, contro l’FC Gnafo, in una serata in cui si esibisce da vero e proprio Giotto del pallone… Segna di testa, trova con un delizioso cucchiaio la doppia cifra stagionale e sigla la rete nel finale, che da il via ad una delle più belle rimonte Gvl di sempre… E dire che proprio in tale occasione si sentiva un po’ di febbre… Sempre nel suo straordinario periodo Golden è tra i 13 giardiniani che partecipano alla memorabile trasferta in Veneto per omaggiare il 40esimo compleanno di Patron e Capitano e vive la cosa a pieni polmoni… Sono le sue gite quelle, non v’è dubbio. Ottimo poi l’esordio in Virgin Cup, con quel goal-sassata, il nr110 in carriera, che stende l’FC Nuova Dentale. A fine torneo, in occasione della festa di fine anno del team, da lui organizzata alle Cave di Isola, riceve per il secondo anno consecutivo la Supercoppa del Giardino, quale miglior giocatore in rosa di un’altra stagione in cui i suoi soliti guai fisici non hanno avuto la meglio… Ha vinto la classe e nei suoi piedi ce n’è ancora da vendere.
Stagione ’18-’19
IL GOLDEN GOAL PIU’ IMPORTANTE DELLA STORIA…
Il ragazzo non più ragazzo, alla 12esima stagione GVL, è protagonista assoluto in campo, in quanto miglior giocatore stagionale, ed è super-protagonista fuori non perdendosi praticamente nulla di quanto il mondo giardiniano riesca ad organizzare, ad iniziare dalla spedizione in Baviera, per onorare il 40esimo di Gino, che di fatto organizza tutta lui… Uno di quei momenti top che impreziosiscono la stagione intera e che lui, esperto di OktoberFest, organizza da 10 e lode. Già dal precampionato fa quindi parlare di se’, sia per il record di birra ingurgitato, sia per il goal numero 4900 della storia societaria, che sigla nella serata dell’impietosa goleada agli AS Matici… Il campionato non inizia benissimo. I Giardini, nonostante il ridimensionamento di categoria, falliscono all’esordio contro i Celtic Puppets e lui gioca forse la peggior gara da quando veste il Gvl. Ma è una rarissima goccia in un oceano di prestazioni di classe sopraffina, forse dovuta ai duri carichi della preparazione calcistica. Per ritrovare la giusta armonia mentale, l’ingestibile ha bisogno di una nuova gita. Niente di meglio della spedizione a Roma, a margine della sfida calcistica alle amiche guardie vaticane. Impeccabile anche qua l’organizzazione di un week-end super-riuscito, tra pernottamenti, mangiate, divertimenti… La vita assai sregolata fuori dal campo non gli consente di essere al top durante la partita, ovvio, ma sono un paio di suoi lampi di pura classe a permettere che il match finisca in pareggio. Per ammirare il vero Steo in campo occorre attendere la settima giornata, quella della vittoria (quasi da record) per 19-0 sul Carabé e del raggiungimento della quota monstre di +1200 nella differenza reti storica del club. Ecco, in quella gara, riesplodere tutto il suo repertorio… Semina calcio in ogni zona del campo dimostrando di possedere una cattedra indiscussa all’università dei piedi buoni… Passa da zero goal in campionato a 4 in un colpo solo, con una rete in cucchiaio che lascia tutti attoniti e vale da sola il prezzo del biglietto… Finalmente ri-esploso, finisce il girone d’andata a suon di grandi numeri. In particolare contro l’Atletico Sangio, il pagellino parla di un ONE STEO SHOW… Nonostante sia reduce dai fiumi di whiskey di Edinburgo (gita romantica con la Stea)… Un goal su punizione meraviglioso, assist a ripetizione di cui uno di tacco al volo per il capitano passato alla storia… Praticamente non esce mai e trascina a suon di numeri i Giardini al secondo posto in campionato, impensabile dopo il pessimo inizio torneo. Detto questo, è totalmente incredibile che solo una settimana dopo, all’ultima del girone d’andata, vada addirittura meglio. Nella vittoria per 4-3 sul Dram Drum gioca infatti la sua miglior gara stagionale, senza alcun dubbio. Gioca da manuale del calcio, da antologia del calcetto, da lacrime agli occhi. Tra le tante prodezze di una serata magica, ricordiamo il 120esimo goal in Gvl, quel goal in scavetto, da vedere e rivedere migliaia di volte e soprattutto, dopo aver preso sulle spalle la squadra come un vero allenatore in campo, la zampata in pieno recupero che vale i tre punti pesantissimi. Il popolo Gvl si inchina a cotanta tracotanza calcistica. Anche il suo girone di ritorno inizia e prosegue con gite girdiniane DOC, in cui ci mette molto del suo… Le Terrazze del Duomo, la ciaspolata in Pratomagno, l’anello escursionistico Piombino-Baratti-Piombino… Quanto al campo, c’è un ginocchio che duole e le presenze scemano, ma non abbastanza per evitargli di giocare almeno due gare top contro il Rifredi ’78 (che in realtà è un’amichevole) e contro la sua vittima preferita il Dram Drum. Contro i primi esordisce addirittura tra i pali, vista l’emergenza, e se ne esce da imbattuto. Coi secondi pur blasonati avversari, stavolta è addirittura 8-2 e lui sprizza classe da tutti i pori. Pochi lampi alle finali, ma tante gioie al Senza Fiato. Contro l’AC Tivoli è di nuovo migliore in campo e pur giostrando, e divinamente, da difensore centrale, sigla una roboante tripletta. E’ giunto il momento di una nuova gita… E che gita… C’è molto del suo anche stavolta, nell’organizzazione dell’addio al celibato del presidente Antonelli ad Amsterdam. Un tour della perdizione che lo vede assoluto protagonista. Non si perde nulla, vive a pieni polmoni (in tutti i sensi) tutti gli eccessi e le avventure olandesi e, non è un caso, sigla il golden goal più importante della storia giardiniana… La rete della prima storica vittoria internazionale della squadra, quella che regala il 3-2 contro gli ubriachissimi tennisti del VondelPark… Una roba che non dimenticheremo. Soprattutto l’esultanza tutti in mucchio su di lui… Non pago… Pochi giorni dopo è uno dei più avventurosi protagonisti della spedizione al Canyon della Lima, sempre dedicata ad un 40esimo, ma stavolta della Patronessa Ilaria. Ma il campo lo reclama e la stagione non è ancora sazia di prodezze. Ai quarti di finale del Senza Fiato, contro i MingoBoys del suo cognato, dopo l’ennesima gara in gran spolvero, rischiando il linciaggio decide di chiudere la disputa con un goal addirittura di rabona… Col Ragnaia in semifinale, dopo aver devastato la casa degli sposi al matrimonio presidenziale (clap clap clap)  gioca con un ginocchio che è il doppio dell’altro, dimostrando enorme attaccamento ai colori giardiniani… E fino a pochi minuti dalla fine, a suon di prodezze, tiene in partita i suoi… Non ci sono più parole. Ovvio che alla festa di fine stagione a Castello, porti a casa per la terza volta in carriera, e terza consecutiva, la Supercoppa del Giardino quale miglior giocatore stagionale.
Stagione ’19-’20
DISPONIBILITA’ PART-TIME
Solo 8 apparizioni nella stagione Covid di Steo, che può comunque vantare una grandissima partecipazione a tutti i super-eventi GVL fuori dal campo, che soprattutto in un’annata così, contano tanto di più del poco e nulla emerso sul prato verde. E’ ovviamente nella delegazione giardiniana che partecipa all’Oktober Fest in autunno, anzi è colui che la organizza… Il tutto poco prima del suo sontuoso esordio stagionale. E’ l’eroe assoluto del one-man-show rappresentato dalla straordinaria vittoria in precampionato contro i fortissimi Stop Player… Un 2-1 sancito dalla sua personale doppietta, siglata in una gara giocata da difensore centrale totalmente impenetrabile. L’altra sua gara da migliore in campo assoluto la vive, cosa assai logica per uno come lui, nella storica trasferta di 30 giardiniani a Verona e più precisamente nella sfida vinta contro gli amici Baruconi. Si conferma in tale occasione, l’unico vero giardiniano esperto di calcio a 7 e battezza l’andamento del match con una roboante doppietta nelle battute iniziali. Un po’ tutti i goal della sfida veneta, arrivano da sue giocate, perché l’unico diktat della manovra giardiniana è che la palla passi dai suoi piedi. Purtroppo è anche la stagione in cui, non solo per il Covid, scende in campo più di rado. La concomitanza con i suoi impegni di calcio a 11, lo rende disponibile assai part-time, tanto che i compagni di squadra lo tolgono dalle rotazioni turn-over… Al campo si affaccia comunque davvero poco… Nel post-lockdown, il suo supermomento di gloria non manca… Poche ore dopo la splendida spedizione GVL sul Lago di Scaffaiolo, a cui partecipa con successo a fianco dell’inseparabile Stea, gioca una prestazione sontuosa contro il Granducato al Torneo Senza Fiato. Lanci illuminanti, dribbling ubriacanti, assist prelibati, prima di quel divertente finale che non dimenticheremo… Quando riunisce tutta la squadra a centrocampo, al triplice fischio, per ascoltare in diretta la Stea ad RDS!! Alla festa di fine stagione, solo le poche presenze gli impediscono la vittoria della Supercoppa del Giardino, ma a casa Dimita approda comunque il Trofeo Uomo-Squadra, per l’impessionante media-voto nel periodo estivo di 7,33.
Stagione ’20-’21
NON CI RESTA CHE PADEL…
L’unica presenza la regala all’esordio stagionale del team in precampionato contro il Now FC, prestazione non trascendentale nonostante il goal che chiude i conti nel finale. Per il resto prima predilige il calcio a 11, poi devastato dai problemi fisici, come da tradizione soprattutto alle ginocchia, decide di virare sui padel, utile almeno ad allietare il periodo pandemico ai tanti giardiniani che lo seguono in questa nuova avventura. Apporto al calcetto pressoché zero, come zero è il suo voto alla prestazione Steoktoberfest…Una festa che addirittura porta il suo nome e che lui onora finendo in stato di morte apparente davvero troppo presto…
Stagione ’21-’22 CHE GIOIA MATTIA “STEINO”, MA CHE DOLORE AL GINOCCHIO: CIAO CIAO PALLONE

Si rigetta nel roster dei titolari ad inizio stagione, con la modalità 2 gare NO e una SI, per cercare di preservare quel ginocchio che lo sta piano piano allontanando dal pianeta calcio… La prima serata SI è subito un tripudio… E’ il quarto di finale del Torneo di Apertura contro il Grassina 1980, e lui lo onora con la 150esima gara in GVL (attesa da mesi) giocata davvero da urlo. Prima il tocco sotto da stropicciarsi gli occhi del suo 140esimo sigillo coi Giardini, poi quel diagonale implacabile che segue un tunnel all’avversario… Anche durante la lotteria dei rigori calcia con potenza e precisione spietate… Il giorno in cui rende la squadra davvero più felice, non lo fa con giocate sopraffine in campo però… I Giardini giocano in amichevole alla Floriagafir contro il GS Pomino e lui, come spesso accade è fermo ai box per dolori… Ma al termine del match annuncia a tutti l’imminente arrivo di uno “Steino”, tra abbracci, felicitazioni e grida di giubilo di tutto il nostro popolo, che da tempo sognava di vederlo babbo!! Purtroppo però, appena 4 settimane dopo, gioca la sua ultima gara in GVL… Nella disfatta per 8-2 in campionato contro il Dram Drum, si rende conto che il dolore è davvero insopportabile… Da lì inizierà un nuovo lungo stop, che per quanto riguarda i contrasti, la corsa, il calcio, pare sia definitivo… Trova comunque il modo di tornare eccome alla ribalta nelle cronache GVL il 4 luglio, nei giorni in cui i Giardini sono alle prese con il Torneo Senza Fiato alla Sestese, quando viene alla luce l’attesissimo erede Mattia, uno scricciolo in grado subito di trasformare la stagione calcettisticamente più triste della sua carriera, in quella umanamente più emozionante. Applausi a scena aperta.

 

Stagione ’22’-’23
SOLO VERONA
L’ormai ex calciatore Steo concede ai suoi amici una sola apparizione stagionale, ma che apparizione… Lo storico numero 34 del club, ancora nella top 10 dei migliori marcatori di tutti i tempi, scende in campo solo a Verona, il giorno del suo 36esimo compleanno, proprio in occasione della storica millesima partita della storia dei Giardini… E lo fa per la prima volta davanti al meraviglioso Mattia Steino, giocando da assoluto migliore in campo, in barba al ginocchio malconcio e al weekend scaligero pieno zeppo di bagordi. Piazzatosi al centro dell’attacco, la forma fisica è quella che è, la mobilità davvero approssimativa, gioca in una mattonella, ma in quella mattonella… quanta qualità… Dopo un mirabolante tentativo in semirovesciata, sigla sia di testa, che di destro, regalando ai suoi una vittoria storica, che solo la goliardia nel finale cancella… Non sazio di goal, nella serie dei rigori, segna con un cucchiaio che passerà alla storia… Davvero non male per uno che ha appeso le scarpe al chiodo… Il Padel per lui ha comunque ormai totalmente sostituito il pallone… Al campo si affaccia davvero di rado. Merita citazione la sua gara da mister al Torneo Senza Fiato di calcio a 7 (sconfitta contro Hangover69), e la gara da dirigente accompagnatore ai 16esimi di finale del Senza Fiato a 5, quella vinta per 4-1 col Campone grazie alla tripletta del suo affezionato Massy Zatteri, pochi giorni dopo la super festa organizzata dagli Stei, per il battesimo e primo compleanno dello Steino Mattia. In questi eventi sono sempre dei numeri uno assoluti.