Dove sono i Giardini?

Eppure in foto sono sempre così belli… Oggi ci chiediamo proprio questo: dove sono i Giardini? Possibile che una squadra di così grandi blasone ed esperienza, non riesca a far più risultati, non riesca a difendere un 3-0, noi che eravamo famosi per essere una delle difese più chiuse ed inespugnabili della provincia. Possibile che si collezionino soltanto figure di m… La Virgin Cup racconta di una squadra che non gioca mai all’altezza, che perde con squadre di fatto meno attrezzate e certo molto meno esperte… Condizioni atletiche penose, ricorsi gestiti in modo discutibile, risse e squalifiche esemplari… e anche lì, gestione spogliatoio molto discutibile. Gli altri ci additano come “i peggio”, è successo anche ieri sera dopo un paio di fallacci killer, e ci risulta davvero difficile dar loro torto. Dove sono i Giardini? Anche contro il Casablanca, certo, non si sono visti… La squadra riabbraccia dopo tanta attesa il gioiellino DeLeonardis e l’approccio al match dei nostri è devastante… Subito si intuisce che Scialdone del Legnaia non è niente di che, i campioni sono ben altri…, se i Giardini girano come sanno… Si gioca ad una sola porta e i Giardini si dimostrano da subito più squadra e di livello tecnico certamente superiore ai rivali di serata. Solo nel primo minuto sfiorano il goal al termine di due grandi azioni sia DeLeonardis che Sborgi. Il vantaggio dei nostri arriva proprio a firma DeLeonardis, dopo un rigore non concesso ai rivali per un mani in area… Sulla stessa medesima azione… Un po’ di fortuna, è vero, ma come si vedrà nel corso del match non si fa in tempo ad abituarsi… Su una conclusione di Pieri da fuori, più un passaggio di un tiro, nasce poi la carambola vincente di Sinameta per il 2-0 dei nostri, ma i goal arrivano addirittura a 3 dopo la sassata al volo di DeLeonardis, dalla lunga distanza, che si insacca sotto all’incrocio… Sembra la classica partita dalla goleada scontata. Sul mancino del Patron, in campo per pochi minuti proprio per far rifiatare DeLeonardis, capita il pallone del 4-0 facile facile, ma la sua conclusione è sbilenca. Proprio il Patron poi, si perde il difensore centrale su un corner, il cui tiro da fuori vale il 3-1… E’ il goal spartiacque. Da qui in poi trovare tracce dei Giardini diventa un’impresa. Che succeda in questi frangenti nelle testoline dei nostri non è dato saperlo, fatto sta che la squadra, in meritato vantaggio, smette di correre, di battersi, si sbilancia ad ogni azione, aprendo praterie per i rivali che, seppur privi di campioni, vanno al doppio di velocità. E’ l’unico modo per subire un avversario simile. Antonelli, parando di tutto di più, tiene viva la disputa il più possibile, poi, su un pasticcio nato dai piedi di un Dimita piuttosto scarico, arriva il 3-2, seguito a breve distanza, dal dolorosissimo 3-3. Nell’occasione male in copertura proprio DeLeonardis, al quale comunque si può rimproverare davvero poco. Proprio il talento del Castello con la 61 sulla schiena, ha la palla del possibile 4-3 sul gong di frazione, ma ad un passo dal portiere, gliela spara incredibilmente addosso. Nella ripresa Giardini completamente già arresi e non pervenuti. Nel giro di una manciata di secondi la squadra subisce il quarto ed il quinto goal rivale, due goal praticamente fotocopia, con l’attaccante rivale che finta su un Pieri decisamente  meno lucido del solito e sigla di destro. I Giardini si affidano ai numeri di DeLeonardis, ma il giovane viene fermato dal palo. Quando tutto sembra perduto è uno dei pochi giardiniani da salvare a riaprirla. Antonelli, con una delle sue punizioni-sentenza, prova a far da sveglia ai suoi… Ma non c’è neanche il tempo per festeggiare, che arriva subito il 6-4 rivale, con Sinameta sonnolento, che si vede sfilare il proprio avversario diretto. Dopo aver colpito un altro legno (e due…), DeLeonardis trasforma la propria personale tripletta… Un nuovo goal-speranza nato da una pregevole giocata di Maschio, bravissimo nel calciare a sorpresa una punizione dal limite. Giardini brutti, per carità, ma comunque ampiamente meritevoli del pareggio. Siamo in pieno recupero quando la palla d’oro capita sui piedi di Dimita. Il numero 34 attende che il portiere sia totalmente a terra e spara a botta sicura, ma il pallone si stampa sul palo (e tre…)… Stavolta più che la sfiga sembra un errore e piuttosto grossolano… Sull’azione che segue, con i Giardini super-sbilanciati, arriva anche il 7-5 che chiude i conti… Stasera, presso il ristorante “la Perla” di Marina di Cecina, a margine di una cena con le famiglie, pare si terrà un summit tra quattro “vecchi” del team, e altri saranno certo contattati telefonicamente. Troppe cose non tornano. Troppi fattori deludono. In pochi sperano lunedì di raddrizzare in torneo, è vero, e presto i Giardini saranno in ferie per riprendersi da una delle più brutte stagioni di sempre… Ma prima che la voglia passi del tutto e un po’ a tutti, anche a chi di solito ne ha da vendere, già in ottica anno prossimo, alcune questioni devono essere messe subito sul tavolo. Intanto si festeggiano (usare tale verbo stona e non poco…) le 500 gare in Gvl di Frosini. Traguardo più che invidiabile.