Ai quarti con show

I Giardini liquidano la pratica AC Dolattico senza eccessivi patemi. Nonostante le pesanti assenze (pensiamo a Dimita, Lamioni, Sborgi, Matera…), troppo marcato il gap tecnico e tattico tra i nostri e i volenterosi, corretti, ma poco competitivi rivali. La simpatica avversaria di turno eccelle nel buffo nome e nei tifosi goliardici (il megafono a bordo campo top assoluto), ma risulta essere assai spuntata (errori madornali nelle conclusioni) e anche il loro portiere non pare vivere una serata di grazia. Agli ordini dell’ormai fondamentale e inamovibile mister Antonelli, i nostri iniziano con Manetti tra i pali, linea a tre formata da Sinameta, Pellegrini e Frosini, con un acciaccatissimo Patron Zatteri al centro dell’attacco. Per il fondatore dei Giardini, noie cervicali nell’immediato pre-partita e solo vederlo scendere in campo ha del miracoloso. In panchina pronti a subentrare un redivivo capitan Maschio, Valiani e soprattutto Fiacchi per la prima volta accompagnato dai suoi genitori in tribuna. La svolta della partita all’ottavo minuto, quando Antonelli sostituisce un voglioso ma fermissimo Zatteri, con capitan Maschio, che in posizione di pivot sigla due goal in un minuto, dando subito un chiaro indirizzo al match e infondendo tranquillità su quello che sarà l’esito finale. Il primo goal è un clamoroso regalo della retroguardia rivale, mentre il secondo è merito di un lancio calibrato del Chino dalle retrovie e di un assist al bacio, oltre che al volo, di Julian Sinameta. Qualche pasticcio difensivo dei nostri, in particolare di uno spento Frosini e di un Fiacchi un po’ sbadato, crea qualche patema finché la gara è viva, ma super Manetti chiude ogni varco e, allo scadere della frazione, grazie ad un’ottima percussione di un Valiani tra i migliori, proprio Fiacchi pesca il punto del 3-0. La ripresa è totalmente in discesa per i nostri e nei rari momenti in cui i rivali si affacciano dalle parti di Manetti, ormai destinato al cleansheet, sembrano far di tutto per non segnare… Grazie anche ai tanti legni da loro colpiti in verità… Frosini riscatta la serata un po’ ballerina facendo subito 4-0, con un’impronosticabile quanto potente azione personale. Poi è Pellegrini a far partire il missile mancino che vale l’imparabile quinto goal GVL. Il 6-0 è un’autentica perla del nostro Patron, che pur giostrando nella mattonella regala tanta qualità. Sinameta lo pesca al centro dell’area e lui con un delizioso colpo di tacco, beffa il portiere rivale… Ricordiamo volentieri le sue 44 primavere… La gara è in archivio, si pensa solo a divertirsi e le grandi giocate non mancano. Il settimo goal del Chino è l’esatta fotocopia del suo goal precedente, poi Zatteri continua ad illuminare la scena con la palla al bacio che Fiacchi deve solo spingere dentro per la sua doppietta personale… Il Fiacchino, con 6 goal, è il miglior marcatore dei nostri nel torneo. Il Patron ci prende gusto e in barba ai dolori regala un velo da paura che premia la corsa di Pellegrini. Il tiro del Chino viene respinto dal portiere, la palla carambola proprio sui piedi del numero 11, il cui destro al volo si stampa in pieno sull’incrocio dei pali. Ma il nono goal arriva lo stesso e lo segna, con grandi meriti, un Valiani mai domo e stavolta tra i più schierati a livello di minutaggio… Finisce 9-0, i quarti sono stati conquistati, ma il carattere del match richiama a qualcosa che è poco più di un mero allenamento… Va bene l’esultanza, va bene la soddisfazione per il calcetto sopraffino, e soprattutto ben vengano le birrette all’Osteria del Pallone nel post-match, ma tra poche ore ci saranno i quarti di finale… Una gara che avrà tutt’altra caratura… Restiamo sul pezzo!