Vincenti anche in Europa

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Ecco elencate, in modo un po’ schematizzato e soprattutto evasivo, le varie attività vissute dai nostri nella trasferta più memorabile della stagione Gvl, quella dell’addio al celibato del nostro presidente Mattia Antonelli, vissuto da 8 eroi giardiniani in quel di Amsterdam… Ora possiamo scherzarci e riderci su, perché il vero obiettivo è stato raggiunto. Sono tutti tornati vivi.

GIOVEDI
– in viaggio con l’uomo-cazzo
– cena al ristorante Thaj
– serata nel Red Light Disctrict

VENERDI
– waffeloni a colazione
– Albert Cuyp Markt con aringhe crude
– Gita in battello sui canali
– BloemenMarkt, mercato dei fiori con incidente allucinogeno
– Vleminckx, le migliori patatine di Amsterdam
– Paradox. Esperienza SpaceCake ecc.. al Coffee Shop tradizionale…
– morte apparente dello sposo
– cena e Sangria in ristorante argentino con resurrezione
– serata nel Red Light Disctrict

SABATO
– colazione da Madame Pancake
– 3 ore e 19 minuti di Bulldog
– bici a noleggio nel VondelPark
– memorabile match internazionale GVL-Selezione Tennisti del VondelPark
– giro in centro in pessime condizioni
– cena in ristorante messicano
– serata nel Red Light Disctrict

DOMENICA
– colazione Quartier Putain
– mattinata di shopping
– pranzo e Sangria in SteakHouse
– passeggiata e dolcetti per smaltimento
– malinconico saluto ai canali

Ognuno di questi capitoli meriterebbe racconto dettagliato, ma lasciamo volentieri le parole alle immagini, che presto potremo tutti ammirare in un album fotografico dedicato a firma Patron. L’unico capitolo per il quale è doveroso fermarsi in questa sede è il capitolo 4 del sabato, quello cioè della prima storica sfida internazionale vissuta e vinta dai nostri colori. I giardiniani del caso infatti, dopo 3 ore e 19 minuti di Bulldog, uscendo dal più popolare Coffee Shop del mondo tra l’allucinato, il paranoico ed il piegato, pensano bene di noleggiare delle biciclette per smaltire… Con l’ultimo briciolo di saggezza rimasto, non vanno per strada, ma all’interno dell’enorme VondelPark… E’ lì che il festeggiato avvista una comitiva di ubriaconi intenti a giocare a qualcosa che somiglia al calcio… Lì non c’è uno vestito da cazzo, ma da banana, che festeggia la medesima cosa… Il presidente vuole il match, lo vuole con tutto se stesso… Propone la cosa ai suoi, ma non c’è tempo, vanno riportate le bici. Lui però non si dà per vinto, continua a pretendere la partita internazionale ed è pur sempre il festeggiato… Gli altri, tranne un desaparecido Fabio Liuti, sono costretti a seguirlo, stavolta a piedi, attraverso il VondelPark, nel tentativo di ritrovare l’allegra combriccola. Sono ancora lì, in condizioni se possibile ancora peggiori. Il Presidente e i suoi si mettono d’istinto la mano sul cuore e parte l’inno nazionale italiano. Gli avversari, che ancora non sanno di esserlo, guardano attoniti e non comprendono. Il futuro sposo spiega che ci sarà un match, gli avversari accettano e propongono un Prosecco come coppa per l’evento. Si presentano, sono tennisti locali e stanno subito al gioco, cantando l’inno olandese a loro volta. Si allestisce un campo di calcio a 7… I pali sono casse di birra… Ecco spuntare dal nulla essenza di calcio vero. Ciò che il calcio dovrebbe essere sempre. I Giardini schierano Byku in porta. Difesa a due con Maschio e Antonelli, coadiuvati dall’ala destra con licenza offensiva Manetti e dall’ala sinistra, vera sorpresa del match e assente da quasi un ventennio dai campi da gioco, Gino Cadetto. In regia Steo Dimita, a sostegno di un immobile Patron Zatteri di punta. Anche in un simile stato i Giardini si mostrano subito di tasso tecnico ben più elevato… Il vantaggio lo firma Manetti, con un tiro da fuori che non lascia scampo al drogato portiere rivale. L’esultanza che segue ed il monte su di lui, non si possono davvero raccontare… Il presidente calcia una sassata da fuori, Zatteri devia il tanto che basta per ingannare ancora una volta lo sventurato estremo difensore olandese. E’ il 2-0… E i festeggiamenti dei nostri sono ancora più smodati, sfacciati… Gli avversari non ci stanno, chiedono di poter schierare qualche uomo in più ed arrivano ad essere anche 10 contro 7, ma sono i nostri a sfiorare il tris, con un pregevole tacco volante di Zatteri che sfiora il palo… Si scaldano gli animi e volano anche colpi proibiti, non sempre volontari… Poi la mossa tattica che non paga… Byku si vuole divertire ed esce dai pali, lasciando in porta capitan Maschio… Il giovane pontista sestese rapido e prestante, porta un bel brio alla manovra Gvl e coglie un palo clamoroso, facendo volare bottiglie di birra… Ma non passa mai il pallone e risulta inconcludente. Gli olandesi, in superiorità numerica, prendono coraggio e bucano ben due volte la porta difesa da Maschio. Sul secondo goal rivale davvero clamoroso il tunnel subito da Manetti dall’uomo-banana… Si annuncia che sarà il Golden Goal a sancire la squadra campione… I Giardini danno tutto, vogliono questa vittoria e, proprio Manetti, si sdebita con i suoi servendo a Steo Dimita un superassist. La bomba da fuori del numero 34, anche se stavolta le maglie sono blu senza numero e recitano “He is really getting married”, incoccia nuovamente la cassa di birra, ma stavolta carambola in porta. Tutti i Gvl si lanciano su Steo, che viene sepolto dai suoi, tra grida di giubilo, conati di vomito e allucinazioni… Gli avversari a testa bassa, vengono comunque a complimentarsi con i nostri, pur non cedendo la promessa bottiglia di Prosecco… Mmm… Finisce così una delle più belle ed inimitabili pagine calcistiche e di divertimento della nostra storia… Un altro tassello incastonato nel meraviglioso mosaico del popolo Gvl. Emozionati ed orgogliosi, chiudiamo con un sentito: GRAZIE PRESIDENTE.