Un 3-0 senza storia

La nona giornata del girone di ritorno Easy League racconta di un 3-0 senza storia, che vede i Giardini superare agevolmente la pratica Sporting Club Suguro, senza strafare, senza illuminare la scena, ma anche senza il minimo rischio. La squadra, ancora orfana dell’infortunato Dimita e degli indisponibili Bottai e Byku, si permette addirittura il lusso di lasciare a casa per turn-over il prestigiatore Bandini. Gli avversari in questione sono forse la squadra tecnicamente meno dotata di tutta la lega, nessuna individualità di spicco, ma, pur presentandosi al match in 5 effettivi precisi, esibiscono una strategia apprezzabile e convincente. Chiusi a riccio senza alcuna velleità offensiva, vogliosi di contenere i Giardini, di ucciderne il gioco e magari speranzosi in un colpo di fortuna per tentare il colpaccio al momento opportuno. Non a caso i nostri non brillano, giocano in modo sconfusionato, arrivando poco alla conclusione, non trovando spazi e, colpevolmente, correndo anche il giusto, ma tengono il pallone dal primo all’ultimo minuto… Forse anche snobbando un po’ gli avversari in questione, consapevoli che prima o poi i valori avrebbero fatto girare la disputa. Il prolungarsi dello 0-0 però qualche malumore lo crea, non preoccupazioni vere e proprie, ma un pizzico di nervosismo si. Fortuna che il Chino Pellegrini, con una pregevolissima azione di sfondamento, si mette in proprio e trafigge inesorabilmente il barbuto portiere avversario per il vantaggio dei Giardini. Un pimpante Patron Zatteri poi (a questi ritmi può essere pimpante pure un 41enne…), prima si divora il raddoppio calciando a lato di mancino da pochi passi (ottima giocata di Sinameta nell’occasione), poi si rende protagonista di un bel contropiede in velocità, ma la sua conclusione di punta finale incoccia in pieno il palo… E in questa stagione non è certo una novità. L’1-0 è comunque risultato rischioso. Lo si capisce nell’unico minuto di recupero del primo tempo, quando con un tiraccio da destra (l’unica loro conclusione a rete della prima frazione), lo Sporting incoccia il palo esterno. Il brivido spinge i Giardini a correre ai ripari, a guardarsi negli occhi durante la pausa, promettendosi di dare di più nella ripresa, e così è… Il secondo tempo inizia subito con un altro piglio. La squadra ormai ha deciso che correrà il giusto, ma perlomeno inizia a correre il pallone. Ottimo l’affondo lungo l’out mancino di un volenteroso Sborgi, che serve a Lamioni il pallone che il bomberone trasforma nel raddoppio Gvl con una pregevole conclusione da fuori. Il 2-0 convince gli avversari ad aprirsi un po’ e la gara diventa subito più divertente, anche se i Giardini sbagliano molto al momento di concludere. Il goal che tarpa definitivamente le ali allo Sporting lo sigla Sinameta ed è il suo 20esimo sigillo in campionato, goal numero 66 in maglia Gvl (eguagliato il co-fondatore Feroci, è il 13esimo giardiniano più prolifico di sempre…). Il nr.63, nell’occasione, è bravissimo nel ribadire in rete, a tutta potenza, una lunga respinta della traversa, che Patron Zatteri aveva colpito in pieno (ma vah…) con una gran conclusione da fuori. Il 3-0 rilassa di nuovo gli animi, i Giardini proseguono il match senza particolari picchi di classe, ma amministrando la disputa con mestiere. Nella fase di rilassamento lo Sporting arriva un paio di volte anche pericolosamente al tiro e Manetti è chiamato ad un paio di interventi davvero pregevoli, che nel giorno della sua 660esima gara in Gvl, gli consentono di meritare in assoluto la palma del migliore in campo. Il nr.1 giardiniano si rende protagonista poi anche davanti alla birra dell’Aviazione e, prima ancora,nello spogliatoio, esibendo una tenuta intima davvero da paura, come si può ammirare nell’immagine di copertina… Calzettoni bianchi, mutanda verde e magliettina fucsia. Numero uno di nome e di fatto.