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Fiacchi Fabrizio

Il più giovane esordiente della storia GVL (almeno nel momento in cui ha esordito lui, neanche 17enne), è un ragazzo sestese dagli ottimi trascorsi calcistici (Sestese, Castello, Settimello). Forte di spiccate doti offensive, presto abituatesi al calcetto, dalla stagione 2021-2022, mentre il mondo sta uscendo pian piano dalla pandemia, entra nel gruppo dei titolari di una squadra nata 8 anni prima che lui nascesse, portando quella freschezza e quella gioventù fondamentali per il proseguo della storia del club. Studente nella vita, ma anche amante della boxe e del gentil sesso, il Fiacchino porta nello spogliatoio GVL impegno, serietà e tanta simpatia. 

 

Stagione ’21-’22 IL PIU’ GIOVANE ESORDIENTE DI SEMPRE
La nuova promessa GVL entra nel club esattamente un mese dopo il suo amicone Matera, col medesimo obiettivo: dar man forte ad un gruppo dall’età media, che non permette grosse speranze per il proseguo del club. Un po’ più difficile da “addomesticare” al calcetto rispetto al suo amico, ha però doti tecniche davvero sopraffine e la società non esita nell’inserirlo subito nel gruppo titolari. L’esordio avviene in precampionato, alla semifinale del Torneo di Apertura contro l’Ignoranteam, che i Giardini vincono per 8-6. Si tratta del più giovane esordiente di sempre (non ha neanche 17 anni…). I momenti più eclatanti del suo primo campionato sono il goal numero 5400 della storia societaria, siglato contro la Sele Sao al Firenze Ovest, la decima presenza in GVL con conseguente ingresso nella storica chat, festeggiata a suon di goal (un poker!!) contro il malcapitato Boca Senior e l’ultima di campionato contro l’FC Molise, gara decisiva per l’accesso in TOP, quando diviene ufficialmente il giardiniano più schierato in campionato con 10 presenze, davvero una bella soddisfazione alla stagione d’esordio. Proprio in Top, contro il SanGaggio, il giorno dell’amaro esordio 0-8, non è esente da gravi responsabilità e vive forse il momento di maggiore difficoltà della sua stagione… Ma nel torneo estivo che segue, alla 18esima gara con i Giardini, nel godereccio 4-3 al Ragnaia, ha finalmente la sua serata di vera consacrazione. Scatta qualcosa, piuttosto difficile da spiegare… Finalmente si muove da calcetto, gioca per la squadra, è ovunque e mette la testa in tutto cià che fa, sfoderando una prestazione da urlo. Il tutto condito da una roboante doppietta ad una super-squadra, decisiva per il risultato e di pregevole fattura. Ma ciò che più colpisce è quando alza il braccio esausto per chiedere il cambio a un mister Antonelli, che non lo avrebbe mai sostituito vista la serata di grazia… Da un 2004 non te lo aspetti… Una gran bella lezione a quei suoi compagni vecchiucci, che non uscirebbero mai… Il giorno dell’eliminazione ai Quarti per opera del PSGC5, termina il suo primo torneo Senza Fiato come miglior realizzatore (6 centri personali) e, nella serata di festa di fine stagione a Castello, riceve dai suoi compagni il prestigioso Premio Fedeltà “Nonno Nello”, forte delle ben 22 presenze stagionali (come Pellegrini e meno di Sinameta, Valiani e Matera, tutti però non premiabili da regolamento perché già in possesso di altri premi interni). Si chiude così una prima stagione più che incoraggiante, di un ragazzo che non può che crescere e tornare utile alla causa.

Gaman Alin

Ali Gaman, giovane calciatore rumeno amico di Robert Untaru nella vita, entra nella rosa giardiniana nella seconda stagione COVID, quella 2020/2021, come salvatore della patria in un momento di massima emergenza in rosa. Probabilmente più calciatore che footsaler, nonostante il suo innegabile impegno, la sua parabola in GVL non vive momenti esaltanti e dura pochissime apparizioni.

Stagione 2020/2021
INTESA CHE NON SBOCCIA
La favola di Gaman in GVL, quella di un tifoso assiduo, che improvvisamente riesce ad entrare a far parte della squadra, purtroppo non è la classica favola a lieto fine. Dopo il suo esordio pieno di attese, al Torneo Senza Fiato, contro l’Ignoranteam (vittoria per 4-2), mette in fila 3 partite e nessun goal, con prestazioni volenterose, ma che, soprattutto vista la giovane età, non riempiono gli occhi, né lasciano propriamente il segno. Probabilmente più avvezzo al calcio che al calcetto, la sua avventura in GVL potrebbe essersi già chiusa sul nascere.

 

 

 

 

 

 

DeLeonardis Josef


Josef DeLeonardis, classe ’98, capitano e stella indiscussa degli Junores del Castello, 
impreziosisce la gloriosa rosa giardiniana dal Torneo Biancoverde 2017. Entrato nel giro come allenatore del piccolo Gvl Massy Zatteri, il simpaticissimo e giovanissimo talento bianco-verde, ha messo da subito a disposizione dei Giardini, l’immenso repertorio tecnico che lo caratterizza. Il calcio a 11 resta ovviamente la sua priorità, ma, in caso di emergenza in rosa Gvl, da allora si è detto pronto ad aiutare i “vecchietti” suoi nuovi compagni di calcio a 5, nel momento del bisogno. Dichiarazione accolta in tripudio dai nostri tifosi, che riempie di orgoglio il popolo nero-arancio. Dal 2018 è apparsa nella sua vita la graziosissima Ginevra e lui sembra aver messo davvero la testa apposto…

 

Stagione ’16-’17
ACQUISTO  COL BOTTO 
Un grande onore per i Giardini di via Locchi, poter schierare tra le proprie fila al torneo bianco-verde 2017, il capitano degli Junores del Castello. Un acquisto davvero col botto che impreziosisce ancora di più una delle più goderecce stagioni degli ultimi tempi. Lo storico esordio GVL di Josef avviene alla prima giornata del torneo, contro i BigGoals. Da un lato, il talento locale lascia subito intendere le sue immani doti calcistiche, la prelibatezza dei suoi fondamentali, l’esuberanza del suo fisico… Dall’altro però salta subito all’occhio come, ovviamente, il mondo del calcio a 5 sia materia completamente oscura per lui. Nell’unica altra apparizione stagionale, nello stesso torneo, contro lo 06 Futsal, stavolta la squadra esce imbattuta, anche grazie alle sue grandi giocate. Già al secondo match i progressi sono sembrati evidenti. Questa pianticella prestigiosa, se coltivata, potrà risultare oro colato per il futuro di una rosa, dall’età media, sempre più preoccupante…
Stagione ’18-’18
UOMO-SQUADRA PER UN’ESTATE
Purtroppo solo tre presenze tra campionato e Virgin Cup, condite però da ben 5 goal, il primo dei quali, contro la Rubino in campionato, è il suo primo ufficiale sigillo in Gvl. Memorabile la prestazione contro il Casablanca in VIrgin Cup… Tre goal, due legni e tanti rimpianti… Ad averlo più spesso, un motorino inesauribile così, dai piedi sopraffini, sarebbe davvero un altro vivere… Ma i tanti guai fisici, la promettente carriera calcistica e, adesso pure la fidanzata, non fanno granché sperare. Graditissima comunque la sua presenza alla festa di fine stagione GVL, occasione in cui riceve il “Trofeo Uomo Squadra” per le ottime prestazioni in Virgin Cup.

 

Untaru Mihai Robert


Addirittura un classe 1999 per i Giardini… E l’età media si abbassa notevolmente. Robert, origini rumene, ex calciatore junores del Club Sportivo, fa il suo esordio in maglia Gvl a 17 anni e 4 giorni, infrangendo ogni record
. Dotato di un fisico esplosivo, forte di un’innata reattività nello stretto, dalla stagione 2016-2017 si mette, con impegno e dedizione, a disposizione dei Giardini, e dalla stagione 2019-2020 diventa uno degli intermedi titolari del team. Innesto importante soprattutto per il suo strapotere fisico in campo. Purtroppo la sua parabola in GVL dura molto poco e termina con la stagione 2020/2021, per incompatibilità comportamentali con alcuni elementi del gruppo.

 

Stagione ’16-’17
IL PIU’ GIOVANE  DI SEMPRE
16 presenze e ben 8 goal nell’anno del quarto scudetto Gvl, parlano da sole per comprendere l’importante apporto di questo giovanissimo ragazzo alla causa giardiniana, con alti e bassi dovuti all’età e all’inesperienza certo, ma tra gli alti ci sono serate davvero memorabili. Al suo esordio ufficiale alla prima di campionato contro il Politenniha, ha soltanto 17 anni e 4 giorni e rappresenta il calciatore più giovane di sempre, mai esordito in maglia Gvl. Inizia giocando da pivot, colpendo una traversa clamorosa e mangiandosi qualche golletto… Presto si comprenderà però che, nel futsal, può dare il suo meglio da intermedio offensivo. Le sue prestazioni sono un continuo crescendo fino alla sua gara dell’anno, quella nel girone d’andata contro il BarArgentina. Si presenta come al solito al campo dopo i duri carichi di lavoro degli allenamenti junores, ma stavolta davvero non si vede. Manda in goal Bandini per il vantaggio Gvl, sigla il raddoppio, serve il tris sui piedi di Dimita, ma soprattutto… al minuto 51… con una “puntazza” degna del peggior terzino (finalmente, data la sua mania di calciare sempre pulito), mette il pallone sotto al “7” per il 5-4 definitivo… Un goal vittoria in extremis davvero da urlo, che scatena un monte su di lui e, ai fini della corsa scudetto, peserà come un macigno… Ecco perché il quarto scudetto Gvl è anche molto suo… Tutto questo nel giorno in cui riceve il suo primo “Trofeo Uomo-Squadra”. Come nelle migliori favole… Nel girone di ritorno, in un altro sofferto match, contro il Sant’Ambrogio, sono già dieci le presenze in maglia Gvl… Nella sua stagione ci sono anche passaggi a vuoto, è inevitabile, come la brutta prestazione contro il Polcanto, con i Giardini primi che perdono in goleada… O come qualche atteggiamento spavaldo un po’ al limite nei tornei estivi, ma mai contro i suoi compagni, verso i quali dimostra sempre rispetto, nonostante il brio della giovanissima età. L’augurio è che continui a conciliare calcio e calcetto, affacciandosi di tanto in tanto in visita ai Giardini, perché la sua gioventù è linfa vitale per un gruppo storico sempre più anzianotto.
Stagione ’17-’18
GUAIO DISCIPLINARE
Meno presenze (10), meno goal (soltanto 3) ed un brutto guaio disciplinare nella seconda stagione giardiniana del giovanissimo nr.60. E dire che la inizia stra-bene, con una gara da assoluto protagonista contro il Rifredi alla Sestese (resta alla memoria soprattutto quel super-assist in tunnel…)… In Precampionato contro la Rubino, arriva già la decima rete personale in maglia Gvl. In campionato però non lascia il segno, anzi, spesso si dimostra in gran difficoltà, come nel deludente 1-5 contro RioGallegos…. ma le colpe non sono certo tutte sue… Alla sua età meriterebbe di giocare con continuità per prendere dimestichezza col futsal, cosa che la folta rosa giardiniana non gli consente. Laddove le colpe sono totalmente sue invece è in Virgin Cup contro il South Florence, il picco più basso della sua esperienza giardiniana. In quella sciagurata serata prima perde un pesantissimo pallone che costerà la sconfitta alla squadra… Poi perde proprio la testa e si rende protagonista di una grave rissa nel finale… Seguirà una pesante squalifica. Noi che lo conosciamo bene, confidiamo sia stato solo un brutto incidente di percorso.
Stagione ’18-’19  ESAME DI MATURITA’ Che maturazione. 8 apparizioni ed 8 goal, per un giovane ancora un po’ inesperto del calcetto come lui, parlerebbero già da soli. Ma ciò che più stupisce della sua stagione è sicuramente la maggiore maturità. Forza fisica, qualità, impegno, non erano mai mancati. Ora è cresciuta l’umiltà e con essa la testa che ci mette. I Giardini hanno coltivato in casa una super-pianticella, ora pronta sicuramente ad essere proiettata della cerchia dei titolari. Un problema alla spalla gli ha tolto il calcio. Dispiace per lui, ma i Giardini egoisticamente ne sono quasi felici, visto che senza un tesseramento Figc può essere schierato anche nella categoria Easy. Il momento topico della sua stagione lo vive durante il Torneo Senza Fiato Biancoverde, al quale si presenta con 4 reti all’esordio contro l’AC Tivoli, lanciandosi provvisoriamente in vetta alla classifica marcatori del girone, leadership che difenderà fino alla terza giornata. Tutto molto promettente… Il futuro è suo.
Stagione ’19-’20  FINALMENTE TITOLARE… E FINALMENTE LA CARLA… Finalmente titolare e titolarità significa continuità. Solo la pandemia da Covid impedisce alla sua superstagione di avere numeri ancora più altisonanti, ma 22 apparizioni e ben 27 reti siglate parlano comunque da soli. E’ il Gallo Bottai a fargli spazio, non sentendosi più in grado di onorare a pieno l’impegno preso. Per lui è l’occasione d’oro per entrare in pianta stabile nel team, come bramava da tempo. Ma il vero affare lo fanno i Giardini, che con il suo acquisto in pianta stabile, non perdono quella botta di gioventù che rischiava di mancare vista l’indisponibilità improvvisa di Bottai. Sin dal precampionato, si intuisce subito come il suo enorme potenziale possa definitivamente esplodere con la dovuta continuità. Nella gara contro i fortissimi Los Grondes sigla addirittura un poker e lascia intravedere robe fantascientifiche, che devono solo essere “educate” al footsal… Alla fine della pre-season i goal segnati saranno 6 su 20, miglior marcatore assoluto del team, e se il buongiorno si vede dal mattino… Il suo campionato, che inizia malissimo (tutti ricordano la disastrosa prestazione con l’ASD Oba Oba alla terza), vede invece un rodaggio assai rapido, che sfocia in un’esplosione di giocate che va davvero ogni più rosea aspettativa. Il ragazzo apprende subito ed il suo apporto è impagabile. Anche la testa è meno calda che in passato e tale improvvisa aspirante saggezza, è dovuta soprattutto alla sua inseparabile fidanzata Carla, che dalla gara col PDM (un 5-4 mozzafiato) si tessera è diviene ufficialmente la dirigente accompagnatrice del team. Il primo vero exploit di stagione arriva all’ottava giornata in occasione della goleada inflitta all’ASD Valiant. E’ la prima volta in cui lo si vede davvero giostrare anima e corpo per la squadra. Più dei goal infatti impressionano i suoi inediti assist, le rincorse generose, un repertorio di robe che potrebbe fare sempre (magari…) e che sconcertano… Inizia così, sul finire del girone d’andata, il suo momento top di stagione. Le prestazioni memorabili si susseguono con puntualità. Meritano citazione soprattutto la sua prova contro il The Spit (giocate sopraffini e atteggiamento da footsaler navigato…) e la sua mega-prestazione nel 4-3 al cardiopalma sul Paguro, scontro diretto che permette alla squadra di allungare a +4 sulla più diretta inseguitrice… E’ la serata in cui in molti sarebbero tornati a tirargli le orecchie… Troppe skills, troppi peccatucci di gioventù, sembrava davvero un ingenuo passo indietro, poi, all’ultimo secondo, dell’ultimo minuto, tutta la sua classe esplode di colpo e prende il sopravvento… Dal nulla si mette in proprio e sigla un goal tanto spettacolare quanto pesante per risultato e classifica… Anche l’esultanza che segue la ricorderemo a lungo… Il momento d’oro continua con l’inizio del girone di ritorno… Contro il Kanova è immarcabile, inarrestabile, entra in ogni goal con giocate votate finalmente soltanto al collettivo… E’ già la sua 50esima in Gvl, impreziosita dal 40esimo goal con la numero 60 sulle spalle, una serata davvero da incorniciare. Quando i campionati vengono interrotti, la sera del triste match contro il Now FC, riceve il meritatissimo Trofeo Uomo-Squadra del team (media voto periodo di 6,85…)… Il campionato purtroppo non riprenderà e la sua unica vera soddisfazione sarà quella di essere stato il giardiniano più presente nella competizione (14 apparizioni), non male per uno che fino alla scorsa stagione non era neanche nel gruppo dei titolari. Alla festa di fine stagione del team, dai toni un po’ dismessi visto il periodo, di soddisfazione se ne toglie pure un’altra… La società gli consegna l’ambitissima Coppa Goleador, per i 27 goal stagionali. Lo supera infatti solo il bomber Lamioni, che non può essere però premiato, da regolamento, in quanto già detentore della Supercoppa del Giardino.
Stagione ’20-’21  CAPOLINEA In 9 presenze stagionali seppur condite da ben 8 goal, riesce ad esibire assieme alle sue grandi doti atletiche anche tutto il peggio del suo repertorio. I giardini avrebbero bisogno del Robert straordinario sceso in campo in amichevole all’Olympus contro il Bubamare. In quella serata magica si vede probabilmente la miglior prestazione di sempre, senza foga , con maturità, generosità e testa sulle spalle. Giocate sopraffine, sigla un poker (tra i goal il suo numero 50 in GVL), ma soprattutto regala assist intelligenti e per niente scontati. Purtroppo trattasi di esplosione estemporanea… Non si rivede niente del genere, anzi… All’esordio al torneo Senza Fiato, si dimentica di fatto del match, non si presenta al campo e lascia la squadra in emergenza. I compagni non la prendono bene, ma il presidente Antonelli lo riabilita concedendogli una seconda chance. Alla seconda giornata fa tesserare come dirigente la nuova fidanzata Cornelia. Ci sono tutti i presupposti per ripartire con dedizione,serietà e affetto. Ma non sembra esserci proprio con la testa. Lo sciagurato ottavo di finale contro il San Gaggio sarà ricordato come la sua ultima apparizione in GVL. Litiga con tutti, con i rivali, con l’arbitro (che lo grazia più volte), con i compagni, esasperando i toni e non solo quelli. Fa una pessima figura, ma il peggio è che la fa fare a tutta la squadra. Così proprio no. Capolinea. Alla reunion di fine stagione non può che essere suo il cucchiaio di legno del team.

 

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Bottai Davide

Davide Bottai, detto il “Mangusta”, o “l’Impertinente”, persino “il Gallo” per la somiglianza con Belotti, è il giovane innesto in rosa della stagione 2013/2014. Il cuginetto del patron nasce a Firenze nel 1996 (come i Giardini), e indossa per la prima volta il nero-arancio 17 anni dopo, non ancora maggiorenne. Oggi impiegato nell’azienda vinicola di famiglia a Lucolena, ma soprattutto rapper già piuttosto noto col nome “Lenni B”, vanta buoni trascorsi calcistici tra Rifredi2000, Sales e Floriagafir. Le divertenti divergenze generazionali, il suo carattere disponibile e spiritoso, lo hanno aiutato nel rapido inserimento in uno spogliatoio ben più anziano, che lo rimbrotta sempre, lo catechizza, ma lo coccola anche assai stretto. Nel calcio a 5 giostra da intermedio, con spiccate doti atletiche, invidiabile falcata, otto polmoni, e quell’aria, appunto, “impertinente”… Dopo tre stagioni da rincalzo di lusso si consacra nell’annata scudettata vissuta da intermedio destro titolare inamovibile del team. I molti impegni extra-sportivi, soprattutto la carriera musicale e la splendida fidanzata Eleonora, lo hanno poi riportato al ruolo di prima riserva del gruppo dei titolari, intervallato da una sola stagione non felicissima addirittura vissuta in porta. Quando chiamato in causa, il suo apporto risulta sempre più che prezioso.

 

Stagione ’13-’14
INIZIA L’ERA DEL MANGUSTA
Quando i Giardini di via Locchi vivevano le loro prime emozioni sportive (le storiche sfide di calcio a 11 a Grassina, a Brozzi e al Barco…) lui non era manco nato… Vedere esordire alla Floriagafir, questo spavaldo giovanotto, nella bella vittoria per 5-4 sull’Atletico Rossini, fa davvero uno strano effetto. Eppure pare saperci fare, ed il suo esordio coincide con la matematica qualificazione in Golden League. Solo una settimana dopo, contro la “Nuova Billy e Balù, arriva il primo goal con la sua fiammante nr.54. Il suo rendimento cresce di partita in partita, gioca praticamente tutta la GoldenLeague con la squadra, inserendosi a passi da gigante, fino alla sua miglior prestazione stagionale, quella contro la Longobarda, in cui finalmente gioca a calcetto… Contro un avversario di tutto rispetto regala falcate, grandi giocate, assist intelligenti (come l’ottimo lancio sul secondo palo per il 3-0 del cugino più grande…, giocata che ripeterà pochi minuti dopo…), gioca un’enorme gara difensiva e giostra con una maturità tattica impensabile per un neo-diciottenne. Dopo l’apice vive una leggera fisiologica flessione, qualche immaturo cartellino evitabile ed un rapporto col campione Flachi abbastanza conflittuale, nel suo comunque incoraggiante finale di stagione, che lo vedrà protagonista anche nel torneo BiancoVerde di Castello. Il momento più toccante,  in cui regala la massima emozione alla squadra è nella notte dopo la finale di Golden League, con i Giardini riuniti al “Panino” per il triste post-gara, quando scrive in chat Gvl un sentito e toccante ringraziamento al gruppo ed esprime tutta la sua voglia di proseguire l’avventura Gvl in futuro.
Stagione ’14-’15
DA “UOMO SQUADRA” A “FUORI ROSA”…
Non bene il giovane alla sua seconda stagione. Ci sono i numeri per determinare, viste alcune prestazioni di grande qualità, ma anche assai poca materia grigia visto alcuni atteggiamenti a dir poco infantili… La stagione inizia con buonissimi propositi sia d’impegno, che di crescita sportiva, oltre al suo essere ormai parte integrante del mondo Gvl anche fuori dal campo. Eppure in pre-campionato, non è ancora iniziata la gara col Real Coverciano, che già si infortuna alla testa con stupidi giochi nello spogliatoio… Corsa all’ospedale e un punto sulla nuca… Si inizia bene… In verità le sue apparizioni in campionato sono assai positive. La miglior gara stagionale arriva con la Rubino, sempre se si omettono tutte le sue storielle “takkete” da spogliatoio. Contro di loro è devastante, e il suo strapotere fisico, la sua falcata, il suo calcio, oltre finalmente a gran bei goal, sono alla base di una delle più belle vittorie stagionali del team. Contro l’FCD gli viene conferito addirittura il prestigioso TrofeoUomo-Squadra Invernale, per l’ottima chiusura dell’anno solare 2014, e lui lo onora anche nel girone di ritorno. In campo si distingue in modo particolare nel match col Bellavita (serata in cui imperversa in ogni fase, fino ad essere definito addirittura il Salah dei Giardini…), fuori dal terreno di gioco partecipa inoltre positivamente alle varie iniziative del team, Bumper Ball compreso! La sua importante stagione cade a picco però coi primi caldi… I Giardini affrontano la TopLeague e lui, in quel periodo, fa parlare di sé solo per la vittoria al torneino di ping pong della “cinghialata Gvl”… La prestazione in amichevole col SanGiusto rappresenta il primo inquietante campanello d’allarme. A parte la soddisfazione per il 20esimo goal in Gvl, ci si chiede come si possa a 20 anni giocare così male, a testa bassa, senza impegno alcuno… E’ solo l’inizio del tunnel. Al Torneo a 7 contro la Dinamo Careggi, alla sua 30esima ufficiale, offende pesantemente, a male parole, la maglia della squadra in pubblico rimediando il primo “4” d’ufficio della sua carriera, ma in questo periodo nero non resterà certo isolato… Al Biancoverde il discorso non cambia. Sono i suoi errori madornali di leggerezza e superficialità che fanno soccombere i Giardini contro i “Nonni Mababu”, e sono la sua improvvisamente scarsa affidabilità e le sue bugie a costringere la società a metterlo “fuori rosa” in occasione del match col Real San Pierino. Dopo un periodo punitivo, vista anche l’emergenza, la squadra gli parla, lo reintegra e gli affida la fascia destra ai sedicesimi di finale del “7” contro il KillBall, ma la sua prova è sconcertante sotto ogni punto di vista… La lezione non sembra davvero compresa… All’atteggiamento indolente si aggiungono errori madornali, quasi ci goda a far pareggiare gli avversari ogni volta che i Giardini passano in vantaggio… C’è molto del suo nell’eliminazione ed è tutt’altro che fuori dal tunnel… La speranza, per il futuro, è che il vero Bottai sia quello d’inizio stagione…
Stagione ’15-’16
OCCORRE CONTINUITA’
C’è un pizzico di delusione… Calano le sue presenze in stagione e, delle 12 apparizioni, quelle davvero da ricordare sono poche. E dire che nella pre-season era stato davvero devastante… Segnare una cinquina agli Spartans, seppure in amichevole, è una cosa che riesce a pochi… Ma oltre i goal, sono i movimenti da footsaler che finalmente fanno brillare gli occhi a tutti… Rimbrottato spesso dalla squadra per le bestemmie in chat, per le flessioni a bordo campo accompagnate da peti, per tutte  quelle sue goliardie un po’ infantili che lo caratterizzano, finalmente però dimostra che la sua gioventù può far crescere davvero il tasso atletico in campo e prolungare la vita di un gruppo troppo anziano… Ma presto l’illusione si spegne… Quando si riaffaccia in campionato spesso delude… Le colpe però sono da spartire con la squadra, che non gli permette di dare continuità alle sue apparizioni, ma lo chiama soltanto in situazioni di emergenza… Le sue doti, senza frequentazione assidua, non possono bastare per colmare il gap in un gruppo già collaudato, per diventare quel crack che tutti sperano. In amichevole col Rifredi78, alla vigilia della TopLeague, gioca una delle sue peggiori prestazioni di sempre… Sembra perso, goffo, svagato, si esibisce davvero con poca voglia, facendo innervosire un po’ anche i compagni… Col Macchessegrullo in TopLeague fa ancora peggio e tocca il picco più basso della sua stagione, sbagliando praticamente tutto… I Giardini si interrogano. Possiede delle doti, lo ha dimostrato, e non è giusto sprecarle così. Se si vuole investire su di lui, bisognerà inserirlo a tempo pieno, solo in quel modo ripagherà le aspettative, ne siamo certi…
Stagione 2016/2017
LO SCUDETTO DEL GALLO
Nonostante quell’aria scanzonatoria, irriverente e spesso irrispettosa, è innegabile che, con 29 gettoni presenza e ben 26 goal, alla primissima stagione da titolare, si eriga senza ombra dubbio ad uno dei leggendari super-protagonisti del quarto scudetto Gvl… Goal sensazionali, giocate da urlo, gare epiche, una roba per la quale sarà certo ricordato anche alle generazioni future. Già agli albori della stagione, da quella vittoria in goleada contro l’Herta Vernello in pre-campionato, lascia intravedere che annata stellare sarà… In campionato i suoi invidiabili numeri saranno alla base della gloriosa cavalcata Gvl. Dopo aver siglato la rete numero 4500 della storia societaria contro i Pumas, e festeggiato (seppur non giocando ai suoi livelli) la 50esima in Gvl contro i Disperati, è protagonista assoluto della leggendaria vittoria per 2-1 sul Loto Fc. Una gara che rappresenta storicamente un vero e proprio crocevia. Si ha infatti la percezione che, soprattutto grazie alla continuità di impiego, sia scattato qualcosa… Che il ragazzo, a suo modo, sia davvero cresciuto. Badi finalmente a non prenderle, eviti i voli pindarici, le sue innate esuberanze. Si dedichi davvero alla squadra e al bene collettivo, prima che al singolo. Consapevole ora di quanto possa dare e di quanto sia invece dannoso quando non lo fa (basti pensare anche alla gara immediatamente successiva col Vinaio, chiusa con sue sterili e ingiustificate polemiche nello spogliatoio), inizia davvero a tenere bene avvitata la testa sul collo, fino a diventare, nel girone di ritorno, letteralmente devastante. I tre punti pesantissimi che arrivano contro i Disperati sono totalmente suoi. Sua infatti la giocata da urlo, che in pieno recupero lancia in goal Bandini e vale i tre punti e l’allungo in classifica… Contro la Rubino, gioca la sua miglior gara stagionale. A parte la rissa sfiorata col Mina (via…) imperversa inesauribile in ogni zona del campo, dando del filo da torcere a chiunque, anche al fantomatico LottiGoal. Un goal all’incrocio stellare, uno di testa che ricorderemo per decenni, assist e giocate d’elite. “Avanti Giardini. SALIAMO! TENIAMO NOI LA PALLA! Siamo noi primi, mica loro”… Parole da leader vero, nonostante l’età, in quel 5-4 memorabile, davvero fondamentale per la corsa scudetto. In un’altra serata epica, quella del 3-2 sull’FC Fardella, quella in cui diviene il 12esimo giardiniano più schierato di sempre, il veterano Manetti in panchina sentenzia: “Ora Bottai è un giocatore di calcetto vero”. Segna un goal dalla potenza inaudita, giostra da migliore in campo in una gara così decisiva per l’obiettivo finale, lascia davvero tutti a bocca aperta. Non è un caso che, una settimana dopo, saltino tutti in piedi in tripudio per il GALLO, migliore in campo in assoluto nel match scudetto, quello inenarrabile contro il Loto. Grazie al suo stato di forma straripante, si conferma un punto di forza fondamentale di una corsa scudetto storica. Nel match che più conta, sigla addirittura un POKER, superando i 20 centri in campionato! Tra questi, i goal più importanti per la vittoria finale, come quello che sblocca la pratica in avvio… Una roba che solo a pensarla un anno prima, finivi in manicomio… Il mucchio su di lui, sul goal del 5-1, quello realizzato eroicamente mentre subisce un fallo, che provoca un vero e proprio monte su di lui, resta una delle più nitide immagini del quarto scudetto Gvl. Grande protagonista anche nella notte di bagordi che segue. E’ lui il lancia-cori ufficiale del team. Il suo “Campeones” verrà ricordato per anni e anni… Gli si legge nel volto… Ora è davvero orgoglioso del suo ruolo all’interno di un team storicamente così blasonato nella provincia fiorentina. Lui orgoglioso di noi. Noi davvero orgogliosi di lui. Della sua crescita, della sua forza, del suo potenziale. Peccato che dopo aver toccato il cielo, la sua stagione sprofondi nel buio. Dopo i fasti di uno scudetto davvero targato Gallo, il pericoloso mix tra la sua giovane età ed un probabile senso di appagamento, danno vita al suo momento più deludente. Disastrosa la sua TopLeague, soprattutto la pessima prestazione contro l’FC Fardella, quella in cui arriva ad abbandonare il campo polemico, con i Giardini che, complice l’espulsione di Dimita, finiscono addirittura in inferiorità numerica… Una roba che davvero non si digerisce. Scarsa resa in campo di questi tempi, ma nel gruppo, ormai affezionatissimo a lui, tutti continuano a volergli più che bene, soprattutto in occasione del matrimonio Manetti, quando entra nel salone degli invitati nudo, vestito solo con un pannolone da incontinenti… Un magic moment che riporta alla luce una scena epica firmata Sborgi molti anni prima… Nei tornei estivi continua però ad innervosire e non poco… Il picco più basso contro la Macelleria Osvaldo, quando senza il minimo preavviso, si presenta al campo a ripresa iniziata, senza alcuna possibilità di essere inserito… E la squadra collassa. Superficiale, inaffidabile, svogliato e indolente. Non lo si riconosce. Molto male anche al Biancoverde contro l’HertaVernello. Il Gallo del campionato sembra davvero essersi smarrito. Quando calpesta letteralmente la maglia Gvl con fare provocatorio, nel prepartita contro Arancia BioMeccanica (gesto gravissimo), per poi sfoggiare l’ennesima prova incolore a 7, si intuisce come forse, nonostante le grandi doti tecniche dimostrate, la sua voglia di Giardini stia davvero sfumando… Forse il tripudio del quarto scudetto per lui è stato un punto di arrivo, non di partenza verso qualcosa di ancora più importante, che, a nostro modo di vedere, sarebbe nelle sue corde… Peccato. Alla festa di fine stagione del team, uno come lui potrebbe chiudere portando a casa premi davvero leggendari, invece riceve beffardamente soltanto il “Cucchiaio di Legno”, a causa dei molti cartellini gialli ricevuti. Un modo davvero deludente di chiudere una così importante annata sportiva, vissuta in grande parte da protagonista…
Stagione 2017/2018
RITORNO AL CALCIO A 11
Appena una decina di apparizioni e tre goal… Il Gallo non riesce a dare continuità e a garantire impegno, dopo la sua stagione gloriosa scudettata dell’anno precedente, poiché torna a prediligere il calcio a 11 e si tira fuori dal gruppo dei titolari. Senza dare continuità, alla sua età, il rendimento non può che scemare e in quelle rare presenze non riesce a lasciare il segno come potrebbe. L’unica occasione, in tutta la stagione, che lo pone in vetrina, la vive alla festa di fine annata sportiva alle Cave di Isola, la sera in cui la società gli consegna l’ambito Premio Fair-Play “giocatore modello”, per gli 0 cartellini subiti nelle dieci apparizioni. Una bella soddisfazione per chi deteneva fino a quel momento il “Cucchiaio di Legno” Gvl, un simbolo, al contrario, di anti-sportività e scorrettezza. C’è una bella differenza. Starà crescendo?
Stagione 2018/2019
ECCO LENNI B
14 goal, molti rispetto alle sole 14 presenze, che invece sono poche pensando al fatto che, almeno a parole nella riunione organizzativa di inizio stagione, il Gallo è di nuovo un titolare del team, come nella stagione scudettata… Premessa che purtroppo poi non viene mantenuta, per i tanti impegni fuori dal campo di questo giovane ragazzo, ora parrucchiere, ma soprattutto rapper, subito piuttosto affermato nel circondario, col nome di “Lenni B”. Per godere del suo esordio in campionato la squadra deve attendere addirittura la quinta giornata, ma in tale occasione, è protagonista assoluto del sontuoso 6-0 sul Futbol Club Nuoto Extremo. Si affaccia infatti nel torneo con una mirabolante doppietta, una maggiore esperienza e, incredibile, sembra anche tanta più testa nel destreggiarsi palla al piede. Il nuovo lavoro di parrucchiere, che limita di brutto il suo tempo libero, pare certo giovargli al carattere. Che stia maturando? L’altra sua super prestazione stagionale la sforna a fine stagione, al Torneo Senza Fiato Biancoverde, in occasione della vittoria per 5-2 sui Mingo Boys. Segna, illumina la scena con giocate fuori categoria e, quel che più conta, fa letteralmente impazzire i tantissimi bambini presenti, che lo idolatrano come un Dio e fanno mucchio su di lui a fine match… Fuori dal campo invece, il momento giardiniano più godereccio che lo riguarda, è senza ombra di dubbio al matrimonio presidenziale… Lui è un po’ in ritardo, ma ha goduto della scena da video… Ci riferiamo a quando la squadra entra in massa in mutande o costume al ricevimento… In accordo col dj d’occasione, le note in sottofondo che immortalano l’epico evento sono quelle della sua hit “habitué”… Un momento che non dimenticheremo…
Stagione 2019/2020
100 VOLTE MANGUSTA
Tra la pandemia e tutti i suoi impegni, la settima stagione GVL del Gallo conta solo 6 presenze, seppur tutte onorate con impegno e quel pizzico di esperienza in più che lascia intravedere ancora enormi margini di miglioramento per il futuro. Non fa in tempo a sfoderare prestazione epocali, ma un momento da ricordare più di altri c’è eccome. Siamo alla quarta giornata del girone d’andata, i Giardini superano con un soffertissimo 5-4 il PDM, e proprio in tale occasione, festeggia le 100 presenze in maglia GVL. La concomitanza con la prima assoluta della dirigente Carla in panchina e soprattutto con il celebre annuncio della dolce attesa Pieri, pongono un po’ in secondo piano l’evento. Ecco perché la festa per la 100esima del Mangusta slitta alla gara successiva, quella contro il NowFC… Peccato che mentre tutti festeggiano il suo grande traguardo nel post-match, lui scappi via… Via dalla sua festa… Impegni improrogabili pare… Tira di più un pelo di… Stile comunque inconfondibile.
Stagione 2020/2021
Vive la seconda stagione pandemica con ottimo rendimento in campo, seppur concentrato in misere 6 presenze condite da altrettanti 6 goal. Soprattutto in precampionato il suo apporto è letteralmente devastante e ai Giardini piange davvero il cuore a vederlo ancora rilegato al ruolo assai marginale di prima riserva del team. Le prestazioni contro Grassina 1980 e Bubamare, due “8” tondi in pagella, rasentano la perfezione. Alle sue innate doti atletiche e tattiche, affianca ora una maturità davvero impensabile alla sua età, momento che i Giardini attendevano da anni… Anche il fiuto per il goal è migliorato. Proprio contro il Bubamare arriva l’80esimo sigillo in GVL. L’ottimo avvio di una stagione che comunque prosegue per modo di dire, gli varrà, con grave ritardo, ovvero alla grigliata di fine annata sportiva, in piena estate, il Trofeo Uomo-Squadra autunnale… Nel frattempo il successo musicale, seppur a piccoli passi, avanza, di pari passo col tempo che dedica a questo suo indiscutibile talento. Siamo felicissimi per lui e per come coltiva tale passione, purtroppo siamo allo stesso tempo preoccupati di quanto tempo (sempre ovviamente meno) riesce e riuscirà a dedicare al calcetto…
Stagione ’21-’22 MISTER CLEAN-SHEET DICE LUI… Il forfait improvviso di Byku lo invoglia a tentare una nuova carriera tra i pali… I Giardini gli danno fiducia e credono alle sue autodefinizioni tipo “mister cleansheet”, ma finiscono per rimpiangere eccome i tempi in cui era titolare si, ma su e giù per il campo. Riaverlo nel roster dei fissi è una roba che comunque fa piacere, perché la sua compagnia è indiscutibilmente gioiosa per uno spogliatoio che lo adora, ma portiere proprio non pare, magari gli piace, lo sarà, ma al momento palesa i limiti tipici di chi non ha mai studiato tale ruolo in carriera e prova a fruttare le sue indiscusse doti fisiche per improvvisare qualcosa di nuovo ed intrigante. Certo non è sua la colpa della stagione piuttosto deludente del team, ma il fatto di non avere un vero portiere tra i pali, alla lunga non giova al collettivo. Per vederlo davvero protagonista di un super-match, una prestazione in cui davvero determini nel nuovo ruolo, bisogna attendere Pasqua, e non è un modo di dire. La sua perla stagionale la gioca infatti in Top League Easy, nel pareggio per 1-1 contro il Klan, ottenuto soprattutto grazie alle prodezze di una sua serata davvero ispirata. Interventi difficili, uscite coraggiose, giocate oltremodo decisive… Ma si può dire che è l’unica volta in cui davvero, la sua prova, porta punti… Quando giostrava come giocatore di movimento, una roba che non gli piace più e che fa solo quando i compagni lo mettono di fronte ad un’emergenza (capita anche in questa stagione), punti li portava molto più spesso…