23 Bandini Francesco

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23
Nome
Bandini Francesco
Nazionalità
itaItalia
Posizione
Intermedio Offensivo
Height
1,80
Weight
65
Stagioni
1999-2000, 2000-2001, 2001-2002, 2002-2003, 2003-2004, 2004-2005, 2005-2006, 2006-2007, 2007-2008, 2008-2009, 2009-2010, 2010-2011, 2011-2012, 2012-2013, 2013-2014, 2014-2015, 2015-2016, 2016-2017, 2017 - 2018, 2019-2020, 2020-2021, 2021-2022, 2022-2023, 2023-2024, 2018-2019

Francesco Bandini, classe 1981,  per tutti è semplicemente il “prestigiatore”, per le sue giocate magiche, imprevedibili, che spesso risolvono partite e tornei. Ancora giovincello, è stato visionato a lungo nell’estate 1999 dall’agente Claudio Niccolini, prima dell’acquisto ufficiale, ed è divenuto presto un giocatore di calcetto dalla tecnica individuale devastante. Il suo apporto alla manovra è da sempre determinante. E’ lui il vero talentuoso gioiello della squadra, una garanzia su cui scommettere sempre in campo, ma un ragazzo d’oro anche al di fuori del terreno di gioco. Purtroppo tra i suoi soprannomi c’è anche “l’Inguaribile”, per i tanti infortuni che da anni gli affliggono la carriera. Apprezzato responsabile steward allo stadio Artemio Franchi, nonché grande esperto di psicologia infantile, sua vera professione, divide la sua vita privata con la bella fidanzata Eleonora, che nel settembre 2019 ha dato alla luce la sua meravigliosa creatura Arianna. Dal 28 giugno 2007 ha ereditato da Zatteri la carica di Presidente del team, ruolo che ha svolto fino al 2018, per ben undici anni ricchi di scudetti e soddisfazioni. In campo è stato titolare inamovibile fino alla stagione 2020/2021, al termine della quale ha deciso di restare nel gruppo non garantendo però più l’impegno a tempo pieno, salvo poi rimettersi a disposizione, per la gioia di tutto il suo popolo, dalla stagione 2023/2024.

 

Stagione ’99-’00
IN UNA PAROLA: PRESTIGIATORE
33 gare, 43 goal, per il nuovo idolo della curva bianco-blu, chiamato da subito “prestigiatore”, per le magie che riesce a fare con il pallone tra le gambe. Classe cristallina, visione di gioco da serie A, dribling e tiri assai estrosi, ma soprattutto, uno scatto fulminante senza eguali, vengono messi da subito al servizio della squadra! Si tratta di un gioiellino, che è uno sportivo doc anche fuori dal campo, coccolato notte-giorno dai suoi nuovi compagni, intenzionati a tenerselo ben stretto… Dopo l’esordio con tripletta, in amichevole contro “Le Cure”, arriva, in precampionato contro i “Bertagnolli Helmuth”, un’altra tripletta e viene fuori quello che sarà il suo ruolo per tutto l’anno: il jolly; ovvero colui che siede in panchina i primissimi minuti, per giocare poi in ogni ruolo, facendo letteralmente impazzire gli avversari. Alla prima di campionato, è subito doppietta storica, contro il “Pane e pomodoro”, ma è alla seconda che esplode tutto il suo talento, quando, grazie alle sue prodezze, la squadra conquista, dopo anni, il primo derby del cappuccino, contro il “Bar Franco”. Mai visto un giocatore con simili doti, sacrificarsi continuamente per il bene sella squadra, come nelle sue migliori prestazioni contro “Pizzeria Piccadilly” e “Comune”… gare che praticamente vince da solo… Emozionante quando, per festeggiare il diciottesimo compleanno, dopo un goal al “new Florence”, corre per tutto il campo, mostrando fiero il numero 18, sotto la sua mitica 23! La squadra festeggia al meglio le cento partite contro la “Resistenza”, solo grazie al suo “classico” goal all’ultimissimo istante, che vale il 4-3 finale! Molte le squadre che nel ritorno s’inchinano alle sue magie, come il “pane e pomodoro” o, ancora, il “Bar Franco”; ma sarà l’unico, purtroppo, ad onorare il torneo fino al termine, in una squadra che, ancora, non lo merita… Non a caso, a fine Coppa Europa, la società lo premia con l’ambitissimo Trofeo Uomo-Squadra!
Stagione ’00-’01
FENOMENO RECORD, ANIMA E CORPO DELLA SQUADRA
Non fa in tempo ad iniziare la stagione, che con 10 goal in 2 amichevoli, si sentono i suoi avversari moromorare: “Quello non lo marco… Non c’ho mica il motorino…”. D’altra parte dopo la devastante stagione d’esordio, c’è molta attesa nei suoi confronti, e le aspettative non saranno mai deluse! Straripante in precampionato (soprattutto contro il “Cuba Libre”); alla terza di campionato, contro l’ “FC Terzolle”, conquista la vetta in classifica cannonieri, che difenderà per due turni. Ancor più straripante, contro l’ “Herri Bat Gara”, grazie ad un’intesa con i compagni, ormai perfettamente collaudata. Contro il Figeva va in goal per l’undicesima partita consecutiva (record incredibile!). La ricerca spasmodica del centesimo goal, ne condiziona un po’ l’inizio del ritorno, ma raggiunto lo storico traguardo (in appena 59 gare) contro l’ “Herri Bat Gara”, ritorna il mostro di sempre: un mix di altruismo, grinta, generosità e tecnica sopraffina, che lo fa danzare sul campo, quasi pattinasse… La sera in cui i Giardini conquistano i primi storici Play Off provinciali, contro la “Caldaia”, realizza un immemorabile goal di rovesciata! Immaginare i Giardini, privi del prestigiatore, è ormai davvero impossibile… Anche ai play off si ritaglia momenti magici, come quando segna una cinquina contro la “barriera Viola”. Alla festa di fine anno, riceve l’ambitissima Coppa Goleador, grazie ad un bottino stratosferico senza precedenti nella storia: 89 centri!
Stagione ’01-’02
LA CONSACRAZIONE DI UN CAMPIONE
Terza stagione con gli scacchi, medesimo rendimento stellare, soddisfazini personali addirittura maggiori! Nessuno si stupisce più delle sue magie intramontabili, che a fine stagione varranno la promozione della squadra… Gioca la bellezza di 36 gare, segnando qualcosa come 86 reti, quasi tutte decisive, tutte bellissime! Mostruoso da subito, sin dalla gara contro le Isole Fiji in precampionato. Alla prima di campionato, nel 2-1 storico all’ “FC Terzolle”, non a caso, è sua la firma della vittoria. Dopo la sestina siglata al “Copacabana”, diviene capocannoniere del torneo. Memorabile la sua terza giornata, contro l’ “Arturo Scorte”: dopo aver ricevuto dalla società l’ambitissima Supercoppa del Giardino, in quanto miglior giocatore della passata stagione, sende in campo sullo 0-2, trascina la squadra, e capovolge quasi da solo il risultato in un roboante 8-2! Comune, Over35, Munda, Dram Drum, a turno, molti avversari inciampano nelle sue doti micidiali… All’ultima di andata, segna una cinquina al “Limo”,  prima di ripetere le sue magie d’andata, ancora contro “FC Terzolle” e “Copacabana”… Contro l’Arturo Scorte, purtroppo perde la leadership tra i marcatori, ormai trasformatosi da bomber infallibile, in furetto imprendibile, che dedica anima e corpo alla causa della squadra… e i risultati sono addirittura migliori! Anche quando gioca debilitato, come contro la Munda, è il migliore dei suoi, pur convivendo con una sorta di “maledizione dei pali” latente… Contro l’ “Arci Padule”, sono i suoi goal-prodezza al volo, a regalare ancora i Play Off ai Giardini,  che comunque inseguono ormai traguardi ancor più grandi… che raggiungono all’ultimissima giornata, quando battendo 11-4  il “Limo”, conquistano la Promozione e Bandini, con 49 centri personali, ottiene un ottimo quinto posto in classifica marcatori, e viene portato a gloria dai compagni. Se si pensa che le sue gare migliori in assoluto, le giocherà, non pago, negli inutili Play Off, ci si chiede se sia veramente umano. Il sinistro al volo da fuori, contro il “Badia a Settimo”, resterà negli occhi di tutti per sempre. Della sua lunga stagione di consacrazione, va ricordato anche il derby amichevole contro il “Rifredi78”, che conduce a metà gara per 8-2… Grazie alle sue giocate, finirà 9 pari ed il goal decisivo, sarà opera sua: il suo goal numero 200 con la maglia dei Giardini, siglato dopo appena 99 gare. La centesima l’avrebbe festeggiata la settimana dopo, in campionato, contro gli “All Skars”. A fine stagione cede volentieri al compagno d’attacco Zatteri, la Coppa Goleador, che la squadra gli consegna alla festa promozione!
Stagione ’02-’03 IL GINOCCHIO MALANDRINO…
Grandi goal, giocate di classe, per il suo precampionato micidiale, quando affonda squadre del calibro della “Trattoria i 2 G” e dell’ “Olimpica Firenze”: addirittura 18 reti in sei gare e i Giardini sognano una Promozione in discesa, grazie al loro campione… Invece il crak! Alla prima di campionato accusa un fastidio al ginocchio (probabilmente al menisco) ed inizia un calvario infinito! Alla seconda riceve per il secondo anno consecutivo la Supercoppa del Giardino, ma stavolta è decisamente meno allegro… Starà fuori ben 17 turni; un periodo interminabile per lui e per la squdra, che accusa terribilmente il colpo, precipitando presto vicino alle zone basse di classifica. Ma Bandini non abbandonerà mai i suoi compagni e sarà il vice di Cadetto per tutto l’anno. Quando tornerà, a fine torneo, contro il Fly Line, il gioco sarà nuovamente fluido e divertente e, soprattutto, i Giardini vinceranno e si salveranno… Il turno successivo, contro il “Rayo Fiorentino”, un suo memorabile goal di tacco, finirà sul programma calcetto+, di Tele37!!! Poi la vittoria contro i Boys ed un nuovo preoccupante stop, per un guaio al medesimo ginocchio… Dovrà vedere dalla panchina anche tutta la Coppa Europa… Speriamo che la jella lo abbandoni presto…
Stagione ’03-’04 CHE COPPIA CON LAMIONI!
Finalmente decisivo nei momenti decisivi! Finalmente oltre al genio c’è la sostanza e quanta… I primi Play Off provinciali di Promozione della storia societaria, sono in larga parte opera sua… Torna dal lungo infortunio durante il precampionato ed è subito 20-3 per i Giardini: vittima l’Euro 3! La più grande vittoria di sempre e Oba Oba Bando fa 3 goal in appena 20 minuti. E’ grazie a 4 autentiche prodezze-goal, che regala ai Giardini la prima vittoria in campionato alla quinta giornata contro i “Dipendenti Comunali”, in un momento davvero difficile per tutti. Con una prestazione delle sue, condita da doppietta , festeggia contro l’Abobo la 130esima gara con gli scacchi, e l’intesa con Lamioni è sempre più spettacolare… La sua miglior gara in campionato la gioca contro la Brigada Fiscal, battuta per 3-2, praticamente da una sua doppietta micidiale. Nell’occasione di infortna, ma stavolta, starà fuori pochissimo, anzi, sarà decisivo il suo costante e ricco di goal, finale di stagione, che varrà i Play Off. Nella fase finale naufragherà un po’ come il resto della squadra e contro il Buona Vista arriverà persino la sua peggior gara di sempre con la maglia dei Giardini, ma è solo un abbaglio… Il vero “prestigiatore” tornerà, in tutta la sua classe all’ultima gara, quando i Giardini batteranno per 6-2 la capolista del girone David2 e lui, oltre a risultare il migliore dei suoi, raggiungerà con una pregevole tripletta quota 280 reti in biancoazzurro!!!
Stagione ’04-’05 UNA DELLE POCHE NOTE LIETE…
Le prestazioni di Bandini sono una delle poche note liete di una stagione davvero avara di soddisfazioni per la squadra. Già dal precampionato si capisce subito che lui è di un altro pianeta, soprattutto nel match contro i “10 Cavini”, quando timbra un poker di razza. Con Lamioni e Zatteri è praticamente l’unico a trovar eil goal in questa fase di stagione. Il campionato non cambia certo i suoi standard: all’esordio contro il Riko FC festeggia con un altro poker sublime la sua 150esima in maglia a scacchi! Grandi soddisfazioni anche alla seconda contro il Giaguaro, quando riceve l’ambitissima supercoppa del Giardino, quale miglior giocatore della passata stagione, battendo Lamioni solo di 0,003 punti!! Le ottime prove si susseguono anche se la squadra intanto latita: contro il Gatto Party arriva il suo 300esimo sigillo personale con i Giardini. La sua miglior prestazione la gioca all’11esimo turno, contro Allanon: entra quando la squadra è sotto di due goal e cambia volto al match con una tripletta eroica, che peraltro aveva annunciato alla vigilia. Con il Riko, al ritorno, incanta ancora: sono le sue giocate di classe che trascinano finalmente i Giardini nella zona Play-Off. Ancora più meraviglioso in campo, quando, contro il Bagno a Ripoli, finisce addirittura marcando ad uomo il fortissimo bomber avversario e, dopo averlo annullato, va a segnare la doppietta negli ultimi minuti che vale un prezioso pareggio. La settimana dopo si ripete contro la Corazzata Potionkin, collezionando assist su assist davvero d’alta scuola. Purtroppo i continui sforzi spesi a fine torneo che regalano ai Giardini il quinto posto, gli provocano anche un infortunio che gli farà saltare i Play Off, dove, non a caso, la squadra non brilla… Con 41 reti stagionali è il capocannoniere principe del team, ma cede con cavalleria la Coppa Goleador a Lamioni, avendo già in saccoccia la Supercoppa.
Stagione ’05-’06 FORSE DISCONTINUO, MA SEMPRE MAGICO CAMPIONE…
Come al solito il prestigiatore viaggia a grandi numeri: 35 presenze, 55 goal, per uno tra i pochi a non aver troppo subito il salto di categoria. Il suo inzio campionato è devastante. Alla seconda giornata, nell’epica vittoria per 8-7 sull’Axa Sim, il campioncino inizia ad osare… E quando lui osa, la squadra vince contro chiunque! 4 goal magnifici, proprio nella serata in cui riceve l’ambita Supercoppa del Giardino per il suo 6,62 di media nella stagione precedente. Oltre alla palma del migliore, anche la leadeship conquistata in classifica cannonieri del campionato. Leadership che difende a forza di prestazioni incomiabili e goal contro il Giaguaro, quando prende la squadra sotto braccio e la trascina al secondo posto, ma non contro il NewTeam’99, incidente di percorso per lui e per tutti. La giornata successiva, contro i Giraffoni, è di nuovo Bandini-Show: festeggia assieme alla sua 180esima presenza in blu-elettrico, il suo 340esimo goal, e lo fa da migliore in campo assoluto. Il suo torneo prosegue con buoni risultati, anche se nel periodo buio della squadra (inizio 2006) non gioca certo meglio dei suoi compagni. Un nuovo vero e proprio exploit di “prestigio” lo vive alle ultimissime gare, nei big match contro “Viola Club la Fondiaria” e “Forca”. Nella prima, seppur acciaccato, recupera praticamente da solo da 0-3 a 3-3, mette lo zampino anche negli altri goal, è ovunque e fa letteralmente impazzire i forti rivali. Si vede che soffre per la difficile salvezza e fa di tutto per trascinare i suoi alla vittoria. Addirittura più impressionante nel match con la Forca, che fa davvero dimenticare a tutti, la discontinuità di metà stagione… Il goal del 3-2 che fa letteralmente sognare tutti i nostri tifosi, non lo dimenticheremo mai… Chiude con 27 reti in campionato, capocannoniere interno del club. Raggiunta la salvezza, il “prestigiatore” trascura un po’ i suoi gregari, dedicandosi al “beach volley”, proprio mentre imperversa il “Senza Fiato”. Si affaccia appena nel match contro il Caffè Baglioni, per festeggiare le 200 presenze in “blu elettrico”, ma la festa passa in secondo piano per le note vicende “argantiane”… Al Trofeo Estivo Csen, è tutta un’altra storia. La competizione lo stimola ben di più e lui torna a sfoderare ottime magiche prestazioni. 5 goal all’esordio contro il Gruppo Sportivo Grassina ed è subito capocannoniere; addirittura mitologico in coppia con Lamioni contro il Kaluma dis., quando i due gemellini del goal decidono nei minuti finali di recuperare un 1-4 e fanno vincere i Giardini tra l’estasi generale, a suon di grandiose giocate. Difende la leadership anche contro il Buratti, ma saltando il match col Custos deve arrendersi al forte centravanti avversario. La sua miglior prestazione stagionale coincide proprio con la finalissima del torneo, tanto attesa dai nostri. Gioca con un doloroso infortunio al torace e segna gli unici tre goal, che tengono vive le speranze “giardiniane” fino ai rigori. Splendido anche il rischioso suo penalty, il primo della serie: palo-palo-goal… Purtroppo, la lotteria famigerata non lo farà festeggiare, e alla cena di fine anno vedrà soffiarsi anche l’amata Supercoppa del Giardino dallo strepitoso compagno d’attacco Lamioni, che gli cederà comunque la Coppa Goleador 2006, per i 55 centri stagionali.
Stagione ’06-’07
A SUON DI MAGIE VERSO LA PRESIDENZA
Sarà difficile dimenticare per lui un’annata così ricca di emozioni personali che lo riguardano. Proviamo a riassumere la sua grande stagione attraverso le sue migliori prestazioni fino alla conquista della Supercoppa del Giardino e soprattutto all’elezione a presidente della squadra. Implacabile sin dal precampionato, in particolare contro Punto Atletico e Sorgane: letale, micidiale, generoso, altruista, già in piena forma torneo. All’esordio contro il Tortuga infatti è subito il migliore in campo, grazie al suo estro incontenibile, alla sua freddezza e ai pregevoli dialoghi con Lamioni. E pensare che ha un ginocchio un po’ in panne… Dopo il match con la Piazzetta alla seconda giornata è secondo in classifica marcatori e difenderà tale piazza anche la gara successiva. Tra le ottime prestazioni del girone d’andata da segnalare quella contro l’ACCVC, quando emerge anche finalmente tutto il suo lato grintoso… Il suo urlo contro l’arbitro che toglie ai Giardini la vittoria nel finale di gara, davvero resterà nella memoria… Con la Nave le sue reti sfondano quota 400!! Ma il vero momento d’oro della sua stagione da incorniciare inizia la giornata successiva contro il DeSpar! Tre “8” tondi nel pagellino: appunto DeSpar, Barcollo e prima di ritorno contro la Tortuga. Tre prestazioni magistrali da manuale del calcetto. Non molla mai un receupro, non sbaglia mai un passaggio, i suoi occhi sputano fuoco anche quando i compagni non girano… Hanno tutti tanto da imparare da lui… Col Barcollo addirittura un euro-goal di tacco! In febbraio il presidente Zatteri annuncia le sue imminenti dimissioni e già comincia ad intravedere solo in lui l’eventuale sostituto per la gestione del club. Lui non si emoziona e continua a macinare goal pesanti. Contro il Real Xtra trona sul podio dei cannonieri (terzo). La miglior prestazione dell’anno arriva nel momento più duro, contro la Pasticceria ad un passo dal titolo. Il goal alla Messi del 4-3 è uno dei più belli mai visti su simili campi, sia per la finta che ha mandato a farfalle due giocatori, sia per come ha eluso l’uscita del portiere! Purtroppo proprio dopo simili fasti compare l’ernia inguinale che tormenterà e condizionerà il suo finale di stagione. Chiude il campionato con 37 goal, IV in classifica marcatori, e, pur in precarie condizioni, gioca dei discreti play-off. Da segnalare in particolare la gara contro il Peyote, quando gioca per 50 minuti di fila costringendo probabilmente a psicoanalisi il diretto avversario. Il 28 giugno 2007 è un giorno che scorderà difficilmente, sia per l’ennesima Supercoppa del Giardino che conquista (miglior giocatore stagionale con 6,74 di media nei pagellini), sia per l’elezione a presedente dei Giardini con effetto immediato. Inzia così la gestione Bandini.
Stagione ’07-’08 SCUDETTO SUBITO!!!
Prima era un grande “prestigiatore” in campo, ora è degno del suo soprannome anche fuori dal terreno di gioco. E’ lui l’uomo della provvidenza, colui che rileva la pesante eredità di Zatteri e si prende l’onere di organizzare e gestire un gruppo datato, ma assetato come mai prima di veder fruttare tutto il raccolto seminato a fatica in questi anni. Ebbene la sua risposta è stata SCUDETTO SUBITO! Con fedeltà alla nuova causa, preziosissimo attaccamento alla squadra, è riuscito dove mai nessuno prima, a portare cioè i ragazzi alla vittoria del primo campionato in 12 anni di storia! Ma lo “scudetto”, chiamiamolo così, pur importantissimo, è solo un fattore in una stagione per lui pregna di soddisfazioni e vittorie dal punto di vista dirigenziale. Tutto ciò che di buono ha fatto sulla scrivania non ha trovato sempre riscontro personale in campo, complice una fastidiosa ernia inguinale che lo ha limitato per un po’ tutta la stagione. Quella che passerà alla storia come la prima gara dei Giardini seconda repubblica, quelli targati appunto Bandini, è l’amichevole contro il “prova a dire Cavedano” e non a caso il primo goal della nuova gestione lo segna proprio lui. L’ernia lo tiene fuori dai campi per l’inizio del campionato e lo si rivede solo alla quarta giornata. La prima grande firma sul torneo che i suoi ragazzi vinceranno, la piazza però alla sesta, quando affonda la “Nave” con una tripletta condita da un goal da fuori con un tiro micidiale partito in mezzo a tre uomini. Nel match contro la Selecao, la sua 250esima ufficiale con la maglia dei Giardini, sigla il goal numero 2300 della storia societaria. E’ sempre lui che, nel dopo partita, con l’indimenticabile “punizione” canora a Frosini, rallegra uno spogliatoio che senza la sua grande umiltà, il suo saper tenere i piedi saldi a terra, forse proprio in quel delicato momento avrebbe perso la via… Ad inizio girone ritorno salta ancora qualche gara a causa dell’infortunio che gli impedisce, anche al suo rientro, di giocare con la solita naturalezza, alla ricerca delle grandi giocate. Prodezze che comunque si tiene tutte in serbo per la gara decisiva, LA PARTITA, il match contro il Tutto Cuore che sancirà la vittoria del torneo. Estrapoliamo liberamente da quel pagellino: “(…)merita una super pagella(…)per il 2-0, goal di rara bellezza e di un’importanza estrema. Ma “8” sarebbe ancora troppo poco per colui che ha ispirato l’azione del 4-1, quella che ha chiuso di fatto il match, e per chi, nello spogliatoio, ha premuto quel play… Poi i Queen e We are the Champions hanno fatto il resto (…) Lunga vita al presidente”. Alla fine del torneo avrà totalizzato 21 reti, secondo solo al bomber Lamioni, nonostante tutti i problemi. Dopo l’esperienza non troppo esaltante in Golden League (male soprattutto il match contro l’H Sorgane, che lo vede girare ai minimi storici), rientra decisamente in condizione in tempo per la prima edizione del Torneo Bianco-Verde di Castello ed il nostro re Mida tutto ciò che tocca diventa oro: nuovo tripudio per i Giardini! Da incorniciare soprattutto la sua semifinale contro “Gli orfani di Giova”, forse la prima occasione, in tutta la stagione, in cui può liberare senza remore il proprio estro buttandosi il guaio inguinale alle spalle ed è davvero un bel vedere. Ma la perla la tiene per ultimo… La finalissima contro i robosi, “8,5” in pagellino, è in assoluto la sua miglior partita stagionale. Tutti a bordo campo si chiedono: “E’ un calciatore o un omino della play station”, ed il nutrito pubblico di Castello applaude a scena aperta le sue gesta… Con 13 goal in appena 5 match è il cannoniere della squadra al torneo di cui per pochissimo non è capocannoniere. Prima di chiudere i battenti di questa gloriosa stagione il presidente si gode con i suoi ragazzi la cena offerta dall’Atletica Castello e, pochi giorni dopo, prenota un tavolo vip all’Otel Ristoteather per la premiazione dei Giardini, direttamente dalle mani di David Guetta… Scene davvero impensabili ad inizio anno… Il nuovo glorioso presidente trova il tempo di inventare, in fine, anche un originale e divertentissimo modo di celebrare la festa di fine stagione: una partita mista con calciatori dei Giardini mischiati alle proprie fidanzate e tifose… Il risultato è stato uno spettacolo continuo… Se il buon giorno si vede dal mattino, dove può arrivare questo presidente?
Stagione ’08-’09
PRESIDENTE BI-CAMPIONE SUBLIME ANCHE IN CAMPO…
Secondo campionato vinto consecutivo al secondo anno da presidente… Per i Giardini è un vero e proprio amuleto e, a coronare la sua impresa da guinnes, una stagione, infortunio a parte, da incorniciare per quanto visto sul campo. Ne è dimostrazione la Supercoppa del Giardino che torna di diritto a casa sua. Prestazioni DOC già a partire dal precampionato, in particolare contro il Real Beuta, quando, emozionato da un recente abbraccio con Antognoni allo stadio, gioca proprio all’ “Antonio” con i suoi Giardini, che non è poi tanto una novità. Goal, assist, giocate eccellenti, e siamo appena all’inizio. Il suo girone d’andata 2008-2009, inizia con il Trofeo Uomo-Squadra, suo sin dalla prima giornata contro il KLF. Gli “8” in pagella, nel solo girone d’andata, saranno ben 3: contro Cavalli Marci, PSV Scandicci e Fendenti! Contro i primi, reduce da un guaio muscolare, gioca appena 10 minuti, riuscendo a fare cose inenarrabili e a segnare su rigore il suo 500esimo goal con la maglia dei Giardini, con tanto di fiera scritta sulla maglia. Negli altri due casi, oltre a sembrare Kakà coi Ringo Boys, fa emergere la sua preziosità anche fuori dal campo, riuscendo a risolvere le più delicate questioni di spogliatoio e a tenere unito il gruppo, qualità davvero rare che lui può sfoggiare. L’unico piccolo neo di un così eccezionale girone d’andata è il rigore che si fa parare contro il Buratti, nell’unica gara del torneo che i Giardini non vincono. Con una media voto periodo oltre al 7, la squadra gli consegna, dopo un’amichevole, il Trofeo Uomo Squadra invernale, il secondo consecutivo. Nel ritorno ha modo di riscattarsi proprio contro il Buratti, segnando 4 goal, tra cui, di sinistro, uno dei goal più belli della storia societaria, da posizione impossibile, con una selva di gambe davanti alla porta. Contro i Fendenti arriva il terzo Trofeo Uomo-Squadra consecutivo, incredibile record; una settimana dopo, contro il “Fa Buca” il secondo scudetto di fila da presidente, condito per lui da una splendida doppietta. Meritano citazione anche i dolcetti-scudetto della sua dolce metà Dalila… Il suo campionato si chiude con 30 goal all’attivo, quarto in classifica marcatori e secondo tra i suoi. Grande soddisfazione per lui anche nella sconfitta in amichevole contro l’Effepi, quando sigla il suo primo goal ad una squadra FiGC… I suoi Giardini venivano da 31 incontri da imbattuti!! In Golden League il suo momento magico continua. Contro la Forca, una delle più forti squadre in provincia, gioca sul velluto, con stra-dominio tecnico, colpi del fuoriclasse, dimostrandosi ormai l’unica arma dei Giardini un po’ spompi di fine stagione… Contro il Tortuga idem. Sono i suoi piedini fatati ad assicurare ai Giardini la prima vittoria in Golden League. La sua miglior prestazione stagionale in assoluto arriva contro il Deportivo Legea, una partita, la sua, che potrebbero trasmettere su “Sfide”. I suoi Giardini, finalmente vincenti, grazie ad una sua enorme prestazione, conquistano il loro massimo traguardo storico, la qualificazione alle eliminatorie di Golden League, proprio nella serata in cui, siglando il 540esimo goal, diviene il miglior marcatore di sempre della storia del club. Primato che poi riperderà a scapito di Zatteri nel torneo estivo di Castello, complice un brutto infortunio al ginocchio che lo terrà fuori dai campi a lungo: infortunio patito nella gara fatale ai Giardini contro l’Atletico Ios, dove, al termine di un’annata da incorniciare, troverà anche l’unica vera delusione, il primo cartellino rosso in carriera per un “vaffa” all’arbitro… Per lui ben 49 reti stagionali, secondo solo a Lamioni, per lui la soddisfazione di ritirare la coppa del campionato all’Otel, per lui, miglior giocatore stagionale, addirittura la sesta Supercoppa del Giardino. Immortale.
Stagione ’09-’10
SEMPRE PIU’ FINALIZZATORE
Gioca 4 delle prime 5 giornate di campionato e segna 5 goal, che gli valgono il terzo posto in classifica marcatori. Passa una settimana ed è ancora roboante doppietta che stende il Tortuga. E’ il giorno della sua 300esima ufficiale con la maglia dei Giardini ed il presidente lo festeggia con il suo goal numero 550! Queste le premesse di una stagione ricca di goal, dal rendimento più che positivo, anche se un po’ più avara, forse, di quelle gesta straordinarie che lo contraddistinguono da sempre. Da citare comunque tre serate davvero magiche. Prima di tutto quando con un poker d’autore affossa praticamente da solo l’Easy Market nel girone d’andata. Ma anche quando gioca il ritorno con la Orso Bruno arrivando direttamente in auto dalla eroica trasfertona all’Allianz Arena di Monaco. Per finire con la serata mirabolante della cinquina brasilera siglata al Tortuga. Con 31 goal in campionato è il presidente il miglior marcatore dei Giardini, quinto tra i cannonieri del torneo. Con la doppietta al Deportivo Legea in Golden League torna ad eguagliare Zatteri quale miglior cannoniere di sempre del club. Primato che diventa tutto suo una settimana dopo grazie ad un’altra doppietta, stavolta al ProEvolution Team. Sempre presente nell’amara Golden League 2010 per i Giardini, con 6 reti, sarà lui il miglior realizzatore del team, nonostante il rigore fallito contro l’Autoscuola Chiti. Durante l’esperimento “calcio a 7” si alterna tra la fascia ed il ruolo di seconda punta, con alterne fortune, salta qualche match e viene di nuovo raggiunto da Zatteri in cima all’Olimpo dei superbomber. Entrambi chiudono la stagione con 599 goal in carriera, per lui però la soddisfazione, con 57 goal stagionali, di essere il giocatore più prolifico in stagione e di ricevere la Coppa Goleador alla festa finale della squadra.
Stagione ’10-’11
NUOVO MARCATORE PRINCIPE DEL TEAM
Ko per infortunio durante tutta la preseason, rientra alla seconda di campionato ed alla terza è già capocannoniere. Il forte bomber Mordini lo supera la settimana seguente, ma lui, per molte gare, resta ancorato al secondo posto. Con la tripletta alla Samminiatese Pozzi torna ad essere anche il miglior realizzatore della storia giardiniana con 615 centri. Questo prestigioso primato se lo contende con Zatteri in tutto il periodo natalizio, ma, dopo un poker sontuoso alla Marzocco, lo fa defitivamente tutto suo. Le pagelle sono il solito susseguirsi di “7”, serie bruscamente interrotta da un “4” davvero inusuale per lui, a causa di un ritardo ingiustificato al ritorno contro il Granducato. La Samminiatese gli porta un gran bene visto che anche al ritorno fa cose superlative. Ormai terzo indiscusso tra i marcatori del torneo, oltre agli “assist maravilla” e ai goal superlativi, gioca da autentico leader, da capitano aggiunto, catechizzando i compagni e richiamandoli alla giusta concentrazione… E’ davvero un bel vedere… Ma non è ancora al massimo… Il top lo raggiunge alla penultima contro l’Easy Market, la sua superprestazione dell’anno. Ha due marce in più di tutti gli altri e in un fazzoletto di prato fa cose davvero egrege ad una velocità che non si racconta. I suoi dialoghi con Lamioni, in quell’occasione, ricordano davvero i tempi d’oro dell’AM Sega… Chiude il campionato con 44 goal, terzo dopo due superbomber, ma, dopo aver segnato il goal numero 3200 della storia giardiniana in amichevole contro l’AC Risiamo, gioca le finali senza particolari acuti. La gara in cui lascia più il segno è quella decisiva, il quarto di finale contro l’Antico Toscano. Si deve a lui lo stesso disputarsi del match, visto che, da bravo presidente, navigando in rete, si accorge, a poche mezzore dal fischio d’inizio, dell’orario variato ed evita ai nostri la beffarda sconfitta a tavolino. In campo è una furia, si carica la squadra sulle spalle nonostante un infortunio al ginocchio, segna tre goal (uno splendido su calcio di punizione), l’ultimo, proprio all’ultimo secondo, che permette ai Giardini di conquistare in extremis la lotteria dei calci di rigore. Purtroppo proprio durante la serie, sbaglia il suo penalty, sfortunato errore che costa l’eliminazione alla squadra. I guai al ginocchio gli fanno chiudere in anticipo la stagione, finita come era iniziata… Ai box… Ma grazie ad una media voto sontuosa di 6,58, con un trofeo prestigioso in più. Sua infatti, ancora una volta, la Supercoppa del Giardino, consegnatagli all’Anchetta, alla festa di fine stagione. Applausi a scena aperta.
Stagione ’11-’12
CALVARIO SENZA FINE
Appena 11 gare e 16 goal in una stagione da calvario, davvero da non augurare a nessuno… Sempre alle prese con problemi alle articolazioni delle gambe, in particolare guai ad un ginocchio e ad una caviglia, non riesce mai ad esprimersi a pieno per quello che è il suo noto valore, né riesce a dar continuità alle sue prestazioni. Salta a piè pari il precampionato e si riaffaccia in gruppo alla prima ufficiale con la Diamo Losca, segnando e giostrando bene, quasi ad illudere che il peggio sia passato, invece siamo solo all’inizio dei suoi massacranti guai fisici. Nel girone di andata presenze col contagocce e rendimento vistosamente limitato dal dolore. Sotto Natale è costretto di nuovo a cedere a Zatteri lo scettro di miglior marcatore storico del team. Quando si rivede dopo la sosta, ben impressiona col Macchessegrullo, prima di finire ancora una volta a girovagare tra chiropratici, dottori, specialisti… Ancor meno presenze, se possibile, nel girone di ritorno, (con addirittura un insolito ritardo al campo da segnalare), zero apparizioni alle finali, non fa in tempo ad intravedere la soluzione per un guaio fisico, che ne spunta uno nuovo. Per il presidente, una stagione sfortunata da buttarsi il prima posibile alle spalle, per tornare al più presto protagonista sul campo.
Stagione ’12-’13
GIOIE SCUDETTO E CRAC LEGAMENTI
21 goal, 25 partite e 4 momenti chiave per il presidente dei Giardini nella stagione del terzo scudetto. Il primo lo vive nel girone d’andata, nel match del 10-0 senza storia al Piazza United, quando sfoggia numeri principeschi, che non gli venivano da tempo, come il goal al volo di contro-balzo che resta uno dei più belli della stagione. Alla fine di quel match sarà tripletta e 690 goal in carriera… Il secondo momento clou avviene nel girone di ritorno, contro il Polcanto, alla sua 390esima in Gvl. E’ il migliore in campo in assoluto e tutte le noie fisiche che lo affliggono sembrano solo un brutto ricordo. Finalmente sembra anche aver capito a pieno la fase difensiva, fattore di vitale importanza in una stagione in cui viene eletto nuovo Play arretrato della squadra, dopo il “più o meno” ritiro di Antonelli. Ma la miglior prestazione assoluta la sfodera all’ultima giornata, nel match che vale il terzo scudetto contro il Meeting. Dopo una prima frazione di attenta marcatura sul rapido attaccante avversario, scioglie le brighe nella ripresa con l’incredibile percussione che porta al suo 20esimo centro stagionale e al 7-3 che stronca di fatto la “rimontuccia” tentata in un primo tempo dagli avversari. Un goal che sarà a lungo ricordato come quello che ha sancito, nella mente di tutti, la vittoria del terzo scudetto… Davvero un onore che a segnarlo sia stato il presidente. Il quarto momento topico è però assai drammatico… Vive un inizio estate assente in Gvl e si concentra in un torneo con i suoi amici storici di compagnia, torneo in cui va a gonfie vele sfoggiando fior fior di prestazioni, fino purtroppo al crac/legamenti in semifinale, che, ahinoi, gli costerà un lunghissimo stop.
Stagione ’13-’14
PURTROPPO SPETTATORE
I legamenti rotti costringono il presidente ad una lunghissima stagione da spettatore non protagonista. L’operazione, che viene eseguita a Genova, prima della fine dell’anno e proprio mentre i Giardini stanno affrontando il campionato con fatica, viene sostenuta con successo, ma i tempi di recupero restano lunghi… Presente comunque a tutte le principali iniziative della squadra, compresa un’epica trasferta viola in Danimarca, trova il coraggio, proprio a fine stagione, di riaffacciarsi in campo per testare il proprio recupero. Accade nella mitica serata al bianco-verde del match contro l’ASD Valiant, quando prima riassaggia il terreno di gioco per una decina di minuti scarsi, ad un anno esatto dall’infortunio, destando buone impressioni, poi finisce trangugiando ben 11 shottini (qualcuno millanterà delle scorrettezze) durante la prima storica edizione del GVL DART, il torneo di freccette gvl nel giardino del Patron, che lo vedrà trionfare su tutti.
Stagione ’14-’15
PIAN PIANO TORNA LUI…
La stella giardiniana per eccellenza, in barba all’età che avanza pure per lui, sta piano piano tornando ai suoi livelli dopo il lunghissimo stop. Già in pre-season fa parlar di sé per il “Corri la Vita”, percorso il 1h e 12’… migliore tra i nero-arancio… Col Dema’99 arriva la tanto attesa 400esima gara in Gvl, festeggiata con doppietta, in un pre-campionato che lo vedrà miglior marcatore Gvl. La più grande soddisfazione del girone d’andata è il goal numero 700 in carriera, che arriva contro la Rubino, per il resto prosegue il lento ma costante recupero dei propri mezzi. Già nel girone di ritorno si iniziano a vedere i suoi storici lampi di luce. Una delle più belle prestazioni la regala col Bellavita, sia per gli ottimi spunti offensivi, sia finalmente anche per la giusta gamba in copertura. Ed improvvisamente, rigenerato dalla memorabile trasferta Gvl a Londra, ri-eccelle anche in continuità… Solo una settimana dopo infatti è tra i migliori protagonisti di una delle più belle vittorie di sempre del team… Quel 2-1 al Macchessegrullo da antologia… Chiamato a svolgere un ruolo non suo (il pivot…), per una ben precisa strategia tattica arancio, è lui a trovare il guizzo del goal decisivo per la vittoria, nel bel mezzo di 50 minuti di orgoglioso impegno, abnegazione e generosità… Sarà un caso, ma la stessa sera la squadra lo premia col “Trofeo Uomo-Squadra”… una roba a cui la sua bacheca è ben abituata… Chiude il campionato con 19 goal all’attivo, secondo solo al bomber Lamioni. Tenere simili ritmi anche alle finali, dopo il suo calvario, è davvero dura, ma alterna prove da crisi di identità (vedi match davvero buio col Granducato…), ad esibizioni di magia pura, come la sua miglior gara stagionale in quel degli Assi, contro il fortissimo Grassina, quando da solo prova ad imbastire una rimonta leggendaria, che per un niente non si compie… Forse la prima vera gara totalmente “da Bandini” dopo mesi e mesi di attesa… Tutto pochi giorni dopo l’ottimo pane sfornato per la “cinghialata Gvl”… Altro suo marchio di fabbrica ormai… Un po’ desaparecido nei tornei estivi, anche per qualche ricadutina fisica, trova comunque modo di gioire alla festa di fine stagione, alzando al cielo il “Premio Fair-Play” per gli 0 cartellini subiti in ben 26 incontri disputati. Campione anche in questo.
Stagione ’15-’16
IL PREDATORE
Sin dall’esordio di pre-season, contro il Takkete Team, si intuisce che i guai fisici sono ormai un brutto ricordo. Subito migliore in campo, tornato in tutto e per tutto, con le sue magie, le sue accelerazioni, sarà lui il vero grande acquisto della stagione arancio. La luce gli si riaccende, anche in gare ufficiali, in modo definitivo, nel match di campionato contro i Disperati… A pochi minuti dalla fine di un primo tempo anonimo per la squadra e per lui, tira fuori dal cilindro un goal fenomenale, che gli riconsegna ufficialmente fiducia e consapevolezza nei propri mezzi. Nella ripresa sembra Pelè e vince di fatto da solo una delle più combattute gare della stagione. Solo una settimana dopo, contro il Loto, le prodezze si ripetono. Ormai lo chiamano tutti “il predatore”, perché il suo scherzare e attendere la preda per tutto il primo tempo, per affondare la presa in modo spietato nella ripresa, diviene una sorta di marchio di fabbrica. Magie che non si contano, in un momento di forma davvero top. Qualche acciacco muscolare, poi il ritorno in pompa magna nella bellissima vittoria per 7-6 sul Vanga, girone di ritorno. Tripletta per lui, tutti goal di rara bellezza, e sono già più di 30 in stagione… Il più bello, quando mette a sedere il portiere e deposita in rete… Applausi scroscianti. Contro il Peyote, altra memorabile vittoria di un goal, il tema della serata è: lancio millimetrico di Lamioni, e accelerazioni evergreen del nostro bellissimo presidente. In quella stessa serata, in cui sfoggerà ancora una volta una tripletta, si può ammirare il suo memorabile goal di punta esterna, imparabile, da posizione impossibile, sicuramente uno dei più belli della stagione. Ma c’è persino di meglio… La gara contro la Rubino, sicuramente la sua miglior prestazione stagionale, anche se per i Giardini finisce in parità. Gli occhi luccicano a tutti… quando gira in questa maniera, in barba all’età, in barba agli acciacchi… Dopo la solita fase di studio silente, inizia la ripresa con un palo e due goal in appena 120 secondi, un autentico cobra all’attacco, che trascina dietro sé tutto il branco. Ma è sul goal di Lamioni che commuove davvero… Quando appoggia per il bomber dopo aver bevuto di fatto ogni singolo avversario… Mostruoso. Chiude il campionato con 19 goal all’attivo, più di chiunque altro. Una distorsione alla caviglia lo tiene purtroppo ai box per buona parte delle finali, ma nelle poche apparizioni al Biancoverde ritrova subito la gloria perduta. Contro i giovani diavoli Top@Players ad esempio, è l’unico giardiniano a tenere il passo e a nascondere l’enorme differenza di età… Chiude la stagione secondo solo a Lamioni, in quanto a goal e, siccome il bomber non può vincerla da regolamento, riceve ancora la Coppa Goleador del team, vantando la bellezza di 42 sigilli personali siglati in una trentina di apparizioni.
Stagione ’16-’17
UNA LENTE CHE VALE UNO SCUDETTO
Stagione più “normale” rispetto ai suoi standard, se “normale” appunto, si può definire un’annata sportiva condita da 25 reti in altrettante presenze. Vuoi l’età che comunque avanza anche per lui, vuoi l’altissimo tasso tecnico di tutto il collettivo, che fa comparire meno le individualità di pochi, per favorire il bel gioco di tanti, fatto sta che la sua “normalità” è comunque un gran bel vedere. Le serate da “prestigiatore” comunque non mancano, forse sono più rare, ma in esse vi è concentrata l’essenza e la bellezza stessa del calcio… Nel girone d’andata è protagonista assoluto nella vittoria sul Bar Argentina… Vittoria di misura… Di un goal… E lui ne segna uno, il primo, che risulterà davvero pesantissimo nell’economia del match e della classifica… In quella gara, ricca davvero di sue perle balistiche, resta alla memoria di tutti soprattutto uno stop aereo, alla Borja Valero, poesia calcistica allo stato puro. Ma è nel girone di ritorno che le gare extraterrestri si fanno più fitte. Contro la Politenniha vive la goleada Gvl da migliore in campo, ma in tale occasione, la magia vera la fa fuori dal campo… E’ lui infatti che si accorge del cambiamento del calendario CSEN, a poche mezz’ore dal match… Fa venire il mal di stomaco pensare come sarebbe stato, con una sconfitta a tavolino, senza quel guizzo, il proseguo del cammino Gvl in campionato… Contro i Disperati, di cui è vera bestia nera, alla sua 470esima in Gvl, è letteralmente devastante. Nel 3-2 importantissimo per la corsa scudetto, sigla una doppietta che pesa più di una balenottera… Soprattutto quel goal in pieno recupero, con l’arbitro che ha già il fischio in bocca, è un tassello del puzzle scudetto davvero fondamentale. E dire che questa sua serata di grazia viene vissuta davvero per miracolo… Grazie alle sue prodezze è vero, ma grazie anche all’ “ottica” del centro commerciale del Gignoro, che del tutto fuori orario, gli rimedia la lente da contattto che aveva perso… Anche questo va interpretato come un incastro divino nella corsa scudetto… La sua miglior prestazione dell’anno, come ogni campione che si rispetti, la sfoggia però proprio quando più conta… nel match-scudetto contro il Loto, che interpreta da assoluto migliore in campo. Suo il bellissimo goal in avvio, ma soprattutto suo il vangelo calcistico dettato al minuto 24… Prima col gran goal del 3-1 che stende gli avversari fino a quel momento più che in partita, poi, proprio in virtù di questo, neanche un minuto dopo, sul gong della prima frazione, col goal del 4-1, il goal che più di ogni altro nell’arco della stagione, ha emanato, seduta stante e in modo travolgente, puro aroma di scudetto… Sparute e decisamente meno appariscenti le sue apparizioni post-torneo. Ma quanto visto prima basta eccome a soddisfare anche i palati più fini…
Stagione ’17-’18
MISTER 800 GOAL… MISTER 500 PRESENZE…
Passa un altro anno, qualche acciacco in più, un po’ meno fiato anche per il prestigiatore, che cala un po’ in rapidità, ma mai in impegno e dedizione. La prima vera emozione della sua 19esima stagione giardiniana la vive nel girone d’andata in occasione della splendida vittoria Gvl contro l’FC Disperati, quando, con una zampata vincente, riesce a sbloccare la disputa dopo una manciata di secondi di gioco, con l’800esimo goal personale in maglia GVL… Orgoglio e onore davvero per pochi intimi… Una grande ricorrenza arriva anche nel girone di ritorno, anche se stavolta si tratta di una triste serata, quella della debacle contro il Bar Argentina futuro campione, che strapperà lo scudetto dal petto dei Giardini. In tale occasione, gioca, da migliore in campo assoluto, la sua gara numero 500 con la maglia dei Giardini… Altro traguardo prestigioso davvero riservato a pochi intimi. Il neo 500enario collezionerà ben 26 presenze in stagione, condite da 12 goal, non un bottino eccezionale per un cecchino del suo calibro, ma, lo dicevamo, l’età avanza anche per lui che riesce a garantire molti gettoni presenza, ma inizia gradualmente a lasciare i numeri di prestigio e la scena, anche ai compagni più giovani. La sua classe cristallina resta però ancora in grado di sfornare serate di grande luminosità… Un esempio lampante è la sua gara dell’anno, giocata in amichevole a Castello contro il Rifredi’78. In una serata in cui, senza troppe pressioni, gioca solo per diletto, riesce a mettere insieme scatti alla Bolt, che salvano la porta dei Giardini da goal praticamente fatti, e, proprio all’ultimo secondo di gioco, una rete mirabolante, con un tiro dalla traiettoria incomprensibile, che vale il prezioso pareggio decisivo, contro un avversario di così grande blasone. L’abbraccio di tutti i compagni è la testimonianza che le cartucce ci siano ancora… Eccome…
Stagione ’18-’19
FRASE CELEBRE: “CHE IL CACI CUOCIA BENE LA CARNE…”
La stagione si apre col suo passaggio di testimone ad Antonelli, nuovo presidente del team. Un modo per far sentire l’ormai desaparecido dal campo nr. 24, ancora parte integrante del mondo Gvl. Con questo atto formale si chiudono i suoi 11 anni di presidenza, tracotanti di trofei e soddisfazioni. In campo, sembra incredibile, ma l’età inizia a farsi sentire anche per lui… Non è certo il fulmine di guerra di qualche anno fa, ma quando c’è fa decisamente ancora comodo, nonostante giri a marce leggermente ridotte. Di tanto in tanto ci scappa sempre la super-prestazione, che ricorda a tutto il popolo Gvl l’incredibile estro che è in grado di offrire il suo repertorio. Nel girone d’andata, la sera che porta il suo nome alla ribalta, è senza dubbio quella della vittoria per 6-2 sul Real Vaginad… Nella sua doppietta c’è anche lo storico goal numero 5mila dell’epopea Gvl, un evento che viene festeggiato dai suoi compagni all’Aviazione nel post- match, con panino e birra pagati all’autore della prestigiosa marcatura… La prima prestazione davvero degna dei suoi numeri, arriva invece nel girone di ritorno, quando è protagonista assoluto della bella vittoria per 4-1 sui Celtics Puppets… Trattasi di una collezione di magie a ripetizione, come se il tempo per lui si fosse fermato. Il goal non arriva, ma assist e grandi giocate non si contano e valgono un’immensa fetta di vittoria. Per il secondo acuto di classe invece, non potrebbe scegliere momento migliore… I Giardini sono impegnati nella difficile gara contro l’Atletico Sangio, sfida che vinceranno 3-1 e che varrà la seconda piazza ad un solo punto dalla vetta e la matematica qualificazione in Top, con ben due turni d’anticipo. Lui giostra da assoluto migliore in campo. Una rediviva condizione fisica gli permette di inventare un super assist e di siglare il pesantissimo goal del vantaggio Gvl… Davvero una serata da favola, magica, degna del suo soprannome di prestigiatore, se si pensa soprattutto al meraviglioso annuncio che aveva regalato ai suoi compagni durante la fase di riscaldamento. La sua Eleonora è in dolce attesa…. L’annuncio avviene con la memorabile richiesta per il Caci, affinché cuocia bene la carne alla prossima reunion nel terreno del Patron… Questo il modo davvero originale, con cui sorprende tutti e riempie di gioia ed orgoglio i cuori di un intero popolo. Il pranzone in questione avviene poche settimane dopo, nel periodo TopEasy dei Giardini, partecipatissimo, e la dolce attesa di Eleonora viene celebrata a dovere con i calici issati al cielo. La sua stagione prosegue poi con questa immensa responsabilità acquisita, con rendimento certo più che discreto, pur senza nuove serate di gloria assoluta a livello individuale. Chiuderà comunque con 26 reti, nelle ben 28 gare disputate. Sembrano sempre numeri di un giovincello… che sta per diventare papà…
Stagione ’19-’20
BENVENUTA ARIANNA
Stagione in sordina anche per il prestigiatore quella sporcata dal Covid… Appena 14 le gare disputate, senza neanche troppa continuità e soprattutto senza riuscire ad esibire i numeri di classe sopraffina altisonanti, che hanno riempito le pagine di tutta la sua carriera. 38 primavere iniziano a farsi sentire forse anche per lui e prestazioni davvero memorabili in questa sua annata sportiva non si ricordano. Si ricorda comunque un buon inizio del girone d’andata del campionato, con qualche prestigioso “7” messo in fila nel pagellino di questo sito.  Quella che in campo è stata forse la sua più faticosa stagione degli ultimi anni, fuori dal terreno di gioco, resta invece in assoluto l’annata più importante… A mezzanotte e 20 minuti del 24 settembre, poche ore prima della seconda gara di precampionato del team, viene infatti alla luce la meravigliosa Arianna e il popolo dei Giardini, orgoglioso, festeggia il suo arrivo rifilando ben 6 reti alla fortissima compagine degli Stop Player. Merita senza dubbio citazione anche la sua superperformance alla grigliata virtuale GVL del 25 aprile, ovvero quella vissuta dal popolo dei Giardini, via web, durante il lockdown… In tale occasione sforna il suo mitico pane marchiato GVL, come abituato a fare per le grigliate vere e proprie. Applausi. Anzi, ola.
Stagione ’20-’21 LA “23” MENO APPARISCENTE DI SEMPRE
8 presenze, 2 reti soltanto, nella stagione sicuramente meno appariscente della sua gloriosa carriera. Grandi colpe ce l’ha il periodo pandemico, che gli consente poca continuità, elemento fondamentale per un giocatore con le sue caratteristiche. Resta il fatto che quanto visto in campo non è propriamente ciò a cui il mondo dei Giardini è abituato. Dopo un buon approccio in precampionato, il suo rendimento va un po’ in calo, fino alla deludente prestazione alla “Resa dei Conti” contro il NowFc, quando si mangia un’occasione d’oro che pesa come un macigno sul risultato finale e sul nefasto esito della competizione. Poi la lunga pausa, il rientro un po’ a singhiozzo, con prestazioni mai mediocri, per carità, ma troppo normali per un giocatore col suo potenziale… La bimba piccola (vera meraviglia), le nuove responsabilità, nuovi orizzonti di lavoro, fanno si che il calcetto non sia certo più al centro del suo mondo, ma la speranza di ammirare ancora il prestigiatore che fu, resta indelebile e intaccabile nei cuori di tutto il suo popolo.
Stagione ’21-’22 UNA STAGIONE BARZOTTA Doccia fredda per tutto il popolo GVL ad inizio stagione, quando il prestigiatore annuncia il suo ritiro dal roster dei titolari, la sua intenzione di mollare l’impegno fisso e di rendersi disponibile solo nei casi in cui la squadra risulterà carente di disponibili. In realtà lo vedremo in campo solo in 3 occasioni, ed entrerà nel tabellino marcatori soltanto una volta, numeri lontani anni luce dal devastante fenomeno che fu. Riesce comunque a vivere anche lui una serata di gloria old style, alla quarta giornata del Torneo estivo “Senza Fiato”, quando è chiamato a giocare la sua 560esima in GVL contro l’Atletico Barzotto. Inaspettatamente pimpante, giostra da play basso, regalando un goal e un assist nel tiratissimo 3-2 in rimonta, che permette ai Giardini di mantenere la leadership nel girone. “Barzotti” appunto gli avversari che ci hanno ricordato le sue grandi doti, barzotta però anche questa sua stagione da mera comparsa.
Stagione ’22-’23
CHE NOSTALGIA…
Nella stagione più anonima della sua carriera in GVL si contano appena 4 presenze, condite da un solo misero goal siglato nel torneo estivo al Real Boom… Davvero poco per il terzo miglior marcatore attuale della storia del club. Assente purtroppo anche a Verona… Al gruppo manca terribilmente. La speranza che torni presto ad occupare un ruolo fisso e a riconfezionare magie è davvero tanta in tutti i cuori giardiniani.