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Sborgi Andrea

Il simpatico ragazzo del Girone, Andrea Sborgi, detto Brogius, Brogio, Brogi o semplicemente l’ “Indisponente”, è un acquisto dei Giardini del 2004. La sua disponibilità al sacrificio ed i suoi scatti lungo l’out di sinistra (sua storica fascia di competenza), la facilità con cui sradica il pallone agli avversari, fanno di lui un giocatore cui fare tranquillamente affidamento sempre. Dal campionato 2007-2008 si è ritagliato, con merito, uno spazio tra i titolari inamovibili del club, che ha conservato fino alla stagione 2021/2022, quella del graduale distacco dal gruppo dei fissi, salvo poi tornare a gloria nel roster dei titolari dalla stagione 2023/2024. Fuori dal campo… resterà memorabile per tutti il suo ingresso in mutande, al ricevimento del matrimonio del capitano…. In campo, indimenticabile davvero il suo goal in rovesciata volante, il 21 novembre 2016, nel giorno della sua 300esima in Gvl… La bella fidanzata Martina, per tutti “la Brogessa”, il 14 ottobre 2016 gli ha regalato la meravigliosa piccola erede Francesca, per poi raddoppiare il 12 giugno 2020 con il secondogenito Leonardo.

 

Stagione ’03-’04 BROGIUS ED IL “FIATONE CRONICO”…
Amico “gironiano”  di Lamioni, il mitico “Brogius” va a rinforzare una rosa sempre più ampia e competitiva portando esperienza e generosità lungo l’out di sinistra. In questa prima stagione in bianco-blu, si spera prima di una lunga serie, solo due presenze per lui, e nessun goal. Si tratta della bruciante sconfitta per 8-2 patita contro l’Asdaf nel giorno del suo esordio ufficiale, e della memorabile vittoria per 6-2 ai Play Off contro la capolista del girone David2… Solo un “fiatone” forse cronico, rallenta un po’ la sua incredibile generosità. Acquisto prezioso: sarà utile!
Stagione ’04-’05
NON PIU’ UNA COMPARSA
8 partite, 7 goal, non più una comparsa ma un punto di riferimento serio di un team troppo spesso in emergenza, che ha saputo ricorrere a lui sempre al momento giusto. Il suo esordio stagionale, nel match di precampionato contro i “10 Cavini”, ci piace ricordarlo come la sua “gara dell’anno”. Oltre a segnare il suo primo goal con la maglia nei Giardini, cui seguiranno altri 6 solo in questa stagione, lascia intravedere davvero grandi numeri. Umile, instancabile, generoso, mostra tutto il suo repertorio tutto fatto di grinta, sostanza e finalmente anche fiato. I Giardini capiscono subito di avere un’importante arma in più da far sparare in qualsiasi momento!
Stagione ’05-’06 RINGHIO BROGIUSO! DUE GARE DA CAMPIONE
Ci sono pochi infortunati in squadra, ecco perché il gregario di lusso Brogius non trova spazio né in campionato, né al Trofeo Senza Fiato. Ma quando la stagione sta per terminare, improvvisamente è piena emergenza e Brogione è chiamato, dopo un anno di assenza dalla squadra, a scorrazzare lungo l’out di sinistra addirittura nella semifinale del Torneo Estivo CSEN. La sua prestazione va aldilà di ogni possibile pronostico: operaio di fascia con piedi da carpentiere, testa bassa e sguardo da bullo, eppure preziosissimo sia in impostazione che nelle retrovie. I suoi recuperi alla Gattuso resteranno nella memoria: non sarà sempre bello da vedere, ma la sua fame di vittoria vale molto di più di mille giocate di fino. Nella finalissima, conquistata dunque anche grazie a lui, si rivela addirittura il migliore in campo, divenendo il nuovo idolo dei nostri caldi tifosi. Gioca col sangue negli occhi, con la giusta rabbia, la giusta voglia. Innervosisce gli avversari, non perde un pallone, ne sradica a dozzine, ed è anche l’unico a proporsi continuamente in avanti. Non pago calcia egregiamente il suo rigore durante i penalties. Alla festa di fine anno, nonostante le due sole presenze, la società non può far altro che consegnargli il trofeo Uomo-Squadra estivo (media periodo da urlo: 7.75!!!).
Stagione ’06-’07
STAGIONE MEMORABILE: GIA’ NEL GIRO DEI TITOLARI
Un goal a partita di media per Brogione nelle sue 11 presenze stagionali, che sarebbero state assai di più senza il dannato infortunio estivo, visto che la società pare ormai intenzionata a puntare dritta su di lui. Sarebbe stata certo sua la “Supercoppa del Giardino” se solo avesse collezionato più presenze, tanto è stato alto ed impressionante il suo rendimento. Il suo buon precampionato viene impreziosito ulteriormente subito da una super-prova da “8” tondo contro il Dema’99. Anima della squadra, si getta senza paura su ogni pallone recuperandone a dozzine e risultando di gran lunga il migliore in campo. Tuttavia la società decide solo tardivamente di inserirlo in quintetto nonostante il cronico infortunio di Frosini e per vedere Brogione giocare un match ufficiale tocca attendere la sesta di ritorno. All’ottava è già pedina carismatica insostituibile e gli viene detto di considerarsi un titolare a tutte le prossime gare. Contro la Pasticceria capolista infatti BROGIUS DOCET non solo per come gioca, anche per il grande cambiamento psicologico. Non è più il ragazzino focoso di un paio di anni fa, ma sa innervosire l’avversario senza farsi beccare dall’arbitro, con mestiere e malizia. Come quando provoca un’espulsione dopo l’altra, la settimana dopo, contro la Nave. In coppia con Lamioni semina il panico anche nella miglior difesa del torneo… I due sembrano davvero Romario-Bebeto ad USA94. All’ultima, contro il Barcollo, ancora un “8” in pagellino ed un record davvero inimitabile. Nel 10-2 dei Giardini gli assist sono praticamente tutti suoi. Solo un assassino non potrebbe mettere in rete i palloni che fornice questa macchina da gioco perfetta! La gara qualitativamente migliore dell’anno la gioca sicuramente in amichevole contro “Simone e i suoi ragazzi” all’ex Bologna. Dalla panchina arrivano ad urlargli persino cose sconce… Come non innamorarsi di chi sigla 4 reti di tale impareggiabile bellezza. La migliore quella al volo direttamente su assist di Manetti… E tutto questo dopo la solita corsa inesauribile, i soliti ettolitri di palloni recuperati. I Giardini sono entusiasti di questo insostituibile valore aggiunto per i play-off, poi il crak alla gamba, proprio all’esordio contro l’Easy Market. Anche lì era riuscito a siglare una rete da posizione impossibile, prima di lasicare i suoi senza il miglior giocatore del momento… Epilogo inevitabile: fuori dai Play Off, sogno promozione rimandato.
Stagione ’07-’08
OCHIO ANCHE ALLA BROGESSA
Possiamo riassumere in tre momenti chiave la prima stagione di Brogius tra i titolari inamovibili del club, visto che sostituisce praticamente in pianta stabile il lungodegente Zatteri divenendo l’esterno sinistro d’attacco del team. Acuto numero 1 nel girone d’andata contro la Longobarda quando fa esplodere e sognare tutto il popolo dei Giardini siglando un goal da posizione impossibile e raddoppiando addirittura di destro nello storico 5-1 che varrà il record di vittorie ufficiali consecutive della squadra. Magic moment numero 2 vissuto nel girone di ritorno dopo il match contro il Dema1999, quando la società gli consegna il Trofeo Uomo-Squadra primaverile per l’ottimo avvio del 2008. Il terzo exploit è la miglior prestazione stagionale, che arriva addirittura nel momento più importante, nel match che vale il titolo contro il “Tutto Cuore”. Il pagellino recita così: “A volte grezzo come un manovale boemo, a volte truce come una fiat panda in mezzo a tante formula uno, ma solo se ci si ferma all’apparenza. Il suo lavoro lungo le corsie laterali, instancabile, devoto, impavido, sta alla base della mentalità vincente di questa squadra, anzi ne è l’essenza. (…) La vittoria del torneo deve molto al “fattore-Brogius. Da Statua!”. Il resto della stagione che non abbiamo citato è fatto di tante gare dal lavoro oscuro, non così eroiche, ma sempre preziosissime. Un infortunio lo tiene lontano dai campi per la “Golden League” e per il torneo di Castello, ma non dalle tante feste e abbuffate dei campioni a bocce ferme… Nella partitella mista di fine anno emerge anche la “Brogessa”, alias fidanzata Martina, vera cecchina d’area dalla potenza inaudita
Stagione ’08-’09
LA MARTINA STUDIA IL CALENDARIO
Seconda stagione da esterno sinistro d’attacco titolare per Brogione, con qualche capatina promettente anche al centro della difesa, racimolando la bellezza di 35 presenze condite da 19 goal. Due i momenti di gloria più eclatanti, uno per girone. All’andata confeziona la sua super-prestazione proprio alla primissima giornata, contro il KLF, con giocate che da sole valgono la vittoria importantissima ad inizio torneo. E’ lui il più prodigo discepolo del capitano, perché, tatticamente molto dotato, è il primo a mettere in pratica tutte le sue idee. Ma la prestazione dell’anno è appunto nel girone di ritorno, alla quarta giornata, nel delicatissimo match contro la Hola, un”8″ tondo in pagellino e prestazione da migliore in campo. Roboante doppietta impreziosita da un goal direttamente da corner, assist geniali per il suo partner prediletto “bomber Lamioni”, ha una marcia in più dei suoi compagni, cosa che fa ironizzare molto sul fatto che la fidanzata Martina abbia finalmente studiato il calendario, senza più pretendere chissà cosa da Brogio la notte prima dei match…:-) A parte una “steccata” con i “Cavalli Marci”, dovuta appunto, pare, alla lussuria, il campionato di Brogio è costantemente al di sopra del “6”. Del resto impegno, abnegazione, corsa e voglia di vincere sono da sempre nel suo bagaglio sportivo. Cala, esausto, nelle verie manifestazioni di fine stagione, e, purtroppo, anche nel match dell’anno, i 16esimi contro l’Atletico Ios, quando insolitamente spreciso, poco lucido, fa davvero poco per evitare l’uscita di scena dei Giardini dalla Golden League. Dovrà imparare in futuro a distribuir meglio le sue forze in tuttto l’arco della stagione.
Stagione ’09-’10
UN MITO: NUDO AL RICEVIMENTO
Nella stagione in cui, in 31 presenze, eguaglia il suo record di goal segnati (19), senza nulla togliere al campione, ciò che più resta nella memoria è il suo mitico ingresso in mutande (con perizoma caramellato) nel salone del ricevimento per il matrimonio del capitano. Una roba da Oscar che gli vale, come da accordi, 4 “8” consecutivi nel pagellino del giorno dopo. La sua stagione inizia alla grande. E’ lui infatti che, dall’alto della parallela esperienza in Figc, con Lamioni, istruisce la squadra negli allenamenti di San Salvi, su nuove interessanti tattiche di gioco (la cosiddetta rotazione…). Il suo avvio di stagione è folgorante, da altissimo rendimento, tanto che, alla prima di campionato, contro il Granducato, riceve il Trofeo Uomo-Squadra autunnale. Ma le giocate più di rilievo, le sfodera tutte nel finale di stagione, dopo aver festeggiato la 100esima con la maglia dei Giardini, in Golden League, contro il Deportivo Legea. Ciò che tira fuori il meglio di sé è l’eseprienza dei Giardini nel mondo del calcio a 7; avventura che nasce proprio dopo un’amichevole con una squadra di suoi amici (per l’occasione ci segnerà anche un goal… di destro!!). Quando arrivano in pagella gli “8” promessi dopo il matrimonio, da prima il pubblico storce la bocca… Poi i “votoni” si materializzano davvero sul campo! C’è molto di suo, nel risicato 1-0 sullo Sporting La Beppa, quando assurge a baluardo della difesa dei Giardini, davvero insuperabile! Anche nella semifinale persa contro il Fides è il migliore in campo e da solo regge finché può la baracca. Ma la vera perla stagionale, la gioca proprio alla finalina contro i Gemelli Diversi, quando prima sigla il suo goal dell’anno, con un mancino da fuori di una violenza inaudita, poi coglie un palo clamoroso, prima di servire a Lamioni, di sponda, l’assist d’oro per il 3-2. Sempre più jolly, sempre più votato a difendere, ma senza dimenticare le sgroppate sulla fascia mancina, chiude quindi da ormai veterano, una delle sue stagioni migliori. Al termine avrà una media voto di 6,35, seconda solo a quella del migliore stagionale Lamioni.
Stagione ’10-’11
QUEL TOCCO SOTTO AI PEANOS…
Tre i momenti topici della sua ottava stagione giardiniana, uno all’andata, uno al ritorno e uno alle finali. Tre momenti in cui il gladiatore garante di rendimento che è in lui si è eletto addirittura a giocatore top player. Primo acuto di lusso subito alla prima, nella disfatta contro il Sorgane, quando illumina la scena nonostante la serataccia collettiva, con una prestazione difficilmente descrivibile. E’ in ogni dove, recupera palloni impossibili ed è totalmente inarginabile palla al piede. Per riammirare il super-uomo che è in lui, occorre attendere tutto il campionato. Proprio all’ultima giornata infatti, in occasione della bella vittoria sui Peanos, gioca la sua miglior gara stagionale. La sua 130esima ufficiale viene infatti impreziosita da due meravigliosi assist vincenti nel momento più difficile del match. In una serata così non si fa mancare nulla, e confeziona un goal in “tocco sotto” da vedere e rivedere… E’ la giocata simbolo della sua stagione. Chiude il campionato con un bel bottino di 13 goal. Alle finali riesplode nel big match contro il Dema, altro “8” tondo in pagellino. Sono le sue giocate sopraffine a decidere di fatto l’esito del match che vale il primo posto nel girone. E’ questo uno di quei momenti, in cui tutti i suoi compagni prendono spunto dalla sua grinta carismatica senza riguardo alcuno per avversari di blasone, e, da lui trascinati, giocano oltre ogni limite al 110%.
Stagione ’11-’12
IL PIU’ BARUCONE TRA I GIARDINIANI
Stagione davvero densa di ottime prestazioni per Brogione, subito protagonista sin dal precampionato, quando disputa un match da urlo proprio contro il fortissimo Easy Market, impreziosendo la prestazione con un goal addirittura di testa! In campionato ha un vero e proprio periodo d’oro nel girone d’andata, a partire dall’eclatante tripletta al Piazza United, tre goal davvero di ottima fattura tra finte di corpo e tiri potenti davvero inediti per lui. Appena un paio di settimane dopo arriva la sua miglior prestazione dell’anno, contro la Grande Dimas, ed il pagellino recita il memorabile: “dal Vangelo secondo Brogio”… A 7 minuti dalla fine di una partita bruttina (anche per lui…), inventa il goal stra-voluto, tutta grinta e tenacia, per il 3-2 decisivo, seguito dopo pochi attimi dall’assit vincente per Lamioni e da una straordinaria doppietta personale. Pochi istanti di grinta smisurata che lo eleggono “uomo del match” e consegnano tre punti importantissimi alla squadra. La settimana dopo, altra incredibile tripletta contro l’Atletic Rum, a cui segna anche il centesimo goal personale con la maglia dei Giardini. Nel girone di ritorno c’è ancora gloria assoluta per lui, all’ultima giornata di campionato contro il Pallone, quando sigla una doppietta di ottima fattura, sfondando per la prima volta il muro di 20 goal stagionali… Un goal arriva addirittura di destro, il che è una notiziona davvero… A testimonianza che il giocatore ha raggiunto una maturità calcettistivca tale da risultare indispensabile per il team. Dopo lo stiramento che priva i Giardini della sua presenza alle finali, rientra nel match goliardico in riva al Garda, contro i Baruconi di Verona, e risulta, a detta di tutti, il migliore in campo. La sua presenza inattesa post-infortunio risulta fondamentale, così come il goal nel finale decisivo per la vittoria. Anche fuori dal campo maltratta il suo fegato dimostrandosi il più “barucone” tra i Giardiniani… Avrà mica origini venete?? Alla festa di fine stagione, con 22 presenze e 22 reti in saccoccia (media altissima per lui di un goal a partita), viene premiato con il Trofeo Fair Play per gli 0 cartellini subiti in stagione… Davvero una bizzarra e imprevedibile novità dato il suo carattere fumino… Un Brogio pieno di sorprese…
Stagione ’12-’13
L’IDOLO DEI BUTEI…
Alla primissima di campionato Brogione sfodera subito la sua miglior prestazione stagionale. E’ la sera del super-esordio nero-arancio contro il DDS Rifredi, i Giardini vanno sotto e lui, presasi sulle spalle la squadra, inventa due reti da urlo che capovolgono la situazione e aprono la strada ad una delle più belle goleade di sempre. Fantastico soprattutto il goal caparbio, con palla rubata alla trequarti e cavalcata trionfale verso la porta avversaria… Un euro-goal che resta indelebile nella memoria. In goal anche alla seconda giornata contro “TheGame”, si ritrova per la prima volta terzo nella classifica marcatori del campionato… Davvero una buona nuova per chi di solito porta la croce, più che cantare… Il suo campionato, nel complesso di alto rendimento, vive due picchi anche nel girone di ritorno, sia nella sfida dell’anno contro il Macchessegrullo, sua 180esima ufficiale (resta alla mente soprattutto la finta lungo l’out, che beffa l’avversario diretto e regala a Lamioni un goal che sa tanto di scudetto…) e nel match del terzo titolo contro il Meeting, quando si presenta al campo dopo dichiarato sesso e ricche bevute, ma fortunatamente gioca lo stesso una grandiosa prestazione, entra nel prestigioso tabellino marcatori e chiude con 11 centri in campionato. Nel periodo pre-estivo il picco più basso… Quando, a spese dei Giardini, si conferma idolo indiscusso dei Butei, rischiando di rovinare la bella reunion tra le due squadre gemellate, in riva al Tirreno, esagerando… Ma esagerando di brutto… Dopo un week-end da gogna, da “0” in pagellino, torna protagonista in campo con la mirabolante prova offerta a Castello contro “Napoli Sportiva Napoli” e, pochi giorni dopo, alla Notturna di SanGiovanni, corsa per tutti i suoi 10km con la maglia numero 28 dei Giardini, lungo le vie del centro di Firenze. E’ suo il miglior tempo assoluto tra tutti i partecipanti Gvl: 52 minuti circa! Una prova sontuosa, soprattutto se si pensa alla totale mancanza di allenamento specifico. Sono le ultime cartucce di un’ennesima stagione da protagonista, contraddistinta dalla solita generosità, dalla grinta smisurata e da qualche vizietto di troppo…:-)
Stagione ’13-’14
LA LEGGENDA DELLA FELLATIO INTERROTTA
Il primo acuto Brogi arriva durante la pre-season… E’ lui infatti l’eroe della bella vittoria per 9-2 dei Giardini sulla Sex, palesando già una forma atletica pazzesca, giganteggiando in difesa e servendo una collezione incredibile di assist. In campionato è, come al solito, garante di rendimento e pile inesauribili, come in occasione della vittoria in goleada contro il Cambogia, nella serata magica della sua 200esima in Gvl. Ma la sua perla stagionale arriva nel girone di ritorno, contro l’ostica Birreria Centrale. Inizia malissimo defilandosi all’ultimo momento per un raffreddorino e per la mancanza di feeling con Flachi (usiamo un eufemismo), per poi assurgere addirittura a eroe della patria… Riunitosi al gruppo in extremis, proprio a causa del bidone inatteso dell’ex Doria, risponde alla convocazione con la squadra già in campo e, secondo la leggenda, interrompendo una seduta di fellatio senza averla portata a termine!! Basterebbe questo per la statua, ma lui realizza addirittura un’insolita tripletta che non può che tramutarlo in simbolo di una delle più importanti vittorie stagionali. Anche nella tournée a Verona, come suo solito, è assoluto protagonista… Finalista del torneo di tennis giardiniano-barucone, è in assoluto il più roccioso baluardo difensivo dei Giardini anche sul campo a 5 e sforna l’assist al bacio per il goal di Dimita che chiude i conti nel finale… Merito anche del patron che gli controlla minuziosamente il menù alcolico nel pre-partita. In Golden League fioccano i “7” e le buone prestazioni, ma come di consueto dà il meglio di sé al torneo di Castello, se non in campo, fuori… In tutte le feste Gvl estive non tira mai indietro il… gomito… Ma è contro i Geni-Tori che tocca davvero il suo picco di gloria stagionale… Entra in campo completamente ubriaco per i postumi della “Violentissima” (assaggia tutti gli aperitivi più violenti di casa del Patron…)… Sembra non reggersi in piedi, arranca nel raggiungere lo spogliatoio, ma, come per magia, come inizia il match si trasforma in un leone indomito, lotta su ogni pallone ed è il giardiniano che più ci crede fino al triplice fischio. Non è un caso che proprio dal suo piede mancino, parta la sassata nel finale che vale il 5-5 ed il primo punto Gvl nel torneo estivo. Alla festa di fine stagione, per la seconda volta in carriera, si aggiudica il Trofeo Fair-Play “giocatore modello”, per gli 0 cartellini subiti in ben 31 presenze ufficiali!! Ma meritano stavolta citazione anche i goal… Ben 23… Un autentico record!
Stagione ’14-’15
IL MIGLIOR BROGI DI SEMPRE…
Davvero una stagione magistrale per il numero 28, che impressiona per numeri, per giocate, per imprese, che vanno oltre ogni più rosea aspettativa. E dire che era tornato dalle vacanze che sembrava suo cugino grasso… Già nel corso della Preason ritrova la migliore condizione ed inizia a sfoggiare prodezze, come contro il Dema99. Per impegno e abnegazione, per il suo essere ruspa recupera-palloni e ferrari imprendibile allo stesso tempo, diventa subito il più indispensabile del gruppo… In campionato la sua grande sostanza diviene anche classe sopraffina. Con la Rubino, nonostante sia stanco e reduce dalla tourné Gvl a Verona, che lo ha visto protagonista assoluto  in tutti i campi, segna, fa segnare e soprattutto lascia tutti ammutoliti con una rovesciata volante in stile Pelè, che incoccia in pieno la traversa… Questa roba da dove diamine viene?? Ma non si tratta di un caso. Migliore in campo in assoluto infatti anche la settimana dopo, nella sofferta vittoria sul Bellavita, a difesa della vetta. Si nota come mai prima che la sua assenza in campo, quando rifiata in panchina, indebolisce terribilmente il contesto di gioco. Indistruttibile, immarcabile, inarrestabile, grande prova anche col Casablanca, risulta sempre tra i migliori… Ad inizio ritorno, se si esclude una divertentissima sua prestazione al BumperBall (come casca bene…), sembra si senta parlar di lui un po’ meno… ma è solo un abbaglio… Alla quarta giornata, contro la Rubino, arriva la miglior partita stagionale. Nonostante sia una delle sue solite serate da pianto greco continuo con l’arbitro, sfodera una prestazione da statua in Piazza Signoria, vincendo la partita praticamente da solo. Segna il goal numero 4100 della storia societaria e che vale il 3-3 dopo la partenza shock dei Giardini (0-3!!), al quale ne seguiranno altri due (l’ultimo decisivo per la vittoria) per una tripletta davvero d’autore, a contorno di tante giocate di sostanza. La cosa impressionante è che passa appena una settimana ed è di nuovo “8” in pagella contro il Bellavita. Madre Natura non gli ha concesso la tecnica di Bandini, l’efficacia di Lamioni, il fisico roccioso di Antonelli, né l’eleganza della falcata di Bottai, eppure lui continua a riscrivere ogni volta la storia del brutto anatroccolo del calcio, che diventa sempre cigno sul più bello e ti fa vincere le partite… Goal bellissimi, pali, rigori procurati, fino a quando è costretto a uscire tutto storto, stremato, bava alla bocca… Ha la maglia dei Giardini tatuata sulla pelle ed è ormai esempio assoluto per tutti… Finisce il campionato con 17 goal all’attivo, terzo miglior bomber del team… Una novità assoluta allucinante per un intermedio difensivo. Ma la stagione continua anche dopo su alti ritmi. Nella leggendaria vittoria in TopLeague sul Macchessegrullo, racchiude davvero sulla sua persona l’emblema assoluto delle due paroline “GENEROSITA’ SPORTIVA”, simbolo di un gruppo che quando riscopre questi valori davvero può giocarsela con tutti. Anche nei tornei estivi è tra i migliori… Con i fortissimi Cimotti ad esempio, con 5 Brogi in campo, la squadra avrebbe sicuramente vinto… O nella vittoria sul RealSanPierino, quando sblocca il risultato dopo 50 minuti di reti involate… Nello stesso match si ricordano un geniale fallo tattico, che tiene a galla i Giardini, e il prestigioso assist di tacco per Dimita che chiude la pratica. Un po’ più “umane” le sue prove a “7”, dove comunque ha il pregio di essere tra i pochi sempre presenti. Non è un caso, alla festa di fine stagione, a coronamento della sua più grande stagione di sempre, la squadra gli conferisce il “Premio Fedeltà” -Nonno Nello-, grazie ai ben 39 gettoni in stagione… Andrebbe ibernato così com’è…
Stagione ’15-’16
L’UOMO DEGLI “8” IN DOLCE ATTESA…
Il momento Top della stagione Brogi, si ammira dopo le feste natalizie, totalmente controcorrente con il resto della squadra “impanettonata”… Dall’amichevole col Team Chiappetto ad inizio anno nuovo, si percepisce bene il suo aver fatto vita d’atleta durante il fasti natalizi. E’ ovunque, mai domo, instancabile e, a ridosso della fine del match, sigla una tripletta incredibile, che vale il prezioso pareggio. L’ottimo stato di forma risplende subito alla ripresa del campionato, in particolare contro l’FC Disperati, quando le sue gesta extra-terrene regalano ai Giardini una delle più belle vittorie in stagione… Il suo pagellino, nell’occasione, fu memorabile… Richiamò addirittura tributi al DucaBianco, DavidBowie, appena scomparso. Stesso dicasi del match con la Rubino… Gli “8” ormai non si contano… L’ex gregario Sborgi, ora “uomo degli 8”, è ormai l’essenza dei Giardini. Rappresenta tutto ciò che ci si aspetta da un giocatore di calcetto. Lui è il calcetto. La doppietta, pur bellissima, è un accessorio. Quello che sorprende è il suo determinare in ogni zona del campo. Nel girone di ritorno, se possibile va ancora meglio. La gara col Vanga rappresenta il suo momento top della stagione, forse, fin qui, dell’intera carriera. Sembra davvero una favola a lieto fine… Nella serata in cui annuncia al popolo Gvl  che la compagna Martina è in dolce attesa, visibilmente emozionato, in campo si trasforma, sputa fiamme dagli occhi, è si conferma l’incubo di tutte le più ostiche avversarie dei Giardini. Grandi giocate e prodezze in ogni zona del campo, goal pesantissimi, su tutti quello dell’indimenticabile 7-6 allo scadere… Un turbinio di emozioni, tutte in una sera, davvero pazzesco… Ma per lui è routine… Un insolito passo falso coi Pumas, poi è di nuovo stellare contro il Peyote… Un’altra doppietta, ancora decisiva, ancora di pregevole fattura… I suoi dribbling stretti, le traiettorie malefiche, i lanci millimetrici… La sua “vita da mediano” è davvero finita… Con 16 gettoni in campionato chiude anche da giardiniano più presente… Con 11 goal è addirittura il terzo miglior marcatore della squadra. All’esordio in TopLeague contro il Marasma, è subito il migliore in campo dei suoi, ma è nell’indimenticabile vittoria contro la Rubino, che assurge, ce ne fosse ancora bisogno, a simbolo indelebile di questa squadra, Il glorioso 28 arancio lascia il campo in ambulanza, per una fortissima botta al costato… E’ questo il durissimo bilancio di una sfida a gomiti altissimi, contro la stella avversaria “LottiGoal”… E un giardiniano che finisce in ospedale con la divisa nero-arancio addosso, è un caduto sul campo, un eroe vero della battaglia. Nel suo caso, fortunatamente, un caduto prontamente rialzato, visto che l’allarme rientra presto e lascia tutto il popolo Gvl più sereno. Una stagione, la sua, dove non si è fatto mancare davvero nulla… Migliore in campo anche all’esordio bianco-verde del team, contro i “Nonni Mababu”. La sua grinta è contagiosa e funge da sprone anche per tutti i compagni… Ormai inizia a girare la teoria, che con 5 Brogi in campo, le partite si vincerebbero tutte. Per lui non ci sono amichevoli… Anche in allenamento col SanGiusto, segna, domina, imperversa, riceve i complimenti di tutti… Si sta inventando anche una seconda vita da centrale difensivo, in modo nettamente più convincente di quanto accaduto in passato. L’ultima perla della sua stagione avviene in occasione del match col “Bar la Mucca Viola”… ma non in campo… Bensì a casa del Patron, dove si aggiudica il sentitissimo torneo di “Geremia”, con la grinta e l’intelligenza tattica, che hanno contraddistinto tutta la sua gloriosa annata sportiva.
Stagione ’16-’17
W FRANCESCA, W QUELL’INCREDIBILE ROVESCIATA…
In una delle stagioni più sfortunate della sua carriera, che conta soltanto una ventina di presenze a causa di un brutto infortunio al collaterale del ginocchio, è comunque superprotagonista fuori dal campo… A cavallo tra le gare di precampionato contro AC Perseo e Atletico Rossini infatti, più precisamente venerdi 14 ottobre, arriva la sua meravigliosa creatura Francesca, accolta in tripudio da tutto il popolo nero-arancio. L’enorme gioia, in questi casi, si sa, va di pari passo con qualche notte insonne e con un periodo privato bello denso di impegni. Le prestazioni di gioco magari non sono quelle di sempre, ma l’impegno non manca mai e, di tanto in tanto, si segnala per picchi davvero importanti anche in campo. Ci riferiamo a quando segna la 200esima rete in Gvl nella rotonda vittoria sui Pumas, ma soprattutto a quando entra a caratteri cubitali nella storia dei GRANDISSIMI del club, con un gesto tecnico pazzesco sia per spettacolarità che per importanza. Manca un minuto alla fine di GVL-Disperati, e i nostri sono sotto per 6-3, quando lui, con una magnifica rovesciata volante, sorprende nettamente il portiere per il 6-4… Ricordiamo tutti quella partita… E quello che accadrà nel recupero… Due goal in una manciata di secondi del bomber Lamioni… Questo rende quella storica rovesciata, arrivata proprio nel giorno della sua 300esima gara Gvl, davvero epica, intramontabile, leggendaria e importantissima nella gloriosa corsa scudetto… Purtroppo, di lì a poco, arriva il match contro il Bar Argentina, quello lui che inizia addirittura in porta (ritardo Viappiani n.d.a.), e quello in cui il ginocchio fa crack… Dal girone di andata del torneo lo rivedremo solo nel periodo TopLeague, con tutore e tanta voglia di tornare al 100%. La miglior gara del suo logicamente “timoroso” finale di stagione, la sforna in amichevole contro la Sex, in occasione dell’addio al celibato di Pieri… Una gara senza nulla in palio, l’ideale per osare qualcosa, e la roboante doppietta messa a segno lancia ottimi segnali. Proverà anche durante i tornei estivi, ma per il recupero a pieno occorrerà pazientare un po’. Un ultimo plauso, lo merita per aver riunito tutto il popolo dei Giardini, alla bella festa a Bellariva, per il battesimo della sua fanciulla.
Stagione ’17-’18
MARTINA NON CONCEDERTI !!
Oltre 30 presenze, ancora una doppia cifra stagionale di goal, alla 15esima stagione con la nr28 giardiniana non si esibisce in acrobazie balistiche come l’anno precedente, ma garantisce sempre impegno, rendimento e continuità. Vive i suoi picchi massimi di stagione tra il girone di ritorno del campionato e le finali di Golden League. Memorabile soprattutto la sua prestazione nel 5-4 Gvl contro il Prima, all’ultima giornata di campionato, quando sigla la zampata del 2-1 proprio all’ultimo minuto del primo tempo e quando, all’ultimo secondo della ripresa, batte quel fallo laterale che passerà alla storia… Un guizzo che vale il 5-4 di Dimita ben oltre il tempo regolamentare e la qualificazione in Golden dei Giardini. E proprio in Golden arriva la sua miglior gara stagionale, nel pareggio per 6-6 contro FC Gnafo. Una prestazione enorme, giocata quattro polmoni, da vero uomo-carburante dei Giardini. Dopo due assist vincenti per i compagni, entrambi di rara bellezza, è lui a regalare al team il goal del pareggio decisivo, ancora una volta allo scadere. La preziosa rete, che tiene i Giardini in corsa per la qualificazione alle eliminatorie, è il giusto premio per una prestazione davvero da pile inesauribili. Nello spogliatoio pare sia emerso che l’ottima condizione atletica dipenda dalla lunga astinenza sessuale… Ebbene, fosse vero, per quanto i Giardini non siano mai stati contro il sesso (anzi spesso si fanno promonitori…), occorre adoperarsi tutti affinché la bella moglie Martina continui a non concedersi. Troppo bello vederlo giostrare così. Sempre nel periodo Golden, fa parte dei 13 giardiniani doc partiti alla volta del Veneto per la goliardica gita di rafting e non solo, in onore del 40esimo di Patron e capitano. Anche queste cose fanno grandi un giardiniano e lui, nonostante ormai sia padre ultra-impegnato, cerca sempre di non perdersele;-)
Stagione ’18-’19
LA DOCCIA IN TANGA…
La sua ennesima superstagione da ben 30 presenze inizia in realtà nel peggiore dei modi… Siamo ancora in precampionato infatti quando abbandona in modo inatteso e sgarbato la chat dedicata alla spedizione dei Giardini in Baviera, per il 40esimo di Gino all’OktoberFest. Il neo presidente Antonelli prende la cosa molto male, gli viene affibbiato un “4” politico in pagella dopo la sconfitta contro l’ITP Klan e, quel che è peggio, nella gara successiva, quella contro l’FC SanGaggio, viene costretto a pagar pegno indossando durante la doccia, il tanga da uomo utilizzato da Gino durante la gita bavarese… Un’immagine non bellissima, ma che resterà negli annali. Il suo momento top del campionato lo vive nel girone d’andata contro il Real Vaginad. Segna due supergoal, ne propizia altri, è il suo momento migliore di forma e si rivela in assoluto il man of the match. La sua annata sportiva prosegue con rendimento buono e costante, ma per ritrovare un pagellone da urlo di quel calibro, bisogna attendere fine stagione. Nella semifinale decisiva contro il fortissimo Ragnaia, i Giardini purtroppo perdono e vengono eliminati, ma la sua prestazione è sconcertante. Suo il goal del 2-2 alla fine del primo tempo che fa letteralmente esplodere la torcida giardiniana… Poi tiene a galla i suoi oltre ogni pronostico con intelligenza da vendere, palloni recuperati, corsa infinita. Una condizione davvero invidiabile insomma, nonostante siano passate pochissime ore dal matrimonio presidenziale, in cui ha dato il meglio di sé soprattutto organizzando alla squadra, in attesa del ricevimento, un pomeriggio top in un resort di lusso con piscina. Alla festa di fine stagione si aggiudica il Cucchiaio di Legno per i troppi cartellini gialli in stagione… In realtà, l’unica nota davvero stonata della sua annata, sono le sue assenze alle mitiche gite europee di Monaco ed Amsterdam… Uno come lui ci stava tanto, troppo bene…
Stagione ’19-’20
LA VERA DOPPIETTA SI CHIAMA LEONARDO
La stagione Covid lo vede in campo soltanto 13 volte, con appena un goal in saccoccia siglato alla primissima gara stagionale contro il Grassina 1980. E’ proprio nel precampionato 2019 infatti il suo momento migliore, Buone prestazioni si ripetono, fino ad un vero e proprio exploit contro Los Grondes, nonostante sia l’unico giardiniano reduce dalla gita all’OktoberFest 2019, ad avere il coraggio di scendere in campo… C’è chi va a benzina, lui va a birra, perché è letteralmente incontenibile e gioca in modo impeccabile senza sbagliare praticamente nulla. Non è un caso quindi che all’inizio del torneo riceva il Trofeo Uomo Squadra autunnale, come miglior giocatore in rosa ad inizio stagione (media voto periodo 6,5). Nel post-gara all’Aviazione, della seconda giornata, quella del pareggio per 2-2 contro ASD Oba Oba, inizia a ventilarsi una supernotizia, che troverà divulgazione generalizzata soltanto nella subito successiva trasferta collettiva a Verona, in visita agli amici Baruconi… La Franceschina avrà un fratellino!! Inutile sottolineare come tutti i cin cin butei in questione vengano dedicati alla superfamiglia Sborgi in espansione. La sua stagione in campo però prosegue poi in tono un po’ dismesso, vuoi per le tante assenze, vuoi per la pandemia che presto costringe tutti fuori dal campo. Il periodo di lockdown è reso però meno doloroso proprio dagli Sborgi, che il 12 giugno sfornano Leonardo, tra il tripudio collettivo di tutto il nostro popolo.
Stagione ’20-’21
L’INIZIO DELLA FINE?
I bimbi piccoli, l’importante acquisto di una nuova casa, il cambio di lavoro e la situazione pandemica generale, gli consentono di scendere in campo soltanto in tre occasioni, delle quali non c’è molto da raccontare. Speriamo che voglia e condizione fisica non ne abbiano risentito troppo e che questo non sia l’inizio della fine della sua gloriosa carriera in GVL.
Stagione ’21-’22
NON CI SONO, ANZI SI, ANZI NO
Il suo abbandono al gruppo dei titolari, avviene ad inizio settembre, durante la riunione organizzativa della stagione. I figli piccoli, il trasloco, il lavoro, spazio per il calcetto pare non ci sia più, o almeno l’impegno fisso non se lo può proprio permettere. Invece, contro ogni pronostico, evidentemente il calcetto gli manca, e a ridosso di Natale, si butta alle spalle almeno il trasloco e chiede umilmente il permesso di rientrare tra i titolari con l’anno nuovo. Visto il personaggio e la sua grande storia nel club, la società ovviamente lo accontenta, gli ritaglia di nuovo uno spazio importante e lui la ripaga giocando un mese di febbraio davvero ad altissimo livello, che lo porta addirittura a vincere il “Trofeo Uomo-Squadra primaverile” ad inizio marzo, la sera del match disfatta contro il Dram Drum, in cui figura comunque migliore in campo. Sarà però anche l’unica occasione che lo vede salire davvero alla ribalta delle cronache, assieme alla bella ricorrenza festeggiata contro il FutsalBar in Top League, la sera della sua 400esima gara in GVL e al suo unico goal stagionale siglato al Boca Senior. Poi, al Torneo Estivo, risponde alla chiamata soltanto due volte dando vita ad un nuovo improvviso distacco… Che sia quello definitivo?
Stagione ’22-’23
L’EROE DEL MEMORIAL SBORGI ED UN ROSSO RECORD
Soltanto 10 apparizioni, nonostante sembri trasudare da ogni poro la voglia incontenibile di tornare nel roster dei titolari… La nuova casa finalmente è finita ed è bellissima, lasciamogli ancora un po’ di tempo per assestarsi con i bimbi e le dinamiche familiari, poi siamo certi che tornerà a prendersi l’impegno settimanale. Il suo picco di gloria stagionale lo vive a Verona, nell’ormai classica sfida coi Baruconi, ribattezzata da molti proprio “Memorial Sborgi”, per commemorare scherzosamente la sua annosa latitanza dai campi… E’ anche la millesima gara di sempre dei Giardini, un evento davvero speciale, che lui onora da assoluto migliore in campo, siglando, appena entrato, il gran goal del 2-2 al termine di una prorompente discesa lungo l’out mancino e mandando in goal Dimita a pochi minuti dallo scadere… Una rete che sarebbe stata bastante per la vittoria, senza l’arbitraggio un po’ fazioso… I Giardini comunque vincono a prescindere perché presentarsi così in massa, anche grazie a chi come lui giunge in Veneta con la famiglia al completo, è davvero la vittoria più bella. Il momento più al ribasso invece arriva al torneo “Senza Fiato” di calcio a 7, quando rimedia un doppio giallo per un fallo tattico, seguito da un tocco di bracccio, che costringe i suoi all’inferiorità numerica. Il rosso in questione basta e avanza perché alla festa di fine stagione venga premiato per la seconda volta in carriera con il Cucchiaio di Legno del team… E’ ancora lui il giocatore più cattivo… Raggiungere un simile non-obiettivo in appena 10 presenze non era facile… Ah, ah, ah…

 

Andrea Rocchigiani

Oggi vigile urbano e collega di capitan Maschio, Andrea Rocchigiani, classe ’67, rappresenta un incredibile vanto per i Giardini, quale unico ex-giocatore di serie A ad aver mai vestito la maglia rosso-gigliata. Cresciuto nella Fiorentina, vi esordisce in Serie A nella stagione 1986-87, collezionando 12 presenze con un compagno di squadra che risponde al nome di Roberto Baggio e contro un certo Diego Armando Maradona che vince il primo scudetto a Napoli… Dopo la Fiorentina per lui Vicenza, Arezzo, Barletta, Siena e Giorgione, prima di chiudere la carriera tra i dilettanti della Rondinella e dello Scandicci. Nella sua onorevole carriera ha fatto parte dell’Italia al mondiale di categoria del 1987 in Cile, oltre che dell’Italia Under’18 all’europeo di categoria del 1986.

Stagione ’09-’10
UNA PRESENZA
PER LA STORIA
26 novembre 2009, una data storica per i Giardini, quella in cui l’ex viola Andrea Rocchigiani fa il suo esordio ufficiale con una maglia, meno gloriosa di quella viola, ma certo dalla storia ugualmente ricca di passione ed emozioni. E’ un momento di estremo prestigio per il nostro club e mai avremmo pensato, che il 36esimo tesserato della nostra storia sarebbe stato un ex-viola. Gioca una gara di estrema umiltà (quasi gli spiace entrare quando c’è il cambio), densa di consigli preziosi ed esperti per tutti, con 43 anni sulle spalle, quindi senza strafare e con la paura di farsi male, ma partecipe quel tanto che basta per festeggiare l’importante 3-2 sul Botwana ed uno dei momenti più importanti dell’intera storia societaria. Se vorrà ripetere l’esperienza sarà sempre il ben venuto, e sarà sempre un grande orgoglio.
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Venturi Massimiliano

Venturi Massimiliano è il difensore centrale dei Play Off di Promozione 2004! Vista l’emergenza in tale zona del campo, i Giardini non potevano davvero affidarsi ad un professionista del ruolo migliore. Dopo il rientro a tempo pieno di Antonelli, si è adattato a più ruoli, giocando anche in fascia, rendendosi sempre disponibile come “ottavo giocatore” da inserire al posto di qualsiasi titolare. Le sue caratteristiche migliori? Grande capacità di anticipo, un buon tiro, grande visione di gioco (quelle del giocatore…); innata simpatia, serietà e professionalità (quelle dell’uomo…)… Peccato sia vigile… Di piedipiatti ne bastava e avanzava uno… Il caro capitano…:-) La vita coniugale con la collega Stefania, sposata nel 2008, lo ha un po’ allontanato dai campi di gioco. Dal 17 settembre 2010 è papà della piccola Aurora! 

Stagione ’03-’04
IL NUOVO CENTRALE DI DIFESA
Max Venturi fa il suo esordio come difensore nei Giardini alla primissima gara di Play Off provinciali di promozione della loro storia, il celebre 6-6 contro l’MCL Quinto Alto all’Isolotto. In tutto giocherà tre match paly off che basteranno alla squadra per sceglierlo come nuovo difensore titolare per la stagione prossima, visti i cronici guai fisici di Antonelli orma senza ginocchia.
Stagione ’04-’05
BEN DUE TROFEI UOMO-SQUADRA!!
E’ lui il nuovo difensore centrale dei Giardini orfani dell’infortunato Antonelli, che con 15 presenze sempre all’altezza non farà mai rimpiangere! Del vecchio difensore si rimpiangono solo i goal, visto che Max tira un po’ poco e trova il goal solo in 3 occasioni. Sono due i momenti davevro memorabili del suo primo campionato con gli scacchi. Il primo alla seconda giornata, contro il “Giaguaro”, in una serata davvero da favola per lui. E’ il migliore in campo, davvero ottimo negli anticipi e nelle ripartenze, trova l primo goal con i Giardini e nella stessa sera riceve il Trofeo Uomo-Squadra dalla società per l’ottimo avvio di stagione. Altro momento “mitico”, lo vive all’ultima d’andata, contro Allanon, con il suo primo “8” nel pagellino per una prestazione acrobatica difensiva davvero magistrale che gli varrà un secondo trofeo Uomo-Squadra! Davvero un ottimo acquisto, davvero un’ottima persona! Un infortunio alla caviglia lo terrà lontano dai campi per quasi tutto il girone di ritorno…
Stagione ’05-’06
ELETTO MODELLO DI FAIR PLAY!
Un inizio stagionale un po’ in sordina per il continuo andirivieni dalla squadra, ma un finale di stagione assai esaltante dove ci ha ricordato a pieno tutte le sue doti. Non segna davvero mai, tanto che i suoi tiri alle stelle diventano una barzelletta, ma quando lo fa sono semnpre grandi goal. Per vedere una sua rete in campionato bisogna attendere la quartultima giornata, quando perfora, con una pregevole doppietta, la porta della Corazzata Potionkin. Le sue prestazioni migliori le conserva per il torneo “Senza Fiato”, quando, da assoluto migliore in campo, pur non segnando (J) stende il Caffè Baglioni con una gara davvero perfetta. La settimana dopo , contro il Custos, arriva anche il goal, giusto premio per chi ha fatto, della marcatura del più forte tra gli avversari, una vera e propria MISSIONE! Colleziona anche qualche buona presenza nel Trofeo Estivo CSEN ed è tra coloro che perdono la finale ai rigori, anche se il suo lo segna. Alla festa di fine anno la società lo premio con il nuovo Trofeo Fair-Play “Giocatore Modello”, per aver subito la bellezza di 0 cartellini, nei 22 incontri disputati.
Stagione ’06-’07
GLI E’ PASSATA UN PO’ LA VOGLIA…
10 presenze, solo 4 goal di cui nessuno in gare ufficiali. Questi i deprimenti numeri di una stagione un po’ in sordina per il buon Max, che ha snobbato non poco gli impegni della squadra, tanto da non risultare mai davvero decisivo. Il “29” dei Giardini paga soprattutto la scarsa affinità col gruppo, che lo vede troppo poco per raffinare la giusta armonia tattica. Nessuna gara particolare da ricordare, se non, in negativo, il brutto nervosismo esibito proprio ai sedicesimi di finale play-off contro il Ferrucci 1030, nei confronti dell’arbitro. Nervosismo che denota come, in sostanza, forse gli sia passata un po’ la voglia… La squadra punta su di lui anche per il futuro, ma è difficile, viste le troppe indisponibilità, che venga confermato come “ottavo uomo”. Ormai ha fatto capire anche lui che preferisce venire solo in casi di emergenza totale in rosa.
Stagione ’07-’08
FIORI D’ARANCIO A CASA VENTURI
Nella stagione della definitiva consacrazione dei Giardini, lui pensa più che altro a consacrare l’unione con la bella Stefania, sua dolce metà, e noi non lo biasimiamoJ Fiori d’arancio a casa Venturi, con la vigilessa che finalmente è riuscita ad accalappiare il vigile… Il buon Max, alle prese per tutto l’anno con i preparativi di quella che sarà una festa sfarzesca, scende sul prato verde solo in tre occasioni (2 di campionato) e, pur senza lasciare tracce faraoniche, non sgarra un appuntamento onorando tutti e tre i match con impegno e buon rendimento. Quel che basta per mettere anche la sua firma nella stagione sensazionale dei Giardini.
Stagione ’09-’10
IN ATTESA DI AURORA 
Dopo oltre un anno e mezzo di assenza (il matrimonio è una brutta bestia…:-), scende in campo con i primissimi Giardini in versione a 7, a Bellariva contro i Raccattati. Trattasi di match caotico, e lui, pur più esperto degli altri nel settore, non lascia particolarmente il segno. Rivederlo però è stato piacevole per tutti, anche se solo per una sparuta occasione. La sua bella Stefania è in dolce attesa della primogenita Aurora.
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Mattia Antonelli

Mattia Antonelli, dalla stagione 2018/2019 terzo presidente della storia del club, quindi personaggio imprescindibile del gruppo, pur prediligendo spesso il calcio a 11 amatoriale al calcetto, è da tempo immemore il difensorone centrale dei Giardini di via Locchi, il play-maker, lo “stoccatore”, e dalla stagione 2022/2023 il perno difensivo, nonché secondo portiere, del comparto a 7. Covercianino da una vita, ora risiede a San Francesco di Pontassieve con la dolce metà Martina, che nel 2016 ha dato alla luce il piccolo grande erede Enea, seguito a poca distanza dalla meravigliosa sorellina Nora.  Oltre alla simpatia dei suoi soprannomi (l’ “Incontinente”, “Pausa-merda”, “Petanello”, il “Rosso”, il “Nivea”), porta in campo in ogni gara tutta la sua grinta smisurata, spesso pure troppa. Amante quindi dei cartellini, ma anche delle grandi sventole mancine dalla distanza. E’, e sarà sempre considerato, il primo vero difensore puro, amante del proprio ruolo, della gloriosa storia societaria… 

Stagione ’00-’01
GRAN MISSILI… MA CHE CARATTERINO…
Finalmente un difensore naturale amante del ruolo, anche se la sua prima stagione è assai contraddittoria. Tutto il buono visto in campo, si contrappone alle sue crisi caratteriali, al limite della decenza, che fanno di lui, l’infantile anello debole di un collettivo ormai d’esperienza. La prima delle 32 reti stagionali (davvero tante per un difensore!) non arriva al suo esordio con “le Cure”, ma alla seconda uscita, contro l’Atl.Machiavelli. 6 giornate di studio del calcetto, prima di esplodere un vincente missile terra-aria contro l’HerriBatGara, che salva la squadra! Si ripete contro il Comune, giocando la sua gara dell’anno: oltre a dirigere ormai splendidamente la difesa, sigla una roboante triplretta su calcio piazzato che vale la vittoria! Si ripetono ottime prestazioni: la Caldaia (4 goal, uno da calcio d’inizio!), la Zambra, l’FC Terzolle, s’inchinano ai suoi piedi. E’ nel ritorno che inizia la sua involuzione caratteriale… La squadra che proprio grazie a lui conquista i play-off, è a causa delle sue bizze che deve issare subito bandiera bianca. Litiga con i compagni, con gli arbitri, con gli allenatori avversari, persino con le strutture sportive che distrugge… Insomma un disastro che urge rimediare…
Stagione ’01-’02
E LA PORTA SI SOLLEVO’…
Eroico difensore titolare nell’anno della Promozione, risulta finalmente un giocatore equilibrato nonostante i suoi standard si siano leggermente abbassati. Molti i suoi meriti nel roboante 8-2 alla terza di campionato contro l’ArturoScorte. La squadra apprezza la sua maturità e quando si immola portiere contro i “MortiDiFame”, riceve come attestato di stima, la fascia di capitano. Nel big match, testa a testa, contro la Munda, realizza ben tre tiri liberi su tre, per un preziosissimo punto del pari!  Un gran goal al DramDrum in un girone di ritorno un po’ in sordina, ma la squadra è già contenta di vederlo finalmente calmo e sereno. Decisiva la sua prova contro l’FC Terzolle, così come contro Copacabana e ArciPadule… Addirittura migliore in campo, nelle ultime due gare che valgono la promozione… Sua, contro gli All Skars, una delle più belle e potenti punizioni di sempre: la palla, che centra il 7, alza letteralmente la porta da terra. Chiude con ben 23 goal in campionato ed un girone play-off giocato ormai senza più benzina.
Stagione ’02-’03
L’ “EROE FAVA”
Dopo un precampionato un po’ in sordina, inizia al meglio il campionato contro l’MCL QuintoAlto, siglando direttamente da calcio di inizio. Alla terza giornata, contro lo YellowStorm, è già leader indiscusso del suo reparto difensivo, che diviene impenetrabile e, grazie ad un gran stato di forma, sigla pure una roboannte doppietta. Il suo goal contro il CDP verrà elogiato più volte nel corso della teletrasmissione CALCETTO+ su Tele37. Il match dell’anno, per lui, è senz’altro l’ultimo del 2002, quello che lo trasforma in “EROE FAVA”! Dopo una lesione al crociato, che comporterà ambulanza, convalescenza e tutto il resto, rientra in campo arrancando prima della fine, e serve a Maschio l’assist d’oro per il goal che varrà 3 punti ed una classifica natalizia d’oro per i Giardini… Comunque più fava che eroe… Dopo la lunga assenza forzata tornerà contro il Figeva, giusto per scatenare una rissa che gli varrà il “4” nel pagellino… In un finale di stagione opaco lo salva la prova col FlyLine, quando segna, diverte, convince come ad inizio torneo. Proprio quella sera inaugura il bel gesto di radunare in cerchio i compagni per caricarli,  che si ripeterà fino alla sofferta salvezza matematica! Gloria improvvisa all’ultima giornata contro l’OlimpicaFirenze. I giornalisti di Tele37 lo proclamano giocatore più grintoso del match e gli fanno una lunghissima intervista… davvero memorabile… Meno memorabile, anzi inguardabile la sua Coppa Europa, dove arriverà a rimediare un  “3” in pagellino contro la Pelota… Il suo caratterino colpisce ancora…
Stagione ’03-’04 CARRIERA FINITA?!? Disastro totale! Nessuno vorrebbe vivere una stagione così disperata! Proprio nella stagione più difficoltosa della sua carriera (combina davvero ben poco), arrivano anche gli infortuni peggiori… L’ultimo dei quali potrebbe averne decretato la fine della carriera! Il primo stop lo subisce al ginocchio in precampionato, ma torna in tempo per la prima ufficiale contro i BalùBalù, che stecca di brutto! Un “4” anche generoso in pagellino, perché unisce agli obrobri del campo, quelle sue brutte tare caratteriali… e proprio nel giorno della sua centesima presenza in maglia a scacchi! Il suo anonimo girone d’andata sarà davvero doloroso per lui, costretto anche a subire traumi al di fuori del calcetto. Ci riferiamo alla scomparsa del compianto NonnoNello, colui che più di ogni altro lo capiva e lo aiutava… E’ davvero star fuori per l’ennesima squalifica, nella gara del lutto e del ricordo che i compagni vincono e gli dedicano! La situazione non migliora affatto col passare delle partite. Non lascia mai il segno, è nervoso, accusa vari fastidi fisici, contro la DinamoLosca, alle Sieci, è inguardabile, rischia l’epulsione mentre il papà in tribuna rimedia un’ammenda per pubblico violento! La settimana dopo, contro l’Ellera, è davvero ai minimi storici. Un suo inutile e plateale fallo di mano in area spiana la strada agli avversari… Nella stessa settimana l’infortunio… sul campo del calcio a 11… pare da subito gravissimo! Si parla di carriera finita, almeno per il calcetto. Gli auguriamo lo stesso un pronto rientro, ma anche una migliore forma ed una maggiore serenità.
Stagione ’04-’05 IL BOMBER DEI PLAY-OFF La sua carriera per fortuna non è finita e alla nona giornata di campionato fa il suo trionfale ritorno dopo il gravissimo infortunio, anche se inizialmente tra i pali come sostituto di Manetti. Il vero rientro in difesa sarà alla dodicesima, ma darà il via ad un susseguirsi di prestazioni deludenti, forse da mettere in preventivo dopo il lungo stop forzato. Non gioca mai troppo bene, ma segna molto più che in passato, complice la sua duttilità. Alla fine totalizzerà ben 13 reti in appena 12 incontri. Il momento più triste dell’anno è contro la CRALdipendenti COMUNALI ai Play Off, quando inscena un infortunio per andarsene a fare i suoi comodi. Fortuna che, perdonato dai compagni, rientrerà lasciando finalmente buoni ricordi. Prima il bel momento del suo 100esimo goal in maglia a scacchi, contro l’ArciLaZambra; poi la sua miglior partita dell’anno, contro “Decorazioni Innocenti”, a coronamento di una serie di esperimenti che lo vedono agire persino sulle fasce. Sarà lui il bomber dei Giardini ai Play Off con ben 8 reti … Davvero non male per un difensore…
Stagione ’05-’06
E’ NATO LO STOCCATORE!
E’ nato lo STOCCATORE… Finalmente Antonelli trova il giusto ruolo nella difesa dei Giardini. Spesso parte dalla panchina, subentra dopo pochi minuti come una sorta di arma segreta, ed inizia a far partire i suoi missili micidiali dalla distanza, ancor prima che l’avversario possa prendere le misure. Oltre alla grande stagione da leader della difesa, in 34 incontri, segna la bellezza di 33 reti, una media da bomber… Solo Lamioni e Bandini segnano di più! L’ottimo avvio di stagione gli vale subito il Trofeo Uomo-Squadra che, cavelleristicamente, Maschio infortunato, gli gira ad inizio campionato contro l’Axa Sim. Davvero devastante nei match contro il Giaguaro (segna due bolidi dalla distanza dopo aver annullato la forte punta avversaria) e contro la Corazzata Potionkin, quando sigla un’altra doppietta ed uno dei due missili è veramente una chicca da non dimenticare (incrocio-palo goal da centrocampo)… Resta a lungo il più in forma dei suoi, dirigendo egregiamente la difesa. Nell’amichevole contro la Stella Beige, si affaccia per la prima volta a bordo campo la dolce metà Sonia… Altra cura che gli farà benone… Ed altra prestazione impeccabile. Purtroppo nel momento più difficile del team, ad inizio 2006, durante la striscia di sconfitte da record, conosce anche lui, anzi, soprattutto lui, momenti davvero bui, sia di forma che di cervello… In particolare contro l’AC Spartak Rossini ed il Giaguaro, attraversa un momento davvero irritante, in polemica con tutti i suoi compagni, rivelandosi dannoso più che utile… Fortuna solo che è una nuvola passeggera… Non a caso i Giardini tornano alla vittoria contro il Gatto Party, grazie anche alla sua miglior prestazione stagionale: tripletta d’autore e direzione del riperto difensivo impeccabile. Anche nel Trofeo Estivo CSEN contro il Gruppo Sportivo Grassina, sfodera una prestazione magistrale, contro uno dei migliori attaccanti del girone. Sfortuna vuole che l’arbitro maledetto della semifinale con il Buratti, gli mostri un cartellino rosso davvero ingiusto, che non gli farà giocare la meritata finalissima. La società è comunque fiera della sua mancata reazione violenta in quella circostanza e soddisfatta di aver creato un vero uomo di sport, da un ingestibile giocatore burrascoso!
Stagione ’06-’07 SINDROME DI IMMANE “DEFICIENZA” Proprio nell’anno in cui è più che evidente quanto possa influire in positivo il suo apporto tecnico alla squadra, torna a deludere con continue bizze infantili superando davvero il limite della sopportazione. Dopo un ottimo precampionato (grandiosa soprattutto la gara contro il Punto Atletico) ed il Trofeo Uomo-Squadra ricevuto ad inizio torneo per la grande condizione fisica, molto presto, già alla quinta giornata, inizia a far parlar di sé solo in modo negativo. Il suo 140esimo goal personale all’Atletico Fatica davvero non basta per riscattare una delle sue peggiori prestazioni di sempre… Sconcentrato, goffo, sbadato, sbaglia praticamente tutto. Poche gare dopo, nello scontro diretto con la Pasticceria che vale il primo posto,  sono 3 sue “minchiate” che tramutano un 1-0 per i nostri nell’1-3. Non pago se la prende con i compagni, li innervosisce e palesa un’evidente mancanza di voglia e di rispetto delle regole. Contro il DeSpar diventa addirittura ridicolo con le sue perle di saggezza del dopo-partita dopo averne combinate di tutti i colori in campo, dopo aver meritato il rosso e la furia dei compagni per autentiche sceneggiate da cottolengo. L’uomo Antonelli riemerge con la Piazzetta e, non a caso, segna un goal su punizione tra i più belli della stagione, ma è un fuoco di paglia: con Allanon e CCVC tornano a fioccare i “4” in pagellino… Goal sulla coscienza, sceneggiate da oscar, ordinari minuti di follia che costano pesanti sconfitte alla squadra. All’ultima giornata col Barcollo giganteggia in cabina di regia come vice-Maschio e tutti si chiedono se la crisi, quest’anno lunghissima, sia davvero alle spalle. Niente da fare. Alla prima dei Play-Off contro l’Easy Market dà il peggio di se’. Le discussioni tragi-comiche in campo col capitano assumono toni accesissimi ormai insostenibili e la società decide di metterlo fuori rosa, salvo poi ripensarci nel week-end per cause di forza maggiore (rosa ridotta ai minimi termini). La strigliata più grande del solito gli giova e non poco. Alla seconda giornata, contro lo Sportingarno, gioca la sua miglior gara stagionale, tanto da far gridare alla possibile esistenza di un gemello. Assist alla Riquelme, tripletta micidiale, gran voglia, stavolta è restato a casa Mr.Hyde ed è arrivato a l campo il dottor Jeckyll. Peccato che, tornata la testa, inizino a mancare le gambe ed il suo finale di stagione sfumi in chiaro-scuro… Alla festa di fine anno riceve il “Premio Fedeltà Nonno Nello”, che per lui ha un valore davvero speciale… Tutto si può dire tranne che non sia stato presente al campo… E’ l’unico con Lamioni ad aver giocato tutte le gare del campionato: chiude con 37 presenze, 30 goal e tanti (speriamo di testa) margini di miglioramento.
Stagione ’07-’08 STAGIONE AL RIBASSO Un uomo, un paradosso. Nella stagione in cui i Giardini si aggiudicano il loro primo storico scudetto, lui attraversa il momento più opaco da quando indossa questa maglia. Già i numeri parlerebbero da soli… Con una media di un goal ogni 2 partite (bassissima per lui) ha disputato una stagione nettamente al di sotto dei suoi standard, con tante, troppe prestazioni insufficienti. E dire che l’inizio è di quelli col botto: precampionato, c’è il “Tutto Cuore”, lui giganteggia al centro della difesa, segna con un gran mancino al volo e regala un assist di tacco per Lamioni che passerà alla storia. Passa solo una settimana e, complice la sua ottima preparazione atletica, gioca la sua miglior prestazione stagionale contro il Pro-Evolution Team. E’ la sua 200esima con la maglia dei Giardini, prima sposta la porta con una bomba da paura, poi segna su punizione esultando col classico “vieniiii”, per poi finire eroico addirittura in porta. Peccato che la sua stagione da ricordare finisca qui, o quasi… Alla prima di campionato contro i “Figli del Bastardo” viene letteralmente ridicolizzato da un pur modesto avversario diretto ed il trend, anche nelle gare seguenti, non sarà mai trascendentale. Quando arriva il “Tutto Cuore”, memori del precampionato, ci si aspettano solo grandi cose, ma arriva un cartellino rosso per una rissa scatenata a difesa di un compagno. Il girone di ritorno è addirittura peggiore: una triste collezione di 5, polemiche, borbotti alla ricerca della voglia perduta. L’unico sussulto di rilievo, e meno male, proprio nel match scudetto contro il “Tutto Cuore”, ancora loro, quando gioca una gara impeccabile dal punto di vista difensivo ed ha tanti meriti sui 3 punti vitali conquistati, seppur il suo nervosismo cronico abbia rischiato di compromettere il tutto in alcune fasi del primo tempo. Non pervenuto in Golden League, il suo rendimento ha trovato un guizzo finale nel torneo estivo della festa bianco-verde di Castello, soprattutto nel match contro il “Campino”, quando marca un ex-giocatore del Parma, e non gli fa praticamente veder boccia… Anche fuori dal campo poteva far meglio… Una delusione non averlo alla premiazione dei Giardini all’Otel RistoTheater…
Stagione ’08-’09
COL TORTUGA SI FA PERDONARE
Nona stagione con la maglia dei Giardini, 37 presenze, 25 goal e prestazioni un po’ altalenanti. Il suo momento magico lo vive nel girone d’andata del campionato, in particolar modo nelle due vittorie rosso-gigliate contro “FaBuca” e “ASD Toscana”. Contro i primi, nel big match d’alta classifica, una volta tanto non perde la testa, gioca solo ed esclusivamente per la squadra e, altruista, arriva ad appoggiare ad un compagno meglio piazzato un calcio di punizione dal limite… Cose mai viste… Ancora meglio contro il Toscana, quando finalmente si decide a sfoggiare il top del suo repertorio difensivo, annullando ogni tentativo avversario con ottima scelta di tempo e con immane grinta. Il campionato proseguirà poi tra alti e bassi dovuti, secondo lui, alla poca competitività dei match, al suo sentirsi appagato. Torna coi piedi per terra di botto in Golden League, nella disastrosa prestazione contro la celebre “Forca”. Dopo aver combinato di tutto, innervosito sia dalla difficoltà del match, che dall’atteggiamento degli anti-sportivi avversari, inizia un’inguardabile personalissima caccia all’uomo, costringendo i compagni ad auto-espellerlo. Sue le maggiori responsabilità della sconfitta. Ma, a testimonianza del suo grande attaccamento alla maglia, pentito, si ripresenta il match successivo contro la Tortuga con enormi motivazioni e sfodera la sua miglior prestazione stagionale. Il suo primo tempo è da registrare per riproporlo nelle scuole di calcetto. Concentrato, deciso, rapidissimo, mai un’alzata di gomito, un’uscita fuori dalle righe e, quando sale, è devastante. Il goal del 3-1 poi… una vera perla balistica al volo da centrocampo. Era da annullare, perché la palla era oltre l’out laterale, ma l’arbitro non se l’è sentita, e lo capiamo… Da vedere e rivedere… Uno dei goal più belli della storia giardiniana. Durante il torneo Bianco-Verde, contro il CentroMeccanica, festeggia il 200esimo goal con la maglia dei Giardini. A fine stagione, cosa per lui più che gradita, la squadra gli consegna il Premio Fedeltà “Nonno Nello”, per le 37 presenze collezionate, qualcuna in meno di Maschio e Lamioni, che, per regolamento interno, non potevano riceverlo.
Stagione ’09-’10 POCHI LAMPI PER LO ZIO TOM Poco presente in campo, rispetto ai suoi standard, per il tanto tempo trascorso negli States, non vive certo una stagione di alto livello, soffrendo soprattutto la scarsa continuità. Non pervenuto in precampionato, poca roba anche ad inizio torneo, comincia a dar segni importanti di sé all’ultima giornata dell’andata, protagonista assoluto della vittoria storica sull’Easy Market. E’ lui l’immane muro di cemento armato che annienta con fare mostruoso ogni affondo dell’Easy Market in un finale davvero da infarto. Una prestazione da lacrime di commozione che vale l’8,5 in pagella… e ci si chiede dove fosse stato fino a quel momento. Il resto del torneo, tuttavia, è avaro di emozioni. I primi goal per lui arrivano addirittura a girone di ritorno inoltrato, nell’unica altra grande prestazione che può vantare, contro il Tortuga. Altra sparuta perla nel deserto, la sua gara di Golden League, all’ultima giornata, contro l’AC Qprel, appena rientrato dal lungo soggiorno in America… Ci si chiede come possa essersi presentato in forma così smaliante dopo due mesi di inattività… Ma il buon rendimento è altalenante, Nell’esperienza a 7, l’unica vera partita ai suoi livelli, è quella dei famosi gridi “ahhhh” ad ogni stacco imperioso di testa, contro lo Sporting La Beppa, quando può vantare enormi meriti sul risicato 1-0 finale. Completamente disastroso invece, una settimana dopo, in semifinale contro il Fides, quando sbaglia un rigore che avrebbe tenuto in vita le speranze dei Giardini, penalizzati per il resto da una sua serata davvero “no”… Chiude la stagione con 10 reti, record si per lui, ma in negativo…
Stagione ’10-’11
EFFETTO AULIN:
LE BOMBE DELL’ “INCONTINENTE”
Prima parte di stagione senza acuti di rilievo, se non l’importante conseguimento a Natale (amichevole col SanGiusto) del Trofeo Uomo-Squadra invernale a testimonianza di un rendimento di livello, nonostante le continue assenze. Nel girone di ritorno il trend non cambia in quanto ad affidabilità e disponibilità. Festeggia le 300 presenze contro la Samminiatese Pozzi, ma con una prestazione scarsina, ovvia per chi frequenta il campo ormai avanza tempo. L’unico vero acuto, la sua perla stagionale, arriva due settimane dopo, contro la Marzocco, ed è finalmente “9” tondo in pagellino. Tre goal siluro da fuori (ed un palo) che un giocatore normale non realizza nell’arco di un intero campionato… Tra questi ci sono il goal del 3-3 e quello del sorpasso (4-3)… Lo ribattezzano “Effetto Aulin”, perché ha la capacità di scacciare il mal di testa del team, dovuto al vocio altisonante di un rumoroso quanto bizzarro allenatore avversarsario, che si acquieta sempre più, ad ogni sua stafilata balistica… Dopo un campionato da unico guizzo, si presenta però in formissima alle finali ed è assoluto protagonista. All’esordio con il Botwana i Giardini hanno vita sin troppo facile soprattutto grazie al suo strapotere difensivo. Non paga entra anche nel tabellino marcatori, seppur con un goal non troppo sportivo… La settimana dopo, contro il Vinandro, arriva il secondo “9” tondo stagionale. L’ “incontinente”, come amano appellarlo i suoi tifosi, sfodera un’altra prestazione mostruosa. Da sicuro assente per motivi lavorativi, arriva al campo in extremis e assurge da subito a vero salvatore della patria. Amante dei campi pesanti, di fango e gomiti alti, si sente a suo agio nell’inatteso pantano del “Malta”… Pronti via e si dimostra l’unico in grado di correre, palleggiare, duellare, su un terreno davvero impossibile. La sua prova tutta grinta e sostanza diviene vero oro colato quando su tiro libero realizza il pareggio, il goal numero 230 in carriera. Quando sempre dal dischetto degli 11 metri porta sul 2-1 i Giardini, l’oro colato diventa platino. Non pago nella ripresa, quando ha la palla per il tris, fa tre su tre, percentuale realizzativa del 100%, un monumento vivente, che tiene vive da solo le speranze di qualificazione del team. Bella anche l’iniziativa, la settimana dopo contro la Longobarda, delle magliette polo realizzate con logo e nome, nella stamperia dove lavora. L’unico momento no delle finali, purtroppo è decisivo, quando sbaglia il suo personale rigore nella serie di penalties, ai quarti di finale contro l’ “Antico Toscano”. Alla festa di fine stagione si aggiudica ancora una volta il Trofeo Uomo-Squadra, per la media voto periodo di 6,60! Fosse stato più presente… Solo 21 presenze stagionali per lui, condite da 17 goal… Numerucci…
Stagione ’11-’12
SCHERZO DA PRETE, FIGURACCE E
ANNUNCIO DELL’ADDIO
Stagione al ribasso per lo storico difensore del team, iniziata con una gran prestazione (l’unica stagionale in verità) in precampionato contro l’Easy Market (mega-gara difensiva ed euro-goal dei suoi, da distanza siderale), proseguita con tante gare senza acuti di rilievo (anzi, con qualche deficit importante) e terminata a sorpresa, addirittura con l’annuncio clamoroso dell’addio. Del suo campionato, da ricordare il goal del 15-4 all’ITP Klan, perché vale il +800 nella differenza storica del club; ma anche purtroppo il suo imbarazzante scherzo, di cattivissimo gusto, proprio alla vigilia del big match contro la Dinamo Losca, quando, sanissimo, annuncia lo rottura del legamento crociato, solo per il gusto di deridere i malcapitati compagni, gettando l’intero ambiente nel panico. Sarà un caso, ma la squadra cade sul campo, dopo 10 gare da inbattuta… Un goal storico anche alle finali, quando sigla il 3500esimo della storia societaria, giocando una buona gara su Papola, contro la Longobarda… Ma anche lì, un brutto cartellino rosso, nel match decisivo contro il Sorgane, che di fatto, costa l’eliminazione ai Giardini. Doppia ammonizione per fallo omicida su Mordini e parata di mano sulla linea di porta. La squadra resta in cinque effettivi e capitombola. Anche nella memorabile trasferta di Verona, non che si comporti come si deve… Dopo aver quasi “violentato” la sorella el capitano (:-), ruba un oggetto caro ai nostri amici, che ci avevano ospitato con tanto calore… Insomma un’annata buia, che forse sta alla base del suo annuncio shok di fine stagione, quando comunica di voler appendere le scarpette al chiodo. Annuncio in realtà poi ridimensionato, visto che sarà semplicemente out dal giro dei titolari e fungerà da prima riserva, per dedicarsi completamente al suo amato calcio a 11, senza abbandonare del tutto un gruppo di amici che adora.
Stagione ’12-’13
UOMO-SQUADRA PER SCOPATA
Dopo l’annuncio dell’addio, ritrattato poi in auto-retrocessione a riserva, gioca solo 10 gare impreziosite comunque da 5 goal. Nonostante le presenze col contagocce, trova però il tempo di togliersi qualche soddisfazione, grazie alla buona continuità di rendimento, come la conquista del Trofeo Uomo-Squadra invernale assegnatogli dopo il match d’andata col Polcanto, o, ancor più sentita, la vittoria del Trofeo Uomo-Squadra primaverile, conquistato grazie al “9” in pagella ottenuto nella memorabile trasferta di Verona, quando riesce a vendicare la sconfitta dei Giardini sul campo contro i Baruconi, finendo sotto le lenzuola di “Mary Per Sempre”, la medico sociale del team, non che sorella del glorioso capitan Steps. Uno smacco agli amici gemellati, che vale più di cento vittorie… Da “Rosso Boia” ricercato in tutti i vicoli scaligeri per le pessime figure dell’anno prima, si inginocchia davanti a capitan Steps ai piedi del Bentegodi, ottiene il condono dei peccati e la rinuncia all’annunciata “caccia al rosso” di mezzanotte, per poi colpire senza pietà la figura barucona femminile per eccellenza… Cin cin butei cin cin butei cin cin butei cin cin…
Stagione ’13-’14
LA PEGGIOR STAGIONE DELLA CARRIERA
Altra stagione da prima-riserva auto dichiarata, con un po’ più presenze (16) e sempre pochi goal (7)… Questo non vuol dire che non viva a pieno il mondo Gvl in tutte le sue altre sfaccettature. E’ tra i pochi impavidi nero-aracnio infatti che durante la pre-season hanno il coraggio di sfidare sul ring il noto pugile Adriano Nicchi, ed è presente, quando possibile per il lavoro, alle cene, alle trasferte europee e agli eventi più importanti organizzati dal team. In campo però non lascia affatto buoni ricordi… La sua peggior prestazione stagionale la vive alla prima giornata contro il Sorgane futuro campione, quando la squadra perde allo scadere, proprio per colpa della sua schizzofrenia violenta e bisbetica… In tale occasione il pagellino ci va giù davvero pesante… In una stagione disputata in modo discontinuo, disordinato, sottotono e sempre fuori allenamento, in cui trovare tracce positive di lui davvero è impresa ardua (rimedia un rosso persino nella goliardica tournée di Verona e esordisce completamente ubriaco al Biancoverde di Castello…), il ricordo di campo più bello è quando si reca in sede CSEN a ritirare la Coppa per il secondo posto in Golden League… trofeo di fatto un po’ anche suo se si pensa alla bella vittoria per 8-7 sulla Losca, che lo ha visto per la prima volta protagonista fianco a fianco a un certo Francesco Flachi. Nella sua lunga carriera un’emozione simile mancava…
Stagione ’14-’15
EFFETTO FIDANZATA E FRASI STORICHE…
Alti e bassi continuano a caratterizzare il suo rendimento… La prima parte di stagione atleticamente è infatti disastrosa, se si esclude la bella prova personale al “Corri la Vita”. Al campo si presenta con discontinuità, partecipa alla spedizione di Verona ma si fa espellere tra le polemiche dopo una prestazione zeppa di erroracci. In campionato va anche peggio… Col Bellavita è un disastro… Una di quelle serate dove non ne imbrocca una, litiga con avversari, arbitro, compagni, come una bisbetica impazzita e, proprio allo scadere, con un mani in area sciagurato, rimette in partita gli avversari… La settimana dopo, rosso nel big match col Macchessegrullo, con la squadra che naufraga e lui che se ne va senza manco salutare… Per ammirare un suo reale risveglio tocca attendere il girone di ritorno… Sarà un caso ma compare la nuova fidanzata Martina e di colpo sembra più sereno. Con la Rubino tornano i goal, la rocciosa fase difensiva, la giusta concentrazione… Anche se permangono atteggiamenti discutibili tipo… “il pallone è quello arancio… l’hai portato te… che non lo riconosci…?”. Dopo la mitica trasferta giardiniana a Londra, sponda Tottenham (con la memorabile scena del “finger in ass” durante un escursione), col Bellavita prosegue il buon trend pur facendosi parare un calcio di rigore. Ma è col Macchessegrullo, nel momento più sentito e importante, che tocca l’apice stagionale. La sua prova in marcatura su “BomberChieccucci” è davvero da lacrime di commozione. Si francobolla su di lui per tutto il match, senza uscire mai, trovando il tempo di portare in vantaggio i Giardini. Gli avversari, imbattuti fin qua, lo patiscono talmente tanto da ricoprirlo di insulti (anche divertenti, tocca dirlo…:-), sul loro profilo facebook, dove viene preso di mira per settimane… Ancora contro di loro, in Top League Provinciale però, a seguito di un’altra prestazione eccezionale in marcatura su Checcucci e Picchioni, ancora impreziosita da un goal decisivo, risulta la vera bestia nera del Macchessegrullo. A fine match, con fare un po’ anti-sportivo, ma da comprendere viste le tante offese ricevute, esclama la frase che passerà alla storia “Foloooo!. Vai a fare le pagelle vai, su quel sito di merda…”, e lanciando il pallone addosso al loro presidente “tieni la palla vai… stasera non l’hai mai vista…”. Da quella sera, per mesi, il profilo face-book del Macchessegrullo non ha proferito parola… Spenti i riflettori. Mentre lui si gode anche il secondo posto provvisorio in classifica cannonieri delle finali… Dalle stelle alle stalle, come gli capita spesso, chiude la sua TopLeague rimediando un rosso diretto contro il Grassina, e rovinando di conseguenza una delle più belle partite stagionali della squadra. E’ comunque, con Zatteri, il miglior marcatore giardiniano di Top. I tornei estivi vanno abbastanza bene. La sua serata DOC la vive coi Cimotti, sia per le belle sassate da fuori, sia per la prestazione, sia per come trionfa alla NutellataGvl e al torneo di DART… Bene anch contro i “Disagiati”, quando segna, su rigore, la rete numero 4200 della storia societaria. La serata no arriva invece contro l’AC Colonnata, a “7”, quando cambia il modulo della squadra risultando il peggiore ad interpretarlo, il tutto nella solita serata di crisi schizzofreniche coronate addirittura dall’atterramento selvaggio di un compagno di squadra, seguito perfino dall’ormai storica frase: “Brogi, che cazzo fai?”… Comunque nel suo discreto finale di stagione risulta il miglior marcatore Gvl sia nel torneo a 7, che al “Biancoverde di Castello”. A fine stagione però, durante l’ultima festa giardiniana, il trofeo che gli spetta è un premio tutto nuovo e non poi così ambito… Il “cucchiaio di legno GVL”… Destinato al giocatore in rosa più cattivo… E lui non ha eguali… 9 cartellini, di cui 3 rossi… Eguagliato persino lo storico record Dimita… La fidanzata, che ne ha ridestato la verve, ora dovrà anche calmarne gli ardori…
Stagione ’15-’16
ENEA E LA BORSA IN MATERNITA’
La sua stagione entra nel vivo quando, nel pre-partita del match d’andata contro l’Atletico Crociato, annuncia alla squadra che diventerà babbo! Seguirà una bella vittoria sul campo, in cui sarà chiamato anche a qualche minuto eroico tra i pali… Poi tutti a festeggiare il grandioso evento all’Aviazione!! L’emozione per l’imminente paternità, in campo non si nota: oneste prestazioni si susseguono, con qualche evento da ricordare, come la sua 400esima in Gvl contro i Disperati, e, solo una settimana dopo, il suo 300esimo goal in carriera nella sua pregevole doppietta contro il LotoFC. Due sassate da fuori da paura… Decisamente più anonimo il suo girone di ritorno, con kili su kili che si accumulano ed il nuovo soprannome ch compare sui pagellini… “Moby Dick”… Il picco più basso a margine della bella vittoria GVL contro il Vanga, quando, non pago dei diversi goal rivali sulla coscienza, si fa espellere per uno “stronchino” alle dita di un avversario, come ama definirlo lui… Salta Roma per il momento particolare in famiglia, alti e bassi in Top League, poi finalmente arriva l’evento dell’anno, e non si parla certo di calcio giocato… Anche vero che i Giardini sono in campo quando accade, precisamente impegnati al Bianco-verde contro il Rifrdi 78… E’ proprio durante la gara che il piccolo Enea viene alla luce… Con l’emozionantissimo babbo che si era presentato in maternità con la borsa dei Giardini, tante volte fosse riuscito a venire al campo… Un attaccamento ai colori immane, che chissà quanto durerà ora che la famiglia si è allargata…;-) Il Rifredi gli porta bene anche in campo, perché proprio contro di loro, durante un’amichevole estiva, gioca la sua miglior gara stagionale… E’ una delle rare occasioni in cui i Giardini vincono il derby, ed il 3-2 è reso possibile dalla sua folgorante doppietta… Due siluri da fuori come quelli che lo resero celebre… Un importante sublime richiamo alle sue grandi doti di stoccatore, per non vivere solo di ricordi…
Stagione ’16-’17
UNA CASA SENZA TV
Da vero evergreen, di nuovo grandissimo protagonista dentro e fuori dal campo, seppur con gli alti e bassi che caratterizzano tutto il suo bipolarismo calcistico sin dal precampionato, dove si va dalla splendida prestazione sfornata contro l’Herta Vernello, al pesante rigore fallito contro l’Autoscuola Chiti, che costa la sconfitta… Nel quarto glorioso campionato vinto dai Giardini, certo non manca il suo zampino. Eroe assoluto della vittoria per 4-1 sull’FC Fardella, che affronta da assoluto migliore in campo. Annulla il forte bomberVannini, pesca il goal del pari Gvl con un siluro dei suoi e impartisce a tutti esperienza, umiltà e mestiere. A vederlo, con quella pancetta da pensionato, davvero non lo si direbbe ancora in grado di simili serate di gloria, ma lui è sempre pronto a smentire. Passa solo una settimana, e nella storica affermazione per 2-1 sul Loto, è di nuovo super. Annichilisce gli spauracchi Misu e Campanile, infonde a tutti sicurezza e inaugura un’umile e vitale gestione del minutaggio tutta sua… che dovrà far scuola… Di uno che pensa alla squadra più che a se stesso… Purtroppo, nonostante l’innata grinta, lo stato di forma approssimativo a volte pone di fronte al rovescio della medaglia… Nel girone di ritorno tocca il picco più basso della sua stagione con la pessima prestazione contro i Pumas, ma in questo periodo la squadra gli perdona tutto, poiché torna ad essere assoluto protagonista fuori dal campo… Di lì a poco, più precisamente prima del match vittorioso contro il Sant’Ambrogio (in cui agisce addirittura da portiere…), annuncia al popolo Gvl che, nonostante la tenerissima età di Enea, Martina aspetta già un secondo erede… In quella casa forse non c’è la televisione. Scherzi a parte, enorme coraggio per lui, mastodontica gioia e immenso orgoglio nel popolo Gvl, che continua ad ingrandirsi. Da calciatore esperto quale è, sa quando è il momento di determinare e sforna la sua miglior prova stagionale proprio la sera del match scudetto contro il Loto, ancora una volta controllando splendidamente Bomber Misu e, soprattutto, trasformando con gran freddezza quel rigore… dopo il quale gli avversari dicono basta e i Giardini possono iniziare a festeggiare… Anche dopo il torneo, nella TopLeague provinciale (nella quale risulta miglior marcatore Gvl), è uno dei pochi giardiniani a produrre ancora applausi importanti. Immensa soprattutto la sua storica tripletta al Sorgane, a margine di un 5-5 che racconterà anche ai nipotini… Va peggio al Torneo Biancoverde, che inizia con un suo sciagurato penalty fallito, che pesa come un macigno su risultato e qualificazione finale… Pessimi ricordi anche della prova contro l’Herta Vernello… Una serata davvero storta che verrà ricordata per il massacro psicologico che infligge al malcapitato Untaru, bersaglio di turno… A fine tornei però vanterà un incredibile primato, risultando il giardiniano in assoluto più presente sia al Biancoverde, che al “Senza Fiato di calcio a 7”. Davvero non male per uno di 36 anni, che abita a 30 kilometri, con un bebé per casa e la moglie incinta. Sangue giardiniano nelle vene, c’è poco da aggiungere. Non a caso, alla festa di fine stagione, con la bellezza di 36 gettoni stagionali, riceve l’amatissimo (in particolare da lui) Premio Fedeltà – Trofeo Nonno Nello. Ora compri la telivisione a casa.
Stagione ’17-’18
NORA E’ LA PRIMA DI TANTE EMOZIONI
Indimenticabile il suo inizio di stagione… Il goal più importante infatti arriva subito, l’8 di settembre, quando nasce la meravigliosa secondogenita Nora. La famiglia ora numerosa e le tante responsabilità di padre, non intaccano però minimamente il suo amore per il Gvl, visto che sarà tra i maggiori protagonisti più o meno in tutti i momenti della stagione. Nel suo bel girone d’andata spiccano la gara d’esordio contro l’FC Mugnone, giocata alla grande a dispetto dello stato di forma sempre più precario e condita con l’euro goal del parziale 3-2, in assoluto il più importante del match; e la gara contro l’FC Disperati, la sua prima da portiere… Prima di una lunga serie visti i tanti infortuni accorsi ai padroni del ruolo. Vederlo giganteggiare tra i pali, a mani nude, contro avversari così blasonati, riempie davvero d’orgoglio tutto il popolo Gvl. Di tutt’altra caratura la figura piuttosto cacina contro i Pumas, in una serata in cui regala goal a ripetizione ai rivali, ma quando c’è qualche kiletto in più, contro avversari così veloci, può capitare… Glissando sul rosso diretto alla prima giornata contro FC Mugnone per una scazzottata, si rifarà ampiamente nel suo ottimo girone di ritorno e soprattutto nella sua gara dell’anno, quella da “9” tondo in pagella contro il Loto. E’ la serata in cui dopo aver marcato egregiamente i fortissimi attaccanti rivali, si sacrifica per la patria sostituendo Viappiani infortunato tra i pali… Due-tre parate di quella gara, decisive per il risultato, restano ancora oggi nella leggenda… Ma le sue prodezze in campo sono niente rispetto a ciò che fa fuori. E’ lui che accompagna l’amico all’ospedale e passa quasi tutta la notte al suo fianco. Un esempio davvero per tutti. Quanto al campo però, verso la fine del torneo, torna d’attualità il suo stato di forma un po’ dimesso… Inizia a pretendere di giocare senza correre, come nella disastrosa gara contro il RioGallegos, e i compagni iniziano a preferirlo quando si immola tra i pali per l’emergenza, rispetto a quando fa il giocatore di movimento senza muoversi… Finirà comunque il torneo da giardiniano più presente, che è davvero tanta roba per un padre di due bimbi piccoli, che sta pure ben lontano da Firenze… Il suo miglior momento alle finali, lo vive nella gara Golden contro l’ASD Oba Oba, in occasione della vittoria che regala ai Giardini gli ottavi di finale. Giocando, e divinamente, da portiere, dopo un’infinità di prodezze, si prende il lusso di siglare un rigore in un momento assai decisivo e di sfornare addirittura l’assist per il 9-3 finale… Una roba che ricorderà a lungo… La voglia di fare il portiere purtroppo però è altalenante ed in continuo calo… Quando si accorge che i titolari del ruolo non rientreranno, non fa proprio i salti di gioia… In amichevole a Castello contro “Atto di Forza” palesa il suo malcontento decidendo di fatto che i Giardini perderanno l’incontro… Fortuna che solo una settimana dopo, alla sua maniera, chiede scusa, si ricrede e giganteggia totalmente all’esordio in Virgin Cup contro la Nuova Dentale. E’ incredibile come riesca ad autoconvincersi dei propri mezzi e a passare da gare inguardabili a vere e proprie imprese eroiche. Dopo ennesime parate da urlo, proprio allo scadere, è lui che si prende l’immane responsabilità di calciare la punizione dal limite che scatenerà le grida di giubilo della torcida giardiniana. Un momento topico della stagione, un’esultanza davvero incancellabile. Prestazione meraviglia che riesce incredibilmente a ripetere nell’arco dello stesso torneo, contro il Casablanca. Anche in quel caso miracoli tra i pali e gesto balistico da urlo su punizione… Purtroppo stavolta senza vittoria finale. Finirà la stagione come terzo giardiniano più presente, 35 gettoni, davvero un gran traguardo vista la sua attuale situazione… Purtroppo però, a causa del cartellino rosso e dei tanti gialli ricevuti in stagione, i compagni, alla festa finale, gli confezioneranno il “Cucchiaio di legno GVL”, il premio che notoriamente va al giardiniano più cattivo…
Stagione ’18-’19
IL NUOVO PRESIDENTE, IL MATRIMONIO E LE ALLUCINAZIONI…. 
Colma di eventi che lo riguardano la stagione numero 19 della sua storia giardiniana, anzi stracolma se pensiamo che, per sua scelta, non è neanche più un titolare del team… Proprio questo è uno dei motivi che, ad inizio stagione, spinge la società ad eleggerlo terzo storico presidente del club, affinché continui ad avere un ruolo, e che ruolo, all’interno del suo storico gruppo di amici. Il nuovo presidente succede a Bandini, dopo 11 anni di successi, così come erano stati 11 gli anni da presidente di Zatteri. Ecco perché i suoi compagni augurano a lui almeno 11 anni di successi e soddisfazioni. La sua prima mossa, stra-condivisa da tutto il popolo Gvl, è iscrivere la squadra ad un campionato cosiddetto “Easy League”, ovvero vietato a tesserati Figc di qualsiasi tipo… Un modo per tornare ad essere competitivi nonostante l’età media ormai elevata… Un modo per tornare a divertirsi insomma. In campo lo vedremo soltanto 14 volte, in concomitanza con emergenze di uomini in rosa, condite però da ben 10 goal… Andare in doppia cifra quando giochi dietro e spesso pure in porta, non è roba per tutti. Se in campo si vede più di rado, le sue presenze sono invece come al solito assai assidue nelle iniziative fuori dal campo… Già in periodo di precampionato ad esempio, è tra i cosiddetti eroi di Baviera, coloro cioè che accompagnano l’amico Gino a festeggiare il suo 40esimo all’OktoberFest… Uno dei momenti stagionali in cui, ovvio, dà il meglio di sé. In campionato regala la prima perla balistica in occasione della vittoria per 5-2 sul SanGaggio… Il goal su punizione che segna in tale evento è seguito da due minuti di applausi a squadre unificate. Da sinistra, in classica posizione davvero innaturale per un mancino, fa partire un bolide con traiettoria pazzesca, che lascia tutti i presenti a bocca aperta. Si tratta certo di uno dei goal più spettacolari dell’intera storia giardiniana. Il SanGaggio gli porta particolarmente bene, perché anche nel girone di ritorno finisce per purgare divinamente e ben due volte il loro estremo difensore… Nell’occasione due tiri liberi a rischio amputazione per il malcapitato portiere rivale. Due missili che permettono ai Giardini di acciuffare un prezioso pareggio, utile per conservare un punticino di distanza dalla vetta. Sempre nel girone di ritorno vive un’altra serata di gloria assoluta difendendo la porta dei Giardini (seppur chiamato in extremis) contro il Carabè… Due rigori a segno in tale occasione, davvero un bel modo per festeggiare con i suoi compagni la gara numero 500 con la maglia Gvl, un evento che sarà tributato a dovere, poche settimane dopo, con una partecipatissima grigliata a lui dedicata nel terreno del Patron (celebri i suoi discorsi alticci durante tale evento…). Altra serata da incorniciare nel suo folto calendario di ricordi, è certo quella della partita contro il Real Vaginad, quando consegna ai suoi compagni di squadra le partecipazioni per il suo imminente e attesissimo matrimonio con la dolce metà Martina. Ma la sua gara top del campionato arriva giusto due settimane dopo, alla penultima giornata del torneo, quando con il presidente a difesa dei pali, la squadra compie una storica impresa… Battere con un memorabile 8-2 la blasonata compagine del Dram Drum. Non pago delle prodezze a ripetizione che sforna tra i pali, si prende la briga di trasformare anche qui un tiro libero impressionante… Passata alla storia, in tale occasione, la sua celebre frase mentre si appresta a calciare… “Non cambiate portiere, non importa quando calcio un tiro libero io…”. Un personaggio così non può che essere adorato dal popolo Gvl, che gli tributa uno degli addii al celibato meglio riusciti di sempre… La squadra lo veste da “cazzo” e lo porta ad Amsterdam per 4 giorni in cui succede di tutto… Non rinuncia a nulla, si gode tutto quello che il weekend olandese può offrirgli e all’insegna della più sfrenata goliardia finisce per ingerire roba allucinogena che gli farà vedere draghi volare tra i canali della città… Seguirà una morte apparente perfino un po’ preoccupante, seguita da un’acclamata e plateale resurrezione, fino addirittura alla gloria del VondelPark, dove cioè, nonostante le ore precedenti dedicate al più sfrenato automassacro fisico e morale, propizia il primo goal dei Giardini con un siluro da centrocampo, nella prima storica gara internazionale del team. Il mondo Gvl non cesserà mai di ringraziarlo per come ha interpretato e vissuto un’esperienza del genere… Al ritorno non sorprende solo il fatto che sia ancora vivo, che è già tanta tanta roba, passano si e no 10 giorni e lui sforna addirittura la sua miglior prestazione stagionale, che gli vale un “9” tondo nel pagellino del giorno dopo di questo sito… E’ la gara contro i Mingo Boys, che vale ai Giardini la vittoria del girone del Senza Fiato Biancoverde, e lui è senza ombra di dubbio l’eroe di serata… Sia perché chiamato all’ultimo secondo vista l’emergenza portieri, sia perché, nonostante abiti a Pontassieve, si presenta a Castello con tutta la sua meravigliosa famiglia al completo (e manca veramente poco al suo matrimonio… per giunta), sia per come para e per come proprio lui sblocca la disputa perforando il fortissimo portiere rivale con uno dei suoi storici tiri liberi… Non solo un eroe da Coffee Shop insomma, ancora sa come dire la sua eccome anche sul prato verde… Nel weekend che precede la semifinale del torneo, lui e Martina convolano a nozze in quel di Pelago. Un matrimonio vissuto in massa dal mondo Gvl, che ha visto Tommy Viappiani giostrare da testimone, Patron Zatteri commuovere tutti con un discorso strappalacrime e comico allo stesso tempo, e tutto il popolo dei Giardini, presentatosi in mutande al ricevimento, divertirsi a non finire. Un matrimonio in perfetto stile Antonelli insomma (peccato per la casa un po’ devastata nella notte, ma ci sta…:-). Dopo il lieto evento, di ritorno dal viaggio di nozze, alla festa di fine annata sportiva del team riceve anche il Trofeo Uomo-Squadra estivo del team per il roboante finale di stagione disputato (media voto periodo di 7,11)…. Un’annata pazzesca insomma, sotto ogni punto di vista…
Stagione ’19-’20
CARTELLINO ROSSO IN TRATTORIA…
Il presidente scende in campo ben 10 volte nella famigerata stagione Covid, realizzando addirittura 5 reti, davvero non male per un vecchietto con la panza… In realtà, agli albori della stagione, si presenta al campo anche in ottime condizioni fisiche, più asciutto ed evidentemente forte di una buona preparazione atletica svolta col calcio a 11. Nella memorabile vittoria in precampionato per 2-1 sugli Stop Player giostra da portiere, per la contemporanea assenza di tutti i titolari del ruolo, e sfodera una prestazione davvero da urlo, parando praticamente tutto e permettendo ai suoi di battere una squadra stra-forte.  Ma è durante la storica trasferta in massa a Verona che è eroe vero… Riesce a presentarsi con tutta la famiglia al seguito addirittura dal venerdì ed Enea ha pure la febbre… Se non è puro sangue giardiniano questo… In quella occasione in campo va piuttosto malino (un paio di goal almeno regalati ai cari amici gialloblu…), però per una volta non rimedia l’espulsione da tradizione… In realtà il cartellino rosso Vincenzo arbitro becco lo tira fuori anche stavolta, ma quando lui è comodamente seduto in trattoria… La sua miglior prova in campionato arriva all’ultima giornata del girone di andata, nel big match contro i Lenti e Macchinosi, fondamentale ai Giardini, per laurearsi campioni d’inverno. Ricorderemo tutti a lungo le due punizioni magistrali calciate con violenza e precisione inaudite, che permettono ai Giardini di restare in partita… Persino l’espulsione che rimedia, reagendo (giustamente) ad un colpo proibito di un rivale, stavolta casca a pennello, dato che con un gioco di prestigio di capitan Maschio, le espulsioni divengono di colpo 4 ed i fortissimi rivali di serata si ritrovano a giocare il resto del match in inferiorità numerica… Il suo innato spirito giardiniano lo rende protagonista di grandi imprese anche fuori dal campo. Ci riferiamo soprattutto alla sua straordinaria partecipazione, con tendina in spalla, alla spedizione Gvl sul Lago di Scaffaiolo, con pernottamento sulla riva del lago… Altra grande stagione da protagonista insomma, peccato per il Cucchiaio di Legno, che gli viene assegnato come giardiniano più cattivo in stagione, durante la reunion di fine annata sportiva… Decisiva proprio quell’espulsione coi Lenti e Macchinosi…
Stagione ’20-’21
PRESIDENTE PARACARRO
Nella difficilissima seconda stagione covid, occorre dividere l’Antonelli calciatore dall’Antonelli presidente. Il primo è un paracarro, imbullettato al terreno di gioco col chimico, che non si sposta nemmeno con un paranco. 5 presenze volenterose, per carità, ma tutt’altro che trascendentali, condite da un unico goal siglato contro “Last Dance” al torneo “Senza Fiato”. Il lavoro dietro le quinte, da presidente, è invece impareggiabile. La sua figura risulta spesso fondamentale nell’arduo tentativo di amalgama, in un momento sempre più difficile e all’interno di un gruppo sempre meno calcettistico…
Stagione ’21-’22
ALLENATORE e GIOCATORE (ancora…)
7 presenze e ben 3 goal per il presidentissimo, che non si limita a lavori organizzativi (svolti in modo egregio), ma, quando chiamato in causa dalle necessità, prova a riassaporare con più convinzione anche il campo. Il ritorno a calcio a 11 gli giova anche per il calcetto e, a dispetto dei 40 anni suonati, la sua forma fisica non risulta disastrosa come nelle ultime apparizioni.  La sua gara dell’anno la gioca alla Floria, in amichevole contro il GS Pomino, dopo l’ennesima sosta COVID. I Giardini perdono, ma la sua prova è davvero esaltante, un inizio 2022 più che promettente. Egregio in marcatura sul forte centravanti avversario, preciso e equilibrato nelle decisioni palla al piede e soprattutto autore di un goal davvero da cineteca, come ai tempi d’oro. Ma il top del top lo raggiunge in panchina, nelle vesti di mister, non appena la società decide che è arrivato il momento di archiviare i cambi prestabiliti a tavolino e portare al campo un vero allenatore con pieni poteri decisionali sulle sostituzioni e non solo. Una svolta epocale imposta dalla ricerca della rinnovata competitività di una squadra dall’età media elevatissima… E lui, questo ruolo, lo svolge in assoluto meglio di chiunque altro, a partire da quella primissima volta alla seconda giornata di Top League contro l’ex Lahm Pred-8, il Footsal Bar… Un 1-1 che ricorderemo, con una prima prestazione-mister da urlo, alla quale ne seguiranno molte altre felici. Un’altra serata che ricorderà con molto piacere è quella dei cosiddetti “poeti decadenti”… La mitica gara vinta a tavolino alla Sales contro quei pazzi del Dram Drum, con succulenta pizzata a seguire da A’Puteca, dedicata anche alle sue 41 candeline…
Stagione ’22-’23
IL RANTOLO DI ANTONELLO CETACEO
Colui che col suo cognome ha dato involontariamente vita alla banda degli Antonelli in terra Lusitana, salvo poi essere ribattezzato Antonello Cetaceo per i suoi bizzarri rantoli notturni, torna finalmente a calcare i campi da gioco in GVL con una certa continuità… 16 presenze e 3 goal in una stagione che lo vede finalmente più giocatore che allenatore, con qualche cartuccia in canna ancora di un certo rilievo. Nel precampionato è subito grande protagonista alla finale del torneo di Apertura, con una prestazione davvero degna di altri tempi, fatta di recuperi, fisicità, calcetto vero. Nel finale, con una mirabolante punizione parata di mano da un difensore, avrebbe evitato la lotteria dei rigori, se solo l’arbitro fosse stato sano… In campionato fa parlare di sé soprattutto alla nona giornata, quando si sacrifica in porta per la mancanza di Manetti e lo fa sfoderando parate in serie davvero sopraffine, che permettono ai Giardini di conservare il pari ed il secondo posto in classifica. Durante il girone di ritorno giostra da portiere anche la sera della mitica partenza per il Portogallo, direttamente da San Piero a Ponti, destinazione Lisbona e Braga… Un’avventura di quelle giardiniane TOP, da tramandare ai posteri, quella che ha dato vita al mito del cetaceo e a tanto altro… Quella che rappresenta in assoluto il momento più divertente della stagione giardiniana. Merita citazione anche la sua partecipazione alla spedizione di Verona con intera famiglia a seguito. Presidente vero.

 

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Decaro Jacopo

Jacopo Decaro rappresenta, dalla stagione 2009/2010, una delle prime alternative a Manetti prima e a Viappiani poi tra i pali. Imbianchino e decoratore nella vita, sposato con Sara e padre di due bimbi meravigliosi, Neri e Rebecca, ama più di ogni altra cosa la pallavolo e si diletta nel campionato locale misto… Anche se recentemente si è buttato a capofitto nel tennis… Trattasi di fighter TPRA… Uno sportivo a tutto tondo insomma… Ma tra una schiacciata e uno smash non disdegna di dare una mano ai Giardini, quando la porta resta sguarnita… Reattivo, coraggioso nelle uscite, sempre vigile e lucido, garantisce una grande affidabilità in un ruolo così fondamentale.

 

Stagione ’09-’10
UN NUOVO SECONDO
DeCaro fa il suo esordio con i Giardini in amichevole a Castello, contro una squadra locale di over 35, e risulta a sorpresa il migliore in campo. Ciò che più stupisce di lui è la buona conoscenza del ruolo e del gioco, il coraggio nelle uscite e l’inattesa generosità agonistica. Per la prima presenza in una gara ufficiale occorre attendere l’eperienza di calcio a 7 di fine stagione, quando sarà chiamato ad altre tre comparsate dalla media totale pienamente sufficiente, considerati gli alti e bassi e le logiche difficoltà (trattandosi anche di uno sport differente, nuovo per lui e per la squadra)… Nelle gerarchie dei portieri pare essere in grado di superare l’altro secondo, Martini, dal fare certo meno partecipativo…
Stagione ’10-’11
PARA ANCHE DI FACCIA…
Due apparizioni in amichevole (bravo soprattutto alla prima con la NewTeam ’95), prima dell’unico gettone in campionato, al ritorno contro i Peanos, prestazione onorevole, senza acuti, ma da mestierante. Resterà nella memoria una mitica parata di faccia… non troppo volontaria…
Stagione ’14-’15
EROE PER UNA SERA
Torna in campo, dopo 4 stagioni, per un’amichevole a Castello, che, essendo derby col Rifredi ’78 banale amichevole non è mai… E nonostante l’ormai veneranda età e l’aver appeso le scarpette al chiodo preferendo loro la racchetta da tennis (ormai tutti lo chiamano “”il mazzolatore”), sfodera una prestazione pazzesca, da assoluto migliore in campo… Le parate che riesce a compiere in quella singola esibizione lasciano sconcertati… E per la prima volta nella storia i Giardini vincono il derby… Sarà un caso… Avesse voglia di parare ancora in Gvl, noi lo aspettiamo…
Stagione ’14-’15
MEGLIO IL TENNIS VAH…
La sua unica apparizione è la debacle col Rifredi78… Serata in cui subisce la bellezza di 13 goal, a margine di un 13-0 onta, che macchia in modo indelebile la storia del classico derby… Nell’occasione subisce la rete numero 3300 della storia societaria, ma non è questo fatto a farlo sfigurare… Bensì il regalare ai rivali goal su goal, con dormite colossali… La sporadicità delle sue presenze, sembra aver inibito di brutto le sue doti… Se deve scendere in campo in questo stato, meglio che pensi al tennis vah… Disciplina in cui sta cogliendo le prime soddisfazioni grazie al TPRA…