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Cadetto Gino

Cadetto Gino è il personaggio più pittoresco della squadra. Dal 1999 al 2003 ha ricoperto ufficialmente la carica di allenatore-giocatore dei Giardini, alla Gianluca Vialli (con importanti agganci alla federazione;-). I suoi gridi dalla panchina, resteranno per sempre nel cuore della curva… La sua simpatia, anche fuori dal campo, fa di lui da sempre una delle figure simbolo di questo leggendario gruppo di amici. Commesso nel negozio di famiglia, lo storico Elettromarket, ha sposato Anna nel 2008 ed è padre dei simpaticissimi eredi Niccolò del 2011 e Davide del 2016. Nella vita, a parte le gite culinarie in cui ama coinvolgere tutti, ha una sola grandissima passione sportiva, che purtroppo lo ha allontanato anche dal calcetto, ma non dai suoi amici di una vita che frequenta con assiduità: le freccette! E’ in assoluto, a detta di tutti gli addetti ai lavori, il numero uno in Toscana, e sta scalando vertiginosamente la classifica nazionale!!

Stagione ’99-’00
IL FAMOSO GOAL DI “SKREKKA” DEL
NUOVO MISTER

Pur unendosi al team solo ora, Cadetto è uno degli storici elementi del gruppo più antico. Inizialmente si inserisce come giocatore, poi, la sua mole non agilissima, la sua scarsa dimestichezza tattica e il suo carisma da trascinatore, lo trasformeranno nel primo storico allenatore della storia dei Giardini, a lungo cercato dalla società. Ma da calciatore si toglie comunque una grande soddisfazione: sono in pochi, come lui, a vantare una doppietta nella gara d’esordio. Per l’occasione, al “Bologna” contro le “Cure”, oltre ad un gran goal di rapina, riesce a segnare di testa, quello che passerà alla storia come il famoso “goal di skrekka”! Tuttavia le sue 8 presenze, sono niente a confronto delle tantissime gare seguite da mister, che lo hanno fatto diventare fondamentale, al pari del sestetto titolare.
Stagione ’00-’01
IL NUOVO SPONSOR ELETTROMARKET
7 presenze e un goal (su rigore alle “Cure”) sono la testimonianza di un paio di scarpette appese ormai al chiodo, per calarsi anima e corpo nel ruolo di allenatore. Da questa stagione, Cadetto, inizia ad occuparsi seriamente della gestione del team, ricava in sede CSEN importanti dritte sugli avversari, apre, con lo sponsor Elettromarket, un rapporto davvero proficuo, per la squadra. Ad inizio stagione parteciperà con le alte cariche della società, alla riunione federale al Museo del calcio di Coverciano. Anche grazie ai suoi metodi, la squadra raggiunge presto la vetta in classifica e conserva l’imbattibilità per ben 9 turni! Alla fine dell’anno arriverà uno storico terzo posto, e la prima qualificazione ai Play Off provinciali della squadra, che, con Cadetto, avrà di che festeggiare. Pur non onorando tali finali, la squadra, ora dotata di un mister professionale, ha posto basi importanti per il futuro.
Stagione ’01-’02
L’ALLENATORE DELLA PROMOZIONE
Ormai non è più un giocatore (0 presenze nell’arco di tutta la stagione), Cadetto è semplicemente il mister dei Giardini, nell’anno della storica promozione… e da quel punto di vista, non salta una partita! In modo maniacale, quasi fanatico, segue persino le gare degli avversari, per preparare al meglio la squadra verso il salto di categoria, che avviene, anche grazie alla sua devozione totale alla causa societaria! Alla festa-promozione di fine anno la squadra consegna a lui, la “Coppa del Secondo posto in campionato”, considerandolo l’elemento più prezioso del team!
Stagione ’02-’03 UN FULMINE A CIEL SERENO!
Dopo una stagione assai difficile, per tutte le sfortune che colpiscono i Giardini, mister Cadetto, che comunque non ha nessuna colpa particolare, come un fulmine a ciel sereno, annuncia le sue incomprensibili ed inattese dimissioni da allenatore. E pensare che per tutta la stagione si era mostrato fiero di allenare un simile team,  nelle numerosissime interviste, davanti alle telecamere di Tele37, canale televisivo con il quale proprio lui aveva stipulato un accordo… Comunque, come tutti i grandi, lascia la scena, dopo una prestazione eroica, quando contro il Byron F.C., in Coppa Europa, compie un gesto senza precedenti nella storia del club. Gobbaccio deluso, di ritorno dalla sventurata (x lui!!) trasferta in terra inglese a Manchester, in uno stato comatoso, dopo 80 ore da incubo, tra viaggio e partita, appreso che la squadra è in piena emergenza, si precipita direttamente al campo, per difendere la porta a scacchi. C’è solo da applaudire e da non dimenticare mai un simile esempio, che, come logico, rimedia un “9” tondo nel pagellino!
Stagione ’18-’19 ALA SINISTRA CON SPACE CAKE Incredibile. E’ l’unico modo per descrivere il suo ritorno in campo ben 16 anni dopo l’ultima apparizione… Come è noto da tempo aveva abbandonato il prato verde… Nel frattempo era diventato marito con un memorabile matrimonio lucano zeppo di Gvl, era diventato padre di due simpaticissimi eredi, aveva scalato le classifiche nazionali di freccette, ma per il pallone le porte, per oltre tre lustri, sono rimaste chiuse… L’attesissimo ritorno non poteva avvenire in modo più romanzesco e nella stagione migliore, ovvero quella in cui i suoi amici gli regalano un’indimenticabile trasferta all’Oktober Fest per festeggiare il suo 40esimo. Una gita confezionata per lui davvero da sogno… Non è ancora finita la stagione, che si unisce con gioia ad una seconda trasferta europea, se possibile, ancor più memorabile… Quella ad Amsterdam dedicata all’addio al celibato del neo-presidente Antonelli. Dopo ore, giorni, dedicati alla pura devastazione morale e fisica, i suoi compagni di viaggio provano a dare anche un barlume di senso sportivo alla spedizione, e durante una gita in bicicletta nel VondelPark (lui è in tandem con lo sposo…), che segue oltre tre ore di Bulldog, si pensa bene di sfidare un’altra comitiva di disgraziati in un match calcistico internazionale, il primo nella storia dei Giardini. Certo lui non si può tirare indietro e, dopo gli inni nazionali canonici, si rimette quelle scarpette appese al chiodo 16 anni prima… La pagella reciterà un “8” tondo, perché la sua prestazione, addirittura sull’ala sinistra, mette in evidenza quantità e qualità oltre ogni più rosea aspettativa. Forse approfitta del fatto di essere l’unico, tra tutti i presenti, a non essere ubriaco e a non aver consumato alcunché al Bulldog, ma sicuramente ha tracce di SpaceCake ancora in circolo ed ha comunque lo stomaco pieno di una quantità incredibile di aringhe crude. Basta la sobrietà comunque, per rivelarsi la vera arma impropria del team, in grado di emergere dal cottume collettivo. Applausi scroscianti… Non resta che aspettare di vedere quanti decenni passeranno prima di rivederlo in campo ancora…

 

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Bandini Francesco

Francesco Bandini, classe 1981,  per tutti è semplicemente il “prestigiatore”, per le sue giocate magiche, imprevedibili, che spesso risolvono partite e tornei. Ancora giovincello, è stato visionato a lungo nell’estate 1999 dall’agente Claudio Niccolini, prima dell’acquisto ufficiale, ed è divenuto presto un giocatore di calcetto dalla tecnica individuale devastante. Il suo apporto alla manovra è da sempre determinante. Per anni e anni ha rappresentato il vero talentuoso gioiello della squadra, una garanzia su cui scommettere sempre in campo, ma un ragazzo d’oro anche al di fuori del terreno di gioco. Purtroppo tra i suoi soprannomi c’è anche “l’Inguaribile”, per i tanti infortuni che da anni gli affliggono la carriera. Apprezzato responsabile steward allo stadio Artemio Franchi, nonché grande esperto di psicologia infantile, sua vera professione, divide la sua vita privata con la bella fidanzata Eleonora, che nel settembre 2019 ha dato alla luce la sua meravigliosa creatura Arianna. Dal 28 giugno 2007 ha ereditato da Zatteri la carica di Presidente del team, ruolo che ha svolto fino al 2018, per ben undici anni ricchi di scudetti e soddisfazioni. In campo è stato titolare inamovibile fino alla stagione 2020/2021, al termine della quale ha deciso di restare nel gruppo non garantendo però più l’impegno a tempo pieno.

Stagione ’99-’00
IN UNA PAROLA: PRESTIGIATORE
33 gare, 43 goal, per il nuovo idolo della curva bianco-blu, chiamato da subito “prestigiatore”, per le magie che riesce a fare con il pallone tra le gambe. Classe cristallina, visione di gioco da serie A, dribling e tiri assai estrosi, ma soprattutto, uno scatto fulminante senza eguali, vengono messi da subito al servizio della squadra! Si tratta di un gioiellino, che è uno sportivo doc anche fuori dal campo, coccolato notte-giorno dai suoi nuovi compagni, intenzionati a tenerselo ben stretto… Dopo l’esordio con tripletta, in amichevole contro “Le Cure”, arriva, in precampionato contro i “Bertagnolli Helmuth”, un’altra tripletta e viene fuori quello che sarà il suo ruolo per tutto l’anno: il jolly; ovvero colui che siede in panchina i primissimi minuti, per giocare poi in ogni ruolo, facendo letteralmente impazzire gli avversari. Alla prima di campionato, è subito doppietta storica, contro il “Pane e pomodoro”, ma è alla seconda che esplode tutto il suo talento, quando, grazie alle sue prodezze, la squadra conquista, dopo anni, il primo derby del cappuccino, contro il “Bar Franco”. Mai visto un giocatore con simili doti, sacrificarsi continuamente per il bene sella squadra, come nelle sue migliori prestazioni contro “Pizzeria Piccadilly” e “Comune”… gare che praticamente vince da solo… Emozionante quando, per festeggiare il diciottesimo compleanno, dopo un goal al “new Florence”, corre per tutto il campo, mostrando fiero il numero 18, sotto la sua mitica 23! La squadra festeggia al meglio le cento partite contro la “Resistenza”, solo grazie al suo “classico” goal all’ultimissimo istante, che vale il 4-3 finale! Molte le squadre che nel ritorno s’inchinano alle sue magie, come il “pane e pomodoro” o, ancora, il “Bar Franco”; ma sarà l’unico, purtroppo, ad onorare il torneo fino al termine, in una squadra che, ancora, non lo merita… Non a caso, a fine Coppa Europa, la società lo premia con l’ambitissimo Trofeo Uomo-Squadra!
Stagione ’00-’01
FENOMENO RECORD, ANIMA E CORPO DELLA SQUADRA
Non fa in tempo ad iniziare la stagione, che con 10 goal in 2 amichevoli, si sentono i suoi avversari moromorare: “Quello non lo marco… Non c’ho mica il motorino…”. D’altra parte dopo la devastante stagione d’esordio, c’è molta attesa nei suoi confronti, e le aspettative non saranno mai deluse! Straripante in precampionato (soprattutto contro il “Cuba Libre”); alla terza di campionato, contro l’ “FC Terzolle”, conquista la vetta in classifica cannonieri, che difenderà per due turni. Ancor più straripante, contro l’ “Herri Bat Gara”, grazie ad un’intesa con i compagni, ormai perfettamente collaudata. Contro il Figeva va in goal per l’undicesima partita consecutiva (record incredibile!). La ricerca spasmodica del centesimo goal, ne condiziona un po’ l’inizio del ritorno, ma raggiunto lo storico traguardo (in appena 59 gare) contro l’ “Herri Bat Gara”, ritorna il mostro di sempre: un mix di altruismo, grinta, generosità e tecnica sopraffina, che lo fa danzare sul campo, quasi pattinasse… La sera in cui i Giardini conquistano i primi storici Play Off provinciali, contro la “Caldaia”, realizza un immemorabile goal di rovesciata! Immaginare i Giardini, privi del prestigiatore, è ormai davvero impossibile… Anche ai play off si ritaglia momenti magici, come quando segna una cinquina contro la “barriera Viola”. Alla festa di fine anno, riceve l’ambitissima Coppa Goleador, grazie ad un bottino stratosferico senza precedenti nella storia: 89 centri!
Stagione ’01-’02
LA CONSACRAZIONE DI UN CAMPIONE
Terza stagione con gli scacchi, medesimo rendimento stellare, soddisfazini personali addirittura maggiori! Nessuno si stupisce più delle sue magie intramontabili, che a fine stagione varranno la promozione della squadra… Gioca la bellezza di 36 gare, segnando qualcosa come 86 reti, quasi tutte decisive, tutte bellissime! Mostruoso da subito, sin dalla gara contro le Isole Fiji in precampionato. Alla prima di campionato, nel 2-1 storico all’ “FC Terzolle”, non a caso, è sua la firma della vittoria. Dopo la sestina siglata al “Copacabana”, diviene capocannoniere del torneo. Memorabile la sua terza giornata, contro l’ “Arturo Scorte”: dopo aver ricevuto dalla società l’ambitissima Supercoppa del Giardino, in quanto miglior giocatore della passata stagione, sende in campo sullo 0-2, trascina la squadra, e capovolge quasi da solo il risultato in un roboante 8-2! Comune, Over35, Munda, Dram Drum, a turno, molti avversari inciampano nelle sue doti micidiali… All’ultima di andata, segna una cinquina al “Limo”,  prima di ripetere le sue magie d’andata, ancora contro “FC Terzolle” e “Copacabana”… Contro l’Arturo Scorte, purtroppo perde la leadership tra i marcatori, ormai trasformatosi da bomber infallibile, in furetto imprendibile, che dedica anima e corpo alla causa della squadra… e i risultati sono addirittura migliori! Anche quando gioca debilitato, come contro la Munda, è il migliore dei suoi, pur convivendo con una sorta di “maledizione dei pali” latente… Contro l’ “Arci Padule”, sono i suoi goal-prodezza al volo, a regalare ancora i Play Off ai Giardini,  che comunque inseguono ormai traguardi ancor più grandi… che raggiungono all’ultimissima giornata, quando battendo 11-4  il “Limo”, conquistano la Promozione e Bandini, con 49 centri personali, ottiene un ottimo quinto posto in classifica marcatori, e viene portato a gloria dai compagni. Se si pensa che le sue gare migliori in assoluto, le giocherà, non pago, negli inutili Play Off, ci si chiede se sia veramente umano. Il sinistro al volo da fuori, contro il “Badia a Settimo”, resterà negli occhi di tutti per sempre. Della sua lunga stagione di consacrazione, va ricordato anche il derby amichevole contro il “Rifredi78”, che conduce a metà gara per 8-2… Grazie alle sue giocate, finirà 9 pari ed il goal decisivo, sarà opera sua: il suo goal numero 200 con la maglia dei Giardini, siglato dopo appena 99 gare. La centesima l’avrebbe festeggiata la settimana dopo, in campionato, contro gli “All Skars”. A fine stagione cede volentieri al compagno d’attacco Zatteri, la Coppa Goleador, che la squadra gli consegna alla festa promozione!
Stagione ’02-’03 IL GINOCCHIO MALANDRINO…
Grandi goal, giocate di classe, per il suo precampionato micidiale, quando affonda squadre del calibro della “Trattoria i 2 G” e dell’ “Olimpica Firenze”: addirittura 18 reti in sei gare e i Giardini sognano una Promozione in discesa, grazie al loro campione… Invece il crak! Alla prima di campionato accusa un fastidio al ginocchio (probabilmente al menisco) ed inizia un calvario infinito! Alla seconda riceve per il secondo anno consecutivo la Supercoppa del Giardino, ma stavolta è decisamente meno allegro… Starà fuori ben 17 turni; un periodo interminabile per lui e per la squdra, che accusa terribilmente il colpo, precipitando presto vicino alle zone basse di classifica. Ma Bandini non abbandonerà mai i suoi compagni e sarà il vice di Cadetto per tutto l’anno. Quando tornerà, a fine torneo, contro il Fly Line, il gioco sarà nuovamente fluido e divertente e, soprattutto, i Giardini vinceranno e si salveranno… Il turno successivo, contro il “Rayo Fiorentino”, un suo memorabile goal di tacco, finirà sul programma calcetto+, di Tele37!!! Poi la vittoria contro i Boys ed un nuovo preoccupante stop, per un guaio al medesimo ginocchio… Dovrà vedere dalla panchina anche tutta la Coppa Europa… Speriamo che la jella lo abbandoni presto…
Stagione ’03-’04 CHE COPPIA CON LAMIONI!
Finalmente decisivo nei momenti decisivi! Finalmente oltre al genio c’è la sostanza e quanta… I primi Play Off provinciali di Promozione della storia societaria, sono in larga parte opera sua… Torna dal lungo infortunio durante il precampionato ed è subito 20-3 per i Giardini: vittima l’Euro 3! La più grande vittoria di sempre e Oba Oba Bando fa 3 goal in appena 20 minuti. E’ grazie a 4 autentiche prodezze-goal, che regala ai Giardini la prima vittoria in campionato alla quinta giornata contro i “Dipendenti Comunali”, in un momento davvero difficile per tutti. Con una prestazione delle sue, condita da doppietta , festeggia contro l’Abobo la 130esima gara con gli scacchi, e l’intesa con Lamioni è sempre più spettacolare… La sua miglior gara in campionato la gioca contro la Brigada Fiscal, battuta per 3-2, praticamente da una sua doppietta micidiale. Nell’occasione di infortna, ma stavolta, starà fuori pochissimo, anzi, sarà decisivo il suo costante e ricco di goal, finale di stagione, che varrà i Play Off. Nella fase finale naufragherà un po’ come il resto della squadra e contro il Buona Vista arriverà persino la sua peggior gara di sempre con la maglia dei Giardini, ma è solo un abbaglio… Il vero “prestigiatore” tornerà, in tutta la sua classe all’ultima gara, quando i Giardini batteranno per 6-2 la capolista del girone David2 e lui, oltre a risultare il migliore dei suoi, raggiungerà con una pregevole tripletta quota 280 reti in biancoazzurro!!!
Stagione ’04-’05 UNA DELLE POCHE NOTE LIETE…
Le prestazioni di Bandini sono una delle poche note liete di una stagione davvero avara di soddisfazioni per la squadra. Già dal precampionato si capisce subito che lui è di un altro pianeta, soprattutto nel match contro i “10 Cavini”, quando timbra un poker di razza. Con Lamioni e Zatteri è praticamente l’unico a trovar eil goal in questa fase di stagione. Il campionato non cambia certo i suoi standard: all’esordio contro il Riko FC festeggia con un altro poker sublime la sua 150esima in maglia a scacchi! Grandi soddisfazioni anche alla seconda contro il Giaguaro, quando riceve l’ambitissima supercoppa del Giardino, quale miglior giocatore della passata stagione, battendo Lamioni solo di 0,003 punti!! Le ottime prove si susseguono anche se la squadra intanto latita: contro il Gatto Party arriva il suo 300esimo sigillo personale con i Giardini. La sua miglior prestazione la gioca all’11esimo turno, contro Allanon: entra quando la squadra è sotto di due goal e cambia volto al match con una tripletta eroica, che peraltro aveva annunciato alla vigilia. Con il Riko, al ritorno, incanta ancora: sono le sue giocate di classe che trascinano finalmente i Giardini nella zona Play-Off. Ancora più meraviglioso in campo, quando, contro il Bagno a Ripoli, finisce addirittura marcando ad uomo il fortissimo bomber avversario e, dopo averlo annullato, va a segnare la doppietta negli ultimi minuti che vale un prezioso pareggio. La settimana dopo si ripete contro la Corazzata Potionkin, collezionando assist su assist davvero d’alta scuola. Purtroppo i continui sforzi spesi a fine torneo che regalano ai Giardini il quinto posto, gli provocano anche un infortunio che gli farà saltare i Play Off, dove, non a caso, la squadra non brilla… Con 41 reti stagionali è il capocannoniere principe del team, ma cede con cavalleria la Coppa Goleador a Lamioni, avendo già in saccoccia la Supercoppa.
Stagione ’05-’06 FORSE DISCONTINUO, MA SEMPRE MAGICO CAMPIONE…
Come al solito il prestigiatore viaggia a grandi numeri: 35 presenze, 55 goal, per uno tra i pochi a non aver troppo subito il salto di categoria. Il suo inzio campionato è devastante. Alla seconda giornata, nell’epica vittoria per 8-7 sull’Axa Sim, il campioncino inizia ad osare… E quando lui osa, la squadra vince contro chiunque! 4 goal magnifici, proprio nella serata in cui riceve l’ambita Supercoppa del Giardino per il suo 6,62 di media nella stagione precedente. Oltre alla palma del migliore, anche la leadeship conquistata in classifica cannonieri del campionato. Leadership che difende a forza di prestazioni incomiabili e goal contro il Giaguaro, quando prende la squadra sotto braccio e la trascina al secondo posto, ma non contro il NewTeam’99, incidente di percorso per lui e per tutti. La giornata successiva, contro i Giraffoni, è di nuovo Bandini-Show: festeggia assieme alla sua 180esima presenza in blu-elettrico, il suo 340esimo goal, e lo fa da migliore in campo assoluto. Il suo torneo prosegue con buoni risultati, anche se nel periodo buio della squadra (inizio 2006) non gioca certo meglio dei suoi compagni. Un nuovo vero e proprio exploit di “prestigio” lo vive alle ultimissime gare, nei big match contro “Viola Club la Fondiaria” e “Forca”. Nella prima, seppur acciaccato, recupera praticamente da solo da 0-3 a 3-3, mette lo zampino anche negli altri goal, è ovunque e fa letteralmente impazzire i forti rivali. Si vede che soffre per la difficile salvezza e fa di tutto per trascinare i suoi alla vittoria. Addirittura più impressionante nel match con la Forca, che fa davvero dimenticare a tutti, la discontinuità di metà stagione… Il goal del 3-2 che fa letteralmente sognare tutti i nostri tifosi, non lo dimenticheremo mai… Chiude con 27 reti in campionato, capocannoniere interno del club. Raggiunta la salvezza, il “prestigiatore” trascura un po’ i suoi gregari, dedicandosi al “beach volley”, proprio mentre imperversa il “Senza Fiato”. Si affaccia appena nel match contro il Caffè Baglioni, per festeggiare le 200 presenze in “blu elettrico”, ma la festa passa in secondo piano per le note vicende “argantiane”… Al Trofeo Estivo Csen, è tutta un’altra storia. La competizione lo stimola ben di più e lui torna a sfoderare ottime magiche prestazioni. 5 goal all’esordio contro il Gruppo Sportivo Grassina ed è subito capocannoniere; addirittura mitologico in coppia con Lamioni contro il Kaluma dis., quando i due gemellini del goal decidono nei minuti finali di recuperare un 1-4 e fanno vincere i Giardini tra l’estasi generale, a suon di grandiose giocate. Difende la leadership anche contro il Buratti, ma saltando il match col Custos deve arrendersi al forte centravanti avversario. La sua miglior prestazione stagionale coincide proprio con la finalissima del torneo, tanto attesa dai nostri. Gioca con un doloroso infortunio al torace e segna gli unici tre goal, che tengono vive le speranze “giardiniane” fino ai rigori. Splendido anche il rischioso suo penalty, il primo della serie: palo-palo-goal… Purtroppo, la lotteria famigerata non lo farà festeggiare, e alla cena di fine anno vedrà soffiarsi anche l’amata Supercoppa del Giardino dallo strepitoso compagno d’attacco Lamioni, che gli cederà comunque la Coppa Goleador 2006, per i 55 centri stagionali.
Stagione ’06-’07
A SUON DI MAGIE VERSO LA PRESIDENZA
Sarà difficile dimenticare per lui un’annata così ricca di emozioni personali che lo riguardano. Proviamo a riassumere la sua grande stagione attraverso le sue migliori prestazioni fino alla conquista della Supercoppa del Giardino e soprattutto all’elezione a presidente della squadra. Implacabile sin dal precampionato, in particolare contro Punto Atletico e Sorgane: letale, micidiale, generoso, altruista, già in piena forma torneo. All’esordio contro il Tortuga infatti è subito il migliore in campo, grazie al suo estro incontenibile, alla sua freddezza e ai pregevoli dialoghi con Lamioni. E pensare che ha un ginocchio un po’ in panne… Dopo il match con la Piazzetta alla seconda giornata è secondo in classifica marcatori e difenderà tale piazza anche la gara successiva. Tra le ottime prestazioni del girone d’andata da segnalare quella contro l’ACCVC, quando emerge anche finalmente tutto il suo lato grintoso… Il suo urlo contro l’arbitro che toglie ai Giardini la vittoria nel finale di gara, davvero resterà nella memoria… Con la Nave le sue reti sfondano quota 400!! Ma il vero momento d’oro della sua stagione da incorniciare inizia la giornata successiva contro il DeSpar! Tre “8” tondi nel pagellino: appunto DeSpar, Barcollo e prima di ritorno contro la Tortuga. Tre prestazioni magistrali da manuale del calcetto. Non molla mai un receupro, non sbaglia mai un passaggio, i suoi occhi sputano fuoco anche quando i compagni non girano… Hanno tutti tanto da imparare da lui… Col Barcollo addirittura un euro-goal di tacco! In febbraio il presidente Zatteri annuncia le sue imminenti dimissioni e già comincia ad intravedere solo in lui l’eventuale sostituto per la gestione del club. Lui non si emoziona e continua a macinare goal pesanti. Contro il Real Xtra trona sul podio dei cannonieri (terzo). La miglior prestazione dell’anno arriva nel momento più duro, contro la Pasticceria ad un passo dal titolo. Il goal alla Messi del 4-3 è uno dei più belli mai visti su simili campi, sia per la finta che ha mandato a farfalle due giocatori, sia per come ha eluso l’uscita del portiere! Purtroppo proprio dopo simili fasti compare l’ernia inguinale che tormenterà e condizionerà il suo finale di stagione. Chiude il campionato con 37 goal, IV in classifica marcatori, e, pur in precarie condizioni, gioca dei discreti play-off. Da segnalare in particolare la gara contro il Peyote, quando gioca per 50 minuti di fila costringendo probabilmente a psicoanalisi il diretto avversario. Il 28 giugno 2007 è un giorno che scorderà difficilmente, sia per l’ennesima Supercoppa del Giardino che conquista (miglior giocatore stagionale con 6,74 di media nei pagellini), sia per l’elezione a presedente dei Giardini con effetto immediato. Inzia così la gestione Bandini.
Stagione ’07-’08 SCUDETTO SUBITO!!!
Prima era un grande “prestigiatore” in campo, ora è degno del suo soprannome anche fuori dal terreno di gioco. E’ lui l’uomo della provvidenza, colui che rileva la pesante eredità di Zatteri e si prende l’onere di organizzare e gestire un gruppo datato, ma assetato come mai prima di veder fruttare tutto il raccolto seminato a fatica in questi anni. Ebbene la sua risposta è stata SCUDETTO SUBITO! Con fedeltà alla nuova causa, preziosissimo attaccamento alla squadra, è riuscito dove mai nessuno prima, a portare cioè i ragazzi alla vittoria del primo campionato in 12 anni di storia! Ma lo “scudetto”, chiamiamolo così, pur importantissimo, è solo un fattore in una stagione per lui pregna di soddisfazioni e vittorie dal punto di vista dirigenziale. Tutto ciò che di buono ha fatto sulla scrivania non ha trovato sempre riscontro personale in campo, complice una fastidiosa ernia inguinale che lo ha limitato per un po’ tutta la stagione. Quella che passerà alla storia come la prima gara dei Giardini seconda repubblica, quelli targati appunto Bandini, è l’amichevole contro il “prova a dire Cavedano” e non a caso il primo goal della nuova gestione lo segna proprio lui. L’ernia lo tiene fuori dai campi per l’inizio del campionato e lo si rivede solo alla quarta giornata. La prima grande firma sul torneo che i suoi ragazzi vinceranno, la piazza però alla sesta, quando affonda la “Nave” con una tripletta condita da un goal da fuori con un tiro micidiale partito in mezzo a tre uomini. Nel match contro la Selecao, la sua 250esima ufficiale con la maglia dei Giardini, sigla il goal numero 2300 della storia societaria. E’ sempre lui che, nel dopo partita, con l’indimenticabile “punizione” canora a Frosini, rallegra uno spogliatoio che senza la sua grande umiltà, il suo saper tenere i piedi saldi a terra, forse proprio in quel delicato momento avrebbe perso la via… Ad inizio girone ritorno salta ancora qualche gara a causa dell’infortunio che gli impedisce, anche al suo rientro, di giocare con la solita naturalezza, alla ricerca delle grandi giocate. Prodezze che comunque si tiene tutte in serbo per la gara decisiva, LA PARTITA, il match contro il Tutto Cuore che sancirà la vittoria del torneo. Estrapoliamo liberamente da quel pagellino: “(…)merita una super pagella(…)per il 2-0, goal di rara bellezza e di un’importanza estrema. Ma “8” sarebbe ancora troppo poco per colui che ha ispirato l’azione del 4-1, quella che ha chiuso di fatto il match, e per chi, nello spogliatoio, ha premuto quel play… Poi i Queen e We are the Champions hanno fatto il resto (…) Lunga vita al presidente”. Alla fine del torneo avrà totalizzato 21 reti, secondo solo al bomber Lamioni, nonostante tutti i problemi. Dopo l’esperienza non troppo esaltante in Golden League (male soprattutto il match contro l’H Sorgane, che lo vede girare ai minimi storici), rientra decisamente in condizione in tempo per la prima edizione del Torneo Bianco-Verde di Castello ed il nostro re Mida tutto ciò che tocca diventa oro: nuovo tripudio per i Giardini! Da incorniciare soprattutto la sua semifinale contro “Gli orfani di Giova”, forse la prima occasione, in tutta la stagione, in cui può liberare senza remore il proprio estro buttandosi il guaio inguinale alle spalle ed è davvero un bel vedere. Ma la perla la tiene per ultimo… La finalissima contro i robosi, “8,5” in pagellino, è in assoluto la sua miglior partita stagionale. Tutti a bordo campo si chiedono: “E’ un calciatore o un omino della play station”, ed il nutrito pubblico di Castello applaude a scena aperta le sue gesta… Con 13 goal in appena 5 match è il cannoniere della squadra al torneo di cui per pochissimo non è capocannoniere. Prima di chiudere i battenti di questa gloriosa stagione il presidente si gode con i suoi ragazzi la cena offerta dall’Atletica Castello e, pochi giorni dopo, prenota un tavolo vip all’Otel Ristoteather per la premiazione dei Giardini, direttamente dalle mani di David Guetta… Scene davvero impensabili ad inizio anno… Il nuovo glorioso presidente trova il tempo di inventare, in fine, anche un originale e divertentissimo modo di celebrare la festa di fine stagione: una partita mista con calciatori dei Giardini mischiati alle proprie fidanzate e tifose… Il risultato è stato uno spettacolo continuo… Se il buon giorno si vede dal mattino, dove può arrivare questo presidente?
Stagione ’08-’09
PRESIDENTE BI-CAMPIONE SUBLIME ANCHE IN CAMPO…
Secondo campionato vinto consecutivo al secondo anno da presidente… Per i Giardini è un vero e proprio amuleto e, a coronare la sua impresa da guinnes, una stagione, infortunio a parte, da incorniciare per quanto visto sul campo. Ne è dimostrazione la Supercoppa del Giardino che torna di diritto a casa sua. Prestazioni DOC già a partire dal precampionato, in particolare contro il Real Beuta, quando, emozionato da un recente abbraccio con Antognoni allo stadio, gioca proprio all’ “Antonio” con i suoi Giardini, che non è poi tanto una novità. Goal, assist, giocate eccellenti, e siamo appena all’inizio. Il suo girone d’andata 2008-2009, inizia con il Trofeo Uomo-Squadra, suo sin dalla prima giornata contro il KLF. Gli “8” in pagella, nel solo girone d’andata, saranno ben 3: contro Cavalli Marci, PSV Scandicci e Fendenti! Contro i primi, reduce da un guaio muscolare, gioca appena 10 minuti, riuscendo a fare cose inenarrabili e a segnare su rigore il suo 500esimo goal con la maglia dei Giardini, con tanto di fiera scritta sulla maglia. Negli altri due casi, oltre a sembrare Kakà coi Ringo Boys, fa emergere la sua preziosità anche fuori dal campo, riuscendo a risolvere le più delicate questioni di spogliatoio e a tenere unito il gruppo, qualità davvero rare che lui può sfoggiare. L’unico piccolo neo di un così eccezionale girone d’andata è il rigore che si fa parare contro il Buratti, nell’unica gara del torneo che i Giardini non vincono. Con una media voto periodo oltre al 7, la squadra gli consegna, dopo un’amichevole, il Trofeo Uomo Squadra invernale, il secondo consecutivo. Nel ritorno ha modo di riscattarsi proprio contro il Buratti, segnando 4 goal, tra cui, di sinistro, uno dei goal più belli della storia societaria, da posizione impossibile, con una selva di gambe davanti alla porta. Contro i Fendenti arriva il terzo Trofeo Uomo-Squadra consecutivo, incredibile record; una settimana dopo, contro il “Fa Buca” il secondo scudetto di fila da presidente, condito per lui da una splendida doppietta. Meritano citazione anche i dolcetti-scudetto della sua dolce metà Dalila… Il suo campionato si chiude con 30 goal all’attivo, quarto in classifica marcatori e secondo tra i suoi. Grande soddisfazione per lui anche nella sconfitta in amichevole contro l’Effepi, quando sigla il suo primo goal ad una squadra FiGC… I suoi Giardini venivano da 31 incontri da imbattuti!! In Golden League il suo momento magico continua. Contro la Forca, una delle più forti squadre in provincia, gioca sul velluto, con stra-dominio tecnico, colpi del fuoriclasse, dimostrandosi ormai l’unica arma dei Giardini un po’ spompi di fine stagione… Contro il Tortuga idem. Sono i suoi piedini fatati ad assicurare ai Giardini la prima vittoria in Golden League. La sua miglior prestazione stagionale in assoluto arriva contro il Deportivo Legea, una partita, la sua, che potrebbero trasmettere su “Sfide”. I suoi Giardini, finalmente vincenti, grazie ad una sua enorme prestazione, conquistano il loro massimo traguardo storico, la qualificazione alle eliminatorie di Golden League, proprio nella serata in cui, siglando il 540esimo goal, diviene il miglior marcatore di sempre della storia del club. Primato che poi riperderà a scapito di Zatteri nel torneo estivo di Castello, complice un brutto infortunio al ginocchio che lo terrà fuori dai campi a lungo: infortunio patito nella gara fatale ai Giardini contro l’Atletico Ios, dove, al termine di un’annata da incorniciare, troverà anche l’unica vera delusione, il primo cartellino rosso in carriera per un “vaffa” all’arbitro… Per lui ben 49 reti stagionali, secondo solo a Lamioni, per lui la soddisfazione di ritirare la coppa del campionato all’Otel, per lui, miglior giocatore stagionale, addirittura la sesta Supercoppa del Giardino. Immortale.
Stagione ’09-’10
SEMPRE PIU’ FINALIZZATORE
Gioca 4 delle prime 5 giornate di campionato e segna 5 goal, che gli valgono il terzo posto in classifica marcatori. Passa una settimana ed è ancora roboante doppietta che stende il Tortuga. E’ il giorno della sua 300esima ufficiale con la maglia dei Giardini ed il presidente lo festeggia con il suo goal numero 550! Queste le premesse di una stagione ricca di goal, dal rendimento più che positivo, anche se un po’ più avara, forse, di quelle gesta straordinarie che lo contraddistinguono da sempre. Da citare comunque tre serate davvero magiche. Prima di tutto quando con un poker d’autore affossa praticamente da solo l’Easy Market nel girone d’andata. Ma anche quando gioca il ritorno con la Orso Bruno arrivando direttamente in auto dalla eroica trasfertona all’Allianz Arena di Monaco. Per finire con la serata mirabolante della cinquina brasilera siglata al Tortuga. Con 31 goal in campionato è il presidente il miglior marcatore dei Giardini, quinto tra i cannonieri del torneo. Con la doppietta al Deportivo Legea in Golden League torna ad eguagliare Zatteri quale miglior cannoniere di sempre del club. Primato che diventa tutto suo una settimana dopo grazie ad un’altra doppietta, stavolta al ProEvolution Team. Sempre presente nell’amara Golden League 2010 per i Giardini, con 6 reti, sarà lui il miglior realizzatore del team, nonostante il rigore fallito contro l’Autoscuola Chiti. Durante l’esperimento “calcio a 7” si alterna tra la fascia ed il ruolo di seconda punta, con alterne fortune, salta qualche match e viene di nuovo raggiunto da Zatteri in cima all’Olimpo dei superbomber. Entrambi chiudono la stagione con 599 goal in carriera, per lui però la soddisfazione, con 57 goal stagionali, di essere il giocatore più prolifico in stagione e di ricevere la Coppa Goleador alla festa finale della squadra.
Stagione ’10-’11
NUOVO MARCATORE PRINCIPE DEL TEAM
Ko per infortunio durante tutta la preseason, rientra alla seconda di campionato ed alla terza è già capocannoniere. Il forte bomber Mordini lo supera la settimana seguente, ma lui, per molte gare, resta ancorato al secondo posto. Con la tripletta alla Samminiatese Pozzi torna ad essere anche il miglior realizzatore della storia giardiniana con 615 centri. Questo prestigioso primato se lo contende con Zatteri in tutto il periodo natalizio, ma, dopo un poker sontuoso alla Marzocco, lo fa defitivamente tutto suo. Le pagelle sono il solito susseguirsi di “7”, serie bruscamente interrotta da un “4” davvero inusuale per lui, a causa di un ritardo ingiustificato al ritorno contro il Granducato. La Samminiatese gli porta un gran bene visto che anche al ritorno fa cose superlative. Ormai terzo indiscusso tra i marcatori del torneo, oltre agli “assist maravilla” e ai goal superlativi, gioca da autentico leader, da capitano aggiunto, catechizzando i compagni e richiamandoli alla giusta concentrazione… E’ davvero un bel vedere… Ma non è ancora al massimo… Il top lo raggiunge alla penultima contro l’Easy Market, la sua superprestazione dell’anno. Ha due marce in più di tutti gli altri e in un fazzoletto di prato fa cose davvero egrege ad una velocità che non si racconta. I suoi dialoghi con Lamioni, in quell’occasione, ricordano davvero i tempi d’oro dell’AM Sega… Chiude il campionato con 44 goal, terzo dopo due superbomber, ma, dopo aver segnato il goal numero 3200 della storia giardiniana in amichevole contro l’AC Risiamo, gioca le finali senza particolari acuti. La gara in cui lascia più il segno è quella decisiva, il quarto di finale contro l’Antico Toscano. Si deve a lui lo stesso disputarsi del match, visto che, da bravo presidente, navigando in rete, si accorge, a poche mezzore dal fischio d’inizio, dell’orario variato ed evita ai nostri la beffarda sconfitta a tavolino. In campo è una furia, si carica la squadra sulle spalle nonostante un infortunio al ginocchio, segna tre goal (uno splendido su calcio di punizione), l’ultimo, proprio all’ultimo secondo, che permette ai Giardini di conquistare in extremis la lotteria dei calci di rigore. Purtroppo proprio durante la serie, sbaglia il suo penalty, sfortunato errore che costa l’eliminazione alla squadra. I guai al ginocchio gli fanno chiudere in anticipo la stagione, finita come era iniziata… Ai box… Ma grazie ad una media voto sontuosa di 6,58, con un trofeo prestigioso in più. Sua infatti, ancora una volta, la Supercoppa del Giardino, consegnatagli all’Anchetta, alla festa di fine stagione. Applausi a scena aperta.
Stagione ’11-’12
CALVARIO SENZA FINE
Appena 11 gare e 16 goal in una stagione da calvario, davvero da non augurare a nessuno… Sempre alle prese con problemi alle articolazioni delle gambe, in particolare guai ad un ginocchio e ad una caviglia, non riesce mai ad esprimersi a pieno per quello che è il suo noto valore, né riesce a dar continuità alle sue prestazioni. Salta a piè pari il precampionato e si riaffaccia in gruppo alla prima ufficiale con la Diamo Losca, segnando e giostrando bene, quasi ad illudere che il peggio sia passato, invece siamo solo all’inizio dei suoi massacranti guai fisici. Nel girone di andata presenze col contagocce e rendimento vistosamente limitato dal dolore. Sotto Natale è costretto di nuovo a cedere a Zatteri lo scettro di miglior marcatore storico del team. Quando si rivede dopo la sosta, ben impressiona col Macchessegrullo, prima di finire ancora una volta a girovagare tra chiropratici, dottori, specialisti… Ancor meno presenze, se possibile, nel girone di ritorno, (con addirittura un insolito ritardo al campo da segnalare), zero apparizioni alle finali, non fa in tempo ad intravedere la soluzione per un guaio fisico, che ne spunta uno nuovo. Per il presidente, una stagione sfortunata da buttarsi il prima posibile alle spalle, per tornare al più presto protagonista sul campo.
Stagione ’12-’13
GIOIE SCUDETTO E CRAC LEGAMENTI
21 goal, 25 partite e 4 momenti chiave per il presidente dei Giardini nella stagione del terzo scudetto. Il primo lo vive nel girone d’andata, nel match del 10-0 senza storia al Piazza United, quando sfoggia numeri principeschi, che non gli venivano da tempo, come il goal al volo di contro-balzo che resta uno dei più belli della stagione. Alla fine di quel match sarà tripletta e 690 goal in carriera… Il secondo momento clou avviene nel girone di ritorno, contro il Polcanto, alla sua 390esima in Gvl. E’ il migliore in campo in assoluto e tutte le noie fisiche che lo affliggono sembrano solo un brutto ricordo. Finalmente sembra anche aver capito a pieno la fase difensiva, fattore di vitale importanza in una stagione in cui viene eletto nuovo Play arretrato della squadra, dopo il “più o meno” ritiro di Antonelli. Ma la miglior prestazione assoluta la sfodera all’ultima giornata, nel match che vale il terzo scudetto contro il Meeting. Dopo una prima frazione di attenta marcatura sul rapido attaccante avversario, scioglie le brighe nella ripresa con l’incredibile percussione che porta al suo 20esimo centro stagionale e al 7-3 che stronca di fatto la “rimontuccia” tentata in un primo tempo dagli avversari. Un goal che sarà a lungo ricordato come quello che ha sancito, nella mente di tutti, la vittoria del terzo scudetto… Davvero un onore che a segnarlo sia stato il presidente. Il quarto momento topico è però assai drammatico… Vive un inizio estate assente in Gvl e si concentra in un torneo con i suoi amici storici di compagnia, torneo in cui va a gonfie vele sfoggiando fior fior di prestazioni, fino purtroppo al crac/legamenti in semifinale, che, ahinoi, gli costerà un lunghissimo stop.
Stagione ’13-’14
PURTROPPO SPETTATORE
I legamenti rotti costringono il presidente ad una lunghissima stagione da spettatore non protagonista. L’operazione, che viene eseguita a Genova, prima della fine dell’anno e proprio mentre i Giardini stanno affrontando il campionato con fatica, viene sostenuta con successo, ma i tempi di recupero restano lunghi… Presente comunque a tutte le principali iniziative della squadra, compresa un’epica trasferta viola in Danimarca, trova il coraggio, proprio a fine stagione, di riaffacciarsi in campo per testare il proprio recupero. Accade nella mitica serata al bianco-verde del match contro l’ASD Valiant, quando prima riassaggia il terreno di gioco per una decina di minuti scarsi, ad un anno esatto dall’infortunio, destando buone impressioni, poi finisce trangugiando ben 11 shottini (qualcuno millanterà delle scorrettezze) durante la prima storica edizione del GVL DART, il torneo di freccette gvl nel giardino del Patron, che lo vedrà trionfare su tutti.
Stagione ’14-’15
PIAN PIANO TORNA LUI…
La stella giardiniana per eccellenza, in barba all’età che avanza pure per lui, sta piano piano tornando ai suoi livelli dopo il lunghissimo stop. Già in pre-season fa parlar di sé per il “Corri la Vita”, percorso il 1h e 12’… migliore tra i nero-arancio… Col Dema’99 arriva la tanto attesa 400esima gara in Gvl, festeggiata con doppietta, in un pre-campionato che lo vedrà miglior marcatore Gvl. La più grande soddisfazione del girone d’andata è il goal numero 700 in carriera, che arriva contro la Rubino, per il resto prosegue il lento ma costante recupero dei propri mezzi. Già nel girone di ritorno si iniziano a vedere i suoi storici lampi di luce. Una delle più belle prestazioni la regala col Bellavita, sia per gli ottimi spunti offensivi, sia finalmente anche per la giusta gamba in copertura. Ed improvvisamente, rigenerato dalla memorabile trasferta Gvl a Londra, ri-eccelle anche in continuità… Solo una settimana dopo infatti è tra i migliori protagonisti di una delle più belle vittorie di sempre del team… Quel 2-1 al Macchessegrullo da antologia… Chiamato a svolgere un ruolo non suo (il pivot…), per una ben precisa strategia tattica arancio, è lui a trovare il guizzo del goal decisivo per la vittoria, nel bel mezzo di 50 minuti di orgoglioso impegno, abnegazione e generosità… Sarà un caso, ma la stessa sera la squadra lo premia col “Trofeo Uomo-Squadra”… una roba a cui la sua bacheca è ben abituata… Chiude il campionato con 19 goal all’attivo, secondo solo al bomber Lamioni. Tenere simili ritmi anche alle finali, dopo il suo calvario, è davvero dura, ma alterna prove da crisi di identità (vedi match davvero buio col Granducato…), ad esibizioni di magia pura, come la sua miglior gara stagionale in quel degli Assi, contro il fortissimo Grassina, quando da solo prova ad imbastire una rimonta leggendaria, che per un niente non si compie… Forse la prima vera gara totalmente “da Bandini” dopo mesi e mesi di attesa… Tutto pochi giorni dopo l’ottimo pane sfornato per la “cinghialata Gvl”… Altro suo marchio di fabbrica ormai… Un po’ desaparecido nei tornei estivi, anche per qualche ricadutina fisica, trova comunque modo di gioire alla festa di fine stagione, alzando al cielo il “Premio Fair-Play” per gli 0 cartellini subiti in ben 26 incontri disputati. Campione anche in questo.
Stagione ’15-’16
IL PREDATORE
Sin dall’esordio di pre-season, contro il Takkete Team, si intuisce che i guai fisici sono ormai un brutto ricordo. Subito migliore in campo, tornato in tutto e per tutto, con le sue magie, le sue accelerazioni, sarà lui il vero grande acquisto della stagione arancio. La luce gli si riaccende, anche in gare ufficiali, in modo definitivo, nel match di campionato contro i Disperati… A pochi minuti dalla fine di un primo tempo anonimo per la squadra e per lui, tira fuori dal cilindro un goal fenomenale, che gli riconsegna ufficialmente fiducia e consapevolezza nei propri mezzi. Nella ripresa sembra Pelè e vince di fatto da solo una delle più combattute gare della stagione. Solo una settimana dopo, contro il Loto, le prodezze si ripetono. Ormai lo chiamano tutti “il predatore”, perché il suo scherzare e attendere la preda per tutto il primo tempo, per affondare la presa in modo spietato nella ripresa, diviene una sorta di marchio di fabbrica. Magie che non si contano, in un momento di forma davvero top. Qualche acciacco muscolare, poi il ritorno in pompa magna nella bellissima vittoria per 7-6 sul Vanga, girone di ritorno. Tripletta per lui, tutti goal di rara bellezza, e sono già più di 30 in stagione… Il più bello, quando mette a sedere il portiere e deposita in rete… Applausi scroscianti. Contro il Peyote, altra memorabile vittoria di un goal, il tema della serata è: lancio millimetrico di Lamioni, e accelerazioni evergreen del nostro bellissimo presidente. In quella stessa serata, in cui sfoggerà ancora una volta una tripletta, si può ammirare il suo memorabile goal di punta esterna, imparabile, da posizione impossibile, sicuramente uno dei più belli della stagione. Ma c’è persino di meglio… La gara contro la Rubino, sicuramente la sua miglior prestazione stagionale, anche se per i Giardini finisce in parità. Gli occhi luccicano a tutti… quando gira in questa maniera, in barba all’età, in barba agli acciacchi… Dopo la solita fase di studio silente, inizia la ripresa con un palo e due goal in appena 120 secondi, un autentico cobra all’attacco, che trascina dietro sé tutto il branco. Ma è sul goal di Lamioni che commuove davvero… Quando appoggia per il bomber dopo aver bevuto di fatto ogni singolo avversario… Mostruoso. Chiude il campionato con 19 goal all’attivo, più di chiunque altro. Una distorsione alla caviglia lo tiene purtroppo ai box per buona parte delle finali, ma nelle poche apparizioni al Biancoverde ritrova subito la gloria perduta. Contro i giovani diavoli Top@Players ad esempio, è l’unico giardiniano a tenere il passo e a nascondere l’enorme differenza di età… Chiude la stagione secondo solo a Lamioni, in quanto a goal e, siccome il bomber non può vincerla da regolamento, riceve ancora la Coppa Goleador del team, vantando la bellezza di 42 sigilli personali siglati in una trentina di apparizioni.
Stagione ’16-’17
UNA LENTE CHE VALE UNO SCUDETTO
Stagione più “normale” rispetto ai suoi standard, se “normale” appunto, si può definire un’annata sportiva condita da 25 reti in altrettante presenze. Vuoi l’età che comunque avanza anche per lui, vuoi l’altissimo tasso tecnico di tutto il collettivo, che fa comparire meno le individualità di pochi, per favorire il bel gioco di tanti, fatto sta che la sua “normalità” è comunque un gran bel vedere. Le serate da “prestigiatore” comunque non mancano, forse sono più rare, ma in esse vi è concentrata l’essenza e la bellezza stessa del calcio… Nel girone d’andata è protagonista assoluto nella vittoria sul Bar Argentina… Vittoria di misura… Di un goal… E lui ne segna uno, il primo, che risulterà davvero pesantissimo nell’economia del match e della classifica… In quella gara, ricca davvero di sue perle balistiche, resta alla memoria di tutti soprattutto uno stop aereo, alla Borja Valero, poesia calcistica allo stato puro. Ma è nel girone di ritorno che le gare extraterrestri si fanno più fitte. Contro la Politenniha vive la goleada Gvl da migliore in campo, ma in tale occasione, la magia vera la fa fuori dal campo… E’ lui infatti che si accorge del cambiamento del calendario CSEN, a poche mezz’ore dal match… Fa venire il mal di stomaco pensare come sarebbe stato, con una sconfitta a tavolino, senza quel guizzo, il proseguo del cammino Gvl in campionato… Contro i Disperati, di cui è vera bestia nera, alla sua 470esima in Gvl, è letteralmente devastante. Nel 3-2 importantissimo per la corsa scudetto, sigla una doppietta che pesa più di una balenottera… Soprattutto quel goal in pieno recupero, con l’arbitro che ha già il fischio in bocca, è un tassello del puzzle scudetto davvero fondamentale. E dire che questa sua serata di grazia viene vissuta davvero per miracolo… Grazie alle sue prodezze è vero, ma grazie anche all’ “ottica” del centro commerciale del Gignoro, che del tutto fuori orario, gli rimedia la lente da contattto che aveva perso… Anche questo va interpretato come un incastro divino nella corsa scudetto… La sua miglior prestazione dell’anno, come ogni campione che si rispetti, la sfoggia però proprio quando più conta… nel match-scudetto contro il Loto, che interpreta da assoluto migliore in campo. Suo il bellissimo goal in avvio, ma soprattutto suo il vangelo calcistico dettato al minuto 24… Prima col gran goal del 3-1 che stende gli avversari fino a quel momento più che in partita, poi, proprio in virtù di questo, neanche un minuto dopo, sul gong della prima frazione, col goal del 4-1, il goal che più di ogni altro nell’arco della stagione, ha emanato, seduta stante e in modo travolgente, puro aroma di scudetto… Sparute e decisamente meno appariscenti le sue apparizioni post-torneo. Ma quanto visto prima basta eccome a soddisfare anche i palati più fini…
Stagione ’17-’18
MISTER 800 GOAL… MISTER 500 PRESENZE…
Passa un altro anno, qualche acciacco in più, un po’ meno fiato anche per il prestigiatore, che cala un po’ in rapidità, ma mai in impegno e dedizione. La prima vera emozione della sua 19esima stagione giardiniana la vive nel girone d’andata in occasione della splendida vittoria Gvl contro l’FC Disperati, quando, con una zampata vincente, riesce a sbloccare la disputa dopo una manciata di secondi di gioco, con l’800esimo goal personale in maglia GVL… Orgoglio e onore davvero per pochi intimi… Una grande ricorrenza arriva anche nel girone di ritorno, anche se stavolta si tratta di una triste serata, quella della debacle contro il Bar Argentina futuro campione, che strapperà lo scudetto dal petto dei Giardini. In tale occasione, gioca, da migliore in campo assoluto, la sua gara numero 500 con la maglia dei Giardini… Altro traguardo prestigioso davvero riservato a pochi intimi. Il neo 500enario collezionerà ben 26 presenze in stagione, condite da 12 goal, non un bottino eccezionale per un cecchino del suo calibro, ma, lo dicevamo, l’età avanza anche per lui che riesce a garantire molti gettoni presenza, ma inizia gradualmente a lasciare i numeri di prestigio e la scena, anche ai compagni più giovani. La sua classe cristallina resta però ancora in grado di sfornare serate di grande luminosità… Un esempio lampante è la sua gara dell’anno, giocata in amichevole a Castello contro il Rifredi’78. In una serata in cui, senza troppe pressioni, gioca solo per diletto, riesce a mettere insieme scatti alla Bolt, che salvano la porta dei Giardini da goal praticamente fatti, e, proprio all’ultimo secondo di gioco, una rete mirabolante, con un tiro dalla traiettoria incomprensibile, che vale il prezioso pareggio decisivo, contro un avversario di così grande blasone. L’abbraccio di tutti i compagni è la testimonianza che le cartucce ci siano ancora… Eccome…
Stagione ’18-’19
FRASE CELEBRE: “CHE IL CACI CUOCIA BENE LA CARNE…”
La stagione si apre col suo passaggio di testimone ad Antonelli, nuovo presidente del team. Un modo per far sentire l’ormai desaparecido dal campo nr. 24, ancora parte integrante del mondo Gvl. Con questo atto formale si chiudono i suoi 11 anni di presidenza, tracotanti di trofei e soddisfazioni. In campo, sembra incredibile, ma l’età inizia a farsi sentire anche per lui… Non è certo il fulmine di guerra di qualche anno fa, ma quando c’è fa decisamente ancora comodo, nonostante giri a marce leggermente ridotte. Di tanto in tanto ci scappa sempre la super-prestazione, che ricorda a tutto il popolo Gvl l’incredibile estro che è in grado di offrire il suo repertorio. Nel girone d’andata, la sera che porta il suo nome alla ribalta, è senza dubbio quella della vittoria per 6-2 sul Real Vaginad… Nella sua doppietta c’è anche lo storico goal numero 5mila dell’epopea Gvl, un evento che viene festeggiato dai suoi compagni all’Aviazione nel post- match, con panino e birra pagati all’autore della prestigiosa marcatura… La prima prestazione davvero degna dei suoi numeri, arriva invece nel girone di ritorno, quando è protagonista assoluto della bella vittoria per 4-1 sui Celtics Puppets… Trattasi di una collezione di magie a ripetizione, come se il tempo per lui si fosse fermato. Il goal non arriva, ma assist e grandi giocate non si contano e valgono un’immensa fetta di vittoria. Per il secondo acuto di classe invece, non potrebbe scegliere momento migliore… I Giardini sono impegnati nella difficile gara contro l’Atletico Sangio, sfida che vinceranno 3-1 e che varrà la seconda piazza ad un solo punto dalla vetta e la matematica qualificazione in Top, con ben due turni d’anticipo. Lui giostra da assoluto migliore in campo. Una rediviva condizione fisica gli permette di inventare un super assist e di siglare il pesantissimo goal del vantaggio Gvl… Davvero una serata da favola, magica, degna del suo soprannome di prestigiatore, se si pensa soprattutto al meraviglioso annuncio che aveva regalato ai suoi compagni durante la fase di riscaldamento. La sua Eleonora è in dolce attesa…. L’annuncio avviene con la memorabile richiesta per il Caci, affinché cuocia bene la carne alla prossima reunion nel terreno del Patron… Questo il modo davvero originale, con cui sorprende tutti e riempie di gioia ed orgoglio i cuori di un intero popolo. Il pranzone in questione avviene poche settimane dopo, nel periodo TopEasy dei Giardini, partecipatissimo, e la dolce attesa di Eleonora viene celebrata a dovere con i calici issati al cielo. La sua stagione prosegue poi con questa immensa responsabilità acquisita, con rendimento certo più che discreto, pur senza nuove serate di gloria assoluta a livello individuale. Chiuderà comunque con 26 reti, nelle ben 28 gare disputate. Sembrano sempre numeri di un giovincello… che sta per diventare papà…
Stagione ’19-’20
BENVENUTA ARIANNA

Stagione in sordina anche per il prestigiatore quella sporcata dal Covid… Appena 14 le gare disputate, senza neanche troppa continuità e soprattutto senza riuscire ad esibire i numeri di classe sopraffina altisonanti, che hanno riempito le pagine di tutta la sua carriera. 38 primavere iniziano a farsi sentire forse anche per lui e prestazioni davvero memorabili in questa sua annata sportiva non si ricordano. Si ricorda comunque un buon inizio del girone d’andata del campionato, con qualche prestigioso “7” messo in fila nel pagellino di questo sito.  Quella che in campo è stata forse la sua più faticosa stagione degli ultimi anni, fuori dal terreno di gioco, resta invece in assoluto l’annata più importante… A mezzanotte e 20 minuti del 24 settembre, poche ore prima della seconda gara di precampionato del team, viene infatti alla luce la meravigliosa Arianna e il popolo dei Giardini, orgoglioso, festeggia il suo arrivo rifilando ben 6 reti alla fortissima compagine degli Stop Player. Merita senza dubbio citazione anche la sua superperformance alla grigliata virtuale GVL del 25 aprile, ovvero quella vissuta dal popolo dei Giardini, via web, durante il lockdown… In tale occasione sforna il suo mitico pane marchiato GVL, come abituato a fare per le grigliate vere e proprie. Applausi. Anzi, ola.

 

Stagione ’20-’21 LA “23” MENO APPARISCENTE DI SEMPRE

8 presenze, 2 reti soltanto, nella stagione sicuramente meno appariscente della sua gloriosa carriera. Grandi colpe ce l’ha il periodo pandemico, che gli consente poca continuità, elemento fondamentale per un giocatore con le sue caratteristiche. Resta il fatto che quanto visto in campo non è propriamente ciò a cui il mondo dei Giardini è abituato. Dopo un buon approccio in precampionato, il suo rendimento va un po’ in calo, fino alla deludente prestazione alla “Resa dei Conti” contro il NowFc, quando si mangia un’occasione d’oro che pesa come un macigno sul risultato finale e sul nefasto esito della competizione. Poi la lunga pausa, il rientro un po’ a singhiozzo, con prestazioni mai mediocri, per carità, ma troppo normali per un giocatore col suo potenziale… La bimba piccola (vera meraviglia), le nuove responsabilità, nuovi orizzonti di lavoro, fanno si che il calcetto non sia certo più al centro del suo mondo, ma la speranza di ammirare ancora il prestigiatore che fu, resta indelebile e intaccabile nei cuori di tutto il suo popolo.

 

Stagione ’21-’22 UNA STAGIONE BARZOTTA

Doccia fredda per tutto il popolo GVL ad inizio stagione, quando il prestigiatore annuncia il suo ritiro dal roster dei titolari, la sua intenzione di mollare l’impegno fisso e di rendersi disponibile solo nei casi in cui la squadra risulterà carente di disponibili. In realtà lo vedremo in campo solo in 3 occasioni, ed entrerà nel tabellino marcatori soltanto una volta, numeri lontani anni luce dal devastante fenomeno che fu. Riesce comunque a vivere anche lui una serata di gloria old style, alla quarta giornata del Torneo estivo “Senza Fiato”, quando è chiamato a giocare la sua 560esima in GVL contro l’Atletico Barzotto. Inaspettatamente pimpante, giostra da play basso, regalando un goal e un assist nel tiratissimo 3-2 in rimonta, che permette ai Giardini di mantenere la leadership nel girone. “Barzotti” appunto gli avversari che ci hanno ricordato le sue grandi doti, barzotta però anche questa sua stagione da mera comparsa.

 

Stagione ’22-’23
CHE NOSTALGIA…

Nella stagione più anonima della sua carriera in GVL si contano appena 4 presenze, condite da un solo misero goal siglato nel torneo estivo al Real Boom… Davvero poco per il terzo miglior marcatore attuale della storia del club. Assente purtroppo anche a Verona… Al gruppo manca terribilmente. La speranza che torni presto ad occupare un ruolo fisso e a riconfezionare magie è davvero tanta in tutti i cuori giardiniani.

 

Stagione ’23-’24
LA FESTA SENZA IL FESTEGGIATO
Appena 11 presenze su 73 gare giardiniane in stagione, condite da 3 golletti di relativa importanza… Beh, nella stagione in cui aveva confermato che sarebbe riuscito a tornare nel gruppo squadra, un pizzico di delusione lo lascia. Si impegna a scendere in campo solo per il comparto a 5, una gara si e una no, ma i numeri raccontano che riesce neppure in questo. In così poche apparizioni, del Bandini giocatore che fu, ahinoi, non v’è traccia. Impegno indiscutibile, risultati certo mai disastrosi, grazie alle sue innate doti tecniche, ma certo un po’ altalenanti. Impossibile affermare che sia riuscito davvero a incidere come da sua fama. La scena più simpatica che lo riguarda, ci riporta al suo 42esimo compleanno, 22 dicembre 2023… La squadra si riunisce per festeggiarlo al Rugbier, dopo una bella vittoria contro Aston Birra, ma lui, a conferma di uno dei suoi soprannomi (l’inguaribile…), prende un febbrone e non riesce a raggiungere i suoi compagni. La festa prende vita lo stesso però e la celebre canzoncina viene intonata di fronte ad una sua fotografia che fa molto necrologio;-)… Il video diventa virale. Momento che passerà alla storia come “la festa senza il festeggiato”. Scherzi a parte, ci auguriamo che il suo necrologio calcistico non sia ancora arrivato, ma a giudicare dalle poche apparizioni e dalle condizioni diciamo poco allenate, il sospetto viene.

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Falconi Lorenzo

Falconi Lorenzo, detto rigorosamente ARGANTE, è stato un simbolo di simpatia universale. La sua immagine a volte goffa, ma unica al mondo, lo ha reso un personaggio fondamentale nella storia della squadra. Musicista nella vita, il suo sinistro alla Mihaijlovic, ha spaventato per anni i portieri avversari, il suo self-control un po’ meno…. L’Argante oltre ad un grande difensore è stato la mascotte della squadra e spesso si è messo al servizio di essa con estrema umiltà. Il suo volo “abrasivo” dopo il golden goal, alla prima gara ufficiale della squadra, è passato alla storia. Dal 18 ottobre 2006 è padre della splendida Sibilla, e a poco a poco nella sua vita c’è stato sempre meno spazio per i Giardini. Oggi suona la viola per la prestigiosa Orchestra di Santa Cecilia a Roma, ma, seppur di rado, non disdegna quando può di tirare due calci a pallone coi suoi amici di gioventù.

Stagione ’96-’97
IL GOLDEN GOAL DELLA STORIA
La sua carriera nei Giardini non può cominciare in modo migliore: è lui infatti l’uomo partita della prima gara storica della squadra, contro il Bar “il Ristoro”. Dopo aver fatto ben 4 assist, è lui a segnare il golden goal della vittoria epica, e a lanciarsi contro il terreno per ricevere “il monte” dai compagni in festa. In questa prima stagione disputa 14 presenze, segnando 13 goal, pur giocando spesso in difesa. Ogni tanto cede a qualche calo tecnico-fisico rilevante, ma si riscatta sempre prontamente come al torneo del velodromo, contro il GS 92, quando ravviva la partita con una doppietta da incorniciare. Il torneo di Figline, lo vede invece, un po’ più assente e ancora più discontinuo, ma i grandi goal dalla distanza lo assolvono sempre e gli fanno chiudere una stagione nettamente al di sopra della sufficenza.
Stagione ’97-’98
UN SALTO DI QUALITA’ PLATEALE
Secondo miglior marcatore dell’anno con 12 reti, è l’unico giocatore a non abbassare il proprio standard in una stagione così disastrosa. Senza mai rivendicare ruoli da titolare, sa attendere il proprio turno e colpire al momento giusto. Pur soffrendo l’impatto con il primo vero campionato, gioisce più di tutti per la prima vittoria ufficiale dei Giardini, per 2-1 sugli Stars, ottenuta grazie ad una sua sorprendente doppietta di testa. Seguono alti e bassi, pesanti cartellini, fino alla sua serata di grazia, contro il “Cral Metro”, quando, autentico mattatore, realizza una fantastica tripletta. Più attaccante che difensore; lo dimostra anche alle finaline, quando si ripete in doppietta, contro l’ “AD Pine”.
Stagione ’98-’99
LODE A CHI SA ASPETTARE IL SUO TURNO
Tre, le sue gare-più, nell’anno dei Giardini dei record! Contro l’Antico Beccaria, quando realizza una splendida punizione; alla prima di campionato contro i “Dos Los Ramatos”, quando i Giardini conquistano i loro primi tre punti proprio grazie ad una sua superba doppietta; e all’ultima, contro l’Officina Mani Nere, quando una sua tripletta regala il quinto posto alla squadra: tre goal un po’ fortunosi, ma voluti a tutti i costi! Ottimo per grinta e determinazione, come al solito è bravissimo nell’attendere silenzioso, per poi sostituire all’occorrernza, a testa alta, sia Mattioni in difesa, che Luti in attacco.
Stagione ’99-’00
LA MUSICA PRIMA DI TUTTO!
A causa di continui impegni di lavoro, snobba un po’ il calcetto e totalizza solo 12 presenze, condite però da ben 10 goal, nonostante il suo rendimento sia stato carente per la discontinuità. Se la forma fisica non è più quella di una volta, l’impegno è il solito; e lo dimostra contro la “Resistenza F.C.”: un eurogoal da 20 metri, una punizione al “7” e uno slalom goal da vero bomer di razza!
Stagione ’00-’01
CRONACA DI UNA SERATA DA EROE
Trasferitosi a Roma per i soliti impegni di lavoro, non può svolgere a tempo pieno il suo ruolo, ormai consolidato, di prima riserva del gruppo, e totalizza solo 9 presenze. Ma alla terza giornata, i compagni hanno bisogno di lui! La squadra, pur palesando ottime potenzialità, si ritrova con zero punti in due partite e deve assolutamente vincere. L’Argante viene chiamato in sostituzione di Antonelli infortunato, al centro della difesa. Ma mentre si cambia, arriva una telefonata del portierone Manetti che deve, per motivi di lavoro, disertare il match. La società è inesorabile: “non si può più rischiare, siamo in cinque precisi, Maschio va in difesa, Argante in porta!”. Quello che succede dopo è difficile da raccontare a chi non l’ha vissuto dal vivo. Un difensore veterano come lui, arriva da Roma per esordire finalmente in campionato e si ritrova in porta, ruolo che non ha mai ricoperto e che dovrà onorare con tutta la rabbia che questa situazione può suscitare. Ebbene non ne azzecca una, lasciando intendere presto all’avversario che questo ruolo non l’ha mai ricoperto. La squadra corre fino alla morte, affinché il forte “F.C. Terzolle” non arrivi mai al tiro. 5 tiri, 5 goal, semplicemente perché è completamente cieco! Quando tutto lascia presagire alla disfatta, a tre minuti dal termine, sul 5 pari, Frosini trova uno dei più bei goal della storia dei Giardini, ma quando il sogno comincia a prendere forma, a due minuti dalla fine, l’arbitro inesorabile indica il dischetto: rigore per il Terzolle. La tensione si taglia con il coltello e tutti sanno la tremenda sorte che li attende. Ebbene, quel testone di “cazzo” il rigore, lo para davvero e si ripete all’ultimo secondo con una prodezza divina (nel senso che qualcuno da lassù ci ha messo lo zampino) che evita il pari. I Giardini ottengono così i primi tre punti in campionato e l’Argante assurge a simbolo incontrastato della vittoria rimediando un “9” tondo nel pagellino, voto che premia non tanto la prestazione, quanto il suo inaudito attaccamento alla maglia che lo porta ad adattarsi sempre ad ogni situazione con umiltà e coraggio, solo per il gusto di esserci. Per tutto il campionato il suo gesto sarà ricordato come il vero e proprio “LA” all’ascesa dei Giardini ai Play Off, e la squadra, consegnerà proprio a lui, l’ambito trofeo dell’ottimo piazzamento in campionato. Merita breve citazione anche l’amichevole vinta per 16-1 contro la “Squadra Uno”: l’Argante realizzerà un poker e uno dei goal sarà un ormai celebre, tacco alla Crespo!
Stagione ’01-’02
NO FEAR… C’E’ L’ARGANTE!
Nell’anno della promozione, si specializza nel ruolo di difensore centrale e ritorna ad essere presente con continuità, fino a divenire “settimo uomo” ufficiale, cioè paziente panchinaro pronto ad entrare per qualsiasi emergenza. Col tempo ritrova la forma migliore e dà il massimo di sé ai Play Off provinciali, quando, con un’indimenticabile doppietta, stende i “No Fear” e può festeggiare, al pari dei suoi compagni, il salto di categoria.
Stagione ’02-’03 UN RICONOSCIMENTO ATTESO DA UNA VITA
16  presenze, e 10 goal, nel suo primo anno di Promozione, che fa di lui, l’unico, in quanto a numeri, a non aver avvertito il salto di categoria. Dopo tanta panchina e prestazioni in ribasso, esplode in campionato contro il “Ghiottone” (splendida doppietta e prova magistrale), per non tramontare più… Quando, contro l’ “AC Lions”, festeggia la centesima presenza in bianco-blu, ci sono anche le telecamere di Tele37, ad attenderlo per un’intervista davvero emozionante, a fine match. La sorprendente continuità a fine stagione, e le prove egrege contro “la Pelota” e il “Byron F.C.”, gli consentono di vincere il Trofeo-Uomo Squadra, che la società gli consegna a fine anno, al ristorante l’Acqua Cheta… Un meritato riconoscimento atteso da una vita!
Stagione ’03-’04 DOPO I BALU’ BALU’ IL DECLINO…
Solo 10 gare per lui (siamo vicino ai miimi storici), comunque condite dai 6 goal realizzati. Riesce a lasciare veramente il segno solo in un’occasione degna delle sue storiche prestazioni gloriose passate. Si tratta del match di ritorno contro i Balù Balù, battuti per 6-3, che consolida la terza posizione in classifica. La sua prova è magistrale sia in difesa, dove chiude ottimamente tutti gli spazi, sia in attacco dove oltre agli assist decisivi realizza una roboante doppietta. Il secondo goal è su tiro micidiale da posizione impossibile! Sarà 8 nel pagellino e non a caso, contro la Dinamo Losca quindici giorni dopo arriverà il Trofeo Uomo-Squadra primaverile! Va decisamente peggio invece durante il proseguo del torneo e ai Play Off. Appesantito, anarchico, sfodera prestazioni davvero  incolore che costringeranno la squadra ad allargare il proprio parco riserve per la difficile categoria difesa. La sua devozione ai colori bianco-blu invece è sempre da 10 e lode e basterà per conservargli sempre un posto speciale nel team.
Stagione ’04-’05 LAVORO DIETRO LE QUINTE
Ormai pura comparsa in campo (solo 6 presenze e solo 2 goal in tutto l’arco della stagione), si sta ritagliando i suoi spazi in modo davvero professionale, dietro le quinte, nel ruolo di secondo a Comensoli, di dirigente organizzatore e anche di gestore di questo sito, durante la luna di miele presidenziale. Il fisico non è più quello dei tempi migliori e la categoria raggiunta dai Giardini è davvero ostica, ma la sua fede bianco-blu non ha freni e per niente al mondo lo scoraggerebbe. Vista la rosa sempre più numerosa e competitiva, si ritaglia un posto in campo solo a fine stagione. La sua miglior prestazione è senza dubbio quella contro la “Ola” giocata da punta centrale: una gara più che onesta, premiata da un goal di rapina da vero avvoltoio d’area.
Stagione ’05-’06 L’ARGANTE E’ INCINTA!!!
Dopo mesi di sola dirigenza rientra in campo nel Torneo Senza Fiato contro le Sciampiste ed il suo esordio stagionale è davvero da incorniciare. Una tripletta meravigliosa condita da un goal di destro al volo che resterà nella storia. Ma il suo goal più bello della carriera lo ha già realizzato, anche se i compagni ci hanno messo ben 4 mesi ad accorgersene! L’Argante è incinta!! La notizia si sparge per lo spogliatoio alla vigilia del match contro il Caffè Baglioni. Una nuova blu-elettrica è in arrivo: sarà la prima figlia dei Giardini!! Festa a sorpresa della squadra nel dopo partita con scenette goliardiche davvero memorabili… Quanto al campo un anno un po’ pensionistico il suo, dicevamo, ma, quando meno se lo aspetta è chiamato alle armi nel momento più importante… Semifinale ad eliminazione diretta del Trofeo Estivo Csen! I Giardini si impongono per 3-2 sul Buratti e lui ci mette certo del suo. Decisamente peggio l’esperienza nella finale contro il Gruppo Sportivo Grassina, quando senza aver giocato neanche un minuto si ritrova a dover calciare il rigore decisivo nella serie ad oltranza. Lo sbaglia ed i Giardini perdono il torneo, ma come fargliene una colpa. Il rigore non è stato freddo, mentre lui certo lo era fin troppo.
Stagione ’06-’07 UNA PUNTATA DI SFIDE…
3 presenze condite da ben 6 goal e per uno che ormai fa il dirigente più che il giocatore è davvero un super-bottino. Chi l’avrebbe mai detto dopo quello sciagurato esordio stagionale contro il Forzieri team, macchiato da un penalty fallito (per lui ormai sono un incubo). Il neo papà (è nata la bellissima Sibilla il 18 di ottobre, la prima figlia dei Giardini) attende impaziente il suo momento tra impegni genitoriali, di lavoro e Giardini al completo quando sarebbe disponibile lui… Ed il momento arriva quando meno te lo aspetti nel big match con La Nave, che vale addirittura la qualificazione Play-Off. Impossibile descrivere in poche righe la sua gara: occorrerebbe una puntata di Sfide. Entra dalla panchina centellinando i minuti a disposizione nelle gambe e cambia volto al match segnando due goal (il secondo meraviglioso), che di fatto regalano vittoria e play-off alla squadra… Come nelle più belle favole a lieto fine… La sua ultima apparizione stagionale, anch’essa positiva, la sfodera nel “Triangolare dell’amichevolità” (tripletta). Ai play-off, contro il Fiorenza, la squadra si stringe vicino al suo eterno compagno indossando il lutto al braccio per la scomparsa del babbo Roberto… Fatti che non vorremo mai raccontare… Alla festa di fine anno la scoietà uscente decide di premiarlo col Trofeo Uomo-Squadra Estivo per l’esorbitante media (7,5) del suo finale di stagione. Da dirigente preziosissimo (ma un po’ più assente…), quando chiamato, sa ancora dir la sua da giocatore… Da 11 anni…
Stagione ’07-’08 ADDIO
Ormai elemento estraneo alla squadra e al gruppo, si rivede sul prato verde solo ad inizio stagione in occasione del match di precampionato contro il Crazy Bar e lo si ricorda più che per l’ultimo goal con i Giardini, per la rissa che scatena per una buona dose di infantile nervosismo. Iniziò contro un bar e ha chiuso contro un bar. Da quel giorno solo un’altra breve apparizione al campo per spiegare che per i Giardini non ha più tempo. La famiglia, il lavoro, magari dei nuovi amici. Noi gli auguriamo un sincero in bocca al lupo per tutto.
Stagione ’10-’11
A VOLTE RITORNANO… 🙂
Durante un’anonima amichevole di fine stagione a Castello, l’ultima per esattezza, si riaffaccia al campetto dopo 3 anni e mezzo di vuoto assoluto. E’ una gradita sorpresa per tutti. La forma atletica è quella che è, da buon padre di famiglia, tutto casa e lavoro, ma il mancino velenosissimo è quello di sempre. Segna due goal, compreso il 90esimo sigillo in carriera, a lungo atteso da chi, in cuor suo, sapeva che prima o poi sarebbe tornato…
Stagione ’11-’12
POKER AL SAN GIUSTO!
Tre presenze stagionali per lui, le prime due in precampionato, dove fa un’onesta figura, risultando addirittura il migliore in campo nella prima contro l’ITP Klan. Ma quella che meglio mette in luce un suo redivivo stato di forma ed il fatto che anche a Roma, quando ha possibilità, due calci al pallone li tira, è l’amichevole estiva contro il SanGiusto. In tale occasione sigla un sontuoso poker, impreziosito da un goal di rara bellezza, forse uno dei più belli di sempre, quando da posizione impossibile, all’altezza del corner destro, fa partire un destro al giro da paura (ed il destro non è certo il suo piede), che beffa il portiere lasciando tutti a bocca aperta… Si facesse vivo più spesso potrebbe ancora dir la sua anche in campionato…
Stagione ’12-’13
COMPARSATA
Comparsata alla primissima gara stagionale, amichevole di lusso contro la Sex… Un po’ “imborsito” dai fasti estivi quando è chiamato a difendere, si riscatta invece quando giostra da punta, regalando buone giocate e bagnando l’unica presenza 2013/2014 col goal.
Stagione ’14-’15
IDEM
Ancora una volta una piacevole toccata e fuga nell’universo giardiniano. Stavolta avviene in primavera, mentre i Giardini preparano la TopLeague provinciale. Per il giovane Massy Zatteri, appostato in panchina, giostra addirittura da migliore in campo assoluto nell’amichevole contro il SanGiusto. La condizione fisica ottimale sembra un lontano ricordo, ma ci mette animo e grinta e confeziona una gran giocata per il goal di Bottai, che alla fine risulterà preziosissimo ai fini del pareggio…
Stagione ’22-’23
9 STAGIONI DOPO!!!!!
Che gradevole sorpresa! La vecchia gloria giardiniana si presenta al campo 9 stagioni dopo l’ultima volta e a 11 anni di distanza dal suo ultimo goal in GVL. Forma fisica ovviamente non al top, ma tanta voglia di far bene, risponde alla chiamata per un ‘improvvisa emergenza nel comparto a 7 dei Giardini e si presenta alla Sales direttamente di rientro da una tournée in Francia, sfoggiando un’ottima prestazione come braccetto sinistro della difesa a 3. Grinta, mestiere e mancino sempre educato. A prescindere dalla prestazione comunque, rivederlo in campo e godere della sua compagnia anche nel post-partita al “Vecchio e il Mare” davvero non ha prezzo.

 

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Zatteri Riccardo

IL FONDATORE DEI GIARDINI Zatteri Riccardo, nato a Firenze il 12 febbraio del ’78, nella vita responsabile edile per la Edilvid Restauri e dirigente calcistico degli allievi del Castello, dal lontano 1996 leader carismatico della squadra, ha dato anima e corpo alla costruzione di questa società della quale nel 1997 è diventato presidente. Dalla fondazione  a oggi (tranne brevi intermezzi) l’ “Intramontabile” è stato il giocatore che ha segnato il maggior numero di reti con la maglia dei Giardini oltre ad essere il giardiniano con più presenze. Nato come intermedio offensivo sinistro, dal ’99 in poi, ha ricoperto il ruolo di prima punta della squadra, per poi svariare un po’ in tutti i ruoli d’attacco. La sua generosità in campo fa di lui un simbolo di grinta e attaccamento alla maglia notevoli. Quando l’estroso goleador dei Giardini scende in campo, si ispira ai suoi idoli Roberto Baggio, per la tecnica, e Juan Sebastian Veron, per il carisma. Il 28 giugno 2007, con la moglie Ilaria in dolce attesa del primogenito, ha rassegnato le dimissioni da presidente, eleggendo come suo erede il “prestigiatore” Bandini e limitandosi a lavori di archivio. Dal 29 luglio 2007 è papà del promettente centrocampista del Castello Massimo, al quale si è aggiunta il 23 settembre del 2009 la sua adorata ballerina Viola… Quando gli acciacchi dell’età lo permettono, dice ancora oggi la sua sul prato verde…

 

Stagione ’96-’97
54 GOAL IN 19 GARE: MAMMA MIA!
Stagione impressionante! Con 54 goal in 19 gare, ha scritto a caratteri indelebili, il suo nome, nella storia della squadra. Cannoniere, allenatore in campo, convince tutti ad impegnarsi al top, in una stagione transitoria che proietterà la squadra verso il suo primo campionato. Il poker all’esordio, suo e della squadra contro il “Bar il Ristoro” (tra i 4 c’è un gran goal di testa), fa subito ben sperare. Contro i “Pesci & company” segna 6 reti e dà il via ad una serie di match da protagonista assoluto del fronte d’attacco: slalom ubriacanti, prodezze acrobatiche; è trascinatore dei suoi compagni anche quando, al torneo del Velodromo, è in netto calo di rendimento. Si rifarà ampiamente al “torneo di Figline”, quando vincerà il titolo di capocannoniere con 26 reti in 6 partite, che trascineranno la squadra verso il primo titolo. Contro il Bar D.C., tra i suoi 7 goal, c’è il cinquantesimo sigillo in maglia rosa!
Stagione ’97-’98
L’ALA SINISTRA PRESIDENTE
Ad inizio stagione assume su di sé ogni responsabilità societaria e diventa il presidente dei Giardini di via Locchi, riconosciuti dal CONI. In campo, per sfruttare la sua velocità, abbandona ruoli offensivi e va a maturare tatticamente sull’out di sinistra, dove segnerà molto meno in una stagione in cui, sia lui che la squadra, peccano di inesperienza, all’impatto con il primo campionato di Prima Categoria. L’unica nota davvero positiva, è la sua capacità di gestire il folto spogliatoio, per costruire al meglio, i Giardini del futuro. In campo, dopo l’ottimo precampionato, trova qualche guizzo d’autore da ricordare anche in campionato, come la prima doppietta contro il “CralMetro”, o lo stroico slalom-goal nel derby contro il “BarFranco”, o il goal-vittoria, di testa, agli “Stars”.
Stagione ’98-’99
I GOAL, I RECORD, LE DIFFICOLTA’ SOCIETARIE
Situazione ribaltata! Si toglie grandi soddisfazioni in campo, ma si imbatte nelle prime grosse difficoltà di gestione. Portando giocatori troppo estranei al gruppo, per vincere subito, non fa altro che provocare le prime crisi di uno spogliatoio ingestibile, con i suoi ben 15 tesserati. Per non parlare del fallimento economico a fine anno, che cade tutto sulle sue spalle… Ma se le difficoltà dell’anno precedente, lo avevano fatto maturare tatticamente, gli errori gestionali di quest’anno, lo faranno crescere come presidente! Come laterale sinistro titolare, sigla 43 goal in 27 match e la sua intesa offensiva con Luti, sarà alla base delle vittorie dei Giardini dei record del ’98. Estrema soddisfazione per lui vedere la sua squadra spopolare agli occhi di tutti in Toscana, e apparire per la prima volta sui giornali sportivi locali… Due i suoi goal memorabili: un tacco da fuori area che piega i “Beastie Boys”, e uno slalom dalla propria area, che impressiona i “Red Bull”. E’ l’unico a non mollare quando a fine andata la squadra inizia a perdere, e non getta la spugna neanche quando gli si chiede di sostituire Luti, un giocatore troppo diverso da lui, sia tecnicamente, che, soprattutto, tatticamente. Pur di salvare la patria, s’inventerà anche portiere contro la “Florentia”, ma la sua pazienza sarà ripagata solo all’ultima di campionato, nella bella vittoria che vale il V posto, contro l’ “Officina Mani Nere” di San Frediano. Poi tanto lavoro dietro la scrivania, con capitan Maschio, per salvare il team…
Stagione ’99-’00
UNA PUNTA DA 69 GOAL A STAGIONE
Stagione esemplare! In campo segna 69 goal in 36 gare, come nuova punta titolare, fuori dal campo disegna finalmente una signora squadra, un gruppo di amici eccezionale, che riesce a riversare in campo la sintonia che li contraddistingue nella vita! Un gruppo in crescita dalle grandi doti umane e balistiche, destinato in futuro, a togliersi grandi soddisfazioni. Contro le Cure, in estate, si inaugura punta centrale, con un gran poker, condito da un pallonetto alla Denilson, il 400esimo goal della storia societaria. Con Maschio trasmette alla squadra le geometrie tattiche di un nuovo fenomenale schema a rombo e risultati e divertimento si vedono da subito. Forte della Coppa Goleador ’99, vinta in quanto bomber principe dell’anno prima, si fa ricordare soprattutto per il goal nel derby contro il “Bar Franco”, quando imita Batistua a Wembley; per la cinquina rifilata al “Comune”, tra acrobazie e lanci telecomandati alla Veron; e per la gara col “Dram Drum”, quando con tre reti al più forte portiere del campionato, festeggia la sua centesima gara in bianco-blu. Cala fisicamente a fine stagione, ma resta sereno, convinto di aver creato un gruppo davvero unico!
Stagione ’00-’01
IL PIANTO DOPO LA “RESISTENZA”…
85 goal (INCREDIBILE RECORD!!), più di 40 presenze, per il bomber consacrato dei Giardini di via Locchi… e pensare che come presidente gioisce ancor di più che come giocatore: la nascita del sito internet, il primo invito tra i colleghi al museo del Calcio di Coverciano, gli acquisti azzeccati di Antonelli in difesa e del nuovo mister Cadetto, il salto di qualità e finalmente i tanto attesi Play Off, conquistati dopo anni di sacrifici. In campo, superata quota 200 goal, quando segna non fa più differenza tra destro e sinistro. S’inchina alle sue prodezze l’ “FC Terzolle”; al “Copacabana” ne segna 6 tutti assieme, contro la “Resistenza” una tripletta che vale la testa della classifica, per non parlare del superbo poker al “Transport”… e pensare che nelle amichevoli, con meno responsabilità sulle spalle, è ancora più devastante. Dopo la vittoria, nel ritorno, contro la “Resistenza”, che vale i primi storici Play Off, non riesce a trattenere le lacrime agli occhi. Anche all’ultima gara, contro il Sesto Senso campione, del cugino Raffaello Zatteri (parentela scoperta sul campo!?!), gioca una partita impeccabile. Arriverà ai Play Off, con troppe gare nelle gambe e non andrà oltre una bella tripletta alla “Barriera Viola”.
Stagione ’01-’02
LA PROMOZIONE, IL GOAL IN ROVESCIATA, 50 CENTRI IN CAMPIONATO: INCREDIBILE!
Annata memorabile! In un colpo realizzati i tre sogni di una vita da presidente-attaccante: un goal in rovesciata in una gara ufficiale, il raggiungimento di quota 50 goal in campionato, e il fatto che quei 50 goal siano serviti per il passaggio dei Giardini in promozione! Piacere sublime, goduria estrema, l’aver visto crescere la sua creatura a scacchi per anni, con pazienza e devozione, crescendola come un figlio, fino alla maturità della promozione. Sarà stato il suo splendido cucciolo di Rott-Weiler a portar fortuna, fatto sta che, anche in campo, gioca una stagione esemplare condita da 84 reti! Impossibile citare la quantità industriale di prodezze collezionate, ma alcune vanno ricordate: i 6 goal al Copacabana che lo proiettano in vetta alla classifica marcatori, il goal numero 300 in carriera siglato al “Comune” di tacco e la tripletta al “Padule” che gli vale la pioggia di complimenti dagli eterni rivali. Contro il Copacabana Maschio, per il suo 24esimo compleanno, gli regala una statuetta in onore al presidente-giocatore, che ritrae un giocatore in rovesciata: statuetta che si rivelerà profetica. Imbeccato perfettamente da Bandini, in rovesciata volante alla Van Basten, realizzerà un goal indimenticabile… Come non ricordare poi il velenosissimo sinistro-goal-promozione, allo scadere, che vale il 5 pari contro la “Munda”: 22 gare in goal consecutive… E dulcis in fundo, la tripletta al Limo, quando la Promozione diviene matematica… 24 aprile 2001, una serata di festa che non scorderà mai, quando all’ultima giornata, passa da 47 reti a 50, in campionato, quarto in classifica marcatori, e beve finalmente lo spumante della promozione. Ai play off non brillerà e si farà ricordare solo, contro “le Torri” per un brutto infortunio al ginocchio, che lo terrà lontano dai campi per tre mesi.
Stagione ’02-’03 L’EUROGOAL A TELE37, CHE FA IL GIRO DELLA TOSCANA
Stagione triste per Zatteri, che, ripresosi dall’infortunio, torna in campo e assiste agli infotuni a ruota di un po’ tutti i compagni. Cercherà di reggere la baracca alla meglio, ma dovrà accontentarsi di una sofferta salvezza, al primo anno di promozione. Paradossalmente però, è stato l’anno in cui ha acquistato più notorietà. La domenica prima del campionato, emozionatissimo, compare sul piccolo schermo, a Tele37, intervistato al Museo di Coverciano. Ma un vero tributo alla carriera lo ottiene, quando Tele37 trasemette la gara della seconda giornata contro il Querceto e la sua tripletta che vale la vittoria: in particolare un suo eurogoal con megafinta sull’uomo, che fa il giro della Toscana, con annesso urlo di gioia alla Tardelli…Purtroppo la sua 200esima gara con gli scacchi coinciderà con la prima sconfitta in campionato, contro il “Tassello”. Dal programma televisivo “caletto+” piovono complimenti sulla sua freddezza, anche dopo il match col “CDP Querceto”. Nel resto del torneo, generoso, ma isolato, non lascerà spesso il segno. Un sussulto saranno i 7 goal rifilati al “Rayo Fiorentino”, che Tele37 trasmetterà la domenica successiva, ma senza i clamori di inizio stagione… Ormai, in uno spogliatoio abituato a vincere, regna il nervosismo. All’ultima giornata, contro i campioni dell’ “Olimpica Firenze”, gioca una gara davvero magistrale, che premia una stagione di sacrifici e poche soddisfazioni. Con 32 goal in campionato, è comunque settimo marcatore del torneo, nonostante il salto di categoria e le tante vicessitudini. In Coppa Europa, contro il BZGavinana, rimedia per proteste un’esagerata prima espulsione in carriera, ma all’ultima, nel derby contro l’ “Arca Rifredi”, raggiunge quota 400 goal con i Giardini e vince la quinta Coppa Goleador consecutiva.
Stagione ’03-’04 UN PALLONETTO DA PLAY OFF…
Ottima stagione per lui se si pensa al noioso guaio al tendine rotuleo che l’ha messo ko nel precampionato e che non l’ha fatto mai giocare al top della forma. Scorrendo i suoi pagellini non ci sono gravi insufficenze, ma buone medie, anche se la vena realizzativa non è più quella di un tempo. Lontano parente dello Zatteri che lottava per le classifiche marcatori, con appena 27 goal in 28 incontri, giocati spesso da punta centrale, ha sancito formalmente l’addio a tale ruolo. In categorie più maschie e tecniche come la promozione, davanti occorre maggiore peso atletico, mentre la sua rapidità ed il suo estro trovano miglior risultato in altre zone del campo. Da ricordare la sua ottima prestazione contro i Balù Balù (bella doppietta) che vale alla 13esima giornata il terzo posto in classifica ed il suo goal in doppio passo, nella superba gara dei Giardini contro l’Abobo a fine torneo, vinta per 5-3. Ma il suo “goal dell’anno” lo segna all’esordio assoluto dei Giardini in una gara di Play Off provinciali di Promozione. All’ultimissimo minuto, oltre il 51esimo, inventa al volo un pallonetto d’autore che batte il portiere dell’MCL Quinto Alto in uscita e vale il pareggio per 6-6, che fa sognare i Giardini… Putroppo i Play Off finiranno male e lui festeggerà le sue 250 gare in bianco-blu (record!) proprio nel giorno dell’eliminazione matematica, contro il Paguro’s Club… L’ottimo finale di stagione gli porterà il Trofeo-Uomo Squadra Estivo.
Stagione ’04-’05 STORIA DI UN INFORTUNIO E DI UN MATRIMONIO
La sua nona stagione in bianco-blu sarà più ricordata per il cosidetto “Matrimonio Societario” con l’amministratrice delegata Ilaria Cavaciocchi e per il lungo infortunio alla caviglia, che per quanto visto in campo, anche se, siglando 21 reti in appena 16 match giocati, sta ritrovando la sua vena realizzativa pur giocando sempre più lontano dalla porta. Ormai il suo ruolo è tornato ad essere il laterale di fascia, preferibilmente sinistra, portato ad offendere, ma con tanta voglia di imparare a difendere… Dopo un buon precampionato, nel quale solo lui, Bandini e Lamioni hanno trovato la via del goal, stecca le prime gare del torneo, facendosi addirittura parare un rigore, alla seconda contro il Giaguaro. Il vero Zatteri si intravede dopo l’amichevole, contro il Campino di Coverciano, i cui ragazzi ancora hanno incubi la notte sul suo incredibile goal di tacco… Da quel momento anche in campionato le cose vanno meglio. La miglior prestazione dell’anno la gioca all’11esima, contro Allanon, se non altro per il fantastico goal in cucchiaio, che chiude il tabellino sul 9-5 per i Giardini. Poi l’infortunio, una brutta distorsione al malleolo che gli fa chiudere la stagione con enorme anticipo, ma che gli permette di concentrarsi sul grande evento… I ragazzi della squadra oltre ad un quaderno strappalacrime che porterà sempre con sé e ad uno splendido televisore al plasma, gli regalano la qualificazione ai Play-Off, che seguirà via sms dall’America, durante il viaggio di nozze.
Stagione ’05-’06 ANCORA GOAL STRAORDINARI, ANCORA CARTUCCE DA SPARARE…
Stagione con alti e bassi per i Giardini, che stavolta, il Presidente, può tornare a vivere dal campo. Smaltito il lungo infortunio torna sul prato verde dal precampionato e contro il Gatto Party realizza la 1700esima rete della storia societaria. Gioca un girone d’andata costante e di valore, addirittura sublime contro la Corazzata Potionkin, quando si rivede in tutto e per tutto l’illuminante Juan Sebastian Zatteri che conosciamo. Resterà nella storia il tocco-sotto a liberare Lamioni che chiude la partita. Negli stessi giorni, in amichevole contro la Squadra Uno, realizza un cucchiaio alla Totti davvero senza precedenti per tempismo e precisione, lasciando tutti a bocca aperta. Contro la Stella Beige la società lo premia con il Trofeo Uomo-Squadra invernale per l’ottima chiusura del 2005. Nel girone di ritorno, cala con la squadra in modo evidente. L’unica gara giocata davvero ad altissimi livelli è quella contro la Forca, forse la sua migliore stagionale, nella serata della definitiva salvezza. Ormai giocatore duttile, aiutato dalla grande esperienza, riesce a dare il suo apporto generoso anche in fase difensiva. L’intesa con Lamioni si raffina ancor più nel Torneo Senza-Fiato, soprattutto contro Custos, quando serve di testa al bomber la palla del definitivo pareggio, dopo aver siglato una pregevole doppietta, grazie ad un altro colpo di testa e ad un goal acrobatico davvero incredibile. Contro il GS Grassina, nel trofeo Esitvo CSEN, è il primo tra i ragazzi dei Giardini a toccare quota 300 presenze con questa maglia. Alla festa segue un lieve infortunio che gli farà saltare semifinale e finale. Chiude con 32 centri in 36 presenze, non sono in numeri straordinari che aveva in gioiventù, ma paradossalmente è adesso che il giocatore appare più maturo e completo. La sua squadra idem.
Stagione ’06-’07 IL PRESIDENTE “IN ATTESA” ABDICA PER BANDINI

Porta da sempre l’ “11” sulla maglia ed una stagione così ricca di colpi di scena e di emozioni non poteva esser che l’undicesima! Già dal precampionato si capisce che sarà un’annata speciale, che riserverà gioie e soprese ogni oltre aspettativa. E’ un suo cucchiaio magistrale al Dema’99 infatti il gesto tecnico più bello della preseason “giardiniana”, un goal di una difficoltà e di una bellezza difficilmente descrivibili… La sua Ditta intanto inizia a collaborare con i Giardini come sponsor e viene organizzata anche una gara goliardica per elebrare l’evento, dove lui, per la prima volta forse in 11 anni, gioca contro i suoi ragazzi. In campionato esplode alla seconda giornata, contro la Piazzetta, con altri due pregevoli tocchi sotto che gli valgono il secondo posto provvisorio in classifica marcatori, palma che difenderà fino al match con gli Allanon alla quarta giornata. Conferisce affidabilità, costanza e, pur senza strafare, dimostra inzialmente un invidiabile stato di forma. Nell’amichevole natalizia contro il “Forzieri Team” raggiunge quota 500 reti con la maglia dei Giardini: un record incredibile che lo spinge ad ossigenarsi i capelli e a scrivere sulla nuca in blu elettrico il numero “500”. Ma in pentola bolle qualcosa di ben più grosso di un mezzo migliaio di goal… Con i suoi Giardini attualmente sul podio, freschi del super record di imbattibilità (15 gare!!) e con la differenza reti storica ormai oltre al +300, il presidente raduna i suoi per la sua festa di compleanno al Cafè Caracol e, con decisione epocale quanto irrevocabile, annuncia che darà le dimissioni a fine stagione. Solo quando sul tavolo iniziano a girare le prime foto ecografiche del futuro Zatterino i compagni capiscono i motivi del gesto. Sarà per la liberazione da un grosso peso, ma al suo rientro in campo, contro la Piazzetta, gioca la sua miglior gara dell’anno: 5 goal, di cui uno in spledida acrobazia volante, prima di correre a dedicare la vittoria, con tanto di pallone sotto la maglia, alla moglie in tribuna. L’ultimo momento di gioia della sua stagione è la conquista del trofeo Uomo-Squadra primaverile contro l’Atletico Fatica, ma in realtà la sua parabola discendente, quest’anno con grande anticipo rispetto al solito, ha già avuto inizio. Continui problemi fisici spesso lo mettono fuori causa e, quando c’è, gioca poco e non bene. I Giardini stessi non chudono l’annata nel migliore dei modi ed il sogno promozione sfuma di un niete. Il sorriso gli torna sulle labbra solo in occasione dela festa di fine stagione, quando finalmente rassegna le dimissioni e nomina Bandini suo erede. In un momento davvero commuovente, la squadra gli dona una targa vitrea a forma di pallone recante la seguente scritta:

28/06/07
a Riccardo Zatteri
per l’impareggiabile impegno ed insuperabile perseveranza con cui ha svolto il ruolo di Presidente dei Giardini di via Locchi
grazieLa Squadra

Si chiude un’era per i Giardini. Un’era fatta di sacrifici, lavoro, ma anche di tante soddisfazioni.

Stagione ’07-’08 ARRIVA MASSIMINO… ARRIVA IL PRIMO “SCUDETTO” DEI GIARDINI
Il periodo più bello della sua vita… Quello in cui diventa papà di un futuro campioncino dei Giardini, che, proprio di fronte al piccolo Massy, conquistano il primo campionato della loro storia. Lacrime di commozione per l’ormai ex-presidente, orgoglioso come non mai della sua creatura sportiva e dei suoi compagni… In campo, in verità, pochissime apparizioni, complice una fastidiosissima ernia del disco, ma anche sotto cortisone ha sempre accompagnato la squadra dalla panchina in veste dirigenziali con il solito carisma. Massimo nasce il 29 luglio 2007, durante la pausa estiva e… 2+9=11… manco a dirlo… Non è ancora finito il precampionato e, contro il Crazy Bar a soli 2 mesi di vita, è già a bordocampo a tifare Giardini. Il papà invece esce di scena già nelle prime giornate per l’infortunio. Più che la doppietta alla terza giornata, un momento di gloria personale, , seppur un po’ antisportivo, lo si trova alla terzultima d’andata, contro il Tutto Cuore, quando con un placcaggio football all’ultimo minuto si immola per la squadra e salva l’1-0 che vale il titolo d’inverno ed il +8 sulle inseguitrici. Grazie alla folle reazione di Antonelli non sarà nemmeno espulso. Ovviamente nel match che vale il titolo (guarda caso ancora contro il Tutto Cuore) pretende una passerella nei minuti finali e per poco addirittura non segna. Ci teneva a sentire dal campo il triplice fischio che vuol dire primo “scudetto” per la squadra che ha fondato 12 anni prima e per la quale ha segnato oltre 500 goal. Massy è per la prima volta al campo mentre gioca il babbo… A fine stagione i continui guai lo spingerebbero a smetterla per un po’, ma il torneo estivo di Castello, proprio davanti casa, lo tenta troppo e decide di giocare la semifinale contro “gli orfani di Giova” dove ritrova anche la via del goal. Il giorno in cui i Giardini saranno ospiti dell’ “Atletica di Castello” per la cena-premio, offrirà a tutti i ragazzi i mitici aperitivi “Zatteri” a casa sua (che è sempre la sede sociale… con le coppe…) per ringraziarli delle tante emozioni!!
Stagione ’08-’09
LA RINASCITA E LA NUOVA DOLCE ATTESA:-)
Con 36 presenze personali, condite da 28 reti, i problemi alla schiena, seppur non del tutto superati, sembrano dargli tregua. Grande soddisfazione dunque per l’ex-presidente, stavolta protagonista assoluto anche sul campo, del secondo scudetto della storia dei Giardini. Il primo acuto di livello arriva subito nel girone d’andata, contro il Buratti, quando sigla una doppietta. Il secondo goal, che arriva all’ultimissimo secondo di gioco, regala ai Giardini un punto insperato nell’unica gara del campionato non vinta. E’ proprio grazie a quel goal e a quel punticino, che i Giardini, nel ritorno contro il “Fa Buca”, possono festeggiare il secondo scudetto consecutivo, con ben tre giornate d’anticipo. Grande festa per lui e per Massimino a bordo campo: uno scudetto che si sente sul petto certo più del precedente, viste le tante presenze ed il discreto rendimento. Durante la prima storica amichevole interna tra Giardini e Giardini, a campionato ormai chiuso, viene resa nota la lietissima notizia: Massy avrà una sorellina, ed il papà festeggia assieme alla squadra al bar del centro sportivo Isolotto. In campo, complice la mancata preparazione, vive il suo momento più magico soprattutto in estate, al Torneo Biancoverde, in particolare contro la “Mise di Calenzano”, la sua miglior prestazione stagionale. In una serata da incorniciare, prima sigla un gran goal di tacco, poi, sigla la sua 542esima rete, che gli permette di raggiungere l’infortunato Bandini in vetta alla classifica dei migliori marcatori di sempre del club. Titolo che torna tutto suo dopo il goal all’FMA la settimana dopo; titolo che Bandini gli aveva strappato poco tempo prima dopo che l’aveva gelosamente conservato per 13 anni. Con la doppietta nella finalina raggiunge quota 10 reti nel torneo Biancoverde, una solo in meno di Dimita, il cannoniere dei Giardini a Castello, bel traguardo con cui consacra a pieno, alla bellezza di 31 anni, la stagione della sua rinascita sportiva.
Stagione ’09-’10
LA PICCOLA VIOLA PORTA BENE: DI NUOVO GRANDE
PROTAGONISTA
Tra la prima e la seconda di precampionato arriva la piccola Viola che porterà benone al numero 11 bipapà da 50 reti stagionali. Bomber del precampionato con 8 reti, regala il primo acuto di livello subito alla prima giornata di campionato, nel 3-2 da sincope al “Granducato”, con un goal e due assist vincenti. Poi il poker alla “OrsoBruno” e con 5 goal in due giornate si ritrova addirittura capocannoniere per un turno e terzo in classifica per i due turni successivi. Contro il Botwana sono lacrime di commozione per uno che ha “partorito” i Giardini anni e anni prima, quando gioca a fianco di un ex-viola di serie A: Rocchigiani! Nettamente decisivo all’ultima d’andata, nella bella vittoria sull’Easy Market, semplicemente devastante pochi giorno dopo in amichevole a SanSalvi, contro “Simone e i suoi ragazzi”, quando segna 8 reti eguagliando il celebre “record Devita”. Tra i goal ce n’è uno di tacco ed il suo 570esimo personale con un vecchio marchio di fabbrica: “il cucchiaio”. I guai fisici sembrano un brutto ricordo, ci tiene a presenziare sempre, anche quando, di ritorno dall’Allianz Arena per un trasfertone Champions, si fionda al campo per il match di ritorno con la “Orso Bruno”. Col Botwana, da tradizione, ancora lacrime. E’ la sua 400esima ufcciale e la festeggia con una doppietta che vale i tre punti. La stessa sera riceve il Trofeo Uomo-Squadra primaverile per l’ottimo momento di forma. A fine torneo, col “Banana Banana”, gioca nonostante l’anniversario di matrimonio, portando per la prima volta al campo anche la piccola Viola:-) Chiuderà il campionato con 21 centri, tra i primi 15 marcatori. Fermo a quota 590 goal in carriera, durante la Golden League viene raggiunto e, contro il ProEvolution Team, superato da Bandini, che diventa il nuovo marcatore principe della storia giardiniana, record che tornerà suo durante l’esperienza a “7”, agendo da seconda punta e siglando ben 6 reti nel “Senza Fiato”, secondo solo a Dimita. E’ suo il primo storico goal dei Giardini “a 7”, a Bellariva contro i Raccattati. Ci mette un po’ a capire il nuovo giochino, ma presto inizia a segnare e a divertirsi. La partita del record è quella contro “Another Mazzata”, quando segna la doppietta che gli vale, a 32 anni suonati, di nuovo la palma del miglior realizzatore di sempre del team. C’è ancora tempo per la miglior prestazione dell’anno… La lascia per ultimo, nella finalina contro i “Gemelli Diversi”, quando a coronamento di una stagione da vero evergreen, gioca un partitone segnando il suo 50esimo stagionale, con un tiro al volo da fuori imparabile, che lascia la platea ammutolita. La sua bella favola che continua…
Stagione ’10-’11
UN TACCO DA QUADRO, UN CUCCHIAIO DA POESIA…
Si brucia subito il suo top-moment stagionale, alla primissima uscita del precampionato contro il Granducato, in quella che per lui rimarrà una gara da sogno. Subentra dalla panchina per la 420esima ufficiale  e all’11esimo minuto (non poteva essere altrimenti) segna con un velenoso diagonale il suo 600esimo sigillo con la maglia dei Giardini, tornando a essere, a 32 anni, il giardiniano con più goal all’attivo. Non pago, nello stesso match, trova una doppietta da urlo con un missile di collo pieno da fuori, dritto per dritto, che gonfia la rete e che verrà certo ricordato come uno dei più bei goal di sempre del team. Nel post-gara spumante per tutti! Nel suo girone di andata un po’ altalenante (il picco più basso quando va in porta, all’esordio, e ne prende 9 dal Sorgane…), si vede raggiungere da Bandini sull’Olimpo dei bomber, nel match con la Samminiatese, per poi risuperarlo a Natale in amichevole contro il SanGiusto, con un pregevole goal di tacco che resterà negli annali. Si chiude così il 15esimo anno solare col suo nome sulla vetta dei bomber gvl: sono 618 goal! Il 2011 inizia invece da incubo. Rosso diretto alla prima contro il Peyote per fallaccio anti-sportivo su Fabbri. La settimana dopo, squalificato contro il Marzocco, si vede nuovamente superare da Bandini, forse in modo definitivo. Rientra e disputa un onorevolissimo girone di ritorno impreziosito dal match con la Samminiatese, che lo vede protagonista di una tripletta di pregevole fattura. Chiuderà il torneo con 23 centri, terzo tra i suoi colleghi e 14esimo in classifica marcatori. Prima delle finali, in amichevole con l’AC Risiamo, a tempo scaduto e durante il classico “chi segna vince”, trova la perla decisiva con un pregevolissimo cucchiaio da vedere e rivedere… Alle finali così così… Segna tanto (10 goal nel girone, secondo miglior realizzatore tra i suoi), ma stecca qualche apparizione. La stagione comunque, ancora una volta, a 33 anni suonati, si chiude con 38 presenze, record che gli vale il “Premio Fedeltà Nonno Nello”, e, ancora una volta, oltre 50 reti, 55 per l’esatezza, a soli 5 goal dal capocannoniere stagionale Bandini.
Stagione ’11-’12
I RECORD DELL’ “INTRAMONTABILE”
Questo è davvero duro a morire… Dopo un pessimo pre-campionato, dopo un avvio di stagione che lascerebbe presagire ad un mesto tramonto imminente, nella sera in cui segna la rete numero 3300 della storia societaria, si fa parare un rigore contro la Bandaccia e tocca davvero il fondo… Da quel momento in poi però, spinto dalla sua grinta innata, ritrova la miglior condizione e si rende protagonista di un grandissimo girone d’andata. Alla terza, contro i Companeros è il migliore in campo, e impreziosisce la sua prova con un pregevolissimo goal in doppio passo. Nella stessa settimana indossa con onore la fascia di capitano contro i Baruconi di Verona, per il primo storico match-gemellaggio. Contro l’ITP Klan segna uno dei goal più belli dell’intera storia giardiniana e del calcetto locale in generale, tant’è che avversari e compagni si mettono in fila per complimentarsi… Su splendido assist di Lamioni in cucchiaio a scavalcare la difesa, colpisce di collo al volo di prima intenzione dalla trequarti, spendendo la palla sotto il “7” più lontano… Lo fa indicando il pallone in cielo con un dito, usando la tecnica tanto cara ai tennisti per colpire in smash… A dimostrazione che il suo nuovo secondo sport lo ha preso di brutto…:-) Grazie al poker messo a segno contro l’Atletic Rum, torna a scrivere il suo nome a caratteri cubitali nella storia del club, scavalcando Bandini e tornando ad essere il giardiniano con più goal all’attivo di sempre (668 reti!), proprio nel giorno in cui diviene ufficiale l’imminente collaborazione sponsoristica tra i “suoi” Giardini, e la “sua” Edilzatteri. Il pareggio post-natalizio per 3-3 con i DDS Rifredi, reso possibile da un suo goal allo scadere in splendido diagonale mancino di Vargassiana memoria, con l’avversario addosso, è la prima storica partita con le nuove maglie arancio nero-gigliate, griffate col logo della sua impresa. Contro il BZ, nella più grande vittoria di sempre del club (22-2), segna la bellezza di 7 goal, eguagliando il record da lui stabilito nel 2001, più di 10 anni prima… Un po’ meno appariscente nel girone di ritorno, quando, come suo solito, vede calare la condizione atletica, se si eccettua però la gara contro il Piazza, quando delizia la platea con giocate vintage davvero da capogiro… Dopo tutta una serie di veli, suole, doppi passi, segna uno di quei goal da raccontare ai nipotini, quando, dopo esser stato provocato da un avversario, lo irride con un retro-suola lungo linea al goliardico grido “vieniiiiiii”, per poi confezionare una serpentina a tutto campo che lascia a bocca aperta la platea fino al tocco in goal… Il pagellino di quel giorno lo paragona a Cuadrado del Lecce, che, per ironia della sorte, di lì a poco, diventerà uno degli idoli indiscussi della sua amata Fiorentina… Contro il Pallone chiude il suo campionato con un pregevole bottino di 36 goal, proprio nel giorno in cui Lamioni batte ufficialmente il suo record di 50 reti in campionato, che durava da 10 stagioni. A fine stagione non appare particolarmente ispirato alle finali, mentre in amichevole a Castello contro il SanGiusto vive un’altra di quelle serate da puntata di “Sfide”… Fu lui il primo a raggiungere quota 100 goal con i Giardini… Così fece anche per i 200, i 300, i 400, i 500, i 600… Non poteva che essere lui ha mettere per primo il sigillo sul 700esimo goal personale con la maglia della squadra da lui fondata… L’ “intramontabile”, come lo chiamano ormai affettuosamente i suoi compagni, oltre a segnare questo goal tanto importante per lui, regala giocate davvero d’elite giocando la sua miglior prestazione stagionale, il tutto davanti agli occhi dei suoi bimbi a bordo campo… Il piccolo Massy, addirittura, scrive per la prima volta i marcatori sul tabellino… Una serata che non si dimenticherà… Il piccolo Zatterino seguirà il babbo anche nella memorabile trasferta di Verona della squadra, la prima volta dei Giardini fuori dalla Toscana, per quella che resterà un’esperienza indimenticabile:-) A fine stagione l’intramontabile riconquisterà dopo ben 9 anni la “Coppa Goleador”, la sua sesta in carriera (record!), grazie alle 50 reti tonde in stagione… Appunto, a 34 anni suonati, davvero duro a morire…;-)
Stagione ’12-’13
500 GARE E SCUDETTO
Dopo appena 4 gare di campionato, contro il modesto ITP Klan, eguaglia il suo record di reti segnate in un singolo match (7), si porta a 12 goal in 4 gare, secondo tra i marcatori del torneo. Stagione davvero prolifica la sua, a dispetto dell’età… Soprattutto nel girone d’andata segna davvero a raffica, ritrovando splendida sintonia con la porta. Una serata che certo non dimenticherà, nonostante il brutto 2-0 patito sul campo, è quella del match col Polcanto, la 500esima volta in cui indossa la mitica numero 11. La squadra per l’occasione gli confeziona una piccola fiat500 telecomandata autografata da tutti e una targa commemorativa dell’evento, che gli varrà, nel post-gara, anche i complimenti dell’ex-campione di serie A Francesco Flachi. Il ritorno non inizia in modo incoraggiante. Contro il TheGame delude alla sua prima da over35, resta a secco e perde dopo molte giornate il secondo posto tra i bomber del torneo, piazza d’argento che riacciufferà con la bella tripletta ai Disperati a tre giornate dal termine (fantastico il goal mancino dopo pregevole finta di velo…), per poi riperderla definitivamente nello scontro diretto col Macchessegrullo. La sua gara dell’anno coincide con il match che vale il terzo scudetto, contro il Meeting Sporting Club. Giocare fiero della sua numero 11, una gara che vale ancora una volta così tanto per i Giardini, per la sua creatura… è una roba da commozione… Un palo su gran sventola da fuori gli nega la gioia del goal, ma c’è solo da gioire per il campionato vinto con le maglie griffate Edilzatteri, con i suoi bimbi, entrambi, sugli spalti a festeggiare… Davvero una bella fiaba… I momenti magici non mancano neanche a fine stagione… Quando i Baruconi scendono in Toscana, con l’amico fraterno Berchicci rappresenta per la prima volta i Giardini anche in un campo da tennis… Non va un granché, ma è l’inizio di una nuova passione…:-) Completamente memorabile invece la partecipazione alla Notturna di San Giovanni, con la numero 11 sulle spalle, con i suoi compagni di squadra vicino, per le strade della città più bella del mondo… Realizza persino il tempone per un amatore di 52 minuti e 58 secondi… Meritano citazione infine le meravigliose serate estive che organizza per la squadra nel suo giardino durante il torneo estivo di Castello… Con un tuffo nella piscinetta, a mezzare l’intera tavolata, che resterà nella storia delle imprese del patron, almeno quanto i goal sul campo…:-) Alla festa di fine stagione conquista l’ennesima Coppa Goleador in carriera, grazie alle 45 reti segnate in 35 apparizioni totali.
Stagione ’13-’14
SEGNARE SU ASSIST DI FLACHI…
Stagione di rediviva gioventù per il Patron, che si rende protagonista di gesta importanti in molti momenti della stagione. In pre-campionato inizia col botto trovando la rete numero 750 in carriera ed un pregevole goal di tacco all’esordio stagionale contro la Sex. E’ in forma smagliante e, pochi giorni dopo, sigla il classico goal/fotografia al SanGiusto, nella settimana in cui sfida con altri temerari giardiniani, il noto pugile Nicchi in un match di pugilato “tutti contro uno” che passerà alla storia… E ancora si ricordano euro-goal mancino all’Atletico Rossini ed euro-prestazione contro il Klan, passata alle cronache per quel suo goal in slalom a tutto campo, che vale il pari all’ultimo secondo, con tanto di esultanza in vaffa, seguita ugualmente dai complimenti di tutti gli avversari. Nonostante inizi il campionato da assoluto capocannoniere Gvl della preseason, vive subito uno dei momenti peggiori della sua carriera, forse il più brutto… Quando contro la Birreria riceve un rosso diretto per un inutile quanto insensato fallo da ultimo uomo. Ci mette un po’ a ritrovare la serenità mentale, ma alla prima del girone di ritorno saprà godere a pieno la serata calcettistica forse più emozionante della sua vita… Quando i Giardini battono per 4-3 la squadra che vincerà il titolo, il Sorgane Calcio a 5, e lo fanno con un certo Francesco Flachi per la prima volta in campo… Per chi ha creato questo team 18 anni prima si tratta già di emozione indicibile… Una sorta di chiusura del cerchio… Se poi si pensa che il numero 11 segna un goal fondamentale per la vittoria, su assist in no-look proprio del campione, diventa una roba da infarto. A fine gara Flachi si complimenta con lui per il fantastico gruppo Gvl e gli chiede se dormirà… Ovviamente non è seguito un solo minuto di sonno. Nel girone di ritorno da segnalare anche l’ennesimo goal in cucchiaio della sua carriera, contro la Birreria Centrale, ed una rete fantastica con finta in velo contro il Cambogia. Un infortunio alla schiena lo limita ad inizio GoldenLeague e lo rende semplice comparsa a Verona, ma rientra alla grande contro il FirenzeViola.it e torna in pompa magna contro la Longobarda, per la sua miglior partita stagionale. Tutti lamentano l’assenza di Flachi e si aspettano le prodezze di bomber Papola, invece questo vecchietto mette in saccoccia 6 reti golden!! Tra cui il secondo goal di tacco stagionale! Ma le serate goduriose non sono finite… Contro la Birreria torna Flachi in campo, e dopo averlo bacchettato per tutta la partita, gli serve di tacco l’assist per il goal allo scadere che vale il 6-4 definitivo e l’accesso in finale. Un goal ripreso dalle telecamere, da vedere e rivedere, che ha fatto il giro del web. Nel torneo estivo di Castello vive un’altra nottata di gloria, quando primeggia su tutta la squadra al torneino di basket gvl nel suo giardino, aggiudicandosi 9 aperitivi di fila, prima del match contro il Rifredi’78 in cui vagolerà per il campo intonando canzoni di Deandré… Una roba mai vista… Con 34 presenze chiude come il giardiniano più schierato della stagione, e, dopo aver ritirato la Coppa del Secondo Posto in Golden in sede CSEN, si aggiudica l’ottava Coppa Goleador in carriera (record assoluto), grazie ai 39 centri stagionali, secondo solo a Lamioni. Evegreen… finché dura…
Stagione ’14-’15
IL RE DI VERONA
Un vecchietto che proprio non ne vuol sapere di invecchiare… Inizia la stagione correndo in un’ora e 12 primi il massacrante “Corri la Vita”… Manco un brutto infortunio all’occhio patito a tennis, sua nuova passione, riesce a frenarlo. La partita di pre-season contro il SabaNightFever passerà infatti alla storia per la sua presenza con occhiali alla Davids… Tragicomico… Anche come gestione e sponsorizzazione del team la sua passione nero-arancio non accenna a diminuire. Alla prima di campionato, contro gli OldHeart, arrivano le nuovissime felpe griffate Edilzatteri. Una meraviglia. E’ il tennis soprattutto a tenerlo in forma. Nel giro di pochi mesi vince tutte e 5 le edizioni dei GvlOpen, aggiudicandosi di diritto la partecipazione di squadra alla sfida di Verona coi gemellati veronesi, che lo vedrà trionfare nel doppio, a fianco dell’esperto cognato Alessandro. Verona rappresenta una tappa importantissima anche in campo, visto che lo stesso giorno, a dispetto dei suoi 36 anni, proprio contro gli amici gialloblù, al termine di una mirabolante prestazione, raggiunge l’impressionante quota di 800 goal con la maglia dei Giardini, festeggiando con tanto di coreografia in campo… Un traguardo per ora riuscito soltanto a lui. Ancora non pago, a sera, grintoso, adrenalinico, instancabile, porta al trionfo il suo gommone nella gara di rafting sull’Adige… Un week-end che non scorderà… Anche fuori dal campo il suo apporto organizzativo al gruppo non latita… E’ lui ad organizzare le varie trasferte viola di gruppo, su tutte quella a Londra, sponda Tottenham, che resterà una delle gite giardiniane più indimenticabili e partecipate della storia. In campionato prestazioni proprio da paura non se ne vedono… Ci si ricorda di lui più per i numeri al BumperBall che per il calcetto… Ma come cominciano le finali, il suo rendimento si impenna. E’ infatti tra gli eroi assoluti della vittoria che di fatto elimina il Macchessegrullo dalla TopLeague. Suo il goal-partita, che vale il 2-1 definitivo. Storica anche la prestazione contro il SabaNight Fever, quando subito al triplice fischio parte con l’amico Pieri alla volta si Siviglia, per una nuova missione viola. Quella sera chiude da miglior marcatore nero-arancio la TopLeague dei Giardini… Le sue feste estive poi non si contano… Meritano citazione in particolare il nuovo aperitivo “Montella Vattene”, che sforna al termine di un memorabile derby contro il Rifredi78, così come la serata “Fiori e Mele” che lo vede trionfare con una gran bomba dall’olivo, al torneo di BasketGvl… Ma la sua serata DOC è alla “popcornata”, quando batte Dimita in finale al “porticine Gvl” (ben due volte, visto un goal fantasma contestatissimo…), con video virali che hanno fatto il giro del web, prima di regalare in campo la sua miglior prestazione stagionale, nella bella vittoria al BiancoVerde, contro il RealSanPierino… Il goal del 3-1, siglato con un gran mancino all’incrocio, dopo pregevole doppio passo sull’ultimo difensore, è sicuramente una delle reti giardiniane più spettacolari dell’intera stagione… La stagione si chiude ai Quarti di Finale contro il Rifredi ’78. Per lui è la 600esima partita in Gvl, affrontata con fascia di capitano celebrativa al braccio, personalizzata dal giovane rampollo Massy, che pare abbia lo stesso vizietto del goal del padre (pure molto meglio…). Alla festa di fine stagione, complice la Supercoppa a Lamioni e ben 40 goal in saccoccia, riceve per la nona volta in carriera, la quarta consecutiva, la “Coppa Goleador” del team.
Stagione ’15-’16
VECCHIO, ROTTO E CATTIVO…
Stagione d’infortuni per lui la ventesima… Inizia con un guaio al collo del piede, rientra pochi minuti dopo esser diventato zio della bellissima Aurora e lo fa siglando 6 goal alla Sex, una delle sue vittime preferite, in un match di pre-season che lascia intravedere ancora qualche cartuccia da sparare… In campionato vive ancora serate di gloria, come in occasione della vittoria per 5-2 sul Vanga che vale il primo posto in campionato, quando segna dopo pregevole dribbling secco e manda in goal i compagni con assist sopraffini… Questo pochi giorni dopo l’euro-goal siglato all’Atletico Rossini, uno dei più belli della carriera. E’ in quel periodo, precisamente in amichevole contro il “Takkete Team”, che raggiunge Manetti a quota 612 presenze, divenendo il giardiniano più schierato di sempre, record che conserverà con orgoglio per tutta la stagione. Alla prima gara del girone di ritorno però, contro il Polcanto, si scontra col portiere Cocco, il ginocchio fa un movimento innaturale e la diagnosi parla di distrazione del collaterale… Forse il più grave infortunio della sua lunga carriera… Assoluto spettatore quindi nel girone di ritorno e in TopLeague… La sua voglia di calcio innata lo manda in crisi d’astinenza. Trova in parte consolazione seguendo il primo campionato Figc del piccolo erede Massy, che chiude l’esperienza con la bellezza di 19 centri in 18 apparizioni. L’infortunio lo incattivisce come mai prima… Ma a volte questo porta buono ai Giardini… Contro la Rubino in TopLeague infatti, quando dalla panchina si accapiglia col forte rivale Lotti cercando giustizia a modo suo, rimedia un rosso infamante… Ma anche il rivale viene espulso ed è un durissimo colpo per la squadra campione del recente campionato, che viene battuta dai Giardini… Il memorabile video “Ricky Rocky Balboa” diviene subito virale… Con le amichevoli pre-estive ed il Bianco-verde, torna a calcare il prato verde, anche se, tra tutori, paura di ricadute e età che avanza, le apparizioni calcistiche lasciano spesso spazio a quelle tennistiche, che lo vedono ora tesserato ufficiale FIT, pronto ad affrontare i primi duri tornei. Stagione comunque sempre partecipata ed appassionata la sua, ma viziata da acciacchi e cali fisici… Il finale davvero brutto ne è l’emblema, quando, pochi giorni dopo il meraviglioso goal di tacco al SanGiusto, per un nuovo parapiglia violento, si fa cacciare dal match contro il “Bar La Mucca Viola”, proprio nella sua Castello, proprio alla Festa Bianco-verde… Pochi giorni prima di venir eletto nuovo dirigente accompagnatore del Castello 2007… Una figuraccia piuttosto evitabile… Alla quale si aggiunge la consegna del “Cucchiaio di Legno”, da parte della società, come record-man annuale di cartellini… Vecchio, rotto e cattivo… Ma senza alcuna voglia di smettere…
Stagione ’16-’17
ERNIE E SUPER GOAL
Dopo un discreto pre-campionato, al vecchio Patron si blocca di brutto la schiena. Trattasi di due erniettine nuove di pacca, che lo tengono lontano dai campi da gioco quasi tre mesi, fino al girone di ritorno del quarto glorioso campionato vinto dai Giardini. Tra le sue apparizioni nel torneo, con minutaggio a salire, ci sono anche pochi, ma emozionantissimi minuti nel match scudetto contro il Loto, in una sera in cui le erniettine si fanno sentire, ma i compagni gli concedono comunque l’onore di una palpitante passerella nel finale… Meritano citazione poi la bella prova contro la Rubino (recuperi davvero decisivi…) e anche il match contro il Vinaio, quando di fronte alle telecamere CSEN, con un guizzo di rediviva gioventù, si prende il lusso di segnare un grandissimo goal mancino dopo super slalom, proprio alla più forte rivale Gvl per il titolo… Un goal che farà il giro del web… Dopo i grandi festeggiamenti per il trionfo nero-arancio (in quelli è sempre grandissimo protagonista), ha il grande merito di radunare tutto il suo popolo, nel terreno di famiglia, per una memorabile festa scudetto che passerà agli annali. Nel periodo TopLeague, il minutaggio torna quello di sempre, e, nell’amichevole da lui organizzata per l’addio al celibato di Pieri, con Flachi ospite d’onore, dalle super giocate che esibisce, il brutto infortunio sembra davvero alle spalle. Peccato per il palo su rigore durante la lotteria dal dischetto, ma è un palo a fin di bene, visto che di fatto consegna all’amico promesso sposo, la copertina del goal partita. Quando iniziano i tornei estivi, seppur in una condizione atletica da ritrovare, appare pienamente recuperato dal punto di vista tecnico. La sua serata di gloria la vive nel torneo a 7, contro Spider Porks, quando sigla una doppietta di rara bellezza. Traiettoria pazzesca sul goal da fuori nel primo tempo, che toglie letteralmente le ragnatele dal “7”… E precisione chirurgica col mancino nella ripresa, che lo erge senza dubbio a migliore in campo della disputa. Nello stesso torneo vive anche la serata peggiore dell’anno però… Ci riferiamo a tutti i pastrocchi difensivi commessi contro l’Atletico Viola, ai margini di un processo di reintegro in rosa, che vive ovviamente di alti e bassi. Ciò non toglie che, a fine torneo, contro ogni pronostico, grazie alle tre reti realizzate, risulta il miglior marcatore dei Giardini nella competizione. Un’altra gran bella soddisfazione della sua intramontabile carriera, così come il Premio Fair-Play “giocatore modello”, che la squadra gli consegna alla festa di fine stagione, per gli 0 cartellini subiti in ben 31 apparizioni stagionali… Che sono, nonostante i mille acciacchi, davvero tante tante… Nota di colore: Edilzatteri non esiste più dopo il suo cambio repentino di attività… Dopo il secondo scudetto da sponsor è pronto a passare il testimone all’amico Manetti e alla sua CFI.
Stagione ’17-’18
IL 40ESIMO CHE TUTTI SOGNANO
38 presenze stagionali, più di ogni altro giardiniano in rosa, che gli valgono alla festa di fine stagione il “Premio Fedeltà Nonno Nello”… E ben 22 goal realizzati, quarto miglior marcatore stagionale… Questo vecchietto, di smettere, non ne vuol proprio sapere… In base a ciò che ancora gli consente il suo stato fisico, continua ad aiutare la squadra in campo e, anche fuori dal terreno di gioco, continua a far ciò che più gli riesce… Il testimone… La sua 22esima stagione giardiniana inizia a scaldarsi infatti proprio a Palazzo Vecchio, quando testimonia con orgoglio per le nozze di Alessandro e Maria Sole… Si era rivelato grande protagonista anche all’addio al celibato dell’amico in verità. A parte una gran prestazione condita da doppietta contro il Rifredi78, durante la pre-season, e a parte due spettacolari goal di tacco in fotocopia, sempre contro i verdi in questione, in campo non incide ormai un granché, ma le sue passioni sportive fuori, ormai si moltiplicano… Già dirigente del Castello, diviene anche stretto collaboratore di Calcio+… Si sta spianando la strada per un post-carriera che comunque lo vedrà continuare a vivere di calcio… Nel suo campionato di alti e bassi, da segnalare la serata fatidica in cui compie 40 anni… Non al meglio, vive comunque il suo compleanno rotondo a bordo campo, nella mitica giornata in cui i Giardini superano 4-3 il DaSciogno. Di lì a poche ore, con l’eterno amico Maschio, andrà in scena la più memorabile festa GVL dell’anno… Il “bi-quarantesimo”… Un’80ina, tra giardiniani ed amici dei Giardini, nel tendone del Castello, per omaggiare le due bandiere del team… Si parla anche di un misterioso regalo per entrambi, ma vedremo più avanti… Nel corso della sua stagione le imprese di campo lasciano ormai sempre più spazio a quelle fuori… Memorabile per esempio l’impresa a piedi da casa Steo fino alle tre vette di Monte Morello e ritorno… Un’altra bandiera Gvl che ci teneva tanto a piantare. O quando al Piazzale Leonardo da Vinci ci arriva addirittura di corsa… E’ proprio in quel periodo, durante la Golden League in cui risulta molto presente, che si vedono anche le prestazioni migliori in campo e i goal più belli, come il suo terzo di tacco stagionale contro “Atto di Forza”. La sua gara dell’anno la gioca contro ASD ObaOba, siglando due reti davvero spettacolari, che contribuiscono all’accesso dei Giardini agli ottavi del torneo. Sarà un caso, ma solo poche ore prima era stato totalmente rigenerato, nella mente e nello spirito, da uno dei weekend più spettacolari di sempre… E’ questo il regalo di cui parlavamo…  13 giardiniani DOC a giro per il Veneto, prima dediti al rafting tra le cascate del fiume Brenta, con gelidi bagni e avventure mozzafiato… Poi concentrati sul Lido di Jesolo a godere di ottimo cibo, ricche bevute, indimenticabili zingarate. Il 40esimo che tutti sognano insomma;-)
Stagione ’18-’19
IN GOAL A ROMA E AD AMSTERDAM…
41 anni e non sentirli… Perle del Patron sin dalla pre-season, che lo vede protagonista con la delegazione più goliardica del team, nel mitico weekend all’Oktober Fest, dedicato al 40esimo dell’amico fraterno Gino. Ovviamente al rientro, contro il SanGaggio, non è in grado di scendere in campo, ma si conserva per il match seguente contro gli AS Matici, la sua 700esima gara in maglia Gvl, che onora con fascia di capitano e doppietta. Mentre i Giardini disputano il girone d’andata del campionato, è ormai durante le sue adorate gite societarie che dà il meglio di sé… Protagonista assoluto nella trasferta a Roma per il match contro la Selezione Guardie Vaticane (va in goal anche lì), soprattutto durante gli eccessi al Campo de’ Fiori… Grandi emozioni per il Patron anche alla giornata di campionato che segue, quel 5-2 col SanGaggio che annovera nel tabellino il suo 900esimo goal in maglia Gvl, con, per festeggiare la cifra monstre, ottima cena di pesce a seguire a “Il Vecchio e il Mare”. Quello che non riesce più a dare in campo, per ovvi limiti di età, prova a regalarlo fuori dal punto di vista organizzativo… Durante il girone di ritorno è tra i fautori e grandi protagonisti della spedizione escursionistica GVL con le ciaspole alla croce del Pratomagno e della visita davvero suggestiva alle terrazze di SantaMaria del Fiore… Poche settimane dopo, forse il tour più mozzafiato, in trecking lungo le scogliere dell’anello Piombino-Baratti-Piombino. A parte il sensazionale goal di testa siglato agli AS Matici, per vedere in campo una prestazione davvero degna dei tempi di gloria, bisogna attendere addirittura la penultima del torneo, lo storico 8-2 al Dram Drum… Tra le gesta mirabolanti di quella serata restano alla memoria alcuni suoi assist davvero sontuosi, come quel tacco mancino allo scadere che manda in goal il bomber Lamioni… Il campionato termina la settimana dopo contro il Barcollo e, contro ogni pronostico, sarà proprio lui il giardiniano più schierato nel torneo con ben 23 gettoni presenza. Zero acuti in Top, ma prestazione da 10 e lode ad Amsterdam per l’addio al celibato del presidente Antonelli, sia per quanto visto in campo nella prima storica gara internazionale dei Giardini contro i tennisti del VondelPark (suo il goal del parziale 2-0… rete seguita da un’esultanza, impossibile da dimenticare…), sia per le innumerevoli avventure di uno dei weekend più memorabili dell’intera storia giardiniana… Nel finale di stagione, al Torneo Senza Fiato Biancoverde, forse perché gioca in casa, vive certo il suo momento di massima forma anche in campo. Alla seconda giornata, contro ASD Valiant, a 41 anni appunto, si ritrova addirittura in vetta alla classifica marcatori del girone con 4 reti in due gare. Chiuderà il girone contro i Mingo Boys con 5 goal in saccoccia, miglior realizzatore giardiniano e secondo assoluto nel girone… Per un vecchietto tanta, tanta roba… Merita citazione, sempre in tale periodo, la super festa GVL che organizza nel terreno di famiglia, con praticamente tutto il mondo dei Giardini presente… Una reunion davvero da applausi… Chiude la sua stagione con un discorso davvero emozionante al matrimonio del presidente, salvo poi devastargli la casa nel corso della notte… Il tutto poco prima di scendere in campo per il match che chiude l’annata sportiva contro il Ragnaia… E’ la sua 39esima gara stagionale, quella che gli vale il Premio Fedeltà Nonno Nello… Nessun giardiniano ha giocato tante gare come lui… Va bene la passione… ma vista l’età si grida al miracolo…
Stagione ’19-’20
I 30 GIARDINIANI A VERONA, LA DEPRESSIONE COVID E LA NUOVA VILLETTA…
42 anni, altri 23 gettoni presenza, nonostante la meno divertente stagione di sempre causa Covid… E’ ancora lui il giardiniano che più volte calca il prato verde e 15 goal in saccoccia, sono un superbottino per uno della sua età.  E dire che la 24esima stagione con la numero 11 sulla schiena inizia per lui malissimo… Ci riferiamo alla prestazione disastrosa contro Los Grondes in precampionato… Errori grossolani e una forma atletica che lancia preoccupanti campanelli d’allarme… D’altra parte, almeno in fase pre-season, ancora in spirito estivo, sembra più concentrato sugli eventi giardiniani fuori dal campo, come il succulento tour della piadina 2019, organizzato in quel di Rimini… La forma ancora precaria non gli impedisce di essere comunque il giardiniano più schierato in preacampionato, con 6 gare disputate su 6. Come inizia il torneo, la storia cambia subito. All’esordio contro l’Atletico Barzotto sembra trasformato e giostra da migliore in campo. Il passo a rilento della categoria (siamo in Easy League), lo riporta subito in grado di dire ancora la sua, sigla il primo goal in campionato del team, regala assist e grandi giocate come ai tempi d’oro. Anche nell’epocale trasferta in massa a Verona (complimenti per l’organizzazione, i giardiniani presenti in terra scaligera sono 30!!), nonostante i kili di Pearà ingurgitati e i litri di grappa ed Amarone nello stomaco, sigla una doppietta fondamentale per la vittoria finale (applausi soprattutto per il goal di testa…)… Davvero un bel momento all’interno di una tre giorni per lui ancora una volta stra-vissuta e da incorniciare. Un po’ tutto il suo girone d’andata evoca ottimi ricordi. Merita citazione la superprestazione contro Asd Valiant, disputata con un’unghia incarnita, poche ore prima dell’operazione… Segna, fa segnare, nonostante arrivi al campo e riparta zoppicando vistosamente… Stesso dicasi del mach contro i The Spit, quando torna ad assaporare addirittura il gusto di una tripletta… Ma il suo momento topico in campionato, è sicuramente quello che coincide col cartellino rosso subito contro i Lenti e Macchinosi, dopo aver scatenato una rissa, accorrendo in soccorso all’amico inseparabile Antonelli (con tutte le ragioni del mondo)… E’ un rarissimo caso in cui un gesto comunque anti-sportivo, porta davvero del buono… L’arbitro, incalzato da capitan Maschio, esibisce una tonnellata di cartellini, che finiscono per favorire i Giardini più che in difficoltà di serata, che, come al solito presenti in massa al campo, possono proseguire in superiorità numerica e laurearsi campioni di inverno. Per quanto riguarda il girone di ritorno, il ricordo va a quell’ultimo momento di gioia e spensieratezza prima del lungo stop Covid… Il suo 42esimo compleanno, festeggiato in campo a Castello, con una bella doppietta rifilata all’Atletico Barzotto e con un affollatissimo banchetto da Bobo nel post-partita. Poi il tempo sembra essersi fermato e pochi ne soffrono come lui, che vive davvero di “pane e Giardini”… Perlomeno può approfittare per dare un gran colpo ai lavori sul progetto della “Villetta Zatteri”… Proprio in questa stagione infatti riesce ad acquistare i tanto sognati piani superiori di casa sua e ad iniziare una godereccia espansione. Alla ripresa la buona forma esibita in inverno sembra un lontano ricordo… Perlomeno tornano le sue amate grigliate di massa a sostituire quelle virtuali sul web e lui può tornare a rivivere le sue amate gite comitiva, su tutte quella davvero pittoresca vissuta con i suoi compagni sulle sponde del Lago di Scaffaiolo. Come a magra consolazione di una stagione per ovvi motivi a tratti depressiva, arriva il suo ennesimo “Premio Fedeltà Nonno Nello”, durante la reunion finale, a premiare il suo record di presenze.
Stagione ’20-’21
ANTI-DEPRESSIVA STEOKTOBERFEST
Seconda stagione pandemica, davvero dolorosa per gli sportivi passionari come il patron. L’iniziativa meglio riuscita per tener vivo lo spirito di appartenenza giardiniano, è la memorabile Steoktoberfest, che organizza nel terreno di famiglia con grande soddisfazione, anche solo per esser risultato tra gli unici 4 superstiti della mattina. In campo scende in 8 occasioni, quella più felice è senza dubbio la gara del torneo “Senza Fiato” contro l’Ignoranteam, quando sigla la sua prima rete da 43enne, un goal molto importante. Si tratta infatti del goal numero 936 in carriera, quello che gli permette a tale veneranda età, di scavalcare il bomber Lamioni (probabilmente per l’ultima volta) e tornare ad essere il miglior realizzatore di sempre della storia giardiniana. Un goal che arriva pochi minuti dopo esser stato irrispettosamente sbeffeggiato da avversari che hanno 24 anni di meno. Vivere ancora di queste rivincite è un importante segnale della sua tutt’altro che sopita voglia e fame di sport. La settimana dopo contro il Calcio Cavallo il bomber si riprende con merito il primato da lui difeso per un quarto di secolo. Con Pieri, in barba all’anagrafe, unico giardiniano sempre presente al torneo estivo “Senza Fiato”, che si chiude con la prima birra ordinata da Massy all’Antico Beccaria, per festeggiare l’esame di terza media. Alla grigliata di fine annata sportiva, riceve il “Premio fair play” per gli 0 cartellini subiti in stagione. Nella speranza di vivere quanto prima più emozioni sul campo e meno soste pandemiche, si consola con la sua nuova dimora. I faticosi, ma davvero gratificanti lavori, al suo “Castello di Castello” parrebbero finiti.
Stagione ’21-’22 PENSIONE? NO, GOAL DI TACCO… Ancora in campo e ben 19 volte, condite da 11 goal, l’intramontabile di nome e di fatto dei Giardini. In realtà, pur confermato tra i titolari, a causa dei tanti acciacchi, segni del tempo che passa,  trascorre gran parte di precampionato e campionato più in panchina a trasmettere consigli ed esperienza, che in campo, dove ama sempre più lasciare spazio alle nuove leve, mettendo sempre la salute della squadra e il suo futuro al primo posto. Un nuovo totale momento di gloria in campo, arriva comunque durante le finali TOP, proprio nel giorno in cui il suo primogenito Massy, fresco di un’epica salvezza coi giovanissimi regionali del Castello da assoluto protagonista e ricercatissimo sul mercato, svolge per la prima volta il ruolo di mister dei Giardini. Il Patron, dopo un primo tempo da spettatore, entra in campo sullo 0-4 e con una pregevole doppietta, ma non solo, trascina i suoi alla possibile rimonta, purtroppo soltanto sfiorata al termine di un epico 3-4 contro il Cameloth’s International, la squadra campione del torneo. E’ la sua 780esima in GVL, vissuta francobollandosi sul fortissimo play basso avversario, dando l’esempio ai suoi giovani compagni di come non sia poi un’impresona fermare la totale fonte di gioco dei rivali. Al termine delle finali, soltanto lui e Sinameta, nella rosa giardiniana, vanteranno due goal in TOP, davvero una bella soddisfazione per un 44enne. Risultare tra i migliori alle finali gli infonde nuova linfa vitale e nel torneo estivo che segue, il “Senza Fiato”, ovviamente di rango inferiore, torna in modo stabile tra i protagonisti in campo. Ottima la prestazione alla Sestese contro il Real Disagio, nel match in cui raggiunge la doppia cifra in stagione, la sera prima della partenza per Barcellona, con la delegazione GVL completata dal Chino Pellegrini e dal dirigente Matera, nella meravigliosa esperienza con i suoi giovanissimi regioanali alla Copa Mediterraneo di Lloret de Mar, l’ultima di Massy con la maglia del Castello (sullo sfondo c’è già accordo con la Sestese). La sua miglior prestazione dell’anno arriva proprio in extremis, agli ottavi di finale del Senza Fiato contro l’AC Dolattico, quando giostra da migliore in campo in assoluto… Un assist mirabolante per Fiacchi, un velo sontuoso sull’azione in cui lui stesso colpirà l’incrocio e soprattutto un goal di tacco da applausi a scena aperta, che ricorda i gloriosi tempi andati… E dire che ad inizio match gli amici lo convincono a giocare dopo il noioso emergere dei dolori più disparati… Segno che qualche cartuccia si può sparare ancora…
Stagione ’22-’23
IN CAMPO COL FIGLIO: IL CORONAMENTO DI UNA CARRIERA
Nessuna voglia di smettere per il Patron, che si presenta alla prima gara dell’anno, contro la storica compagine del Paguro’s Club, con un tocco sotto delizioso, uno scavetto che vale il primo goal della 27esima stagione dei Giardini. A fine match si godrà la doppietta e i complimenti dei ragazzi del Paguro, soprattutto su come gestisce e tiene viva la storia dei Giardini da diversi lustri… Accordatosi con Valiani per giocare una partita a testa, soprattutto in virtù dell’età avanzata, l’alternanza sembra giovargli. Sempre in precampionato, nella meravigliosa vittoria sul Ragnaia, sigla un’altra rapace doppietta, superando quota 950 goal in carriera. Un inizio stagione davvero col botto, che gli varrà, a fine pre-campionato, il Trofeo Uomo-Squadra autunnale del team, in barba alle 44 primavere. Nel girone d’andata del campionato, seppur costretto ad un mesetto ai box per acciacchi, vive la sua serata di gloria la sera del 4-3 al Sercenze, aprendo le danze della disputa con un gran goal mancino e chiudendola con l’assist per Frosini che vale 3 punti e vetta della classifica. Il suo personale divertimento però si impenna soprattutto nel girone di ritorno, facendo lui parte della storica delegazione giardiniana inviata tra Lisbona e Braga, in Portogallo, per la gara di Conference della Fiorentina, con partenza memorabile direttamente dal campo di San Piero a Ponti, dopo la sfida al vertice contro il Real Madrink. La cosiddetta banda degli Antonelli torna così a vivere una gita europea come non accadeva da prima del Covid… Sono queste le vittorie più belle. Appena una settimana dopo, in quel di Verona, in visita agli amici Baruconi (altra roba che non accadeva da prima del Covid), in occasione della gara numero mille della storia dei Giardini (emozione unica), che vive da capitano e da protagonista, con tanto di goal che apre le danze, quando sigla il suo penalty durante la serie dei rigori finali, torna ad essere, proprio in questa straordinaria cornice, il giardiniano più prolifico della storia del team, con 956 centri personali in carriera. La soddisfazione più grande della stagione e forse della carriera arriva però nell’amichevole vinta per 11-2 col Rifredi, la sera della primissima volta in GVL per il figlio Massimo. Doppietta per il padre, tripletta per il figlio, ma soprattutto per la prima volta assieme a dividere i colori di una maglia che è una ragione di vita per il padre… Un’emozione indescrivibile, da lacrime, che si ripeterà alcune volte nel finale di stagione senza mai scemare. Tornando al campionato, gioca la sua miglior prestazione stagionale, sempre contro il Sercenze, nella gara di ritorno, il giorno della sua 800esima gara con la maglia dei Giardini. A margine di un’implacabile goleada GVL, va in goal tre volte, di cui una addirittura di testa. Con 7 goal in campionato, alcuni decisivi, lascia intendere che se si rimettesse un tantinello in condizione, potrebbe ancora determinare. All’ultima di campionato contro i Bulls, sarà la prima di padre e figlio in un match ufficiale, che si chiuderà 2-2 con la doppietta del figlio. Merita citazione anche la sua prova da assoluto migliore in campo nel primo storico match in famiglia tra giardini in nero e giardini in verde. E’ incredibile come a 45 anni riesca a determinare le sorti di una disputa così prestigiosa guidando i neri in vantaggio per 3-1, con geometrie ed esperienze, per poi, su ordine del capitano, passare ai verdi per ribaltare la disputa sul 4-3… Quarto goal proprio suo… Una serata di rediviva giovinezza che lo spinge a dare una stretta anche alla sua condizione atletica… Pare davvero ci siano propositi per buttar giù quei kiletti di troppo e giocarsi a pieno tutte le cartucce rimaste. L’ultima citazione stagionale la merita la sua gara d’esordio al torneo estivo Senza Fiato, in cui la dieta sembra già dare i suoi effetti (7 kiletti in meno rispetto a Pasqua). I Giardini battono in goleada l’Alba C5, tre ne segna il padre, addirittura 5 il figlio, 8 in famiglia… I complimenti del magazziniere della Sestese sono tra quei piacevoli ricordi da mettere in bacheca nella sua lunghissima carriera… Davvero un grande inizio di un torneo estivo che li vedrà entrambi protagonisti oltremodo divertiti… Ma il padre lo sa bene… Il ragazzo pensi al calcio…

 

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Comensoli Giandomenico

PRESENZE:  41

Il dottor Comensoli Giandomenico, detto Giando, nato ad Edolo, in provincia di Brescia, nel 1978, ma cresciuto in messo a noi tutti, è una delle colonne portanti della squadra! Quando è stato chiamato all’opera, ha sempre svolto il suo dovere da vero grintoso bresciano D.O.C., prima come giocatore, ora soprattutto come dirigente accompagnatore del team, ruolo che ricopre in via ufficiale dall’estate 2003!

 

Stagione ’96-’97
TANTA CLASSE, TANTI GUAI FISICI
E’ il difensore titolare inamovibile alla primissima partita ufficiale dei Giardini di via Locchi, che puntano molto su di lui alla viglia. I risultati sono ottimi, ma continui guai fisici non gli permettono la continuità auspicata. Quando rientra nei ranghi, si riscopre attaccante protagonista al torneo di Figline, soprattutto quando con una storica tripletta, stende il “Bar D.C.”. Tra le tre reti, c’è il goal numero 100 della storia societaria! 6 goal in appena 6 presenze, restano comunque un’ottima partenza.
Stagione ’97-’98
PUNTA O DIFENSORE?
Dalla partenza col botto contro l’ “MCL Quinto Alto” in precampionato, quando con un goal regala la vittoria ai Giardini, ci si aspettava da lui, tutt’altra stagione; invece non è esente da colpe in un’annata così catastrofica per tutti. E’ la prima punta titolare in un vero campionato, per i Giardini, e segna subito all’esordio contro gli “Anni’60 F.C.”, ma presto le sue attitudini difensive gli fanno cedere il posto a Pecchioli. Grazie all’enorme duttilità si ritaglia comunque sempre un posto da titolare e, pur giocando a fasi alterne, il suo impegno non cala mai. A fine anno, è tra i più scoraggiati e polemici dela squadra, chissà se superererà la crisi…?
Stagione ’98-’99
DUE GARE PER NON USCIRE DAL GIRO
Non trovando più spazio nel quintetto base, preferisce vivere da spettatore l’andamento della squadra. Gioca due amichevoli per non uscire dal giro, una veramente da protagonista contro la “Scuola di musica di Fiesole”, ma i suoi interessi prioritari, al momento, sono altri.
Stagione ’99-’00
SALVATORE DELLA PATRIA
Vive un altro ano in sordina, ma, ciò nonostante, risponde fedelmente alla chiamata della squadra deficitaria, per la più importante gara di Coppa Europa, contro i “Mentualmeatibi”. Con una grinta impensabile, da vero salvatore della patria, non sbaglia praticamente nulla in ogni zona del campo! La squadra uscirà dalla coppa, ma ci sarà di che sorridere: è stata recuperata una pedina davvero importante!
Stagione ’00-’01
UOMO-SQUADRA PER UN’ESTATE
Si conferma giocatore da amichevoli senza impegno: per ora, di gare ufficiali, tra amori e studi impegnativi, non se ne parla… Tre amichevoli di fine anno, però, giocate talmente bene, tanto da meritare, non senza emozione, il Trofeo Uomo-Squadra alla festa Play Off di fine anno. Cuore bresciano, si rispolvera cursore laterale destro, corre e segna, sia da vicino, che da lontano; persino di testa in pallonetto (!!). Il cambiamento di ruolo gli ha davvero giovato.
Stagione ’01-’02
MA… UN TESSERAMENTINO?… NO…?
Ancora una stagione senza tesseramento, dove in amichevole, in particolare contro il Rifredi ’78, in marcatura sull’agile Borselli, fa vedere cose buonissime… Chissà perché corre e si diverte in amichevole, senza mai abbozzare un desiderio del cartellino. Un giocatore così avrebbe fatto comodo soprattutto in fase Play Off provinciali.
Stagione ’02-’03 SOLO IN PRECAMPIONATO
Arriva finalmente il tesseramento, ma viene sfruttato solo in precampionato, contro la “Trattoria i due G”. Per il resto della stagione, anche quando la squadra non è al completo lui è indisponibile. Esordio in Promozione rimandato.
Stagione ’03-’04 E’ LUI IL NUOVO MISTER!
L’improvviso ed inatteso autoesonero di Cadetto, a fine estate, lo vede promosso, a sorpresa, a NUOVO MISTER dei Giardini, che intendono così premiare la sua perenne fedeltà al team e far sedere in panchina uno degli elementi più fidati da sempre. Il suo esordio da allenatore è in precampionato, nella bella vittoria per 2-1 sul Techinconsult A.C…. Davvero bravo nel gestire il difficile nuovo modulo a 7 cambi, ma, non pago, trova anche il modo di farsi notare ancora sul prato verde, dove colleziona 4 buone presenze, soprattutto le due vittoriose contro i NatiStanchi e contro la MoViola… vittorie che anche per merito suo, proietteranno la squadra al terzo posto in classifica! Grande prima stagione da Nuovo Mister! Se la squadra arriva finalmente ai Play Off di promozione, gran parte del merito va al suo instancabile lavoro.
Stagione ’04-’05 UNA VOLTA ANCHE IN CAMPO!
Davvero difficile stagione per mister Comensoli, visti i tanti problemi sorti e le cocenti delusioni sul campo, tuttavia lui non ha colpe anzi ha sempre fatto di tutto per limitare i danni, sia fuori dal campo, con la solita zelante professionalità, sia in campo, quando, in un’occasione di piena emergenza, è stato chiamato di nuovo ad indossare le scarpette e la squadra ha battuto il Riko F.C., alla prima di ritorno, per 10-3! Esempio di attaccamento alla maglia davvero da imitare…
Stagione ’06-’07 IN CAMPO PER ONORARE IL NUOVO SPONSOR
Dopo oltre un anno di inattività si rivede anche calcare il prato verde al dirigente accompagnatore per eccellenza della squadra, in occasone della goliardica partita contro una selezione delle ditte che sponsorizzano da quest’anno i Giardini. Osa pochissimo, ma sbaglia anche pochissimo. Grinta e tenacia sono quelle dei tempi migliori. Per il resto della stagione continua il suo saggio e prezioso lavoro a bordo campo.