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Zatteri Riccardo

IL FONDATORE DEI GIARDINI Zatteri Riccardo, nato a Firenze il 12 febbraio del ’78, nella vita responsabile edile per la Edilvid Restauri e dirigente calcistico degli allievi del Castello, dal lontano 1996 leader carismatico della squadra, ha dato anima e corpo alla costruzione di questa società della quale nel 1997 è diventato presidente. Dalla fondazione  a oggi (tranne brevi intermezzi) l’ “Intramontabile” è stato il giocatore che ha segnato il maggior numero di reti con la maglia dei Giardini oltre ad essere il giardiniano con più presenze. Nato come intermedio offensivo sinistro, dal ’99 in poi, ha ricoperto il ruolo di prima punta della squadra, per poi svariare un po’ in tutti i ruoli d’attacco. La sua generosità in campo fa di lui un simbolo di grinta e attaccamento alla maglia notevoli. Quando l’estroso goleador dei Giardini scende in campo, si ispira ai suoi idoli Roberto Baggio, per la tecnica, e Juan Sebastian Veron, per il carisma. Il 28 giugno 2007, con la moglie Ilaria in dolce attesa del primogenito, ha rassegnato le dimissioni da presidente, eleggendo come suo erede il “prestigiatore” Bandini e limitandosi a lavori di archivio. Dal 29 luglio 2007 è papà del promettente centrocampista del Castello Massimo, al quale si è aggiunta il 23 settembre del 2009 la sua adorata ballerina Viola… Quando gli acciacchi dell’età lo permettono, dice ancora oggi la sua sul prato verde…

 

Stagione ’96-’97
54 GOAL IN 19 GARE: MAMMA MIA!
Stagione impressionante! Con 54 goal in 19 gare, ha scritto a caratteri indelebili, il suo nome, nella storia della squadra. Cannoniere, allenatore in campo, convince tutti ad impegnarsi al top, in una stagione transitoria che proietterà la squadra verso il suo primo campionato. Il poker all’esordio, suo e della squadra contro il “Bar il Ristoro” (tra i 4 c’è un gran goal di testa), fa subito ben sperare. Contro i “Pesci & company” segna 6 reti e dà il via ad una serie di match da protagonista assoluto del fronte d’attacco: slalom ubriacanti, prodezze acrobatiche; è trascinatore dei suoi compagni anche quando, al torneo del Velodromo, è in netto calo di rendimento. Si rifarà ampiamente al “torneo di Figline”, quando vincerà il titolo di capocannoniere con 26 reti in 6 partite, che trascineranno la squadra verso il primo titolo. Contro il Bar D.C., tra i suoi 7 goal, c’è il cinquantesimo sigillo in maglia rosa!
Stagione ’97-’98
L’ALA SINISTRA PRESIDENTE
Ad inizio stagione assume su di sé ogni responsabilità societaria e diventa il presidente dei Giardini di via Locchi, riconosciuti dal CONI. In campo, per sfruttare la sua velocità, abbandona ruoli offensivi e va a maturare tatticamente sull’out di sinistra, dove segnerà molto meno in una stagione in cui, sia lui che la squadra, peccano di inesperienza, all’impatto con il primo campionato di Prima Categoria. L’unica nota davvero positiva, è la sua capacità di gestire il folto spogliatoio, per costruire al meglio, i Giardini del futuro. In campo, dopo l’ottimo precampionato, trova qualche guizzo d’autore da ricordare anche in campionato, come la prima doppietta contro il “CralMetro”, o lo stroico slalom-goal nel derby contro il “BarFranco”, o il goal-vittoria, di testa, agli “Stars”.
Stagione ’98-’99
I GOAL, I RECORD, LE DIFFICOLTA’ SOCIETARIE
Situazione ribaltata! Si toglie grandi soddisfazioni in campo, ma si imbatte nelle prime grosse difficoltà di gestione. Portando giocatori troppo estranei al gruppo, per vincere subito, non fa altro che provocare le prime crisi di uno spogliatoio ingestibile, con i suoi ben 15 tesserati. Per non parlare del fallimento economico a fine anno, che cade tutto sulle sue spalle… Ma se le difficoltà dell’anno precedente, lo avevano fatto maturare tatticamente, gli errori gestionali di quest’anno, lo faranno crescere come presidente! Come laterale sinistro titolare, sigla 43 goal in 27 match e la sua intesa offensiva con Luti, sarà alla base delle vittorie dei Giardini dei record del ’98. Estrema soddisfazione per lui vedere la sua squadra spopolare agli occhi di tutti in Toscana, e apparire per la prima volta sui giornali sportivi locali… Due i suoi goal memorabili: un tacco da fuori area che piega i “Beastie Boys”, e uno slalom dalla propria area, che impressiona i “Red Bull”. E’ l’unico a non mollare quando a fine andata la squadra inizia a perdere, e non getta la spugna neanche quando gli si chiede di sostituire Luti, un giocatore troppo diverso da lui, sia tecnicamente, che, soprattutto, tatticamente. Pur di salvare la patria, s’inventerà anche portiere contro la “Florentia”, ma la sua pazienza sarà ripagata solo all’ultima di campionato, nella bella vittoria che vale il V posto, contro l’ “Officina Mani Nere” di San Frediano. Poi tanto lavoro dietro la scrivania, con capitan Maschio, per salvare il team…
Stagione ’99-’00
UNA PUNTA DA 69 GOAL A STAGIONE
Stagione esemplare! In campo segna 69 goal in 36 gare, come nuova punta titolare, fuori dal campo disegna finalmente una signora squadra, un gruppo di amici eccezionale, che riesce a riversare in campo la sintonia che li contraddistingue nella vita! Un gruppo in crescita dalle grandi doti umane e balistiche, destinato in futuro, a togliersi grandi soddisfazioni. Contro le Cure, in estate, si inaugura punta centrale, con un gran poker, condito da un pallonetto alla Denilson, il 400esimo goal della storia societaria. Con Maschio trasmette alla squadra le geometrie tattiche di un nuovo fenomenale schema a rombo e risultati e divertimento si vedono da subito. Forte della Coppa Goleador ’99, vinta in quanto bomber principe dell’anno prima, si fa ricordare soprattutto per il goal nel derby contro il “Bar Franco”, quando imita Batistua a Wembley; per la cinquina rifilata al “Comune”, tra acrobazie e lanci telecomandati alla Veron; e per la gara col “Dram Drum”, quando con tre reti al più forte portiere del campionato, festeggia la sua centesima gara in bianco-blu. Cala fisicamente a fine stagione, ma resta sereno, convinto di aver creato un gruppo davvero unico!
Stagione ’00-’01
IL PIANTO DOPO LA “RESISTENZA”…
85 goal (INCREDIBILE RECORD!!), più di 40 presenze, per il bomber consacrato dei Giardini di via Locchi… e pensare che come presidente gioisce ancor di più che come giocatore: la nascita del sito internet, il primo invito tra i colleghi al museo del Calcio di Coverciano, gli acquisti azzeccati di Antonelli in difesa e del nuovo mister Cadetto, il salto di qualità e finalmente i tanto attesi Play Off, conquistati dopo anni di sacrifici. In campo, superata quota 200 goal, quando segna non fa più differenza tra destro e sinistro. S’inchina alle sue prodezze l’ “FC Terzolle”; al “Copacabana” ne segna 6 tutti assieme, contro la “Resistenza” una tripletta che vale la testa della classifica, per non parlare del superbo poker al “Transport”… e pensare che nelle amichevoli, con meno responsabilità sulle spalle, è ancora più devastante. Dopo la vittoria, nel ritorno, contro la “Resistenza”, che vale i primi storici Play Off, non riesce a trattenere le lacrime agli occhi. Anche all’ultima gara, contro il Sesto Senso campione, del cugino Raffaello Zatteri (parentela scoperta sul campo!?!), gioca una partita impeccabile. Arriverà ai Play Off, con troppe gare nelle gambe e non andrà oltre una bella tripletta alla “Barriera Viola”.
Stagione ’01-’02
LA PROMOZIONE, IL GOAL IN ROVESCIATA, 50 CENTRI IN CAMPIONATO: INCREDIBILE!
Annata memorabile! In un colpo realizzati i tre sogni di una vita da presidente-attaccante: un goal in rovesciata in una gara ufficiale, il raggiungimento di quota 50 goal in campionato, e il fatto che quei 50 goal siano serviti per il passaggio dei Giardini in promozione! Piacere sublime, goduria estrema, l’aver visto crescere la sua creatura a scacchi per anni, con pazienza e devozione, crescendola come un figlio, fino alla maturità della promozione. Sarà stato il suo splendido cucciolo di Rott-Weiler a portar fortuna, fatto sta che, anche in campo, gioca una stagione esemplare condita da 84 reti! Impossibile citare la quantità industriale di prodezze collezionate, ma alcune vanno ricordate: i 6 goal al Copacabana che lo proiettano in vetta alla classifica marcatori, il goal numero 300 in carriera siglato al “Comune” di tacco e la tripletta al “Padule” che gli vale la pioggia di complimenti dagli eterni rivali. Contro il Copacabana Maschio, per il suo 24esimo compleanno, gli regala una statuetta in onore al presidente-giocatore, che ritrae un giocatore in rovesciata: statuetta che si rivelerà profetica. Imbeccato perfettamente da Bandini, in rovesciata volante alla Van Basten, realizzerà un goal indimenticabile… Come non ricordare poi il velenosissimo sinistro-goal-promozione, allo scadere, che vale il 5 pari contro la “Munda”: 22 gare in goal consecutive… E dulcis in fundo, la tripletta al Limo, quando la Promozione diviene matematica… 24 aprile 2001, una serata di festa che non scorderà mai, quando all’ultima giornata, passa da 47 reti a 50, in campionato, quarto in classifica marcatori, e beve finalmente lo spumante della promozione. Ai play off non brillerà e si farà ricordare solo, contro “le Torri” per un brutto infortunio al ginocchio, che lo terrà lontano dai campi per tre mesi.
Stagione ’02-’03 L’EUROGOAL A TELE37, CHE FA IL GIRO DELLA TOSCANA
Stagione triste per Zatteri, che, ripresosi dall’infortunio, torna in campo e assiste agli infotuni a ruota di un po’ tutti i compagni. Cercherà di reggere la baracca alla meglio, ma dovrà accontentarsi di una sofferta salvezza, al primo anno di promozione. Paradossalmente però, è stato l’anno in cui ha acquistato più notorietà. La domenica prima del campionato, emozionatissimo, compare sul piccolo schermo, a Tele37, intervistato al Museo di Coverciano. Ma un vero tributo alla carriera lo ottiene, quando Tele37 trasemette la gara della seconda giornata contro il Querceto e la sua tripletta che vale la vittoria: in particolare un suo eurogoal con megafinta sull’uomo, che fa il giro della Toscana, con annesso urlo di gioia alla Tardelli…Purtroppo la sua 200esima gara con gli scacchi coinciderà con la prima sconfitta in campionato, contro il “Tassello”. Dal programma televisivo “caletto+” piovono complimenti sulla sua freddezza, anche dopo il match col “CDP Querceto”. Nel resto del torneo, generoso, ma isolato, non lascerà spesso il segno. Un sussulto saranno i 7 goal rifilati al “Rayo Fiorentino”, che Tele37 trasmetterà la domenica successiva, ma senza i clamori di inizio stagione… Ormai, in uno spogliatoio abituato a vincere, regna il nervosismo. All’ultima giornata, contro i campioni dell’ “Olimpica Firenze”, gioca una gara davvero magistrale, che premia una stagione di sacrifici e poche soddisfazioni. Con 32 goal in campionato, è comunque settimo marcatore del torneo, nonostante il salto di categoria e le tante vicessitudini. In Coppa Europa, contro il BZGavinana, rimedia per proteste un’esagerata prima espulsione in carriera, ma all’ultima, nel derby contro l’ “Arca Rifredi”, raggiunge quota 400 goal con i Giardini e vince la quinta Coppa Goleador consecutiva.
Stagione ’03-’04 UN PALLONETTO DA PLAY OFF…
Ottima stagione per lui se si pensa al noioso guaio al tendine rotuleo che l’ha messo ko nel precampionato e che non l’ha fatto mai giocare al top della forma. Scorrendo i suoi pagellini non ci sono gravi insufficenze, ma buone medie, anche se la vena realizzativa non è più quella di un tempo. Lontano parente dello Zatteri che lottava per le classifiche marcatori, con appena 27 goal in 28 incontri, giocati spesso da punta centrale, ha sancito formalmente l’addio a tale ruolo. In categorie più maschie e tecniche come la promozione, davanti occorre maggiore peso atletico, mentre la sua rapidità ed il suo estro trovano miglior risultato in altre zone del campo. Da ricordare la sua ottima prestazione contro i Balù Balù (bella doppietta) che vale alla 13esima giornata il terzo posto in classifica ed il suo goal in doppio passo, nella superba gara dei Giardini contro l’Abobo a fine torneo, vinta per 5-3. Ma il suo “goal dell’anno” lo segna all’esordio assoluto dei Giardini in una gara di Play Off provinciali di Promozione. All’ultimissimo minuto, oltre il 51esimo, inventa al volo un pallonetto d’autore che batte il portiere dell’MCL Quinto Alto in uscita e vale il pareggio per 6-6, che fa sognare i Giardini… Putroppo i Play Off finiranno male e lui festeggerà le sue 250 gare in bianco-blu (record!) proprio nel giorno dell’eliminazione matematica, contro il Paguro’s Club… L’ottimo finale di stagione gli porterà il Trofeo-Uomo Squadra Estivo.
Stagione ’04-’05 STORIA DI UN INFORTUNIO E DI UN MATRIMONIO
La sua nona stagione in bianco-blu sarà più ricordata per il cosidetto “Matrimonio Societario” con l’amministratrice delegata Ilaria Cavaciocchi e per il lungo infortunio alla caviglia, che per quanto visto in campo, anche se, siglando 21 reti in appena 16 match giocati, sta ritrovando la sua vena realizzativa pur giocando sempre più lontano dalla porta. Ormai il suo ruolo è tornato ad essere il laterale di fascia, preferibilmente sinistra, portato ad offendere, ma con tanta voglia di imparare a difendere… Dopo un buon precampionato, nel quale solo lui, Bandini e Lamioni hanno trovato la via del goal, stecca le prime gare del torneo, facendosi addirittura parare un rigore, alla seconda contro il Giaguaro. Il vero Zatteri si intravede dopo l’amichevole, contro il Campino di Coverciano, i cui ragazzi ancora hanno incubi la notte sul suo incredibile goal di tacco… Da quel momento anche in campionato le cose vanno meglio. La miglior prestazione dell’anno la gioca all’11esima, contro Allanon, se non altro per il fantastico goal in cucchiaio, che chiude il tabellino sul 9-5 per i Giardini. Poi l’infortunio, una brutta distorsione al malleolo che gli fa chiudere la stagione con enorme anticipo, ma che gli permette di concentrarsi sul grande evento… I ragazzi della squadra oltre ad un quaderno strappalacrime che porterà sempre con sé e ad uno splendido televisore al plasma, gli regalano la qualificazione ai Play-Off, che seguirà via sms dall’America, durante il viaggio di nozze.
Stagione ’05-’06 ANCORA GOAL STRAORDINARI, ANCORA CARTUCCE DA SPARARE…
Stagione con alti e bassi per i Giardini, che stavolta, il Presidente, può tornare a vivere dal campo. Smaltito il lungo infortunio torna sul prato verde dal precampionato e contro il Gatto Party realizza la 1700esima rete della storia societaria. Gioca un girone d’andata costante e di valore, addirittura sublime contro la Corazzata Potionkin, quando si rivede in tutto e per tutto l’illuminante Juan Sebastian Zatteri che conosciamo. Resterà nella storia il tocco-sotto a liberare Lamioni che chiude la partita. Negli stessi giorni, in amichevole contro la Squadra Uno, realizza un cucchiaio alla Totti davvero senza precedenti per tempismo e precisione, lasciando tutti a bocca aperta. Contro la Stella Beige la società lo premia con il Trofeo Uomo-Squadra invernale per l’ottima chiusura del 2005. Nel girone di ritorno, cala con la squadra in modo evidente. L’unica gara giocata davvero ad altissimi livelli è quella contro la Forca, forse la sua migliore stagionale, nella serata della definitiva salvezza. Ormai giocatore duttile, aiutato dalla grande esperienza, riesce a dare il suo apporto generoso anche in fase difensiva. L’intesa con Lamioni si raffina ancor più nel Torneo Senza-Fiato, soprattutto contro Custos, quando serve di testa al bomber la palla del definitivo pareggio, dopo aver siglato una pregevole doppietta, grazie ad un altro colpo di testa e ad un goal acrobatico davvero incredibile. Contro il GS Grassina, nel trofeo Esitvo CSEN, è il primo tra i ragazzi dei Giardini a toccare quota 300 presenze con questa maglia. Alla festa segue un lieve infortunio che gli farà saltare semifinale e finale. Chiude con 32 centri in 36 presenze, non sono in numeri straordinari che aveva in gioiventù, ma paradossalmente è adesso che il giocatore appare più maturo e completo. La sua squadra idem.
Stagione ’06-’07 IL PRESIDENTE “IN ATTESA” ABDICA PER BANDINI

Porta da sempre l’ “11” sulla maglia ed una stagione così ricca di colpi di scena e di emozioni non poteva esser che l’undicesima! Già dal precampionato si capisce che sarà un’annata speciale, che riserverà gioie e soprese ogni oltre aspettativa. E’ un suo cucchiaio magistrale al Dema’99 infatti il gesto tecnico più bello della preseason “giardiniana”, un goal di una difficoltà e di una bellezza difficilmente descrivibili… La sua Ditta intanto inizia a collaborare con i Giardini come sponsor e viene organizzata anche una gara goliardica per elebrare l’evento, dove lui, per la prima volta forse in 11 anni, gioca contro i suoi ragazzi. In campionato esplode alla seconda giornata, contro la Piazzetta, con altri due pregevoli tocchi sotto che gli valgono il secondo posto provvisorio in classifica marcatori, palma che difenderà fino al match con gli Allanon alla quarta giornata. Conferisce affidabilità, costanza e, pur senza strafare, dimostra inzialmente un invidiabile stato di forma. Nell’amichevole natalizia contro il “Forzieri Team” raggiunge quota 500 reti con la maglia dei Giardini: un record incredibile che lo spinge ad ossigenarsi i capelli e a scrivere sulla nuca in blu elettrico il numero “500”. Ma in pentola bolle qualcosa di ben più grosso di un mezzo migliaio di goal… Con i suoi Giardini attualmente sul podio, freschi del super record di imbattibilità (15 gare!!) e con la differenza reti storica ormai oltre al +300, il presidente raduna i suoi per la sua festa di compleanno al Cafè Caracol e, con decisione epocale quanto irrevocabile, annuncia che darà le dimissioni a fine stagione. Solo quando sul tavolo iniziano a girare le prime foto ecografiche del futuro Zatterino i compagni capiscono i motivi del gesto. Sarà per la liberazione da un grosso peso, ma al suo rientro in campo, contro la Piazzetta, gioca la sua miglior gara dell’anno: 5 goal, di cui uno in spledida acrobazia volante, prima di correre a dedicare la vittoria, con tanto di pallone sotto la maglia, alla moglie in tribuna. L’ultimo momento di gioia della sua stagione è la conquista del trofeo Uomo-Squadra primaverile contro l’Atletico Fatica, ma in realtà la sua parabola discendente, quest’anno con grande anticipo rispetto al solito, ha già avuto inizio. Continui problemi fisici spesso lo mettono fuori causa e, quando c’è, gioca poco e non bene. I Giardini stessi non chudono l’annata nel migliore dei modi ed il sogno promozione sfuma di un niete. Il sorriso gli torna sulle labbra solo in occasione dela festa di fine stagione, quando finalmente rassegna le dimissioni e nomina Bandini suo erede. In un momento davvero commuovente, la squadra gli dona una targa vitrea a forma di pallone recante la seguente scritta:

28/06/07
a Riccardo Zatteri
per l’impareggiabile impegno ed insuperabile perseveranza con cui ha svolto il ruolo di Presidente dei Giardini di via Locchi
grazieLa Squadra

Si chiude un’era per i Giardini. Un’era fatta di sacrifici, lavoro, ma anche di tante soddisfazioni.

Stagione ’07-’08 ARRIVA MASSIMINO… ARRIVA IL PRIMO “SCUDETTO” DEI GIARDINI
Il periodo più bello della sua vita… Quello in cui diventa papà di un futuro campioncino dei Giardini, che, proprio di fronte al piccolo Massy, conquistano il primo campionato della loro storia. Lacrime di commozione per l’ormai ex-presidente, orgoglioso come non mai della sua creatura sportiva e dei suoi compagni… In campo, in verità, pochissime apparizioni, complice una fastidiosissima ernia del disco, ma anche sotto cortisone ha sempre accompagnato la squadra dalla panchina in veste dirigenziali con il solito carisma. Massimo nasce il 29 luglio 2007, durante la pausa estiva e… 2+9=11… manco a dirlo… Non è ancora finito il precampionato e, contro il Crazy Bar a soli 2 mesi di vita, è già a bordocampo a tifare Giardini. Il papà invece esce di scena già nelle prime giornate per l’infortunio. Più che la doppietta alla terza giornata, un momento di gloria personale, , seppur un po’ antisportivo, lo si trova alla terzultima d’andata, contro il Tutto Cuore, quando con un placcaggio football all’ultimo minuto si immola per la squadra e salva l’1-0 che vale il titolo d’inverno ed il +8 sulle inseguitrici. Grazie alla folle reazione di Antonelli non sarà nemmeno espulso. Ovviamente nel match che vale il titolo (guarda caso ancora contro il Tutto Cuore) pretende una passerella nei minuti finali e per poco addirittura non segna. Ci teneva a sentire dal campo il triplice fischio che vuol dire primo “scudetto” per la squadra che ha fondato 12 anni prima e per la quale ha segnato oltre 500 goal. Massy è per la prima volta al campo mentre gioca il babbo… A fine stagione i continui guai lo spingerebbero a smetterla per un po’, ma il torneo estivo di Castello, proprio davanti casa, lo tenta troppo e decide di giocare la semifinale contro “gli orfani di Giova” dove ritrova anche la via del goal. Il giorno in cui i Giardini saranno ospiti dell’ “Atletica di Castello” per la cena-premio, offrirà a tutti i ragazzi i mitici aperitivi “Zatteri” a casa sua (che è sempre la sede sociale… con le coppe…) per ringraziarli delle tante emozioni!!
Stagione ’08-’09
LA RINASCITA E LA NUOVA DOLCE ATTESA:-)
Con 36 presenze personali, condite da 28 reti, i problemi alla schiena, seppur non del tutto superati, sembrano dargli tregua. Grande soddisfazione dunque per l’ex-presidente, stavolta protagonista assoluto anche sul campo, del secondo scudetto della storia dei Giardini. Il primo acuto di livello arriva subito nel girone d’andata, contro il Buratti, quando sigla una doppietta. Il secondo goal, che arriva all’ultimissimo secondo di gioco, regala ai Giardini un punto insperato nell’unica gara del campionato non vinta. E’ proprio grazie a quel goal e a quel punticino, che i Giardini, nel ritorno contro il “Fa Buca”, possono festeggiare il secondo scudetto consecutivo, con ben tre giornate d’anticipo. Grande festa per lui e per Massimino a bordo campo: uno scudetto che si sente sul petto certo più del precedente, viste le tante presenze ed il discreto rendimento. Durante la prima storica amichevole interna tra Giardini e Giardini, a campionato ormai chiuso, viene resa nota la lietissima notizia: Massy avrà una sorellina, ed il papà festeggia assieme alla squadra al bar del centro sportivo Isolotto. In campo, complice la mancata preparazione, vive il suo momento più magico soprattutto in estate, al Torneo Biancoverde, in particolare contro la “Mise di Calenzano”, la sua miglior prestazione stagionale. In una serata da incorniciare, prima sigla un gran goal di tacco, poi, sigla la sua 542esima rete, che gli permette di raggiungere l’infortunato Bandini in vetta alla classifica dei migliori marcatori di sempre del club. Titolo che torna tutto suo dopo il goal all’FMA la settimana dopo; titolo che Bandini gli aveva strappato poco tempo prima dopo che l’aveva gelosamente conservato per 13 anni. Con la doppietta nella finalina raggiunge quota 10 reti nel torneo Biancoverde, una solo in meno di Dimita, il cannoniere dei Giardini a Castello, bel traguardo con cui consacra a pieno, alla bellezza di 31 anni, la stagione della sua rinascita sportiva.
Stagione ’09-’10
LA PICCOLA VIOLA PORTA BENE: DI NUOVO GRANDE
PROTAGONISTA
Tra la prima e la seconda di precampionato arriva la piccola Viola che porterà benone al numero 11 bipapà da 50 reti stagionali. Bomber del precampionato con 8 reti, regala il primo acuto di livello subito alla prima giornata di campionato, nel 3-2 da sincope al “Granducato”, con un goal e due assist vincenti. Poi il poker alla “OrsoBruno” e con 5 goal in due giornate si ritrova addirittura capocannoniere per un turno e terzo in classifica per i due turni successivi. Contro il Botwana sono lacrime di commozione per uno che ha “partorito” i Giardini anni e anni prima, quando gioca a fianco di un ex-viola di serie A: Rocchigiani! Nettamente decisivo all’ultima d’andata, nella bella vittoria sull’Easy Market, semplicemente devastante pochi giorno dopo in amichevole a SanSalvi, contro “Simone e i suoi ragazzi”, quando segna 8 reti eguagliando il celebre “record Devita”. Tra i goal ce n’è uno di tacco ed il suo 570esimo personale con un vecchio marchio di fabbrica: “il cucchiaio”. I guai fisici sembrano un brutto ricordo, ci tiene a presenziare sempre, anche quando, di ritorno dall’Allianz Arena per un trasfertone Champions, si fionda al campo per il match di ritorno con la “Orso Bruno”. Col Botwana, da tradizione, ancora lacrime. E’ la sua 400esima ufcciale e la festeggia con una doppietta che vale i tre punti. La stessa sera riceve il Trofeo Uomo-Squadra primaverile per l’ottimo momento di forma. A fine torneo, col “Banana Banana”, gioca nonostante l’anniversario di matrimonio, portando per la prima volta al campo anche la piccola Viola:-) Chiuderà il campionato con 21 centri, tra i primi 15 marcatori. Fermo a quota 590 goal in carriera, durante la Golden League viene raggiunto e, contro il ProEvolution Team, superato da Bandini, che diventa il nuovo marcatore principe della storia giardiniana, record che tornerà suo durante l’esperienza a “7”, agendo da seconda punta e siglando ben 6 reti nel “Senza Fiato”, secondo solo a Dimita. E’ suo il primo storico goal dei Giardini “a 7”, a Bellariva contro i Raccattati. Ci mette un po’ a capire il nuovo giochino, ma presto inizia a segnare e a divertirsi. La partita del record è quella contro “Another Mazzata”, quando segna la doppietta che gli vale, a 32 anni suonati, di nuovo la palma del miglior realizzatore di sempre del team. C’è ancora tempo per la miglior prestazione dell’anno… La lascia per ultimo, nella finalina contro i “Gemelli Diversi”, quando a coronamento di una stagione da vero evergreen, gioca un partitone segnando il suo 50esimo stagionale, con un tiro al volo da fuori imparabile, che lascia la platea ammutolita. La sua bella favola che continua…
Stagione ’10-’11
UN TACCO DA QUADRO, UN CUCCHIAIO DA POESIA…
Si brucia subito il suo top-moment stagionale, alla primissima uscita del precampionato contro il Granducato, in quella che per lui rimarrà una gara da sogno. Subentra dalla panchina per la 420esima ufficiale  e all’11esimo minuto (non poteva essere altrimenti) segna con un velenoso diagonale il suo 600esimo sigillo con la maglia dei Giardini, tornando a essere, a 32 anni, il giardiniano con più goal all’attivo. Non pago, nello stesso match, trova una doppietta da urlo con un missile di collo pieno da fuori, dritto per dritto, che gonfia la rete e che verrà certo ricordato come uno dei più bei goal di sempre del team. Nel post-gara spumante per tutti! Nel suo girone di andata un po’ altalenante (il picco più basso quando va in porta, all’esordio, e ne prende 9 dal Sorgane…), si vede raggiungere da Bandini sull’Olimpo dei bomber, nel match con la Samminiatese, per poi risuperarlo a Natale in amichevole contro il SanGiusto, con un pregevole goal di tacco che resterà negli annali. Si chiude così il 15esimo anno solare col suo nome sulla vetta dei bomber gvl: sono 618 goal! Il 2011 inizia invece da incubo. Rosso diretto alla prima contro il Peyote per fallaccio anti-sportivo su Fabbri. La settimana dopo, squalificato contro il Marzocco, si vede nuovamente superare da Bandini, forse in modo definitivo. Rientra e disputa un onorevolissimo girone di ritorno impreziosito dal match con la Samminiatese, che lo vede protagonista di una tripletta di pregevole fattura. Chiuderà il torneo con 23 centri, terzo tra i suoi colleghi e 14esimo in classifica marcatori. Prima delle finali, in amichevole con l’AC Risiamo, a tempo scaduto e durante il classico “chi segna vince”, trova la perla decisiva con un pregevolissimo cucchiaio da vedere e rivedere… Alle finali così così… Segna tanto (10 goal nel girone, secondo miglior realizzatore tra i suoi), ma stecca qualche apparizione. La stagione comunque, ancora una volta, a 33 anni suonati, si chiude con 38 presenze, record che gli vale il “Premio Fedeltà Nonno Nello”, e, ancora una volta, oltre 50 reti, 55 per l’esatezza, a soli 5 goal dal capocannoniere stagionale Bandini.
Stagione ’11-’12
I RECORD DELL’ “INTRAMONTABILE”
Questo è davvero duro a morire… Dopo un pessimo pre-campionato, dopo un avvio di stagione che lascerebbe presagire ad un mesto tramonto imminente, nella sera in cui segna la rete numero 3300 della storia societaria, si fa parare un rigore contro la Bandaccia e tocca davvero il fondo… Da quel momento in poi però, spinto dalla sua grinta innata, ritrova la miglior condizione e si rende protagonista di un grandissimo girone d’andata. Alla terza, contro i Companeros è il migliore in campo, e impreziosisce la sua prova con un pregevolissimo goal in doppio passo. Nella stessa settimana indossa con onore la fascia di capitano contro i Baruconi di Verona, per il primo storico match-gemellaggio. Contro l’ITP Klan segna uno dei goal più belli dell’intera storia giardiniana e del calcetto locale in generale, tant’è che avversari e compagni si mettono in fila per complimentarsi… Su splendido assist di Lamioni in cucchiaio a scavalcare la difesa, colpisce di collo al volo di prima intenzione dalla trequarti, spendendo la palla sotto il “7” più lontano… Lo fa indicando il pallone in cielo con un dito, usando la tecnica tanto cara ai tennisti per colpire in smash… A dimostrazione che il suo nuovo secondo sport lo ha preso di brutto…:-) Grazie al poker messo a segno contro l’Atletic Rum, torna a scrivere il suo nome a caratteri cubitali nella storia del club, scavalcando Bandini e tornando ad essere il giardiniano con più goal all’attivo di sempre (668 reti!), proprio nel giorno in cui diviene ufficiale l’imminente collaborazione sponsoristica tra i “suoi” Giardini, e la “sua” Edilzatteri. Il pareggio post-natalizio per 3-3 con i DDS Rifredi, reso possibile da un suo goal allo scadere in splendido diagonale mancino di Vargassiana memoria, con l’avversario addosso, è la prima storica partita con le nuove maglie arancio nero-gigliate, griffate col logo della sua impresa. Contro il BZ, nella più grande vittoria di sempre del club (22-2), segna la bellezza di 7 goal, eguagliando il record da lui stabilito nel 2001, più di 10 anni prima… Un po’ meno appariscente nel girone di ritorno, quando, come suo solito, vede calare la condizione atletica, se si eccettua però la gara contro il Piazza, quando delizia la platea con giocate vintage davvero da capogiro… Dopo tutta una serie di veli, suole, doppi passi, segna uno di quei goal da raccontare ai nipotini, quando, dopo esser stato provocato da un avversario, lo irride con un retro-suola lungo linea al goliardico grido “vieniiiiiii”, per poi confezionare una serpentina a tutto campo che lascia a bocca aperta la platea fino al tocco in goal… Il pagellino di quel giorno lo paragona a Cuadrado del Lecce, che, per ironia della sorte, di lì a poco, diventerà uno degli idoli indiscussi della sua amata Fiorentina… Contro il Pallone chiude il suo campionato con un pregevole bottino di 36 goal, proprio nel giorno in cui Lamioni batte ufficialmente il suo record di 50 reti in campionato, che durava da 10 stagioni. A fine stagione non appare particolarmente ispirato alle finali, mentre in amichevole a Castello contro il SanGiusto vive un’altra di quelle serate da puntata di “Sfide”… Fu lui il primo a raggiungere quota 100 goal con i Giardini… Così fece anche per i 200, i 300, i 400, i 500, i 600… Non poteva che essere lui ha mettere per primo il sigillo sul 700esimo goal personale con la maglia della squadra da lui fondata… L’ “intramontabile”, come lo chiamano ormai affettuosamente i suoi compagni, oltre a segnare questo goal tanto importante per lui, regala giocate davvero d’elite giocando la sua miglior prestazione stagionale, il tutto davanti agli occhi dei suoi bimbi a bordo campo… Il piccolo Massy, addirittura, scrive per la prima volta i marcatori sul tabellino… Una serata che non si dimenticherà… Il piccolo Zatterino seguirà il babbo anche nella memorabile trasferta di Verona della squadra, la prima volta dei Giardini fuori dalla Toscana, per quella che resterà un’esperienza indimenticabile:-) A fine stagione l’intramontabile riconquisterà dopo ben 9 anni la “Coppa Goleador”, la sua sesta in carriera (record!), grazie alle 50 reti tonde in stagione… Appunto, a 34 anni suonati, davvero duro a morire…;-)
Stagione ’12-’13
500 GARE E SCUDETTO
Dopo appena 4 gare di campionato, contro il modesto ITP Klan, eguaglia il suo record di reti segnate in un singolo match (7), si porta a 12 goal in 4 gare, secondo tra i marcatori del torneo. Stagione davvero prolifica la sua, a dispetto dell’età… Soprattutto nel girone d’andata segna davvero a raffica, ritrovando splendida sintonia con la porta. Una serata che certo non dimenticherà, nonostante il brutto 2-0 patito sul campo, è quella del match col Polcanto, la 500esima volta in cui indossa la mitica numero 11. La squadra per l’occasione gli confeziona una piccola fiat500 telecomandata autografata da tutti e una targa commemorativa dell’evento, che gli varrà, nel post-gara, anche i complimenti dell’ex-campione di serie A Francesco Flachi. Il ritorno non inizia in modo incoraggiante. Contro il TheGame delude alla sua prima da over35, resta a secco e perde dopo molte giornate il secondo posto tra i bomber del torneo, piazza d’argento che riacciufferà con la bella tripletta ai Disperati a tre giornate dal termine (fantastico il goal mancino dopo pregevole finta di velo…), per poi riperderla definitivamente nello scontro diretto col Macchessegrullo. La sua gara dell’anno coincide con il match che vale il terzo scudetto, contro il Meeting Sporting Club. Giocare fiero della sua numero 11, una gara che vale ancora una volta così tanto per i Giardini, per la sua creatura… è una roba da commozione… Un palo su gran sventola da fuori gli nega la gioia del goal, ma c’è solo da gioire per il campionato vinto con le maglie griffate Edilzatteri, con i suoi bimbi, entrambi, sugli spalti a festeggiare… Davvero una bella fiaba… I momenti magici non mancano neanche a fine stagione… Quando i Baruconi scendono in Toscana, con l’amico fraterno Berchicci rappresenta per la prima volta i Giardini anche in un campo da tennis… Non va un granché, ma è l’inizio di una nuova passione…:-) Completamente memorabile invece la partecipazione alla Notturna di San Giovanni, con la numero 11 sulle spalle, con i suoi compagni di squadra vicino, per le strade della città più bella del mondo… Realizza persino il tempone per un amatore di 52 minuti e 58 secondi… Meritano citazione infine le meravigliose serate estive che organizza per la squadra nel suo giardino durante il torneo estivo di Castello… Con un tuffo nella piscinetta, a mezzare l’intera tavolata, che resterà nella storia delle imprese del patron, almeno quanto i goal sul campo…:-) Alla festa di fine stagione conquista l’ennesima Coppa Goleador in carriera, grazie alle 45 reti segnate in 35 apparizioni totali.
Stagione ’13-’14
SEGNARE SU ASSIST DI FLACHI…
Stagione di rediviva gioventù per il Patron, che si rende protagonista di gesta importanti in molti momenti della stagione. In pre-campionato inizia col botto trovando la rete numero 750 in carriera ed un pregevole goal di tacco all’esordio stagionale contro la Sex. E’ in forma smagliante e, pochi giorni dopo, sigla il classico goal/fotografia al SanGiusto, nella settimana in cui sfida con altri temerari giardiniani, il noto pugile Nicchi in un match di pugilato “tutti contro uno” che passerà alla storia… E ancora si ricordano euro-goal mancino all’Atletico Rossini ed euro-prestazione contro il Klan, passata alle cronache per quel suo goal in slalom a tutto campo, che vale il pari all’ultimo secondo, con tanto di esultanza in vaffa, seguita ugualmente dai complimenti di tutti gli avversari. Nonostante inizi il campionato da assoluto capocannoniere Gvl della preseason, vive subito uno dei momenti peggiori della sua carriera, forse il più brutto… Quando contro la Birreria riceve un rosso diretto per un inutile quanto insensato fallo da ultimo uomo. Ci mette un po’ a ritrovare la serenità mentale, ma alla prima del girone di ritorno saprà godere a pieno la serata calcettistica forse più emozionante della sua vita… Quando i Giardini battono per 4-3 la squadra che vincerà il titolo, il Sorgane Calcio a 5, e lo fanno con un certo Francesco Flachi per la prima volta in campo… Per chi ha creato questo team 18 anni prima si tratta già di emozione indicibile… Una sorta di chiusura del cerchio… Se poi si pensa che il numero 11 segna un goal fondamentale per la vittoria, su assist in no-look proprio del campione, diventa una roba da infarto. A fine gara Flachi si complimenta con lui per il fantastico gruppo Gvl e gli chiede se dormirà… Ovviamente non è seguito un solo minuto di sonno. Nel girone di ritorno da segnalare anche l’ennesimo goal in cucchiaio della sua carriera, contro la Birreria Centrale, ed una rete fantastica con finta in velo contro il Cambogia. Un infortunio alla schiena lo limita ad inizio GoldenLeague e lo rende semplice comparsa a Verona, ma rientra alla grande contro il FirenzeViola.it e torna in pompa magna contro la Longobarda, per la sua miglior partita stagionale. Tutti lamentano l’assenza di Flachi e si aspettano le prodezze di bomber Papola, invece questo vecchietto mette in saccoccia 6 reti golden!! Tra cui il secondo goal di tacco stagionale! Ma le serate goduriose non sono finite… Contro la Birreria torna Flachi in campo, e dopo averlo bacchettato per tutta la partita, gli serve di tacco l’assist per il goal allo scadere che vale il 6-4 definitivo e l’accesso in finale. Un goal ripreso dalle telecamere, da vedere e rivedere, che ha fatto il giro del web. Nel torneo estivo di Castello vive un’altra nottata di gloria, quando primeggia su tutta la squadra al torneino di basket gvl nel suo giardino, aggiudicandosi 9 aperitivi di fila, prima del match contro il Rifredi’78 in cui vagolerà per il campo intonando canzoni di Deandré… Una roba mai vista… Con 34 presenze chiude come il giardiniano più schierato della stagione, e, dopo aver ritirato la Coppa del Secondo Posto in Golden in sede CSEN, si aggiudica l’ottava Coppa Goleador in carriera (record assoluto), grazie ai 39 centri stagionali, secondo solo a Lamioni. Evegreen… finché dura…
Stagione ’14-’15
IL RE DI VERONA
Un vecchietto che proprio non ne vuol sapere di invecchiare… Inizia la stagione correndo in un’ora e 12 primi il massacrante “Corri la Vita”… Manco un brutto infortunio all’occhio patito a tennis, sua nuova passione, riesce a frenarlo. La partita di pre-season contro il SabaNightFever passerà infatti alla storia per la sua presenza con occhiali alla Davids… Tragicomico… Anche come gestione e sponsorizzazione del team la sua passione nero-arancio non accenna a diminuire. Alla prima di campionato, contro gli OldHeart, arrivano le nuovissime felpe griffate Edilzatteri. Una meraviglia. E’ il tennis soprattutto a tenerlo in forma. Nel giro di pochi mesi vince tutte e 5 le edizioni dei GvlOpen, aggiudicandosi di diritto la partecipazione di squadra alla sfida di Verona coi gemellati veronesi, che lo vedrà trionfare nel doppio, a fianco dell’esperto cognato Alessandro. Verona rappresenta una tappa importantissima anche in campo, visto che lo stesso giorno, a dispetto dei suoi 36 anni, proprio contro gli amici gialloblù, al termine di una mirabolante prestazione, raggiunge l’impressionante quota di 800 goal con la maglia dei Giardini, festeggiando con tanto di coreografia in campo… Un traguardo per ora riuscito soltanto a lui. Ancora non pago, a sera, grintoso, adrenalinico, instancabile, porta al trionfo il suo gommone nella gara di rafting sull’Adige… Un week-end che non scorderà… Anche fuori dal campo il suo apporto organizzativo al gruppo non latita… E’ lui ad organizzare le varie trasferte viola di gruppo, su tutte quella a Londra, sponda Tottenham, che resterà una delle gite giardiniane più indimenticabili e partecipate della storia. In campionato prestazioni proprio da paura non se ne vedono… Ci si ricorda di lui più per i numeri al BumperBall che per il calcetto… Ma come cominciano le finali, il suo rendimento si impenna. E’ infatti tra gli eroi assoluti della vittoria che di fatto elimina il Macchessegrullo dalla TopLeague. Suo il goal-partita, che vale il 2-1 definitivo. Storica anche la prestazione contro il SabaNight Fever, quando subito al triplice fischio parte con l’amico Pieri alla volta si Siviglia, per una nuova missione viola. Quella sera chiude da miglior marcatore nero-arancio la TopLeague dei Giardini… Le sue feste estive poi non si contano… Meritano citazione in particolare il nuovo aperitivo “Montella Vattene”, che sforna al termine di un memorabile derby contro il Rifredi78, così come la serata “Fiori e Mele” che lo vede trionfare con una gran bomba dall’olivo, al torneo di BasketGvl… Ma la sua serata DOC è alla “popcornata”, quando batte Dimita in finale al “porticine Gvl” (ben due volte, visto un goal fantasma contestatissimo…), con video virali che hanno fatto il giro del web, prima di regalare in campo la sua miglior prestazione stagionale, nella bella vittoria al BiancoVerde, contro il RealSanPierino… Il goal del 3-1, siglato con un gran mancino all’incrocio, dopo pregevole doppio passo sull’ultimo difensore, è sicuramente una delle reti giardiniane più spettacolari dell’intera stagione… La stagione si chiude ai Quarti di Finale contro il Rifredi ’78. Per lui è la 600esima partita in Gvl, affrontata con fascia di capitano celebrativa al braccio, personalizzata dal giovane rampollo Massy, che pare abbia lo stesso vizietto del goal del padre (pure molto meglio…). Alla festa di fine stagione, complice la Supercoppa a Lamioni e ben 40 goal in saccoccia, riceve per la nona volta in carriera, la quarta consecutiva, la “Coppa Goleador” del team.
Stagione ’15-’16
VECCHIO, ROTTO E CATTIVO…
Stagione d’infortuni per lui la ventesima… Inizia con un guaio al collo del piede, rientra pochi minuti dopo esser diventato zio della bellissima Aurora e lo fa siglando 6 goal alla Sex, una delle sue vittime preferite, in un match di pre-season che lascia intravedere ancora qualche cartuccia da sparare… In campionato vive ancora serate di gloria, come in occasione della vittoria per 5-2 sul Vanga che vale il primo posto in campionato, quando segna dopo pregevole dribbling secco e manda in goal i compagni con assist sopraffini… Questo pochi giorni dopo l’euro-goal siglato all’Atletico Rossini, uno dei più belli della carriera. E’ in quel periodo, precisamente in amichevole contro il “Takkete Team”, che raggiunge Manetti a quota 612 presenze, divenendo il giardiniano più schierato di sempre, record che conserverà con orgoglio per tutta la stagione. Alla prima gara del girone di ritorno però, contro il Polcanto, si scontra col portiere Cocco, il ginocchio fa un movimento innaturale e la diagnosi parla di distrazione del collaterale… Forse il più grave infortunio della sua lunga carriera… Assoluto spettatore quindi nel girone di ritorno e in TopLeague… La sua voglia di calcio innata lo manda in crisi d’astinenza. Trova in parte consolazione seguendo il primo campionato Figc del piccolo erede Massy, che chiude l’esperienza con la bellezza di 19 centri in 18 apparizioni. L’infortunio lo incattivisce come mai prima… Ma a volte questo porta buono ai Giardini… Contro la Rubino in TopLeague infatti, quando dalla panchina si accapiglia col forte rivale Lotti cercando giustizia a modo suo, rimedia un rosso infamante… Ma anche il rivale viene espulso ed è un durissimo colpo per la squadra campione del recente campionato, che viene battuta dai Giardini… Il memorabile video “Ricky Rocky Balboa” diviene subito virale… Con le amichevoli pre-estive ed il Bianco-verde, torna a calcare il prato verde, anche se, tra tutori, paura di ricadute e età che avanza, le apparizioni calcistiche lasciano spesso spazio a quelle tennistiche, che lo vedono ora tesserato ufficiale FIT, pronto ad affrontare i primi duri tornei. Stagione comunque sempre partecipata ed appassionata la sua, ma viziata da acciacchi e cali fisici… Il finale davvero brutto ne è l’emblema, quando, pochi giorni dopo il meraviglioso goal di tacco al SanGiusto, per un nuovo parapiglia violento, si fa cacciare dal match contro il “Bar La Mucca Viola”, proprio nella sua Castello, proprio alla Festa Bianco-verde… Pochi giorni prima di venir eletto nuovo dirigente accompagnatore del Castello 2007… Una figuraccia piuttosto evitabile… Alla quale si aggiunge la consegna del “Cucchiaio di Legno”, da parte della società, come record-man annuale di cartellini… Vecchio, rotto e cattivo… Ma senza alcuna voglia di smettere…
Stagione ’16-’17
ERNIE E SUPER GOAL
Dopo un discreto pre-campionato, al vecchio Patron si blocca di brutto la schiena. Trattasi di due erniettine nuove di pacca, che lo tengono lontano dai campi da gioco quasi tre mesi, fino al girone di ritorno del quarto glorioso campionato vinto dai Giardini. Tra le sue apparizioni nel torneo, con minutaggio a salire, ci sono anche pochi, ma emozionantissimi minuti nel match scudetto contro il Loto, in una sera in cui le erniettine si fanno sentire, ma i compagni gli concedono comunque l’onore di una palpitante passerella nel finale… Meritano citazione poi la bella prova contro la Rubino (recuperi davvero decisivi…) e anche il match contro il Vinaio, quando di fronte alle telecamere CSEN, con un guizzo di rediviva gioventù, si prende il lusso di segnare un grandissimo goal mancino dopo super slalom, proprio alla più forte rivale Gvl per il titolo… Un goal che farà il giro del web… Dopo i grandi festeggiamenti per il trionfo nero-arancio (in quelli è sempre grandissimo protagonista), ha il grande merito di radunare tutto il suo popolo, nel terreno di famiglia, per una memorabile festa scudetto che passerà agli annali. Nel periodo TopLeague, il minutaggio torna quello di sempre, e, nell’amichevole da lui organizzata per l’addio al celibato di Pieri, con Flachi ospite d’onore, dalle super giocate che esibisce, il brutto infortunio sembra davvero alle spalle. Peccato per il palo su rigore durante la lotteria dal dischetto, ma è un palo a fin di bene, visto che di fatto consegna all’amico promesso sposo, la copertina del goal partita. Quando iniziano i tornei estivi, seppur in una condizione atletica da ritrovare, appare pienamente recuperato dal punto di vista tecnico. La sua serata di gloria la vive nel torneo a 7, contro Spider Porks, quando sigla una doppietta di rara bellezza. Traiettoria pazzesca sul goal da fuori nel primo tempo, che toglie letteralmente le ragnatele dal “7”… E precisione chirurgica col mancino nella ripresa, che lo erge senza dubbio a migliore in campo della disputa. Nello stesso torneo vive anche la serata peggiore dell’anno però… Ci riferiamo a tutti i pastrocchi difensivi commessi contro l’Atletico Viola, ai margini di un processo di reintegro in rosa, che vive ovviamente di alti e bassi. Ciò non toglie che, a fine torneo, contro ogni pronostico, grazie alle tre reti realizzate, risulta il miglior marcatore dei Giardini nella competizione. Un’altra gran bella soddisfazione della sua intramontabile carriera, così come il Premio Fair-Play “giocatore modello”, che la squadra gli consegna alla festa di fine stagione, per gli 0 cartellini subiti in ben 31 apparizioni stagionali… Che sono, nonostante i mille acciacchi, davvero tante tante… Nota di colore: Edilzatteri non esiste più dopo il suo cambio repentino di attività… Dopo il secondo scudetto da sponsor è pronto a passare il testimone all’amico Manetti e alla sua CFI.
Stagione ’17-’18
IL 40ESIMO CHE TUTTI SOGNANO
38 presenze stagionali, più di ogni altro giardiniano in rosa, che gli valgono alla festa di fine stagione il “Premio Fedeltà Nonno Nello”… E ben 22 goal realizzati, quarto miglior marcatore stagionale… Questo vecchietto, di smettere, non ne vuol proprio sapere… In base a ciò che ancora gli consente il suo stato fisico, continua ad aiutare la squadra in campo e, anche fuori dal terreno di gioco, continua a far ciò che più gli riesce… Il testimone… La sua 22esima stagione giardiniana inizia a scaldarsi infatti proprio a Palazzo Vecchio, quando testimonia con orgoglio per le nozze di Alessandro e Maria Sole… Si era rivelato grande protagonista anche all’addio al celibato dell’amico in verità. A parte una gran prestazione condita da doppietta contro il Rifredi78, durante la pre-season, e a parte due spettacolari goal di tacco in fotocopia, sempre contro i verdi in questione, in campo non incide ormai un granché, ma le sue passioni sportive fuori, ormai si moltiplicano… Già dirigente del Castello, diviene anche stretto collaboratore di Calcio+… Si sta spianando la strada per un post-carriera che comunque lo vedrà continuare a vivere di calcio… Nel suo campionato di alti e bassi, da segnalare la serata fatidica in cui compie 40 anni… Non al meglio, vive comunque il suo compleanno rotondo a bordo campo, nella mitica giornata in cui i Giardini superano 4-3 il DaSciogno. Di lì a poche ore, con l’eterno amico Maschio, andrà in scena la più memorabile festa GVL dell’anno… Il “bi-quarantesimo”… Un’80ina, tra giardiniani ed amici dei Giardini, nel tendone del Castello, per omaggiare le due bandiere del team… Si parla anche di un misterioso regalo per entrambi, ma vedremo più avanti… Nel corso della sua stagione le imprese di campo lasciano ormai sempre più spazio a quelle fuori… Memorabile per esempio l’impresa a piedi da casa Steo fino alle tre vette di Monte Morello e ritorno… Un’altra bandiera Gvl che ci teneva tanto a piantare. O quando al Piazzale Leonardo da Vinci ci arriva addirittura di corsa… E’ proprio in quel periodo, durante la Golden League in cui risulta molto presente, che si vedono anche le prestazioni migliori in campo e i goal più belli, come il suo terzo di tacco stagionale contro “Atto di Forza”. La sua gara dell’anno la gioca contro ASD ObaOba, siglando due reti davvero spettacolari, che contribuiscono all’accesso dei Giardini agli ottavi del torneo. Sarà un caso, ma solo poche ore prima era stato totalmente rigenerato, nella mente e nello spirito, da uno dei weekend più spettacolari di sempre… E’ questo il regalo di cui parlavamo…  13 giardiniani DOC a giro per il Veneto, prima dediti al rafting tra le cascate del fiume Brenta, con gelidi bagni e avventure mozzafiato… Poi concentrati sul Lido di Jesolo a godere di ottimo cibo, ricche bevute, indimenticabili zingarate. Il 40esimo che tutti sognano insomma;-)
Stagione ’18-’19
IN GOAL A ROMA E AD AMSTERDAM…
41 anni e non sentirli… Perle del Patron sin dalla pre-season, che lo vede protagonista con la delegazione più goliardica del team, nel mitico weekend all’Oktober Fest, dedicato al 40esimo dell’amico fraterno Gino. Ovviamente al rientro, contro il SanGaggio, non è in grado di scendere in campo, ma si conserva per il match seguente contro gli AS Matici, la sua 700esima gara in maglia Gvl, che onora con fascia di capitano e doppietta. Mentre i Giardini disputano il girone d’andata del campionato, è ormai durante le sue adorate gite societarie che dà il meglio di sé… Protagonista assoluto nella trasferta a Roma per il match contro la Selezione Guardie Vaticane (va in goal anche lì), soprattutto durante gli eccessi al Campo de’ Fiori… Grandi emozioni per il Patron anche alla giornata di campionato che segue, quel 5-2 col SanGaggio che annovera nel tabellino il suo 900esimo goal in maglia Gvl, con, per festeggiare la cifra monstre, ottima cena di pesce a seguire a “Il Vecchio e il Mare”. Quello che non riesce più a dare in campo, per ovvi limiti di età, prova a regalarlo fuori dal punto di vista organizzativo… Durante il girone di ritorno è tra i fautori e grandi protagonisti della spedizione escursionistica GVL con le ciaspole alla croce del Pratomagno e della visita davvero suggestiva alle terrazze di SantaMaria del Fiore… Poche settimane dopo, forse il tour più mozzafiato, in trecking lungo le scogliere dell’anello Piombino-Baratti-Piombino. A parte il sensazionale goal di testa siglato agli AS Matici, per vedere in campo una prestazione davvero degna dei tempi di gloria, bisogna attendere addirittura la penultima del torneo, lo storico 8-2 al Dram Drum… Tra le gesta mirabolanti di quella serata restano alla memoria alcuni suoi assist davvero sontuosi, come quel tacco mancino allo scadere che manda in goal il bomber Lamioni… Il campionato termina la settimana dopo contro il Barcollo e, contro ogni pronostico, sarà proprio lui il giardiniano più schierato nel torneo con ben 23 gettoni presenza. Zero acuti in Top, ma prestazione da 10 e lode ad Amsterdam per l’addio al celibato del presidente Antonelli, sia per quanto visto in campo nella prima storica gara internazionale dei Giardini contro i tennisti del VondelPark (suo il goal del parziale 2-0… rete seguita da un’esultanza, impossibile da dimenticare…), sia per le innumerevoli avventure di uno dei weekend più memorabili dell’intera storia giardiniana… Nel finale di stagione, al Torneo Senza Fiato Biancoverde, forse perché gioca in casa, vive certo il suo momento di massima forma anche in campo. Alla seconda giornata, contro ASD Valiant, a 41 anni appunto, si ritrova addirittura in vetta alla classifica marcatori del girone con 4 reti in due gare. Chiuderà il girone contro i Mingo Boys con 5 goal in saccoccia, miglior realizzatore giardiniano e secondo assoluto nel girone… Per un vecchietto tanta, tanta roba… Merita citazione, sempre in tale periodo, la super festa GVL che organizza nel terreno di famiglia, con praticamente tutto il mondo dei Giardini presente… Una reunion davvero da applausi… Chiude la sua stagione con un discorso davvero emozionante al matrimonio del presidente, salvo poi devastargli la casa nel corso della notte… Il tutto poco prima di scendere in campo per il match che chiude l’annata sportiva contro il Ragnaia… E’ la sua 39esima gara stagionale, quella che gli vale il Premio Fedeltà Nonno Nello… Nessun giardiniano ha giocato tante gare come lui… Va bene la passione… ma vista l’età si grida al miracolo…
Stagione ’19-’20
I 30 GIARDINIANI A VERONA, LA DEPRESSIONE COVID E LA NUOVA VILLETTA…
42 anni, altri 23 gettoni presenza, nonostante la meno divertente stagione di sempre causa Covid… E’ ancora lui il giardiniano che più volte calca il prato verde e 15 goal in saccoccia, sono un superbottino per uno della sua età.  E dire che la 24esima stagione con la numero 11 sulla schiena inizia per lui malissimo… Ci riferiamo alla prestazione disastrosa contro Los Grondes in precampionato… Errori grossolani e una forma atletica che lancia preoccupanti campanelli d’allarme… D’altra parte, almeno in fase pre-season, ancora in spirito estivo, sembra più concentrato sugli eventi giardiniani fuori dal campo, come il succulento tour della piadina 2019, organizzato in quel di Rimini… La forma ancora precaria non gli impedisce di essere comunque il giardiniano più schierato in preacampionato, con 6 gare disputate su 6. Come inizia il torneo, la storia cambia subito. All’esordio contro l’Atletico Barzotto sembra trasformato e giostra da migliore in campo. Il passo a rilento della categoria (siamo in Easy League), lo riporta subito in grado di dire ancora la sua, sigla il primo goal in campionato del team, regala assist e grandi giocate come ai tempi d’oro. Anche nell’epocale trasferta in massa a Verona (complimenti per l’organizzazione, i giardiniani presenti in terra scaligera sono 30!!), nonostante i kili di Pearà ingurgitati e i litri di grappa ed Amarone nello stomaco, sigla una doppietta fondamentale per la vittoria finale (applausi soprattutto per il goal di testa…)… Davvero un bel momento all’interno di una tre giorni per lui ancora una volta stra-vissuta e da incorniciare. Un po’ tutto il suo girone d’andata evoca ottimi ricordi. Merita citazione la superprestazione contro Asd Valiant, disputata con un’unghia incarnita, poche ore prima dell’operazione… Segna, fa segnare, nonostante arrivi al campo e riparta zoppicando vistosamente… Stesso dicasi del mach contro i The Spit, quando torna ad assaporare addirittura il gusto di una tripletta… Ma il suo momento topico in campionato, è sicuramente quello che coincide col cartellino rosso subito contro i Lenti e Macchinosi, dopo aver scatenato una rissa, accorrendo in soccorso all’amico inseparabile Antonelli (con tutte le ragioni del mondo)… E’ un rarissimo caso in cui un gesto comunque anti-sportivo, porta davvero del buono… L’arbitro, incalzato da capitan Maschio, esibisce una tonnellata di cartellini, che finiscono per favorire i Giardini più che in difficoltà di serata, che, come al solito presenti in massa al campo, possono proseguire in superiorità numerica e laurearsi campioni di inverno. Per quanto riguarda il girone di ritorno, il ricordo va a quell’ultimo momento di gioia e spensieratezza prima del lungo stop Covid… Il suo 42esimo compleanno, festeggiato in campo a Castello, con una bella doppietta rifilata all’Atletico Barzotto e con un affollatissimo banchetto da Bobo nel post-partita. Poi il tempo sembra essersi fermato e pochi ne soffrono come lui, che vive davvero di “pane e Giardini”… Perlomeno può approfittare per dare un gran colpo ai lavori sul progetto della “Villetta Zatteri”… Proprio in questa stagione infatti riesce ad acquistare i tanto sognati piani superiori di casa sua e ad iniziare una godereccia espansione. Alla ripresa la buona forma esibita in inverno sembra un lontano ricordo… Perlomeno tornano le sue amate grigliate di massa a sostituire quelle virtuali sul web e lui può tornare a rivivere le sue amate gite comitiva, su tutte quella davvero pittoresca vissuta con i suoi compagni sulle sponde del Lago di Scaffaiolo. Come a magra consolazione di una stagione per ovvi motivi a tratti depressiva, arriva il suo ennesimo “Premio Fedeltà Nonno Nello”, durante la reunion finale, a premiare il suo record di presenze.
Stagione ’20-’21
ANTI-DEPRESSIVA STEOKTOBERFEST
Seconda stagione pandemica, davvero dolorosa per gli sportivi passionari come il patron. L’iniziativa meglio riuscita per tener vivo lo spirito di appartenenza giardiniano, è la memorabile Steoktoberfest, che organizza nel terreno di famiglia con grande soddisfazione, anche solo per esser risultato tra gli unici 4 superstiti della mattina. In campo scende in 8 occasioni, quella più felice è senza dubbio la gara del torneo “Senza Fiato” contro l’Ignoranteam, quando sigla la sua prima rete da 43enne, un goal molto importante. Si tratta infatti del goal numero 936 in carriera, quello che gli permette a tale veneranda età, di scavalcare il bomber Lamioni (probabilmente per l’ultima volta) e tornare ad essere il miglior realizzatore di sempre della storia giardiniana. Un goal che arriva pochi minuti dopo esser stato irrispettosamente sbeffeggiato da avversari che hanno 24 anni di meno. Vivere ancora di queste rivincite è un importante segnale della sua tutt’altro che sopita voglia e fame di sport. La settimana dopo contro il Calcio Cavallo il bomber si riprende con merito il primato da lui difeso per un quarto di secolo. Con Pieri, in barba all’anagrafe, unico giardiniano sempre presente al torneo estivo “Senza Fiato”, che si chiude con la prima birra ordinata da Massy all’Antico Beccaria, per festeggiare l’esame di terza media. Alla grigliata di fine annata sportiva, riceve il “Premio fair play” per gli 0 cartellini subiti in stagione. Nella speranza di vivere quanto prima più emozioni sul campo e meno soste pandemiche, si consola con la sua nuova dimora. I faticosi, ma davvero gratificanti lavori, al suo “Castello di Castello” parrebbero finiti.
Stagione ’21-’22 PENSIONE? NO, GOAL DI TACCO… Ancora in campo e ben 19 volte, condite da 11 goal, l’intramontabile di nome e di fatto dei Giardini. In realtà, pur confermato tra i titolari, a causa dei tanti acciacchi, segni del tempo che passa,  trascorre gran parte di precampionato e campionato più in panchina a trasmettere consigli ed esperienza, che in campo, dove ama sempre più lasciare spazio alle nuove leve, mettendo sempre la salute della squadra e il suo futuro al primo posto. Un nuovo totale momento di gloria in campo, arriva comunque durante le finali TOP, proprio nel giorno in cui il suo primogenito Massy, fresco di un’epica salvezza coi giovanissimi regionali del Castello da assoluto protagonista e ricercatissimo sul mercato, svolge per la prima volta il ruolo di mister dei Giardini. Il Patron, dopo un primo tempo da spettatore, entra in campo sullo 0-4 e con una pregevole doppietta, ma non solo, trascina i suoi alla possibile rimonta, purtroppo soltanto sfiorata al termine di un epico 3-4 contro il Cameloth’s International, la squadra campione del torneo. E’ la sua 780esima in GVL, vissuta francobollandosi sul fortissimo play basso avversario, dando l’esempio ai suoi giovani compagni di come non sia poi un’impresona fermare la totale fonte di gioco dei rivali. Al termine delle finali, soltanto lui e Sinameta, nella rosa giardiniana, vanteranno due goal in TOP, davvero una bella soddisfazione per un 44enne. Risultare tra i migliori alle finali gli infonde nuova linfa vitale e nel torneo estivo che segue, il “Senza Fiato”, ovviamente di rango inferiore, torna in modo stabile tra i protagonisti in campo. Ottima la prestazione alla Sestese contro il Real Disagio, nel match in cui raggiunge la doppia cifra in stagione, la sera prima della partenza per Barcellona, con la delegazione GVL completata dal Chino Pellegrini e dal dirigente Matera, nella meravigliosa esperienza con i suoi giovanissimi regioanali alla Copa Mediterraneo di Lloret de Mar, l’ultima di Massy con la maglia del Castello (sullo sfondo c’è già accordo con la Sestese). La sua miglior prestazione dell’anno arriva proprio in extremis, agli ottavi di finale del Senza Fiato contro l’AC Dolattico, quando giostra da migliore in campo in assoluto… Un assist mirabolante per Fiacchi, un velo sontuoso sull’azione in cui lui stesso colpirà l’incrocio e soprattutto un goal di tacco da applausi a scena aperta, che ricorda i gloriosi tempi andati… E dire che ad inizio match gli amici lo convincono a giocare dopo il noioso emergere dei dolori più disparati… Segno che qualche cartuccia si può sparare ancora…
Stagione ’22-’23
IN CAMPO COL FIGLIO: IL CORONAMENTO DI UNA CARRIERA
Nessuna voglia di smettere per il Patron, che si presenta alla prima gara dell’anno, contro la storica compagine del Paguro’s Club, con un tocco sotto delizioso, uno scavetto che vale il primo goal della 27esima stagione dei Giardini. A fine match si godrà la doppietta e i complimenti dei ragazzi del Paguro, soprattutto su come gestisce e tiene viva la storia dei Giardini da diversi lustri… Accordatosi con Valiani per giocare una partita a testa, soprattutto in virtù dell’età avanzata, l’alternanza sembra giovargli. Sempre in precampionato, nella meravigliosa vittoria sul Ragnaia, sigla un’altra rapace doppietta, superando quota 950 goal in carriera. Un inizio stagione davvero col botto, che gli varrà, a fine pre-campionato, il Trofeo Uomo-Squadra autunnale del team, in barba alle 44 primavere. Nel girone d’andata del campionato, seppur costretto ad un mesetto ai box per acciacchi, vive la sua serata di gloria la sera del 4-3 al Sercenze, aprendo le danze della disputa con un gran goal mancino e chiudendola con l’assist per Frosini che vale 3 punti e vetta della classifica. Il suo personale divertimento però si impenna soprattutto nel girone di ritorno, facendo lui parte della storica delegazione giardiniana inviata tra Lisbona e Braga, in Portogallo, per la gara di Conference della Fiorentina, con partenza memorabile direttamente dal campo di San Piero a Ponti, dopo la sfida al vertice contro il Real Madrink. La cosiddetta banda degli Antonelli torna così a vivere una gita europea come non accadeva da prima del Covid… Sono queste le vittorie più belle. Appena una settimana dopo, in quel di Verona, in visita agli amici Baruconi (altra roba che non accadeva da prima del Covid), in occasione della gara numero mille della storia dei Giardini (emozione unica), che vive da capitano e da protagonista, con tanto di goal che apre le danze, quando sigla il suo penalty durante la serie dei rigori finali, torna ad essere, proprio in questa straordinaria cornice, il giardiniano più prolifico della storia del team, con 956 centri personali in carriera. La soddisfazione più grande della stagione e forse della carriera arriva però nell’amichevole vinta per 11-2 col Rifredi, la sera della primissima volta in GVL per il figlio Massimo. Doppietta per il padre, tripletta per il figlio, ma soprattutto per la prima volta assieme a dividere i colori di una maglia che è una ragione di vita per il padre… Un’emozione indescrivibile, da lacrime, che si ripeterà alcune volte nel finale di stagione senza mai scemare. Tornando al campionato, gioca la sua miglior prestazione stagionale, sempre contro il Sercenze, nella gara di ritorno, il giorno della sua 800esima gara con la maglia dei Giardini. A margine di un’implacabile goleada GVL, va in goal tre volte, di cui una addirittura di testa. Con 7 goal in campionato, alcuni decisivi, lascia intendere che se si rimettesse un tantinello in condizione, potrebbe ancora determinare. All’ultima di campionato contro i Bulls, sarà la prima di padre e figlio in un match ufficiale, che si chiuderà 2-2 con la doppietta del figlio. Merita citazione anche la sua prova da assoluto migliore in campo nel primo storico match in famiglia tra giardini in nero e giardini in verde. E’ incredibile come a 45 anni riesca a determinare le sorti di una disputa così prestigiosa guidando i neri in vantaggio per 3-1, con geometrie ed esperienze, per poi, su ordine del capitano, passare ai verdi per ribaltare la disputa sul 4-3… Quarto goal proprio suo… Una serata di rediviva giovinezza che lo spinge a dare una stretta anche alla sua condizione atletica… Pare davvero ci siano propositi per buttar giù quei kiletti di troppo e giocarsi a pieno tutte le cartucce rimaste. L’ultima citazione stagionale la merita la sua gara d’esordio al torneo estivo Senza Fiato, in cui la dieta sembra già dare i suoi effetti (7 kiletti in meno rispetto a Pasqua). I Giardini battono in goleada l’Alba C5, tre ne segna il padre, addirittura 5 il figlio, 8 in famiglia… I complimenti del magazziniere della Sestese sono tra quei piacevoli ricordi da mettere in bacheca nella sua lunghissima carriera… Davvero un grande inizio di un torneo estivo che li vedrà entrambi protagonisti oltremodo divertiti… Ma il padre lo sa bene… Il ragazzo pensi al calcio…

 

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Sborgi Andrea

Il simpatico ragazzo del Girone, Andrea Sborgi, detto Brogius, Brogio, Brogi o semplicemente l’ “Indisponente”, è un acquisto dei Giardini del 2004. La sua disponibilità al sacrificio ed i suoi scatti lungo l’out di sinistra (sua storica fascia di competenza), la facilità con cui sradica il pallone agli avversari, fanno di lui un giocatore cui fare tranquillamente affidamento sempre. Dal campionato 2007-2008 si è ritagliato, con merito, uno spazio tra i titolari inamovibili del club, che ha conservato fino alla stagione 2021/2022, quella del graduale distacco dal gruppo dei fissi, salvo poi tornare a gloria nel roster dei titolari dalla stagione 2023/2024. Fuori dal campo… resterà memorabile per tutti il suo ingresso in mutande, al ricevimento del matrimonio del capitano…. In campo, indimenticabile davvero il suo goal in rovesciata volante, il 21 novembre 2016, nel giorno della sua 300esima in Gvl… La bella fidanzata Martina, per tutti “la Brogessa”, il 14 ottobre 2016 gli ha regalato la meravigliosa piccola erede Francesca, per poi raddoppiare il 12 giugno 2020 con il secondogenito Leonardo.

 

Stagione ’03-’04 BROGIUS ED IL “FIATONE CRONICO”…
Amico “gironiano”  di Lamioni, il mitico “Brogius” va a rinforzare una rosa sempre più ampia e competitiva portando esperienza e generosità lungo l’out di sinistra. In questa prima stagione in bianco-blu, si spera prima di una lunga serie, solo due presenze per lui, e nessun goal. Si tratta della bruciante sconfitta per 8-2 patita contro l’Asdaf nel giorno del suo esordio ufficiale, e della memorabile vittoria per 6-2 ai Play Off contro la capolista del girone David2… Solo un “fiatone” forse cronico, rallenta un po’ la sua incredibile generosità. Acquisto prezioso: sarà utile!
Stagione ’04-’05
NON PIU’ UNA COMPARSA
8 partite, 7 goal, non più una comparsa ma un punto di riferimento serio di un team troppo spesso in emergenza, che ha saputo ricorrere a lui sempre al momento giusto. Il suo esordio stagionale, nel match di precampionato contro i “10 Cavini”, ci piace ricordarlo come la sua “gara dell’anno”. Oltre a segnare il suo primo goal con la maglia nei Giardini, cui seguiranno altri 6 solo in questa stagione, lascia intravedere davvero grandi numeri. Umile, instancabile, generoso, mostra tutto il suo repertorio tutto fatto di grinta, sostanza e finalmente anche fiato. I Giardini capiscono subito di avere un’importante arma in più da far sparare in qualsiasi momento!
Stagione ’05-’06 RINGHIO BROGIUSO! DUE GARE DA CAMPIONE
Ci sono pochi infortunati in squadra, ecco perché il gregario di lusso Brogius non trova spazio né in campionato, né al Trofeo Senza Fiato. Ma quando la stagione sta per terminare, improvvisamente è piena emergenza e Brogione è chiamato, dopo un anno di assenza dalla squadra, a scorrazzare lungo l’out di sinistra addirittura nella semifinale del Torneo Estivo CSEN. La sua prestazione va aldilà di ogni possibile pronostico: operaio di fascia con piedi da carpentiere, testa bassa e sguardo da bullo, eppure preziosissimo sia in impostazione che nelle retrovie. I suoi recuperi alla Gattuso resteranno nella memoria: non sarà sempre bello da vedere, ma la sua fame di vittoria vale molto di più di mille giocate di fino. Nella finalissima, conquistata dunque anche grazie a lui, si rivela addirittura il migliore in campo, divenendo il nuovo idolo dei nostri caldi tifosi. Gioca col sangue negli occhi, con la giusta rabbia, la giusta voglia. Innervosisce gli avversari, non perde un pallone, ne sradica a dozzine, ed è anche l’unico a proporsi continuamente in avanti. Non pago calcia egregiamente il suo rigore durante i penalties. Alla festa di fine anno, nonostante le due sole presenze, la società non può far altro che consegnargli il trofeo Uomo-Squadra estivo (media periodo da urlo: 7.75!!!).
Stagione ’06-’07
STAGIONE MEMORABILE: GIA’ NEL GIRO DEI TITOLARI
Un goal a partita di media per Brogione nelle sue 11 presenze stagionali, che sarebbero state assai di più senza il dannato infortunio estivo, visto che la società pare ormai intenzionata a puntare dritta su di lui. Sarebbe stata certo sua la “Supercoppa del Giardino” se solo avesse collezionato più presenze, tanto è stato alto ed impressionante il suo rendimento. Il suo buon precampionato viene impreziosito ulteriormente subito da una super-prova da “8” tondo contro il Dema’99. Anima della squadra, si getta senza paura su ogni pallone recuperandone a dozzine e risultando di gran lunga il migliore in campo. Tuttavia la società decide solo tardivamente di inserirlo in quintetto nonostante il cronico infortunio di Frosini e per vedere Brogione giocare un match ufficiale tocca attendere la sesta di ritorno. All’ottava è già pedina carismatica insostituibile e gli viene detto di considerarsi un titolare a tutte le prossime gare. Contro la Pasticceria capolista infatti BROGIUS DOCET non solo per come gioca, anche per il grande cambiamento psicologico. Non è più il ragazzino focoso di un paio di anni fa, ma sa innervosire l’avversario senza farsi beccare dall’arbitro, con mestiere e malizia. Come quando provoca un’espulsione dopo l’altra, la settimana dopo, contro la Nave. In coppia con Lamioni semina il panico anche nella miglior difesa del torneo… I due sembrano davvero Romario-Bebeto ad USA94. All’ultima, contro il Barcollo, ancora un “8” in pagellino ed un record davvero inimitabile. Nel 10-2 dei Giardini gli assist sono praticamente tutti suoi. Solo un assassino non potrebbe mettere in rete i palloni che fornice questa macchina da gioco perfetta! La gara qualitativamente migliore dell’anno la gioca sicuramente in amichevole contro “Simone e i suoi ragazzi” all’ex Bologna. Dalla panchina arrivano ad urlargli persino cose sconce… Come non innamorarsi di chi sigla 4 reti di tale impareggiabile bellezza. La migliore quella al volo direttamente su assist di Manetti… E tutto questo dopo la solita corsa inesauribile, i soliti ettolitri di palloni recuperati. I Giardini sono entusiasti di questo insostituibile valore aggiunto per i play-off, poi il crak alla gamba, proprio all’esordio contro l’Easy Market. Anche lì era riuscito a siglare una rete da posizione impossibile, prima di lasicare i suoi senza il miglior giocatore del momento… Epilogo inevitabile: fuori dai Play Off, sogno promozione rimandato.
Stagione ’07-’08
OCHIO ANCHE ALLA BROGESSA
Possiamo riassumere in tre momenti chiave la prima stagione di Brogius tra i titolari inamovibili del club, visto che sostituisce praticamente in pianta stabile il lungodegente Zatteri divenendo l’esterno sinistro d’attacco del team. Acuto numero 1 nel girone d’andata contro la Longobarda quando fa esplodere e sognare tutto il popolo dei Giardini siglando un goal da posizione impossibile e raddoppiando addirittura di destro nello storico 5-1 che varrà il record di vittorie ufficiali consecutive della squadra. Magic moment numero 2 vissuto nel girone di ritorno dopo il match contro il Dema1999, quando la società gli consegna il Trofeo Uomo-Squadra primaverile per l’ottimo avvio del 2008. Il terzo exploit è la miglior prestazione stagionale, che arriva addirittura nel momento più importante, nel match che vale il titolo contro il “Tutto Cuore”. Il pagellino recita così: “A volte grezzo come un manovale boemo, a volte truce come una fiat panda in mezzo a tante formula uno, ma solo se ci si ferma all’apparenza. Il suo lavoro lungo le corsie laterali, instancabile, devoto, impavido, sta alla base della mentalità vincente di questa squadra, anzi ne è l’essenza. (…) La vittoria del torneo deve molto al “fattore-Brogius. Da Statua!”. Il resto della stagione che non abbiamo citato è fatto di tante gare dal lavoro oscuro, non così eroiche, ma sempre preziosissime. Un infortunio lo tiene lontano dai campi per la “Golden League” e per il torneo di Castello, ma non dalle tante feste e abbuffate dei campioni a bocce ferme… Nella partitella mista di fine anno emerge anche la “Brogessa”, alias fidanzata Martina, vera cecchina d’area dalla potenza inaudita
Stagione ’08-’09
LA MARTINA STUDIA IL CALENDARIO
Seconda stagione da esterno sinistro d’attacco titolare per Brogione, con qualche capatina promettente anche al centro della difesa, racimolando la bellezza di 35 presenze condite da 19 goal. Due i momenti di gloria più eclatanti, uno per girone. All’andata confeziona la sua super-prestazione proprio alla primissima giornata, contro il KLF, con giocate che da sole valgono la vittoria importantissima ad inizio torneo. E’ lui il più prodigo discepolo del capitano, perché, tatticamente molto dotato, è il primo a mettere in pratica tutte le sue idee. Ma la prestazione dell’anno è appunto nel girone di ritorno, alla quarta giornata, nel delicatissimo match contro la Hola, un”8″ tondo in pagellino e prestazione da migliore in campo. Roboante doppietta impreziosita da un goal direttamente da corner, assist geniali per il suo partner prediletto “bomber Lamioni”, ha una marcia in più dei suoi compagni, cosa che fa ironizzare molto sul fatto che la fidanzata Martina abbia finalmente studiato il calendario, senza più pretendere chissà cosa da Brogio la notte prima dei match…:-) A parte una “steccata” con i “Cavalli Marci”, dovuta appunto, pare, alla lussuria, il campionato di Brogio è costantemente al di sopra del “6”. Del resto impegno, abnegazione, corsa e voglia di vincere sono da sempre nel suo bagaglio sportivo. Cala, esausto, nelle verie manifestazioni di fine stagione, e, purtroppo, anche nel match dell’anno, i 16esimi contro l’Atletico Ios, quando insolitamente spreciso, poco lucido, fa davvero poco per evitare l’uscita di scena dei Giardini dalla Golden League. Dovrà imparare in futuro a distribuir meglio le sue forze in tuttto l’arco della stagione.
Stagione ’09-’10
UN MITO: NUDO AL RICEVIMENTO
Nella stagione in cui, in 31 presenze, eguaglia il suo record di goal segnati (19), senza nulla togliere al campione, ciò che più resta nella memoria è il suo mitico ingresso in mutande (con perizoma caramellato) nel salone del ricevimento per il matrimonio del capitano. Una roba da Oscar che gli vale, come da accordi, 4 “8” consecutivi nel pagellino del giorno dopo. La sua stagione inizia alla grande. E’ lui infatti che, dall’alto della parallela esperienza in Figc, con Lamioni, istruisce la squadra negli allenamenti di San Salvi, su nuove interessanti tattiche di gioco (la cosiddetta rotazione…). Il suo avvio di stagione è folgorante, da altissimo rendimento, tanto che, alla prima di campionato, contro il Granducato, riceve il Trofeo Uomo-Squadra autunnale. Ma le giocate più di rilievo, le sfodera tutte nel finale di stagione, dopo aver festeggiato la 100esima con la maglia dei Giardini, in Golden League, contro il Deportivo Legea. Ciò che tira fuori il meglio di sé è l’eseprienza dei Giardini nel mondo del calcio a 7; avventura che nasce proprio dopo un’amichevole con una squadra di suoi amici (per l’occasione ci segnerà anche un goal… di destro!!). Quando arrivano in pagella gli “8” promessi dopo il matrimonio, da prima il pubblico storce la bocca… Poi i “votoni” si materializzano davvero sul campo! C’è molto di suo, nel risicato 1-0 sullo Sporting La Beppa, quando assurge a baluardo della difesa dei Giardini, davvero insuperabile! Anche nella semifinale persa contro il Fides è il migliore in campo e da solo regge finché può la baracca. Ma la vera perla stagionale, la gioca proprio alla finalina contro i Gemelli Diversi, quando prima sigla il suo goal dell’anno, con un mancino da fuori di una violenza inaudita, poi coglie un palo clamoroso, prima di servire a Lamioni, di sponda, l’assist d’oro per il 3-2. Sempre più jolly, sempre più votato a difendere, ma senza dimenticare le sgroppate sulla fascia mancina, chiude quindi da ormai veterano, una delle sue stagioni migliori. Al termine avrà una media voto di 6,35, seconda solo a quella del migliore stagionale Lamioni.
Stagione ’10-’11
QUEL TOCCO SOTTO AI PEANOS…
Tre i momenti topici della sua ottava stagione giardiniana, uno all’andata, uno al ritorno e uno alle finali. Tre momenti in cui il gladiatore garante di rendimento che è in lui si è eletto addirittura a giocatore top player. Primo acuto di lusso subito alla prima, nella disfatta contro il Sorgane, quando illumina la scena nonostante la serataccia collettiva, con una prestazione difficilmente descrivibile. E’ in ogni dove, recupera palloni impossibili ed è totalmente inarginabile palla al piede. Per riammirare il super-uomo che è in lui, occorre attendere tutto il campionato. Proprio all’ultima giornata infatti, in occasione della bella vittoria sui Peanos, gioca la sua miglior gara stagionale. La sua 130esima ufficiale viene infatti impreziosita da due meravigliosi assist vincenti nel momento più difficile del match. In una serata così non si fa mancare nulla, e confeziona un goal in “tocco sotto” da vedere e rivedere… E’ la giocata simbolo della sua stagione. Chiude il campionato con un bel bottino di 13 goal. Alle finali riesplode nel big match contro il Dema, altro “8” tondo in pagellino. Sono le sue giocate sopraffine a decidere di fatto l’esito del match che vale il primo posto nel girone. E’ questo uno di quei momenti, in cui tutti i suoi compagni prendono spunto dalla sua grinta carismatica senza riguardo alcuno per avversari di blasone, e, da lui trascinati, giocano oltre ogni limite al 110%.
Stagione ’11-’12
IL PIU’ BARUCONE TRA I GIARDINIANI
Stagione davvero densa di ottime prestazioni per Brogione, subito protagonista sin dal precampionato, quando disputa un match da urlo proprio contro il fortissimo Easy Market, impreziosendo la prestazione con un goal addirittura di testa! In campionato ha un vero e proprio periodo d’oro nel girone d’andata, a partire dall’eclatante tripletta al Piazza United, tre goal davvero di ottima fattura tra finte di corpo e tiri potenti davvero inediti per lui. Appena un paio di settimane dopo arriva la sua miglior prestazione dell’anno, contro la Grande Dimas, ed il pagellino recita il memorabile: “dal Vangelo secondo Brogio”… A 7 minuti dalla fine di una partita bruttina (anche per lui…), inventa il goal stra-voluto, tutta grinta e tenacia, per il 3-2 decisivo, seguito dopo pochi attimi dall’assit vincente per Lamioni e da una straordinaria doppietta personale. Pochi istanti di grinta smisurata che lo eleggono “uomo del match” e consegnano tre punti importantissimi alla squadra. La settimana dopo, altra incredibile tripletta contro l’Atletic Rum, a cui segna anche il centesimo goal personale con la maglia dei Giardini. Nel girone di ritorno c’è ancora gloria assoluta per lui, all’ultima giornata di campionato contro il Pallone, quando sigla una doppietta di ottima fattura, sfondando per la prima volta il muro di 20 goal stagionali… Un goal arriva addirittura di destro, il che è una notiziona davvero… A testimonianza che il giocatore ha raggiunto una maturità calcettistivca tale da risultare indispensabile per il team. Dopo lo stiramento che priva i Giardini della sua presenza alle finali, rientra nel match goliardico in riva al Garda, contro i Baruconi di Verona, e risulta, a detta di tutti, il migliore in campo. La sua presenza inattesa post-infortunio risulta fondamentale, così come il goal nel finale decisivo per la vittoria. Anche fuori dal campo maltratta il suo fegato dimostrandosi il più “barucone” tra i Giardiniani… Avrà mica origini venete?? Alla festa di fine stagione, con 22 presenze e 22 reti in saccoccia (media altissima per lui di un goal a partita), viene premiato con il Trofeo Fair Play per gli 0 cartellini subiti in stagione… Davvero una bizzarra e imprevedibile novità dato il suo carattere fumino… Un Brogio pieno di sorprese…
Stagione ’12-’13
L’IDOLO DEI BUTEI…
Alla primissima di campionato Brogione sfodera subito la sua miglior prestazione stagionale. E’ la sera del super-esordio nero-arancio contro il DDS Rifredi, i Giardini vanno sotto e lui, presasi sulle spalle la squadra, inventa due reti da urlo che capovolgono la situazione e aprono la strada ad una delle più belle goleade di sempre. Fantastico soprattutto il goal caparbio, con palla rubata alla trequarti e cavalcata trionfale verso la porta avversaria… Un euro-goal che resta indelebile nella memoria. In goal anche alla seconda giornata contro “TheGame”, si ritrova per la prima volta terzo nella classifica marcatori del campionato… Davvero una buona nuova per chi di solito porta la croce, più che cantare… Il suo campionato, nel complesso di alto rendimento, vive due picchi anche nel girone di ritorno, sia nella sfida dell’anno contro il Macchessegrullo, sua 180esima ufficiale (resta alla mente soprattutto la finta lungo l’out, che beffa l’avversario diretto e regala a Lamioni un goal che sa tanto di scudetto…) e nel match del terzo titolo contro il Meeting, quando si presenta al campo dopo dichiarato sesso e ricche bevute, ma fortunatamente gioca lo stesso una grandiosa prestazione, entra nel prestigioso tabellino marcatori e chiude con 11 centri in campionato. Nel periodo pre-estivo il picco più basso… Quando, a spese dei Giardini, si conferma idolo indiscusso dei Butei, rischiando di rovinare la bella reunion tra le due squadre gemellate, in riva al Tirreno, esagerando… Ma esagerando di brutto… Dopo un week-end da gogna, da “0” in pagellino, torna protagonista in campo con la mirabolante prova offerta a Castello contro “Napoli Sportiva Napoli” e, pochi giorni dopo, alla Notturna di SanGiovanni, corsa per tutti i suoi 10km con la maglia numero 28 dei Giardini, lungo le vie del centro di Firenze. E’ suo il miglior tempo assoluto tra tutti i partecipanti Gvl: 52 minuti circa! Una prova sontuosa, soprattutto se si pensa alla totale mancanza di allenamento specifico. Sono le ultime cartucce di un’ennesima stagione da protagonista, contraddistinta dalla solita generosità, dalla grinta smisurata e da qualche vizietto di troppo…:-)
Stagione ’13-’14
LA LEGGENDA DELLA FELLATIO INTERROTTA
Il primo acuto Brogi arriva durante la pre-season… E’ lui infatti l’eroe della bella vittoria per 9-2 dei Giardini sulla Sex, palesando già una forma atletica pazzesca, giganteggiando in difesa e servendo una collezione incredibile di assist. In campionato è, come al solito, garante di rendimento e pile inesauribili, come in occasione della vittoria in goleada contro il Cambogia, nella serata magica della sua 200esima in Gvl. Ma la sua perla stagionale arriva nel girone di ritorno, contro l’ostica Birreria Centrale. Inizia malissimo defilandosi all’ultimo momento per un raffreddorino e per la mancanza di feeling con Flachi (usiamo un eufemismo), per poi assurgere addirittura a eroe della patria… Riunitosi al gruppo in extremis, proprio a causa del bidone inatteso dell’ex Doria, risponde alla convocazione con la squadra già in campo e, secondo la leggenda, interrompendo una seduta di fellatio senza averla portata a termine!! Basterebbe questo per la statua, ma lui realizza addirittura un’insolita tripletta che non può che tramutarlo in simbolo di una delle più importanti vittorie stagionali. Anche nella tournée a Verona, come suo solito, è assoluto protagonista… Finalista del torneo di tennis giardiniano-barucone, è in assoluto il più roccioso baluardo difensivo dei Giardini anche sul campo a 5 e sforna l’assist al bacio per il goal di Dimita che chiude i conti nel finale… Merito anche del patron che gli controlla minuziosamente il menù alcolico nel pre-partita. In Golden League fioccano i “7” e le buone prestazioni, ma come di consueto dà il meglio di sé al torneo di Castello, se non in campo, fuori… In tutte le feste Gvl estive non tira mai indietro il… gomito… Ma è contro i Geni-Tori che tocca davvero il suo picco di gloria stagionale… Entra in campo completamente ubriaco per i postumi della “Violentissima” (assaggia tutti gli aperitivi più violenti di casa del Patron…)… Sembra non reggersi in piedi, arranca nel raggiungere lo spogliatoio, ma, come per magia, come inizia il match si trasforma in un leone indomito, lotta su ogni pallone ed è il giardiniano che più ci crede fino al triplice fischio. Non è un caso che proprio dal suo piede mancino, parta la sassata nel finale che vale il 5-5 ed il primo punto Gvl nel torneo estivo. Alla festa di fine stagione, per la seconda volta in carriera, si aggiudica il Trofeo Fair-Play “giocatore modello”, per gli 0 cartellini subiti in ben 31 presenze ufficiali!! Ma meritano stavolta citazione anche i goal… Ben 23… Un autentico record!
Stagione ’14-’15
IL MIGLIOR BROGI DI SEMPRE…
Davvero una stagione magistrale per il numero 28, che impressiona per numeri, per giocate, per imprese, che vanno oltre ogni più rosea aspettativa. E dire che era tornato dalle vacanze che sembrava suo cugino grasso… Già nel corso della Preason ritrova la migliore condizione ed inizia a sfoggiare prodezze, come contro il Dema99. Per impegno e abnegazione, per il suo essere ruspa recupera-palloni e ferrari imprendibile allo stesso tempo, diventa subito il più indispensabile del gruppo… In campionato la sua grande sostanza diviene anche classe sopraffina. Con la Rubino, nonostante sia stanco e reduce dalla tourné Gvl a Verona, che lo ha visto protagonista assoluto  in tutti i campi, segna, fa segnare e soprattutto lascia tutti ammutoliti con una rovesciata volante in stile Pelè, che incoccia in pieno la traversa… Questa roba da dove diamine viene?? Ma non si tratta di un caso. Migliore in campo in assoluto infatti anche la settimana dopo, nella sofferta vittoria sul Bellavita, a difesa della vetta. Si nota come mai prima che la sua assenza in campo, quando rifiata in panchina, indebolisce terribilmente il contesto di gioco. Indistruttibile, immarcabile, inarrestabile, grande prova anche col Casablanca, risulta sempre tra i migliori… Ad inizio ritorno, se si esclude una divertentissima sua prestazione al BumperBall (come casca bene…), sembra si senta parlar di lui un po’ meno… ma è solo un abbaglio… Alla quarta giornata, contro la Rubino, arriva la miglior partita stagionale. Nonostante sia una delle sue solite serate da pianto greco continuo con l’arbitro, sfodera una prestazione da statua in Piazza Signoria, vincendo la partita praticamente da solo. Segna il goal numero 4100 della storia societaria e che vale il 3-3 dopo la partenza shock dei Giardini (0-3!!), al quale ne seguiranno altri due (l’ultimo decisivo per la vittoria) per una tripletta davvero d’autore, a contorno di tante giocate di sostanza. La cosa impressionante è che passa appena una settimana ed è di nuovo “8” in pagella contro il Bellavita. Madre Natura non gli ha concesso la tecnica di Bandini, l’efficacia di Lamioni, il fisico roccioso di Antonelli, né l’eleganza della falcata di Bottai, eppure lui continua a riscrivere ogni volta la storia del brutto anatroccolo del calcio, che diventa sempre cigno sul più bello e ti fa vincere le partite… Goal bellissimi, pali, rigori procurati, fino a quando è costretto a uscire tutto storto, stremato, bava alla bocca… Ha la maglia dei Giardini tatuata sulla pelle ed è ormai esempio assoluto per tutti… Finisce il campionato con 17 goal all’attivo, terzo miglior bomber del team… Una novità assoluta allucinante per un intermedio difensivo. Ma la stagione continua anche dopo su alti ritmi. Nella leggendaria vittoria in TopLeague sul Macchessegrullo, racchiude davvero sulla sua persona l’emblema assoluto delle due paroline “GENEROSITA’ SPORTIVA”, simbolo di un gruppo che quando riscopre questi valori davvero può giocarsela con tutti. Anche nei tornei estivi è tra i migliori… Con i fortissimi Cimotti ad esempio, con 5 Brogi in campo, la squadra avrebbe sicuramente vinto… O nella vittoria sul RealSanPierino, quando sblocca il risultato dopo 50 minuti di reti involate… Nello stesso match si ricordano un geniale fallo tattico, che tiene a galla i Giardini, e il prestigioso assist di tacco per Dimita che chiude la pratica. Un po’ più “umane” le sue prove a “7”, dove comunque ha il pregio di essere tra i pochi sempre presenti. Non è un caso, alla festa di fine stagione, a coronamento della sua più grande stagione di sempre, la squadra gli conferisce il “Premio Fedeltà” -Nonno Nello-, grazie ai ben 39 gettoni in stagione… Andrebbe ibernato così com’è…
Stagione ’15-’16
L’UOMO DEGLI “8” IN DOLCE ATTESA…
Il momento Top della stagione Brogi, si ammira dopo le feste natalizie, totalmente controcorrente con il resto della squadra “impanettonata”… Dall’amichevole col Team Chiappetto ad inizio anno nuovo, si percepisce bene il suo aver fatto vita d’atleta durante il fasti natalizi. E’ ovunque, mai domo, instancabile e, a ridosso della fine del match, sigla una tripletta incredibile, che vale il prezioso pareggio. L’ottimo stato di forma risplende subito alla ripresa del campionato, in particolare contro l’FC Disperati, quando le sue gesta extra-terrene regalano ai Giardini una delle più belle vittorie in stagione… Il suo pagellino, nell’occasione, fu memorabile… Richiamò addirittura tributi al DucaBianco, DavidBowie, appena scomparso. Stesso dicasi del match con la Rubino… Gli “8” ormai non si contano… L’ex gregario Sborgi, ora “uomo degli 8”, è ormai l’essenza dei Giardini. Rappresenta tutto ciò che ci si aspetta da un giocatore di calcetto. Lui è il calcetto. La doppietta, pur bellissima, è un accessorio. Quello che sorprende è il suo determinare in ogni zona del campo. Nel girone di ritorno, se possibile va ancora meglio. La gara col Vanga rappresenta il suo momento top della stagione, forse, fin qui, dell’intera carriera. Sembra davvero una favola a lieto fine… Nella serata in cui annuncia al popolo Gvl  che la compagna Martina è in dolce attesa, visibilmente emozionato, in campo si trasforma, sputa fiamme dagli occhi, è si conferma l’incubo di tutte le più ostiche avversarie dei Giardini. Grandi giocate e prodezze in ogni zona del campo, goal pesantissimi, su tutti quello dell’indimenticabile 7-6 allo scadere… Un turbinio di emozioni, tutte in una sera, davvero pazzesco… Ma per lui è routine… Un insolito passo falso coi Pumas, poi è di nuovo stellare contro il Peyote… Un’altra doppietta, ancora decisiva, ancora di pregevole fattura… I suoi dribbling stretti, le traiettorie malefiche, i lanci millimetrici… La sua “vita da mediano” è davvero finita… Con 16 gettoni in campionato chiude anche da giardiniano più presente… Con 11 goal è addirittura il terzo miglior marcatore della squadra. All’esordio in TopLeague contro il Marasma, è subito il migliore in campo dei suoi, ma è nell’indimenticabile vittoria contro la Rubino, che assurge, ce ne fosse ancora bisogno, a simbolo indelebile di questa squadra, Il glorioso 28 arancio lascia il campo in ambulanza, per una fortissima botta al costato… E’ questo il durissimo bilancio di una sfida a gomiti altissimi, contro la stella avversaria “LottiGoal”… E un giardiniano che finisce in ospedale con la divisa nero-arancio addosso, è un caduto sul campo, un eroe vero della battaglia. Nel suo caso, fortunatamente, un caduto prontamente rialzato, visto che l’allarme rientra presto e lascia tutto il popolo Gvl più sereno. Una stagione, la sua, dove non si è fatto mancare davvero nulla… Migliore in campo anche all’esordio bianco-verde del team, contro i “Nonni Mababu”. La sua grinta è contagiosa e funge da sprone anche per tutti i compagni… Ormai inizia a girare la teoria, che con 5 Brogi in campo, le partite si vincerebbero tutte. Per lui non ci sono amichevoli… Anche in allenamento col SanGiusto, segna, domina, imperversa, riceve i complimenti di tutti… Si sta inventando anche una seconda vita da centrale difensivo, in modo nettamente più convincente di quanto accaduto in passato. L’ultima perla della sua stagione avviene in occasione del match col “Bar la Mucca Viola”… ma non in campo… Bensì a casa del Patron, dove si aggiudica il sentitissimo torneo di “Geremia”, con la grinta e l’intelligenza tattica, che hanno contraddistinto tutta la sua gloriosa annata sportiva.
Stagione ’16-’17
W FRANCESCA, W QUELL’INCREDIBILE ROVESCIATA…
In una delle stagioni più sfortunate della sua carriera, che conta soltanto una ventina di presenze a causa di un brutto infortunio al collaterale del ginocchio, è comunque superprotagonista fuori dal campo… A cavallo tra le gare di precampionato contro AC Perseo e Atletico Rossini infatti, più precisamente venerdi 14 ottobre, arriva la sua meravigliosa creatura Francesca, accolta in tripudio da tutto il popolo nero-arancio. L’enorme gioia, in questi casi, si sa, va di pari passo con qualche notte insonne e con un periodo privato bello denso di impegni. Le prestazioni di gioco magari non sono quelle di sempre, ma l’impegno non manca mai e, di tanto in tanto, si segnala per picchi davvero importanti anche in campo. Ci riferiamo a quando segna la 200esima rete in Gvl nella rotonda vittoria sui Pumas, ma soprattutto a quando entra a caratteri cubitali nella storia dei GRANDISSIMI del club, con un gesto tecnico pazzesco sia per spettacolarità che per importanza. Manca un minuto alla fine di GVL-Disperati, e i nostri sono sotto per 6-3, quando lui, con una magnifica rovesciata volante, sorprende nettamente il portiere per il 6-4… Ricordiamo tutti quella partita… E quello che accadrà nel recupero… Due goal in una manciata di secondi del bomber Lamioni… Questo rende quella storica rovesciata, arrivata proprio nel giorno della sua 300esima gara Gvl, davvero epica, intramontabile, leggendaria e importantissima nella gloriosa corsa scudetto… Purtroppo, di lì a poco, arriva il match contro il Bar Argentina, quello lui che inizia addirittura in porta (ritardo Viappiani n.d.a.), e quello in cui il ginocchio fa crack… Dal girone di andata del torneo lo rivedremo solo nel periodo TopLeague, con tutore e tanta voglia di tornare al 100%. La miglior gara del suo logicamente “timoroso” finale di stagione, la sforna in amichevole contro la Sex, in occasione dell’addio al celibato di Pieri… Una gara senza nulla in palio, l’ideale per osare qualcosa, e la roboante doppietta messa a segno lancia ottimi segnali. Proverà anche durante i tornei estivi, ma per il recupero a pieno occorrerà pazientare un po’. Un ultimo plauso, lo merita per aver riunito tutto il popolo dei Giardini, alla bella festa a Bellariva, per il battesimo della sua fanciulla.
Stagione ’17-’18
MARTINA NON CONCEDERTI !!
Oltre 30 presenze, ancora una doppia cifra stagionale di goal, alla 15esima stagione con la nr28 giardiniana non si esibisce in acrobazie balistiche come l’anno precedente, ma garantisce sempre impegno, rendimento e continuità. Vive i suoi picchi massimi di stagione tra il girone di ritorno del campionato e le finali di Golden League. Memorabile soprattutto la sua prestazione nel 5-4 Gvl contro il Prima, all’ultima giornata di campionato, quando sigla la zampata del 2-1 proprio all’ultimo minuto del primo tempo e quando, all’ultimo secondo della ripresa, batte quel fallo laterale che passerà alla storia… Un guizzo che vale il 5-4 di Dimita ben oltre il tempo regolamentare e la qualificazione in Golden dei Giardini. E proprio in Golden arriva la sua miglior gara stagionale, nel pareggio per 6-6 contro FC Gnafo. Una prestazione enorme, giocata quattro polmoni, da vero uomo-carburante dei Giardini. Dopo due assist vincenti per i compagni, entrambi di rara bellezza, è lui a regalare al team il goal del pareggio decisivo, ancora una volta allo scadere. La preziosa rete, che tiene i Giardini in corsa per la qualificazione alle eliminatorie, è il giusto premio per una prestazione davvero da pile inesauribili. Nello spogliatoio pare sia emerso che l’ottima condizione atletica dipenda dalla lunga astinenza sessuale… Ebbene, fosse vero, per quanto i Giardini non siano mai stati contro il sesso (anzi spesso si fanno promonitori…), occorre adoperarsi tutti affinché la bella moglie Martina continui a non concedersi. Troppo bello vederlo giostrare così. Sempre nel periodo Golden, fa parte dei 13 giardiniani doc partiti alla volta del Veneto per la goliardica gita di rafting e non solo, in onore del 40esimo di Patron e capitano. Anche queste cose fanno grandi un giardiniano e lui, nonostante ormai sia padre ultra-impegnato, cerca sempre di non perdersele;-)
Stagione ’18-’19
LA DOCCIA IN TANGA…
La sua ennesima superstagione da ben 30 presenze inizia in realtà nel peggiore dei modi… Siamo ancora in precampionato infatti quando abbandona in modo inatteso e sgarbato la chat dedicata alla spedizione dei Giardini in Baviera, per il 40esimo di Gino all’OktoberFest. Il neo presidente Antonelli prende la cosa molto male, gli viene affibbiato un “4” politico in pagella dopo la sconfitta contro l’ITP Klan e, quel che è peggio, nella gara successiva, quella contro l’FC SanGaggio, viene costretto a pagar pegno indossando durante la doccia, il tanga da uomo utilizzato da Gino durante la gita bavarese… Un’immagine non bellissima, ma che resterà negli annali. Il suo momento top del campionato lo vive nel girone d’andata contro il Real Vaginad. Segna due supergoal, ne propizia altri, è il suo momento migliore di forma e si rivela in assoluto il man of the match. La sua annata sportiva prosegue con rendimento buono e costante, ma per ritrovare un pagellone da urlo di quel calibro, bisogna attendere fine stagione. Nella semifinale decisiva contro il fortissimo Ragnaia, i Giardini purtroppo perdono e vengono eliminati, ma la sua prestazione è sconcertante. Suo il goal del 2-2 alla fine del primo tempo che fa letteralmente esplodere la torcida giardiniana… Poi tiene a galla i suoi oltre ogni pronostico con intelligenza da vendere, palloni recuperati, corsa infinita. Una condizione davvero invidiabile insomma, nonostante siano passate pochissime ore dal matrimonio presidenziale, in cui ha dato il meglio di sé soprattutto organizzando alla squadra, in attesa del ricevimento, un pomeriggio top in un resort di lusso con piscina. Alla festa di fine stagione si aggiudica il Cucchiaio di Legno per i troppi cartellini gialli in stagione… In realtà, l’unica nota davvero stonata della sua annata, sono le sue assenze alle mitiche gite europee di Monaco ed Amsterdam… Uno come lui ci stava tanto, troppo bene…
Stagione ’19-’20
LA VERA DOPPIETTA SI CHIAMA LEONARDO
La stagione Covid lo vede in campo soltanto 13 volte, con appena un goal in saccoccia siglato alla primissima gara stagionale contro il Grassina 1980. E’ proprio nel precampionato 2019 infatti il suo momento migliore, Buone prestazioni si ripetono, fino ad un vero e proprio exploit contro Los Grondes, nonostante sia l’unico giardiniano reduce dalla gita all’OktoberFest 2019, ad avere il coraggio di scendere in campo… C’è chi va a benzina, lui va a birra, perché è letteralmente incontenibile e gioca in modo impeccabile senza sbagliare praticamente nulla. Non è un caso quindi che all’inizio del torneo riceva il Trofeo Uomo Squadra autunnale, come miglior giocatore in rosa ad inizio stagione (media voto periodo 6,5). Nel post-gara all’Aviazione, della seconda giornata, quella del pareggio per 2-2 contro ASD Oba Oba, inizia a ventilarsi una supernotizia, che troverà divulgazione generalizzata soltanto nella subito successiva trasferta collettiva a Verona, in visita agli amici Baruconi… La Franceschina avrà un fratellino!! Inutile sottolineare come tutti i cin cin butei in questione vengano dedicati alla superfamiglia Sborgi in espansione. La sua stagione in campo però prosegue poi in tono un po’ dismesso, vuoi per le tante assenze, vuoi per la pandemia che presto costringe tutti fuori dal campo. Il periodo di lockdown è reso però meno doloroso proprio dagli Sborgi, che il 12 giugno sfornano Leonardo, tra il tripudio collettivo di tutto il nostro popolo.
Stagione ’20-’21
L’INIZIO DELLA FINE?
I bimbi piccoli, l’importante acquisto di una nuova casa, il cambio di lavoro e la situazione pandemica generale, gli consentono di scendere in campo soltanto in tre occasioni, delle quali non c’è molto da raccontare. Speriamo che voglia e condizione fisica non ne abbiano risentito troppo e che questo non sia l’inizio della fine della sua gloriosa carriera in GVL.
Stagione ’21-’22
NON CI SONO, ANZI SI, ANZI NO
Il suo abbandono al gruppo dei titolari, avviene ad inizio settembre, durante la riunione organizzativa della stagione. I figli piccoli, il trasloco, il lavoro, spazio per il calcetto pare non ci sia più, o almeno l’impegno fisso non se lo può proprio permettere. Invece, contro ogni pronostico, evidentemente il calcetto gli manca, e a ridosso di Natale, si butta alle spalle almeno il trasloco e chiede umilmente il permesso di rientrare tra i titolari con l’anno nuovo. Visto il personaggio e la sua grande storia nel club, la società ovviamente lo accontenta, gli ritaglia di nuovo uno spazio importante e lui la ripaga giocando un mese di febbraio davvero ad altissimo livello, che lo porta addirittura a vincere il “Trofeo Uomo-Squadra primaverile” ad inizio marzo, la sera del match disfatta contro il Dram Drum, in cui figura comunque migliore in campo. Sarà però anche l’unica occasione che lo vede salire davvero alla ribalta delle cronache, assieme alla bella ricorrenza festeggiata contro il FutsalBar in Top League, la sera della sua 400esima gara in GVL e al suo unico goal stagionale siglato al Boca Senior. Poi, al Torneo Estivo, risponde alla chiamata soltanto due volte dando vita ad un nuovo improvviso distacco… Che sia quello definitivo?
Stagione ’22-’23
L’EROE DEL MEMORIAL SBORGI ED UN ROSSO RECORD
Soltanto 10 apparizioni, nonostante sembri trasudare da ogni poro la voglia incontenibile di tornare nel roster dei titolari… La nuova casa finalmente è finita ed è bellissima, lasciamogli ancora un po’ di tempo per assestarsi con i bimbi e le dinamiche familiari, poi siamo certi che tornerà a prendersi l’impegno settimanale. Il suo picco di gloria stagionale lo vive a Verona, nell’ormai classica sfida coi Baruconi, ribattezzata da molti proprio “Memorial Sborgi”, per commemorare scherzosamente la sua annosa latitanza dai campi… E’ anche la millesima gara di sempre dei Giardini, un evento davvero speciale, che lui onora da assoluto migliore in campo, siglando, appena entrato, il gran goal del 2-2 al termine di una prorompente discesa lungo l’out mancino e mandando in goal Dimita a pochi minuti dallo scadere… Una rete che sarebbe stata bastante per la vittoria, senza l’arbitraggio un po’ fazioso… I Giardini comunque vincono a prescindere perché presentarsi così in massa, anche grazie a chi come lui giunge in Veneta con la famiglia al completo, è davvero la vittoria più bella. Il momento più al ribasso invece arriva al torneo “Senza Fiato” di calcio a 7, quando rimedia un doppio giallo per un fallo tattico, seguito da un tocco di bracccio, che costringe i suoi all’inferiorità numerica. Il rosso in questione basta e avanza perché alla festa di fine stagione venga premiato per la seconda volta in carriera con il Cucchiaio di Legno del team… E’ ancora lui il giocatore più cattivo… Raggiungere un simile non-obiettivo in appena 10 presenze non era facile… Ah, ah, ah…

 

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Mattia Antonelli

Mattia Antonelli, dalla stagione 2018/2019 terzo presidente della storia del club, quindi personaggio imprescindibile del gruppo, pur prediligendo spesso il calcio a 11 amatoriale al calcetto, è da tempo immemore il difensorone centrale dei Giardini di via Locchi, il play-maker, lo “stoccatore”, e dalla stagione 2022/2023 il perno difensivo, nonché secondo portiere, del comparto a 7. Covercianino da una vita, ora risiede a San Francesco di Pontassieve con la dolce metà Martina, che nel 2016 ha dato alla luce il piccolo grande erede Enea, seguito a poca distanza dalla meravigliosa sorellina Nora.  Oltre alla simpatia dei suoi soprannomi (l’ “Incontinente”, “Pausa-merda”, “Petanello”, il “Rosso”, il “Nivea”), porta in campo in ogni gara tutta la sua grinta smisurata, spesso pure troppa. Amante quindi dei cartellini, ma anche delle grandi sventole mancine dalla distanza. E’, e sarà sempre considerato, il primo vero difensore puro, amante del proprio ruolo, della gloriosa storia societaria… 

Stagione ’00-’01
GRAN MISSILI… MA CHE CARATTERINO…
Finalmente un difensore naturale amante del ruolo, anche se la sua prima stagione è assai contraddittoria. Tutto il buono visto in campo, si contrappone alle sue crisi caratteriali, al limite della decenza, che fanno di lui, l’infantile anello debole di un collettivo ormai d’esperienza. La prima delle 32 reti stagionali (davvero tante per un difensore!) non arriva al suo esordio con “le Cure”, ma alla seconda uscita, contro l’Atl.Machiavelli. 6 giornate di studio del calcetto, prima di esplodere un vincente missile terra-aria contro l’HerriBatGara, che salva la squadra! Si ripete contro il Comune, giocando la sua gara dell’anno: oltre a dirigere ormai splendidamente la difesa, sigla una roboante triplretta su calcio piazzato che vale la vittoria! Si ripetono ottime prestazioni: la Caldaia (4 goal, uno da calcio d’inizio!), la Zambra, l’FC Terzolle, s’inchinano ai suoi piedi. E’ nel ritorno che inizia la sua involuzione caratteriale… La squadra che proprio grazie a lui conquista i play-off, è a causa delle sue bizze che deve issare subito bandiera bianca. Litiga con i compagni, con gli arbitri, con gli allenatori avversari, persino con le strutture sportive che distrugge… Insomma un disastro che urge rimediare…
Stagione ’01-’02
E LA PORTA SI SOLLEVO’…
Eroico difensore titolare nell’anno della Promozione, risulta finalmente un giocatore equilibrato nonostante i suoi standard si siano leggermente abbassati. Molti i suoi meriti nel roboante 8-2 alla terza di campionato contro l’ArturoScorte. La squadra apprezza la sua maturità e quando si immola portiere contro i “MortiDiFame”, riceve come attestato di stima, la fascia di capitano. Nel big match, testa a testa, contro la Munda, realizza ben tre tiri liberi su tre, per un preziosissimo punto del pari!  Un gran goal al DramDrum in un girone di ritorno un po’ in sordina, ma la squadra è già contenta di vederlo finalmente calmo e sereno. Decisiva la sua prova contro l’FC Terzolle, così come contro Copacabana e ArciPadule… Addirittura migliore in campo, nelle ultime due gare che valgono la promozione… Sua, contro gli All Skars, una delle più belle e potenti punizioni di sempre: la palla, che centra il 7, alza letteralmente la porta da terra. Chiude con ben 23 goal in campionato ed un girone play-off giocato ormai senza più benzina.
Stagione ’02-’03
L’ “EROE FAVA”
Dopo un precampionato un po’ in sordina, inizia al meglio il campionato contro l’MCL QuintoAlto, siglando direttamente da calcio di inizio. Alla terza giornata, contro lo YellowStorm, è già leader indiscusso del suo reparto difensivo, che diviene impenetrabile e, grazie ad un gran stato di forma, sigla pure una roboannte doppietta. Il suo goal contro il CDP verrà elogiato più volte nel corso della teletrasmissione CALCETTO+ su Tele37. Il match dell’anno, per lui, è senz’altro l’ultimo del 2002, quello che lo trasforma in “EROE FAVA”! Dopo una lesione al crociato, che comporterà ambulanza, convalescenza e tutto il resto, rientra in campo arrancando prima della fine, e serve a Maschio l’assist d’oro per il goal che varrà 3 punti ed una classifica natalizia d’oro per i Giardini… Comunque più fava che eroe… Dopo la lunga assenza forzata tornerà contro il Figeva, giusto per scatenare una rissa che gli varrà il “4” nel pagellino… In un finale di stagione opaco lo salva la prova col FlyLine, quando segna, diverte, convince come ad inizio torneo. Proprio quella sera inaugura il bel gesto di radunare in cerchio i compagni per caricarli,  che si ripeterà fino alla sofferta salvezza matematica! Gloria improvvisa all’ultima giornata contro l’OlimpicaFirenze. I giornalisti di Tele37 lo proclamano giocatore più grintoso del match e gli fanno una lunghissima intervista… davvero memorabile… Meno memorabile, anzi inguardabile la sua Coppa Europa, dove arriverà a rimediare un  “3” in pagellino contro la Pelota… Il suo caratterino colpisce ancora…
Stagione ’03-’04 CARRIERA FINITA?!? Disastro totale! Nessuno vorrebbe vivere una stagione così disperata! Proprio nella stagione più difficoltosa della sua carriera (combina davvero ben poco), arrivano anche gli infortuni peggiori… L’ultimo dei quali potrebbe averne decretato la fine della carriera! Il primo stop lo subisce al ginocchio in precampionato, ma torna in tempo per la prima ufficiale contro i BalùBalù, che stecca di brutto! Un “4” anche generoso in pagellino, perché unisce agli obrobri del campo, quelle sue brutte tare caratteriali… e proprio nel giorno della sua centesima presenza in maglia a scacchi! Il suo anonimo girone d’andata sarà davvero doloroso per lui, costretto anche a subire traumi al di fuori del calcetto. Ci riferiamo alla scomparsa del compianto NonnoNello, colui che più di ogni altro lo capiva e lo aiutava… E’ davvero star fuori per l’ennesima squalifica, nella gara del lutto e del ricordo che i compagni vincono e gli dedicano! La situazione non migliora affatto col passare delle partite. Non lascia mai il segno, è nervoso, accusa vari fastidi fisici, contro la DinamoLosca, alle Sieci, è inguardabile, rischia l’epulsione mentre il papà in tribuna rimedia un’ammenda per pubblico violento! La settimana dopo, contro l’Ellera, è davvero ai minimi storici. Un suo inutile e plateale fallo di mano in area spiana la strada agli avversari… Nella stessa settimana l’infortunio… sul campo del calcio a 11… pare da subito gravissimo! Si parla di carriera finita, almeno per il calcetto. Gli auguriamo lo stesso un pronto rientro, ma anche una migliore forma ed una maggiore serenità.
Stagione ’04-’05 IL BOMBER DEI PLAY-OFF La sua carriera per fortuna non è finita e alla nona giornata di campionato fa il suo trionfale ritorno dopo il gravissimo infortunio, anche se inizialmente tra i pali come sostituto di Manetti. Il vero rientro in difesa sarà alla dodicesima, ma darà il via ad un susseguirsi di prestazioni deludenti, forse da mettere in preventivo dopo il lungo stop forzato. Non gioca mai troppo bene, ma segna molto più che in passato, complice la sua duttilità. Alla fine totalizzerà ben 13 reti in appena 12 incontri. Il momento più triste dell’anno è contro la CRALdipendenti COMUNALI ai Play Off, quando inscena un infortunio per andarsene a fare i suoi comodi. Fortuna che, perdonato dai compagni, rientrerà lasciando finalmente buoni ricordi. Prima il bel momento del suo 100esimo goal in maglia a scacchi, contro l’ArciLaZambra; poi la sua miglior partita dell’anno, contro “Decorazioni Innocenti”, a coronamento di una serie di esperimenti che lo vedono agire persino sulle fasce. Sarà lui il bomber dei Giardini ai Play Off con ben 8 reti … Davvero non male per un difensore…
Stagione ’05-’06
E’ NATO LO STOCCATORE!
E’ nato lo STOCCATORE… Finalmente Antonelli trova il giusto ruolo nella difesa dei Giardini. Spesso parte dalla panchina, subentra dopo pochi minuti come una sorta di arma segreta, ed inizia a far partire i suoi missili micidiali dalla distanza, ancor prima che l’avversario possa prendere le misure. Oltre alla grande stagione da leader della difesa, in 34 incontri, segna la bellezza di 33 reti, una media da bomber… Solo Lamioni e Bandini segnano di più! L’ottimo avvio di stagione gli vale subito il Trofeo Uomo-Squadra che, cavelleristicamente, Maschio infortunato, gli gira ad inizio campionato contro l’Axa Sim. Davvero devastante nei match contro il Giaguaro (segna due bolidi dalla distanza dopo aver annullato la forte punta avversaria) e contro la Corazzata Potionkin, quando sigla un’altra doppietta ed uno dei due missili è veramente una chicca da non dimenticare (incrocio-palo goal da centrocampo)… Resta a lungo il più in forma dei suoi, dirigendo egregiamente la difesa. Nell’amichevole contro la Stella Beige, si affaccia per la prima volta a bordo campo la dolce metà Sonia… Altra cura che gli farà benone… Ed altra prestazione impeccabile. Purtroppo nel momento più difficile del team, ad inizio 2006, durante la striscia di sconfitte da record, conosce anche lui, anzi, soprattutto lui, momenti davvero bui, sia di forma che di cervello… In particolare contro l’AC Spartak Rossini ed il Giaguaro, attraversa un momento davvero irritante, in polemica con tutti i suoi compagni, rivelandosi dannoso più che utile… Fortuna solo che è una nuvola passeggera… Non a caso i Giardini tornano alla vittoria contro il Gatto Party, grazie anche alla sua miglior prestazione stagionale: tripletta d’autore e direzione del riperto difensivo impeccabile. Anche nel Trofeo Estivo CSEN contro il Gruppo Sportivo Grassina, sfodera una prestazione magistrale, contro uno dei migliori attaccanti del girone. Sfortuna vuole che l’arbitro maledetto della semifinale con il Buratti, gli mostri un cartellino rosso davvero ingiusto, che non gli farà giocare la meritata finalissima. La società è comunque fiera della sua mancata reazione violenta in quella circostanza e soddisfatta di aver creato un vero uomo di sport, da un ingestibile giocatore burrascoso!
Stagione ’06-’07 SINDROME DI IMMANE “DEFICIENZA” Proprio nell’anno in cui è più che evidente quanto possa influire in positivo il suo apporto tecnico alla squadra, torna a deludere con continue bizze infantili superando davvero il limite della sopportazione. Dopo un ottimo precampionato (grandiosa soprattutto la gara contro il Punto Atletico) ed il Trofeo Uomo-Squadra ricevuto ad inizio torneo per la grande condizione fisica, molto presto, già alla quinta giornata, inizia a far parlar di sé solo in modo negativo. Il suo 140esimo goal personale all’Atletico Fatica davvero non basta per riscattare una delle sue peggiori prestazioni di sempre… Sconcentrato, goffo, sbadato, sbaglia praticamente tutto. Poche gare dopo, nello scontro diretto con la Pasticceria che vale il primo posto,  sono 3 sue “minchiate” che tramutano un 1-0 per i nostri nell’1-3. Non pago se la prende con i compagni, li innervosisce e palesa un’evidente mancanza di voglia e di rispetto delle regole. Contro il DeSpar diventa addirittura ridicolo con le sue perle di saggezza del dopo-partita dopo averne combinate di tutti i colori in campo, dopo aver meritato il rosso e la furia dei compagni per autentiche sceneggiate da cottolengo. L’uomo Antonelli riemerge con la Piazzetta e, non a caso, segna un goal su punizione tra i più belli della stagione, ma è un fuoco di paglia: con Allanon e CCVC tornano a fioccare i “4” in pagellino… Goal sulla coscienza, sceneggiate da oscar, ordinari minuti di follia che costano pesanti sconfitte alla squadra. All’ultima giornata col Barcollo giganteggia in cabina di regia come vice-Maschio e tutti si chiedono se la crisi, quest’anno lunghissima, sia davvero alle spalle. Niente da fare. Alla prima dei Play-Off contro l’Easy Market dà il peggio di se’. Le discussioni tragi-comiche in campo col capitano assumono toni accesissimi ormai insostenibili e la società decide di metterlo fuori rosa, salvo poi ripensarci nel week-end per cause di forza maggiore (rosa ridotta ai minimi termini). La strigliata più grande del solito gli giova e non poco. Alla seconda giornata, contro lo Sportingarno, gioca la sua miglior gara stagionale, tanto da far gridare alla possibile esistenza di un gemello. Assist alla Riquelme, tripletta micidiale, gran voglia, stavolta è restato a casa Mr.Hyde ed è arrivato a l campo il dottor Jeckyll. Peccato che, tornata la testa, inizino a mancare le gambe ed il suo finale di stagione sfumi in chiaro-scuro… Alla festa di fine anno riceve il “Premio Fedeltà Nonno Nello”, che per lui ha un valore davvero speciale… Tutto si può dire tranne che non sia stato presente al campo… E’ l’unico con Lamioni ad aver giocato tutte le gare del campionato: chiude con 37 presenze, 30 goal e tanti (speriamo di testa) margini di miglioramento.
Stagione ’07-’08 STAGIONE AL RIBASSO Un uomo, un paradosso. Nella stagione in cui i Giardini si aggiudicano il loro primo storico scudetto, lui attraversa il momento più opaco da quando indossa questa maglia. Già i numeri parlerebbero da soli… Con una media di un goal ogni 2 partite (bassissima per lui) ha disputato una stagione nettamente al di sotto dei suoi standard, con tante, troppe prestazioni insufficienti. E dire che l’inizio è di quelli col botto: precampionato, c’è il “Tutto Cuore”, lui giganteggia al centro della difesa, segna con un gran mancino al volo e regala un assist di tacco per Lamioni che passerà alla storia. Passa solo una settimana e, complice la sua ottima preparazione atletica, gioca la sua miglior prestazione stagionale contro il Pro-Evolution Team. E’ la sua 200esima con la maglia dei Giardini, prima sposta la porta con una bomba da paura, poi segna su punizione esultando col classico “vieniiii”, per poi finire eroico addirittura in porta. Peccato che la sua stagione da ricordare finisca qui, o quasi… Alla prima di campionato contro i “Figli del Bastardo” viene letteralmente ridicolizzato da un pur modesto avversario diretto ed il trend, anche nelle gare seguenti, non sarà mai trascendentale. Quando arriva il “Tutto Cuore”, memori del precampionato, ci si aspettano solo grandi cose, ma arriva un cartellino rosso per una rissa scatenata a difesa di un compagno. Il girone di ritorno è addirittura peggiore: una triste collezione di 5, polemiche, borbotti alla ricerca della voglia perduta. L’unico sussulto di rilievo, e meno male, proprio nel match scudetto contro il “Tutto Cuore”, ancora loro, quando gioca una gara impeccabile dal punto di vista difensivo ed ha tanti meriti sui 3 punti vitali conquistati, seppur il suo nervosismo cronico abbia rischiato di compromettere il tutto in alcune fasi del primo tempo. Non pervenuto in Golden League, il suo rendimento ha trovato un guizzo finale nel torneo estivo della festa bianco-verde di Castello, soprattutto nel match contro il “Campino”, quando marca un ex-giocatore del Parma, e non gli fa praticamente veder boccia… Anche fuori dal campo poteva far meglio… Una delusione non averlo alla premiazione dei Giardini all’Otel RistoTheater…
Stagione ’08-’09
COL TORTUGA SI FA PERDONARE
Nona stagione con la maglia dei Giardini, 37 presenze, 25 goal e prestazioni un po’ altalenanti. Il suo momento magico lo vive nel girone d’andata del campionato, in particolar modo nelle due vittorie rosso-gigliate contro “FaBuca” e “ASD Toscana”. Contro i primi, nel big match d’alta classifica, una volta tanto non perde la testa, gioca solo ed esclusivamente per la squadra e, altruista, arriva ad appoggiare ad un compagno meglio piazzato un calcio di punizione dal limite… Cose mai viste… Ancora meglio contro il Toscana, quando finalmente si decide a sfoggiare il top del suo repertorio difensivo, annullando ogni tentativo avversario con ottima scelta di tempo e con immane grinta. Il campionato proseguirà poi tra alti e bassi dovuti, secondo lui, alla poca competitività dei match, al suo sentirsi appagato. Torna coi piedi per terra di botto in Golden League, nella disastrosa prestazione contro la celebre “Forca”. Dopo aver combinato di tutto, innervosito sia dalla difficoltà del match, che dall’atteggiamento degli anti-sportivi avversari, inizia un’inguardabile personalissima caccia all’uomo, costringendo i compagni ad auto-espellerlo. Sue le maggiori responsabilità della sconfitta. Ma, a testimonianza del suo grande attaccamento alla maglia, pentito, si ripresenta il match successivo contro la Tortuga con enormi motivazioni e sfodera la sua miglior prestazione stagionale. Il suo primo tempo è da registrare per riproporlo nelle scuole di calcetto. Concentrato, deciso, rapidissimo, mai un’alzata di gomito, un’uscita fuori dalle righe e, quando sale, è devastante. Il goal del 3-1 poi… una vera perla balistica al volo da centrocampo. Era da annullare, perché la palla era oltre l’out laterale, ma l’arbitro non se l’è sentita, e lo capiamo… Da vedere e rivedere… Uno dei goal più belli della storia giardiniana. Durante il torneo Bianco-Verde, contro il CentroMeccanica, festeggia il 200esimo goal con la maglia dei Giardini. A fine stagione, cosa per lui più che gradita, la squadra gli consegna il Premio Fedeltà “Nonno Nello”, per le 37 presenze collezionate, qualcuna in meno di Maschio e Lamioni, che, per regolamento interno, non potevano riceverlo.
Stagione ’09-’10 POCHI LAMPI PER LO ZIO TOM Poco presente in campo, rispetto ai suoi standard, per il tanto tempo trascorso negli States, non vive certo una stagione di alto livello, soffrendo soprattutto la scarsa continuità. Non pervenuto in precampionato, poca roba anche ad inizio torneo, comincia a dar segni importanti di sé all’ultima giornata dell’andata, protagonista assoluto della vittoria storica sull’Easy Market. E’ lui l’immane muro di cemento armato che annienta con fare mostruoso ogni affondo dell’Easy Market in un finale davvero da infarto. Una prestazione da lacrime di commozione che vale l’8,5 in pagella… e ci si chiede dove fosse stato fino a quel momento. Il resto del torneo, tuttavia, è avaro di emozioni. I primi goal per lui arrivano addirittura a girone di ritorno inoltrato, nell’unica altra grande prestazione che può vantare, contro il Tortuga. Altra sparuta perla nel deserto, la sua gara di Golden League, all’ultima giornata, contro l’AC Qprel, appena rientrato dal lungo soggiorno in America… Ci si chiede come possa essersi presentato in forma così smaliante dopo due mesi di inattività… Ma il buon rendimento è altalenante, Nell’esperienza a 7, l’unica vera partita ai suoi livelli, è quella dei famosi gridi “ahhhh” ad ogni stacco imperioso di testa, contro lo Sporting La Beppa, quando può vantare enormi meriti sul risicato 1-0 finale. Completamente disastroso invece, una settimana dopo, in semifinale contro il Fides, quando sbaglia un rigore che avrebbe tenuto in vita le speranze dei Giardini, penalizzati per il resto da una sua serata davvero “no”… Chiude la stagione con 10 reti, record si per lui, ma in negativo…
Stagione ’10-’11
EFFETTO AULIN:
LE BOMBE DELL’ “INCONTINENTE”
Prima parte di stagione senza acuti di rilievo, se non l’importante conseguimento a Natale (amichevole col SanGiusto) del Trofeo Uomo-Squadra invernale a testimonianza di un rendimento di livello, nonostante le continue assenze. Nel girone di ritorno il trend non cambia in quanto ad affidabilità e disponibilità. Festeggia le 300 presenze contro la Samminiatese Pozzi, ma con una prestazione scarsina, ovvia per chi frequenta il campo ormai avanza tempo. L’unico vero acuto, la sua perla stagionale, arriva due settimane dopo, contro la Marzocco, ed è finalmente “9” tondo in pagellino. Tre goal siluro da fuori (ed un palo) che un giocatore normale non realizza nell’arco di un intero campionato… Tra questi ci sono il goal del 3-3 e quello del sorpasso (4-3)… Lo ribattezzano “Effetto Aulin”, perché ha la capacità di scacciare il mal di testa del team, dovuto al vocio altisonante di un rumoroso quanto bizzarro allenatore avversarsario, che si acquieta sempre più, ad ogni sua stafilata balistica… Dopo un campionato da unico guizzo, si presenta però in formissima alle finali ed è assoluto protagonista. All’esordio con il Botwana i Giardini hanno vita sin troppo facile soprattutto grazie al suo strapotere difensivo. Non paga entra anche nel tabellino marcatori, seppur con un goal non troppo sportivo… La settimana dopo, contro il Vinandro, arriva il secondo “9” tondo stagionale. L’ “incontinente”, come amano appellarlo i suoi tifosi, sfodera un’altra prestazione mostruosa. Da sicuro assente per motivi lavorativi, arriva al campo in extremis e assurge da subito a vero salvatore della patria. Amante dei campi pesanti, di fango e gomiti alti, si sente a suo agio nell’inatteso pantano del “Malta”… Pronti via e si dimostra l’unico in grado di correre, palleggiare, duellare, su un terreno davvero impossibile. La sua prova tutta grinta e sostanza diviene vero oro colato quando su tiro libero realizza il pareggio, il goal numero 230 in carriera. Quando sempre dal dischetto degli 11 metri porta sul 2-1 i Giardini, l’oro colato diventa platino. Non pago nella ripresa, quando ha la palla per il tris, fa tre su tre, percentuale realizzativa del 100%, un monumento vivente, che tiene vive da solo le speranze di qualificazione del team. Bella anche l’iniziativa, la settimana dopo contro la Longobarda, delle magliette polo realizzate con logo e nome, nella stamperia dove lavora. L’unico momento no delle finali, purtroppo è decisivo, quando sbaglia il suo personale rigore nella serie di penalties, ai quarti di finale contro l’ “Antico Toscano”. Alla festa di fine stagione si aggiudica ancora una volta il Trofeo Uomo-Squadra, per la media voto periodo di 6,60! Fosse stato più presente… Solo 21 presenze stagionali per lui, condite da 17 goal… Numerucci…
Stagione ’11-’12
SCHERZO DA PRETE, FIGURACCE E
ANNUNCIO DELL’ADDIO
Stagione al ribasso per lo storico difensore del team, iniziata con una gran prestazione (l’unica stagionale in verità) in precampionato contro l’Easy Market (mega-gara difensiva ed euro-goal dei suoi, da distanza siderale), proseguita con tante gare senza acuti di rilievo (anzi, con qualche deficit importante) e terminata a sorpresa, addirittura con l’annuncio clamoroso dell’addio. Del suo campionato, da ricordare il goal del 15-4 all’ITP Klan, perché vale il +800 nella differenza storica del club; ma anche purtroppo il suo imbarazzante scherzo, di cattivissimo gusto, proprio alla vigilia del big match contro la Dinamo Losca, quando, sanissimo, annuncia lo rottura del legamento crociato, solo per il gusto di deridere i malcapitati compagni, gettando l’intero ambiente nel panico. Sarà un caso, ma la squadra cade sul campo, dopo 10 gare da inbattuta… Un goal storico anche alle finali, quando sigla il 3500esimo della storia societaria, giocando una buona gara su Papola, contro la Longobarda… Ma anche lì, un brutto cartellino rosso, nel match decisivo contro il Sorgane, che di fatto, costa l’eliminazione ai Giardini. Doppia ammonizione per fallo omicida su Mordini e parata di mano sulla linea di porta. La squadra resta in cinque effettivi e capitombola. Anche nella memorabile trasferta di Verona, non che si comporti come si deve… Dopo aver quasi “violentato” la sorella el capitano (:-), ruba un oggetto caro ai nostri amici, che ci avevano ospitato con tanto calore… Insomma un’annata buia, che forse sta alla base del suo annuncio shok di fine stagione, quando comunica di voler appendere le scarpette al chiodo. Annuncio in realtà poi ridimensionato, visto che sarà semplicemente out dal giro dei titolari e fungerà da prima riserva, per dedicarsi completamente al suo amato calcio a 11, senza abbandonare del tutto un gruppo di amici che adora.
Stagione ’12-’13
UOMO-SQUADRA PER SCOPATA
Dopo l’annuncio dell’addio, ritrattato poi in auto-retrocessione a riserva, gioca solo 10 gare impreziosite comunque da 5 goal. Nonostante le presenze col contagocce, trova però il tempo di togliersi qualche soddisfazione, grazie alla buona continuità di rendimento, come la conquista del Trofeo Uomo-Squadra invernale assegnatogli dopo il match d’andata col Polcanto, o, ancor più sentita, la vittoria del Trofeo Uomo-Squadra primaverile, conquistato grazie al “9” in pagella ottenuto nella memorabile trasferta di Verona, quando riesce a vendicare la sconfitta dei Giardini sul campo contro i Baruconi, finendo sotto le lenzuola di “Mary Per Sempre”, la medico sociale del team, non che sorella del glorioso capitan Steps. Uno smacco agli amici gemellati, che vale più di cento vittorie… Da “Rosso Boia” ricercato in tutti i vicoli scaligeri per le pessime figure dell’anno prima, si inginocchia davanti a capitan Steps ai piedi del Bentegodi, ottiene il condono dei peccati e la rinuncia all’annunciata “caccia al rosso” di mezzanotte, per poi colpire senza pietà la figura barucona femminile per eccellenza… Cin cin butei cin cin butei cin cin butei cin cin…
Stagione ’13-’14
LA PEGGIOR STAGIONE DELLA CARRIERA
Altra stagione da prima-riserva auto dichiarata, con un po’ più presenze (16) e sempre pochi goal (7)… Questo non vuol dire che non viva a pieno il mondo Gvl in tutte le sue altre sfaccettature. E’ tra i pochi impavidi nero-aracnio infatti che durante la pre-season hanno il coraggio di sfidare sul ring il noto pugile Adriano Nicchi, ed è presente, quando possibile per il lavoro, alle cene, alle trasferte europee e agli eventi più importanti organizzati dal team. In campo però non lascia affatto buoni ricordi… La sua peggior prestazione stagionale la vive alla prima giornata contro il Sorgane futuro campione, quando la squadra perde allo scadere, proprio per colpa della sua schizzofrenia violenta e bisbetica… In tale occasione il pagellino ci va giù davvero pesante… In una stagione disputata in modo discontinuo, disordinato, sottotono e sempre fuori allenamento, in cui trovare tracce positive di lui davvero è impresa ardua (rimedia un rosso persino nella goliardica tournée di Verona e esordisce completamente ubriaco al Biancoverde di Castello…), il ricordo di campo più bello è quando si reca in sede CSEN a ritirare la Coppa per il secondo posto in Golden League… trofeo di fatto un po’ anche suo se si pensa alla bella vittoria per 8-7 sulla Losca, che lo ha visto per la prima volta protagonista fianco a fianco a un certo Francesco Flachi. Nella sua lunga carriera un’emozione simile mancava…
Stagione ’14-’15
EFFETTO FIDANZATA E FRASI STORICHE…
Alti e bassi continuano a caratterizzare il suo rendimento… La prima parte di stagione atleticamente è infatti disastrosa, se si esclude la bella prova personale al “Corri la Vita”. Al campo si presenta con discontinuità, partecipa alla spedizione di Verona ma si fa espellere tra le polemiche dopo una prestazione zeppa di erroracci. In campionato va anche peggio… Col Bellavita è un disastro… Una di quelle serate dove non ne imbrocca una, litiga con avversari, arbitro, compagni, come una bisbetica impazzita e, proprio allo scadere, con un mani in area sciagurato, rimette in partita gli avversari… La settimana dopo, rosso nel big match col Macchessegrullo, con la squadra che naufraga e lui che se ne va senza manco salutare… Per ammirare un suo reale risveglio tocca attendere il girone di ritorno… Sarà un caso ma compare la nuova fidanzata Martina e di colpo sembra più sereno. Con la Rubino tornano i goal, la rocciosa fase difensiva, la giusta concentrazione… Anche se permangono atteggiamenti discutibili tipo… “il pallone è quello arancio… l’hai portato te… che non lo riconosci…?”. Dopo la mitica trasferta giardiniana a Londra, sponda Tottenham (con la memorabile scena del “finger in ass” durante un escursione), col Bellavita prosegue il buon trend pur facendosi parare un calcio di rigore. Ma è col Macchessegrullo, nel momento più sentito e importante, che tocca l’apice stagionale. La sua prova in marcatura su “BomberChieccucci” è davvero da lacrime di commozione. Si francobolla su di lui per tutto il match, senza uscire mai, trovando il tempo di portare in vantaggio i Giardini. Gli avversari, imbattuti fin qua, lo patiscono talmente tanto da ricoprirlo di insulti (anche divertenti, tocca dirlo…:-), sul loro profilo facebook, dove viene preso di mira per settimane… Ancora contro di loro, in Top League Provinciale però, a seguito di un’altra prestazione eccezionale in marcatura su Checcucci e Picchioni, ancora impreziosita da un goal decisivo, risulta la vera bestia nera del Macchessegrullo. A fine match, con fare un po’ anti-sportivo, ma da comprendere viste le tante offese ricevute, esclama la frase che passerà alla storia “Foloooo!. Vai a fare le pagelle vai, su quel sito di merda…”, e lanciando il pallone addosso al loro presidente “tieni la palla vai… stasera non l’hai mai vista…”. Da quella sera, per mesi, il profilo face-book del Macchessegrullo non ha proferito parola… Spenti i riflettori. Mentre lui si gode anche il secondo posto provvisorio in classifica cannonieri delle finali… Dalle stelle alle stalle, come gli capita spesso, chiude la sua TopLeague rimediando un rosso diretto contro il Grassina, e rovinando di conseguenza una delle più belle partite stagionali della squadra. E’ comunque, con Zatteri, il miglior marcatore giardiniano di Top. I tornei estivi vanno abbastanza bene. La sua serata DOC la vive coi Cimotti, sia per le belle sassate da fuori, sia per la prestazione, sia per come trionfa alla NutellataGvl e al torneo di DART… Bene anch contro i “Disagiati”, quando segna, su rigore, la rete numero 4200 della storia societaria. La serata no arriva invece contro l’AC Colonnata, a “7”, quando cambia il modulo della squadra risultando il peggiore ad interpretarlo, il tutto nella solita serata di crisi schizzofreniche coronate addirittura dall’atterramento selvaggio di un compagno di squadra, seguito perfino dall’ormai storica frase: “Brogi, che cazzo fai?”… Comunque nel suo discreto finale di stagione risulta il miglior marcatore Gvl sia nel torneo a 7, che al “Biancoverde di Castello”. A fine stagione però, durante l’ultima festa giardiniana, il trofeo che gli spetta è un premio tutto nuovo e non poi così ambito… Il “cucchiaio di legno GVL”… Destinato al giocatore in rosa più cattivo… E lui non ha eguali… 9 cartellini, di cui 3 rossi… Eguagliato persino lo storico record Dimita… La fidanzata, che ne ha ridestato la verve, ora dovrà anche calmarne gli ardori…
Stagione ’15-’16
ENEA E LA BORSA IN MATERNITA’
La sua stagione entra nel vivo quando, nel pre-partita del match d’andata contro l’Atletico Crociato, annuncia alla squadra che diventerà babbo! Seguirà una bella vittoria sul campo, in cui sarà chiamato anche a qualche minuto eroico tra i pali… Poi tutti a festeggiare il grandioso evento all’Aviazione!! L’emozione per l’imminente paternità, in campo non si nota: oneste prestazioni si susseguono, con qualche evento da ricordare, come la sua 400esima in Gvl contro i Disperati, e, solo una settimana dopo, il suo 300esimo goal in carriera nella sua pregevole doppietta contro il LotoFC. Due sassate da fuori da paura… Decisamente più anonimo il suo girone di ritorno, con kili su kili che si accumulano ed il nuovo soprannome ch compare sui pagellini… “Moby Dick”… Il picco più basso a margine della bella vittoria GVL contro il Vanga, quando, non pago dei diversi goal rivali sulla coscienza, si fa espellere per uno “stronchino” alle dita di un avversario, come ama definirlo lui… Salta Roma per il momento particolare in famiglia, alti e bassi in Top League, poi finalmente arriva l’evento dell’anno, e non si parla certo di calcio giocato… Anche vero che i Giardini sono in campo quando accade, precisamente impegnati al Bianco-verde contro il Rifrdi 78… E’ proprio durante la gara che il piccolo Enea viene alla luce… Con l’emozionantissimo babbo che si era presentato in maternità con la borsa dei Giardini, tante volte fosse riuscito a venire al campo… Un attaccamento ai colori immane, che chissà quanto durerà ora che la famiglia si è allargata…;-) Il Rifredi gli porta bene anche in campo, perché proprio contro di loro, durante un’amichevole estiva, gioca la sua miglior gara stagionale… E’ una delle rare occasioni in cui i Giardini vincono il derby, ed il 3-2 è reso possibile dalla sua folgorante doppietta… Due siluri da fuori come quelli che lo resero celebre… Un importante sublime richiamo alle sue grandi doti di stoccatore, per non vivere solo di ricordi…
Stagione ’16-’17
UNA CASA SENZA TV
Da vero evergreen, di nuovo grandissimo protagonista dentro e fuori dal campo, seppur con gli alti e bassi che caratterizzano tutto il suo bipolarismo calcistico sin dal precampionato, dove si va dalla splendida prestazione sfornata contro l’Herta Vernello, al pesante rigore fallito contro l’Autoscuola Chiti, che costa la sconfitta… Nel quarto glorioso campionato vinto dai Giardini, certo non manca il suo zampino. Eroe assoluto della vittoria per 4-1 sull’FC Fardella, che affronta da assoluto migliore in campo. Annulla il forte bomberVannini, pesca il goal del pari Gvl con un siluro dei suoi e impartisce a tutti esperienza, umiltà e mestiere. A vederlo, con quella pancetta da pensionato, davvero non lo si direbbe ancora in grado di simili serate di gloria, ma lui è sempre pronto a smentire. Passa solo una settimana, e nella storica affermazione per 2-1 sul Loto, è di nuovo super. Annichilisce gli spauracchi Misu e Campanile, infonde a tutti sicurezza e inaugura un’umile e vitale gestione del minutaggio tutta sua… che dovrà far scuola… Di uno che pensa alla squadra più che a se stesso… Purtroppo, nonostante l’innata grinta, lo stato di forma approssimativo a volte pone di fronte al rovescio della medaglia… Nel girone di ritorno tocca il picco più basso della sua stagione con la pessima prestazione contro i Pumas, ma in questo periodo la squadra gli perdona tutto, poiché torna ad essere assoluto protagonista fuori dal campo… Di lì a poco, più precisamente prima del match vittorioso contro il Sant’Ambrogio (in cui agisce addirittura da portiere…), annuncia al popolo Gvl che, nonostante la tenerissima età di Enea, Martina aspetta già un secondo erede… In quella casa forse non c’è la televisione. Scherzi a parte, enorme coraggio per lui, mastodontica gioia e immenso orgoglio nel popolo Gvl, che continua ad ingrandirsi. Da calciatore esperto quale è, sa quando è il momento di determinare e sforna la sua miglior prova stagionale proprio la sera del match scudetto contro il Loto, ancora una volta controllando splendidamente Bomber Misu e, soprattutto, trasformando con gran freddezza quel rigore… dopo il quale gli avversari dicono basta e i Giardini possono iniziare a festeggiare… Anche dopo il torneo, nella TopLeague provinciale (nella quale risulta miglior marcatore Gvl), è uno dei pochi giardiniani a produrre ancora applausi importanti. Immensa soprattutto la sua storica tripletta al Sorgane, a margine di un 5-5 che racconterà anche ai nipotini… Va peggio al Torneo Biancoverde, che inizia con un suo sciagurato penalty fallito, che pesa come un macigno su risultato e qualificazione finale… Pessimi ricordi anche della prova contro l’Herta Vernello… Una serata davvero storta che verrà ricordata per il massacro psicologico che infligge al malcapitato Untaru, bersaglio di turno… A fine tornei però vanterà un incredibile primato, risultando il giardiniano in assoluto più presente sia al Biancoverde, che al “Senza Fiato di calcio a 7”. Davvero non male per uno di 36 anni, che abita a 30 kilometri, con un bebé per casa e la moglie incinta. Sangue giardiniano nelle vene, c’è poco da aggiungere. Non a caso, alla festa di fine stagione, con la bellezza di 36 gettoni stagionali, riceve l’amatissimo (in particolare da lui) Premio Fedeltà – Trofeo Nonno Nello. Ora compri la telivisione a casa.
Stagione ’17-’18
NORA E’ LA PRIMA DI TANTE EMOZIONI
Indimenticabile il suo inizio di stagione… Il goal più importante infatti arriva subito, l’8 di settembre, quando nasce la meravigliosa secondogenita Nora. La famiglia ora numerosa e le tante responsabilità di padre, non intaccano però minimamente il suo amore per il Gvl, visto che sarà tra i maggiori protagonisti più o meno in tutti i momenti della stagione. Nel suo bel girone d’andata spiccano la gara d’esordio contro l’FC Mugnone, giocata alla grande a dispetto dello stato di forma sempre più precario e condita con l’euro goal del parziale 3-2, in assoluto il più importante del match; e la gara contro l’FC Disperati, la sua prima da portiere… Prima di una lunga serie visti i tanti infortuni accorsi ai padroni del ruolo. Vederlo giganteggiare tra i pali, a mani nude, contro avversari così blasonati, riempie davvero d’orgoglio tutto il popolo Gvl. Di tutt’altra caratura la figura piuttosto cacina contro i Pumas, in una serata in cui regala goal a ripetizione ai rivali, ma quando c’è qualche kiletto in più, contro avversari così veloci, può capitare… Glissando sul rosso diretto alla prima giornata contro FC Mugnone per una scazzottata, si rifarà ampiamente nel suo ottimo girone di ritorno e soprattutto nella sua gara dell’anno, quella da “9” tondo in pagella contro il Loto. E’ la serata in cui dopo aver marcato egregiamente i fortissimi attaccanti rivali, si sacrifica per la patria sostituendo Viappiani infortunato tra i pali… Due-tre parate di quella gara, decisive per il risultato, restano ancora oggi nella leggenda… Ma le sue prodezze in campo sono niente rispetto a ciò che fa fuori. E’ lui che accompagna l’amico all’ospedale e passa quasi tutta la notte al suo fianco. Un esempio davvero per tutti. Quanto al campo però, verso la fine del torneo, torna d’attualità il suo stato di forma un po’ dimesso… Inizia a pretendere di giocare senza correre, come nella disastrosa gara contro il RioGallegos, e i compagni iniziano a preferirlo quando si immola tra i pali per l’emergenza, rispetto a quando fa il giocatore di movimento senza muoversi… Finirà comunque il torneo da giardiniano più presente, che è davvero tanta roba per un padre di due bimbi piccoli, che sta pure ben lontano da Firenze… Il suo miglior momento alle finali, lo vive nella gara Golden contro l’ASD Oba Oba, in occasione della vittoria che regala ai Giardini gli ottavi di finale. Giocando, e divinamente, da portiere, dopo un’infinità di prodezze, si prende il lusso di siglare un rigore in un momento assai decisivo e di sfornare addirittura l’assist per il 9-3 finale… Una roba che ricorderà a lungo… La voglia di fare il portiere purtroppo però è altalenante ed in continuo calo… Quando si accorge che i titolari del ruolo non rientreranno, non fa proprio i salti di gioia… In amichevole a Castello contro “Atto di Forza” palesa il suo malcontento decidendo di fatto che i Giardini perderanno l’incontro… Fortuna che solo una settimana dopo, alla sua maniera, chiede scusa, si ricrede e giganteggia totalmente all’esordio in Virgin Cup contro la Nuova Dentale. E’ incredibile come riesca ad autoconvincersi dei propri mezzi e a passare da gare inguardabili a vere e proprie imprese eroiche. Dopo ennesime parate da urlo, proprio allo scadere, è lui che si prende l’immane responsabilità di calciare la punizione dal limite che scatenerà le grida di giubilo della torcida giardiniana. Un momento topico della stagione, un’esultanza davvero incancellabile. Prestazione meraviglia che riesce incredibilmente a ripetere nell’arco dello stesso torneo, contro il Casablanca. Anche in quel caso miracoli tra i pali e gesto balistico da urlo su punizione… Purtroppo stavolta senza vittoria finale. Finirà la stagione come terzo giardiniano più presente, 35 gettoni, davvero un gran traguardo vista la sua attuale situazione… Purtroppo però, a causa del cartellino rosso e dei tanti gialli ricevuti in stagione, i compagni, alla festa finale, gli confezioneranno il “Cucchiaio di legno GVL”, il premio che notoriamente va al giardiniano più cattivo…
Stagione ’18-’19
IL NUOVO PRESIDENTE, IL MATRIMONIO E LE ALLUCINAZIONI…. 
Colma di eventi che lo riguardano la stagione numero 19 della sua storia giardiniana, anzi stracolma se pensiamo che, per sua scelta, non è neanche più un titolare del team… Proprio questo è uno dei motivi che, ad inizio stagione, spinge la società ad eleggerlo terzo storico presidente del club, affinché continui ad avere un ruolo, e che ruolo, all’interno del suo storico gruppo di amici. Il nuovo presidente succede a Bandini, dopo 11 anni di successi, così come erano stati 11 gli anni da presidente di Zatteri. Ecco perché i suoi compagni augurano a lui almeno 11 anni di successi e soddisfazioni. La sua prima mossa, stra-condivisa da tutto il popolo Gvl, è iscrivere la squadra ad un campionato cosiddetto “Easy League”, ovvero vietato a tesserati Figc di qualsiasi tipo… Un modo per tornare ad essere competitivi nonostante l’età media ormai elevata… Un modo per tornare a divertirsi insomma. In campo lo vedremo soltanto 14 volte, in concomitanza con emergenze di uomini in rosa, condite però da ben 10 goal… Andare in doppia cifra quando giochi dietro e spesso pure in porta, non è roba per tutti. Se in campo si vede più di rado, le sue presenze sono invece come al solito assai assidue nelle iniziative fuori dal campo… Già in periodo di precampionato ad esempio, è tra i cosiddetti eroi di Baviera, coloro cioè che accompagnano l’amico Gino a festeggiare il suo 40esimo all’OktoberFest… Uno dei momenti stagionali in cui, ovvio, dà il meglio di sé. In campionato regala la prima perla balistica in occasione della vittoria per 5-2 sul SanGaggio… Il goal su punizione che segna in tale evento è seguito da due minuti di applausi a squadre unificate. Da sinistra, in classica posizione davvero innaturale per un mancino, fa partire un bolide con traiettoria pazzesca, che lascia tutti i presenti a bocca aperta. Si tratta certo di uno dei goal più spettacolari dell’intera storia giardiniana. Il SanGaggio gli porta particolarmente bene, perché anche nel girone di ritorno finisce per purgare divinamente e ben due volte il loro estremo difensore… Nell’occasione due tiri liberi a rischio amputazione per il malcapitato portiere rivale. Due missili che permettono ai Giardini di acciuffare un prezioso pareggio, utile per conservare un punticino di distanza dalla vetta. Sempre nel girone di ritorno vive un’altra serata di gloria assoluta difendendo la porta dei Giardini (seppur chiamato in extremis) contro il Carabè… Due rigori a segno in tale occasione, davvero un bel modo per festeggiare con i suoi compagni la gara numero 500 con la maglia Gvl, un evento che sarà tributato a dovere, poche settimane dopo, con una partecipatissima grigliata a lui dedicata nel terreno del Patron (celebri i suoi discorsi alticci durante tale evento…). Altra serata da incorniciare nel suo folto calendario di ricordi, è certo quella della partita contro il Real Vaginad, quando consegna ai suoi compagni di squadra le partecipazioni per il suo imminente e attesissimo matrimonio con la dolce metà Martina. Ma la sua gara top del campionato arriva giusto due settimane dopo, alla penultima giornata del torneo, quando con il presidente a difesa dei pali, la squadra compie una storica impresa… Battere con un memorabile 8-2 la blasonata compagine del Dram Drum. Non pago delle prodezze a ripetizione che sforna tra i pali, si prende la briga di trasformare anche qui un tiro libero impressionante… Passata alla storia, in tale occasione, la sua celebre frase mentre si appresta a calciare… “Non cambiate portiere, non importa quando calcio un tiro libero io…”. Un personaggio così non può che essere adorato dal popolo Gvl, che gli tributa uno degli addii al celibato meglio riusciti di sempre… La squadra lo veste da “cazzo” e lo porta ad Amsterdam per 4 giorni in cui succede di tutto… Non rinuncia a nulla, si gode tutto quello che il weekend olandese può offrirgli e all’insegna della più sfrenata goliardia finisce per ingerire roba allucinogena che gli farà vedere draghi volare tra i canali della città… Seguirà una morte apparente perfino un po’ preoccupante, seguita da un’acclamata e plateale resurrezione, fino addirittura alla gloria del VondelPark, dove cioè, nonostante le ore precedenti dedicate al più sfrenato automassacro fisico e morale, propizia il primo goal dei Giardini con un siluro da centrocampo, nella prima storica gara internazionale del team. Il mondo Gvl non cesserà mai di ringraziarlo per come ha interpretato e vissuto un’esperienza del genere… Al ritorno non sorprende solo il fatto che sia ancora vivo, che è già tanta tanta roba, passano si e no 10 giorni e lui sforna addirittura la sua miglior prestazione stagionale, che gli vale un “9” tondo nel pagellino del giorno dopo di questo sito… E’ la gara contro i Mingo Boys, che vale ai Giardini la vittoria del girone del Senza Fiato Biancoverde, e lui è senza ombra di dubbio l’eroe di serata… Sia perché chiamato all’ultimo secondo vista l’emergenza portieri, sia perché, nonostante abiti a Pontassieve, si presenta a Castello con tutta la sua meravigliosa famiglia al completo (e manca veramente poco al suo matrimonio… per giunta), sia per come para e per come proprio lui sblocca la disputa perforando il fortissimo portiere rivale con uno dei suoi storici tiri liberi… Non solo un eroe da Coffee Shop insomma, ancora sa come dire la sua eccome anche sul prato verde… Nel weekend che precede la semifinale del torneo, lui e Martina convolano a nozze in quel di Pelago. Un matrimonio vissuto in massa dal mondo Gvl, che ha visto Tommy Viappiani giostrare da testimone, Patron Zatteri commuovere tutti con un discorso strappalacrime e comico allo stesso tempo, e tutto il popolo dei Giardini, presentatosi in mutande al ricevimento, divertirsi a non finire. Un matrimonio in perfetto stile Antonelli insomma (peccato per la casa un po’ devastata nella notte, ma ci sta…:-). Dopo il lieto evento, di ritorno dal viaggio di nozze, alla festa di fine annata sportiva del team riceve anche il Trofeo Uomo-Squadra estivo del team per il roboante finale di stagione disputato (media voto periodo di 7,11)…. Un’annata pazzesca insomma, sotto ogni punto di vista…
Stagione ’19-’20
CARTELLINO ROSSO IN TRATTORIA…
Il presidente scende in campo ben 10 volte nella famigerata stagione Covid, realizzando addirittura 5 reti, davvero non male per un vecchietto con la panza… In realtà, agli albori della stagione, si presenta al campo anche in ottime condizioni fisiche, più asciutto ed evidentemente forte di una buona preparazione atletica svolta col calcio a 11. Nella memorabile vittoria in precampionato per 2-1 sugli Stop Player giostra da portiere, per la contemporanea assenza di tutti i titolari del ruolo, e sfodera una prestazione davvero da urlo, parando praticamente tutto e permettendo ai suoi di battere una squadra stra-forte.  Ma è durante la storica trasferta in massa a Verona che è eroe vero… Riesce a presentarsi con tutta la famiglia al seguito addirittura dal venerdì ed Enea ha pure la febbre… Se non è puro sangue giardiniano questo… In quella occasione in campo va piuttosto malino (un paio di goal almeno regalati ai cari amici gialloblu…), però per una volta non rimedia l’espulsione da tradizione… In realtà il cartellino rosso Vincenzo arbitro becco lo tira fuori anche stavolta, ma quando lui è comodamente seduto in trattoria… La sua miglior prova in campionato arriva all’ultima giornata del girone di andata, nel big match contro i Lenti e Macchinosi, fondamentale ai Giardini, per laurearsi campioni d’inverno. Ricorderemo tutti a lungo le due punizioni magistrali calciate con violenza e precisione inaudite, che permettono ai Giardini di restare in partita… Persino l’espulsione che rimedia, reagendo (giustamente) ad un colpo proibito di un rivale, stavolta casca a pennello, dato che con un gioco di prestigio di capitan Maschio, le espulsioni divengono di colpo 4 ed i fortissimi rivali di serata si ritrovano a giocare il resto del match in inferiorità numerica… Il suo innato spirito giardiniano lo rende protagonista di grandi imprese anche fuori dal campo. Ci riferiamo soprattutto alla sua straordinaria partecipazione, con tendina in spalla, alla spedizione Gvl sul Lago di Scaffaiolo, con pernottamento sulla riva del lago… Altra grande stagione da protagonista insomma, peccato per il Cucchiaio di Legno, che gli viene assegnato come giardiniano più cattivo in stagione, durante la reunion di fine annata sportiva… Decisiva proprio quell’espulsione coi Lenti e Macchinosi…
Stagione ’20-’21
PRESIDENTE PARACARRO
Nella difficilissima seconda stagione covid, occorre dividere l’Antonelli calciatore dall’Antonelli presidente. Il primo è un paracarro, imbullettato al terreno di gioco col chimico, che non si sposta nemmeno con un paranco. 5 presenze volenterose, per carità, ma tutt’altro che trascendentali, condite da un unico goal siglato contro “Last Dance” al torneo “Senza Fiato”. Il lavoro dietro le quinte, da presidente, è invece impareggiabile. La sua figura risulta spesso fondamentale nell’arduo tentativo di amalgama, in un momento sempre più difficile e all’interno di un gruppo sempre meno calcettistico…
Stagione ’21-’22
ALLENATORE e GIOCATORE (ancora…)
7 presenze e ben 3 goal per il presidentissimo, che non si limita a lavori organizzativi (svolti in modo egregio), ma, quando chiamato in causa dalle necessità, prova a riassaporare con più convinzione anche il campo. Il ritorno a calcio a 11 gli giova anche per il calcetto e, a dispetto dei 40 anni suonati, la sua forma fisica non risulta disastrosa come nelle ultime apparizioni.  La sua gara dell’anno la gioca alla Floria, in amichevole contro il GS Pomino, dopo l’ennesima sosta COVID. I Giardini perdono, ma la sua prova è davvero esaltante, un inizio 2022 più che promettente. Egregio in marcatura sul forte centravanti avversario, preciso e equilibrato nelle decisioni palla al piede e soprattutto autore di un goal davvero da cineteca, come ai tempi d’oro. Ma il top del top lo raggiunge in panchina, nelle vesti di mister, non appena la società decide che è arrivato il momento di archiviare i cambi prestabiliti a tavolino e portare al campo un vero allenatore con pieni poteri decisionali sulle sostituzioni e non solo. Una svolta epocale imposta dalla ricerca della rinnovata competitività di una squadra dall’età media elevatissima… E lui, questo ruolo, lo svolge in assoluto meglio di chiunque altro, a partire da quella primissima volta alla seconda giornata di Top League contro l’ex Lahm Pred-8, il Footsal Bar… Un 1-1 che ricorderemo, con una prima prestazione-mister da urlo, alla quale ne seguiranno molte altre felici. Un’altra serata che ricorderà con molto piacere è quella dei cosiddetti “poeti decadenti”… La mitica gara vinta a tavolino alla Sales contro quei pazzi del Dram Drum, con succulenta pizzata a seguire da A’Puteca, dedicata anche alle sue 41 candeline…
Stagione ’22-’23
IL RANTOLO DI ANTONELLO CETACEO
Colui che col suo cognome ha dato involontariamente vita alla banda degli Antonelli in terra Lusitana, salvo poi essere ribattezzato Antonello Cetaceo per i suoi bizzarri rantoli notturni, torna finalmente a calcare i campi da gioco in GVL con una certa continuità… 16 presenze e 3 goal in una stagione che lo vede finalmente più giocatore che allenatore, con qualche cartuccia in canna ancora di un certo rilievo. Nel precampionato è subito grande protagonista alla finale del torneo di Apertura, con una prestazione davvero degna di altri tempi, fatta di recuperi, fisicità, calcetto vero. Nel finale, con una mirabolante punizione parata di mano da un difensore, avrebbe evitato la lotteria dei rigori, se solo l’arbitro fosse stato sano… In campionato fa parlare di sé soprattutto alla nona giornata, quando si sacrifica in porta per la mancanza di Manetti e lo fa sfoderando parate in serie davvero sopraffine, che permettono ai Giardini di conservare il pari ed il secondo posto in classifica. Durante il girone di ritorno giostra da portiere anche la sera della mitica partenza per il Portogallo, direttamente da San Piero a Ponti, destinazione Lisbona e Braga… Un’avventura di quelle giardiniane TOP, da tramandare ai posteri, quella che ha dato vita al mito del cetaceo e a tanto altro… Quella che rappresenta in assoluto il momento più divertente della stagione giardiniana. Merita citazione anche la sua partecipazione alla spedizione di Verona con intera famiglia a seguito. Presidente vero.

 

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Alessandro Manetti

Manetti Alessandro, nato a Firenze il 15 giugno 1978, è lo storico portiere del club, uno dei veterani cresciuti a pane e Gvl sin da bambini. Il suo maestro tra i pali è stato Taffarel, ma il carismatico estremo difensore mantiene nonostante tutto uno stile particolare tutto suo! E’ considerato da tutta la squadra un pilastro della storia dei Giardini, e, ancora oggi, in età avanzata, dopo alcune parentesi che hanno visto protagonisti anche altri portieri per vicessitudini varie, veste sempre con onore e passione la sua mitica numero uno da titolare del ruolo. Affermato impresario termo-idraulico, nella vita è soprattutto orgogliosamente padre della meravigliosa Serena, prima erede ufficiale, alla quale si è aggiunta nel settembre 2020 la piccola Ilaria. Grazie alla sua “CFIdratech”, dalla stagione 2017/2018, impersona anche l’unico sponsor ufficiale della squadra. Spesso anticonformista e bizzarro fuori dal campo (la lista delle OM è mitologicamente interminabile), all’interno del rettangolo di gioco, viene preso da sempre come esempio per il suo  attaccamento alla maglia incondizionato.

 

Stagione ’96-’97
DAL MONDO DEL CALCIO AL CALCETTO
Manetti esordisce alla prima stagione ufficiale della squadra con serie difficoltà di adattamento ad uno sport per lui, calciatore, tutto da scoprire. Si tratta quindi di una stagione transitoria, ma con 19 presenze su 20 gare dei Giardini, dimostra da subito il suo innato attaccamento a questa maglia. Tanti goal subiti, ma evidenti progressi tecnici di partita in partita.
Stagione ’97-’98
UN NUMERO UNO COI FIOCCHI
E’ la stagione della  consacrazione! Nonostante la squadra precipiti in campionato, anche squadre come la Sestese Calcio a 5, che gli fanno 13 goal, a fine gara si complimentano con questo nuovo punto di forza indelebile dei Giardini. Gioca ad altissimi livelli e, quel che più conta, si diverte!
Stagione ’98-’99
PRODEZZE E POLEMICHE…
Rispecchia la squadra nel bene e nel male. Nel girone d’andata gioca un calcio eccellente ottenendo notorietà e risultati. Nel ritorno è uno dei più polemici fomentatori della crisi di spogliatoio e arriva addirittura ad abbandonare la squadra (per un attimo di sbandamento quasi si accorda con la rivalissima squadra del Bar Franco). Peccato perché fino a quando la squadra aveva vinto, lui era risultato spesso il migliore per continuità e capacità, e appare sciocco rovinare una stagione da protagonista scappando al primo ostacolo e lasciando sulle spalle degli altri due veterani Maschio e Zatteri, tutte le grane della crisi cocietaria di fine anno.
Stagione ’99-’00
UN RITORNO DA CAMPIONE
Pace dopo la tempesta… Torna in pompa magna a difendere la porta dei Giardini e, abbandonato presto il nervosismo, contribuisce a creare un gruppo di uomini di talento sia in campo che fuori, di cui va estremamente fiero. In merito alle prodezze della stagione passata, la squadra lo premia a novembre conla neonata Supercoppa del Giardino, quale miglior giocatore assoluto. La grandi prodezze si ripetono di gara in gara e, all’ultima di campionato, uscito dai pali, trova la gioia del primo goal personale. Nella gara di Coppa Europa contro il Bar Fabrizio, finirà, per la prima volta, addirittura imbattuto!
Stagione ’00-’01
ANCORA SUA LA SUPERCOPPA
Sovrumano, alieno, extraterrestre! I “7” si ripetono in pagella con puntualità disarmante e la società, prima della gara contro il Colchoneros, lo premia per il secondo anno consecutivo con la Supercoppa del Giardino. Contro il “Comune” para un rigore e i Giardini volano in vetta alla classifica. I primi storici play-off sono dovuti in gran parte alle sue prodezze e, a differenza dei compagni, li onora al meglio, senza alcun calo fisico.
Stagione ’01-’02
ALL’ALBA VINCEROOO’… LA PROMOZIONE
A volte pare un fotomontaggio, tanto sono incredibili le sue acrobazie e i suoi voli stratosferici improvvisi. Colleziona trofei uomo-squadra ed è bravo a trascinare i Giardini sia quando la squadra è in vetta, sia quando, dopo le prime sconfitte, c’è bisogno di alzare il morale! Contro il Dram Drum colpisce addirittura una traversa ed ogni avversario, anche i più forti bomber, iniziano a tremare all’idea di doverlo affrontare. E’ il primo tra i suoi compagni a credere in un possibile aggancio alla Munda, seconda della classe, e quando ciò, insperatamente, avviene, dopo la vittoria per 11-4 sul Limo, all’ultima di campionato, corona il sogno di una vita. La sua tecnica sopraffina avrebbe potuto spingerlo più volte verso un’altra squadra più competitiva, invece lui, al grido “all’alba vinceròòò”,  è riuscito a conquistare la PROMOZIONE al fianco dei suoi amici di sempre. Fa parlare di sé anche ai Play Off provinciali, quando, fascia di capitano al braccio, para uno storico rigore ai “No Fear”…
Stagione ’02-’03 DIVO DA TALK-SHOW Per smaltire un noioso infortunio, inizia in ritardo, ma è decisivo da subito. La squadra continua a premiarlo con trofei interni, ma le più grandi soddisfazioni se le toglie sul piccolo schermo, al programma Calcetto+ di Tele37, dove viene spesso intervistato, premiato o semplicemente elogiato, come nel dopo partita contro il CDP Querceto, dopo un’ottima prestazione nonostante sia debilitato da un infortunio. Se la squadra a Natale vola in classifica anche in promozione, molto lo deve alle sue parate, come quelle salva-match, contro il Fly Line; ma, sarà per i continui infortuni, o per il salto di categoria, anche lui non brilla particolarmente nel girone di ritorno, e si illumina a sprazzi. In coppa Europa, contro il Blaugrana F.C. raggiunge lo storico traguardo delle 200 presenze coi Giardini.
Stagione ’03-’04 LA STAGIONE DEL PARADOSSO Seconda stagione in promozione paradossale per il portierone a scacchi. Da un lato cè il glorioso record di goal subiti dalla squadra (solo 134 in tutta la stagione: mai stati così pochi), dall’altro c’è una stagione tutto sommato altalenante dove sono un po’ mancati i suoi più acrobatici interventi plastici che l’hanno reso famoso. Dopo un ottimo precampionato si smarrisce proprio ad inizio torneo e non riesce proprio più ad entrare in condizione ottimale per tutto il girone d’andata, pur dando sempre un importante apporto al team. Per vedere una partita davvero degna della sua ottima fama, bisogna arrivare addirittura alla quartultima giornata, quella però più importante: lo scontro diretto per i Play Off contro l’Abobo. In tale occasione è davvero decisivo e la serie interminabile di parate impressionanti vale da sola i tre punti. Il finale di stagione è un continuo crescendo. Contro la MoViola, all’ultima decisiva giornata, si dimostra ancora una volta fenomenale e para davvero l’impossibile. Con 21 presenze su 24 match, risulta anche il più presente in campionato tra i giocatori in rosa. Nonostante il top della forma raggiunto a fine torneo, ai Play Off alterna cose buone ad altre meno… E non lascia il segno, come del resto un po’ tutti suoi compagni.
Stagione ’04-’05 TANTI I MOMENTI DA DIMENTICARE… Per il portierone veterano è senza dubbio la peggior stagione in bianco-blu… Davvero tanti i momenti da dimenticare in fretta, frutto di un nervosismo latente che ha fatto di lui, per quasi tutta la stagione, un corpo estraneo alla squadra e un contestatore violento della crisi sancat dello CSEN. Parte male in un precampionato che conclude comunque alla grande contro “laNave”, stregata dalle sue parate. Sembra pronto per il torneo, invece si susseguono i “5” in pagella e, la favola del campo CSEN sembra solo far da alibi ad uno stato di forma mai così carente… Polemico come il Feroci dei tempi peggiori, dannoso come l’Antonelli dei tempi peggiori, le sue sfuriate continue ne peggorano persino il rendimento. Se la prende col campo, con l’arbitro, con i compagni, persino con i pali della porta spesso presi a calci,  intanto incassa goal di testa in pallonetto o sotto le gambe. Si va alla partita con malo spirito pensando a cosa potrebbe combinare… All’ottava giornata tocca veramente il fondo quando un “vaffa” all’arbitro gli costa la prima espulsione in carriera… Davvero irriconoscibile! In febbraio, porta all’altare la signorina Wioletta, ma chi pensava che il suo fosse stress pre-matrimoniale si sbagliava, perché le prestazioni steccate non svaniscono. Nel big match contro la Pasticceria la differenza la fanno i portieri: quello avversario para tutto, lui, svogliato, incassa reti davvero imbarazzanti per un portiere della sua fama… Una, ancora una volta, di testa in pallonetto… Un accenno al Manetti che fu arriva finalmente ai PlayOff, soprattutto nell’ultimo match contro “Decorazioni Innocenti”, vinto dai Giardini grazie alle sue parate stellari. Migliore in campo proprio nell’ultimo match dell’anno… Crisi alle spalle?
Stagione ’05-’06
DI NUOVO GRANDE PROTAGONISTA!!
Dopo un avvio disastroso, sulla scia dei recenti polemici avvenimenti (dopo il match di precampionato con la Saar, i ragazzi devono fare una riunione per discutere animatamente con lui…), si mette a lavorare a capofitto, partecipa attivamente con idee brillanti al nuovo progetto tattico ed ha grandi meriti sull’andamento ottimo del girone d’andata. E’ solo l’inizio della sua rinascita che a fine anno sarà completa. Sarà il duro allenamento in palestra, sarà una rediviva affinità sportiva con i compagni, fatto sta che le grandi prestazioni tornano prepotentemente a farsi sentire. Nel girone di ritorno compie veri e propri miracoli nel match contro il Gatto Party e si ripete con colpi di reni ammirevoli, pochi giorni dopo, contro i fortissimi tiratori della Corazzata Potionkin. Al “Torneo Senza Fiato” si presenta ormai il vero Manetti che conoscevamo. Para tutto il parabile e, contro il Caffè Baglioni, anche l’imparabile… Si vocifera addirittura un suo ingaggio a Prato da parte di un club professionistico. A simboleggiare la sua nuova affinità sportiva con la squadra, il suo esser tornato a divertirsi, c’è la goliardica partita contro la “Piazzetta”, quando gioca di fascia e segna una roboante doppietta. La miglior partita stagionale però arriva nel momento topico, proprio nella serata in cui festeggia le 300 gare con i Giardini, e proprio grazie alle sue parate davvero “aliene” la sua squadra di sempre raggiunge la prima storica finale di un torneo. Su ogni palla mette una pezza, peccato che da capitano (Maschio infortunato) non abbia poi potuto alzar la coppa per la sconfitta ai rigori in finale. Trova comunque la grande soddisfazione del premio al MIGLIOR PORTIERE del torneo, che lo CSEN gli consegna in quanto estremo difensore meno battuto, nella stessa serata della finale contro il Gruppo Sportivo Grassina. A questo importantissimo trofeo si aggiungerà, alla festa di fine anno, il nuovo trofeo interno del team dedicato al compianto nonnino di Antonelli, il PREMIO FEDELTA’-NONNO NELLO, per le sue ben 37 presenze stagionali!!
Stagione ’06-’07 VETERANO DOC, MA TROPPE AMNESIE… Dopo un gran precampionato sulla scia dell’entusiasmante ultima stagione (memorabile soprattutto la gara contro la Selecao!!), gioca uno dei peggiori gironi d’andata dei suoi lunghi 11 anni di carriera. Davvero troppi i momenti bui, dove la stanchezza prevale sulla gran voglia e gli permette raramente di trovare la giusta concentrazione. La prima di campionato contro il Tortuga è un super-flop: ben due goal di testa subiti in pallonetto… Una rarità a calcetto, aggravata dal fatto che uno è un autorete perché non ha chiamato il pallone. Proprio quando sembra ritrovarsi un po’ arriva alla sesta la figuraccia contro l’ACCVC. Finisce 3-3, un pareggio che costa il primo posto in classifica ai Giardini e si tratta di 3 goal fotocopia, tutti su punizione, tutti sul solito angolo. Ancora peggio, se possibile, contro il DeSpar. Arriva il solito pallonetto e su 6 goal subiti ci sentiamo di assolverlo solo in un’occasione. Decisamente meglio il girone di ritorno, quando la forma sembra recuperata e riesce a vivere anche sparuti momenti di autentica gloria, come nel match contro il New Team ’99, quando da autentica saracinesca neutralizza con voli acrobatici una dozzina di goal fatti. La sua miglior prestazione dell’anno arriva a 2 giornate dal termine contro la Nave, proprio nel giorno in cui viene eletto VETERANO DOC uguagliando con 328 presenze il record i Zatteri che assiste infortunato dalla panchina. Solo una settimana dopo una pesante papera contro la Pasticceria che poteva minarne lo spirito, finalmente miracoli su miracoli, come per anni ci ha abituato. Anche quando è a terra apparentemente battuto, si rialza e con balzi felini da giovincello vola a deviare in corner. Riecco la SARACINESCA! Ma non dura fino ai Play Off, che invece lo vedono stanco e demotivato otlre misura, anche se è uno dei migliori ai sedicesimi contro il Ferrucci 1030. Anche in una stagione meno pimpante del solito sa distinguersi come sportivo di razza. E’ lui, durante la festa di fine anno al David, a rivedere dalla società il Trofeo Fair-Play – Giocatore Modello, per aver subito 0 cartellini in ben 37 presenze stagionali.
Stagione ’07-’08 L’ARTEFICE DI UN SOGNO TANTO ATTESO Si vede subito dalla primissima amchevole contro il “Prova a dire Cavedano” che la sua stagione sarà stellare. Alla 339esima presenza ufficiale (diviene il più presente di sempre) rimedia subito un “8” in pagellino e inizia a costruire, mattoncino dopo mattoncino, quella che sarà la stagione scudetto, e lo fa da assoluto protagonista. Il rigore che si fa parare alla seconda amichevole (Stella Beige) è solo un incidente di percorso in uno di quei momenti dove si crede funamboloJ Appena si concentra sul suo ruolo si rende finalmente conto di essere uno dei migliori portieri mai esistiti nella provincia fiorentina. In campionato vince alcune gare praticamente da solo, come contro il Peyote, o la Nave (prestazione impressionante… la squadra può ora anche permettersi quei momenti di black-out pericolosi…). Nell’amichevole di fine anno sempre contro gli amici del “Cavedano” le presenze del veterano toccano la quota brividi di 350. In occasione dell’1-0 al “Tutto Cuore”, gara che vale il titolo d’inverno, esibisce la miglior prestazione stagionale: a portieri invertiti probabilmente sarebbe finita 1-10… In una sola azione, questo portiere trentenne, riesce a compiere 5 parate sovrumane a ripetizione, con ogni parte del corpo. E’ sempre l’unico a salvarsi anche nei momenti di magra del team, come nel 4-4 con la Selecao. Ad un passo dal sogno, nel 9-1 sulla Longobarda nel finale di torneo, oltre alle solite prodezze, si trasforma anche in uomo-assist per un goal-perla di “Normando”. Una settimana dopo tocca il cielo con un dito, quando i suoi ragazzi battono il Tutto Cuore e conquistano il titolo. Le due parate acrobatiche che compie ad inizio gara, col risultato in bilico, valgono come due goal del bomber Lamioni e ribadiscono che questa squadra non può fare a meno di lui. A fine campionato arriva l’ufficialità: lui, unico ad aver giocato tutte le partite del torneo, è ELETTO miglior portiere della competizione, e sarà premiato alla Terrazza Martini dell’Otel RistoTheater addirittura da David Guetta (cosa che per un disguido non avverrà). Miracoli e ancora assist DOC si ripetono anche in Golden League, soprattutto contro il GS Olimpia e nella gara decisiva contro il Sorgane, di nuovo un “9” in pagellino!! Inutile dire che anche al Torneo estivo Bianco-Verde non smette di stupire e conquista un altro titolo di miglior portiere. Da favola soprattutto in semifinale contro “gli orfani di Giova”. A fine stagione, con la bacheca ricca anche della coppa di Castello, è stato lui il più presente dei Giardini, con 34 gettoni, ma il trofeo interno che riceve non è il premio Fedeltà… bensì la coppa più ambita: la SUPERCOPPA DEL GIARDINO, con la quale la società lo premia come miglior giocatore stagionale… proprio nell’anno del primo scudetto… Un sogno.
Stagione ’08-’09
400 PRESENZE PER MISTER STATUETTE
Campionato 2008-2009 che inizia malissimo, con un’insolita prestazione-disastro contro il Buratti, quando tra papere, uscite di mano fuori area, reti incassate mentre discute distrattamente con arbitro o compagni, è tra i maggiori responsabili dell’unica gara che i Giardini non vincono in tutto il torneo. Prestazione comunque “mosca-bianca”, in una stagione a buoni livelli. Sempre nel girone d’andata va annoverata la sua miglior prova stagionale contro l’ASD Toscana, quando con autentiche prodezze a ripetzione, tiene vivi i Giardini per tutto il match e confeziona l’assist per il 4-1, che chiude di fatto la pratica. Ci ricordiamo in particolare quella tripla parata da terra, su una punizione avversaria deviata fortuitamente più volte, ad un passo da lui… Campione senza età… Nel girone di ritorno merita citazione la sua prima giornata contro il KLF, quando sfodera miracoli su miracoli tanto che il 9-2 finale diviene risultato bugiardissimo. La settimana dopo parerà anche un rigore ai “Cavalli Marci”. All’ultima giornata dei Giardini campioni, nella vittoria a tavolino sull’ASD Toscana, diviene ufficiale anche la vittoria del titolo di miglior portiere, titolo che sarà suo anche al Torneo Estivo Bianco-Verde… A casa sua, cominciano a scarseggiare posti dove metter statuette… La Golden League, che non va benissimo per i nostri, sarà sempre ricordata da lui per la gara col Tutto Cuore, la sua 400esima con la maglia dei Giardini… Nessuno ha mai vestito tanto la gloriosa rosso-gigliata! Nonostante il premio estivo, sfigura non poco nel match che più conta a Castello, la semifinale coi Fradicios Friends, una gara deludente che comunque non intacca i suoi standard ancora altissimi a 31 anni suonati.
Stagione ’09-’10
LA CONDIZIONE MONASTICA DEL SUO PENE
Si presenta alla prima di campionato contro il Granducato, dall’alto delle sue tante primavere, volando tra un palo e l’altro come quando era ragazzetto sui campi di calcio a 11 ed è subito “8” in pagellino”. Il 3-2 mozzafiato d’esordio è molto suo… Memorabile resterà la parata d’istinto con annesso “vaffa” all’arbitro durante l’esecuzione:-) Memorabili anche le prestazioni col Vinandro Fiesole (decisivo nel 6-5 con interventi abnormi nel convulso finale di gara), col Peyote (incredibile serie di parate di piede), al ritorno contro gli Argos, quando para un calcio di rigore, e contro i Banana Banana, in occasione di un 14-2 alla Virgin, davvero bugiardo, se si pensa alle innumerevoli parate impossibili a livello anatomico… Sembra avere infatti più arti dei comuni esseri umani. All’ultima giornata, schierato fuori dai pali, segna addirttura una doppietta al “FaBuca”. Nell’amichevole pre-Golden contro il “SanGiusto”, le condizioni avverse del campo limitano di brutto i suoi compagni, che lo lasciano spesso in balia delle onde… Ma anche in quell’occasione, la platea viene ammutolita dalle sue continue prodezze. Ha in canna il gran colpo stagionale e lo sfodera proprio in Golden League, all’ultima giornata contro l’AC Qprel… Reattività, colpi di reni, vere e proprie “parate a molla”… I compagni sono ammutoliti e lui spiega, durante la pizzata del post-match, che è ringiovanito per la condizione monastica del suo pene… Problema serio, ma, egoisticamente, per noi è davvero un bel vedere…:-) Vive il momento più flop della sua ottima stagione, durante le prove di “calcio a 7” dei Giardini, in particolare in semifinale del “Senza Fiato” contro l’ASD Fides, deludendo i suoi tanti fan con una paperona ammazza-morale non da lui. Con 39 presenze stagionali, si aggiudica il prestigioso Premio Fedeltà “Nonno Nello”.
Stagione ’10-’11
ANCHE CON UN OCCHIO SOLO…
Ancora una grande stagione per il veterano tra i veterani, impreziosita da almeno quattro super-prestazioni. La prima subito in precampionato contro l’EasyMarket, quando festeggia le 450 presenze con i Giardini con una serie di miracoli alieni e con addirittura un assist decisivo ai fini del risultato. In campionato è da cineteca nella partita d’andata con l’Ellera, brutta sconfitta per i Giardini, ma prodezze tra i pali che resteranno negli annali. Durante la sosta natalizia arriva la terza perla stagionale in amichevole contro il SanGiusto. Gara apertissima fino alla fine anche grazie alle sue parate. In pieno recupero e col custode a bordo campo ad indicare gli spogliatoi, con i Giardini in vantaggio di una sola rete, sventa un goal più che fatto con un gesto tecnico difficilmente spiegabile con le leggi fisiche… Ma il suo vero match dell’anno lo tiene in serbo per le finali, dopo un periodo difficile alle prese con un guaio ad un occhio per un improvviso quanto anomalo calo della vista. Il match clou del girone contro il Dema99 è la prova lampante che sia capace di meraviglie portieristiche anche con un occhio solo. Para con tutto: mani, piedi, corpo: è’ lui il vero eroe di una delle vittorie simbolo dell’intera stagione. A fine annata riceve il Trofeo Fair-Play “giocatore modello”, per gli 0 cartellini subiti in 33 presenze ufficiali. E non è neppure la prima volta…
Stagione ’11-’12
IL DITO ROTTO DI MISTER 500 PRESENZE
Tra i protagonisti principali della storica vittoria per 6-1 con l’Easy Market in pre-season, fa il suo esordio in campionato con una super-prestazione contro la squadra che risulterà campione: la Dinamo Losca. Nel 9-1 da urlo dei Giardini c’è molta farina del suo sacco. Decisivi infatti alcuni interventi sovrumani ad inizio match, a gara ancora aperta, quando neutralizza gli avversari con uscite prodigiose, nonostante giochi con una scheggia di legno in un occhio e finisca la sua serata dall’oculista. Nel complesso buon campionato per lui, impreziosito dallo storico raggiungimento delle 500 presenze (è il primo in rosa) nel girone di ritorno contro l’Atletic Rum, ma il top della sua stagione lo raggiunge alle finali di Top League, quando, dopo un duro allenamento podistico, può abbinare alla sua innata classe, anche un redivivo strapotere fisico. Divina la prestazione nello sfortunato match contro il Sorgane (si ricordano 3/4 parate davvero da autografo…), ma all’ultima giornata, contro il Peyote, raggiunge il Nirvana dei portieri. Protagonista assoluto del pareggio finale con parate che gridano al miracolo e fanno imprecare ogni volta gli avversari increduli… Molte le compie con i piedi, solo per il fatto che gioca con un dito rotto! Ma rotto veramente! Le parate di mano infatti vengono accompagnate da strazianti grida di dolore, che danno vita a scenette tragicomiche, che in sostanza confermano, se ancora ce ne fosse bisogno, l’incredibile senso di appartenenza, l’innato amore per i propri colori. L’ultimo sussulto lo regala in amichevole col SanGiusto, quando in estate, a stagione ormai archiviata, ancora non pago, confeziona l’ennesima prestazione strappa-applausi.
Stagione ’12-’13
TERZO SCUDETTO… E NASO ROTTO…
In barba ai problemi alla spalla, all’alluce, alla mancata preparazione, si riaffaccia al campo dopo mesi per la quinta amichevole pre-season a Castello contro il SanGiusto ed è subito sensazionale protagonista sia per le parate, ma anche per gli intelligenti assist con lanci chirurgici verso i compagni. Anche in campionato le “notti magiche” non mancano. Alla prima di ritorno, con fascia di capitano al braccio, stende praticamente da solo, a suon di interventi pazzeschi, il DDS Rifredi, trascinando i Giardini alla vittoria per 3-1, che peserà come un macigno per il titolo a fine torneo. E’ il suo momento migliore. Due settimane dopo spiazza ed ipnotizza il “Piazza” con uscite tecnicamente sublimi, per un 10-0 che passerà alla storia… In quei giorni, a Verona, è chiamato a vestire i panni del capitano in tutti i momenti ufficiali della “reunion barucona”, ma è sempre e soprattutto tra i pali, stavolta su parquet, che impressiona la platea. Fuori dal campo non che si comporti proprio da atleta, mangiando e bevendo a volontà e tentando di stuprare la celebre statua di Giulietta… Mette la sua firma indelebile nello scontro diretto che vale uno stagione contro il Macchessegrullo, con voli plastici, uscite indomite, una partecipazione attiva al gioco anche dalla porta, che scatena le ire prima, l’invidia ed i complimenti poi, degli acerrimi rivali. Contro il Meeting, quando il terzo scudetto diventa realtà, è lui che dà la scossa alla squadra che dal tranquillo 6-0 si vede quasi rimontata sul 6-3… C’è tanto del suo in quella importantissima vittoria. Non a caso, col terzo scudetto, arriva anche l’ennesimo premio “Miglior Portiere”. Inizia per lui un periodo un po’ nero dal punto di vista familiare, ma dal campo, dai Giardini, non scappa mai davvero, anzi scaraventa in campo tutta la rabbia di un momento difficile, fornendo le solite grandi prestazioni. E’ lui il migliore all’esordio in TopLeague contro il Botswana… Ricordiamo in particolare un paratone salva-risultato su uno sciagurato retropassaggio di un compagno… Una roba che lascia tutti a bocca aperta. Migliore in campo assoluto anche contro il blasonato Koori, col quale limita un passivo che sarebbe stato ben più pesante del 2-4 finale e riceve, ad uno ad uno, i complimenti di tutti gli avversari a fine match. La sua gara dell’anno in assoluto è però il return match coi Veronesi al mare, a Riparbella, quando, vista l’emergenza alcolica, si ritrova a fare il centrocampista tutto-campista alla Behrami, in marcatura a uomo sul fortissimo Tommy Zelger, con sensazonali risultati. Applausi a scena aperta e 9 tondo in pagella, non solo per la prestazione, ma anche per esser venuto al mare con toccata e fuga, dovendo ripartire subito dopo il match… Un attaccamento alla maglia da sgomento… Decisamente da statua anche come affronta la notturna di SanGiovanni assieme ad alcuni suoi compagni. Non tanto perché senza allenamento riesce a percorrere tutti i 10 kilometri della corsa, quanto perché lo fa indossando la sua numero 1 ufficiale dei Giardini… Imbottita… E siamo a giugno… Non ci sono più aggettivi… Solo pochi giorni dopo arriva invece, al Torneo Biancoverde, il momento più buio, quello di una rarissima espulsione patita contro il “Tondo MCL”, per aver reagito in modo decisamente veemente, ad un arbitro celebroleso, reo di aver convalidato un goal ad un avversario, che per segnare gli ha spaccato il naso… La beffa, la squalifica e l’infortunio quindi, con la stagione che si chiude in anticipo. Ma alla festa finale a Castello trova il modo di passare alcuni preziosi momenti con la squadra che è parte indelebile di sé e i compagni lo premiano col Trofeo Uomo-Squadra Estivo, per l’ottimo finale di stagione. Più uomo-squadra di lui…
Stagione ’13-’14
… QUEI COMPLIMENTI DI FLACHI…
Acciaccato, salta mezzo pre-campionato, ma appena rientra in campo è subito il migliore per 2/3 partite a fila… Contro Longobarda, Grassina e ITP Klan, tutto sembra tranne che un 35enne. Le parate straordinari nel finale di gara contro il Klan, lasciano tutti a bocca aperta e valgono da sole il pareggio! Non è un caso che la squadra lo premi ad inizio campionato col TrofeoUomo-Squadra autunnale. Risulta un po’ discontinuo nel girone d’andata, se si eccettua la prestazione grandiosa contro l’Atletico Rossini, in cui, con la manona aperta, a tu per tu con l’attaccante avversario solissimo, compie un prodigio d’altri tempi… Ma il suo nuovo secondo sport, il podismo, gli giova per il fisico e per la mente, e presto le prestazioni importanti cominciano a ripetersi. Contro il Sorgane, alla prima di ritorno, con un certo Flachi come nuovo compagno di squadra, gioca la sua gara dell’anno. Giocare accanto all’ex-viola, fargli da capitano e risultare il migliore in campo, non capita proprio tutti i giorni. Nel 4-3 finale di una delle più memorabili partite Gvl di sempre, contano più i suoi miracoli pazzeschi, che le prodezze di Flachi. Lo sa anche lui, e lo riempie di complimenti a fine gara… Frasi che il numero 1 difficilmente scorderà… Purtroppo sempre nel girone di ritorno regala anche un davvero inusuale bidone alla squadra, rimediando il primo “3” in pagella della sua lunghissima storia Gvl. Incidente di percorso riscattato a breve nella bella prova contro la Nuova Billy e Balù, quando alle prodezze iniziano a sommarsi gli assist/goal… Fattore importante del suo prestigioso finale di stagione. Come all’esordio in Golden contro il Grassina, quando oltre a miracoleggiare, confeziona direttamente dalla porta l’assist per uno dei più bei goal di sempre della storia societaria, a firma Francesco Flachi. E’ in questo periodo che si acutizza il nuovo problema fisico ad un occhio, ma gli “8” in pagella davvero non ne risentono. Mostruoso e decisivo nella tournée veronese contro i Baruconi, impareggiabile contro il Klan per la prima vittoria in Golden della squadra, si trasforma addirittura in “Madonna di Fatima” quando affronta bomber Papola e la Longobarda, compiendo voli plastici e d’istinto, oltre il limite dell’umano. La vista peggiora sempre più, ma anche nel torneo estivo di Castello, la sua stagione straordinaria continua… La squadra perde di brutto contro il Campone subendo sei reti, ma lui, nonostante giochi vistosamente alticcio, ne evita almeno un’altra decina già fatti… Contro i Geni-Tori, serata da momenti di gloria: prima neutralizza un tiro libero allo scadere salvando il pari, poi, nel post-gara, vince il celebre Penalties Perverse Game spendendo il giovane Bottai in piscina a suon di rigori trasformati… Grazie alle 34 presenze stagionali viene premiato alla festa societaria di fine annata, col Premio Fedeltà Nonno Nello, per la terza volta in carriera. Autentico record!
Stagione ’14-’15
NON PROPRIO UN ESEMPIO…
Momento sportivo ai minimi storici… Non tanto per quanto visto il campo, le qualità sono al solito indiscutibili, quanto per alcuni atteggiamenti davvero non consoni ad una delle bandiere del team, a chi è stato da sempre per tutti esempio di grande attaccamento ai colori Gvl. Una stagione storta e inaffidabile ci sta… soprattutto se coincide con l’apertura della prima attività professionale in proprio e con gli acciacchi dell’età sempre più ingestibili, certo, per come ci ha abituato, stentiamo a riconoscerlo. Ottima prima parte di stagione, con due acuti di rilievo: la seconda amichevole di pre-season contro il SanGiusto, dove para davvero l’impossibile, e la sfida di campionato contro la Rubino, dove concentra in una manciata di minuti le più incredibili prodezze della stagione. Gli avversari, al triplice fischio, ad uno ad uno, fanno la fila per complimentarsi direttamente con lui. Dopo questo acuto (siamo appena alla quarta giornata…), si susseguono alti e bassi ed insolità discontinuità (oltre ad una buona pova di Gvl bumper ball…) fino al big-match dell’anno, la rivincita giardiniana col Macchessegrullo nel girone di ritorno, quando non si presenta al match senza manco avvertire (!!). All’origine emergenze professionali, ma per chi lo conosce bene è una mazzata sugli incisivi… Contro il Casablanca, la settimana dopo, la squadra non gliele manda a dire (manco il pagellino, visto che arriva un “2” record) e lui deve dare tutto se stesso, nella bella prestazione coi Disperati, per riconquistare la fiducia dei suoi compagni feriti. Comunque l’impegno non è più lo stesso, una nuova esperienza calcistica a 11 lo limita ancor di più, così come la nuova passione podistica, e anche la sfortuna non lo aiuta quando all’ultima giornata, contro lo Scarsenal, la squadra gli concede di calciare un penalty dal dischetto e lui incoccia la traversa. Va meglio in TopLeague, quando proprio col Macchessegrullo, ci mette del suo, con interventi per niente facili, nella storica vittoria per 2-1, il momento top della stagione giardiniana… Ma insieme alla buona prova col Grassina, quando festeggia la 600esima gara in Gvl (record assoluto… straordinario…), sono gli unici acuti di un finale di stagione così così. Alle tante assenze (al Biancoverde decide di non partecipare proprio… e nel torneo a 7 dà forfait ad un quarto d’ora dal fischio d’inizio…), si aggiungono pure i tanti acciacchi. Contro il Saba Night Fever non vede praticamente il pallone, complice un vecchio problema agli occhi che riaffiora a riflettori bassi, e la squadra subisce un parziale di 0-3 nei primi 13 minuti… Poi la schiena, la sciatica, un lazzaretto continuo… L’obiettivo finale è resettare la stagionuccia presto e ripartire come sa…
Stagione ’15-’16
LENTO E GRADUALE ABBANDONO…
Per le serie tutto ha un inizio e tutto ha una fine, anche uno dei più veterani passionari del club sembra essersi stancato del calcetto. Vuoi gli acciacchi dell’età, vuoi le responsabilità della vita, lo storico numero uno arancio inizia in questa stagione il suo lento e graduale abbandono. La poca voglia manifestata ad inizio annata spinge la squadra ad affidarsi a Mori e le sue presenze divengono davvero occasionali. A seguito di un infortunio dell’ex Sex però, vive una rediviva giovinezza nel girone di ritorno del campionato, mettendo in fila alcune prestazioni degne del suo nome. Memorabile soprattutto il rientro con l’Atletico Rossini, quando si presenta al campo con la schiena bloccata e acciacchi di ogni genere, salvo poi, al fischio d’inizio, dimenticarsi di tutto e sfoderare alcune parate salva-risultato davvero incredibili. Decisivo e straordinario il suo apporto anche una settimana dopo, nel memorabile 7-6 al Vanga… Vederlo parare così e pensare che vuole smettere, fa davvero male… In occasione della gara successiva contro i Pumas, grazie al suo straordinario inizio 2016, riceve il nono Trofeo Uomo-Squadra in carriera, con una media voto periodo da record di 7,75… Ma la voglia di smettere non passa. I Giardini si riaffidano a Mori, che si riblocca subito, e così ha inizio una nuova era… L’era Viappiani… Che, senza nulla togliere agli altri, si dimostra da subito un portiere immenso, uno in grado davvero di colmare l’enorme vuoto lasciato da Manetti… In TopLeague, alla sua unica apparizione contro il Grassina proprio in sostituzione di Viappiani, commuove tutti con un’altra prestazione gloriosa, che permette ai Giardini, a suon di miracoli, di vincere il match per 3-2, conquistando un onorevolissimo terzo posto nel girone a sei… L’ultima sua apparizione davvero degna di nota della stagione, la disputa addirittura in quel di Roma, nell’amichevole contro la Selezione Guardie Vaticane, a testimonianza del fatto che di calcetto non avrà più voglia, ma il suo amore per i Giardini e per tutte le iniziative del club, è ben lungi dal tramontare. Contro i Vaticani, pur giocando dichiaratamente da infortunato, sono i suoi miracoli soprattutto a consentire ai Giardini di superare i padroni di casa di un solo goal… Nell’occasione, risulta tra i migliori in campo, ma soprattutto tra i più “magnoni”, per dirla alla romana, di tutte le prelibatezze che il week-end capitolino ha riservato ai Giardini… Una cosa impressionante… Lo spirito con cui ha partecipato alla trasferta romana, vorremmo continuare a vederlo nei suoi occhi ancora a lungo… Almeno quello…
Stagione ’16-’17
MATRIMONIO, NUOVO SPONSOR, DOLCE ATTESA…
Meno male non aveva più voglia… Con l’ennesima stagione memorabile della sua infinita carriera, si prende enormi e concreti meriti sul quarto scudetto giardiniano e si prende soprattutto il grande onere di fare da nuovo sponsor al team… Un’idea nata nel corso della stagione, che troverà pieno compimento nella prossima. Dopo molti mesi silenti, vissuti più da spettatore svogliato che da protagonista, si riaffaccia sul terreno di gioco ad inizio girone di ritorno, in concomitanza con noiosi acciacchi lamentati dal titolare Viappiani. Il suo rientro contro i Pumas è monumentale. In una serata davvero giù di corda per la squadra, sono solo le sue prodezze a tenere in gara i Giardini e a permettere quel punticino finale, impensabile, preziosissimo, pure piuttosto immeritato… Ma siamo appena all’inizio. Il suo momento d’oro è destinato a durare, in barba alla veneranda età, e i Giardini comprendono, non solo che Viappiani ha tutto il tempo di recuperare, ma anche che due portieri così, in rosa, non li ha davvero mai avuti nessuno. Contro i DIsperati, il 3-2 soffertissimo e fondamentale  per la corsa scudetto, è possibile solo grazie ai suoi interventi prodigio… Con un media voto periodo di 8,25, la più alta di sempre per il team, due settimane dopo si aggiudica il decimo Trofeo Uomo-Squadra della sua preziosissima bacheca… Record su record… Dopo l’avvincente e sempre decisivo 5-4 sulla Rubino, annuncia a tutto il popolo GVL le sue intenzioni di rilevare Edilzatteri come sponsor della squadra. Il destino però ha in serbo per lui ancora grandissime soddisfazioni in campo, prima che fuori… Un viaggio di lavoro di Viappiani, gli regala la possibilità di giocare la storica “partita scudetto” contro il Loto e lui la interpreta da assoluto protagonista. Resterà nella memoria di tutti quel miracolo nel primo tempo, utile a scongiurare il pari rivale, nel momento più difficile di una gara che porterà i Giardini di nuovo nell’Olimpo. Seguirà la notte di bagordi con la squadra, fino a notte fonda… Ribadiamo… Questo sarebbe uno che non ha più voglia? Poche ore prima della sfida di TopLeague contro l’FC Fardella, i suoi compagni di squadra in gran massa, gli confezionano una super-sorpresa mentre ha appena finito di correre la mezza maratona di Monaco di Baviera, con un’irruzione in albergo impossibile da dimenticare… Ne uscirà uno degli addii al celibato più memorabili di sempre. Si, perché il portierone Gvl si sposa di nuovo, coronando il gran sogno di unirsi in matrimonio con la bella Eleonora, altro grandioso evento che, quattro settimane dopo, radunerà tutto il popolo nero-arancio presso la lussuosa Villa Vecchia di Pratolino. Dopo un’altra prova magistrale in campo, vissuta al Torneo Biancoverde contro BigGoals, saranno stavolta lui ed Eleonora a confezionare un sorpresone per tutto il popolo Gvl. Ci riferiamo alla festa di fine stagione del team, quando i due sposini annunciano a tutti il lietissimo evento della loro dolce attesa… Per uno che voleva vivere il Gvl un po’ in disparte, chi avrebbe mai ipotizzato una stagione così piena di gioia, pathos, emozioni…?
Stagione ’17-’18
ECCO SERENA
Chiamato da subito a sostituire l’infortunato cronico Viappiani, disputa un gran bel precampionato, soprattutto se si pensa alla supersfida con la Longobarda, in cui, nonostante sia reduce dal weekend fisicamente impegnativo dell’addio al celibato Berchicci, si esibisce in parate pazzesche, davvero impensabili per un quasi 40enne. Protagonista del girone d’andata del torneo, particolarmente orgoglioso dalla gara col DaSciogno in poi, da quando cioè i Giardini vestono le nuove maglie CFI da lui confezionate. L’età avanzata a volte lo tradisce un po’ in verità… Colossale la sua “papera saponetta” contro il Vinaio, seratuccia davvero come quella degli 11 goal subiti dai Pumas. Ma come da sua tradizione è bravissimo a rialzarsi, come quando contro il Loto FC, ipntotizza più volte bomberMisu salvando letteralmente un pareggio stra-prezioso e scaccia-crisi. Col Bar Argentina poi il polso fa crack e il problema portiere per i Giardini si fa davvero serio… Assente per buona parte del girone di ritorno, delizia comunque il suo popolo con l’arrivo di Serena, il goal più importante della sua carriera, nata il 15 febbraio nel tripudio Gvl collettivo. In campo lo si rivede quasi a fine torneo, ma c’è tempo ancora per super-prestazioni, come nella dolorosissima sconfitta contro il Rio Gallegos, che paradossalmente rappresenta la sua miglior prova stagionale… Impressionante rivederlo parare così, dopo la sua manifesta voglia di attaccare le scarpette al chiodo, dopo il braccio rotto e tutto il resto… Eroe vero. A fine torneo pazzesca anche la prova sfoderata a Castello nel 5-5 col Rifredi78, con tutti gli avversari in fila per fargli i complimenti, mentre in Golden League la forma torna al ribasso… Purtroppo assai decisivi i suoi errori contro l’FC Gnafo… E’ la nuova parabola discendente. Nuovi guai fisici e totale sparizione dai campi di gioco per il resto della stagione e chissà fino a quando. Fortuna che il weekend dell’anno almeno non se lo perde… Quello del bi-quarantesimo di Patron e Capitano in Veneto… In tale occasione torna ad elevarsi come assoluto protagonista, in campi in cui primeggia da sempre! Ma data voglia e condizione ai minimi termini, sul prato verde chissà se lo rivedremo…
Stagione ’18-’19
IL PRIMO GOAL EUROPEO DELLA STORIA DEL TEAM
Solo 8 apparizioni, ma tra acciacchi, impegni e voglia un po’ calante, non era lecito aspettarsi molto di più… Spulciando tra le poche gare però, alla veneranda età di 41 anni, riesce ancora a ritagliarsi momenti di gloria autentica. Basti pensare al suo esordio stagionale, che avviene addirittura a Roma per il secondo storico match contro la Selezione Guardie Vaticane. Non sta bene, ha dolori ovunque, ma vista l’assenza del neo-portiere GVL Byku, ci tiene a tamponare l’emergenza della squadra in una location così fascinosa. In campo va discretamente bene nonostante la lunga assenza, fuori dal terreno di gioco va ancora meglio, visto il suo saper rendersi protagonista di molti momenti top della zingarata. Byku manca di rado e quando avviene non è scontato che lui sia arruolabile, qualche prestazione super comunque resta alla memoria. La miglior gara dell’anno probabilmente la disputa a Castello (suo nuovo quartiere di residenza) in amichevole di lusso contro il Rifredi78. Giunge con immane ritardo e i compagni lo ucciderebbero, poi però mette in fila tutta quella serie di prodezze che rendono possibile la prestigiosa vittoria per 3-1… Doti balistiche evergreen che davvero fanno chiedere perché mai voglia smettere… Comunque, se l’altalena di rendimento in campo può anche far discutere, quello che resta assodato è il suo ruolo centrale ed eterno all’interno del gruppo. Una delle tante occasioni in cui lo dimostra è la memorabile trasferta di Amsterdam, dedicata all’addio al celibato del presidente Antonelli. Nell’occasione, oltre ad esser protagonista di avventure davvero da romanzo, gioca fuori dai pali nel primo match europeo della storia giardiniana, quello del VondelPark, contro una selezione di tennisti locali alle prese con un altro addio al celibato… Ed è addirittura sua la prima storica ed indimenticabile rete europea dell’intera storia giardiniana. Meriterebbe una statua da eroe per quel goal del vantaggio Gvl… Peccato che sul pericolosissimo 2-2 rivale si faccia fare tunnel da un uomo-banana… Anche vero che, poco dopo, porta la sua firma l’assist al bacio per uno dei goal più acclamati ed importanti della storia del team, passato alla storia come il Golden Goal olandese di Dimita. Oltre tre ore di Bulldog prima del match, in bronchite ormai cronica, forse non è finito nel posto giusto, ma ha fatto comunque la sua porca figura (porca non c’è dubbio). Ovviamente dopo un simile massacro psico-fisico, in campo, non si è più rivisto…
Stagione ’19-’20
ANNUNCIO IMPORTANTE
Non sono poche 13 presenze in una stagione come quella macchiata in modo indelebile dal Covid, per uno che continua a definirsi ormai un rincalzo dei portieri titolari. Il suo apporto c’è stato anche stavolta eccome e con picchi di classe e mestiere, che solo un portiere veterano come lui può regalare. Tanto per cominciare merita citazione la sua presenza a Verona, nella più partecipata trasferta di sempre del team, sia per quanto fatto in campo (e in quelle condizioni) nel match contro i Baruconi, sia per essersi portato dietro tutta la famiglia! Proprio nel match di campionato che segue Verona, quello contro il PDM, sfodera la prima super-prestazione stagionale, permettendo alla squadra di imporsi per 5-4, a suon di veri e propri miracoli balistici. Non pago, in tale occasione, regala persino un superlativo assist per il goal del raddoppio a firma Untaru. E’ in questo periodo che vive in assoluto la maggior continuità ed il suo miglior momento della stagione. Passano appena due gare e contro i Gabbiani WooWoo arriva addirittura un “9” tondo nel pagellino del giorno dopo di questo sito. La sfilza incredibile di parate che sfodera, gli interventi plastici impensabili per uno della sua età, sfoggiati uno a distanza di un microsecondo dall’altro… Vedere gli avversari mettersi in fila ad uno ad uno a fine match per complimentarsi, una serata magica che lascia però ben intendere che i numeri ci siano ancora, altroché… Lo straordinario momento di forma e la concomitante assenza di Byku lo portano, dritto dritto a conseguire l’ennesimo Trofeo Uomo-Squadra della sua carriera. Il premio gli viene conferito grazie alla media voto periodo di 7,1, in occasione del match contro il Carabè vinto dai Giardini per 9-2 anche grazie alle sue prodezze. Le serate in cui riesce ad incidere in campionato in realtà proseguono, ma l’ultima citazione di stagione preferiamo riservarcela per l’extra-campo… Nel weekend di inizio girone di ritorno, tra la goleada inflitta all’Atletico Barzotto e la bruciante sconfitta contro Asd Oba Oba, la famiglia Manetti invita nella nuova dimora di Castello il popolo dei Giardini, che risponde in massa con oltre 30 anime presenti. La motivazione ufficiale dell’invito è la festa per il secondo compleanno di Serena, ma in realtà c’è ben altro… I Manetti approfittano infatti per annunciare al popolo GVL che è in arrivo un secondo erede… Calici al cielo e gioia pura… Un gran bel ricordo, che purtroppo viene immediatamente prima del lungo stop imposto dalla pandemia.
Stagione ’21-’22
RIENTRO DA PROTAGONISTA
Dopo la sua prima, e finora fortunatamente unica, stagione da zero presenze, vissuta completamente da spettatore, ma gioiosissima per l’arrivo della secondogenita Ilaria, torna nuovamente a difendere la sua amata porta GVL, che è stata affidata nel frattempo a  Hasim Byku in un primo momento e, dopo le sue difficoltà logistiche al giovane Bottai. Inizialmente nel ruolo di secondo portiere di entrambi, torna pian piano protagonista a suon di grandi parate che lasciano intendere come ci siano ancora importantissime cartucce da sparare… La data sicuramente più importante è quel 19 ottobre che lo vede rientrare in campo dopo quasi 2 anni, in semifinale del Torneo di Apertura, per l’improvvisa assenza di Byku. Lui, che non sta vivendo un momento tranquillissimo fuori dal campo, risponde presente alla chiamata senza esitare, si ferma a ricomprare tutta l’attrezzatura da portiere che non ha più e si cala subito nella parte, parando oltre l’umana concezione e trascinando a suon di prodezze in finale i Giardini… che si chiedono quanto dovranno ancora attendere per riaverlo come titolare fisso… 43 anni, ma agilità di un ragazzino e capacità tecniche, non ce ne vogliano gli altri portieri GVL, davvero al di sopra della media… Anche quando Bottai si ferma per un paio di partite nel girone d’andata del campionato, lo sostituisce egregiamente, soprattutto nella gara col Futsal Bar, l’ex Lahm Pred8, vinta quasi completamente per merito di sue prodezze balistiche… I Giardini svettano al terzo posto soprattutto grazie a quella sua incredibile deviazione sulla traversa nel finale. Non è un caso che, durante la sosta imposta dal Covid, alla cena di Natale GVL presso il tendone dell’Atletica Castello, torni anche a vincere il Trofeo Uomo-Squadra invernale, per le sue ottime prestazioni di fine 2021. Impossibile anche dimenticare come torni in campo a dar man forte nella gara più decisiva dell’anno, l’ultima giornata di campionato contro l’FC Molise, che vale la qualificazione alla Top. La società decide, vista l’emergenza, di togliere Bottai dalla porta per schierarlo come giocatore di movimento e lui lo sostituisce con fare da eroe, reclutato proprio all’ultimo minuto. In campo non conosce scoramento, stanchezza, vecchiaia e dimostra ancora una volta, a suon di grandi parate, di vivere di pane e GVL. Nel 7-3 che trascina i nostri alla finale, giostra da assoluto migliore in campo rimediando un altro “8” tondo nel pagellino. Nella sua unica presenza alle finali, quella contro il Futsal Bar, squadra che lo ispira particolarmente, con i suoi prodigi (quasi tutti concentrati negli ultimissimi minuti di gioco), permette ai Giardini di difendere con i denti l’1-1 fino alla fine e di conquistare il primo punto nel girone Top difficilissimo. Durante il Torneo Estivo, quando entrambi hanno ormai mollato e la sua figura, con Pieri come secondo, sembra rappresentare un felice e tanto atteso ritorno al passato per il team anche in ottica futura, gioca finalmente con continuità e regala la prestazione tecnicamente di più alto spessore di tutta la stagione… Ci riferiamo a quel “9” in pagella conquistato nella sua prima gara da 44enne, alla seconda giornata contro il Real Disagio. La squadra gira male e se vince e mantiene il primato in classifica lo deve solo e soltanto alle sue prodezze scientificamente inspiegabili… Cambi di direzione in corsa, uscite tempestive, voli plastici, colpi di reni, in una sola gara mette in mostra tutto il suo incredibile repertorio… Lo vogliamo in campo a tempo pieno. Abbiamo davvero bisogno di lui e, ne siamo certi, anche lui di noi.
Stagione ’22-’23
DI NUOVO TITOLARE, DI NUOVO IL MIGLIORE

La sua stagione di ritorno a titolare assoluto del ruolo, dopo svariate stagioni da comprimario, si impenna alla terza giornata di campionato con una prestazione, per noi inguaribili romantici, che ha davvero del paranormale. E’ la tristissima sera in cui viene a mancare la sua cara mamma e lui, ignaro di tutto, è al campo a giocarsi il primo posto in classifica con gli amici di sempre. L’incontro con la New Prognosi Riservata finisce 3-2 solo grazie ad una serie davvero incredibile di parate sovrannaturali… Ci piace pensare  che, alle sue già indiscutibili doti tecniche, stavolta si sia unita una carezza da lassù, uno sguardo davvero speciale. La settimana successiva, nel derby col Campone, i Giardini giocano col lutto al braccio e osservando un minuto di silenzio al calcio d’inizio, lui ovviamente, nonostante il momento, è presente tra i pali, col solito carisma impareggiabile. Un esempio per tutti. Tra l’altro in campo vive il miglior momento di forma del suo totalmente ottimo girone d’andata. Alla quinta giornata contro il Vodka Juniors, nel pessimo primo tempo giocato dalla squadra, è lui che tiene in piedi la baracca, con due interventi a tu per tu con l’attaccante rivale, che superano il miracoloso… E’ la sera della sua 700esima gara in maglia GVL e lui la onora con l’ennesima super-prestazione… Nel secondo tempo la squadra vincerà in scioltezza, difenderà il primato a punteggio pieno e potrà festeggiare a modo il suo portierone mr.700 al Movida nel post-gara. All’ottava giornata, durante il riscaldamento del match contro il Ragnaia, soffre un guaio fisico alla spalla, che lo terrà lontano dai campi per un po’, con conseguente immediata crisi di risultati per i Giardini. Torna a giocare solo a girone di ritorno inoltrato proprio contro la New Prognosi, in una gara stavolta stra-persa dai Giardini, nonostante le sue parate sfoggiate quella sera siano oltremodo epiche. Nel weekend che segue parte alla volta di Verona per la reunion coi Baruconi, da solo con due bimbe, cosa che fa di lui, se ancora qualcuno avesse dei dubbi, un purosangue giardiniano. L’eroe numero uno della spedizione, continua a giganteggiare poi anche in campo, risultando tra i migliori nella tradizionale sfida di calciotto contro di loro. E’ di nuovo in forma strepitosa e lo dimostra anche al rientro in campionato contro il Campone, unico reduce di Verona a riuscire a scendere in campo, addirittura salvando il 2-2 finale con tre interventi prodigiosi, che costringono gli avversari, uno ad uno, a complimentarsi. Con la straordinaria media voto periodo di 7,66, nel post-gara della bella vittoria coi Vodka Juniors riceve il Trofeo Uomo-Squadra Primaverile del team. Alla nona di ritorno, contro il San Donato Park Rangers, in un 2-2 che sa di battaglia vera, è di nuovo migliore in campo, è di nuovo autore di gesta eroiche anatomicamente inspiegabili, soprattutto per un quasi 45enne… Le cose iniziano a peggiorare un po’ in Golden League e la partitaccia contro il Brunardi, persa 5-4 dai nostri, ne è l’esempio più lampante. Tornano gli acciacchi fisici e soprattutto soffre sempre più di fotosensibilità con i riflettori di alcuni campi (soprattutto Isolotto)… E’ il preannuncio di un finale di stagione di sofferenza, in cui dovrà farsi spesso sostituire dal nuovo portierino promettente, il classe 2007 Tommaso Matera. Alla gara persa dai nostri per 8-7 contro il Real Boom, nel torneo estivo Senza Fiato, incappa nella peggior prestazione stagionale, purtroppo a causa del guaio alla spalla sempre più pesante… Si butta ormai di fatto da una parte sola, che per un portiere di calcetto è decisamente limitante… Necessiterebbe riposo… Nonostante la grande sofferenza però stringe i denti e non molla mai, marcando presenza in ogni gara del torneo estivo fino agli sciagurati quarti di finale contro l’ingiocabile TopLana… Anche in quell’occasione però, non può che far parlar di sé, solo per il fatto di esser giunto allo stadio Torrini di Sesto, direttamente dalla sua vacanza a Forte dei Marmi, nonostante la spalla inguaiata, nonostante la legnata rimediata dai Giardini, che lui mette sempre al primo posto su tutto. Non ci dimentichiamo che è anche colui che ha ordinato e confezionato le nuovissime maglie nere coi numeri arancio inaugurate proprio a Verona… DA STATUA!! Alla festa di fine stagione è sempre a Forte dei Marmi e non si presenta (perché sennò la compagna Valentina stavolta si sarebbe probabilmente adirata), ma la squadra lo omaggia via video col trofeo interno più ambito, LA SUPERCOPPA DEL GIARDINO, che premia il miglior giocatore stagionale. E’ la quarta in carriera per lui, ma sono passati anni, decenni, dall’ultima volta… E la cosa ci riempie di emozione.

 

 

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Nicola Frosini

Frosini Nicola, da Castello, è il Roberto Carlos della squadra. Classe 1978, sono ormai una costante per i Giardini le sue galoppate sulla sinistra, le sue cannonate mancine da fuori, e, purtroppo… anche la sua “tirchiaggine” e le battute da spogliatoio, che gli hanno valso numerosi soprannomi, da “Pinguino Mutiliato” a “MuteKing” e “Talismano”, per citarne alcuni, fino all’ “Incontenibile”, come ama auto-definirsi… Intermedio sinistro del team, con spiccate doti difensive di copertura, che occasionalmente lo arretrano in difesa, è’ entrato di diritto fra le vecchie glorie della squadra, dimostrando professionalità, grande tenacia fisica e notevole tecnica individuale. Nella vita privata divide la sua dimora di Castello con la graziosa compagna Chiara, tifosa DOC dei Giardini, dal 29 ottobre 2013, madre del suo “erede” Niccolò, al quale si è aggiunta il 27 luglio 2017 la piccola Bianca 🙂 Programmatore nella vita ed esperto di spazi internet, grande è anche il suo apporto alla manutenzione di questo sito… che non è poco…

Stagione ’99-’00
IMMEDIATAMENTE UOMO-SQUADRA
34 presenze, 30 goal, una stagione d’esordio da urlo!! E’ finalmente approdato nei Giardini, il laterale sinistro naturale a lungo cercato, e Zatteri può dedicarsi finalmente all’attacco, per sfruttare le sue attitudini offensive. Frosini esordisce al “Bologna” con un goal-siluro da centrocampo, un missile al volo che ripete anche in fotocopia, contro il “CGI”, a Doccia. Costante, devoto alla causa, diviene subito titolare inamovibile, portato ad esempio da tutta la squadra. Sempre in amichevole contro “Bertagnolli Helmuth”, è a dir poco straripante, sia in copertura, che in propensione offensiva; assoluto padrone della fascia di competenza. Il campionato non può che iniziare nel migliore dei modi e presto arriva la prima grande doppietta, contro il “Dram Drum”, per non parlare della storica gara contro “Pizzeria Piccadilly”, quando la società decide di premiarlo con il neonato Trofeo Uomo-Squadra, per il sorprendente avvio di stagione. Per tutto il campionato le sue buone prove si ripeteranno a suon di goal e grandi giocate, fino alla Coppa Europa e ad un lieve, quanto lecito, calo fisico.
Stagione ’00-’01
IL GOAL PIU’ BELLO DELLA STORIA!!
21 goal, nella stagione della prima storica qualificazione ai Play Off provinciali, ove, ambiantato al meglio, si è confermato furetto imprendibile della fascia sinistra. Dopo il solito implacabile campionato, MuteKing stenta un po’ al torneo, prima di esplodere totalmente alla terza giornata, contro l’ “FC Terzolle”, quando, pur giocando debilitato, riesce ad arginare l’attacco avversario e a segnare una fantastica doppietta: il secondo goal, quello della prima vittoria, è un’imprendibile punizione, violenta e velenosa; secondo molti, il goal più bello della storia dei Giardini!! Nonostante noiosi guai fisici, vince il trofeo Uomo-Squadra autunnale, per il secondo anno consecutivo. Salta qualche match, ma quando scende in campo non delude mai: sotto i suoi colpi crollano “Copacabana”, “Transport”, “la Caldaia”, e la squadra vola al comando. Nel girone di ritorno, invece, scala di marcia e stenta un po’… I troppi guai fisici gli hanno fatto perdere la consueta forma smaliante ed hanno inaugurato un preoccupante digiuno di goal. Resta un fiore nel deserto, la prestazione magistrale contro l’Arci Padule! Ma il terzo posto finale e la tanto attesa qualificazione ai Play Off, si devono ugualmente molto a lui, e al salto di qualità che ha fatto fare alla squadra!  Come i suoi compagni, arriva alle finali già stremato e non lascia il segno…
Stagione ’01-’02
LA VENDETTA DEL “TALISMANO”
Dopo tre stagioni memorabili, la soddisfazione della Promozione! Con un bottino di 25 goal, entra ormai di diritto tra le pietre miliari dei Giardini! Sia in precampionato, che nel torneo, si esibisce in giocate di classe, in tatticismi elaborati, corre e segna tanti goal, da ogni dove, molti da lontano, d’esterno, di volo… Il suo sinistro fa sognare la squadra e piangere, tra gli altri, i vari “Copacabana”, “Comune”, “Over35”, “FCTerzolle”… Contro la “Trattoria i 2G”, un improvviso black out: il laterale destro avversario Donati, tra i milgiori in provincia, lo fa letteralmente impazzire, ma il “Talismano” attende pazientemente fino al ritorno, quando la Trattoria rappresenta un crocevia importante per la corsa in Promozione. L’umiliazione dell’andata, viene resa con gli interessi. Oltre ad annullare i guizzi del campioncino avversario, si concede il lusso di realizzare una storica doppietta che vale la vittoria: una partita da raccontare ai nipotini…Anche stavolta arriva ai Play Off, troppo cotto, mentre è in formissima alla festa promozione, con tanto di abbuffata…
Stagione ’02-’03 INCUBO PUBALGIA
Frosini non si gode a pieno la prima stagione in promozione, né le prime apparizioni in TV della squadra, perché, per tutto l’anno, deve lottare contro una fastidiosa pubalgia. Solo 24 presenze e soltanto 19 goal, che comunque, in simili condizioni, non sono certo pochi e contribuiscono alla sofferta salvezza della squadra. Del suo andirivieni dal campo, con conseguenti alti e bassi, vanno ricordati tre momenti davvero emozionanti. Il primo in precampionato, quando contribuisce a sconfiggere l’ “Olimpica Firenze” (squadra che vincerà il campionato) proprio nel giorno della sua storica centesima presenza con i Giardini. In campionato fa parlare di sé contro il “Querceto”, mettendo lo zampino in ogni goal, fino a siglare quello della vittoria, che verrà riproposto più volte la domenica successiva, in TV su Tele37. Il terzo momento clou, è la gara contro il Byron F.C., in Coppa Europa, che gli vale un magistrale 8,5 in pagellino… Non a caso, nonostante tutti i problemi, è lui il marcatore principe del team, in tale competizione.
Stagione ’03-’04
MA NICOLA HA SEGNATO?!?
Ormai veterano dei Giardini, affronta con 30 presenze e 19 goal la sua ottima seconda stagione di promozione. Grandi soddisfazioni subito in precampionato, quando contro il “Real Tutto Gomme” festeggia la 100esima rete in bainco-blu. Ma per vedere Mute King al top della forma bisogna attendere l’ottava di campionato, quando contro l’Ajejé Brazorf gioca la sua “gara dell’anno” e viene ribattezzato “frosinine zidane” dai compagni. Imprendibile furetto sulla fascia, implacabile nelle coperture, micidiale in attacco, davvero buffo e ingiusto che sia l’unico a non comparire tra i marcatori dell’11-0 in questione… Nel girone di ritorno si prende invece un po’ troppe licenze… Settimane bianche, assenze improvvise, come se l’attaccamento alla maglia venga a volte un po’ meno… Nella sconfitta per 4-1 contro i “dipendenti comunali” corricchia per il campo uno dei peggiori Frosini di sempre, ma è solo un periodo di “scorno” che ci sta, perché nei Play Off risulta tra i migliori, o meglio uno dei pochi a salvare la faccia.  Nella bella vittoria finale per 6-2 sulla capolista David2 festeggia con una grande prestazione la sua 150esima gara con gli scacchi… Ma ancora una volta tutti a segno tranne lui, e gli sfottò si sprecano…
Stagione ’04-’05 PIU’ POLEMICHE CHE GOAL
Inizia malissimo la sua sesta stagione con uno stato di forma raccapricciante, prestazioni sottotono e molte polemiche solitamente estranee al personaggio. Per rivedere il Frosini che tutti conosciamo bisogna attendere addirittura la 15esima giornata, quando è assoluto protagonista contro il Riko F.C., squadra che segna la sua rinascita sportiva. Splendido vederlo dialogare di tacco e di prima con “Normando”, finalmente tanta corsa intelligente ed una pregevole doppietta! Alla fine saranno appena 12 goal in 24 match disputati. I Giardini raggiungono la zona play-off, e lui, forse sbloccato psicologiamente, non sbaglia più una partita. Forma fisica al top, contro la Corazzata Potionkin serve un assist da favola all’ultimo secondo di gioco, per il 3-3 decisivo di Antonelli, dopo aver giocato una gara tatticamente perfetta. Purtroppo nel fnale di stagione, soprattutto ai Play Off, tornano gli errori sotto porta, torna la poca voglia di giocare, la scarsa lucidità e doprattutto il nerovismo; corre la metà e non lascia mai il segno… Pare sia in polemica con le idee tattiche proposte da Manetti, ma non ci sono alibi: il Frosini che conosciamo non è questo… Annata in chiaro-scuro…
Stagione ’05-’06 STARA’ MICA UN PO’ INVECCHIANDO…?
Appena 12 reti in 29 incontri, un po’ pochi per il “talismano” dei Giardini, oltrettutto l’unico dei titolari, a parte l’infortunato Maschio, a non raggiungere le 30 presenze. Starà mica un po’ invecchiando…? Scherzi a parte, avverte un po’ il salto di categoria e nel girone d’andata si fa notare davvero solo nel match contro l’Atletico Fatica, quando, da assoluto migliore in campo, serve una serie impressionante di assist a tutti i suoi compagni, oltre a segnare personalmente un gran goal… di destro… Incredibile!! In tutto l’arco del torneo il miglior Frosini lo si ammira nelle due sconfitte finali contro le favorite del campionato “Viola Club la Fondiaria” e “La Forca”, che stavano per costare la salvezza ai Giardini. Nella prima gioca una partita magistrale: i suoi fraseggi di prima con Lamioni sono la vera essenza del calcetto. Corsa, generosità, idee, grinta, assist fantastici, meriterebbe il bacio accademico, poi una palla clamorosa sfortunatamente persa nel finale che costa la sconfitta… Come a significare che in questa dannata stagione anche quando il campione si ritrova la sfortuna è sempre in agguato. Contro la Forca raggiunge proprio il top della condizione (peccato sia l’ultima giornata…): la sua gara è perfetta, non solo atleticamente, ma anche tatticamente. L’avversario diretto lo sogna ancora la notte. Stavolta l’8 in pagellino è stra-meritato. Visto il suo sprint finale non si esime dal divertire la platea anche nel Torneo “Senza Fiato”, soprattutto nel match contro il Caffè Baglioni, vinto dai Giardini per 9-1!! Al Torneo che conta però, il Trofeo Estivo CSEN dell’Isolotto, fa solo in tempo a festeggiare le 200 presenze con i Giardini nel match contro il Gruppo Sportivo Grassina, poi qualche gara con alti e bassi e l’infortunio che gli farà saltare la finale.
Stagione ’06-’07 UNA STAGIONE DA SPETTATORE FORZATO
4 sole presenze e 3 goal nella stagione più sfortunata da quando gioca per i Giardini. Un lungo infortunio muscolare inguinale lo ha tenuto fuori praticamente per tutto l’anno sportivo. Già acciaccato prima di iniziare prova a forzare i tempi ed esordisce con un “8” tondo nel pagellino nella meravigliosa vittoria sul New Team ’99 alla terza giornata. Ottimo stato di grazia che si conferma per quattro partite a fila dopo di che è costretto ad issar davvero bandiera bianca. L’infortunio da subito si dimostra più grave del previsto e non gli permetterà più di scendere in campo nel corso della stagione. Unica gioia che gli resta è il dopo-partita dell’amichevole natalizia contro il Forzieri Team, quando la società lo premia col Trofeo Uomo-Squadra Invernale per le ottime cose intraviste in quel troppo breve spezzone di campionato. A fine stagione regala ai suoi compagni il dominio di questo sito, che finalmente ha un indirizzo come Dio comanda…
Stagione ’07-’08
RE NELLA SUA CASTELLO!!!
Stagione difficilissima, ma densa di trionfi e soddisfazioni come mai prima per il bizzarro esterno dei Giardini. Difficilissima perché la convivenza tattica con il neo-integrato Sborgi è davvero dura da assorbire per uno con le sue doti. Entrambi prediligono il settore sinistro, entrambi col piede destro camminano appena. Lui difende meglio e spesso è costretto ad arretrare il baricentro. Tuttavia, dopo un difficile inizio (il fondo lo tocca nell’inguardabile prestazione di precampionato contro il BZ Gavinana), inizia a decollare, raggiungendo il top della forma verso la fine del girone d’andata, non a caso, dopo il match con la Longobarda, la società gli consegna il Trofeo Uomo-Squadra invernale per l’ottima chiusura del 2007 (m.v.p.6,58!!). Dopo una lieve flessione ad inizio anno diviene davvero devastante in alcune fasi del ritorno. Ci ricordiamo tra le altre la mega-prestazione contro la Nave, gara tatticamente perfetta condita da euro-doppietta, ma, come del resto per molti suoi compagni, il primo “8” stagionale in pagellino arriva nel match decisivo per la vittoria del titolo contro il Tutto Cuore. Fantastico vedergli interpretare la partita dell’anno con una simile professionalità e devozione alla causa. Gioca alla morte ogni minuto correndo come un treno avanti e indietro lungo l’amata fascia sinistra. Sente la maglia dei Giardini come tatuata sul petto e la vittoria del primo campionato, dopo innumerevoli battaglie, è, anche per lui, qualcosa di davvero grande e inenarrabile. Chiuderà il torneo in doppia cifra (14 goal!) e avendo saltato una sola gara. In una stagione già così gloriosa riesce a trovare gioie non da meno durante i tornei estivi e più precisamente nella sua Castello. Complice l’infortunio di Sborgi si riprende in toto la fascia sinistra e conduce i Giardini alla vittoria del torneo della festa bianco-verde di Castello, alla sua primissima edizione. Proprio alla finalissima con i Robosi, ultima gara dell’anno, gioca la sua 240esima gara con i Giardini ed è senza dubbio la sua miglior prestazione stagionale. Una gara IMMENSA dal punto di vista difensivo che finisce per disarmare gli avversari con veloci anticipi ed intuizioni geniali nelle ripartenze. L’ottima cena offerta dall’Ateltica e la coppa alzata dai Giardini al cielo si devono molto a lui, “RE NELLA SUA CASTELLO”…
Stagione ’08-’09
IL PAPA’ DEL NUOVO SITO
Dopo un inizio stagione senza infamia e senza eccessive lodi, il popolo dei Giardini lo porta a gloria durante la pausa natalizia, per la pubblicazione, dopo pregevole restyling, del sito www.gvlocchi.com, creazione sua e di capitan Maschio. Il suo momento di gloria in campionato arriva nel girone di ritorno contro i “Cavalli Marci”. Goal, pali, traverse, il popolo dei Giardini lo attende festante nel parcheggio fuori dal campo e lui, incredulo, prova a riprendere la scena col videofonino… E’ l’unico dei suoi che trova, nei grandi spazi del campo all’Isolotto, un input per sfruttare le sue doti di velocista e non una scusante per giocar peggio. La vittoria in questione per 4-2, vede la sua firma in ogni azione importante: 3 punti tutti suoi che permettono ai Giardini, poche settimane dopo contro il “FaBuca”, di festeggiare il secondo titolo con 3 giornate d’anticipo. Purtroppo gravi problemi personali non gli permettono di essere in campo nel match decisivo. Ci piace comunque pensare che abbia trovato un minimo di conforto nella squadra, nei suoi amici, proprio in quei difficili momenti. Il suo campionato si chiude in doppia cifra (11 reti), che per un non-goleador (:-) come lui non sono certo pochi. In Golden League gioca poco e non lascia il segno. Inizia malissimo anche il torneo di Castello, quando contro il “Campone” rischia più volte l’espulsione a cusa di ridicole scenette con l’arbitro. Ma proprio nel torneo estivo del suo quartiere arriva la miglior prestazione stagionale, quando i Giardini affondano per 10-2 la “Mise di Calenzano”, squadra dotata di un biondino capellone, forse il giocatore più forte del torneo, che lui marca a uomo e letteralmente annulla, per tutto l’arco della gara. Non pago realizza anche una pregevole rete con un missile da fuori.
Stagione ’09-’10
PRODEZZE E GUAI MUSCOLARI
Stagione condizionata nella sua seconda parte da un noioso infortunio muscolare, che lo ha costretto a scendere in campo solo 28 volte, segnando di media una rete ogni due partite. Tre le sue gare di campionato impossibili da dimenticare. Prima di tutto il 5-2 sofferto col Tortuga, quando i Giardini la spuntano grazie ad una sua insolita doppietta. Il secondo goal, segnato su punizione a girare mirabolante, scatena davvero applausi a scena aperta. Importante prestazione, anch’essa decisiva, nel 4-3 contro il Banana Banana, sia per il goal (è il numero 2800 della storia societaria), che per l’ottima fase difensiva contro un ostico avversario diretto. Ma la vera perla stagionale la sfodera al ritorno, ancora col Tortuga. Stavolta è davvero un match da raccontare ai nipotini, condito da una tripletta, che, a memoria d’uomo, è per lui davvero cosa inedita. E trattasi di tre goal capolavoro. Il pagellino assegna un “8,5” definendolo impossessato dal bollente spirito di John Locke! 🙂 In amichevole postì-torneo contro il SanGiusto gioca, e bene, la sua 300esima ufficiale con la maglia dei Giardini. Nell’amichevole dopo col KLF compare addirittura come portiere ed ha il merito di tentare il famoso schema col portiere in movimento, mai riuscito alla squadra. Alla prima di Golden contro il Deportivo Legea però l’infortunio sopracitato diventa insopportabile e la sua stagione termina in anticipo. Per lui nessun match a 7.
Stagione ’10-’11
L’INCONTENIBILE
🙂
Siamo ancora alla terza di preseason, contro il Peyote, e lui si gioca il jolly stagionale, sfoderando una delle sue migliori prestazioni di sempre. Oltre a tamponare con maestria il fantomatico Fabbrigoal, segna il goal del vantaggio, trova un’incredibile doppietta di testa in pallonetto (vendicando peraltro un goal preso in avvio goffamente dai gvl allo stesso modo) e chiude addirittura con una mirabolante tripletta… Roba assai rara… Il momento è magico e, solo due gare dopo, contro il forte SportingMarisa, si rimette la tuta da superman. Due quadri da incorniciare sono rappresentati da due mancini al volo da fuori di una bellezza inaudita. Il primo è un goal imparabile al “7” che lascia tutti a bocca aperta, il secondo scheggia, anzi “lesiona”, l’incrocio dei pali. Con l’inizio del campionato perder questi lampi di classe, ma si conferma continuo e diligente. Da ricordare il match d’esordio col Sorgane, quando riceve il suo quinto Trofeo Uomo-Squadra personale (un vero record!), e la gara con la Marzocco quando segna il goal numro 3100 della storia societaria, nella stessa sera in cui arriva il suo 200esimo sigillo in carriera. Nel girone di ritorno tocca il suo picco più basso in stagione, quando si presenta contro il Granducato a match già iniziato… Una mancanza di stile non da lui… Ma, proprio all’ultima giornata arriva a toccare anche il picco più alto, giocando divinamente contro i Peanos. Per una volta è davvero “incontenibile”, come ama autodefinirsi con alterne fortune… Per una sera è il vero eroe del team, sia per la doppietta che vale la vittoria, sia per la corsa inesauribile, la fase difensiva da urlo, un redivivo stato di forma smaliante. Malino durante le finali, che chiudono comunque una stagione da 31 presenze e ben 23 incontenibili goal!
Stagione ’11-’12
UN PO’ DI DISAFFEZIONE?
Un po’ di disaffezione, un lieve calo di passione per i propri colori, la nuova passione per il teatro di improvvisazione, portano il “talismano” dei Giardini a marcare un po’ troppo spesso assenza… Comunque resta un perno assoluto tra i titolari, che, quando presente, si mette in evidenza, come al solito, in quanto a impegno e serietà. Decisamente meglio nel girone d’andata, proprio alla prima giornata, contro la squadra che vincerà il campionato (Dinamo Losca), gioca il suo match dell’anno. Dopo aver siglato un mirabolante goal in diagonale da centrocampo (3-1), regala a Bandini la palla d’oro del 4-1, in un contorno di sgroppate da paura, recuperi palla, giocate davvero d’alta scuola. E’ lui l’assoluto protagonista di una delle più belle vittorie di sempre, in una serata in cui il sospetto anti-doping è più che lecito…:-) Il grande avvio di campionato gli vale il Trofeo Uomo-Squadra invernale, consegnatogli dopo il match contro i DDS Rifredi. E’ il sesto “uomo-squadra” per lui, che con Maschio, ne detiene il numero più alto. Altra serata di gloria suprema la vive contro il BZ Firenze… Difficilmente dimenticherà i 5 goal messi a segno in un solo match, cifra record per lui, tra cui la rete numero 220 in carriera ed alcuni goal davvero di pregevole fattura. Meno gesta epiche per lui nel girone di ritorno, mentre alle finali, e più precisamente contro i Neri per caso, è l’assoluto protagonista della vittoria per 4-3 che tiene in vita le speranze dei Giardini di superare il loro girone di ferro. Sua la rete da distanza siderale che vale il vantaggio iniziale del team, ma il suo ottimo stato di forma, davvero invidiabile ai primi caldi, gli consente di essere l’arma in più della squadra per tutta la gara, l’unico davvero in grado di far male ai rivali. L’assenza nell’epica spedizione di Verona è un indizio in più per la disaffezione di cui sopra… Speriamo si tratti di un momento passeggero, perché la squadra ha bisogno come il pane di poter contare su di lui sempre e comunque.
Stagione ’12-’13
INCONTENIBILE IN DOLCE ATTESA
Il primo acuto stagionale Frosini arriva nella bella vittoria per 7-2 contro i DDS Rifredi in campionato. Sarà la bella morosa a bordo campo che lo segue con passione, ma oltre a centrare il primo goal in campionato, serve assist d’oro ai compagni e viaggia a tutto campo da vero “Incontenibile”. Ma è solo l’antipasto… Con tutta una serie di prestazioni in cui l’impegno non manca mai, cova il vero super-match, una prestazione che vale una stagione (non solo per lui), sfoderata nello scontro diretto col Macchessegrullo nel giorne di ritorno. Nel pagellino tuona un “9” tondo tondo… Gioca in marcatura sul famigerato bomberPicchioni, stra-capocannoniere del torneo, e, con puntuali anticipi, gran gioco aereo, muscoli e tenacia, non gliela fa vedere praticamente mai! Non pago, trova il tempo di segnare una doppietta da cineteca, che vale la sua doppia cifra stagionale, il 3700esimo goal della storia del club ed un’enorme fetta di terzo scudetto… Questo il suo Nirvana stagionale in campo, mentre fuori da esso, il momento clou, lo regala durante il week-end al mare coi gemellati Baruconi, quando annuncia emozionato alla squadra che la sua dolce metà Chiara è in dolce attesa:-) Una notizia lieta che rallegra il popolo Gvl e giustifica i suoi recenti svarioni mentali… Come quando, durante la TopLeague, non si presenta alla “festa Scudetto”… perché si dimentica che c’è… E per scusarsi coi compagni li invita ad una grigliata in montagna, annunciandola per il giorno della reunion coi Baruconi :-!… :-)…
Stagione ’13-’14
BENVENUTO NICCOLO’
La vera perla della stagione arriva subito a ridosso della prima di campionato, più precisamente il 29 ottobre 2013 e si chiama Niccolò (!!), il meraviglioso erede Frosini!! Il neo-papà, come tutti i neo-papà, invecchia di colpo e arriva spesso al campo provato dai ritmi mostruosi di un bebé…;-) Un importante cenno di risveglio arriva puntuale però nel girone di ritorno. La prima contro il Sorgane, in occasione di una delle più storiche vittorie del team, la prima assoluta di Flachi in Gvl (che per la cronaca lui ignora chi sia…:-!), risulta la sua più memorabile prestazione stagionale. La marcatura asfissiante su Mordini lo assurge ad eroe incontrastato dell’impresa, quasi più dell’ex stella doriana!! Sicuramente il GoldenBoy avrà incontrato quella notte nei suoi incubi più lui che Flachi… E’ stata la sua ombra ovunque! Dopo aver festeggiato la 400esima in Gvl contro il Cambogia (traguardo davvero per pochi), si infortuna la settimana dopo contro il RealDeportivo LaPrugna, a causa di un colpo che lo terrà fuori dai campi a lungo. Seppur infortunato però, ha il grande merito di accompagnare ugualmente la squadra a Verona per l’usuale storica reunion e con lui c’è anche il piccolo Niccolò, il più giovane Giardiniano in assoluto della spedizione… Che cavallo! Si riaffaccerà in campo soltanto a GoldenLeague finita, nel torneo estivo bianco-verde interpretato in modo assai goliardico dal team; uno scampolo di fine stagione in cui avrà comunque modo di far parlar ancora di sé. Gioca la partita contro il Campone infatti, dopo aver trionfato nel torneo di ping-pong Gvl a casa del Patron, dopo aver bevuto caraffe intere di “Violentemente Pesca” e “Rosso Boia” ad ogni singola vittoria, dopo aver barcollato fino all’Atletica e pisciato in terra negli spogliatoi :-!! In questo stato particolarmente allegro, non solo riesce a trovar la forza di stare in campo, ma risulta addirittura tra i migliori sia per gli assist vincenti, sia per l’impeccabile marcatura sul famigerato “BirraBomberScipioni”. Eroe. Eroe assoluto! Poco importa se a fine gara per poco non occorrono i rianimatori…
Stagione ’14-’15
HA UN GEMELLO O RIPOSA MALE…:-)
36 primavere si iniziano a sentire… Impegno e serietà non si discutono, in campo però non sempre giostra come sa… E alterna gioie e glorie, a veri e propri momenti di crisi… Buona la prima metà di stagione, con picco massimo raggiunto nel match d’andata contro i peruviani del Deportivo, quando nel pantano più assoluto della Florentia allagata, sigla una fondamentale doppietta da fuori, a margine di una gara davvero giocata alla grande. Nel girone di ritorno, proprio contro i peruviani, inizia la sua parabola discendente, quando rimedia una squalifica all’uscita dal campo per reiterate offese al dg… Quando torna in campo, contro la Rubino, è un disastro… Assist agli avversari, rigori procurati, il piccolo Niccolò lo deve far dormire davvero poco e male… Unica nota lieta di un finale di campionato un po’ dismesso, è il suo essere lo stakanovista del gruppo… L’unico a vantare 18 gare disputate su 18. In TopLeague torna in un lampo quello che tutti conoscono, giocando magistralmente il match dell’anno contro il Macchessegrullo… Dopo aver a lungo giganteggiato in difesa contro simili avversari blasonati, dopo aver corso in ogni dove su ogni pallone, è lui a crederci davvero in quell’azione ostinata che passerà alla storia, quando serve a Zatteri la palla d’oro del goal vittoria!! Coi primi caldi torna in fase sportivo-depressiva… Sia al Biancoverde che nel torneo a 7 gioca gare al limite del pensionamento… Contro i “Disagiati” è ai suoi minimi storici e l’attaccante avversario finisce per scartarlo… addirittura di testa… Cose mai viste… Non va meglio a 7 contro la Dinamo Careggi da difensore centrale… Un suo svarione provoca il vantaggio rivale dopo neanche un minuto di gioco e non sarà l’unica nefandezza… Poi, come per magia (nel senso che mal te lo spieghi…), nella stessa settimana, gioca contro il Real San Pierino la sua miglior gara stagionale, tutta corsa, recuperi e assist geniali… Si inizia a sospettare che abbia un fratello gemello… in realtà è facile che a volte siano mancate fondamentali ore di sonno;-) Crescerà… Il pupo crescerà…
Stagione ’15-’16
ILLUSIONI E DELUSIONI
L’età avanza e non la si nasconde… Continua il trend delle ultime stagioni, suddivise in momenti in cui riesce a far ricordare di cosa è capace e momenti di buio… ma di buio scuro… Nelle amichevoli di pre-season si ammirano prestazioni pazzesche, che sembrano riesumare il MuteKing “incontenibile” di qualche anno prima… Ci riferiamo alla tripletta col TakketeTeam, contornata da assist illuminanti e galoppate inesauribili… Ma soprattutto alla prestazione magistrale col PGS TorreGalli, sua 440esima ufficiale, Abilissimo nel cambio difesa a zona / difesa a uomo, vince praticamente da solo la partita, contro fortissimi rivali, annullando con destrezza ogni loro velleità offensiva e siglando due reti da fuori pazzesche… Illude tutti di aver ingerito un elisir di lunga vita… Ma è un’illusione appunto… Il campionato che segue racconta altro… Il girone di andata scorre senza momenti di gloria, anzi, all’ultima giornata, contro la Rubino, inizia a svarionare di brutto, regalando in leggero ritardo, doni di Natale pesanti ai rivali, che gravno sulla classifica del team…Nel girone di ritorno, prestazioni fiacche e in debito, si susseguono con triste regolarità, ma almeno un grande pregio lo conserva… E’ raro che diserti il campo… Lui comunque c’è sempre, si presenta al campo, con impegno e dedizione. A fine torneo vanterà ben 16 presenze, più di ogni altro giardiniano. Dopo un’abbastanza anonima TopLeague, torna ad illudere tutti, palesando una rediviva gran forma durante le varie amichevoli pre-biancoverde. Durante una gara giocata egregiamente contro il Rifredi78, sigla uno dei goal più belli del ventennio Gvl… Un mancino al volo da fuori, da distanza siderale, che si insacca al “7” lasciando tutti i presenti a bocca aperta… Ma sempre di illusione si tratta, visto il penoso momento di forma che emerge durante il torneo estivo, con picco più basso, proprio contro lo stesso Rifredi’78, nella vergognosa sconfitta per 7-1… Anche stavolta il goal arriva, ma è nella porta sbagliata… Nonostante quest’altalena di rendimento, ormai sua caratteristica d’inizio terza età, per i Giardini resta preziosa la sua presenza, poter contare su di lui a prescindere dai vari momenti no che vive durante la stagione… In questo fortunatamente è sempre lui…
Stagione ’16-’17
GOAL PESANTISSIMI IN CAMPO E FUORI…
21 presenze stagionali, circa la metà cioè delle gare Gvl, solo 7 goal fatti, un apporto un po’ ai minimi termini per un titolarissimo come lui, evidentemente sempre più tormentato dai continui guai fisici. Nonostante la stagione un po’ al ribasso, trova comunque modo di dire la sua nel glorioso quarto campionato vinto dai Giardini e lo fa in modo concreto, dando un grandissimo apporto… Ci riferiamo a quel mirabolante goal nello scontro diretto al vertice contro il Loto FC, decisivo per il 2-1 finale e per i pesantissimi punti in palio… Un goal che permette alla squadra di spedire il Loto a -6 e di aggiudicarsi il titolo di inverno. Un momento davvero fondamentale per la corsa scudetto… Ma soprattutto un goal di rara bellezza… Servito da una deliziosa volé mentre si invola verso la porta, non se la sente di calciare al volo… Quel suo balbettare sul da farsi, trae in inganno però sia il marcatore diretto, che il portiere… Quando parte la bordata che si insacca sotto l’incrocio dei pali, i rivali restano attoniti e nella torcida giardiniana si scatena una gioia tanto inattesa quanto assordante… Solo una settimana dopo, contro il Vinaio, arriverà forse la sua peggior prestazione dell’anno, ma data l’importanza del goal sopra citato, potrà tranquillamente campar di rendita… almeno fino al prossimo infortunio… In una simile stagione un po’ altalenante, il vero goal memorabile lo segna però fuori dal campo… Per il mitico Niccolò pare sia in arrivo una sorellina!!
Stagione ’17-’18
PUBALGIA E BRACCINE CORTE… MENO MALE C’E’ BIANCA
Il suo goal più importante va in scena durante l’estate e più precisamente il 27 luglio, quando nasce la meravigliosa secondogenita Bianca, vera perla della sua 19esima stagione giardiniana. Quanto al campo, purtroppo sono solo 7 le gare nella seconda stagione con meno presenze della sua storia. Colpa dell’incubo pubalgia, che lo tiene fuori causa per mesi. Tenta il rientro, dopo quasi un anno, all’ultima giornata di ritorno contro il Prima e non va affatto male, a testimonianza del fatto che comunque si è allenato per l’evento. Però le presenze risultano discontinue, i tanti impegni, i bimbi piccoli, non gli permettono di dare continuità e presto arriva anche qualche cocente delusione, come quando commette un paio di pesanti svarioni difensivi contro il Ragnaia in GoldenLeague, compromettendo le speranze di qualificazione giardiniane. Lì comprende che per tornare quello di un tempo, non basta allenarsi, tocca anche dare una certa continuità. Continuità che però non manca mai negli eventi più importanti dello spogliatoio, questo va detto. Basti pensare alla sua partecipazione alla spedizione in Veneto per il 40esimo di Patron e Capitano, nonostante la pupa piccola a casa. Una roba che i diretti interessati non dimenticheranno… Dopo nuovi acciacchi, impegni familiari ed una nuova lunga fila di assenze, si riaffaccia in campo in Virgin Cup, periodo nel quale finalmente si rivedono giocate interessanti. Molto bene la prima uscita contro il South Florence, da emozioni forti la gara contro il Casablanca Futbol Club, quando gioca la sua 500esima gara con la maglia dei Giardini. Un pregio vantabile davvero da pochi… Molto male invece il non aver portato un solo pasticcino al campo per festeggiare il grande evento… I 40 anni sono ormai arrivati anche per lui, che è maturato, cambiato, responsabilizzato, ecc… Quello che non cambierà mai sono le sue braccine corte…
Stagione ’18-’19
DIMENTICARSI LA MAGLIA CON LA MAGLIA ADDOSSO…
9 reti, 22 incontri disputati, non numeroni per un veterano del team, che forse sta un po’ invecchiando, sia di gambe, ma tanto anche di testa… Tuttavia vive anche lui un momento da stima totale, come nei tempi d’oro… Al primo posto in assoluto dei suoi momenti top di stagione, va infatti sicuramente la sua partecipazione alla spedizione giardiniana in Vaticano per disputare il match contro la Selezione Guardie Vaticane, ma soprattutto per vivere tutto il memorabile weekend nella capitale. Non un’impresa scontata per chi ha due bimbi piccoli a seguito ed è perfino afflitto da un infortunio muscolare. Eppure non si fa mancare nulla, vive a pieno l’avventura GVL, riuscendo a giocare anche qualche minutino di match. Per il resto vive una stagione di alti e bassi, tipica di un ormai 40enne, alternando periodi di assidue presenze a momenti di preoccupante latitanza, ma sempre onorando l’impegno preso e la maglia numero 21. Cali di lucidità da neuro deliri non mancano, sia chiaro… La serata col BarcolloFC per esempio, quella in cui lamenta di essersi scordato la maglia a casa, con la maglia addosso, è il suo picco più basso dell’anno… In campo ne combina di ogni, ma la squadra riesce a vincere lo stesso e ad evitargli la fucilazione. Scherzi a parte, siamo pronti a concedergli anche simili pause, pur di vederlo continuare a prendersi l’impegno di fare il titolare in un team così blasonato, che ha davvero bisogno di tutti, anche e soprattutto dei suoi elementi più esperti, ormai meno appariscenti, ma sempre preziosissimi.
Stagione ’19-’20
MISTER 300 E LA SUPER-PRESTAZIONE “PEARA’ ” 
Nella sua stagione Covid sono 13 le presenze ufficiali, condite da 5 goal, neanche poi pochissimi, in proporzione, per i suoi standard. Il suo momento top stagionale lo vive senza ombra di dubbio in quel di Verona. Non solo infatti partecipa alla storica trasferta dei 30 giardiniani in terra scaligera, evento che passerà alla storia, ma lo fa con tutta la famiglia al seguito, nonostante l’assai tenera età dei suoi splendidi eredi… A margine di un’impresa così, non poteva che determinare anche in campo, durante il sentitissimo match contro gli amici Baruconi. Nonostante kili e kili di pearà nello stomaco, scorrazza lungo quell’out mancino come non gli capitava da tempo, facendo fare ai Giardini un figurone e soprattutto, quale giusto premio, sigla il pur fortunoso goal del preziosissimo 5-5 nelle battute finali. Il ricordo di Verona in realtà, in questa stramaledetta stagione, è cosa unica e rara e rappresenta una gioia assai isolata. Lui in particolare non vanta altri particolari momenti di gloria assoluta e riesce a dare continuità alle sue presenze ancora meno del solito (solito che nelle ultime stagione è sempre meno)… Se ci sforziamo un po’, un momento da incorniciare lo scoviamo comunque anche in gara ufficiale. Alla sesta giornata del girone di andata, contro i Gabbiani Woo Woo, non gioca certo in modo impeccabile… Arranca un po’, commette qualche erroruccio difensivo di troppo, ma il suo solo essere al campo è qualcosa di eroico… La moglie è dovuta andare fuori città, Niccolò ha la febbre, e lui fa davvero i salti mortali pur di presenziare vista l’emergenza indisponibili in rosa… Ecco, il Dio del calcio vede e provvede… Proprio quella sera, proprio in quel match, arriva per lui una soddisfazione che in pochi possono raccontare… Il 300esimo goal in maglia GVL… 300 reti con la stessa casacca sono una gioia davvero riservata ad un’elite…
Stagione ’20-’21
CHI L’HA VISTO?
3 sole apparizioni, nessun gol, nessun memorabile momento sportivo vissuto in campo che ricordi anche solo lontanamente il giocatore che era. Non pensiamo sia solo colpa del covid. Passione e voglia di giocare cercasi disperatamente…
Stagione ’21-’22
IL RITORNO DEL FIGLIOL PRODIGO
Dopo una stagione da desaparecido, in un momento più che delicato per il team in cerca di nuovi adepti, rientra in pompa magna tra i titolari inamovibili promettendo impegno e costanza come ai tempi d’oro, nonostante le 43 primavere… La parola viene più che mantenuta. 19 presenze, 4 goal, torna agli standard di quando il calcetto e i Giardini viaggiavano ai primi posti nella scala dei suoi valori. Ad inizio stagione è dura riprendere il ritmo e il suo arrancare è prevedibile. Il momento più buio lo vive alla semifinale del torneo di Apertura, vinta dai Giardini per 8-6 su Ignoranteam… Ha sulla coscienza almeno 3-4 goal avversari, ma ciò che più colpisce del suo essere fuori fase, è che, anche in condizioni precarie, fatica a chiedere il cambio a chi attende speranzoso fresco fresco in panchina… Una serataccia che non ripeterà. Da quel momento si accende qualcosa e la sua stagione diviene un crescendo di impegno e ricerca del bene collettivo. Un darsi al gruppo costante, in nome dei vecchi tempi, che trova il suo apice alla terza giornata delle finali TOP, nell’epico pareggio per 1-1 contro il Klan. E’ in assoluto la sua gara dell’anno. Si francobolla in marcatura sul temutissimo capoccanoniere del campionato, il bomber Fantini, e non gliela fa davvero mai vedere… Il mister in panchina non riesce proprio a toglierlo… Il suo tarantolare ovunque è alla base di una delle più belle prestazioni dei Giardini degli ultimi tempi. Ora lo si può davvero affermare con certezza: l’incontenibile è tornato. Una grande soddisfazione anche quella di esser stato il giocatore più schierato alle finali di Top League… Ben 5 gettoni presenza….
Stagione ’22-’2e
LA STAGIONE DALLE RETI IMPOSSIBILI…
La sua stagione decolla subito alla prima giornata di campionato, quando si rende protagonista di una delle più belle reti dell’annata sportiva, quella importantissima del 3-2 sull’ASD Firenze SS, che cambia di fatto l’inerzia al match. Nell’occasione recupera sul fondo, con gran generosità, un pallone che sembrava ormai morto e sepolto, e, con un tiro d’esterno di rara bellezza, costringe il malcapitato di turno all’autogoal. Stagione di grandi goal in generale comunque per l’incontenibile, che, alla quinta giornata, realizza un goal ancora più bello… Trattasi del match contro i ragazzi del Vodka Juniors, che tanto lo avevano fatto soffrire nel primo tempo… E’ in tale gara che decide di involarsi sulla destra (SULLA DESTRA!!) e di calciare col destro (COL DESTRO!!) un pallonetto di mirabolante bellezza, che si fa beffe del portiere in uscita e lascia di stucco tutta la platea. Ma la sua miglior gara stagionale la gioca senza dubbio alla decima giornata contro FC Sercenze, quando sigla una doppietta da footsaler navigato, comprendente il goal del decisivo 4-3, che permette ai Giardini di tornare in solitudine al comando della classifica. Nel suo girone di ritorno un po’ meno eclatante riesce comunque a far parlar di sé. Ci riferiamo soprattutto ancora al match col Sercenze, quando sigla nel finale un goal con tocco sotto davanti al portiere, davvero da vedere e rivedere, sia, una settimana dopo, alla bella prestazione messa in scena contro i Bulls. Nell’occasione, vista l’emergenza, si piazza al centro della difesa e dirige le danze di tutta la squadra con grande esperienza, aiutando soprattutto le nuove giovani leve. Decisamente meno appariscenti le sue apparizioni nei tornei post-campionato, sia a 5 che a 7, mentre è da eroe vero la sua partecipazione con famiglia a seguito, all’ennesima gita giardiniana a Verona, col primogenito Niccolò chiamato a dare il calcio d’inizio simbolico della gara numero mille dell’epopea GVL. L’ultima grande soddisfazione stagionale arriva alla festa di fine stagione del team, quando la società gli consegna il Premio Fair Play “giocatore modello”, per la prima volta nella sua lunghissima carriera, ottenuto grazie agli zero cartellini subiti in ben 34 gare disputate… Davvero tante per un neo 45enne…