Atletico Ios (Ex “Robosi”) 04/06/2009

PARTITA N° 457
Golden League 2009 – impianto indoor Floriagafir, v.le Malta, Firenze

 ATLETICO IOS (EX “ROBOSI”)

 6

 GIARDINI DI VIA LOCCHI

 2

 

MARCATORI (Maschio,Lamioni)


FORMAZIONE

N°1 Manetti  5 Prende goal praticamente da centrocampo, dopo una decina di secondi dall’inizio del match… Per sua stessa amissione, stava ancora cercando la porta… Episodio che marchia subito sia l’andamento della gara, sia la sua prestazione, per il resto del match avara di grandi interventi o di gesta degne del suo nome.
 N°10 Maschio  6,5 Soffre come i suoi compagni l’ottima base tecnica degli avversari, ma è l’unico che dà l’impressione di comprenderne subito anche i limiti che i rivali hanno in fase di non possesso. Il meno spreciso, il più tonico, l’unico a vantare qualche pallone importante recuperato, ci crede fino in fondo anche a risultato compromesso, meritando la palma del migliore in campo. Il gran goal all’incrocio è la ciliegina della sua buona prestazione globale. 
 N°21 Frosini  5,5

Con la sua velocità ed i suoi tagli, risulta tra i migliori nei 5-10 minuti d’assalto della ripresa, in cui i Giardini, con un po’ più di fortuna, avrebbero anche potuto riaprire il match. Minuti che servono in parte a salvare la faccia. Il suo primo tempo era stato un disastro. Fiacchezza fisica, lentezza di testa, sprecisioni continue…

 N°23 Bandini  5 Comprensibile la frustrazione in pieno recupero per la difficoltà di accettare il tracollo sul campo della propria squadra e per la sfortuna con cui i Giardini e lui in particolare hanno dovuto affrontare il match dell’anno… Ma un “vaffa” all’arbitro non è davvero nel suo stile e non deve comunque essere nello stile di un presidente, sia pure nei confronti di un arbitro visibilmente in confusione. Si è trattato sicuramente di un incidente di percorso e chi lo conosce sa che non basta minimamente a macchiare la sua immagine. Certo basta ad inficiare la sua valutazione. Peccato, perché, con tutte le attenuanti del caso (oggi il bollettino medico parla addirittura di lesione del crociato), non aveva affatto sfigurato. Nei momenti più bui del match le uniche minacce di pericolo per i rivali sono arrivate dai suoi piedi. Si attendono la decisione del giudice sportivo, e, con maggiore preoccupazione, la comunicazione dei tempi di recupero. 
 N°26 Lamioni  6 Il goal numero 350 nella sua carriera è il giusto premio per l’unico giocatore dei Giardini, tranne forse il capitano, che non deve invidiare ai rivali di turno, forma fisica e freschezza atletica. A tratti risulta esplosivo e solo l’irritante continua sprecisione negli appoggi, da parte dei suoi compagni, ne limita le gesta. Scavando scavando, l’unico vero difetto, e qui il voto cala, è nella testa. Spesso bastano pochi minuti, qualche sbaglio collettivo; sono sufficienti piccoli segnali negativi appunto, per battezzare nella sua testa la sconfitta. A questi livelli ha davvero scarsa fiducia sia nella squadra che nei suoi mezzi. Forse è sano realismo e i sognatori siamo noi. Ma noi crediamo che in ogni momento, di ogni partita, possa cambiare il vento, per una serie infinita di eventi possibili che no staremo qui ad elencare. Partendo prevenuti questo risulta molto più difficile.
A DISPOSIZIONE    

 N°11 Zatteri

 5,5 Probabilmente l’insufficienza sarebbe stata ben più grave con un minutaggio anche di poco sueriore. Fatto sta che non fa neppure in tempo a sbagliare più di tanto che già ha finito il fiato. La recente inattività lo pone su un livello di due categorie sotto al gruppo e dopo pochi scatti si riaccomoda in panchina. Si ricordano pochi errori, ma anche pochissime cose buone. Chiude con una manciata di minuti addirittura al centro della difesa, salvando più col cuore che con le gambe, un goal praticamente fatto. In assenza totale di polmoni, seppur d fronte ad un glorioso appuntamento, forse sarebbe stato più rispettoso verso la squadra, presentarsi al campo in borghese.
 N° 28 Sborgi  4,5 Un Brogione irriconoscibile ed una prestazione che rasenta l’inguardabilità. Non che l’esperimento al centro della difesa sia andato male tatticamente, anzi, se si eccettua qualche rischioso sganciamento selvaggio, ha dimostrato buoni movimenti. Il guaio è stato totalmente in fase di impostazione, visto che non è mai stato in grado di mettere un pallone interessante sui piedi dei compagni, né di far ripartire in velocità la squadra, né di proporre idee, gioco, trame interessanti. A far calare ulteriormente il voto il goal mangiato, a tu per tu con il portiere, goal che avrebbe potuto riaprire il match nel miglior momento dei Giardini! Molti peccati, che certo Brogione saprà farsi perdonare nelle prossime ucscite.

NOTE

  • I Giardini chiudono la loro seconda esperienza consecutiva in Golden League, uscendo ai sedicesmi di finale ad eliminazione diretta. Si tratta comunque del maggior traguardo raggiunto in campionati ufficiali affiliati al C.O.N.I., nell’utradecennale storia del club. La squadra è da considerarsi nel panorama di centinaia di team di calcio a 5 della provincia fiorentina, tra le prime 32.
  • Il n°26 Lamioni è il cannoniere principe dei Giardini nella Golden League 2009, con 8 goalrealizzati. A segno anche Bandini (7), Antonelli e Maschio (2) e Zatteri (1)