Una “quasi rimonta” dedicata ad Arianna

Aveva tanta furia di nascere… Ecco perché Arianna, circa un mesetto prima delle attese, ha fatto irruzione in questo mondo e più specificamente nel pianeta GVL, riempendolo d’orgoglio. Alla supermamma Eleonora e al nostro mitico prestigiatore Bandini, da ieri ufficialmente babbo, vanno le nostre felicitazioni, i nostri complimenti, tutta la gioia che da un simile evento può scaturire. I Giardini di via Locchi purtroppo non sono riusciti ad onorare a pieno, in campo, un evento così importante, ma alla seconda gara pre-season, sono stati comunque protagonisti di una sfida avvincente e di una “quasi rimonta” sfumata proprio nei secondi finali… Sotto di 5-1 ed in piena crisi, i nostri sono riusciti a giocarsi il pareggio in pieno recupero, ecco perché il test degli Assi rappresenta comunque un allenamento più che importante. I Giardini si presentano di fronte all’inedito avversario Stop Player, in piena emergenza. Tantissimi gli indisponibili… Dimita, Pellegrini, Sborgi, Antonelli, Bottai, ovviamente l’uomo del momento Bandini… I Giardini rispolverano Pieri, che onora la convocazione con una discreta prestazione, ma purtroppo durante il match subiscono il guaio muscolare di Lamioni, che limita il suo minutaggio e non può certo girare come suo solito. Gli avversari non sono affatto male, seppur un po’ disorganizzati, visto che arrivano al campo alla spicciolata e a gara in corso, fattore che fa aumentare vertiginosamente il loro livello di minuto in minuto. Si passa da un loro balbettante approccio iniziale, all’esibizione di ottime doti tecniche sia individuali che di squadra. I Giardini approcciano benissimo invece il match, per perdersi poi nella seconda metà della prima frazione, giocata davvero male dalla squadra, che vive un vero e proprio black-out mentale, fortunatamente riscattato da una discreta ripresa. I Giardini passano in vantaggio per primi grazie ad un buono spunto offensivo di Patron Zatteri, apparso meno imballato rispetto all’esordio stagionale, che fa buona sponda per Maschio, abile nel trafiggere con un destro velenoso, l’allora ancora improvvisato portiere avversario. Col ricomporsi della rosa rivale però, i Giardini vengono sorpresi e travolti in pochi minuti. Frosini regala malamente il pari non seguendo il proprio avversario diretto e, dopo la punizione bella, ma probabilmente parabile, che sorprende Byku, un distratto Sinameta emula il numero 21 perdendosi la marcatura… Nel giro di un paio di minuti, tre goal subiti. Ma il black-out non è ancora finito… Il 4-1 lo regala Untaru, più o meno alla stessa maniera, mentre il 5-1 è un pastrocchio bis di Sinameta. Il numero 63, dopo un inizio disastroso, punto nell’orgoglio però, fa quadrato mentale e da protagonista in negativo di un’apparente disfatta, diventa il punto cardine della possibile rimonta. Sua la zampata del 2-5, che avviene comunque quando i Giardini sono ancora in panne… Di lì a poco infatti è l’acciaccato bomber Lamioni a concedere agli avversari la sesta rete, anche se, su tale conclusione, Byku, che incassa sotto le gambe, potrebbe certo far di più… Per il bomber il riscatto arriva prima del fischio di fine frazione, quando corregge in rete un appoggio geniale del solito Sinameta. Si va al riposo sul 3-6, giusto il tempo per confrontarsi, comprendere gli errori e dare miglior senso all’allenamento. Al rientro i Giardini appaiono da subito più concentrati, ben messi in campo, le idee migliorano e, tranne una grande occasione sfiorata dai rivali nei primissimi secondi di gioco, nelle retrovie non si rischia più nulla. Il tentativo di rimonta trova convinzione nell’immediato 4-6 di Lamioni, direttamente da calcio d’angolo, complice una fortunosa quanto goffa deviazione da parte di un avversario. I Giardini a questo punto ci credono e si riversano in avanti. Buon possesso palla, molte le occasioni da goal, ma l’unico che pesca il jolly è ancora Sinameta. Sua la zampata del 5-6 che sembra rendere la pratica probabile più che possibile… Zatteri si mangia il pari da due passi e purtroppo, nel finale, sul fronte opposto, arriva l’unico errore della buona gara del capitano, quando il numero 10 si fa superare dal bravo avanti avversario, nel sanguinoso uno contro uno che vale il 5-7 rivale. L’arbitro non fa in tempo a chiamare un ultimo minuto di recupero, che Sinameta pesca la personale tripletta direttamente da calcio di punizione: 6-7… Il direttore di gara lascia giocare ancora, Zatteri mette Untaru a tu per tu col portiere rivale, ma il tentativo del numero 60 finisce di poco a lato e il sipario cala. Non arriva il risultato dunque, ma a tratti la prestazione si, e soprattutto è da premiare la caparbietà con cui si è tentato di riacciuffare i rivali… Il Precampionato continua, avanti il prossimo… Non vediamo l’ora di dedicare una vittoria ad Arianna.