Stavolta babbo non delude figlio…

Questo è il disegno consegnato dal giovane Massy Zatteri al Patron nel pre-partita… Disegno che risulterà profetico… In realtà il numero 11 non ha siglato il goal dell’1-0, come recita l’immagine, ma, come capita di rado, in questa fase sempre meno verde dell’età, si è reso grande protagonista di una delle più belle rimonte arancio degli ultimi anni. Per una volta il bimbo, che, come tutti i suoi coetanei, ama immaginare il padre come un supereroe, ha di che rallegrarsi. Importantissimo l’apporto d’esperienza del numero 11, così come lo è stato quello di Bandini e dell’ottimo Sborgi. Sono stati i vecchi stavolta a trascinare i talentuosi giovani Gvl, ancora un po’ acerbi in partite così tattiche e ragionate, come risulta da sempre il derby col Rifredi. Stavolta la spuntano i Giardini, e capita assai di rado, ma ciò che rende ancor più dolce il boccone, è il fatto che i nostri stavano sotto 4-1 alla fine del primo tempo… Tanta, tanta roba… Il Rifredi giunge al campo senza un vero portiere, questo va detto. Mancano entrambi quelli storici, e in porta viene adattato uno che solitamente fa tutt’altro… Ma in una squadra come quella, a cui è praticamente impossibile tirare, tanto sanno chiudersi e tappare ogni spazio, l’assenza del portiere è piuttosto relativa. Più pesante parrebbe quella di Muggianu davanti… Ma la forte punta viene sostituita da un paio di nuovi innesti veramente forti, davvero ostici da affrontare. Assenze ben tamponate insomma, cosa a cui sperano di replicare i Giardini, che si presentano orfani di titolarissimi come Lamioni, Antonelli, Viappiani, Frosini, capitan Maschio e in extremis anche Dimita, per il quale i tempi si allungano di nuovo. Il primo tempo dei nostri è assai deludente. Sono gli avversari a fare la partita e, nelle file giardiniane, soffrono soprattutto l’imbrigliato Pellegrini, uno spento Sinameta e, ancor più, un irriconoscibile Untaru. Dura per questi tre affrontare il calcetto ragionato e sornione del Rifredi78. Dura per le poche partite a 5 nel loro storico, muoversi a fisarmonica, appoggiar palla e partire, giocare rapido ed in continuo movimento, fattori che contro di loro sono fondamentali. Gli avversari passano in vantaggio beffando Manetti sul suo palo di competenza… Serata infatti non brillantissima stavolta, neppure per il portierone dei Giardini. Sul raddoppio il numero 1 delude ancora… La ripartenza del Rifredi è micidiale, Zatteri si fa sverniciare dalla corsa dell’avanti avversario, ma Manetti, in netto vantaggio, non valuta bene il tempo d’uscita ed il 2-0 è inevitabile. I Giardini provano un po’ a riunire le idee, cresce un po’ Sinameta, che è bravo nel pescare Zatteri in posizione di pivot. Il numero 11 sfila davanti al tenace Milani, riceve palla con un solo tocco di suola, spalle alla porta, e beffa inesorabilmente sul tempo sia il difensore che il portiere avversario… Un goal spettacolare, fotocopia di quello che aveva fatto al Rifredi, soltanto un mese prima… Ma è l’unico acuto arancio del primo tempo… Passano pochi minuti e Untaru, in zona corner, lancia clamorosamente il contropiede avversario, che il Rifredi78 sfrutta a pieno per portarsi sul 3-1. La parata di Manetti che segue, è di quelle che non si raccontano… Da vedere e rivedere… Un tuffo da terra, con colpo di reni e mano aperta, che toglie un goal fatto… Ma il 4-1 è nell’aria, ed arriva proprio sul gong di frazione, grazie ad un fortunosissimo rimpallo. Un parziale pesantissimo, utile però a risvegliare orgoglio e rabbia nei nostri. I veterani alzano un po’ la voce, prendano per mano la squadra, impongono alcune teorie di gioco e si aspettano una reazione dai più neofiti del calcetto. Sinameta la dà subito… Dopo un po’ entra nell’ottica anche Pellegrini. Solo Untaru permane in una di quelle serate davvero da cancellare. La ripresa inizia con un pallone d’oro servito dal Patron a Sinameta, ma il 63esimo giardiniano della storia fallisce clamorosamente a porta vuota… Poco dopo è Untaru a mangiarsi un goal incredibile. Ma la partita è di fatto cambiata. L’approccio dei nostri, nel secondo tempo, è devastante. Zatteri affonda in area, sembra indemoniato, sarà la presenza numero 666, o la poca voglia di perdere… Il numero 11 difende palla e invita al tiro Bandini al limite per il 2-4 della speranza. Poco dopo è lo stesso Patron a confezionare la doppietta personale del 3-4, approfittando di una goffa ribattuta del portiere improvvisato. Untaru fallisce poi moltissime occasioni in superiorità numerica, dedicandosi a solismi assurdi… Il tempo scorre inesorabile… La buona volontà non manca ai nostri, ma occorrerebbe anche qualche numero di classe sopraffina, per ribaltare le sorti di un match difficilissimo. Chi se non il Chino… Dopo i tanti tentativi da fuori sbattuti contro il muro verde, finalmente una sua staffilata finisce a fil di palo. Imparabile. E’ il goal del 4-4… a pochi minuti dal termine… Ma non è tutto… Ne mancano esattamente due, quando Sborgi imbecca alla perfezione Chino in fascia destra, la magia del numero 44, prossimo 55, è di quelle da incorniciare. Un assist no look, di spalle, al volo, per l’accorrente Sinameta che non ci pensa due volte a scaraventare in rete, con tutta la rabbia possibile, la palla del 5-4… E’ il goal vittoria, perché negli ultimi 120 secondi i Giardini girano palla in modo eccellente e non permettono agli avversari increduli di avvicinarsi dalle parti di Manetti. Bello raccontare rimonte del genere. Ma soprattutto bello vivere serate così. Guai ad esaltarsi, ma oggi camminiamo orgogliosi dell’esperienza profusa nell’incontro, dell’ottimo spirito di rivalsa, e ci avviciniamo a grandi passi verso il campionato, con un pizzico di convinzione in più.