Pochi goal, molto cibo, tsunami di birra…

I Giardini di via Locchi conquistano il titolo d’inverno, difendendo seppur a fatica la prima posizione in classifica, grazie al pareggio ottenuto nel piuttosto deludente impianto “Campi Arena”, al termine di un’altrettanto piuttosto deludente prestazione. Ma cerchiamo di prendere il buono… Il buono è che di fronte c’erano i Bulls, squadra indicata dai più come una delle stra-favorite del torneo (seppur orfani del loro attaccante migliore), il buono è che la posizione in vetta al momento resta tale e, soprattutto, che il festante post-partita all’Aran Island Pub, come da immagine di copertina, è stato di enorme categoria. Campi Burgers quasi per tutti (il presidente sull’argomento ha davvero innervosito il gestore campigiano doc con la frase “io la pecora la mangio in Abruzzo…), lampre-pizza-del-boss, uno tsunami di birre glaciali e non, rhum-bananato di importazione… Insomma i Giardini non si fanno mancare nulla, come al solito. Tornando al campo… La squadra approda a Campi priva degli indisponibili Pellegrini, Manetti e Frosini, con Fiacchino e Zatteri (comunque presente in veste di mister) appiedati dal turn-over. Riecco però graditissima presenza, il bomber Lamioni, venuto a dar man forte per due reali motivi… La totale emergenza nelle retrovie, ruolo che ricopre davvero da maestro, e la sua gran voglia di giocare la sua gara numero 599 in GVL per festeggiare cifra tonda a Verona, in occasione della MILLESIMA PARTITA DELLA STORIA DEL CLUB… Manca davvero poco… L’approccio dei nostri al match è piuttosto positivo. I Giardini fanno gioco, gli avversari, in linea di massima, attendono. I nostri si avvicinano certo più alla rete di loro, in questa fase. Clamoroso il goal sfiorato dal Sinameta un po’ in crisi di questo periodo, con una gran bordata da fuori. Ancor più eclatante quella capitata all’altro giardiniano in vistoso calo di rendimento nelle ultime gare, il bomber Bruno, che da due passi colpisce in pieno il palo. Nel finale di frazione mister Zatteri intravede il momento giusto per far rifiatare l’immenso Lamioni, protagonista assoluto al centro della difesa GVL. Sarà un caso, ma in quei pochi minuti i Giardini vanno sotto… Capitan Maschio, comunque piuttosto ispirato, concede una conclusione al forte attaccante Cocchi, sulla quale anche Antonelli ci mette del suo, distendendosi con grave ritardo… Allo svantaggio che non ti aspetti i Giardini hanno la fortuna di rispondere quasi subito con una conclusione da posizione impossibile di Matera, che si insacca, complice una goffa quanto sfortunata auto-deviazione in porta da parte del portiere, protagonista per il resto di una prova impeccabile. La gara si trascina fino alla pausa poi, con i nostri in netto calo, di idee e gioco… Crisi di identità che si protrae per una buona metà della ripresa, in cui i Bulls giocano decisamente meglio e meritano qualcosa in più dei nostri. Tanto per iniziare i Giardini compiono 3 falli nei primi 150 secondi di gioco… Protagonista in negativo in questa fase soprattutto un poco lucido Sinameta. Il rischio tiro-libero condizionerà i nostri per un po’ tutta la seconda frazione. Ad un palo clamoroso dei Bulls, provano a rispondere i Giardini, ma l’unica vera occasione, per carità discreta, arriva su calcio di punizione del presidente, ben neutralizzato dal portiere rivale. Capitan Maschio soffre la velocità di Cocchi, che è sempre dalle sue parti ed arriva più volte alla conclusione, per fortuna trovando sempre pronto Antonelli. Meglio quando su Cocchi vanno le forze fresche di Matera, che lo segue praticamente in ogni dove. I Giardini si ritrovano nel finale di match, con appunto Matera in marcatura su Cocchi, Lamioni e Maschio a creare gioco per vie centrali, con Gallo prima e Sinameta poi nel ruolo di intermedio offensivo. E’ il momento migliore dei nostri, quello in cui alla vittoria si crede davvero, ma l’occasione più clamorosa, che capita sui piedi del migliore assoluto di serata, Lamioni, incoccia in pieno il palo… Secondo legno di serata per i Giardini. Finisce così, con un pareggio che lascia un po’ di amaro in bocca, amaro ampiamente spazzato via però dalla consapevolezza di aver tenuto i Bulls a -2 e di aver comunque mantenuto la vetta… Amaro spazzato via soprattutto dall’Aran Island Pub…