Caduta a picco

La Golden dei Giardini è già finita. La squadra crolla a picco, come gli “zingari” dello scorso week-end tra le rocce del Brenta, ed esce con appena due vittorie all’attivo, di cui una a tavolino. Un mestissimo risultato che evidenzia come quello attuale sia forse il peggior momento del team da 20 anni a questa parte, ovviamente stando ai risultati… I Giardini sembrano spompi, svagati, mentalmente confusi e al momento davvero poco propensi ad accettare una grande verità… Ovvero che gli anni passano per tutti, che i sistemi per migliorare le cose ci sono e uno potrebbe essere il metodo di gestione minutaggio nei match ideato da Dimita… Che occorre sacrificio, amor proprio, ma prima si digerisce questo passaggio, prima si tornerà a divertirsi. Alla Virgin la squadra subisce l’eliminazione da una squadra ostica ed esperta, per carità, ma i “Nonni Mababu” li conosciamo, sono comunque nettamente alla portata dei Giardini e per una volta non possiamo certo dire di aver perso con gente più giovane… Forti di un proprio discutibile ma molto efficace sistema di gioco, loro si, hanno saputo far fruttare le proprie conoscenze e metterle al servizio di un calcetto, il loro, vincente e ancora longevo. La sfortuna ai nostri non è mancata, soprattutto nelle giocate decisive, ma la vittoria dei rivali di turno è sacrosanta e ultra-meritata, seppur davvero poco digeribile… I Giardini si presentano alla Virgin privi di Frosini, dei portieri Viappiani e Manetti e soprattutto di Lamioni, presente comunque in qualità di spettatore a bordo campo. Sinameta poi arriva con immane ritardo per motivi di lavoro e, lavorando per la società che sponsorizza la squadra, trattandosi del match dell’anno, la cosa è piuttosto grottesca. La trama del match è molto semplice… Possesso palla continuo degli avversari, che fanno correre il pallone molto bene più che correre loro, e buona fase difensiva dei Giardini, ben arroccati dietro, ma completamente sterili in fase di possesso. Gira poco e male il capitano, che sta vivendo il picco più basso della sua stagione, non sembra particolarmente ispirato neppure Bandini e persino Dimita, dal quale ci si attende molto, non appare in serata di grazia. Nel quintetto iniziale l’unico che pare veramente convinto è Sborgi… Questo la dice tutta sull’approccio dei nostri. Un palo clamoroso salva la porta GVL ancora difesa da Antonelli, ma attorno a metà frazione i Giardini pareggiano i conti della sfiga con l’unico vero spunto da applausi di Bandini, che coglie in pieno la traversa. Proprio Bandini si rende poi protagonista del primo rischio difensivo Gvl e gli avversari non perdonano portandosi in vantaggio. Entrano Pellegrini, Zatteri, Sinameta, forze fresche insomma, cambi ravvicinati che sorprendono nettamente gli avversari dal punto di vista fisico. Soprattutto il Chino, alla 70esima presenza in Gvl, pesca presto il preziosissimo punto del pari con uno dei suoi colpi da fuori. Un’altra conclusione di Zatteri, alla 690esima con l’11 dei Giardini sulla schiena, sfiora di poco il goal del vantaggio, ma è un fuoco di paglia… Presto i “Nonni Mababu” riprendono il predominio della disputa e si dimostrano più attivi e convinti dei nostri. Pellegrini sottovaluta la girata di uno di loro, che sorprende nettamente Antonelli con una conclusione sul primo palo, ricordando a tutti, se ce ne fosse bisogno, che il nr.24 tra i pali, per quanto portato, è un adattato… Pochi istanti prima della pausa poi, nuova imbarcata subita dai nostri, davvero poco reattivi nell’occasione, e rete del 3-1 che complica di brutto le cose. La ripresa però inizia con maggior piglio. Una gran conclusione da fuori di Sinameta non viene trattenuta dal portiere avversario e Dimita può ribadire in rete il tap-in del 2-3… E’ il momento in cui i Giardini sembrano più vicini a poterla raddrizzare… Un momento che in realtà dura tantissimi minuti, ma manca sempre l’ultimo passaggio, manca sempre l’affondo decisivo… Di clamorose azioni da goal non se ne contano… Appena gli avversari si riaffacciano dalle parti di Antonelli invece è subito gollonzo… Il portiere Gvl battezza fuori un tiro assai prendibile, che invece incoccia il palo, torna in campo e viene spinto in rete in modo comodo comodo dal rivale di turno… Quando tutto sembra perduto è il tarantolato Sinameta a riaprirla ancora, anche se più per demeriti del portiere avversario che per meriti propri. Il nr.63 infatti, dopo essersi mangiato un’occasione da goal terribile, si vede regalare il pallone dall’estremo difensore rivale, che se lo fa scivolare di mano regalando di fatto il 3-4 ai Giardini. Purtroppo ciò che segue non è un convinto assalto dei nostri alla ricerca del pari, ma un intelligente giro-palla avversario alla ricerca del +2, che, dopo un loro clamoroso legno, arriva ugualmente nel finale quando un confusionario Sinameta si fa sfuggire il proprio avversario diretto. In pieno recupero saltano gli schemi è c’è tempo ancora per un palo per parte, il nostro a firma Pellegrini, ma il risultato non cambia più e la stagione regolare Gvl finisce tristemente così. Alla Casa Matta, nel post-partita, durante succulenta cenetta (in quello i Giardini sono sempre campioni) si provano a gettare le basi per l’estate giardiniana. Buttarsi prima possibile in un torneo estivo (la Virgin Cup), questo parrebbe l’input, per archiviare subito le delusioni e provare a raddrizzare un’annata sportiva fin qua davvero deludente… Quasi tutti i giardiniani non sembrano intenzionati a rimandare il rientro in campo a settembre ed hanno aderito, anche ci saranno anche importanti nuovi innesti… Speriamo che il vento cambi presto.