Brutta figura in campo e fuori

Brutta crepa nella Virgin Cup dei Giardini, che sicuramente provocherà strascichi e polemiche… Arriva la prima sconfitta e ad accompagnarla anche antipatiche vicende fuori dal campo, che rubano purtroppo la scena al compleanno del mitico Enea e al 40esimo del nostro portierone Manetti. I Giardini affrontano forse la squadra più scarsa del girone… Pochissime individualità degne di nota, un portiere molto bravo e un gruppo affiatato. Stop. Eppure non riescono ad aggiudicarsi l’intera posta e pagano assai caro qualche errore di troppo. Il tanto atteso Gharbi Tahar, stella del Lebowski all’esordio in Virgin Cup, stecca di brutto la prima, soprattutto per il suo atteggiamento svogliato ed indolente, che vanifica la portata immane delle sue indiscutibili doti tecniche. E’ proprio lui il miglior Gvl in avvio, quando coglie un palo clamoroso con un sensazionale tiro da fuori, per poi sfiorare più volte la rete… Ma a passare in vantaggio sono i rivali, bravi ad approfittare di un’ingenua palla persa da Robert Untaru, altro protagonista in negativo della serata, nel suo caso però soprattutto fuori dal campo… Un gran primo tempo di Antonelli tra i pali, bravissimo a neutralizzare più volte il raddoppio (in un’occasione con l’aiuto del palo) che sarebbe stato davvero clamoroso, tiene in vita i Giardini fino al goal del pari, firmato da Frosini in tap-in sull’ennesima conclusione di Gharbi. Frosini gran sorpresa di serata… Manca dal campo da un po’, eppure giostra con dinamismo, esperienza, convinzione, ricevendo soltanto applausi. E’ il miglior momento dei nostri che colpiscono un secondo palo con Lamioni e concludono in parità un primo tempo sostanzialmente giocato meglio dei rivali. Nella ripresa però cala di brutto soprattutto Gharbi, che viene tenuto in campo nella speranza di un guizzo, invece il suo atteggiamento limita la manovra collettiva. Dopo un palo colpito dai rivali, arriva lo squillo dei nostri… E che squillo… Perfetto diagonale di Lamioni e Sinameta, migliore in campo in assoluto, beffa il forte portiere rivale addirittura con un sontuoso tacco, spedendo la palla imparabile all’angolino… Sembra fatta, invece gli animi si scaldano, soprattutto tra Untaru ed un rivale diretto, che si scambiano colpi proibiti a ripetizione, con il bene placido di un arbitro da denuncia penale… Sul fronte opposto la nuova versione al ribasso di Gharbi commette un guaio… Il talento senza numero (ma 46 per la storia) non segue il proprio avversario diretto che indisturbato pesca il 2-2. I Giardini sono spariti dal campo. Solo un palo, il terzo per il South Florence, riesce a rimandare non di molto il tracollo, che arriva a pochi minuti dalla fine, quando capitan Maschio si fa superare malamente (proprio lui che era stato tra i migliori…) e anche Antonelli sembra tutt’altro che impeccabile nell’uscita. La reazione dei nostri, arrabbiati, increduli, non si fa certo attendere, ma è tragicamente tardiva. Senza Tahar, che perlomeno ha il buon senso di auto-sostituirsi, i Giardini non rischiano più niente e si riversano in massa davanti, ma il tempo stringe. Due le occasioni più clamorose… La prima capita sui piedi di Maschio, che semina il panico nell’area rivale, ma una volta solo davanti al portiere spedisce clamorosamente a lato… La seconda è il tiro libero all’ultimo secondo di recupero… Ma rispetto alla settimana precedente purtroppo, tutt’altra storia. Antonelli si prende sulle spalle la responsabilità, ma calcia male e fuori. Finisce 3-2, con i nostri molto delusi e uno, Untaru, molto molto arrabbiato… Tanto da perdere completamente la testa e azzuffarsi come in un saloon del far-west… Le dà, le prende, chiama rinforzi, la situazione degenera, mentre il resto dei Giardini è a fare la doccia quasi del tutto ignaro della situazione… Situazione che avrà certo strascichi disciplinari, almeno per Robert. La sua stagione di fatto si conclude con questa pessima figura sia per lui che per la squadra. Detto questo e ammesse le sue indiscutibili colpe, il troppo permissivo arbitraggio ed il provocatore (ormai crediamo ex-provocatore) avversario, colui ovvero che ha acceso continuamente la miccia e che alla fine è stato scortato fuori dall’impianto da un’uscita nascosta, hanno ugualmente enormi responsabilità sull’accaduto… Non vorremmo parlar mai di questa roba… Ma solo del compleanno di Enea… Purtroppo oggi la cronaca è questa.