Super derby col Rifredi

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I Giardini di via Locchi si apprestano a vivere la decima giornata del girone di ritorno, in programma domani, mercoledì 17 aprile, ore 20:30, sul sintetico indoor della Floriagafir, in viale Malta a Firenze. Avversaria di turno sarà il Real Vaginad, ultima della classe, nonostante il fortissimo (e un po’ focoso in verità…) portiere. L’unico precedente con i nostri, risalente al girone d’andata di questa Easy League, ha visto i Giardini di via Locchi trionfare piuttosto agevolmente. Ce li ricordiamo come amatori nel vero senso della parola. Piedi sopraffini neanche a parlarne, ma un bel gruppo di amici che può mettere in difficoltà, in quanto a passione e affiatamento, qualsiasi rivale. I Giardini recupereranno finalmente Hasim Byku tra i pali, che nell’unico precedente non fu proprio impeccabile… Poi torneranno in campo un acciaccato Sinameta, bomber Lamioni, il presidentissimo Antonelli ed il duo Sborgi-Bandini, che all’andata furono letteralmente devastanti e siglarono una doppietta a testa. Completano la lista dei convocati il redivivo Robert Untaru e Patron Zatteri, unici superstiti di quella che forse è stata la prima partita vera di questa stagione giardiniana, nel complesso fin troppo adeguata ai ritmi ultra-blandi della Easy League. I Giardini infatti, nella serata di lunedì, si sono resi protagonisti del primo derby stagionale contro la appena riformatasi compagine del Rifredi ’78. Loro non si riunivano dalla finalissima del Biancoverde, persa in modo netto, dopo aver disputato un torneo però davvero altisonante. L’amichevole di prestigio ha avuto luogo a Castello ed è stata seguita da un ricchissimo e gustosissimo apericena, come solo i Giardini sanno affiancare alle serate di calcio. E serata di calcio lo è stata veramente, nonostante la grande emergenza in rosa per i nostri colori. Il cartello nell’immagine di copertina è stato immortalato dal nostro Patron, nello spogliatoio della Fiorentina primavera, recentemente trionfatrice in Coppa, durante l’ultima avventura della nostra Cantera ufficiale, il Castello 2007, in quel di Fiesole… Un cartello che è stato premonitore. I Giardini di via Locchi scesi in campo col Rifredi, hanno dovuto seguire alla lettera questo fondamentale ABC del calcio, per superare una squadra così ben organizzata ed esperta come il Rifredi. Senso del sacrificio… Due dei nostri scendono in campo vistosamente acciaccati, uno appena rientrato da un tour de force in Croazia con la famiglia… Unione/branco… Solo il grande spirito di appartenenza ai nostri colori può far vivere vittorie così… Collaborazione… Il giardiniano più in forma, il Chino Pellegrini, che mette i suoi numeri totalmente al servizio della squadra in palese difficoltà… E Steo Dimita che va addirittura in porta ad inizio match, per il ritardo di Manetti… Fame di migliorare… Che ai Giardini non manca mai… Spinti dalla voglia di vivere una serata a ritmi di match vero, cosa assai difficile da trovare in Easy… Resilienza… Pensiamo ai giovani Bottai e Untaru e al loro saper dar oltre tutto, nonostante l’ancora piuttosto marcata inesperienza nel settore, soprattutto Untaru, a cospetto di simili volponi… Rispetto… Basti pensare alla grande correttezza in campo, al post-partita unificato a bere, a mangiare, a conversare… Passione… Non c’è bisogno di tante parole per capire che è l’unica cosa che davvero spinge ultra-40enni in condizioni più che precarie, a mettere in scena ancora simili fantastiche sfide. Il Rifredi si presenta al campo con i suoi uomini migliori. E’ gara vera e lo si vede sin dai primi minuti di gioco. Loro però scelgono di non affondare, restano chiusi, sornioni, come nel loro stile… Forse un errore però, visto che in porta i Giardini, ad inizio match, mandano il volenteroso ma poco avvezzo, Stefano Dimita, per il ritardo di Manetti. Le uniche due vere occasioni di un inizio primo tempo intenso, combattutissimo, ma sterile quanto a conclusioni, se le procura l’anziano Patron Zatteri, che nonostante la grande generosità, versa in pessime condizioni fisiche e pecca in mira. I Giardini man mano prendono campo e forti di un Chino Pellegrini in versione davvero super, fanno volare i giovanissimi Untaru e Bottai, che gli avversari patiscono non poco. Il Chino poi è bravissimo nel rendere sterile il temibile centravanti Muggianu e soprattutto nello sbloccare lo 0-0 con un tiro mancino d’esterno, dalla destra, da posizione impossibile, che sorprende nettamente il fortissimo portiere avversario. Il goal del vantaggio porta entusiasmo ai nostri, che prima della fine del tempo sfiorano il raddoppio con Bottai, bravo nell’incursione, ottimamente servito da una magia di Dimita (una delle tante), ma fermato dalla traversa. Nel secondo tempo i Giardini raddoppiano subito, con un altro improvviso siluro del solito Chino, che vola a 97 reti in Gvl, superando quel mostro sacro dell’ “Argante”, ora nono giardiniano più prolifico di sempre… Il Rifredi allora cambia decisamente tattica ed inizia a frullare in modo indiavolato. I Giardini soffrono notevolmente e si limitano a rare azioni di contropiede, spesso con Bottai, che si divora in un paio di occasioni il 3-0 che avrebbe messo la parola fine… Praticamente si gioca ad una porta. Il Rifredi tenta l’affondo ad ogni azione e Manetti mette in fila una serie di parate che hanno davvero dell’incredibile. I Giardini si sacrificano in toto, si fiondano su ogni pallone, provano ad erigere un muro impenetrabile, soprattutto con la collaborazione del nostro immortale numero uno. Purtroppo, intorno a metà ripresa, il più esperto e sornione dei rivali, Milani, la riapre con un missile da centrocampo che sorprende davvero tutti. Allora si che il Rifredi torna a crederci e a far letteralmente impazzire il fortino giardiniano. A rimettere la gara in riga ci pensa la classe sopraffina di Steo Dimita, che con un bolide di collo destro, insacca a fil di palo la conclusione imparabile del 3-1 stronca-match. I Giardini si ritrovano improvvisamente più tranquilli, gestiscono, recuperano e la portano in fondo con grande intelligenza tattica, nonostante l’unico risicato ricambio in panchina. Una gara così ci voleva proprio. Una serata così anche. Ora torniamo a concentrarci sul campionato però, che qualcosa di molto bello potrebbe ancora succedere, nonostante i tanti, troppi, passi falsi di questa pazza stagione…