Falconi Lorenzo

Falconi Lorenzo, detto rigorosamente ARGANTE, è stato un simbolo di simpatia universale. La sua immagine a volte goffa, ma unica al mondo, lo ha reso un personaggio fondamentale nella storia della squadra. Musicista nella vita, il suo sinistro alla Mihaijlovic, ha spaventato per anni i portieri avversari, il suo self-control un po’ meno…. L’Argante oltre ad un grande difensore è stato la mascotte della squadra e spesso si è messo al servizio di essa con estrema umiltà. Il suo volo “abrasivo” dopo il golden goal, alla prima gara ufficiale della squadra, è passato alla storia. Dal 18 ottobre 2006 è padre della splendida Sibilla, e a poco a poco nella sua vita c’è stato sempre meno spazio per i Giardini. Oggi suona la viola per la prestigiosa Orchestra di Santa Cecilia a Roma, ma, seppur di rado, non disdegna quando può di tirare due calci a pallone coi suoi amici di gioventù.

Stagione ’96-’97
IL GOLDEN GOAL DELLA STORIA
La sua carriera nei Giardini non può cominciare in modo migliore: è lui infatti l’uomo partita della prima gara storica della squadra, contro il Bar “il Ristoro”. Dopo aver fatto ben 4 assist, è lui a segnare il golden goal della vittoria epica, e a lanciarsi contro il terreno per ricevere “il monte” dai compagni in festa. In questa prima stagione disputa 14 presenze, segnando 13 goal, pur giocando spesso in difesa. Ogni tanto cede a qualche calo tecnico-fisico rilevante, ma si riscatta sempre prontamente come al torneo del velodromo, contro il GS 92, quando ravviva la partita con una doppietta da incorniciare. Il torneo di Figline, lo vede invece, un po’ più assente e ancora più discontinuo, ma i grandi goal dalla distanza lo assolvono sempre e gli fanno chiudere una stagione nettamente al di sopra della sufficenza.
Stagione ’97-’98
UN SALTO DI QUALITA’ PLATEALE
Secondo miglior marcatore dell’anno con 12 reti, è l’unico giocatore a non abbassare il proprio standard in una stagione così disastrosa. Senza mai rivendicare ruoli da titolare, sa attendere il proprio turno e colpire al momento giusto. Pur soffrendo l’impatto con il primo vero campionato, gioisce più di tutti per la prima vittoria ufficiale dei Giardini, per 2-1 sugli Stars, ottenuta grazie ad una sua sorprendente doppietta di testa. Seguono alti e bassi, pesanti cartellini, fino alla sua serata di grazia, contro il “Cral Metro”, quando, autentico mattatore, realizza una fantastica tripletta. Più attaccante che difensore; lo dimostra anche alle finaline, quando si ripete in doppietta, contro l’ “AD Pine”.
Stagione ’98-’99
LODE A CHI SA ASPETTARE IL SUO TURNO
Tre, le sue gare-più, nell’anno dei Giardini dei record! Contro l’Antico Beccaria, quando realizza una splendida punizione; alla prima di campionato contro i “Dos Los Ramatos”, quando i Giardini conquistano i loro primi tre punti proprio grazie ad una sua superba doppietta; e all’ultima, contro l’Officina Mani Nere, quando una sua tripletta regala il quinto posto alla squadra: tre goal un po’ fortunosi, ma voluti a tutti i costi! Ottimo per grinta e determinazione, come al solito è bravissimo nell’attendere silenzioso, per poi sostituire all’occorrernza, a testa alta, sia Mattioni in difesa, che Luti in attacco.
Stagione ’99-’00
LA MUSICA PRIMA DI TUTTO!
A causa di continui impegni di lavoro, snobba un po’ il calcetto e totalizza solo 12 presenze, condite però da ben 10 goal, nonostante il suo rendimento sia stato carente per la discontinuità. Se la forma fisica non è più quella di una volta, l’impegno è il solito; e lo dimostra contro la “Resistenza F.C.”: un eurogoal da 20 metri, una punizione al “7” e uno slalom goal da vero bomer di razza!
Stagione ’00-’01
CRONACA DI UNA SERATA DA EROE
Trasferitosi a Roma per i soliti impegni di lavoro, non può svolgere a tempo pieno il suo ruolo, ormai consolidato, di prima riserva del gruppo, e totalizza solo 9 presenze. Ma alla terza giornata, i compagni hanno bisogno di lui! La squadra, pur palesando ottime potenzialità, si ritrova con zero punti in due partite e deve assolutamente vincere. L’Argante viene chiamato in sostituzione di Antonelli infortunato, al centro della difesa. Ma mentre si cambia, arriva una telefonata del portierone Manetti che deve, per motivi di lavoro, disertare il match. La società è inesorabile: “non si può più rischiare, siamo in cinque precisi, Maschio va in difesa, Argante in porta!”. Quello che succede dopo è difficile da raccontare a chi non l’ha vissuto dal vivo. Un difensore veterano come lui, arriva da Roma per esordire finalmente in campionato e si ritrova in porta, ruolo che non ha mai ricoperto e che dovrà onorare con tutta la rabbia che questa situazione può suscitare. Ebbene non ne azzecca una, lasciando intendere presto all’avversario che questo ruolo non l’ha mai ricoperto. La squadra corre fino alla morte, affinché il forte “F.C. Terzolle” non arrivi mai al tiro. 5 tiri, 5 goal, semplicemente perché è completamente cieco! Quando tutto lascia presagire alla disfatta, a tre minuti dal termine, sul 5 pari, Frosini trova uno dei più bei goal della storia dei Giardini, ma quando il sogno comincia a prendere forma, a due minuti dalla fine, l’arbitro inesorabile indica il dischetto: rigore per il Terzolle. La tensione si taglia con il coltello e tutti sanno la tremenda sorte che li attende. Ebbene, quel testone di “cazzo” il rigore, lo para davvero e si ripete all’ultimo secondo con una prodezza divina (nel senso che qualcuno da lassù ci ha messo lo zampino) che evita il pari. I Giardini ottengono così i primi tre punti in campionato e l’Argante assurge a simbolo incontrastato della vittoria rimediando un “9” tondo nel pagellino, voto che premia non tanto la prestazione, quanto il suo inaudito attaccamento alla maglia che lo porta ad adattarsi sempre ad ogni situazione con umiltà e coraggio, solo per il gusto di esserci. Per tutto il campionato il suo gesto sarà ricordato come il vero e proprio “LA” all’ascesa dei Giardini ai Play Off, e la squadra, consegnerà proprio a lui, l’ambito trofeo dell’ottimo piazzamento in campionato. Merita breve citazione anche l’amichevole vinta per 16-1 contro la “Squadra Uno”: l’Argante realizzerà un poker e uno dei goal sarà un ormai celebre, tacco alla Crespo!
Stagione ’01-’02
NO FEAR… C’E’ L’ARGANTE!
Nell’anno della promozione, si specializza nel ruolo di difensore centrale e ritorna ad essere presente con continuità, fino a divenire “settimo uomo” ufficiale, cioè paziente panchinaro pronto ad entrare per qualsiasi emergenza. Col tempo ritrova la forma migliore e dà il massimo di sé ai Play Off provinciali, quando, con un’indimenticabile doppietta, stende i “No Fear” e può festeggiare, al pari dei suoi compagni, il salto di categoria.
Stagione ’02-’03 UN RICONOSCIMENTO ATTESO DA UNA VITA
16  presenze, e 10 goal, nel suo primo anno di Promozione, che fa di lui, l’unico, in quanto a numeri, a non aver avvertito il salto di categoria. Dopo tanta panchina e prestazioni in ribasso, esplode in campionato contro il “Ghiottone” (splendida doppietta e prova magistrale), per non tramontare più… Quando, contro l’ “AC Lions”, festeggia la centesima presenza in bianco-blu, ci sono anche le telecamere di Tele37, ad attenderlo per un’intervista davvero emozionante, a fine match. La sorprendente continuità a fine stagione, e le prove egrege contro “la Pelota” e il “Byron F.C.”, gli consentono di vincere il Trofeo-Uomo Squadra, che la società gli consegna a fine anno, al ristorante l’Acqua Cheta… Un meritato riconoscimento atteso da una vita!
Stagione ’03-’04 DOPO I BALU’ BALU’ IL DECLINO…
Solo 10 gare per lui (siamo vicino ai miimi storici), comunque condite dai 6 goal realizzati. Riesce a lasciare veramente il segno solo in un’occasione degna delle sue storiche prestazioni gloriose passate. Si tratta del match di ritorno contro i Balù Balù, battuti per 6-3, che consolida la terza posizione in classifica. La sua prova è magistrale sia in difesa, dove chiude ottimamente tutti gli spazi, sia in attacco dove oltre agli assist decisivi realizza una roboante doppietta. Il secondo goal è su tiro micidiale da posizione impossibile! Sarà 8 nel pagellino e non a caso, contro la Dinamo Losca quindici giorni dopo arriverà il Trofeo Uomo-Squadra primaverile! Va decisamente peggio invece durante il proseguo del torneo e ai Play Off. Appesantito, anarchico, sfodera prestazioni davvero  incolore che costringeranno la squadra ad allargare il proprio parco riserve per la difficile categoria difesa. La sua devozione ai colori bianco-blu invece è sempre da 10 e lode e basterà per conservargli sempre un posto speciale nel team.
Stagione ’04-’05 LAVORO DIETRO LE QUINTE
Ormai pura comparsa in campo (solo 6 presenze e solo 2 goal in tutto l’arco della stagione), si sta ritagliando i suoi spazi in modo davvero professionale, dietro le quinte, nel ruolo di secondo a Comensoli, di dirigente organizzatore e anche di gestore di questo sito, durante la luna di miele presidenziale. Il fisico non è più quello dei tempi migliori e la categoria raggiunta dai Giardini è davvero ostica, ma la sua fede bianco-blu non ha freni e per niente al mondo lo scoraggerebbe. Vista la rosa sempre più numerosa e competitiva, si ritaglia un posto in campo solo a fine stagione. La sua miglior prestazione è senza dubbio quella contro la “Ola” giocata da punta centrale: una gara più che onesta, premiata da un goal di rapina da vero avvoltoio d’area.
Stagione ’05-’06 L’ARGANTE E’ INCINTA!!!
Dopo mesi di sola dirigenza rientra in campo nel Torneo Senza Fiato contro le Sciampiste ed il suo esordio stagionale è davvero da incorniciare. Una tripletta meravigliosa condita da un goal di destro al volo che resterà nella storia. Ma il suo goal più bello della carriera lo ha già realizzato, anche se i compagni ci hanno messo ben 4 mesi ad accorgersene! L’Argante è incinta!! La notizia si sparge per lo spogliatoio alla vigilia del match contro il Caffè Baglioni. Una nuova blu-elettrica è in arrivo: sarà la prima figlia dei Giardini!! Festa a sorpresa della squadra nel dopo partita con scenette goliardiche davvero memorabili… Quanto al campo un anno un po’ pensionistico il suo, dicevamo, ma, quando meno se lo aspetta è chiamato alle armi nel momento più importante… Semifinale ad eliminazione diretta del Trofeo Estivo Csen! I Giardini si impongono per 3-2 sul Buratti e lui ci mette certo del suo. Decisamente peggio l’esperienza nella finale contro il Gruppo Sportivo Grassina, quando senza aver giocato neanche un minuto si ritrova a dover calciare il rigore decisivo nella serie ad oltranza. Lo sbaglia ed i Giardini perdono il torneo, ma come fargliene una colpa. Il rigore non è stato freddo, mentre lui certo lo era fin troppo.
Stagione ’06-’07 UNA PUNTATA DI SFIDE…
3 presenze condite da ben 6 goal e per uno che ormai fa il dirigente più che il giocatore è davvero un super-bottino. Chi l’avrebbe mai detto dopo quello sciagurato esordio stagionale contro il Forzieri team, macchiato da un penalty fallito (per lui ormai sono un incubo). Il neo papà (è nata la bellissima Sibilla il 18 di ottobre, la prima figlia dei Giardini) attende impaziente il suo momento tra impegni genitoriali, di lavoro e Giardini al completo quando sarebbe disponibile lui… Ed il momento arriva quando meno te lo aspetti nel big match con La Nave, che vale addirittura la qualificazione Play-Off. Impossibile descrivere in poche righe la sua gara: occorrerebbe una puntata di Sfide. Entra dalla panchina centellinando i minuti a disposizione nelle gambe e cambia volto al match segnando due goal (il secondo meraviglioso), che di fatto regalano vittoria e play-off alla squadra… Come nelle più belle favole a lieto fine… La sua ultima apparizione stagionale, anch’essa positiva, la sfodera nel “Triangolare dell’amichevolità” (tripletta). Ai play-off, contro il Fiorenza, la squadra si stringe vicino al suo eterno compagno indossando il lutto al braccio per la scomparsa del babbo Roberto… Fatti che non vorremo mai raccontare… Alla festa di fine anno la scoietà uscente decide di premiarlo col Trofeo Uomo-Squadra Estivo per l’esorbitante media (7,5) del suo finale di stagione. Da dirigente preziosissimo (ma un po’ più assente…), quando chiamato, sa ancora dir la sua da giocatore… Da 11 anni…
Stagione ’07-’08 ADDIO
Ormai elemento estraneo alla squadra e al gruppo, si rivede sul prato verde solo ad inizio stagione in occasione del match di precampionato contro il Crazy Bar e lo si ricorda più che per l’ultimo goal con i Giardini, per la rissa che scatena per una buona dose di infantile nervosismo. Iniziò contro un bar e ha chiuso contro un bar. Da quel giorno solo un’altra breve apparizione al campo per spiegare che per i Giardini non ha più tempo. La famiglia, il lavoro, magari dei nuovi amici. Noi gli auguriamo un sincero in bocca al lupo per tutto.
Stagione ’10-’11
A VOLTE RITORNANO… 🙂
Durante un’anonima amichevole di fine stagione a Castello, l’ultima per esattezza, si riaffaccia al campetto dopo 3 anni e mezzo di vuoto assoluto. E’ una gradita sorpresa per tutti. La forma atletica è quella che è, da buon padre di famiglia, tutto casa e lavoro, ma il mancino velenosissimo è quello di sempre. Segna due goal, compreso il 90esimo sigillo in carriera, a lungo atteso da chi, in cuor suo, sapeva che prima o poi sarebbe tornato…
Stagione ’11-’12
POKER AL SAN GIUSTO!
Tre presenze stagionali per lui, le prime due in precampionato, dove fa un’onesta figura, risultando addirittura il migliore in campo nella prima contro l’ITP Klan. Ma quella che meglio mette in luce un suo redivivo stato di forma ed il fatto che anche a Roma, quando ha possibilità, due calci al pallone li tira, è l’amichevole estiva contro il SanGiusto. In tale occasione sigla un sontuoso poker, impreziosito da un goal di rara bellezza, forse uno dei più belli di sempre, quando da posizione impossibile, all’altezza del corner destro, fa partire un destro al giro da paura (ed il destro non è certo il suo piede), che beffa il portiere lasciando tutti a bocca aperta… Si facesse vivo più spesso potrebbe ancora dir la sua anche in campionato…
Stagione ’12-’13
COMPARSATA
Comparsata alla primissima gara stagionale, amichevole di lusso contro la Sex… Un po’ “imborsito” dai fasti estivi quando è chiamato a difendere, si riscatta invece quando giostra da punta, regalando buone giocate e bagnando l’unica presenza 2013/2014 col goal.
Stagione ’14-’15
IDEM
Ancora una volta una piacevole toccata e fuga nell’universo giardiniano. Stavolta avviene in primavera, mentre i Giardini preparano la TopLeague provinciale. Per il giovane Massy Zatteri, appostato in panchina, giostra addirittura da migliore in campo assoluto nell’amichevole contro il SanGiusto. La condizione fisica ottimale sembra un lontano ricordo, ma ci mette animo e grinta e confeziona una gran giocata per il goal di Bottai, che alla fine risulterà preziosissimo ai fini del pareggio…
Stagione ’22-’23
9 STAGIONI DOPO!!!!!
Che gradevole sorpresa! La vecchia gloria giardiniana si presenta al campo 9 stagioni dopo l’ultima volta e a 11 anni di distanza dal suo ultimo goal in GVL. Forma fisica ovviamente non al top, ma tanta voglia di far bene, risponde alla chiamata per un ‘improvvisa emergenza nel comparto a 7 dei Giardini e si presenta alla Sales direttamente di rientro da una tournée in Francia, sfoggiando un’ottima prestazione come braccetto sinistro della difesa a 3. Grinta, mestiere e mancino sempre educato. A prescindere dalla prestazione comunque, rivederlo in campo e godere della sua compagnia anche nel post-partita al “Vecchio e il Mare” davvero non ha prezzo.

 

post

Zatteri Riccardo

IL FONDATORE DEI GIARDINI Zatteri Riccardo, nato a Firenze il 12 febbraio del ’78, nella vita responsabile edile per la Edilvid Restauri e dirigente calcistico degli allievi del Castello, dal lontano 1996 leader carismatico della squadra, ha dato anima e corpo alla costruzione di questa società della quale nel 1997 è diventato presidente. Dalla fondazione  a oggi (tranne brevi intermezzi) l’ “Intramontabile” è stato il giocatore che ha segnato il maggior numero di reti con la maglia dei Giardini oltre ad essere il giardiniano con più presenze. Nato come intermedio offensivo sinistro, dal ’99 in poi, ha ricoperto il ruolo di prima punta della squadra, per poi svariare un po’ in tutti i ruoli d’attacco. La sua generosità in campo fa di lui un simbolo di grinta e attaccamento alla maglia notevoli. Quando l’estroso goleador dei Giardini scende in campo, si ispira ai suoi idoli Roberto Baggio, per la tecnica, e Juan Sebastian Veron, per il carisma. Il 28 giugno 2007, con la moglie Ilaria in dolce attesa del primogenito, ha rassegnato le dimissioni da presidente, eleggendo come suo erede il “prestigiatore” Bandini e limitandosi a lavori di archivio. Dal 29 luglio 2007 è papà del promettente centrocampista del Castello Massimo, al quale si è aggiunta il 23 settembre del 2009 la sua adorata ballerina Viola… Quando gli acciacchi dell’età lo permettono, dice ancora oggi la sua sul prato verde…

 

Stagione ’96-’97
54 GOAL IN 19 GARE: MAMMA MIA!
Stagione impressionante! Con 54 goal in 19 gare, ha scritto a caratteri indelebili, il suo nome, nella storia della squadra. Cannoniere, allenatore in campo, convince tutti ad impegnarsi al top, in una stagione transitoria che proietterà la squadra verso il suo primo campionato. Il poker all’esordio, suo e della squadra contro il “Bar il Ristoro” (tra i 4 c’è un gran goal di testa), fa subito ben sperare. Contro i “Pesci & company” segna 6 reti e dà il via ad una serie di match da protagonista assoluto del fronte d’attacco: slalom ubriacanti, prodezze acrobatiche; è trascinatore dei suoi compagni anche quando, al torneo del Velodromo, è in netto calo di rendimento. Si rifarà ampiamente al “torneo di Figline”, quando vincerà il titolo di capocannoniere con 26 reti in 6 partite, che trascineranno la squadra verso il primo titolo. Contro il Bar D.C., tra i suoi 7 goal, c’è il cinquantesimo sigillo in maglia rosa!
Stagione ’97-’98
L’ALA SINISTRA PRESIDENTE
Ad inizio stagione assume su di sé ogni responsabilità societaria e diventa il presidente dei Giardini di via Locchi, riconosciuti dal CONI. In campo, per sfruttare la sua velocità, abbandona ruoli offensivi e va a maturare tatticamente sull’out di sinistra, dove segnerà molto meno in una stagione in cui, sia lui che la squadra, peccano di inesperienza, all’impatto con il primo campionato di Prima Categoria. L’unica nota davvero positiva, è la sua capacità di gestire il folto spogliatoio, per costruire al meglio, i Giardini del futuro. In campo, dopo l’ottimo precampionato, trova qualche guizzo d’autore da ricordare anche in campionato, come la prima doppietta contro il “CralMetro”, o lo stroico slalom-goal nel derby contro il “BarFranco”, o il goal-vittoria, di testa, agli “Stars”.
Stagione ’98-’99
I GOAL, I RECORD, LE DIFFICOLTA’ SOCIETARIE
Situazione ribaltata! Si toglie grandi soddisfazioni in campo, ma si imbatte nelle prime grosse difficoltà di gestione. Portando giocatori troppo estranei al gruppo, per vincere subito, non fa altro che provocare le prime crisi di uno spogliatoio ingestibile, con i suoi ben 15 tesserati. Per non parlare del fallimento economico a fine anno, che cade tutto sulle sue spalle… Ma se le difficoltà dell’anno precedente, lo avevano fatto maturare tatticamente, gli errori gestionali di quest’anno, lo faranno crescere come presidente! Come laterale sinistro titolare, sigla 43 goal in 27 match e la sua intesa offensiva con Luti, sarà alla base delle vittorie dei Giardini dei record del ’98. Estrema soddisfazione per lui vedere la sua squadra spopolare agli occhi di tutti in Toscana, e apparire per la prima volta sui giornali sportivi locali… Due i suoi goal memorabili: un tacco da fuori area che piega i “Beastie Boys”, e uno slalom dalla propria area, che impressiona i “Red Bull”. E’ l’unico a non mollare quando a fine andata la squadra inizia a perdere, e non getta la spugna neanche quando gli si chiede di sostituire Luti, un giocatore troppo diverso da lui, sia tecnicamente, che, soprattutto, tatticamente. Pur di salvare la patria, s’inventerà anche portiere contro la “Florentia”, ma la sua pazienza sarà ripagata solo all’ultima di campionato, nella bella vittoria che vale il V posto, contro l’ “Officina Mani Nere” di San Frediano. Poi tanto lavoro dietro la scrivania, con capitan Maschio, per salvare il team…
Stagione ’99-’00
UNA PUNTA DA 69 GOAL A STAGIONE
Stagione esemplare! In campo segna 69 goal in 36 gare, come nuova punta titolare, fuori dal campo disegna finalmente una signora squadra, un gruppo di amici eccezionale, che riesce a riversare in campo la sintonia che li contraddistingue nella vita! Un gruppo in crescita dalle grandi doti umane e balistiche, destinato in futuro, a togliersi grandi soddisfazioni. Contro le Cure, in estate, si inaugura punta centrale, con un gran poker, condito da un pallonetto alla Denilson, il 400esimo goal della storia societaria. Con Maschio trasmette alla squadra le geometrie tattiche di un nuovo fenomenale schema a rombo e risultati e divertimento si vedono da subito. Forte della Coppa Goleador ’99, vinta in quanto bomber principe dell’anno prima, si fa ricordare soprattutto per il goal nel derby contro il “Bar Franco”, quando imita Batistua a Wembley; per la cinquina rifilata al “Comune”, tra acrobazie e lanci telecomandati alla Veron; e per la gara col “Dram Drum”, quando con tre reti al più forte portiere del campionato, festeggia la sua centesima gara in bianco-blu. Cala fisicamente a fine stagione, ma resta sereno, convinto di aver creato un gruppo davvero unico!
Stagione ’00-’01
IL PIANTO DOPO LA “RESISTENZA”…
85 goal (INCREDIBILE RECORD!!), più di 40 presenze, per il bomber consacrato dei Giardini di via Locchi… e pensare che come presidente gioisce ancor di più che come giocatore: la nascita del sito internet, il primo invito tra i colleghi al museo del Calcio di Coverciano, gli acquisti azzeccati di Antonelli in difesa e del nuovo mister Cadetto, il salto di qualità e finalmente i tanto attesi Play Off, conquistati dopo anni di sacrifici. In campo, superata quota 200 goal, quando segna non fa più differenza tra destro e sinistro. S’inchina alle sue prodezze l’ “FC Terzolle”; al “Copacabana” ne segna 6 tutti assieme, contro la “Resistenza” una tripletta che vale la testa della classifica, per non parlare del superbo poker al “Transport”… e pensare che nelle amichevoli, con meno responsabilità sulle spalle, è ancora più devastante. Dopo la vittoria, nel ritorno, contro la “Resistenza”, che vale i primi storici Play Off, non riesce a trattenere le lacrime agli occhi. Anche all’ultima gara, contro il Sesto Senso campione, del cugino Raffaello Zatteri (parentela scoperta sul campo!?!), gioca una partita impeccabile. Arriverà ai Play Off, con troppe gare nelle gambe e non andrà oltre una bella tripletta alla “Barriera Viola”.
Stagione ’01-’02
LA PROMOZIONE, IL GOAL IN ROVESCIATA, 50 CENTRI IN CAMPIONATO: INCREDIBILE!
Annata memorabile! In un colpo realizzati i tre sogni di una vita da presidente-attaccante: un goal in rovesciata in una gara ufficiale, il raggiungimento di quota 50 goal in campionato, e il fatto che quei 50 goal siano serviti per il passaggio dei Giardini in promozione! Piacere sublime, goduria estrema, l’aver visto crescere la sua creatura a scacchi per anni, con pazienza e devozione, crescendola come un figlio, fino alla maturità della promozione. Sarà stato il suo splendido cucciolo di Rott-Weiler a portar fortuna, fatto sta che, anche in campo, gioca una stagione esemplare condita da 84 reti! Impossibile citare la quantità industriale di prodezze collezionate, ma alcune vanno ricordate: i 6 goal al Copacabana che lo proiettano in vetta alla classifica marcatori, il goal numero 300 in carriera siglato al “Comune” di tacco e la tripletta al “Padule” che gli vale la pioggia di complimenti dagli eterni rivali. Contro il Copacabana Maschio, per il suo 24esimo compleanno, gli regala una statuetta in onore al presidente-giocatore, che ritrae un giocatore in rovesciata: statuetta che si rivelerà profetica. Imbeccato perfettamente da Bandini, in rovesciata volante alla Van Basten, realizzerà un goal indimenticabile… Come non ricordare poi il velenosissimo sinistro-goal-promozione, allo scadere, che vale il 5 pari contro la “Munda”: 22 gare in goal consecutive… E dulcis in fundo, la tripletta al Limo, quando la Promozione diviene matematica… 24 aprile 2001, una serata di festa che non scorderà mai, quando all’ultima giornata, passa da 47 reti a 50, in campionato, quarto in classifica marcatori, e beve finalmente lo spumante della promozione. Ai play off non brillerà e si farà ricordare solo, contro “le Torri” per un brutto infortunio al ginocchio, che lo terrà lontano dai campi per tre mesi.
Stagione ’02-’03 L’EUROGOAL A TELE37, CHE FA IL GIRO DELLA TOSCANA
Stagione triste per Zatteri, che, ripresosi dall’infortunio, torna in campo e assiste agli infotuni a ruota di un po’ tutti i compagni. Cercherà di reggere la baracca alla meglio, ma dovrà accontentarsi di una sofferta salvezza, al primo anno di promozione. Paradossalmente però, è stato l’anno in cui ha acquistato più notorietà. La domenica prima del campionato, emozionatissimo, compare sul piccolo schermo, a Tele37, intervistato al Museo di Coverciano. Ma un vero tributo alla carriera lo ottiene, quando Tele37 trasemette la gara della seconda giornata contro il Querceto e la sua tripletta che vale la vittoria: in particolare un suo eurogoal con megafinta sull’uomo, che fa il giro della Toscana, con annesso urlo di gioia alla Tardelli…Purtroppo la sua 200esima gara con gli scacchi coinciderà con la prima sconfitta in campionato, contro il “Tassello”. Dal programma televisivo “caletto+” piovono complimenti sulla sua freddezza, anche dopo il match col “CDP Querceto”. Nel resto del torneo, generoso, ma isolato, non lascerà spesso il segno. Un sussulto saranno i 7 goal rifilati al “Rayo Fiorentino”, che Tele37 trasmetterà la domenica successiva, ma senza i clamori di inizio stagione… Ormai, in uno spogliatoio abituato a vincere, regna il nervosismo. All’ultima giornata, contro i campioni dell’ “Olimpica Firenze”, gioca una gara davvero magistrale, che premia una stagione di sacrifici e poche soddisfazioni. Con 32 goal in campionato, è comunque settimo marcatore del torneo, nonostante il salto di categoria e le tante vicessitudini. In Coppa Europa, contro il BZGavinana, rimedia per proteste un’esagerata prima espulsione in carriera, ma all’ultima, nel derby contro l’ “Arca Rifredi”, raggiunge quota 400 goal con i Giardini e vince la quinta Coppa Goleador consecutiva.
Stagione ’03-’04 UN PALLONETTO DA PLAY OFF…
Ottima stagione per lui se si pensa al noioso guaio al tendine rotuleo che l’ha messo ko nel precampionato e che non l’ha fatto mai giocare al top della forma. Scorrendo i suoi pagellini non ci sono gravi insufficenze, ma buone medie, anche se la vena realizzativa non è più quella di un tempo. Lontano parente dello Zatteri che lottava per le classifiche marcatori, con appena 27 goal in 28 incontri, giocati spesso da punta centrale, ha sancito formalmente l’addio a tale ruolo. In categorie più maschie e tecniche come la promozione, davanti occorre maggiore peso atletico, mentre la sua rapidità ed il suo estro trovano miglior risultato in altre zone del campo. Da ricordare la sua ottima prestazione contro i Balù Balù (bella doppietta) che vale alla 13esima giornata il terzo posto in classifica ed il suo goal in doppio passo, nella superba gara dei Giardini contro l’Abobo a fine torneo, vinta per 5-3. Ma il suo “goal dell’anno” lo segna all’esordio assoluto dei Giardini in una gara di Play Off provinciali di Promozione. All’ultimissimo minuto, oltre il 51esimo, inventa al volo un pallonetto d’autore che batte il portiere dell’MCL Quinto Alto in uscita e vale il pareggio per 6-6, che fa sognare i Giardini… Putroppo i Play Off finiranno male e lui festeggerà le sue 250 gare in bianco-blu (record!) proprio nel giorno dell’eliminazione matematica, contro il Paguro’s Club… L’ottimo finale di stagione gli porterà il Trofeo-Uomo Squadra Estivo.
Stagione ’04-’05 STORIA DI UN INFORTUNIO E DI UN MATRIMONIO
La sua nona stagione in bianco-blu sarà più ricordata per il cosidetto “Matrimonio Societario” con l’amministratrice delegata Ilaria Cavaciocchi e per il lungo infortunio alla caviglia, che per quanto visto in campo, anche se, siglando 21 reti in appena 16 match giocati, sta ritrovando la sua vena realizzativa pur giocando sempre più lontano dalla porta. Ormai il suo ruolo è tornato ad essere il laterale di fascia, preferibilmente sinistra, portato ad offendere, ma con tanta voglia di imparare a difendere… Dopo un buon precampionato, nel quale solo lui, Bandini e Lamioni hanno trovato la via del goal, stecca le prime gare del torneo, facendosi addirittura parare un rigore, alla seconda contro il Giaguaro. Il vero Zatteri si intravede dopo l’amichevole, contro il Campino di Coverciano, i cui ragazzi ancora hanno incubi la notte sul suo incredibile goal di tacco… Da quel momento anche in campionato le cose vanno meglio. La miglior prestazione dell’anno la gioca all’11esima, contro Allanon, se non altro per il fantastico goal in cucchiaio, che chiude il tabellino sul 9-5 per i Giardini. Poi l’infortunio, una brutta distorsione al malleolo che gli fa chiudere la stagione con enorme anticipo, ma che gli permette di concentrarsi sul grande evento… I ragazzi della squadra oltre ad un quaderno strappalacrime che porterà sempre con sé e ad uno splendido televisore al plasma, gli regalano la qualificazione ai Play-Off, che seguirà via sms dall’America, durante il viaggio di nozze.
Stagione ’05-’06 ANCORA GOAL STRAORDINARI, ANCORA CARTUCCE DA SPARARE…
Stagione con alti e bassi per i Giardini, che stavolta, il Presidente, può tornare a vivere dal campo. Smaltito il lungo infortunio torna sul prato verde dal precampionato e contro il Gatto Party realizza la 1700esima rete della storia societaria. Gioca un girone d’andata costante e di valore, addirittura sublime contro la Corazzata Potionkin, quando si rivede in tutto e per tutto l’illuminante Juan Sebastian Zatteri che conosciamo. Resterà nella storia il tocco-sotto a liberare Lamioni che chiude la partita. Negli stessi giorni, in amichevole contro la Squadra Uno, realizza un cucchiaio alla Totti davvero senza precedenti per tempismo e precisione, lasciando tutti a bocca aperta. Contro la Stella Beige la società lo premia con il Trofeo Uomo-Squadra invernale per l’ottima chiusura del 2005. Nel girone di ritorno, cala con la squadra in modo evidente. L’unica gara giocata davvero ad altissimi livelli è quella contro la Forca, forse la sua migliore stagionale, nella serata della definitiva salvezza. Ormai giocatore duttile, aiutato dalla grande esperienza, riesce a dare il suo apporto generoso anche in fase difensiva. L’intesa con Lamioni si raffina ancor più nel Torneo Senza-Fiato, soprattutto contro Custos, quando serve di testa al bomber la palla del definitivo pareggio, dopo aver siglato una pregevole doppietta, grazie ad un altro colpo di testa e ad un goal acrobatico davvero incredibile. Contro il GS Grassina, nel trofeo Esitvo CSEN, è il primo tra i ragazzi dei Giardini a toccare quota 300 presenze con questa maglia. Alla festa segue un lieve infortunio che gli farà saltare semifinale e finale. Chiude con 32 centri in 36 presenze, non sono in numeri straordinari che aveva in gioiventù, ma paradossalmente è adesso che il giocatore appare più maturo e completo. La sua squadra idem.
Stagione ’06-’07 IL PRESIDENTE “IN ATTESA” ABDICA PER BANDINI

Porta da sempre l’ “11” sulla maglia ed una stagione così ricca di colpi di scena e di emozioni non poteva esser che l’undicesima! Già dal precampionato si capisce che sarà un’annata speciale, che riserverà gioie e soprese ogni oltre aspettativa. E’ un suo cucchiaio magistrale al Dema’99 infatti il gesto tecnico più bello della preseason “giardiniana”, un goal di una difficoltà e di una bellezza difficilmente descrivibili… La sua Ditta intanto inizia a collaborare con i Giardini come sponsor e viene organizzata anche una gara goliardica per elebrare l’evento, dove lui, per la prima volta forse in 11 anni, gioca contro i suoi ragazzi. In campionato esplode alla seconda giornata, contro la Piazzetta, con altri due pregevoli tocchi sotto che gli valgono il secondo posto provvisorio in classifica marcatori, palma che difenderà fino al match con gli Allanon alla quarta giornata. Conferisce affidabilità, costanza e, pur senza strafare, dimostra inzialmente un invidiabile stato di forma. Nell’amichevole natalizia contro il “Forzieri Team” raggiunge quota 500 reti con la maglia dei Giardini: un record incredibile che lo spinge ad ossigenarsi i capelli e a scrivere sulla nuca in blu elettrico il numero “500”. Ma in pentola bolle qualcosa di ben più grosso di un mezzo migliaio di goal… Con i suoi Giardini attualmente sul podio, freschi del super record di imbattibilità (15 gare!!) e con la differenza reti storica ormai oltre al +300, il presidente raduna i suoi per la sua festa di compleanno al Cafè Caracol e, con decisione epocale quanto irrevocabile, annuncia che darà le dimissioni a fine stagione. Solo quando sul tavolo iniziano a girare le prime foto ecografiche del futuro Zatterino i compagni capiscono i motivi del gesto. Sarà per la liberazione da un grosso peso, ma al suo rientro in campo, contro la Piazzetta, gioca la sua miglior gara dell’anno: 5 goal, di cui uno in spledida acrobazia volante, prima di correre a dedicare la vittoria, con tanto di pallone sotto la maglia, alla moglie in tribuna. L’ultimo momento di gioia della sua stagione è la conquista del trofeo Uomo-Squadra primaverile contro l’Atletico Fatica, ma in realtà la sua parabola discendente, quest’anno con grande anticipo rispetto al solito, ha già avuto inizio. Continui problemi fisici spesso lo mettono fuori causa e, quando c’è, gioca poco e non bene. I Giardini stessi non chudono l’annata nel migliore dei modi ed il sogno promozione sfuma di un niete. Il sorriso gli torna sulle labbra solo in occasione dela festa di fine stagione, quando finalmente rassegna le dimissioni e nomina Bandini suo erede. In un momento davvero commuovente, la squadra gli dona una targa vitrea a forma di pallone recante la seguente scritta:

28/06/07
a Riccardo Zatteri
per l’impareggiabile impegno ed insuperabile perseveranza con cui ha svolto il ruolo di Presidente dei Giardini di via Locchi
grazieLa Squadra

Si chiude un’era per i Giardini. Un’era fatta di sacrifici, lavoro, ma anche di tante soddisfazioni.

Stagione ’07-’08 ARRIVA MASSIMINO… ARRIVA IL PRIMO “SCUDETTO” DEI GIARDINI
Il periodo più bello della sua vita… Quello in cui diventa papà di un futuro campioncino dei Giardini, che, proprio di fronte al piccolo Massy, conquistano il primo campionato della loro storia. Lacrime di commozione per l’ormai ex-presidente, orgoglioso come non mai della sua creatura sportiva e dei suoi compagni… In campo, in verità, pochissime apparizioni, complice una fastidiosissima ernia del disco, ma anche sotto cortisone ha sempre accompagnato la squadra dalla panchina in veste dirigenziali con il solito carisma. Massimo nasce il 29 luglio 2007, durante la pausa estiva e… 2+9=11… manco a dirlo… Non è ancora finito il precampionato e, contro il Crazy Bar a soli 2 mesi di vita, è già a bordocampo a tifare Giardini. Il papà invece esce di scena già nelle prime giornate per l’infortunio. Più che la doppietta alla terza giornata, un momento di gloria personale, , seppur un po’ antisportivo, lo si trova alla terzultima d’andata, contro il Tutto Cuore, quando con un placcaggio football all’ultimo minuto si immola per la squadra e salva l’1-0 che vale il titolo d’inverno ed il +8 sulle inseguitrici. Grazie alla folle reazione di Antonelli non sarà nemmeno espulso. Ovviamente nel match che vale il titolo (guarda caso ancora contro il Tutto Cuore) pretende una passerella nei minuti finali e per poco addirittura non segna. Ci teneva a sentire dal campo il triplice fischio che vuol dire primo “scudetto” per la squadra che ha fondato 12 anni prima e per la quale ha segnato oltre 500 goal. Massy è per la prima volta al campo mentre gioca il babbo… A fine stagione i continui guai lo spingerebbero a smetterla per un po’, ma il torneo estivo di Castello, proprio davanti casa, lo tenta troppo e decide di giocare la semifinale contro “gli orfani di Giova” dove ritrova anche la via del goal. Il giorno in cui i Giardini saranno ospiti dell’ “Atletica di Castello” per la cena-premio, offrirà a tutti i ragazzi i mitici aperitivi “Zatteri” a casa sua (che è sempre la sede sociale… con le coppe…) per ringraziarli delle tante emozioni!!
Stagione ’08-’09
LA RINASCITA E LA NUOVA DOLCE ATTESA:-)
Con 36 presenze personali, condite da 28 reti, i problemi alla schiena, seppur non del tutto superati, sembrano dargli tregua. Grande soddisfazione dunque per l’ex-presidente, stavolta protagonista assoluto anche sul campo, del secondo scudetto della storia dei Giardini. Il primo acuto di livello arriva subito nel girone d’andata, contro il Buratti, quando sigla una doppietta. Il secondo goal, che arriva all’ultimissimo secondo di gioco, regala ai Giardini un punto insperato nell’unica gara del campionato non vinta. E’ proprio grazie a quel goal e a quel punticino, che i Giardini, nel ritorno contro il “Fa Buca”, possono festeggiare il secondo scudetto consecutivo, con ben tre giornate d’anticipo. Grande festa per lui e per Massimino a bordo campo: uno scudetto che si sente sul petto certo più del precedente, viste le tante presenze ed il discreto rendimento. Durante la prima storica amichevole interna tra Giardini e Giardini, a campionato ormai chiuso, viene resa nota la lietissima notizia: Massy avrà una sorellina, ed il papà festeggia assieme alla squadra al bar del centro sportivo Isolotto. In campo, complice la mancata preparazione, vive il suo momento più magico soprattutto in estate, al Torneo Biancoverde, in particolare contro la “Mise di Calenzano”, la sua miglior prestazione stagionale. In una serata da incorniciare, prima sigla un gran goal di tacco, poi, sigla la sua 542esima rete, che gli permette di raggiungere l’infortunato Bandini in vetta alla classifica dei migliori marcatori di sempre del club. Titolo che torna tutto suo dopo il goal all’FMA la settimana dopo; titolo che Bandini gli aveva strappato poco tempo prima dopo che l’aveva gelosamente conservato per 13 anni. Con la doppietta nella finalina raggiunge quota 10 reti nel torneo Biancoverde, una solo in meno di Dimita, il cannoniere dei Giardini a Castello, bel traguardo con cui consacra a pieno, alla bellezza di 31 anni, la stagione della sua rinascita sportiva.
Stagione ’09-’10
LA PICCOLA VIOLA PORTA BENE: DI NUOVO GRANDE
PROTAGONISTA
Tra la prima e la seconda di precampionato arriva la piccola Viola che porterà benone al numero 11 bipapà da 50 reti stagionali. Bomber del precampionato con 8 reti, regala il primo acuto di livello subito alla prima giornata di campionato, nel 3-2 da sincope al “Granducato”, con un goal e due assist vincenti. Poi il poker alla “OrsoBruno” e con 5 goal in due giornate si ritrova addirittura capocannoniere per un turno e terzo in classifica per i due turni successivi. Contro il Botwana sono lacrime di commozione per uno che ha “partorito” i Giardini anni e anni prima, quando gioca a fianco di un ex-viola di serie A: Rocchigiani! Nettamente decisivo all’ultima d’andata, nella bella vittoria sull’Easy Market, semplicemente devastante pochi giorno dopo in amichevole a SanSalvi, contro “Simone e i suoi ragazzi”, quando segna 8 reti eguagliando il celebre “record Devita”. Tra i goal ce n’è uno di tacco ed il suo 570esimo personale con un vecchio marchio di fabbrica: “il cucchiaio”. I guai fisici sembrano un brutto ricordo, ci tiene a presenziare sempre, anche quando, di ritorno dall’Allianz Arena per un trasfertone Champions, si fionda al campo per il match di ritorno con la “Orso Bruno”. Col Botwana, da tradizione, ancora lacrime. E’ la sua 400esima ufcciale e la festeggia con una doppietta che vale i tre punti. La stessa sera riceve il Trofeo Uomo-Squadra primaverile per l’ottimo momento di forma. A fine torneo, col “Banana Banana”, gioca nonostante l’anniversario di matrimonio, portando per la prima volta al campo anche la piccola Viola:-) Chiuderà il campionato con 21 centri, tra i primi 15 marcatori. Fermo a quota 590 goal in carriera, durante la Golden League viene raggiunto e, contro il ProEvolution Team, superato da Bandini, che diventa il nuovo marcatore principe della storia giardiniana, record che tornerà suo durante l’esperienza a “7”, agendo da seconda punta e siglando ben 6 reti nel “Senza Fiato”, secondo solo a Dimita. E’ suo il primo storico goal dei Giardini “a 7”, a Bellariva contro i Raccattati. Ci mette un po’ a capire il nuovo giochino, ma presto inizia a segnare e a divertirsi. La partita del record è quella contro “Another Mazzata”, quando segna la doppietta che gli vale, a 32 anni suonati, di nuovo la palma del miglior realizzatore di sempre del team. C’è ancora tempo per la miglior prestazione dell’anno… La lascia per ultimo, nella finalina contro i “Gemelli Diversi”, quando a coronamento di una stagione da vero evergreen, gioca un partitone segnando il suo 50esimo stagionale, con un tiro al volo da fuori imparabile, che lascia la platea ammutolita. La sua bella favola che continua…
Stagione ’10-’11
UN TACCO DA QUADRO, UN CUCCHIAIO DA POESIA…
Si brucia subito il suo top-moment stagionale, alla primissima uscita del precampionato contro il Granducato, in quella che per lui rimarrà una gara da sogno. Subentra dalla panchina per la 420esima ufficiale  e all’11esimo minuto (non poteva essere altrimenti) segna con un velenoso diagonale il suo 600esimo sigillo con la maglia dei Giardini, tornando a essere, a 32 anni, il giardiniano con più goal all’attivo. Non pago, nello stesso match, trova una doppietta da urlo con un missile di collo pieno da fuori, dritto per dritto, che gonfia la rete e che verrà certo ricordato come uno dei più bei goal di sempre del team. Nel post-gara spumante per tutti! Nel suo girone di andata un po’ altalenante (il picco più basso quando va in porta, all’esordio, e ne prende 9 dal Sorgane…), si vede raggiungere da Bandini sull’Olimpo dei bomber, nel match con la Samminiatese, per poi risuperarlo a Natale in amichevole contro il SanGiusto, con un pregevole goal di tacco che resterà negli annali. Si chiude così il 15esimo anno solare col suo nome sulla vetta dei bomber gvl: sono 618 goal! Il 2011 inizia invece da incubo. Rosso diretto alla prima contro il Peyote per fallaccio anti-sportivo su Fabbri. La settimana dopo, squalificato contro il Marzocco, si vede nuovamente superare da Bandini, forse in modo definitivo. Rientra e disputa un onorevolissimo girone di ritorno impreziosito dal match con la Samminiatese, che lo vede protagonista di una tripletta di pregevole fattura. Chiuderà il torneo con 23 centri, terzo tra i suoi colleghi e 14esimo in classifica marcatori. Prima delle finali, in amichevole con l’AC Risiamo, a tempo scaduto e durante il classico “chi segna vince”, trova la perla decisiva con un pregevolissimo cucchiaio da vedere e rivedere… Alle finali così così… Segna tanto (10 goal nel girone, secondo miglior realizzatore tra i suoi), ma stecca qualche apparizione. La stagione comunque, ancora una volta, a 33 anni suonati, si chiude con 38 presenze, record che gli vale il “Premio Fedeltà Nonno Nello”, e, ancora una volta, oltre 50 reti, 55 per l’esatezza, a soli 5 goal dal capocannoniere stagionale Bandini.
Stagione ’11-’12
I RECORD DELL’ “INTRAMONTABILE”
Questo è davvero duro a morire… Dopo un pessimo pre-campionato, dopo un avvio di stagione che lascerebbe presagire ad un mesto tramonto imminente, nella sera in cui segna la rete numero 3300 della storia societaria, si fa parare un rigore contro la Bandaccia e tocca davvero il fondo… Da quel momento in poi però, spinto dalla sua grinta innata, ritrova la miglior condizione e si rende protagonista di un grandissimo girone d’andata. Alla terza, contro i Companeros è il migliore in campo, e impreziosisce la sua prova con un pregevolissimo goal in doppio passo. Nella stessa settimana indossa con onore la fascia di capitano contro i Baruconi di Verona, per il primo storico match-gemellaggio. Contro l’ITP Klan segna uno dei goal più belli dell’intera storia giardiniana e del calcetto locale in generale, tant’è che avversari e compagni si mettono in fila per complimentarsi… Su splendido assist di Lamioni in cucchiaio a scavalcare la difesa, colpisce di collo al volo di prima intenzione dalla trequarti, spendendo la palla sotto il “7” più lontano… Lo fa indicando il pallone in cielo con un dito, usando la tecnica tanto cara ai tennisti per colpire in smash… A dimostrazione che il suo nuovo secondo sport lo ha preso di brutto…:-) Grazie al poker messo a segno contro l’Atletic Rum, torna a scrivere il suo nome a caratteri cubitali nella storia del club, scavalcando Bandini e tornando ad essere il giardiniano con più goal all’attivo di sempre (668 reti!), proprio nel giorno in cui diviene ufficiale l’imminente collaborazione sponsoristica tra i “suoi” Giardini, e la “sua” Edilzatteri. Il pareggio post-natalizio per 3-3 con i DDS Rifredi, reso possibile da un suo goal allo scadere in splendido diagonale mancino di Vargassiana memoria, con l’avversario addosso, è la prima storica partita con le nuove maglie arancio nero-gigliate, griffate col logo della sua impresa. Contro il BZ, nella più grande vittoria di sempre del club (22-2), segna la bellezza di 7 goal, eguagliando il record da lui stabilito nel 2001, più di 10 anni prima… Un po’ meno appariscente nel girone di ritorno, quando, come suo solito, vede calare la condizione atletica, se si eccettua però la gara contro il Piazza, quando delizia la platea con giocate vintage davvero da capogiro… Dopo tutta una serie di veli, suole, doppi passi, segna uno di quei goal da raccontare ai nipotini, quando, dopo esser stato provocato da un avversario, lo irride con un retro-suola lungo linea al goliardico grido “vieniiiiiii”, per poi confezionare una serpentina a tutto campo che lascia a bocca aperta la platea fino al tocco in goal… Il pagellino di quel giorno lo paragona a Cuadrado del Lecce, che, per ironia della sorte, di lì a poco, diventerà uno degli idoli indiscussi della sua amata Fiorentina… Contro il Pallone chiude il suo campionato con un pregevole bottino di 36 goal, proprio nel giorno in cui Lamioni batte ufficialmente il suo record di 50 reti in campionato, che durava da 10 stagioni. A fine stagione non appare particolarmente ispirato alle finali, mentre in amichevole a Castello contro il SanGiusto vive un’altra di quelle serate da puntata di “Sfide”… Fu lui il primo a raggiungere quota 100 goal con i Giardini… Così fece anche per i 200, i 300, i 400, i 500, i 600… Non poteva che essere lui ha mettere per primo il sigillo sul 700esimo goal personale con la maglia della squadra da lui fondata… L’ “intramontabile”, come lo chiamano ormai affettuosamente i suoi compagni, oltre a segnare questo goal tanto importante per lui, regala giocate davvero d’elite giocando la sua miglior prestazione stagionale, il tutto davanti agli occhi dei suoi bimbi a bordo campo… Il piccolo Massy, addirittura, scrive per la prima volta i marcatori sul tabellino… Una serata che non si dimenticherà… Il piccolo Zatterino seguirà il babbo anche nella memorabile trasferta di Verona della squadra, la prima volta dei Giardini fuori dalla Toscana, per quella che resterà un’esperienza indimenticabile:-) A fine stagione l’intramontabile riconquisterà dopo ben 9 anni la “Coppa Goleador”, la sua sesta in carriera (record!), grazie alle 50 reti tonde in stagione… Appunto, a 34 anni suonati, davvero duro a morire…;-)
Stagione ’12-’13
500 GARE E SCUDETTO
Dopo appena 4 gare di campionato, contro il modesto ITP Klan, eguaglia il suo record di reti segnate in un singolo match (7), si porta a 12 goal in 4 gare, secondo tra i marcatori del torneo. Stagione davvero prolifica la sua, a dispetto dell’età… Soprattutto nel girone d’andata segna davvero a raffica, ritrovando splendida sintonia con la porta. Una serata che certo non dimenticherà, nonostante il brutto 2-0 patito sul campo, è quella del match col Polcanto, la 500esima volta in cui indossa la mitica numero 11. La squadra per l’occasione gli confeziona una piccola fiat500 telecomandata autografata da tutti e una targa commemorativa dell’evento, che gli varrà, nel post-gara, anche i complimenti dell’ex-campione di serie A Francesco Flachi. Il ritorno non inizia in modo incoraggiante. Contro il TheGame delude alla sua prima da over35, resta a secco e perde dopo molte giornate il secondo posto tra i bomber del torneo, piazza d’argento che riacciufferà con la bella tripletta ai Disperati a tre giornate dal termine (fantastico il goal mancino dopo pregevole finta di velo…), per poi riperderla definitivamente nello scontro diretto col Macchessegrullo. La sua gara dell’anno coincide con il match che vale il terzo scudetto, contro il Meeting Sporting Club. Giocare fiero della sua numero 11, una gara che vale ancora una volta così tanto per i Giardini, per la sua creatura… è una roba da commozione… Un palo su gran sventola da fuori gli nega la gioia del goal, ma c’è solo da gioire per il campionato vinto con le maglie griffate Edilzatteri, con i suoi bimbi, entrambi, sugli spalti a festeggiare… Davvero una bella fiaba… I momenti magici non mancano neanche a fine stagione… Quando i Baruconi scendono in Toscana, con l’amico fraterno Berchicci rappresenta per la prima volta i Giardini anche in un campo da tennis… Non va un granché, ma è l’inizio di una nuova passione…:-) Completamente memorabile invece la partecipazione alla Notturna di San Giovanni, con la numero 11 sulle spalle, con i suoi compagni di squadra vicino, per le strade della città più bella del mondo… Realizza persino il tempone per un amatore di 52 minuti e 58 secondi… Meritano citazione infine le meravigliose serate estive che organizza per la squadra nel suo giardino durante il torneo estivo di Castello… Con un tuffo nella piscinetta, a mezzare l’intera tavolata, che resterà nella storia delle imprese del patron, almeno quanto i goal sul campo…:-) Alla festa di fine stagione conquista l’ennesima Coppa Goleador in carriera, grazie alle 45 reti segnate in 35 apparizioni totali.
Stagione ’13-’14
SEGNARE SU ASSIST DI FLACHI…
Stagione di rediviva gioventù per il Patron, che si rende protagonista di gesta importanti in molti momenti della stagione. In pre-campionato inizia col botto trovando la rete numero 750 in carriera ed un pregevole goal di tacco all’esordio stagionale contro la Sex. E’ in forma smagliante e, pochi giorni dopo, sigla il classico goal/fotografia al SanGiusto, nella settimana in cui sfida con altri temerari giardiniani, il noto pugile Nicchi in un match di pugilato “tutti contro uno” che passerà alla storia… E ancora si ricordano euro-goal mancino all’Atletico Rossini ed euro-prestazione contro il Klan, passata alle cronache per quel suo goal in slalom a tutto campo, che vale il pari all’ultimo secondo, con tanto di esultanza in vaffa, seguita ugualmente dai complimenti di tutti gli avversari. Nonostante inizi il campionato da assoluto capocannoniere Gvl della preseason, vive subito uno dei momenti peggiori della sua carriera, forse il più brutto… Quando contro la Birreria riceve un rosso diretto per un inutile quanto insensato fallo da ultimo uomo. Ci mette un po’ a ritrovare la serenità mentale, ma alla prima del girone di ritorno saprà godere a pieno la serata calcettistica forse più emozionante della sua vita… Quando i Giardini battono per 4-3 la squadra che vincerà il titolo, il Sorgane Calcio a 5, e lo fanno con un certo Francesco Flachi per la prima volta in campo… Per chi ha creato questo team 18 anni prima si tratta già di emozione indicibile… Una sorta di chiusura del cerchio… Se poi si pensa che il numero 11 segna un goal fondamentale per la vittoria, su assist in no-look proprio del campione, diventa una roba da infarto. A fine gara Flachi si complimenta con lui per il fantastico gruppo Gvl e gli chiede se dormirà… Ovviamente non è seguito un solo minuto di sonno. Nel girone di ritorno da segnalare anche l’ennesimo goal in cucchiaio della sua carriera, contro la Birreria Centrale, ed una rete fantastica con finta in velo contro il Cambogia. Un infortunio alla schiena lo limita ad inizio GoldenLeague e lo rende semplice comparsa a Verona, ma rientra alla grande contro il FirenzeViola.it e torna in pompa magna contro la Longobarda, per la sua miglior partita stagionale. Tutti lamentano l’assenza di Flachi e si aspettano le prodezze di bomber Papola, invece questo vecchietto mette in saccoccia 6 reti golden!! Tra cui il secondo goal di tacco stagionale! Ma le serate goduriose non sono finite… Contro la Birreria torna Flachi in campo, e dopo averlo bacchettato per tutta la partita, gli serve di tacco l’assist per il goal allo scadere che vale il 6-4 definitivo e l’accesso in finale. Un goal ripreso dalle telecamere, da vedere e rivedere, che ha fatto il giro del web. Nel torneo estivo di Castello vive un’altra nottata di gloria, quando primeggia su tutta la squadra al torneino di basket gvl nel suo giardino, aggiudicandosi 9 aperitivi di fila, prima del match contro il Rifredi’78 in cui vagolerà per il campo intonando canzoni di Deandré… Una roba mai vista… Con 34 presenze chiude come il giardiniano più schierato della stagione, e, dopo aver ritirato la Coppa del Secondo Posto in Golden in sede CSEN, si aggiudica l’ottava Coppa Goleador in carriera (record assoluto), grazie ai 39 centri stagionali, secondo solo a Lamioni. Evegreen… finché dura…
Stagione ’14-’15
IL RE DI VERONA
Un vecchietto che proprio non ne vuol sapere di invecchiare… Inizia la stagione correndo in un’ora e 12 primi il massacrante “Corri la Vita”… Manco un brutto infortunio all’occhio patito a tennis, sua nuova passione, riesce a frenarlo. La partita di pre-season contro il SabaNightFever passerà infatti alla storia per la sua presenza con occhiali alla Davids… Tragicomico… Anche come gestione e sponsorizzazione del team la sua passione nero-arancio non accenna a diminuire. Alla prima di campionato, contro gli OldHeart, arrivano le nuovissime felpe griffate Edilzatteri. Una meraviglia. E’ il tennis soprattutto a tenerlo in forma. Nel giro di pochi mesi vince tutte e 5 le edizioni dei GvlOpen, aggiudicandosi di diritto la partecipazione di squadra alla sfida di Verona coi gemellati veronesi, che lo vedrà trionfare nel doppio, a fianco dell’esperto cognato Alessandro. Verona rappresenta una tappa importantissima anche in campo, visto che lo stesso giorno, a dispetto dei suoi 36 anni, proprio contro gli amici gialloblù, al termine di una mirabolante prestazione, raggiunge l’impressionante quota di 800 goal con la maglia dei Giardini, festeggiando con tanto di coreografia in campo… Un traguardo per ora riuscito soltanto a lui. Ancora non pago, a sera, grintoso, adrenalinico, instancabile, porta al trionfo il suo gommone nella gara di rafting sull’Adige… Un week-end che non scorderà… Anche fuori dal campo il suo apporto organizzativo al gruppo non latita… E’ lui ad organizzare le varie trasferte viola di gruppo, su tutte quella a Londra, sponda Tottenham, che resterà una delle gite giardiniane più indimenticabili e partecipate della storia. In campionato prestazioni proprio da paura non se ne vedono… Ci si ricorda di lui più per i numeri al BumperBall che per il calcetto… Ma come cominciano le finali, il suo rendimento si impenna. E’ infatti tra gli eroi assoluti della vittoria che di fatto elimina il Macchessegrullo dalla TopLeague. Suo il goal-partita, che vale il 2-1 definitivo. Storica anche la prestazione contro il SabaNight Fever, quando subito al triplice fischio parte con l’amico Pieri alla volta si Siviglia, per una nuova missione viola. Quella sera chiude da miglior marcatore nero-arancio la TopLeague dei Giardini… Le sue feste estive poi non si contano… Meritano citazione in particolare il nuovo aperitivo “Montella Vattene”, che sforna al termine di un memorabile derby contro il Rifredi78, così come la serata “Fiori e Mele” che lo vede trionfare con una gran bomba dall’olivo, al torneo di BasketGvl… Ma la sua serata DOC è alla “popcornata”, quando batte Dimita in finale al “porticine Gvl” (ben due volte, visto un goal fantasma contestatissimo…), con video virali che hanno fatto il giro del web, prima di regalare in campo la sua miglior prestazione stagionale, nella bella vittoria al BiancoVerde, contro il RealSanPierino… Il goal del 3-1, siglato con un gran mancino all’incrocio, dopo pregevole doppio passo sull’ultimo difensore, è sicuramente una delle reti giardiniane più spettacolari dell’intera stagione… La stagione si chiude ai Quarti di Finale contro il Rifredi ’78. Per lui è la 600esima partita in Gvl, affrontata con fascia di capitano celebrativa al braccio, personalizzata dal giovane rampollo Massy, che pare abbia lo stesso vizietto del goal del padre (pure molto meglio…). Alla festa di fine stagione, complice la Supercoppa a Lamioni e ben 40 goal in saccoccia, riceve per la nona volta in carriera, la quarta consecutiva, la “Coppa Goleador” del team.
Stagione ’15-’16
VECCHIO, ROTTO E CATTIVO…
Stagione d’infortuni per lui la ventesima… Inizia con un guaio al collo del piede, rientra pochi minuti dopo esser diventato zio della bellissima Aurora e lo fa siglando 6 goal alla Sex, una delle sue vittime preferite, in un match di pre-season che lascia intravedere ancora qualche cartuccia da sparare… In campionato vive ancora serate di gloria, come in occasione della vittoria per 5-2 sul Vanga che vale il primo posto in campionato, quando segna dopo pregevole dribbling secco e manda in goal i compagni con assist sopraffini… Questo pochi giorni dopo l’euro-goal siglato all’Atletico Rossini, uno dei più belli della carriera. E’ in quel periodo, precisamente in amichevole contro il “Takkete Team”, che raggiunge Manetti a quota 612 presenze, divenendo il giardiniano più schierato di sempre, record che conserverà con orgoglio per tutta la stagione. Alla prima gara del girone di ritorno però, contro il Polcanto, si scontra col portiere Cocco, il ginocchio fa un movimento innaturale e la diagnosi parla di distrazione del collaterale… Forse il più grave infortunio della sua lunga carriera… Assoluto spettatore quindi nel girone di ritorno e in TopLeague… La sua voglia di calcio innata lo manda in crisi d’astinenza. Trova in parte consolazione seguendo il primo campionato Figc del piccolo erede Massy, che chiude l’esperienza con la bellezza di 19 centri in 18 apparizioni. L’infortunio lo incattivisce come mai prima… Ma a volte questo porta buono ai Giardini… Contro la Rubino in TopLeague infatti, quando dalla panchina si accapiglia col forte rivale Lotti cercando giustizia a modo suo, rimedia un rosso infamante… Ma anche il rivale viene espulso ed è un durissimo colpo per la squadra campione del recente campionato, che viene battuta dai Giardini… Il memorabile video “Ricky Rocky Balboa” diviene subito virale… Con le amichevoli pre-estive ed il Bianco-verde, torna a calcare il prato verde, anche se, tra tutori, paura di ricadute e età che avanza, le apparizioni calcistiche lasciano spesso spazio a quelle tennistiche, che lo vedono ora tesserato ufficiale FIT, pronto ad affrontare i primi duri tornei. Stagione comunque sempre partecipata ed appassionata la sua, ma viziata da acciacchi e cali fisici… Il finale davvero brutto ne è l’emblema, quando, pochi giorni dopo il meraviglioso goal di tacco al SanGiusto, per un nuovo parapiglia violento, si fa cacciare dal match contro il “Bar La Mucca Viola”, proprio nella sua Castello, proprio alla Festa Bianco-verde… Pochi giorni prima di venir eletto nuovo dirigente accompagnatore del Castello 2007… Una figuraccia piuttosto evitabile… Alla quale si aggiunge la consegna del “Cucchiaio di Legno”, da parte della società, come record-man annuale di cartellini… Vecchio, rotto e cattivo… Ma senza alcuna voglia di smettere…
Stagione ’16-’17
ERNIE E SUPER GOAL
Dopo un discreto pre-campionato, al vecchio Patron si blocca di brutto la schiena. Trattasi di due erniettine nuove di pacca, che lo tengono lontano dai campi da gioco quasi tre mesi, fino al girone di ritorno del quarto glorioso campionato vinto dai Giardini. Tra le sue apparizioni nel torneo, con minutaggio a salire, ci sono anche pochi, ma emozionantissimi minuti nel match scudetto contro il Loto, in una sera in cui le erniettine si fanno sentire, ma i compagni gli concedono comunque l’onore di una palpitante passerella nel finale… Meritano citazione poi la bella prova contro la Rubino (recuperi davvero decisivi…) e anche il match contro il Vinaio, quando di fronte alle telecamere CSEN, con un guizzo di rediviva gioventù, si prende il lusso di segnare un grandissimo goal mancino dopo super slalom, proprio alla più forte rivale Gvl per il titolo… Un goal che farà il giro del web… Dopo i grandi festeggiamenti per il trionfo nero-arancio (in quelli è sempre grandissimo protagonista), ha il grande merito di radunare tutto il suo popolo, nel terreno di famiglia, per una memorabile festa scudetto che passerà agli annali. Nel periodo TopLeague, il minutaggio torna quello di sempre, e, nell’amichevole da lui organizzata per l’addio al celibato di Pieri, con Flachi ospite d’onore, dalle super giocate che esibisce, il brutto infortunio sembra davvero alle spalle. Peccato per il palo su rigore durante la lotteria dal dischetto, ma è un palo a fin di bene, visto che di fatto consegna all’amico promesso sposo, la copertina del goal partita. Quando iniziano i tornei estivi, seppur in una condizione atletica da ritrovare, appare pienamente recuperato dal punto di vista tecnico. La sua serata di gloria la vive nel torneo a 7, contro Spider Porks, quando sigla una doppietta di rara bellezza. Traiettoria pazzesca sul goal da fuori nel primo tempo, che toglie letteralmente le ragnatele dal “7”… E precisione chirurgica col mancino nella ripresa, che lo erge senza dubbio a migliore in campo della disputa. Nello stesso torneo vive anche la serata peggiore dell’anno però… Ci riferiamo a tutti i pastrocchi difensivi commessi contro l’Atletico Viola, ai margini di un processo di reintegro in rosa, che vive ovviamente di alti e bassi. Ciò non toglie che, a fine torneo, contro ogni pronostico, grazie alle tre reti realizzate, risulta il miglior marcatore dei Giardini nella competizione. Un’altra gran bella soddisfazione della sua intramontabile carriera, così come il Premio Fair-Play “giocatore modello”, che la squadra gli consegna alla festa di fine stagione, per gli 0 cartellini subiti in ben 31 apparizioni stagionali… Che sono, nonostante i mille acciacchi, davvero tante tante… Nota di colore: Edilzatteri non esiste più dopo il suo cambio repentino di attività… Dopo il secondo scudetto da sponsor è pronto a passare il testimone all’amico Manetti e alla sua CFI.
Stagione ’17-’18
IL 40ESIMO CHE TUTTI SOGNANO
38 presenze stagionali, più di ogni altro giardiniano in rosa, che gli valgono alla festa di fine stagione il “Premio Fedeltà Nonno Nello”… E ben 22 goal realizzati, quarto miglior marcatore stagionale… Questo vecchietto, di smettere, non ne vuol proprio sapere… In base a ciò che ancora gli consente il suo stato fisico, continua ad aiutare la squadra in campo e, anche fuori dal terreno di gioco, continua a far ciò che più gli riesce… Il testimone… La sua 22esima stagione giardiniana inizia a scaldarsi infatti proprio a Palazzo Vecchio, quando testimonia con orgoglio per le nozze di Alessandro e Maria Sole… Si era rivelato grande protagonista anche all’addio al celibato dell’amico in verità. A parte una gran prestazione condita da doppietta contro il Rifredi78, durante la pre-season, e a parte due spettacolari goal di tacco in fotocopia, sempre contro i verdi in questione, in campo non incide ormai un granché, ma le sue passioni sportive fuori, ormai si moltiplicano… Già dirigente del Castello, diviene anche stretto collaboratore di Calcio+… Si sta spianando la strada per un post-carriera che comunque lo vedrà continuare a vivere di calcio… Nel suo campionato di alti e bassi, da segnalare la serata fatidica in cui compie 40 anni… Non al meglio, vive comunque il suo compleanno rotondo a bordo campo, nella mitica giornata in cui i Giardini superano 4-3 il DaSciogno. Di lì a poche ore, con l’eterno amico Maschio, andrà in scena la più memorabile festa GVL dell’anno… Il “bi-quarantesimo”… Un’80ina, tra giardiniani ed amici dei Giardini, nel tendone del Castello, per omaggiare le due bandiere del team… Si parla anche di un misterioso regalo per entrambi, ma vedremo più avanti… Nel corso della sua stagione le imprese di campo lasciano ormai sempre più spazio a quelle fuori… Memorabile per esempio l’impresa a piedi da casa Steo fino alle tre vette di Monte Morello e ritorno… Un’altra bandiera Gvl che ci teneva tanto a piantare. O quando al Piazzale Leonardo da Vinci ci arriva addirittura di corsa… E’ proprio in quel periodo, durante la Golden League in cui risulta molto presente, che si vedono anche le prestazioni migliori in campo e i goal più belli, come il suo terzo di tacco stagionale contro “Atto di Forza”. La sua gara dell’anno la gioca contro ASD ObaOba, siglando due reti davvero spettacolari, che contribuiscono all’accesso dei Giardini agli ottavi del torneo. Sarà un caso, ma solo poche ore prima era stato totalmente rigenerato, nella mente e nello spirito, da uno dei weekend più spettacolari di sempre… E’ questo il regalo di cui parlavamo…  13 giardiniani DOC a giro per il Veneto, prima dediti al rafting tra le cascate del fiume Brenta, con gelidi bagni e avventure mozzafiato… Poi concentrati sul Lido di Jesolo a godere di ottimo cibo, ricche bevute, indimenticabili zingarate. Il 40esimo che tutti sognano insomma;-)
Stagione ’18-’19
IN GOAL A ROMA E AD AMSTERDAM…
41 anni e non sentirli… Perle del Patron sin dalla pre-season, che lo vede protagonista con la delegazione più goliardica del team, nel mitico weekend all’Oktober Fest, dedicato al 40esimo dell’amico fraterno Gino. Ovviamente al rientro, contro il SanGaggio, non è in grado di scendere in campo, ma si conserva per il match seguente contro gli AS Matici, la sua 700esima gara in maglia Gvl, che onora con fascia di capitano e doppietta. Mentre i Giardini disputano il girone d’andata del campionato, è ormai durante le sue adorate gite societarie che dà il meglio di sé… Protagonista assoluto nella trasferta a Roma per il match contro la Selezione Guardie Vaticane (va in goal anche lì), soprattutto durante gli eccessi al Campo de’ Fiori… Grandi emozioni per il Patron anche alla giornata di campionato che segue, quel 5-2 col SanGaggio che annovera nel tabellino il suo 900esimo goal in maglia Gvl, con, per festeggiare la cifra monstre, ottima cena di pesce a seguire a “Il Vecchio e il Mare”. Quello che non riesce più a dare in campo, per ovvi limiti di età, prova a regalarlo fuori dal punto di vista organizzativo… Durante il girone di ritorno è tra i fautori e grandi protagonisti della spedizione escursionistica GVL con le ciaspole alla croce del Pratomagno e della visita davvero suggestiva alle terrazze di SantaMaria del Fiore… Poche settimane dopo, forse il tour più mozzafiato, in trecking lungo le scogliere dell’anello Piombino-Baratti-Piombino. A parte il sensazionale goal di testa siglato agli AS Matici, per vedere in campo una prestazione davvero degna dei tempi di gloria, bisogna attendere addirittura la penultima del torneo, lo storico 8-2 al Dram Drum… Tra le gesta mirabolanti di quella serata restano alla memoria alcuni suoi assist davvero sontuosi, come quel tacco mancino allo scadere che manda in goal il bomber Lamioni… Il campionato termina la settimana dopo contro il Barcollo e, contro ogni pronostico, sarà proprio lui il giardiniano più schierato nel torneo con ben 23 gettoni presenza. Zero acuti in Top, ma prestazione da 10 e lode ad Amsterdam per l’addio al celibato del presidente Antonelli, sia per quanto visto in campo nella prima storica gara internazionale dei Giardini contro i tennisti del VondelPark (suo il goal del parziale 2-0… rete seguita da un’esultanza, impossibile da dimenticare…), sia per le innumerevoli avventure di uno dei weekend più memorabili dell’intera storia giardiniana… Nel finale di stagione, al Torneo Senza Fiato Biancoverde, forse perché gioca in casa, vive certo il suo momento di massima forma anche in campo. Alla seconda giornata, contro ASD Valiant, a 41 anni appunto, si ritrova addirittura in vetta alla classifica marcatori del girone con 4 reti in due gare. Chiuderà il girone contro i Mingo Boys con 5 goal in saccoccia, miglior realizzatore giardiniano e secondo assoluto nel girone… Per un vecchietto tanta, tanta roba… Merita citazione, sempre in tale periodo, la super festa GVL che organizza nel terreno di famiglia, con praticamente tutto il mondo dei Giardini presente… Una reunion davvero da applausi… Chiude la sua stagione con un discorso davvero emozionante al matrimonio del presidente, salvo poi devastargli la casa nel corso della notte… Il tutto poco prima di scendere in campo per il match che chiude l’annata sportiva contro il Ragnaia… E’ la sua 39esima gara stagionale, quella che gli vale il Premio Fedeltà Nonno Nello… Nessun giardiniano ha giocato tante gare come lui… Va bene la passione… ma vista l’età si grida al miracolo…
Stagione ’19-’20
I 30 GIARDINIANI A VERONA, LA DEPRESSIONE COVID E LA NUOVA VILLETTA…
42 anni, altri 23 gettoni presenza, nonostante la meno divertente stagione di sempre causa Covid… E’ ancora lui il giardiniano che più volte calca il prato verde e 15 goal in saccoccia, sono un superbottino per uno della sua età.  E dire che la 24esima stagione con la numero 11 sulla schiena inizia per lui malissimo… Ci riferiamo alla prestazione disastrosa contro Los Grondes in precampionato… Errori grossolani e una forma atletica che lancia preoccupanti campanelli d’allarme… D’altra parte, almeno in fase pre-season, ancora in spirito estivo, sembra più concentrato sugli eventi giardiniani fuori dal campo, come il succulento tour della piadina 2019, organizzato in quel di Rimini… La forma ancora precaria non gli impedisce di essere comunque il giardiniano più schierato in preacampionato, con 6 gare disputate su 6. Come inizia il torneo, la storia cambia subito. All’esordio contro l’Atletico Barzotto sembra trasformato e giostra da migliore in campo. Il passo a rilento della categoria (siamo in Easy League), lo riporta subito in grado di dire ancora la sua, sigla il primo goal in campionato del team, regala assist e grandi giocate come ai tempi d’oro. Anche nell’epocale trasferta in massa a Verona (complimenti per l’organizzazione, i giardiniani presenti in terra scaligera sono 30!!), nonostante i kili di Pearà ingurgitati e i litri di grappa ed Amarone nello stomaco, sigla una doppietta fondamentale per la vittoria finale (applausi soprattutto per il goal di testa…)… Davvero un bel momento all’interno di una tre giorni per lui ancora una volta stra-vissuta e da incorniciare. Un po’ tutto il suo girone d’andata evoca ottimi ricordi. Merita citazione la superprestazione contro Asd Valiant, disputata con un’unghia incarnita, poche ore prima dell’operazione… Segna, fa segnare, nonostante arrivi al campo e riparta zoppicando vistosamente… Stesso dicasi del mach contro i The Spit, quando torna ad assaporare addirittura il gusto di una tripletta… Ma il suo momento topico in campionato, è sicuramente quello che coincide col cartellino rosso subito contro i Lenti e Macchinosi, dopo aver scatenato una rissa, accorrendo in soccorso all’amico inseparabile Antonelli (con tutte le ragioni del mondo)… E’ un rarissimo caso in cui un gesto comunque anti-sportivo, porta davvero del buono… L’arbitro, incalzato da capitan Maschio, esibisce una tonnellata di cartellini, che finiscono per favorire i Giardini più che in difficoltà di serata, che, come al solito presenti in massa al campo, possono proseguire in superiorità numerica e laurearsi campioni di inverno. Per quanto riguarda il girone di ritorno, il ricordo va a quell’ultimo momento di gioia e spensieratezza prima del lungo stop Covid… Il suo 42esimo compleanno, festeggiato in campo a Castello, con una bella doppietta rifilata all’Atletico Barzotto e con un affollatissimo banchetto da Bobo nel post-partita. Poi il tempo sembra essersi fermato e pochi ne soffrono come lui, che vive davvero di “pane e Giardini”… Perlomeno può approfittare per dare un gran colpo ai lavori sul progetto della “Villetta Zatteri”… Proprio in questa stagione infatti riesce ad acquistare i tanto sognati piani superiori di casa sua e ad iniziare una godereccia espansione. Alla ripresa la buona forma esibita in inverno sembra un lontano ricordo… Perlomeno tornano le sue amate grigliate di massa a sostituire quelle virtuali sul web e lui può tornare a rivivere le sue amate gite comitiva, su tutte quella davvero pittoresca vissuta con i suoi compagni sulle sponde del Lago di Scaffaiolo. Come a magra consolazione di una stagione per ovvi motivi a tratti depressiva, arriva il suo ennesimo “Premio Fedeltà Nonno Nello”, durante la reunion finale, a premiare il suo record di presenze.
Stagione ’20-’21
ANTI-DEPRESSIVA STEOKTOBERFEST
Seconda stagione pandemica, davvero dolorosa per gli sportivi passionari come il patron. L’iniziativa meglio riuscita per tener vivo lo spirito di appartenenza giardiniano, è la memorabile Steoktoberfest, che organizza nel terreno di famiglia con grande soddisfazione, anche solo per esser risultato tra gli unici 4 superstiti della mattina. In campo scende in 8 occasioni, quella più felice è senza dubbio la gara del torneo “Senza Fiato” contro l’Ignoranteam, quando sigla la sua prima rete da 43enne, un goal molto importante. Si tratta infatti del goal numero 936 in carriera, quello che gli permette a tale veneranda età, di scavalcare il bomber Lamioni (probabilmente per l’ultima volta) e tornare ad essere il miglior realizzatore di sempre della storia giardiniana. Un goal che arriva pochi minuti dopo esser stato irrispettosamente sbeffeggiato da avversari che hanno 24 anni di meno. Vivere ancora di queste rivincite è un importante segnale della sua tutt’altro che sopita voglia e fame di sport. La settimana dopo contro il Calcio Cavallo il bomber si riprende con merito il primato da lui difeso per un quarto di secolo. Con Pieri, in barba all’anagrafe, unico giardiniano sempre presente al torneo estivo “Senza Fiato”, che si chiude con la prima birra ordinata da Massy all’Antico Beccaria, per festeggiare l’esame di terza media. Alla grigliata di fine annata sportiva, riceve il “Premio fair play” per gli 0 cartellini subiti in stagione. Nella speranza di vivere quanto prima più emozioni sul campo e meno soste pandemiche, si consola con la sua nuova dimora. I faticosi, ma davvero gratificanti lavori, al suo “Castello di Castello” parrebbero finiti.
Stagione ’21-’22 PENSIONE? NO, GOAL DI TACCO… Ancora in campo e ben 19 volte, condite da 11 goal, l’intramontabile di nome e di fatto dei Giardini. In realtà, pur confermato tra i titolari, a causa dei tanti acciacchi, segni del tempo che passa,  trascorre gran parte di precampionato e campionato più in panchina a trasmettere consigli ed esperienza, che in campo, dove ama sempre più lasciare spazio alle nuove leve, mettendo sempre la salute della squadra e il suo futuro al primo posto. Un nuovo totale momento di gloria in campo, arriva comunque durante le finali TOP, proprio nel giorno in cui il suo primogenito Massy, fresco di un’epica salvezza coi giovanissimi regionali del Castello da assoluto protagonista e ricercatissimo sul mercato, svolge per la prima volta il ruolo di mister dei Giardini. Il Patron, dopo un primo tempo da spettatore, entra in campo sullo 0-4 e con una pregevole doppietta, ma non solo, trascina i suoi alla possibile rimonta, purtroppo soltanto sfiorata al termine di un epico 3-4 contro il Cameloth’s International, la squadra campione del torneo. E’ la sua 780esima in GVL, vissuta francobollandosi sul fortissimo play basso avversario, dando l’esempio ai suoi giovani compagni di come non sia poi un’impresona fermare la totale fonte di gioco dei rivali. Al termine delle finali, soltanto lui e Sinameta, nella rosa giardiniana, vanteranno due goal in TOP, davvero una bella soddisfazione per un 44enne. Risultare tra i migliori alle finali gli infonde nuova linfa vitale e nel torneo estivo che segue, il “Senza Fiato”, ovviamente di rango inferiore, torna in modo stabile tra i protagonisti in campo. Ottima la prestazione alla Sestese contro il Real Disagio, nel match in cui raggiunge la doppia cifra in stagione, la sera prima della partenza per Barcellona, con la delegazione GVL completata dal Chino Pellegrini e dal dirigente Matera, nella meravigliosa esperienza con i suoi giovanissimi regioanali alla Copa Mediterraneo di Lloret de Mar, l’ultima di Massy con la maglia del Castello (sullo sfondo c’è già accordo con la Sestese). La sua miglior prestazione dell’anno arriva proprio in extremis, agli ottavi di finale del Senza Fiato contro l’AC Dolattico, quando giostra da migliore in campo in assoluto… Un assist mirabolante per Fiacchi, un velo sontuoso sull’azione in cui lui stesso colpirà l’incrocio e soprattutto un goal di tacco da applausi a scena aperta, che ricorda i gloriosi tempi andati… E dire che ad inizio match gli amici lo convincono a giocare dopo il noioso emergere dei dolori più disparati… Segno che qualche cartuccia si può sparare ancora…
Stagione ’22-’23
IN CAMPO COL FIGLIO: IL CORONAMENTO DI UNA CARRIERA
Nessuna voglia di smettere per il Patron, che si presenta alla prima gara dell’anno, contro la storica compagine del Paguro’s Club, con un tocco sotto delizioso, uno scavetto che vale il primo goal della 27esima stagione dei Giardini. A fine match si godrà la doppietta e i complimenti dei ragazzi del Paguro, soprattutto su come gestisce e tiene viva la storia dei Giardini da diversi lustri… Accordatosi con Valiani per giocare una partita a testa, soprattutto in virtù dell’età avanzata, l’alternanza sembra giovargli. Sempre in precampionato, nella meravigliosa vittoria sul Ragnaia, sigla un’altra rapace doppietta, superando quota 950 goal in carriera. Un inizio stagione davvero col botto, che gli varrà, a fine pre-campionato, il Trofeo Uomo-Squadra autunnale del team, in barba alle 44 primavere. Nel girone d’andata del campionato, seppur costretto ad un mesetto ai box per acciacchi, vive la sua serata di gloria la sera del 4-3 al Sercenze, aprendo le danze della disputa con un gran goal mancino e chiudendola con l’assist per Frosini che vale 3 punti e vetta della classifica. Il suo personale divertimento però si impenna soprattutto nel girone di ritorno, facendo lui parte della storica delegazione giardiniana inviata tra Lisbona e Braga, in Portogallo, per la gara di Conference della Fiorentina, con partenza memorabile direttamente dal campo di San Piero a Ponti, dopo la sfida al vertice contro il Real Madrink. La cosiddetta banda degli Antonelli torna così a vivere una gita europea come non accadeva da prima del Covid… Sono queste le vittorie più belle. Appena una settimana dopo, in quel di Verona, in visita agli amici Baruconi (altra roba che non accadeva da prima del Covid), in occasione della gara numero mille della storia dei Giardini (emozione unica), che vive da capitano e da protagonista, con tanto di goal che apre le danze, quando sigla il suo penalty durante la serie dei rigori finali, torna ad essere, proprio in questa straordinaria cornice, il giardiniano più prolifico della storia del team, con 956 centri personali in carriera. La soddisfazione più grande della stagione e forse della carriera arriva però nell’amichevole vinta per 11-2 col Rifredi, la sera della primissima volta in GVL per il figlio Massimo. Doppietta per il padre, tripletta per il figlio, ma soprattutto per la prima volta assieme a dividere i colori di una maglia che è una ragione di vita per il padre… Un’emozione indescrivibile, da lacrime, che si ripeterà alcune volte nel finale di stagione senza mai scemare. Tornando al campionato, gioca la sua miglior prestazione stagionale, sempre contro il Sercenze, nella gara di ritorno, il giorno della sua 800esima gara con la maglia dei Giardini. A margine di un’implacabile goleada GVL, va in goal tre volte, di cui una addirittura di testa. Con 7 goal in campionato, alcuni decisivi, lascia intendere che se si rimettesse un tantinello in condizione, potrebbe ancora determinare. All’ultima di campionato contro i Bulls, sarà la prima di padre e figlio in un match ufficiale, che si chiuderà 2-2 con la doppietta del figlio. Merita citazione anche la sua prova da assoluto migliore in campo nel primo storico match in famiglia tra giardini in nero e giardini in verde. E’ incredibile come a 45 anni riesca a determinare le sorti di una disputa così prestigiosa guidando i neri in vantaggio per 3-1, con geometrie ed esperienze, per poi, su ordine del capitano, passare ai verdi per ribaltare la disputa sul 4-3… Quarto goal proprio suo… Una serata di rediviva giovinezza che lo spinge a dare una stretta anche alla sua condizione atletica… Pare davvero ci siano propositi per buttar giù quei kiletti di troppo e giocarsi a pieno tutte le cartucce rimaste. L’ultima citazione stagionale la merita la sua gara d’esordio al torneo estivo Senza Fiato, in cui la dieta sembra già dare i suoi effetti (7 kiletti in meno rispetto a Pasqua). I Giardini battono in goleada l’Alba C5, tre ne segna il padre, addirittura 5 il figlio, 8 in famiglia… I complimenti del magazziniere della Sestese sono tra quei piacevoli ricordi da mettere in bacheca nella sua lunghissima carriera… Davvero un grande inizio di un torneo estivo che li vedrà entrambi protagonisti oltremodo divertiti… Ma il padre lo sa bene… Il ragazzo pensi al calcio…

 

post

Sborgi Andrea

Il simpatico ragazzo del Girone, Andrea Sborgi, detto Brogius, Brogio, Brogi o semplicemente l’ “Indisponente”, è un acquisto dei Giardini del 2004. La sua disponibilità al sacrificio ed i suoi scatti lungo l’out di sinistra (sua storica fascia di competenza), la facilità con cui sradica il pallone agli avversari, fanno di lui un giocatore cui fare tranquillamente affidamento sempre. Dal campionato 2007-2008 si è ritagliato, con merito, uno spazio tra i titolari inamovibili del club, che ha conservato fino alla stagione 2021/2022, quella del graduale distacco dal gruppo dei fissi, salvo poi tornare a gloria nel roster dei titolari dalla stagione 2023/2024. Fuori dal campo… resterà memorabile per tutti il suo ingresso in mutande, al ricevimento del matrimonio del capitano…. In campo, indimenticabile davvero il suo goal in rovesciata volante, il 21 novembre 2016, nel giorno della sua 300esima in Gvl… La bella fidanzata Martina, per tutti “la Brogessa”, il 14 ottobre 2016 gli ha regalato la meravigliosa piccola erede Francesca, per poi raddoppiare il 12 giugno 2020 con il secondogenito Leonardo.

 

Stagione ’03-’04 BROGIUS ED IL “FIATONE CRONICO”…
Amico “gironiano”  di Lamioni, il mitico “Brogius” va a rinforzare una rosa sempre più ampia e competitiva portando esperienza e generosità lungo l’out di sinistra. In questa prima stagione in bianco-blu, si spera prima di una lunga serie, solo due presenze per lui, e nessun goal. Si tratta della bruciante sconfitta per 8-2 patita contro l’Asdaf nel giorno del suo esordio ufficiale, e della memorabile vittoria per 6-2 ai Play Off contro la capolista del girone David2… Solo un “fiatone” forse cronico, rallenta un po’ la sua incredibile generosità. Acquisto prezioso: sarà utile!
Stagione ’04-’05
NON PIU’ UNA COMPARSA
8 partite, 7 goal, non più una comparsa ma un punto di riferimento serio di un team troppo spesso in emergenza, che ha saputo ricorrere a lui sempre al momento giusto. Il suo esordio stagionale, nel match di precampionato contro i “10 Cavini”, ci piace ricordarlo come la sua “gara dell’anno”. Oltre a segnare il suo primo goal con la maglia nei Giardini, cui seguiranno altri 6 solo in questa stagione, lascia intravedere davvero grandi numeri. Umile, instancabile, generoso, mostra tutto il suo repertorio tutto fatto di grinta, sostanza e finalmente anche fiato. I Giardini capiscono subito di avere un’importante arma in più da far sparare in qualsiasi momento!
Stagione ’05-’06 RINGHIO BROGIUSO! DUE GARE DA CAMPIONE
Ci sono pochi infortunati in squadra, ecco perché il gregario di lusso Brogius non trova spazio né in campionato, né al Trofeo Senza Fiato. Ma quando la stagione sta per terminare, improvvisamente è piena emergenza e Brogione è chiamato, dopo un anno di assenza dalla squadra, a scorrazzare lungo l’out di sinistra addirittura nella semifinale del Torneo Estivo CSEN. La sua prestazione va aldilà di ogni possibile pronostico: operaio di fascia con piedi da carpentiere, testa bassa e sguardo da bullo, eppure preziosissimo sia in impostazione che nelle retrovie. I suoi recuperi alla Gattuso resteranno nella memoria: non sarà sempre bello da vedere, ma la sua fame di vittoria vale molto di più di mille giocate di fino. Nella finalissima, conquistata dunque anche grazie a lui, si rivela addirittura il migliore in campo, divenendo il nuovo idolo dei nostri caldi tifosi. Gioca col sangue negli occhi, con la giusta rabbia, la giusta voglia. Innervosisce gli avversari, non perde un pallone, ne sradica a dozzine, ed è anche l’unico a proporsi continuamente in avanti. Non pago calcia egregiamente il suo rigore durante i penalties. Alla festa di fine anno, nonostante le due sole presenze, la società non può far altro che consegnargli il trofeo Uomo-Squadra estivo (media periodo da urlo: 7.75!!!).
Stagione ’06-’07
STAGIONE MEMORABILE: GIA’ NEL GIRO DEI TITOLARI
Un goal a partita di media per Brogione nelle sue 11 presenze stagionali, che sarebbero state assai di più senza il dannato infortunio estivo, visto che la società pare ormai intenzionata a puntare dritta su di lui. Sarebbe stata certo sua la “Supercoppa del Giardino” se solo avesse collezionato più presenze, tanto è stato alto ed impressionante il suo rendimento. Il suo buon precampionato viene impreziosito ulteriormente subito da una super-prova da “8” tondo contro il Dema’99. Anima della squadra, si getta senza paura su ogni pallone recuperandone a dozzine e risultando di gran lunga il migliore in campo. Tuttavia la società decide solo tardivamente di inserirlo in quintetto nonostante il cronico infortunio di Frosini e per vedere Brogione giocare un match ufficiale tocca attendere la sesta di ritorno. All’ottava è già pedina carismatica insostituibile e gli viene detto di considerarsi un titolare a tutte le prossime gare. Contro la Pasticceria capolista infatti BROGIUS DOCET non solo per come gioca, anche per il grande cambiamento psicologico. Non è più il ragazzino focoso di un paio di anni fa, ma sa innervosire l’avversario senza farsi beccare dall’arbitro, con mestiere e malizia. Come quando provoca un’espulsione dopo l’altra, la settimana dopo, contro la Nave. In coppia con Lamioni semina il panico anche nella miglior difesa del torneo… I due sembrano davvero Romario-Bebeto ad USA94. All’ultima, contro il Barcollo, ancora un “8” in pagellino ed un record davvero inimitabile. Nel 10-2 dei Giardini gli assist sono praticamente tutti suoi. Solo un assassino non potrebbe mettere in rete i palloni che fornice questa macchina da gioco perfetta! La gara qualitativamente migliore dell’anno la gioca sicuramente in amichevole contro “Simone e i suoi ragazzi” all’ex Bologna. Dalla panchina arrivano ad urlargli persino cose sconce… Come non innamorarsi di chi sigla 4 reti di tale impareggiabile bellezza. La migliore quella al volo direttamente su assist di Manetti… E tutto questo dopo la solita corsa inesauribile, i soliti ettolitri di palloni recuperati. I Giardini sono entusiasti di questo insostituibile valore aggiunto per i play-off, poi il crak alla gamba, proprio all’esordio contro l’Easy Market. Anche lì era riuscito a siglare una rete da posizione impossibile, prima di lasicare i suoi senza il miglior giocatore del momento… Epilogo inevitabile: fuori dai Play Off, sogno promozione rimandato.
Stagione ’07-’08
OCHIO ANCHE ALLA BROGESSA
Possiamo riassumere in tre momenti chiave la prima stagione di Brogius tra i titolari inamovibili del club, visto che sostituisce praticamente in pianta stabile il lungodegente Zatteri divenendo l’esterno sinistro d’attacco del team. Acuto numero 1 nel girone d’andata contro la Longobarda quando fa esplodere e sognare tutto il popolo dei Giardini siglando un goal da posizione impossibile e raddoppiando addirittura di destro nello storico 5-1 che varrà il record di vittorie ufficiali consecutive della squadra. Magic moment numero 2 vissuto nel girone di ritorno dopo il match contro il Dema1999, quando la società gli consegna il Trofeo Uomo-Squadra primaverile per l’ottimo avvio del 2008. Il terzo exploit è la miglior prestazione stagionale, che arriva addirittura nel momento più importante, nel match che vale il titolo contro il “Tutto Cuore”. Il pagellino recita così: “A volte grezzo come un manovale boemo, a volte truce come una fiat panda in mezzo a tante formula uno, ma solo se ci si ferma all’apparenza. Il suo lavoro lungo le corsie laterali, instancabile, devoto, impavido, sta alla base della mentalità vincente di questa squadra, anzi ne è l’essenza. (…) La vittoria del torneo deve molto al “fattore-Brogius. Da Statua!”. Il resto della stagione che non abbiamo citato è fatto di tante gare dal lavoro oscuro, non così eroiche, ma sempre preziosissime. Un infortunio lo tiene lontano dai campi per la “Golden League” e per il torneo di Castello, ma non dalle tante feste e abbuffate dei campioni a bocce ferme… Nella partitella mista di fine anno emerge anche la “Brogessa”, alias fidanzata Martina, vera cecchina d’area dalla potenza inaudita
Stagione ’08-’09
LA MARTINA STUDIA IL CALENDARIO
Seconda stagione da esterno sinistro d’attacco titolare per Brogione, con qualche capatina promettente anche al centro della difesa, racimolando la bellezza di 35 presenze condite da 19 goal. Due i momenti di gloria più eclatanti, uno per girone. All’andata confeziona la sua super-prestazione proprio alla primissima giornata, contro il KLF, con giocate che da sole valgono la vittoria importantissima ad inizio torneo. E’ lui il più prodigo discepolo del capitano, perché, tatticamente molto dotato, è il primo a mettere in pratica tutte le sue idee. Ma la prestazione dell’anno è appunto nel girone di ritorno, alla quarta giornata, nel delicatissimo match contro la Hola, un”8″ tondo in pagellino e prestazione da migliore in campo. Roboante doppietta impreziosita da un goal direttamente da corner, assist geniali per il suo partner prediletto “bomber Lamioni”, ha una marcia in più dei suoi compagni, cosa che fa ironizzare molto sul fatto che la fidanzata Martina abbia finalmente studiato il calendario, senza più pretendere chissà cosa da Brogio la notte prima dei match…:-) A parte una “steccata” con i “Cavalli Marci”, dovuta appunto, pare, alla lussuria, il campionato di Brogio è costantemente al di sopra del “6”. Del resto impegno, abnegazione, corsa e voglia di vincere sono da sempre nel suo bagaglio sportivo. Cala, esausto, nelle verie manifestazioni di fine stagione, e, purtroppo, anche nel match dell’anno, i 16esimi contro l’Atletico Ios, quando insolitamente spreciso, poco lucido, fa davvero poco per evitare l’uscita di scena dei Giardini dalla Golden League. Dovrà imparare in futuro a distribuir meglio le sue forze in tuttto l’arco della stagione.
Stagione ’09-’10
UN MITO: NUDO AL RICEVIMENTO
Nella stagione in cui, in 31 presenze, eguaglia il suo record di goal segnati (19), senza nulla togliere al campione, ciò che più resta nella memoria è il suo mitico ingresso in mutande (con perizoma caramellato) nel salone del ricevimento per il matrimonio del capitano. Una roba da Oscar che gli vale, come da accordi, 4 “8” consecutivi nel pagellino del giorno dopo. La sua stagione inizia alla grande. E’ lui infatti che, dall’alto della parallela esperienza in Figc, con Lamioni, istruisce la squadra negli allenamenti di San Salvi, su nuove interessanti tattiche di gioco (la cosiddetta rotazione…). Il suo avvio di stagione è folgorante, da altissimo rendimento, tanto che, alla prima di campionato, contro il Granducato, riceve il Trofeo Uomo-Squadra autunnale. Ma le giocate più di rilievo, le sfodera tutte nel finale di stagione, dopo aver festeggiato la 100esima con la maglia dei Giardini, in Golden League, contro il Deportivo Legea. Ciò che tira fuori il meglio di sé è l’eseprienza dei Giardini nel mondo del calcio a 7; avventura che nasce proprio dopo un’amichevole con una squadra di suoi amici (per l’occasione ci segnerà anche un goal… di destro!!). Quando arrivano in pagella gli “8” promessi dopo il matrimonio, da prima il pubblico storce la bocca… Poi i “votoni” si materializzano davvero sul campo! C’è molto di suo, nel risicato 1-0 sullo Sporting La Beppa, quando assurge a baluardo della difesa dei Giardini, davvero insuperabile! Anche nella semifinale persa contro il Fides è il migliore in campo e da solo regge finché può la baracca. Ma la vera perla stagionale, la gioca proprio alla finalina contro i Gemelli Diversi, quando prima sigla il suo goal dell’anno, con un mancino da fuori di una violenza inaudita, poi coglie un palo clamoroso, prima di servire a Lamioni, di sponda, l’assist d’oro per il 3-2. Sempre più jolly, sempre più votato a difendere, ma senza dimenticare le sgroppate sulla fascia mancina, chiude quindi da ormai veterano, una delle sue stagioni migliori. Al termine avrà una media voto di 6,35, seconda solo a quella del migliore stagionale Lamioni.
Stagione ’10-’11
QUEL TOCCO SOTTO AI PEANOS…
Tre i momenti topici della sua ottava stagione giardiniana, uno all’andata, uno al ritorno e uno alle finali. Tre momenti in cui il gladiatore garante di rendimento che è in lui si è eletto addirittura a giocatore top player. Primo acuto di lusso subito alla prima, nella disfatta contro il Sorgane, quando illumina la scena nonostante la serataccia collettiva, con una prestazione difficilmente descrivibile. E’ in ogni dove, recupera palloni impossibili ed è totalmente inarginabile palla al piede. Per riammirare il super-uomo che è in lui, occorre attendere tutto il campionato. Proprio all’ultima giornata infatti, in occasione della bella vittoria sui Peanos, gioca la sua miglior gara stagionale. La sua 130esima ufficiale viene infatti impreziosita da due meravigliosi assist vincenti nel momento più difficile del match. In una serata così non si fa mancare nulla, e confeziona un goal in “tocco sotto” da vedere e rivedere… E’ la giocata simbolo della sua stagione. Chiude il campionato con un bel bottino di 13 goal. Alle finali riesplode nel big match contro il Dema, altro “8” tondo in pagellino. Sono le sue giocate sopraffine a decidere di fatto l’esito del match che vale il primo posto nel girone. E’ questo uno di quei momenti, in cui tutti i suoi compagni prendono spunto dalla sua grinta carismatica senza riguardo alcuno per avversari di blasone, e, da lui trascinati, giocano oltre ogni limite al 110%.
Stagione ’11-’12
IL PIU’ BARUCONE TRA I GIARDINIANI
Stagione davvero densa di ottime prestazioni per Brogione, subito protagonista sin dal precampionato, quando disputa un match da urlo proprio contro il fortissimo Easy Market, impreziosendo la prestazione con un goal addirittura di testa! In campionato ha un vero e proprio periodo d’oro nel girone d’andata, a partire dall’eclatante tripletta al Piazza United, tre goal davvero di ottima fattura tra finte di corpo e tiri potenti davvero inediti per lui. Appena un paio di settimane dopo arriva la sua miglior prestazione dell’anno, contro la Grande Dimas, ed il pagellino recita il memorabile: “dal Vangelo secondo Brogio”… A 7 minuti dalla fine di una partita bruttina (anche per lui…), inventa il goal stra-voluto, tutta grinta e tenacia, per il 3-2 decisivo, seguito dopo pochi attimi dall’assit vincente per Lamioni e da una straordinaria doppietta personale. Pochi istanti di grinta smisurata che lo eleggono “uomo del match” e consegnano tre punti importantissimi alla squadra. La settimana dopo, altra incredibile tripletta contro l’Atletic Rum, a cui segna anche il centesimo goal personale con la maglia dei Giardini. Nel girone di ritorno c’è ancora gloria assoluta per lui, all’ultima giornata di campionato contro il Pallone, quando sigla una doppietta di ottima fattura, sfondando per la prima volta il muro di 20 goal stagionali… Un goal arriva addirittura di destro, il che è una notiziona davvero… A testimonianza che il giocatore ha raggiunto una maturità calcettistivca tale da risultare indispensabile per il team. Dopo lo stiramento che priva i Giardini della sua presenza alle finali, rientra nel match goliardico in riva al Garda, contro i Baruconi di Verona, e risulta, a detta di tutti, il migliore in campo. La sua presenza inattesa post-infortunio risulta fondamentale, così come il goal nel finale decisivo per la vittoria. Anche fuori dal campo maltratta il suo fegato dimostrandosi il più “barucone” tra i Giardiniani… Avrà mica origini venete?? Alla festa di fine stagione, con 22 presenze e 22 reti in saccoccia (media altissima per lui di un goal a partita), viene premiato con il Trofeo Fair Play per gli 0 cartellini subiti in stagione… Davvero una bizzarra e imprevedibile novità dato il suo carattere fumino… Un Brogio pieno di sorprese…
Stagione ’12-’13
L’IDOLO DEI BUTEI…
Alla primissima di campionato Brogione sfodera subito la sua miglior prestazione stagionale. E’ la sera del super-esordio nero-arancio contro il DDS Rifredi, i Giardini vanno sotto e lui, presasi sulle spalle la squadra, inventa due reti da urlo che capovolgono la situazione e aprono la strada ad una delle più belle goleade di sempre. Fantastico soprattutto il goal caparbio, con palla rubata alla trequarti e cavalcata trionfale verso la porta avversaria… Un euro-goal che resta indelebile nella memoria. In goal anche alla seconda giornata contro “TheGame”, si ritrova per la prima volta terzo nella classifica marcatori del campionato… Davvero una buona nuova per chi di solito porta la croce, più che cantare… Il suo campionato, nel complesso di alto rendimento, vive due picchi anche nel girone di ritorno, sia nella sfida dell’anno contro il Macchessegrullo, sua 180esima ufficiale (resta alla mente soprattutto la finta lungo l’out, che beffa l’avversario diretto e regala a Lamioni un goal che sa tanto di scudetto…) e nel match del terzo titolo contro il Meeting, quando si presenta al campo dopo dichiarato sesso e ricche bevute, ma fortunatamente gioca lo stesso una grandiosa prestazione, entra nel prestigioso tabellino marcatori e chiude con 11 centri in campionato. Nel periodo pre-estivo il picco più basso… Quando, a spese dei Giardini, si conferma idolo indiscusso dei Butei, rischiando di rovinare la bella reunion tra le due squadre gemellate, in riva al Tirreno, esagerando… Ma esagerando di brutto… Dopo un week-end da gogna, da “0” in pagellino, torna protagonista in campo con la mirabolante prova offerta a Castello contro “Napoli Sportiva Napoli” e, pochi giorni dopo, alla Notturna di SanGiovanni, corsa per tutti i suoi 10km con la maglia numero 28 dei Giardini, lungo le vie del centro di Firenze. E’ suo il miglior tempo assoluto tra tutti i partecipanti Gvl: 52 minuti circa! Una prova sontuosa, soprattutto se si pensa alla totale mancanza di allenamento specifico. Sono le ultime cartucce di un’ennesima stagione da protagonista, contraddistinta dalla solita generosità, dalla grinta smisurata e da qualche vizietto di troppo…:-)
Stagione ’13-’14
LA LEGGENDA DELLA FELLATIO INTERROTTA
Il primo acuto Brogi arriva durante la pre-season… E’ lui infatti l’eroe della bella vittoria per 9-2 dei Giardini sulla Sex, palesando già una forma atletica pazzesca, giganteggiando in difesa e servendo una collezione incredibile di assist. In campionato è, come al solito, garante di rendimento e pile inesauribili, come in occasione della vittoria in goleada contro il Cambogia, nella serata magica della sua 200esima in Gvl. Ma la sua perla stagionale arriva nel girone di ritorno, contro l’ostica Birreria Centrale. Inizia malissimo defilandosi all’ultimo momento per un raffreddorino e per la mancanza di feeling con Flachi (usiamo un eufemismo), per poi assurgere addirittura a eroe della patria… Riunitosi al gruppo in extremis, proprio a causa del bidone inatteso dell’ex Doria, risponde alla convocazione con la squadra già in campo e, secondo la leggenda, interrompendo una seduta di fellatio senza averla portata a termine!! Basterebbe questo per la statua, ma lui realizza addirittura un’insolita tripletta che non può che tramutarlo in simbolo di una delle più importanti vittorie stagionali. Anche nella tournée a Verona, come suo solito, è assoluto protagonista… Finalista del torneo di tennis giardiniano-barucone, è in assoluto il più roccioso baluardo difensivo dei Giardini anche sul campo a 5 e sforna l’assist al bacio per il goal di Dimita che chiude i conti nel finale… Merito anche del patron che gli controlla minuziosamente il menù alcolico nel pre-partita. In Golden League fioccano i “7” e le buone prestazioni, ma come di consueto dà il meglio di sé al torneo di Castello, se non in campo, fuori… In tutte le feste Gvl estive non tira mai indietro il… gomito… Ma è contro i Geni-Tori che tocca davvero il suo picco di gloria stagionale… Entra in campo completamente ubriaco per i postumi della “Violentissima” (assaggia tutti gli aperitivi più violenti di casa del Patron…)… Sembra non reggersi in piedi, arranca nel raggiungere lo spogliatoio, ma, come per magia, come inizia il match si trasforma in un leone indomito, lotta su ogni pallone ed è il giardiniano che più ci crede fino al triplice fischio. Non è un caso che proprio dal suo piede mancino, parta la sassata nel finale che vale il 5-5 ed il primo punto Gvl nel torneo estivo. Alla festa di fine stagione, per la seconda volta in carriera, si aggiudica il Trofeo Fair-Play “giocatore modello”, per gli 0 cartellini subiti in ben 31 presenze ufficiali!! Ma meritano stavolta citazione anche i goal… Ben 23… Un autentico record!
Stagione ’14-’15
IL MIGLIOR BROGI DI SEMPRE…
Davvero una stagione magistrale per il numero 28, che impressiona per numeri, per giocate, per imprese, che vanno oltre ogni più rosea aspettativa. E dire che era tornato dalle vacanze che sembrava suo cugino grasso… Già nel corso della Preason ritrova la migliore condizione ed inizia a sfoggiare prodezze, come contro il Dema99. Per impegno e abnegazione, per il suo essere ruspa recupera-palloni e ferrari imprendibile allo stesso tempo, diventa subito il più indispensabile del gruppo… In campionato la sua grande sostanza diviene anche classe sopraffina. Con la Rubino, nonostante sia stanco e reduce dalla tourné Gvl a Verona, che lo ha visto protagonista assoluto  in tutti i campi, segna, fa segnare e soprattutto lascia tutti ammutoliti con una rovesciata volante in stile Pelè, che incoccia in pieno la traversa… Questa roba da dove diamine viene?? Ma non si tratta di un caso. Migliore in campo in assoluto infatti anche la settimana dopo, nella sofferta vittoria sul Bellavita, a difesa della vetta. Si nota come mai prima che la sua assenza in campo, quando rifiata in panchina, indebolisce terribilmente il contesto di gioco. Indistruttibile, immarcabile, inarrestabile, grande prova anche col Casablanca, risulta sempre tra i migliori… Ad inizio ritorno, se si esclude una divertentissima sua prestazione al BumperBall (come casca bene…), sembra si senta parlar di lui un po’ meno… ma è solo un abbaglio… Alla quarta giornata, contro la Rubino, arriva la miglior partita stagionale. Nonostante sia una delle sue solite serate da pianto greco continuo con l’arbitro, sfodera una prestazione da statua in Piazza Signoria, vincendo la partita praticamente da solo. Segna il goal numero 4100 della storia societaria e che vale il 3-3 dopo la partenza shock dei Giardini (0-3!!), al quale ne seguiranno altri due (l’ultimo decisivo per la vittoria) per una tripletta davvero d’autore, a contorno di tante giocate di sostanza. La cosa impressionante è che passa appena una settimana ed è di nuovo “8” in pagella contro il Bellavita. Madre Natura non gli ha concesso la tecnica di Bandini, l’efficacia di Lamioni, il fisico roccioso di Antonelli, né l’eleganza della falcata di Bottai, eppure lui continua a riscrivere ogni volta la storia del brutto anatroccolo del calcio, che diventa sempre cigno sul più bello e ti fa vincere le partite… Goal bellissimi, pali, rigori procurati, fino a quando è costretto a uscire tutto storto, stremato, bava alla bocca… Ha la maglia dei Giardini tatuata sulla pelle ed è ormai esempio assoluto per tutti… Finisce il campionato con 17 goal all’attivo, terzo miglior bomber del team… Una novità assoluta allucinante per un intermedio difensivo. Ma la stagione continua anche dopo su alti ritmi. Nella leggendaria vittoria in TopLeague sul Macchessegrullo, racchiude davvero sulla sua persona l’emblema assoluto delle due paroline “GENEROSITA’ SPORTIVA”, simbolo di un gruppo che quando riscopre questi valori davvero può giocarsela con tutti. Anche nei tornei estivi è tra i migliori… Con i fortissimi Cimotti ad esempio, con 5 Brogi in campo, la squadra avrebbe sicuramente vinto… O nella vittoria sul RealSanPierino, quando sblocca il risultato dopo 50 minuti di reti involate… Nello stesso match si ricordano un geniale fallo tattico, che tiene a galla i Giardini, e il prestigioso assist di tacco per Dimita che chiude la pratica. Un po’ più “umane” le sue prove a “7”, dove comunque ha il pregio di essere tra i pochi sempre presenti. Non è un caso, alla festa di fine stagione, a coronamento della sua più grande stagione di sempre, la squadra gli conferisce il “Premio Fedeltà” -Nonno Nello-, grazie ai ben 39 gettoni in stagione… Andrebbe ibernato così com’è…
Stagione ’15-’16
L’UOMO DEGLI “8” IN DOLCE ATTESA…
Il momento Top della stagione Brogi, si ammira dopo le feste natalizie, totalmente controcorrente con il resto della squadra “impanettonata”… Dall’amichevole col Team Chiappetto ad inizio anno nuovo, si percepisce bene il suo aver fatto vita d’atleta durante il fasti natalizi. E’ ovunque, mai domo, instancabile e, a ridosso della fine del match, sigla una tripletta incredibile, che vale il prezioso pareggio. L’ottimo stato di forma risplende subito alla ripresa del campionato, in particolare contro l’FC Disperati, quando le sue gesta extra-terrene regalano ai Giardini una delle più belle vittorie in stagione… Il suo pagellino, nell’occasione, fu memorabile… Richiamò addirittura tributi al DucaBianco, DavidBowie, appena scomparso. Stesso dicasi del match con la Rubino… Gli “8” ormai non si contano… L’ex gregario Sborgi, ora “uomo degli 8”, è ormai l’essenza dei Giardini. Rappresenta tutto ciò che ci si aspetta da un giocatore di calcetto. Lui è il calcetto. La doppietta, pur bellissima, è un accessorio. Quello che sorprende è il suo determinare in ogni zona del campo. Nel girone di ritorno, se possibile va ancora meglio. La gara col Vanga rappresenta il suo momento top della stagione, forse, fin qui, dell’intera carriera. Sembra davvero una favola a lieto fine… Nella serata in cui annuncia al popolo Gvl  che la compagna Martina è in dolce attesa, visibilmente emozionato, in campo si trasforma, sputa fiamme dagli occhi, è si conferma l’incubo di tutte le più ostiche avversarie dei Giardini. Grandi giocate e prodezze in ogni zona del campo, goal pesantissimi, su tutti quello dell’indimenticabile 7-6 allo scadere… Un turbinio di emozioni, tutte in una sera, davvero pazzesco… Ma per lui è routine… Un insolito passo falso coi Pumas, poi è di nuovo stellare contro il Peyote… Un’altra doppietta, ancora decisiva, ancora di pregevole fattura… I suoi dribbling stretti, le traiettorie malefiche, i lanci millimetrici… La sua “vita da mediano” è davvero finita… Con 16 gettoni in campionato chiude anche da giardiniano più presente… Con 11 goal è addirittura il terzo miglior marcatore della squadra. All’esordio in TopLeague contro il Marasma, è subito il migliore in campo dei suoi, ma è nell’indimenticabile vittoria contro la Rubino, che assurge, ce ne fosse ancora bisogno, a simbolo indelebile di questa squadra, Il glorioso 28 arancio lascia il campo in ambulanza, per una fortissima botta al costato… E’ questo il durissimo bilancio di una sfida a gomiti altissimi, contro la stella avversaria “LottiGoal”… E un giardiniano che finisce in ospedale con la divisa nero-arancio addosso, è un caduto sul campo, un eroe vero della battaglia. Nel suo caso, fortunatamente, un caduto prontamente rialzato, visto che l’allarme rientra presto e lascia tutto il popolo Gvl più sereno. Una stagione, la sua, dove non si è fatto mancare davvero nulla… Migliore in campo anche all’esordio bianco-verde del team, contro i “Nonni Mababu”. La sua grinta è contagiosa e funge da sprone anche per tutti i compagni… Ormai inizia a girare la teoria, che con 5 Brogi in campo, le partite si vincerebbero tutte. Per lui non ci sono amichevoli… Anche in allenamento col SanGiusto, segna, domina, imperversa, riceve i complimenti di tutti… Si sta inventando anche una seconda vita da centrale difensivo, in modo nettamente più convincente di quanto accaduto in passato. L’ultima perla della sua stagione avviene in occasione del match col “Bar la Mucca Viola”… ma non in campo… Bensì a casa del Patron, dove si aggiudica il sentitissimo torneo di “Geremia”, con la grinta e l’intelligenza tattica, che hanno contraddistinto tutta la sua gloriosa annata sportiva.
Stagione ’16-’17
W FRANCESCA, W QUELL’INCREDIBILE ROVESCIATA…
In una delle stagioni più sfortunate della sua carriera, che conta soltanto una ventina di presenze a causa di un brutto infortunio al collaterale del ginocchio, è comunque superprotagonista fuori dal campo… A cavallo tra le gare di precampionato contro AC Perseo e Atletico Rossini infatti, più precisamente venerdi 14 ottobre, arriva la sua meravigliosa creatura Francesca, accolta in tripudio da tutto il popolo nero-arancio. L’enorme gioia, in questi casi, si sa, va di pari passo con qualche notte insonne e con un periodo privato bello denso di impegni. Le prestazioni di gioco magari non sono quelle di sempre, ma l’impegno non manca mai e, di tanto in tanto, si segnala per picchi davvero importanti anche in campo. Ci riferiamo a quando segna la 200esima rete in Gvl nella rotonda vittoria sui Pumas, ma soprattutto a quando entra a caratteri cubitali nella storia dei GRANDISSIMI del club, con un gesto tecnico pazzesco sia per spettacolarità che per importanza. Manca un minuto alla fine di GVL-Disperati, e i nostri sono sotto per 6-3, quando lui, con una magnifica rovesciata volante, sorprende nettamente il portiere per il 6-4… Ricordiamo tutti quella partita… E quello che accadrà nel recupero… Due goal in una manciata di secondi del bomber Lamioni… Questo rende quella storica rovesciata, arrivata proprio nel giorno della sua 300esima gara Gvl, davvero epica, intramontabile, leggendaria e importantissima nella gloriosa corsa scudetto… Purtroppo, di lì a poco, arriva il match contro il Bar Argentina, quello lui che inizia addirittura in porta (ritardo Viappiani n.d.a.), e quello in cui il ginocchio fa crack… Dal girone di andata del torneo lo rivedremo solo nel periodo TopLeague, con tutore e tanta voglia di tornare al 100%. La miglior gara del suo logicamente “timoroso” finale di stagione, la sforna in amichevole contro la Sex, in occasione dell’addio al celibato di Pieri… Una gara senza nulla in palio, l’ideale per osare qualcosa, e la roboante doppietta messa a segno lancia ottimi segnali. Proverà anche durante i tornei estivi, ma per il recupero a pieno occorrerà pazientare un po’. Un ultimo plauso, lo merita per aver riunito tutto il popolo dei Giardini, alla bella festa a Bellariva, per il battesimo della sua fanciulla.
Stagione ’17-’18
MARTINA NON CONCEDERTI !!
Oltre 30 presenze, ancora una doppia cifra stagionale di goal, alla 15esima stagione con la nr28 giardiniana non si esibisce in acrobazie balistiche come l’anno precedente, ma garantisce sempre impegno, rendimento e continuità. Vive i suoi picchi massimi di stagione tra il girone di ritorno del campionato e le finali di Golden League. Memorabile soprattutto la sua prestazione nel 5-4 Gvl contro il Prima, all’ultima giornata di campionato, quando sigla la zampata del 2-1 proprio all’ultimo minuto del primo tempo e quando, all’ultimo secondo della ripresa, batte quel fallo laterale che passerà alla storia… Un guizzo che vale il 5-4 di Dimita ben oltre il tempo regolamentare e la qualificazione in Golden dei Giardini. E proprio in Golden arriva la sua miglior gara stagionale, nel pareggio per 6-6 contro FC Gnafo. Una prestazione enorme, giocata quattro polmoni, da vero uomo-carburante dei Giardini. Dopo due assist vincenti per i compagni, entrambi di rara bellezza, è lui a regalare al team il goal del pareggio decisivo, ancora una volta allo scadere. La preziosa rete, che tiene i Giardini in corsa per la qualificazione alle eliminatorie, è il giusto premio per una prestazione davvero da pile inesauribili. Nello spogliatoio pare sia emerso che l’ottima condizione atletica dipenda dalla lunga astinenza sessuale… Ebbene, fosse vero, per quanto i Giardini non siano mai stati contro il sesso (anzi spesso si fanno promonitori…), occorre adoperarsi tutti affinché la bella moglie Martina continui a non concedersi. Troppo bello vederlo giostrare così. Sempre nel periodo Golden, fa parte dei 13 giardiniani doc partiti alla volta del Veneto per la goliardica gita di rafting e non solo, in onore del 40esimo di Patron e capitano. Anche queste cose fanno grandi un giardiniano e lui, nonostante ormai sia padre ultra-impegnato, cerca sempre di non perdersele;-)
Stagione ’18-’19
LA DOCCIA IN TANGA…
La sua ennesima superstagione da ben 30 presenze inizia in realtà nel peggiore dei modi… Siamo ancora in precampionato infatti quando abbandona in modo inatteso e sgarbato la chat dedicata alla spedizione dei Giardini in Baviera, per il 40esimo di Gino all’OktoberFest. Il neo presidente Antonelli prende la cosa molto male, gli viene affibbiato un “4” politico in pagella dopo la sconfitta contro l’ITP Klan e, quel che è peggio, nella gara successiva, quella contro l’FC SanGaggio, viene costretto a pagar pegno indossando durante la doccia, il tanga da uomo utilizzato da Gino durante la gita bavarese… Un’immagine non bellissima, ma che resterà negli annali. Il suo momento top del campionato lo vive nel girone d’andata contro il Real Vaginad. Segna due supergoal, ne propizia altri, è il suo momento migliore di forma e si rivela in assoluto il man of the match. La sua annata sportiva prosegue con rendimento buono e costante, ma per ritrovare un pagellone da urlo di quel calibro, bisogna attendere fine stagione. Nella semifinale decisiva contro il fortissimo Ragnaia, i Giardini purtroppo perdono e vengono eliminati, ma la sua prestazione è sconcertante. Suo il goal del 2-2 alla fine del primo tempo che fa letteralmente esplodere la torcida giardiniana… Poi tiene a galla i suoi oltre ogni pronostico con intelligenza da vendere, palloni recuperati, corsa infinita. Una condizione davvero invidiabile insomma, nonostante siano passate pochissime ore dal matrimonio presidenziale, in cui ha dato il meglio di sé soprattutto organizzando alla squadra, in attesa del ricevimento, un pomeriggio top in un resort di lusso con piscina. Alla festa di fine stagione si aggiudica il Cucchiaio di Legno per i troppi cartellini gialli in stagione… In realtà, l’unica nota davvero stonata della sua annata, sono le sue assenze alle mitiche gite europee di Monaco ed Amsterdam… Uno come lui ci stava tanto, troppo bene…
Stagione ’19-’20
LA VERA DOPPIETTA SI CHIAMA LEONARDO
La stagione Covid lo vede in campo soltanto 13 volte, con appena un goal in saccoccia siglato alla primissima gara stagionale contro il Grassina 1980. E’ proprio nel precampionato 2019 infatti il suo momento migliore, Buone prestazioni si ripetono, fino ad un vero e proprio exploit contro Los Grondes, nonostante sia l’unico giardiniano reduce dalla gita all’OktoberFest 2019, ad avere il coraggio di scendere in campo… C’è chi va a benzina, lui va a birra, perché è letteralmente incontenibile e gioca in modo impeccabile senza sbagliare praticamente nulla. Non è un caso quindi che all’inizio del torneo riceva il Trofeo Uomo Squadra autunnale, come miglior giocatore in rosa ad inizio stagione (media voto periodo 6,5). Nel post-gara all’Aviazione, della seconda giornata, quella del pareggio per 2-2 contro ASD Oba Oba, inizia a ventilarsi una supernotizia, che troverà divulgazione generalizzata soltanto nella subito successiva trasferta collettiva a Verona, in visita agli amici Baruconi… La Franceschina avrà un fratellino!! Inutile sottolineare come tutti i cin cin butei in questione vengano dedicati alla superfamiglia Sborgi in espansione. La sua stagione in campo però prosegue poi in tono un po’ dismesso, vuoi per le tante assenze, vuoi per la pandemia che presto costringe tutti fuori dal campo. Il periodo di lockdown è reso però meno doloroso proprio dagli Sborgi, che il 12 giugno sfornano Leonardo, tra il tripudio collettivo di tutto il nostro popolo.
Stagione ’20-’21
L’INIZIO DELLA FINE?
I bimbi piccoli, l’importante acquisto di una nuova casa, il cambio di lavoro e la situazione pandemica generale, gli consentono di scendere in campo soltanto in tre occasioni, delle quali non c’è molto da raccontare. Speriamo che voglia e condizione fisica non ne abbiano risentito troppo e che questo non sia l’inizio della fine della sua gloriosa carriera in GVL.
Stagione ’21-’22
NON CI SONO, ANZI SI, ANZI NO
Il suo abbandono al gruppo dei titolari, avviene ad inizio settembre, durante la riunione organizzativa della stagione. I figli piccoli, il trasloco, il lavoro, spazio per il calcetto pare non ci sia più, o almeno l’impegno fisso non se lo può proprio permettere. Invece, contro ogni pronostico, evidentemente il calcetto gli manca, e a ridosso di Natale, si butta alle spalle almeno il trasloco e chiede umilmente il permesso di rientrare tra i titolari con l’anno nuovo. Visto il personaggio e la sua grande storia nel club, la società ovviamente lo accontenta, gli ritaglia di nuovo uno spazio importante e lui la ripaga giocando un mese di febbraio davvero ad altissimo livello, che lo porta addirittura a vincere il “Trofeo Uomo-Squadra primaverile” ad inizio marzo, la sera del match disfatta contro il Dram Drum, in cui figura comunque migliore in campo. Sarà però anche l’unica occasione che lo vede salire davvero alla ribalta delle cronache, assieme alla bella ricorrenza festeggiata contro il FutsalBar in Top League, la sera della sua 400esima gara in GVL e al suo unico goal stagionale siglato al Boca Senior. Poi, al Torneo Estivo, risponde alla chiamata soltanto due volte dando vita ad un nuovo improvviso distacco… Che sia quello definitivo?
Stagione ’22-’23
L’EROE DEL MEMORIAL SBORGI ED UN ROSSO RECORD
Soltanto 10 apparizioni, nonostante sembri trasudare da ogni poro la voglia incontenibile di tornare nel roster dei titolari… La nuova casa finalmente è finita ed è bellissima, lasciamogli ancora un po’ di tempo per assestarsi con i bimbi e le dinamiche familiari, poi siamo certi che tornerà a prendersi l’impegno settimanale. Il suo picco di gloria stagionale lo vive a Verona, nell’ormai classica sfida coi Baruconi, ribattezzata da molti proprio “Memorial Sborgi”, per commemorare scherzosamente la sua annosa latitanza dai campi… E’ anche la millesima gara di sempre dei Giardini, un evento davvero speciale, che lui onora da assoluto migliore in campo, siglando, appena entrato, il gran goal del 2-2 al termine di una prorompente discesa lungo l’out mancino e mandando in goal Dimita a pochi minuti dallo scadere… Una rete che sarebbe stata bastante per la vittoria, senza l’arbitraggio un po’ fazioso… I Giardini comunque vincono a prescindere perché presentarsi così in massa, anche grazie a chi come lui giunge in Veneta con la famiglia al completo, è davvero la vittoria più bella. Il momento più al ribasso invece arriva al torneo “Senza Fiato” di calcio a 7, quando rimedia un doppio giallo per un fallo tattico, seguito da un tocco di bracccio, che costringe i suoi all’inferiorità numerica. Il rosso in questione basta e avanza perché alla festa di fine stagione venga premiato per la seconda volta in carriera con il Cucchiaio di Legno del team… E’ ancora lui il giocatore più cattivo… Raggiungere un simile non-obiettivo in appena 10 presenze non era facile… Ah, ah, ah…

 

post

Visciola Simone

Visciola Simone, da Orvieto, è un professore di storia affermato a livello europeo, scrittore di libri di fama, nonché musicista e, non ultimo, grande tennista sempre impegnato a scalare le classifiche nazionali. Il suo apporto calcistico ai Giardini di via Locchi va e viene, nonostante il giocatore sia dotato di una grinta impressionante, e di un tiro spesso imparabile. Forse è più portato al calcio a 11, ma in ogni sport ha una gran dote: VUOLE VINCERE SEMPRE! Il suo fair play in campo e l’attaccamento alla maglia, sono da sempre esempio per tutta la squadra. Vive con la compagna blozanino-partenopea Norma tra il quartiere fiorentino delle “Cure” ed la ridente cittadina francese Poitiers; dal 23 agosto 2007 è papà della splendida Emma e dal 22 settembre 2011 ha raddoppiato con la secondogenita Anna Cesarina… e il popolo dei Giardini si allarga:-) Sempre dal 2011 è il consigliere di riferimento principale del “Circoletto” di tennis di via Vezzani, gemellato con la scuola di danza Fit Village Urban Dance, tanto cara ai Giardini. Non a caso ha già come allievi molti suoi compagni di calcetto 🙂

 

Stagione ’97-’98
DALL’UMBRIA PER FAR TANTI GOAL!!
Nuovo acquisto di lusso per i Giardini, che fanno esordire l’attaccante orvietano in campionato, contro “I garibaldini”. Ma Visciola non desterà una buona impressione e per rivederlo in campo bisognerà attendere la gara contro l’ “AlfaXeno”, quando strapperà prepotentemente la maglia di punta titolare, ai vari Comensoli, Pecchioli, Barbetti, con tre superbi goal che varranno la vittoria. Inizia così per lui, un periodo d’oro, che lo vede divenire un fermo punto di riferimento per una squadra assai spuntata fino ad allora. Alterna ottime prestazioni e grandi goal, a gare un po’ più opache, a causa dei suoi eccessivi individualismi un po’ calcistici… Alla fine dell’anno vanterà 11 reti in 12 gare, grazie anche al cospicuo bottino messo a segno nelle finaline.
Stagione ’98-’99
L’AFFIATAMENTO CHE VA E VIENE
Attaccatissimo alla squadra ad inizio stagione, perderà gradualmente interesse, fino ad abbandonare i suoi delusi compagni a fine anno. Dopo un precampionato ricco di goal, assume il ruolo importante di prima riserva dei titolari, pronta a svolgere qualsiasi ruolo, soprattutto in avanti. Buone gare si susseguono, come l’ottima prestazione da autentico goleador, contro i “Beastie Boys”, o la partitissima al vertice contro i “Viola Calcio a 5”, che, grazie a ben 4 goal tutti su calcio piazzato, gli vale un articolo su CALCIO+ ed un bel “7” in pagella sul medesimo settimanale toscano. Con 37 goal in 22 gare vanta una media goal stagionale davvero implacabile, ma nel girone di ritorno la sua luce si rabbuia un po’: assorbe a pieno la crisi di spogliatoio, si stacca dal gruppo ed inizia ad imbastire schemi decisamente calcistici e improduttivi. Segna ancora molto, ma sbaglia anche tanto e pecca di egoismo. Capocacannoniere interno, a fine torneo, finirà addirittura per abbandonare i Giardini in piena crisi, durante la Coppa Europa, non senza gravi responsabilità sull’imminente fallimento societario.
Stagione ’02-’03 INCREDIBILE RITORNO, DOPO QUATTRO STAGIONI
6 presenze, 1 goal, ma quel che più conta è, che il bomber orvietano è di nuovo dei nostri. Dopo l’addio tra mille interrogativi e polemiche, torna, a distanza di ben 4 stagioni, per sostenere la squadra, deficitaria, che nel frattempo è giunta in PROMOZIONE. Goal contro il “Rayo Fiorentino” a parte, in campo lascia pochi buoni ricordi, ormai fuori dagli schemi e tornato in un momento troppo difficile, ma l’importante è che sia di nuovo in rosa e che i suoi vecchi e nuovi compagni, possano contare ancora sulla sua professionalità! Prezioso ritorno.
Stagione ’03-’04 UNA PRESENZA, UNA TRIPLETTA
Solo un flash in precampionato per il simpatico umbro, che, nonostante l’intesa con i compagni che va e viene, realizza la roboante tripletta nel 3-9 subito dai Giardini contro il Paguro’s Club.
Stagione ’07-’08 RITORNO DA PAPA’
Dopo ben 4 stagioni si rivede il simpatico n°19 dei Giardini, nel frattempo diventato papà di Emma e storico sempre più affermato. 5 presenze, 2 goal con la squadra di calcetto che da sempre porta nel cuore e che non lo dimentica mai nonostante il suo girovagare ed il suo continuo vai e vieni… E’ in campo, fresco papà, proprio alla primissima amichevole stagionale dei Giardini che vinceranno il loro primo titolo a fine stagione e alla seconda sigla una roboante doppietta. In precampionato, contro il Crazy Bar, per la prima volta gioca davanti agli occhi della piccola Emma. Difficile chiedere a chi non gioca con continuità di regalare prestazioni trascendetali, ma quando chiamato a difendere i colori che tanto ama fa sempre la sua parte.
Stagione ’10-’11
PIU’ TENNIS CHE CALCETTO:-)
Dopo tre anni di assenza dai campi (di calcetto, ovviamente, perché in quelli di tennis sta spopolando…), si riaffaccia sul prato verde, anche se solo per le prime due amichevoli di precampionato. Due buone prestazioni, con i soliti piedi buoni e la solita grinta da vendere. Nella prima, quella vittoriosa contro il Granducato, ritrova anche la via del goal con un contropiede nel finale… Intanto la compagna Norma è’ in attesa di una sorellina per Emma…
Stagione ’11-’12
ANNA CESARINA E LA FRANCIA
Non una sola presenza in campo, ma protagonista di due buone nuove d’autore! La prima ariva il 22 settembre, quando il popolo dei Giardini si allarga ancora per la nascita della sua secondogenita Anna Cesarina!! La seconda è il suo definitivo (al momento) trasferimento in Francia, dove ha finalmente ottenuto una cattedra tutta sua. Purtroppo il “Circoletto di Tennis” da lui gestito, che annoverava già allievi giardiniani motivatissimi, ne sente terribilmente la mancanza.

post

Mattia Antonelli

Mattia Antonelli, dalla stagione 2018/2019 terzo presidente della storia del club, quindi personaggio imprescindibile del gruppo, pur prediligendo spesso il calcio a 11 amatoriale al calcetto, è da tempo immemore il difensorone centrale dei Giardini di via Locchi, il play-maker, lo “stoccatore”, e dalla stagione 2022/2023 il perno difensivo, nonché secondo portiere, del comparto a 7. Covercianino da una vita, ora risiede a San Francesco di Pontassieve con la dolce metà Martina, che nel 2016 ha dato alla luce il piccolo grande erede Enea, seguito a poca distanza dalla meravigliosa sorellina Nora.  Oltre alla simpatia dei suoi soprannomi (l’ “Incontinente”, “Pausa-merda”, “Petanello”, il “Rosso”, il “Nivea”), porta in campo in ogni gara tutta la sua grinta smisurata, spesso pure troppa. Amante quindi dei cartellini, ma anche delle grandi sventole mancine dalla distanza. E’, e sarà sempre considerato, il primo vero difensore puro, amante del proprio ruolo, della gloriosa storia societaria… 

Stagione ’00-’01
GRAN MISSILI… MA CHE CARATTERINO…
Finalmente un difensore naturale amante del ruolo, anche se la sua prima stagione è assai contraddittoria. Tutto il buono visto in campo, si contrappone alle sue crisi caratteriali, al limite della decenza, che fanno di lui, l’infantile anello debole di un collettivo ormai d’esperienza. La prima delle 32 reti stagionali (davvero tante per un difensore!) non arriva al suo esordio con “le Cure”, ma alla seconda uscita, contro l’Atl.Machiavelli. 6 giornate di studio del calcetto, prima di esplodere un vincente missile terra-aria contro l’HerriBatGara, che salva la squadra! Si ripete contro il Comune, giocando la sua gara dell’anno: oltre a dirigere ormai splendidamente la difesa, sigla una roboante triplretta su calcio piazzato che vale la vittoria! Si ripetono ottime prestazioni: la Caldaia (4 goal, uno da calcio d’inizio!), la Zambra, l’FC Terzolle, s’inchinano ai suoi piedi. E’ nel ritorno che inizia la sua involuzione caratteriale… La squadra che proprio grazie a lui conquista i play-off, è a causa delle sue bizze che deve issare subito bandiera bianca. Litiga con i compagni, con gli arbitri, con gli allenatori avversari, persino con le strutture sportive che distrugge… Insomma un disastro che urge rimediare…
Stagione ’01-’02
E LA PORTA SI SOLLEVO’…
Eroico difensore titolare nell’anno della Promozione, risulta finalmente un giocatore equilibrato nonostante i suoi standard si siano leggermente abbassati. Molti i suoi meriti nel roboante 8-2 alla terza di campionato contro l’ArturoScorte. La squadra apprezza la sua maturità e quando si immola portiere contro i “MortiDiFame”, riceve come attestato di stima, la fascia di capitano. Nel big match, testa a testa, contro la Munda, realizza ben tre tiri liberi su tre, per un preziosissimo punto del pari!  Un gran goal al DramDrum in un girone di ritorno un po’ in sordina, ma la squadra è già contenta di vederlo finalmente calmo e sereno. Decisiva la sua prova contro l’FC Terzolle, così come contro Copacabana e ArciPadule… Addirittura migliore in campo, nelle ultime due gare che valgono la promozione… Sua, contro gli All Skars, una delle più belle e potenti punizioni di sempre: la palla, che centra il 7, alza letteralmente la porta da terra. Chiude con ben 23 goal in campionato ed un girone play-off giocato ormai senza più benzina.
Stagione ’02-’03
L’ “EROE FAVA”
Dopo un precampionato un po’ in sordina, inizia al meglio il campionato contro l’MCL QuintoAlto, siglando direttamente da calcio di inizio. Alla terza giornata, contro lo YellowStorm, è già leader indiscusso del suo reparto difensivo, che diviene impenetrabile e, grazie ad un gran stato di forma, sigla pure una roboannte doppietta. Il suo goal contro il CDP verrà elogiato più volte nel corso della teletrasmissione CALCETTO+ su Tele37. Il match dell’anno, per lui, è senz’altro l’ultimo del 2002, quello che lo trasforma in “EROE FAVA”! Dopo una lesione al crociato, che comporterà ambulanza, convalescenza e tutto il resto, rientra in campo arrancando prima della fine, e serve a Maschio l’assist d’oro per il goal che varrà 3 punti ed una classifica natalizia d’oro per i Giardini… Comunque più fava che eroe… Dopo la lunga assenza forzata tornerà contro il Figeva, giusto per scatenare una rissa che gli varrà il “4” nel pagellino… In un finale di stagione opaco lo salva la prova col FlyLine, quando segna, diverte, convince come ad inizio torneo. Proprio quella sera inaugura il bel gesto di radunare in cerchio i compagni per caricarli,  che si ripeterà fino alla sofferta salvezza matematica! Gloria improvvisa all’ultima giornata contro l’OlimpicaFirenze. I giornalisti di Tele37 lo proclamano giocatore più grintoso del match e gli fanno una lunghissima intervista… davvero memorabile… Meno memorabile, anzi inguardabile la sua Coppa Europa, dove arriverà a rimediare un  “3” in pagellino contro la Pelota… Il suo caratterino colpisce ancora…
Stagione ’03-’04 CARRIERA FINITA?!? Disastro totale! Nessuno vorrebbe vivere una stagione così disperata! Proprio nella stagione più difficoltosa della sua carriera (combina davvero ben poco), arrivano anche gli infortuni peggiori… L’ultimo dei quali potrebbe averne decretato la fine della carriera! Il primo stop lo subisce al ginocchio in precampionato, ma torna in tempo per la prima ufficiale contro i BalùBalù, che stecca di brutto! Un “4” anche generoso in pagellino, perché unisce agli obrobri del campo, quelle sue brutte tare caratteriali… e proprio nel giorno della sua centesima presenza in maglia a scacchi! Il suo anonimo girone d’andata sarà davvero doloroso per lui, costretto anche a subire traumi al di fuori del calcetto. Ci riferiamo alla scomparsa del compianto NonnoNello, colui che più di ogni altro lo capiva e lo aiutava… E’ davvero star fuori per l’ennesima squalifica, nella gara del lutto e del ricordo che i compagni vincono e gli dedicano! La situazione non migliora affatto col passare delle partite. Non lascia mai il segno, è nervoso, accusa vari fastidi fisici, contro la DinamoLosca, alle Sieci, è inguardabile, rischia l’epulsione mentre il papà in tribuna rimedia un’ammenda per pubblico violento! La settimana dopo, contro l’Ellera, è davvero ai minimi storici. Un suo inutile e plateale fallo di mano in area spiana la strada agli avversari… Nella stessa settimana l’infortunio… sul campo del calcio a 11… pare da subito gravissimo! Si parla di carriera finita, almeno per il calcetto. Gli auguriamo lo stesso un pronto rientro, ma anche una migliore forma ed una maggiore serenità.
Stagione ’04-’05 IL BOMBER DEI PLAY-OFF La sua carriera per fortuna non è finita e alla nona giornata di campionato fa il suo trionfale ritorno dopo il gravissimo infortunio, anche se inizialmente tra i pali come sostituto di Manetti. Il vero rientro in difesa sarà alla dodicesima, ma darà il via ad un susseguirsi di prestazioni deludenti, forse da mettere in preventivo dopo il lungo stop forzato. Non gioca mai troppo bene, ma segna molto più che in passato, complice la sua duttilità. Alla fine totalizzerà ben 13 reti in appena 12 incontri. Il momento più triste dell’anno è contro la CRALdipendenti COMUNALI ai Play Off, quando inscena un infortunio per andarsene a fare i suoi comodi. Fortuna che, perdonato dai compagni, rientrerà lasciando finalmente buoni ricordi. Prima il bel momento del suo 100esimo goal in maglia a scacchi, contro l’ArciLaZambra; poi la sua miglior partita dell’anno, contro “Decorazioni Innocenti”, a coronamento di una serie di esperimenti che lo vedono agire persino sulle fasce. Sarà lui il bomber dei Giardini ai Play Off con ben 8 reti … Davvero non male per un difensore…
Stagione ’05-’06
E’ NATO LO STOCCATORE!
E’ nato lo STOCCATORE… Finalmente Antonelli trova il giusto ruolo nella difesa dei Giardini. Spesso parte dalla panchina, subentra dopo pochi minuti come una sorta di arma segreta, ed inizia a far partire i suoi missili micidiali dalla distanza, ancor prima che l’avversario possa prendere le misure. Oltre alla grande stagione da leader della difesa, in 34 incontri, segna la bellezza di 33 reti, una media da bomber… Solo Lamioni e Bandini segnano di più! L’ottimo avvio di stagione gli vale subito il Trofeo Uomo-Squadra che, cavelleristicamente, Maschio infortunato, gli gira ad inizio campionato contro l’Axa Sim. Davvero devastante nei match contro il Giaguaro (segna due bolidi dalla distanza dopo aver annullato la forte punta avversaria) e contro la Corazzata Potionkin, quando sigla un’altra doppietta ed uno dei due missili è veramente una chicca da non dimenticare (incrocio-palo goal da centrocampo)… Resta a lungo il più in forma dei suoi, dirigendo egregiamente la difesa. Nell’amichevole contro la Stella Beige, si affaccia per la prima volta a bordo campo la dolce metà Sonia… Altra cura che gli farà benone… Ed altra prestazione impeccabile. Purtroppo nel momento più difficile del team, ad inizio 2006, durante la striscia di sconfitte da record, conosce anche lui, anzi, soprattutto lui, momenti davvero bui, sia di forma che di cervello… In particolare contro l’AC Spartak Rossini ed il Giaguaro, attraversa un momento davvero irritante, in polemica con tutti i suoi compagni, rivelandosi dannoso più che utile… Fortuna solo che è una nuvola passeggera… Non a caso i Giardini tornano alla vittoria contro il Gatto Party, grazie anche alla sua miglior prestazione stagionale: tripletta d’autore e direzione del riperto difensivo impeccabile. Anche nel Trofeo Estivo CSEN contro il Gruppo Sportivo Grassina, sfodera una prestazione magistrale, contro uno dei migliori attaccanti del girone. Sfortuna vuole che l’arbitro maledetto della semifinale con il Buratti, gli mostri un cartellino rosso davvero ingiusto, che non gli farà giocare la meritata finalissima. La società è comunque fiera della sua mancata reazione violenta in quella circostanza e soddisfatta di aver creato un vero uomo di sport, da un ingestibile giocatore burrascoso!
Stagione ’06-’07 SINDROME DI IMMANE “DEFICIENZA” Proprio nell’anno in cui è più che evidente quanto possa influire in positivo il suo apporto tecnico alla squadra, torna a deludere con continue bizze infantili superando davvero il limite della sopportazione. Dopo un ottimo precampionato (grandiosa soprattutto la gara contro il Punto Atletico) ed il Trofeo Uomo-Squadra ricevuto ad inizio torneo per la grande condizione fisica, molto presto, già alla quinta giornata, inizia a far parlar di sé solo in modo negativo. Il suo 140esimo goal personale all’Atletico Fatica davvero non basta per riscattare una delle sue peggiori prestazioni di sempre… Sconcentrato, goffo, sbadato, sbaglia praticamente tutto. Poche gare dopo, nello scontro diretto con la Pasticceria che vale il primo posto,  sono 3 sue “minchiate” che tramutano un 1-0 per i nostri nell’1-3. Non pago se la prende con i compagni, li innervosisce e palesa un’evidente mancanza di voglia e di rispetto delle regole. Contro il DeSpar diventa addirittura ridicolo con le sue perle di saggezza del dopo-partita dopo averne combinate di tutti i colori in campo, dopo aver meritato il rosso e la furia dei compagni per autentiche sceneggiate da cottolengo. L’uomo Antonelli riemerge con la Piazzetta e, non a caso, segna un goal su punizione tra i più belli della stagione, ma è un fuoco di paglia: con Allanon e CCVC tornano a fioccare i “4” in pagellino… Goal sulla coscienza, sceneggiate da oscar, ordinari minuti di follia che costano pesanti sconfitte alla squadra. All’ultima giornata col Barcollo giganteggia in cabina di regia come vice-Maschio e tutti si chiedono se la crisi, quest’anno lunghissima, sia davvero alle spalle. Niente da fare. Alla prima dei Play-Off contro l’Easy Market dà il peggio di se’. Le discussioni tragi-comiche in campo col capitano assumono toni accesissimi ormai insostenibili e la società decide di metterlo fuori rosa, salvo poi ripensarci nel week-end per cause di forza maggiore (rosa ridotta ai minimi termini). La strigliata più grande del solito gli giova e non poco. Alla seconda giornata, contro lo Sportingarno, gioca la sua miglior gara stagionale, tanto da far gridare alla possibile esistenza di un gemello. Assist alla Riquelme, tripletta micidiale, gran voglia, stavolta è restato a casa Mr.Hyde ed è arrivato a l campo il dottor Jeckyll. Peccato che, tornata la testa, inizino a mancare le gambe ed il suo finale di stagione sfumi in chiaro-scuro… Alla festa di fine anno riceve il “Premio Fedeltà Nonno Nello”, che per lui ha un valore davvero speciale… Tutto si può dire tranne che non sia stato presente al campo… E’ l’unico con Lamioni ad aver giocato tutte le gare del campionato: chiude con 37 presenze, 30 goal e tanti (speriamo di testa) margini di miglioramento.
Stagione ’07-’08 STAGIONE AL RIBASSO Un uomo, un paradosso. Nella stagione in cui i Giardini si aggiudicano il loro primo storico scudetto, lui attraversa il momento più opaco da quando indossa questa maglia. Già i numeri parlerebbero da soli… Con una media di un goal ogni 2 partite (bassissima per lui) ha disputato una stagione nettamente al di sotto dei suoi standard, con tante, troppe prestazioni insufficienti. E dire che l’inizio è di quelli col botto: precampionato, c’è il “Tutto Cuore”, lui giganteggia al centro della difesa, segna con un gran mancino al volo e regala un assist di tacco per Lamioni che passerà alla storia. Passa solo una settimana e, complice la sua ottima preparazione atletica, gioca la sua miglior prestazione stagionale contro il Pro-Evolution Team. E’ la sua 200esima con la maglia dei Giardini, prima sposta la porta con una bomba da paura, poi segna su punizione esultando col classico “vieniiii”, per poi finire eroico addirittura in porta. Peccato che la sua stagione da ricordare finisca qui, o quasi… Alla prima di campionato contro i “Figli del Bastardo” viene letteralmente ridicolizzato da un pur modesto avversario diretto ed il trend, anche nelle gare seguenti, non sarà mai trascendentale. Quando arriva il “Tutto Cuore”, memori del precampionato, ci si aspettano solo grandi cose, ma arriva un cartellino rosso per una rissa scatenata a difesa di un compagno. Il girone di ritorno è addirittura peggiore: una triste collezione di 5, polemiche, borbotti alla ricerca della voglia perduta. L’unico sussulto di rilievo, e meno male, proprio nel match scudetto contro il “Tutto Cuore”, ancora loro, quando gioca una gara impeccabile dal punto di vista difensivo ed ha tanti meriti sui 3 punti vitali conquistati, seppur il suo nervosismo cronico abbia rischiato di compromettere il tutto in alcune fasi del primo tempo. Non pervenuto in Golden League, il suo rendimento ha trovato un guizzo finale nel torneo estivo della festa bianco-verde di Castello, soprattutto nel match contro il “Campino”, quando marca un ex-giocatore del Parma, e non gli fa praticamente veder boccia… Anche fuori dal campo poteva far meglio… Una delusione non averlo alla premiazione dei Giardini all’Otel RistoTheater…
Stagione ’08-’09
COL TORTUGA SI FA PERDONARE
Nona stagione con la maglia dei Giardini, 37 presenze, 25 goal e prestazioni un po’ altalenanti. Il suo momento magico lo vive nel girone d’andata del campionato, in particolar modo nelle due vittorie rosso-gigliate contro “FaBuca” e “ASD Toscana”. Contro i primi, nel big match d’alta classifica, una volta tanto non perde la testa, gioca solo ed esclusivamente per la squadra e, altruista, arriva ad appoggiare ad un compagno meglio piazzato un calcio di punizione dal limite… Cose mai viste… Ancora meglio contro il Toscana, quando finalmente si decide a sfoggiare il top del suo repertorio difensivo, annullando ogni tentativo avversario con ottima scelta di tempo e con immane grinta. Il campionato proseguirà poi tra alti e bassi dovuti, secondo lui, alla poca competitività dei match, al suo sentirsi appagato. Torna coi piedi per terra di botto in Golden League, nella disastrosa prestazione contro la celebre “Forca”. Dopo aver combinato di tutto, innervosito sia dalla difficoltà del match, che dall’atteggiamento degli anti-sportivi avversari, inizia un’inguardabile personalissima caccia all’uomo, costringendo i compagni ad auto-espellerlo. Sue le maggiori responsabilità della sconfitta. Ma, a testimonianza del suo grande attaccamento alla maglia, pentito, si ripresenta il match successivo contro la Tortuga con enormi motivazioni e sfodera la sua miglior prestazione stagionale. Il suo primo tempo è da registrare per riproporlo nelle scuole di calcetto. Concentrato, deciso, rapidissimo, mai un’alzata di gomito, un’uscita fuori dalle righe e, quando sale, è devastante. Il goal del 3-1 poi… una vera perla balistica al volo da centrocampo. Era da annullare, perché la palla era oltre l’out laterale, ma l’arbitro non se l’è sentita, e lo capiamo… Da vedere e rivedere… Uno dei goal più belli della storia giardiniana. Durante il torneo Bianco-Verde, contro il CentroMeccanica, festeggia il 200esimo goal con la maglia dei Giardini. A fine stagione, cosa per lui più che gradita, la squadra gli consegna il Premio Fedeltà “Nonno Nello”, per le 37 presenze collezionate, qualcuna in meno di Maschio e Lamioni, che, per regolamento interno, non potevano riceverlo.
Stagione ’09-’10 POCHI LAMPI PER LO ZIO TOM Poco presente in campo, rispetto ai suoi standard, per il tanto tempo trascorso negli States, non vive certo una stagione di alto livello, soffrendo soprattutto la scarsa continuità. Non pervenuto in precampionato, poca roba anche ad inizio torneo, comincia a dar segni importanti di sé all’ultima giornata dell’andata, protagonista assoluto della vittoria storica sull’Easy Market. E’ lui l’immane muro di cemento armato che annienta con fare mostruoso ogni affondo dell’Easy Market in un finale davvero da infarto. Una prestazione da lacrime di commozione che vale l’8,5 in pagella… e ci si chiede dove fosse stato fino a quel momento. Il resto del torneo, tuttavia, è avaro di emozioni. I primi goal per lui arrivano addirittura a girone di ritorno inoltrato, nell’unica altra grande prestazione che può vantare, contro il Tortuga. Altra sparuta perla nel deserto, la sua gara di Golden League, all’ultima giornata, contro l’AC Qprel, appena rientrato dal lungo soggiorno in America… Ci si chiede come possa essersi presentato in forma così smaliante dopo due mesi di inattività… Ma il buon rendimento è altalenante, Nell’esperienza a 7, l’unica vera partita ai suoi livelli, è quella dei famosi gridi “ahhhh” ad ogni stacco imperioso di testa, contro lo Sporting La Beppa, quando può vantare enormi meriti sul risicato 1-0 finale. Completamente disastroso invece, una settimana dopo, in semifinale contro il Fides, quando sbaglia un rigore che avrebbe tenuto in vita le speranze dei Giardini, penalizzati per il resto da una sua serata davvero “no”… Chiude la stagione con 10 reti, record si per lui, ma in negativo…
Stagione ’10-’11
EFFETTO AULIN:
LE BOMBE DELL’ “INCONTINENTE”
Prima parte di stagione senza acuti di rilievo, se non l’importante conseguimento a Natale (amichevole col SanGiusto) del Trofeo Uomo-Squadra invernale a testimonianza di un rendimento di livello, nonostante le continue assenze. Nel girone di ritorno il trend non cambia in quanto ad affidabilità e disponibilità. Festeggia le 300 presenze contro la Samminiatese Pozzi, ma con una prestazione scarsina, ovvia per chi frequenta il campo ormai avanza tempo. L’unico vero acuto, la sua perla stagionale, arriva due settimane dopo, contro la Marzocco, ed è finalmente “9” tondo in pagellino. Tre goal siluro da fuori (ed un palo) che un giocatore normale non realizza nell’arco di un intero campionato… Tra questi ci sono il goal del 3-3 e quello del sorpasso (4-3)… Lo ribattezzano “Effetto Aulin”, perché ha la capacità di scacciare il mal di testa del team, dovuto al vocio altisonante di un rumoroso quanto bizzarro allenatore avversarsario, che si acquieta sempre più, ad ogni sua stafilata balistica… Dopo un campionato da unico guizzo, si presenta però in formissima alle finali ed è assoluto protagonista. All’esordio con il Botwana i Giardini hanno vita sin troppo facile soprattutto grazie al suo strapotere difensivo. Non paga entra anche nel tabellino marcatori, seppur con un goal non troppo sportivo… La settimana dopo, contro il Vinandro, arriva il secondo “9” tondo stagionale. L’ “incontinente”, come amano appellarlo i suoi tifosi, sfodera un’altra prestazione mostruosa. Da sicuro assente per motivi lavorativi, arriva al campo in extremis e assurge da subito a vero salvatore della patria. Amante dei campi pesanti, di fango e gomiti alti, si sente a suo agio nell’inatteso pantano del “Malta”… Pronti via e si dimostra l’unico in grado di correre, palleggiare, duellare, su un terreno davvero impossibile. La sua prova tutta grinta e sostanza diviene vero oro colato quando su tiro libero realizza il pareggio, il goal numero 230 in carriera. Quando sempre dal dischetto degli 11 metri porta sul 2-1 i Giardini, l’oro colato diventa platino. Non pago nella ripresa, quando ha la palla per il tris, fa tre su tre, percentuale realizzativa del 100%, un monumento vivente, che tiene vive da solo le speranze di qualificazione del team. Bella anche l’iniziativa, la settimana dopo contro la Longobarda, delle magliette polo realizzate con logo e nome, nella stamperia dove lavora. L’unico momento no delle finali, purtroppo è decisivo, quando sbaglia il suo personale rigore nella serie di penalties, ai quarti di finale contro l’ “Antico Toscano”. Alla festa di fine stagione si aggiudica ancora una volta il Trofeo Uomo-Squadra, per la media voto periodo di 6,60! Fosse stato più presente… Solo 21 presenze stagionali per lui, condite da 17 goal… Numerucci…
Stagione ’11-’12
SCHERZO DA PRETE, FIGURACCE E
ANNUNCIO DELL’ADDIO
Stagione al ribasso per lo storico difensore del team, iniziata con una gran prestazione (l’unica stagionale in verità) in precampionato contro l’Easy Market (mega-gara difensiva ed euro-goal dei suoi, da distanza siderale), proseguita con tante gare senza acuti di rilievo (anzi, con qualche deficit importante) e terminata a sorpresa, addirittura con l’annuncio clamoroso dell’addio. Del suo campionato, da ricordare il goal del 15-4 all’ITP Klan, perché vale il +800 nella differenza storica del club; ma anche purtroppo il suo imbarazzante scherzo, di cattivissimo gusto, proprio alla vigilia del big match contro la Dinamo Losca, quando, sanissimo, annuncia lo rottura del legamento crociato, solo per il gusto di deridere i malcapitati compagni, gettando l’intero ambiente nel panico. Sarà un caso, ma la squadra cade sul campo, dopo 10 gare da inbattuta… Un goal storico anche alle finali, quando sigla il 3500esimo della storia societaria, giocando una buona gara su Papola, contro la Longobarda… Ma anche lì, un brutto cartellino rosso, nel match decisivo contro il Sorgane, che di fatto, costa l’eliminazione ai Giardini. Doppia ammonizione per fallo omicida su Mordini e parata di mano sulla linea di porta. La squadra resta in cinque effettivi e capitombola. Anche nella memorabile trasferta di Verona, non che si comporti come si deve… Dopo aver quasi “violentato” la sorella el capitano (:-), ruba un oggetto caro ai nostri amici, che ci avevano ospitato con tanto calore… Insomma un’annata buia, che forse sta alla base del suo annuncio shok di fine stagione, quando comunica di voler appendere le scarpette al chiodo. Annuncio in realtà poi ridimensionato, visto che sarà semplicemente out dal giro dei titolari e fungerà da prima riserva, per dedicarsi completamente al suo amato calcio a 11, senza abbandonare del tutto un gruppo di amici che adora.
Stagione ’12-’13
UOMO-SQUADRA PER SCOPATA
Dopo l’annuncio dell’addio, ritrattato poi in auto-retrocessione a riserva, gioca solo 10 gare impreziosite comunque da 5 goal. Nonostante le presenze col contagocce, trova però il tempo di togliersi qualche soddisfazione, grazie alla buona continuità di rendimento, come la conquista del Trofeo Uomo-Squadra invernale assegnatogli dopo il match d’andata col Polcanto, o, ancor più sentita, la vittoria del Trofeo Uomo-Squadra primaverile, conquistato grazie al “9” in pagella ottenuto nella memorabile trasferta di Verona, quando riesce a vendicare la sconfitta dei Giardini sul campo contro i Baruconi, finendo sotto le lenzuola di “Mary Per Sempre”, la medico sociale del team, non che sorella del glorioso capitan Steps. Uno smacco agli amici gemellati, che vale più di cento vittorie… Da “Rosso Boia” ricercato in tutti i vicoli scaligeri per le pessime figure dell’anno prima, si inginocchia davanti a capitan Steps ai piedi del Bentegodi, ottiene il condono dei peccati e la rinuncia all’annunciata “caccia al rosso” di mezzanotte, per poi colpire senza pietà la figura barucona femminile per eccellenza… Cin cin butei cin cin butei cin cin butei cin cin…
Stagione ’13-’14
LA PEGGIOR STAGIONE DELLA CARRIERA
Altra stagione da prima-riserva auto dichiarata, con un po’ più presenze (16) e sempre pochi goal (7)… Questo non vuol dire che non viva a pieno il mondo Gvl in tutte le sue altre sfaccettature. E’ tra i pochi impavidi nero-aracnio infatti che durante la pre-season hanno il coraggio di sfidare sul ring il noto pugile Adriano Nicchi, ed è presente, quando possibile per il lavoro, alle cene, alle trasferte europee e agli eventi più importanti organizzati dal team. In campo però non lascia affatto buoni ricordi… La sua peggior prestazione stagionale la vive alla prima giornata contro il Sorgane futuro campione, quando la squadra perde allo scadere, proprio per colpa della sua schizzofrenia violenta e bisbetica… In tale occasione il pagellino ci va giù davvero pesante… In una stagione disputata in modo discontinuo, disordinato, sottotono e sempre fuori allenamento, in cui trovare tracce positive di lui davvero è impresa ardua (rimedia un rosso persino nella goliardica tournée di Verona e esordisce completamente ubriaco al Biancoverde di Castello…), il ricordo di campo più bello è quando si reca in sede CSEN a ritirare la Coppa per il secondo posto in Golden League… trofeo di fatto un po’ anche suo se si pensa alla bella vittoria per 8-7 sulla Losca, che lo ha visto per la prima volta protagonista fianco a fianco a un certo Francesco Flachi. Nella sua lunga carriera un’emozione simile mancava…
Stagione ’14-’15
EFFETTO FIDANZATA E FRASI STORICHE…
Alti e bassi continuano a caratterizzare il suo rendimento… La prima parte di stagione atleticamente è infatti disastrosa, se si esclude la bella prova personale al “Corri la Vita”. Al campo si presenta con discontinuità, partecipa alla spedizione di Verona ma si fa espellere tra le polemiche dopo una prestazione zeppa di erroracci. In campionato va anche peggio… Col Bellavita è un disastro… Una di quelle serate dove non ne imbrocca una, litiga con avversari, arbitro, compagni, come una bisbetica impazzita e, proprio allo scadere, con un mani in area sciagurato, rimette in partita gli avversari… La settimana dopo, rosso nel big match col Macchessegrullo, con la squadra che naufraga e lui che se ne va senza manco salutare… Per ammirare un suo reale risveglio tocca attendere il girone di ritorno… Sarà un caso ma compare la nuova fidanzata Martina e di colpo sembra più sereno. Con la Rubino tornano i goal, la rocciosa fase difensiva, la giusta concentrazione… Anche se permangono atteggiamenti discutibili tipo… “il pallone è quello arancio… l’hai portato te… che non lo riconosci…?”. Dopo la mitica trasferta giardiniana a Londra, sponda Tottenham (con la memorabile scena del “finger in ass” durante un escursione), col Bellavita prosegue il buon trend pur facendosi parare un calcio di rigore. Ma è col Macchessegrullo, nel momento più sentito e importante, che tocca l’apice stagionale. La sua prova in marcatura su “BomberChieccucci” è davvero da lacrime di commozione. Si francobolla su di lui per tutto il match, senza uscire mai, trovando il tempo di portare in vantaggio i Giardini. Gli avversari, imbattuti fin qua, lo patiscono talmente tanto da ricoprirlo di insulti (anche divertenti, tocca dirlo…:-), sul loro profilo facebook, dove viene preso di mira per settimane… Ancora contro di loro, in Top League Provinciale però, a seguito di un’altra prestazione eccezionale in marcatura su Checcucci e Picchioni, ancora impreziosita da un goal decisivo, risulta la vera bestia nera del Macchessegrullo. A fine match, con fare un po’ anti-sportivo, ma da comprendere viste le tante offese ricevute, esclama la frase che passerà alla storia “Foloooo!. Vai a fare le pagelle vai, su quel sito di merda…”, e lanciando il pallone addosso al loro presidente “tieni la palla vai… stasera non l’hai mai vista…”. Da quella sera, per mesi, il profilo face-book del Macchessegrullo non ha proferito parola… Spenti i riflettori. Mentre lui si gode anche il secondo posto provvisorio in classifica cannonieri delle finali… Dalle stelle alle stalle, come gli capita spesso, chiude la sua TopLeague rimediando un rosso diretto contro il Grassina, e rovinando di conseguenza una delle più belle partite stagionali della squadra. E’ comunque, con Zatteri, il miglior marcatore giardiniano di Top. I tornei estivi vanno abbastanza bene. La sua serata DOC la vive coi Cimotti, sia per le belle sassate da fuori, sia per la prestazione, sia per come trionfa alla NutellataGvl e al torneo di DART… Bene anch contro i “Disagiati”, quando segna, su rigore, la rete numero 4200 della storia societaria. La serata no arriva invece contro l’AC Colonnata, a “7”, quando cambia il modulo della squadra risultando il peggiore ad interpretarlo, il tutto nella solita serata di crisi schizzofreniche coronate addirittura dall’atterramento selvaggio di un compagno di squadra, seguito perfino dall’ormai storica frase: “Brogi, che cazzo fai?”… Comunque nel suo discreto finale di stagione risulta il miglior marcatore Gvl sia nel torneo a 7, che al “Biancoverde di Castello”. A fine stagione però, durante l’ultima festa giardiniana, il trofeo che gli spetta è un premio tutto nuovo e non poi così ambito… Il “cucchiaio di legno GVL”… Destinato al giocatore in rosa più cattivo… E lui non ha eguali… 9 cartellini, di cui 3 rossi… Eguagliato persino lo storico record Dimita… La fidanzata, che ne ha ridestato la verve, ora dovrà anche calmarne gli ardori…
Stagione ’15-’16
ENEA E LA BORSA IN MATERNITA’
La sua stagione entra nel vivo quando, nel pre-partita del match d’andata contro l’Atletico Crociato, annuncia alla squadra che diventerà babbo! Seguirà una bella vittoria sul campo, in cui sarà chiamato anche a qualche minuto eroico tra i pali… Poi tutti a festeggiare il grandioso evento all’Aviazione!! L’emozione per l’imminente paternità, in campo non si nota: oneste prestazioni si susseguono, con qualche evento da ricordare, come la sua 400esima in Gvl contro i Disperati, e, solo una settimana dopo, il suo 300esimo goal in carriera nella sua pregevole doppietta contro il LotoFC. Due sassate da fuori da paura… Decisamente più anonimo il suo girone di ritorno, con kili su kili che si accumulano ed il nuovo soprannome ch compare sui pagellini… “Moby Dick”… Il picco più basso a margine della bella vittoria GVL contro il Vanga, quando, non pago dei diversi goal rivali sulla coscienza, si fa espellere per uno “stronchino” alle dita di un avversario, come ama definirlo lui… Salta Roma per il momento particolare in famiglia, alti e bassi in Top League, poi finalmente arriva l’evento dell’anno, e non si parla certo di calcio giocato… Anche vero che i Giardini sono in campo quando accade, precisamente impegnati al Bianco-verde contro il Rifrdi 78… E’ proprio durante la gara che il piccolo Enea viene alla luce… Con l’emozionantissimo babbo che si era presentato in maternità con la borsa dei Giardini, tante volte fosse riuscito a venire al campo… Un attaccamento ai colori immane, che chissà quanto durerà ora che la famiglia si è allargata…;-) Il Rifredi gli porta bene anche in campo, perché proprio contro di loro, durante un’amichevole estiva, gioca la sua miglior gara stagionale… E’ una delle rare occasioni in cui i Giardini vincono il derby, ed il 3-2 è reso possibile dalla sua folgorante doppietta… Due siluri da fuori come quelli che lo resero celebre… Un importante sublime richiamo alle sue grandi doti di stoccatore, per non vivere solo di ricordi…
Stagione ’16-’17
UNA CASA SENZA TV
Da vero evergreen, di nuovo grandissimo protagonista dentro e fuori dal campo, seppur con gli alti e bassi che caratterizzano tutto il suo bipolarismo calcistico sin dal precampionato, dove si va dalla splendida prestazione sfornata contro l’Herta Vernello, al pesante rigore fallito contro l’Autoscuola Chiti, che costa la sconfitta… Nel quarto glorioso campionato vinto dai Giardini, certo non manca il suo zampino. Eroe assoluto della vittoria per 4-1 sull’FC Fardella, che affronta da assoluto migliore in campo. Annulla il forte bomberVannini, pesca il goal del pari Gvl con un siluro dei suoi e impartisce a tutti esperienza, umiltà e mestiere. A vederlo, con quella pancetta da pensionato, davvero non lo si direbbe ancora in grado di simili serate di gloria, ma lui è sempre pronto a smentire. Passa solo una settimana, e nella storica affermazione per 2-1 sul Loto, è di nuovo super. Annichilisce gli spauracchi Misu e Campanile, infonde a tutti sicurezza e inaugura un’umile e vitale gestione del minutaggio tutta sua… che dovrà far scuola… Di uno che pensa alla squadra più che a se stesso… Purtroppo, nonostante l’innata grinta, lo stato di forma approssimativo a volte pone di fronte al rovescio della medaglia… Nel girone di ritorno tocca il picco più basso della sua stagione con la pessima prestazione contro i Pumas, ma in questo periodo la squadra gli perdona tutto, poiché torna ad essere assoluto protagonista fuori dal campo… Di lì a poco, più precisamente prima del match vittorioso contro il Sant’Ambrogio (in cui agisce addirittura da portiere…), annuncia al popolo Gvl che, nonostante la tenerissima età di Enea, Martina aspetta già un secondo erede… In quella casa forse non c’è la televisione. Scherzi a parte, enorme coraggio per lui, mastodontica gioia e immenso orgoglio nel popolo Gvl, che continua ad ingrandirsi. Da calciatore esperto quale è, sa quando è il momento di determinare e sforna la sua miglior prova stagionale proprio la sera del match scudetto contro il Loto, ancora una volta controllando splendidamente Bomber Misu e, soprattutto, trasformando con gran freddezza quel rigore… dopo il quale gli avversari dicono basta e i Giardini possono iniziare a festeggiare… Anche dopo il torneo, nella TopLeague provinciale (nella quale risulta miglior marcatore Gvl), è uno dei pochi giardiniani a produrre ancora applausi importanti. Immensa soprattutto la sua storica tripletta al Sorgane, a margine di un 5-5 che racconterà anche ai nipotini… Va peggio al Torneo Biancoverde, che inizia con un suo sciagurato penalty fallito, che pesa come un macigno su risultato e qualificazione finale… Pessimi ricordi anche della prova contro l’Herta Vernello… Una serata davvero storta che verrà ricordata per il massacro psicologico che infligge al malcapitato Untaru, bersaglio di turno… A fine tornei però vanterà un incredibile primato, risultando il giardiniano in assoluto più presente sia al Biancoverde, che al “Senza Fiato di calcio a 7”. Davvero non male per uno di 36 anni, che abita a 30 kilometri, con un bebé per casa e la moglie incinta. Sangue giardiniano nelle vene, c’è poco da aggiungere. Non a caso, alla festa di fine stagione, con la bellezza di 36 gettoni stagionali, riceve l’amatissimo (in particolare da lui) Premio Fedeltà – Trofeo Nonno Nello. Ora compri la telivisione a casa.
Stagione ’17-’18
NORA E’ LA PRIMA DI TANTE EMOZIONI
Indimenticabile il suo inizio di stagione… Il goal più importante infatti arriva subito, l’8 di settembre, quando nasce la meravigliosa secondogenita Nora. La famiglia ora numerosa e le tante responsabilità di padre, non intaccano però minimamente il suo amore per il Gvl, visto che sarà tra i maggiori protagonisti più o meno in tutti i momenti della stagione. Nel suo bel girone d’andata spiccano la gara d’esordio contro l’FC Mugnone, giocata alla grande a dispetto dello stato di forma sempre più precario e condita con l’euro goal del parziale 3-2, in assoluto il più importante del match; e la gara contro l’FC Disperati, la sua prima da portiere… Prima di una lunga serie visti i tanti infortuni accorsi ai padroni del ruolo. Vederlo giganteggiare tra i pali, a mani nude, contro avversari così blasonati, riempie davvero d’orgoglio tutto il popolo Gvl. Di tutt’altra caratura la figura piuttosto cacina contro i Pumas, in una serata in cui regala goal a ripetizione ai rivali, ma quando c’è qualche kiletto in più, contro avversari così veloci, può capitare… Glissando sul rosso diretto alla prima giornata contro FC Mugnone per una scazzottata, si rifarà ampiamente nel suo ottimo girone di ritorno e soprattutto nella sua gara dell’anno, quella da “9” tondo in pagella contro il Loto. E’ la serata in cui dopo aver marcato egregiamente i fortissimi attaccanti rivali, si sacrifica per la patria sostituendo Viappiani infortunato tra i pali… Due-tre parate di quella gara, decisive per il risultato, restano ancora oggi nella leggenda… Ma le sue prodezze in campo sono niente rispetto a ciò che fa fuori. E’ lui che accompagna l’amico all’ospedale e passa quasi tutta la notte al suo fianco. Un esempio davvero per tutti. Quanto al campo però, verso la fine del torneo, torna d’attualità il suo stato di forma un po’ dimesso… Inizia a pretendere di giocare senza correre, come nella disastrosa gara contro il RioGallegos, e i compagni iniziano a preferirlo quando si immola tra i pali per l’emergenza, rispetto a quando fa il giocatore di movimento senza muoversi… Finirà comunque il torneo da giardiniano più presente, che è davvero tanta roba per un padre di due bimbi piccoli, che sta pure ben lontano da Firenze… Il suo miglior momento alle finali, lo vive nella gara Golden contro l’ASD Oba Oba, in occasione della vittoria che regala ai Giardini gli ottavi di finale. Giocando, e divinamente, da portiere, dopo un’infinità di prodezze, si prende il lusso di siglare un rigore in un momento assai decisivo e di sfornare addirittura l’assist per il 9-3 finale… Una roba che ricorderà a lungo… La voglia di fare il portiere purtroppo però è altalenante ed in continuo calo… Quando si accorge che i titolari del ruolo non rientreranno, non fa proprio i salti di gioia… In amichevole a Castello contro “Atto di Forza” palesa il suo malcontento decidendo di fatto che i Giardini perderanno l’incontro… Fortuna che solo una settimana dopo, alla sua maniera, chiede scusa, si ricrede e giganteggia totalmente all’esordio in Virgin Cup contro la Nuova Dentale. E’ incredibile come riesca ad autoconvincersi dei propri mezzi e a passare da gare inguardabili a vere e proprie imprese eroiche. Dopo ennesime parate da urlo, proprio allo scadere, è lui che si prende l’immane responsabilità di calciare la punizione dal limite che scatenerà le grida di giubilo della torcida giardiniana. Un momento topico della stagione, un’esultanza davvero incancellabile. Prestazione meraviglia che riesce incredibilmente a ripetere nell’arco dello stesso torneo, contro il Casablanca. Anche in quel caso miracoli tra i pali e gesto balistico da urlo su punizione… Purtroppo stavolta senza vittoria finale. Finirà la stagione come terzo giardiniano più presente, 35 gettoni, davvero un gran traguardo vista la sua attuale situazione… Purtroppo però, a causa del cartellino rosso e dei tanti gialli ricevuti in stagione, i compagni, alla festa finale, gli confezioneranno il “Cucchiaio di legno GVL”, il premio che notoriamente va al giardiniano più cattivo…
Stagione ’18-’19
IL NUOVO PRESIDENTE, IL MATRIMONIO E LE ALLUCINAZIONI…. 
Colma di eventi che lo riguardano la stagione numero 19 della sua storia giardiniana, anzi stracolma se pensiamo che, per sua scelta, non è neanche più un titolare del team… Proprio questo è uno dei motivi che, ad inizio stagione, spinge la società ad eleggerlo terzo storico presidente del club, affinché continui ad avere un ruolo, e che ruolo, all’interno del suo storico gruppo di amici. Il nuovo presidente succede a Bandini, dopo 11 anni di successi, così come erano stati 11 gli anni da presidente di Zatteri. Ecco perché i suoi compagni augurano a lui almeno 11 anni di successi e soddisfazioni. La sua prima mossa, stra-condivisa da tutto il popolo Gvl, è iscrivere la squadra ad un campionato cosiddetto “Easy League”, ovvero vietato a tesserati Figc di qualsiasi tipo… Un modo per tornare ad essere competitivi nonostante l’età media ormai elevata… Un modo per tornare a divertirsi insomma. In campo lo vedremo soltanto 14 volte, in concomitanza con emergenze di uomini in rosa, condite però da ben 10 goal… Andare in doppia cifra quando giochi dietro e spesso pure in porta, non è roba per tutti. Se in campo si vede più di rado, le sue presenze sono invece come al solito assai assidue nelle iniziative fuori dal campo… Già in periodo di precampionato ad esempio, è tra i cosiddetti eroi di Baviera, coloro cioè che accompagnano l’amico Gino a festeggiare il suo 40esimo all’OktoberFest… Uno dei momenti stagionali in cui, ovvio, dà il meglio di sé. In campionato regala la prima perla balistica in occasione della vittoria per 5-2 sul SanGaggio… Il goal su punizione che segna in tale evento è seguito da due minuti di applausi a squadre unificate. Da sinistra, in classica posizione davvero innaturale per un mancino, fa partire un bolide con traiettoria pazzesca, che lascia tutti i presenti a bocca aperta. Si tratta certo di uno dei goal più spettacolari dell’intera storia giardiniana. Il SanGaggio gli porta particolarmente bene, perché anche nel girone di ritorno finisce per purgare divinamente e ben due volte il loro estremo difensore… Nell’occasione due tiri liberi a rischio amputazione per il malcapitato portiere rivale. Due missili che permettono ai Giardini di acciuffare un prezioso pareggio, utile per conservare un punticino di distanza dalla vetta. Sempre nel girone di ritorno vive un’altra serata di gloria assoluta difendendo la porta dei Giardini (seppur chiamato in extremis) contro il Carabè… Due rigori a segno in tale occasione, davvero un bel modo per festeggiare con i suoi compagni la gara numero 500 con la maglia Gvl, un evento che sarà tributato a dovere, poche settimane dopo, con una partecipatissima grigliata a lui dedicata nel terreno del Patron (celebri i suoi discorsi alticci durante tale evento…). Altra serata da incorniciare nel suo folto calendario di ricordi, è certo quella della partita contro il Real Vaginad, quando consegna ai suoi compagni di squadra le partecipazioni per il suo imminente e attesissimo matrimonio con la dolce metà Martina. Ma la sua gara top del campionato arriva giusto due settimane dopo, alla penultima giornata del torneo, quando con il presidente a difesa dei pali, la squadra compie una storica impresa… Battere con un memorabile 8-2 la blasonata compagine del Dram Drum. Non pago delle prodezze a ripetizione che sforna tra i pali, si prende la briga di trasformare anche qui un tiro libero impressionante… Passata alla storia, in tale occasione, la sua celebre frase mentre si appresta a calciare… “Non cambiate portiere, non importa quando calcio un tiro libero io…”. Un personaggio così non può che essere adorato dal popolo Gvl, che gli tributa uno degli addii al celibato meglio riusciti di sempre… La squadra lo veste da “cazzo” e lo porta ad Amsterdam per 4 giorni in cui succede di tutto… Non rinuncia a nulla, si gode tutto quello che il weekend olandese può offrirgli e all’insegna della più sfrenata goliardia finisce per ingerire roba allucinogena che gli farà vedere draghi volare tra i canali della città… Seguirà una morte apparente perfino un po’ preoccupante, seguita da un’acclamata e plateale resurrezione, fino addirittura alla gloria del VondelPark, dove cioè, nonostante le ore precedenti dedicate al più sfrenato automassacro fisico e morale, propizia il primo goal dei Giardini con un siluro da centrocampo, nella prima storica gara internazionale del team. Il mondo Gvl non cesserà mai di ringraziarlo per come ha interpretato e vissuto un’esperienza del genere… Al ritorno non sorprende solo il fatto che sia ancora vivo, che è già tanta tanta roba, passano si e no 10 giorni e lui sforna addirittura la sua miglior prestazione stagionale, che gli vale un “9” tondo nel pagellino del giorno dopo di questo sito… E’ la gara contro i Mingo Boys, che vale ai Giardini la vittoria del girone del Senza Fiato Biancoverde, e lui è senza ombra di dubbio l’eroe di serata… Sia perché chiamato all’ultimo secondo vista l’emergenza portieri, sia perché, nonostante abiti a Pontassieve, si presenta a Castello con tutta la sua meravigliosa famiglia al completo (e manca veramente poco al suo matrimonio… per giunta), sia per come para e per come proprio lui sblocca la disputa perforando il fortissimo portiere rivale con uno dei suoi storici tiri liberi… Non solo un eroe da Coffee Shop insomma, ancora sa come dire la sua eccome anche sul prato verde… Nel weekend che precede la semifinale del torneo, lui e Martina convolano a nozze in quel di Pelago. Un matrimonio vissuto in massa dal mondo Gvl, che ha visto Tommy Viappiani giostrare da testimone, Patron Zatteri commuovere tutti con un discorso strappalacrime e comico allo stesso tempo, e tutto il popolo dei Giardini, presentatosi in mutande al ricevimento, divertirsi a non finire. Un matrimonio in perfetto stile Antonelli insomma (peccato per la casa un po’ devastata nella notte, ma ci sta…:-). Dopo il lieto evento, di ritorno dal viaggio di nozze, alla festa di fine annata sportiva del team riceve anche il Trofeo Uomo-Squadra estivo del team per il roboante finale di stagione disputato (media voto periodo di 7,11)…. Un’annata pazzesca insomma, sotto ogni punto di vista…
Stagione ’19-’20
CARTELLINO ROSSO IN TRATTORIA…
Il presidente scende in campo ben 10 volte nella famigerata stagione Covid, realizzando addirittura 5 reti, davvero non male per un vecchietto con la panza… In realtà, agli albori della stagione, si presenta al campo anche in ottime condizioni fisiche, più asciutto ed evidentemente forte di una buona preparazione atletica svolta col calcio a 11. Nella memorabile vittoria in precampionato per 2-1 sugli Stop Player giostra da portiere, per la contemporanea assenza di tutti i titolari del ruolo, e sfodera una prestazione davvero da urlo, parando praticamente tutto e permettendo ai suoi di battere una squadra stra-forte.  Ma è durante la storica trasferta in massa a Verona che è eroe vero… Riesce a presentarsi con tutta la famiglia al seguito addirittura dal venerdì ed Enea ha pure la febbre… Se non è puro sangue giardiniano questo… In quella occasione in campo va piuttosto malino (un paio di goal almeno regalati ai cari amici gialloblu…), però per una volta non rimedia l’espulsione da tradizione… In realtà il cartellino rosso Vincenzo arbitro becco lo tira fuori anche stavolta, ma quando lui è comodamente seduto in trattoria… La sua miglior prova in campionato arriva all’ultima giornata del girone di andata, nel big match contro i Lenti e Macchinosi, fondamentale ai Giardini, per laurearsi campioni d’inverno. Ricorderemo tutti a lungo le due punizioni magistrali calciate con violenza e precisione inaudite, che permettono ai Giardini di restare in partita… Persino l’espulsione che rimedia, reagendo (giustamente) ad un colpo proibito di un rivale, stavolta casca a pennello, dato che con un gioco di prestigio di capitan Maschio, le espulsioni divengono di colpo 4 ed i fortissimi rivali di serata si ritrovano a giocare il resto del match in inferiorità numerica… Il suo innato spirito giardiniano lo rende protagonista di grandi imprese anche fuori dal campo. Ci riferiamo soprattutto alla sua straordinaria partecipazione, con tendina in spalla, alla spedizione Gvl sul Lago di Scaffaiolo, con pernottamento sulla riva del lago… Altra grande stagione da protagonista insomma, peccato per il Cucchiaio di Legno, che gli viene assegnato come giardiniano più cattivo in stagione, durante la reunion di fine annata sportiva… Decisiva proprio quell’espulsione coi Lenti e Macchinosi…
Stagione ’20-’21
PRESIDENTE PARACARRO
Nella difficilissima seconda stagione covid, occorre dividere l’Antonelli calciatore dall’Antonelli presidente. Il primo è un paracarro, imbullettato al terreno di gioco col chimico, che non si sposta nemmeno con un paranco. 5 presenze volenterose, per carità, ma tutt’altro che trascendentali, condite da un unico goal siglato contro “Last Dance” al torneo “Senza Fiato”. Il lavoro dietro le quinte, da presidente, è invece impareggiabile. La sua figura risulta spesso fondamentale nell’arduo tentativo di amalgama, in un momento sempre più difficile e all’interno di un gruppo sempre meno calcettistico…
Stagione ’21-’22
ALLENATORE e GIOCATORE (ancora…)
7 presenze e ben 3 goal per il presidentissimo, che non si limita a lavori organizzativi (svolti in modo egregio), ma, quando chiamato in causa dalle necessità, prova a riassaporare con più convinzione anche il campo. Il ritorno a calcio a 11 gli giova anche per il calcetto e, a dispetto dei 40 anni suonati, la sua forma fisica non risulta disastrosa come nelle ultime apparizioni.  La sua gara dell’anno la gioca alla Floria, in amichevole contro il GS Pomino, dopo l’ennesima sosta COVID. I Giardini perdono, ma la sua prova è davvero esaltante, un inizio 2022 più che promettente. Egregio in marcatura sul forte centravanti avversario, preciso e equilibrato nelle decisioni palla al piede e soprattutto autore di un goal davvero da cineteca, come ai tempi d’oro. Ma il top del top lo raggiunge in panchina, nelle vesti di mister, non appena la società decide che è arrivato il momento di archiviare i cambi prestabiliti a tavolino e portare al campo un vero allenatore con pieni poteri decisionali sulle sostituzioni e non solo. Una svolta epocale imposta dalla ricerca della rinnovata competitività di una squadra dall’età media elevatissima… E lui, questo ruolo, lo svolge in assoluto meglio di chiunque altro, a partire da quella primissima volta alla seconda giornata di Top League contro l’ex Lahm Pred-8, il Footsal Bar… Un 1-1 che ricorderemo, con una prima prestazione-mister da urlo, alla quale ne seguiranno molte altre felici. Un’altra serata che ricorderà con molto piacere è quella dei cosiddetti “poeti decadenti”… La mitica gara vinta a tavolino alla Sales contro quei pazzi del Dram Drum, con succulenta pizzata a seguire da A’Puteca, dedicata anche alle sue 41 candeline…
Stagione ’22-’23
IL RANTOLO DI ANTONELLO CETACEO
Colui che col suo cognome ha dato involontariamente vita alla banda degli Antonelli in terra Lusitana, salvo poi essere ribattezzato Antonello Cetaceo per i suoi bizzarri rantoli notturni, torna finalmente a calcare i campi da gioco in GVL con una certa continuità… 16 presenze e 3 goal in una stagione che lo vede finalmente più giocatore che allenatore, con qualche cartuccia in canna ancora di un certo rilievo. Nel precampionato è subito grande protagonista alla finale del torneo di Apertura, con una prestazione davvero degna di altri tempi, fatta di recuperi, fisicità, calcetto vero. Nel finale, con una mirabolante punizione parata di mano da un difensore, avrebbe evitato la lotteria dei rigori, se solo l’arbitro fosse stato sano… In campionato fa parlare di sé soprattutto alla nona giornata, quando si sacrifica in porta per la mancanza di Manetti e lo fa sfoderando parate in serie davvero sopraffine, che permettono ai Giardini di conservare il pari ed il secondo posto in classifica. Durante il girone di ritorno giostra da portiere anche la sera della mitica partenza per il Portogallo, direttamente da San Piero a Ponti, destinazione Lisbona e Braga… Un’avventura di quelle giardiniane TOP, da tramandare ai posteri, quella che ha dato vita al mito del cetaceo e a tanto altro… Quella che rappresenta in assoluto il momento più divertente della stagione giardiniana. Merita citazione anche la sua partecipazione alla spedizione di Verona con intera famiglia a seguito. Presidente vero.