500 volte Bandini

Le 500 gare con la maglia dei Giardini di Bandini, traguardo davvero importante, sono l’unica vera nota lieta di una serata di mera delusione… I postumi della gara contro la capolista BarArgentina fanno male come una serie di montanti spalle alle corde… La sconfitta in questione, in sostanza, lascia intendere che per quel che riguarda la corsa al titolo i Giardini campioni in carica si tirano ufficialmente fuori… E qualcuno, in cuor suo, ci credeva ancora… Ma ancor più, tale batosta, complica e non poco la classifica anche in ottica TopLeague provinciale, dopo anni di partecipazioni consecutive da parte dei nostri. A questo si aggiunge il fatto, e non ci diano degli antisportivi, che perdere così contro chi gioca un calcetto talmente brutto, monotono, calcistico, si digerisce davvero male per chi è sulla scena del futsal provinciale da 22 anni… Ma non solo vincono… Sono primi… Stra-primi… Con vantaggio siderale sulle inseguitrici… Toccano ormai il titolo con la punta delle dita, e di lasciare lo scettro a chi si limita sempre e soltanto a lanciare lungo per il gigante là davanti, che si gira e segna, non ci fa proprio impazzire… I Giardini di serata, pur privi del solito nutrito nuvolo di assenti (su tutti Steo Dimita ed entrambi i portieri…), iniziano alla grande il match e per ben 12 minuti sono assoluti padroni del campo, unica squadra in grado di far gioco e di rendersi pericolosa… Ma la partita dei nostri, di fatto, dura solo quei 12 minuti lì… Un po’ poco… Un pimpante “Gallo Bottai”, capitan Maschio, il più tonico di serata Bandini, vanno vicinissimo al goal del vantaggio tre volte, col pallone che ogni volta sfila a lato di un niente… Lo 0-0 sembra uno scherzo… Immaginiamoci l’1-0 per loro, che Gentiletti trova al sesto minuto, l’unica volta che la capolista supera di fatto la metà campo in avvio… Nell’occasione, un po’ molli Maschio e Bottai sulla conclusione del forte avversario, così come il volenteroso ma improvvisato Antonelli tra i pali. Sembra una barzelletta… Sinameta, da ottima posizione, sfiora ancora una volta di un niente, il meritatissimo 1-1… Non ci si crede… Poi, al dodicesimo minuto, la doccia fredda. I Giardini piombano di botto nella depressione sportiva… Il gigante Carletti fa secco il neo-entrato Sborgi nell’uno contro uno e trova il raddoppio… Tre minuti ed è già doppietta per lui, quando Sborgi gli piomba addosso a vuoto e viene di nuovo aggirato per il 3-0 lampo, fotocopia dell’andata, che pesa come un macigno. Col senno di poi, sul miss-match Sborgi-Carletti, in fase cambi si poteva certo far meglio… Un lampo a firma Chino Pellegrini, direttamente da corner, riapre però subito la gara, ma il BarArgentina, che già si limita ormai ad un sornione gioco di ripartenza in contropiede, prima della pausa, sorprende i Giardini alle prese con una pericolosissima scorribanda di massa… Bandini e Pellegrini non si intendono in copertura e Sabatini può siglare indisturbato. Proprio sul gong di frazione la palla buona ce l’ha Lamioni, ma la fortuna, ancora una volta, si mette di traverso… 4-1 prima del the caldo… Un parziale che pesa… Ad inizio ripresa però la buona sorte (e la furbizia di Bottai) sorride finalmente ai nostri… Una sceneggiata da Oscar del numero 54, su un’uscita comunque al limite del portiere rivale, convince l’arbitro ad un immediato rosso diretto… Ma né l’assenza del portiere avversario, né il fatto che il Bar giostri in inferiorità numerica per ben tre minuti, bastano ai Giardini per riaprire la gara… L’unica occasione degna di nota passa ancora una volta dai piedi di Lamioni, ma il goal non arriva… Questo non fa altro che accrescere la delusione e negli occhi dei nostri la fiammella si spegne del tutto… Ben presto il secondo tempo diviene un assolo del Bar. Carletti irride un capitan Maschio apparso un po’ stanco, che l’aveva comunque ben controllato fino a quel momento, per il 5-1 da chiusura sipario. Il Chino, tra gli ultimi ad arrendersi, scaraventa la sua rabbia dalla distanza, ma il suo mancino incoccia in pieno il palo, spostando di fatto la porta di qualche centimetro… A seguire il contropiede che vale il poker personale del capocannoniere Carletti… Il 7-1 rivale, è davvero da applausi… Triangolo volante Gentiletti-Carletti-Gentiletti e Antonelli è battuto… Forse l’unico vero goal da calcetto del loro match, ma bello davvero. All’ennesimo pianto un po’ femmineo dei rivali, a Sinameta si tappa la vena… Il numero 63 inizia la sua personale caccia all’uomo e per fortuna viene più volte graziato dall’arbitro prima della sostituzione. Antonelli si prende almeno la soddisfazione di parare un tiro libero a Gentiletti, prima di soccombere all’ottava rete avversaria a firma Sabatini, autore di un pregevole pallonetto a dispetto del fallo netto commesso da Antonelli… Sarebbe comunque stato rigore… Negli ultimi minuti un sussulto d’orgoglio da parte dei Giardini ormai alla deriva. Protagonista dell’arrembante finale soprattutto il cinquecentenario Bandini, l’ultimo ad ammainare la bandiera. Sua la clamorosa traversa, che propizia il goal in tap-in di Lamioni… E sua la rete, prorpio allo scadere, che chiude il match sull’8-3. Musi lunghi si avviano verso lo spogliatoio… Ma menti consapevoli che, in questa stagione, i brutti e poco simpatici rivali in questione, ne hanno decisamente di più, e meritano nettamente di stare più avanti. Battuti in goleada all’andata e al ritorno, non possiamo far altro che stringere la mano e passare il testimone.