post

Berchicci Alessandro

L’ingengner Berchicci Alessandro, nato a Firenze nel 1978, è uno della vecchia guardia della squadra, nonché storico realizzatore del primo sito internet GVL. Il suo ruolo naturale in campo è il fantasista laterale, ma il giovane musicista di successo fiorentino (suona la chitarra da Dio), si adatta da sempre a tutti i ruoli ispirandosi al suo idolo nipponico Hidetoshi Nakata. I suoi tanti impegni non gli hanno mai permesso un costante ed impegnativo inserimento nella squadra, ma perenne ed eterna sarà l’appartenenza al gruppo sua e della moglie Maria Sole.

 

Stagione ’96-’97
L’INFORTUNIO NON SMALTITO
Solo 7 presenze condite da due goal, nella prima stagione dei Giardini. Mai velocissimo, mai tatticissimo, e continuamente frenato da un noioso infortunio, riesce comunque a ritagliarsi una serata di gloria, quando alla penultima gara del torneo di Figline, partita decisiva, segna su punizione da 25 metri prima di trovare una storica doppietta.
Stagione ’97-’98
IL CRAL METRO SE LO RICORDERA’
Solo 8 presenze per lui, quasi sempre nel ruolo di roccia insormontabile della difesa. La gara di campionato contro il “cral metro”, difficilmente se la scorderà… Oltre a giocare una gran partita in copertura, segna un goal decisivo su punizione e gioca gli ultimi minuti in porta per l’espulsione del portiere, riuscendo a salvare il risultato. Trova difficilmente spazio tra i titolari e questo lo scoraggia e lo allontana un po’ dal gruppo; ma all’ultima finalina di consolazione, nel 6-6 contro il “bar il sogno”, fa il suo esordio con goal, da prima punta titolare.
Stagione ’98-’99
L’UOMO GOAL CHE NON T’ASPETTI
Finalmente una stagione ricca di soddisfazioni: 12 gare disputate, 6 goal, tutti realizzati nella sua serata di grazia, in amichevole contro la “Scuola di Musica di Fiesole”. Nell’occasione si trasforma in killer d’area di rigore e realizza reti di ottima fattura. Bravo all’attacco, ma soprattutto in difesa, dove la sua classe emerge a fine campionato, contro avversari di blasone come il “ViolaClacioa5”, la “Florentias” e soprattutto l’”OfficinaManiNere” di San Frediano, che lo vede trascinare i Giardini alla conquista del quinto posto, con giocate tenaci che lasciano tutti a bocca aperta.
Stagione ’99-’00
DA CALCIATORE A TECNICO INFORMATICO
Solo due presenze per lui in una stagione in cui ha fatto dimenticare tutte le prodezze dell’anno precedente. In realtà non ha dato il massimo di sé sul prato verde, ma dietro al P.C.; infatti si deve a lui, divenuto tecnico infomatico del team, la realizzazione di questo sito, con tutto ciò che, di buono, ne consegue.
Stagione ’00-’01
LA SCOPERTA DI UN FANTASISTA
Rituffatosi anima e corpo nel ruolo di calciatore, diviene la riserva ufficiale dei laterali Maschio e Frosini, nonché del “prestigiatore” Bandini, riscoprendosi dunque fantasista, ruolo che ricopre dignitosamente grazie soprattutto alla sua rinascita dal punto di vista fisico. Fa vedere ottimi disimpegni, puntuali anticipi, gran visione di gioco, rigenerato senso tattico, e tanti goal. A fine stagione sranno ben 9 (!!) in 14 incontri disputati. Con l’andare dell’anno la sua forma fisica cala vistosamente, prima di un gran sussulto finale, all’utlima giornata contro il “Sesto Senso” campione, quando rimedia un “8” tondo in pagella per aver spadroneggiato con maestria sulla fascia destra
Stagione ’01-’02
L’AMORE… LA MUSICA… E UN PO’ DI CALCETTO
Il calcetto cade a picco nella sua scala d’interessi personali, dove primeggiano, e chi lo conosce non sa dargli torto, la passione per la musica ed un nuovo incantevole amore… Le incomprensioni con Antonelli e mister Cadetto, che lo usa col contagocce, non aumentano certo la sua voglia. A fine anno festeggerà lo stesso con la squadra la conquista dell promozione, ma tornerà con continuità in campo, solo ai  Play Off provinciali, dimostrando di avere ancora cartucce da sparare.
Stagione ’02-’03 DESAPARECIDO!
Scende in campo 10 volte realizzando 3 reti. Dà il meglio di sé ad inizio torneo, in particolare contro lo “Yellow Storm”, quando riesce a mettere a sedere il portiere e realizza il suo primo goal in promozione. Ma per vedere gli altri due bisogna attendere il ritorno con lo stesso “Yellow Storm”, dove riscatta qualche prestazione opaca e tanta panchina. Probabilmente proprio a causa delle incomprensioni con il mister, finisce presto col dare sempre forfait e, senza il “desaparecido”, non proprio esemplare in quanto a serietà sportiva ed attaccamento alla maglia, i Giardini si ritrovano spesso contati.
Stagione ’04-’05 TOCCATA E FUGA CON DOPPIETTA
Due match per lui, dopo un’assenza dai campi durata più di un anno. Due amichevoli che lo tengono saldamente dentro allo storico gruppo dei Giardini, una contro la “Squadra Uno”, uno contro il Campino di Coverciano, quando segna anche una bella doppietta.
Stagione ’06-’07 PIU’ ASCIUTTO E ALLENATO
Non si vedeva in campo dal 2004. Torna per un’amichevole primaverile alla Florentia contro “Simone e i suoi ragazzi” ed è più asciutto, allenato, si muove molto e sfiora il goal di testa. Nel frattempo è diventato ingegnere, si è fidanzato con Maria Sole e continua ad illuminare le varie piazze toscane con i suoi soli da brivido!

 

post

Mattia Antonelli

Mattia Antonelli, dalla stagione 2018/2019 terzo presidente della storia del club, quindi personaggio imprescindibile del gruppo, pur prediligendo spesso il calcio a 11 amatoriale al calcetto, è da tempo immemore il difensorone centrale dei Giardini di via Locchi, il play-maker, lo “stoccatore”, e dalla stagione 2022/2023 il perno difensivo, nonché secondo portiere, del comparto a 7. Covercianino da una vita, ora risiede a San Francesco di Pontassieve con la dolce metà Martina, che nel 2016 ha dato alla luce il piccolo grande erede Enea, seguito a poca distanza dalla meravigliosa sorellina Nora.  Oltre alla simpatia dei suoi soprannomi (l’ “Incontinente”, “Pausa-merda”, “Petanello”, il “Rosso”, il “Nivea”), porta in campo in ogni gara tutta la sua grinta smisurata, spesso pure troppa. Amante quindi dei cartellini, ma anche delle grandi sventole mancine dalla distanza. E’, e sarà sempre considerato, il primo vero difensore puro, amante del proprio ruolo, della gloriosa storia societaria… 

Stagione ’00-’01
GRAN MISSILI… MA CHE CARATTERINO…
Finalmente un difensore naturale amante del ruolo, anche se la sua prima stagione è assai contraddittoria. Tutto il buono visto in campo, si contrappone alle sue crisi caratteriali, al limite della decenza, che fanno di lui, l’infantile anello debole di un collettivo ormai d’esperienza. La prima delle 32 reti stagionali (davvero tante per un difensore!) non arriva al suo esordio con “le Cure”, ma alla seconda uscita, contro l’Atl.Machiavelli. 6 giornate di studio del calcetto, prima di esplodere un vincente missile terra-aria contro l’HerriBatGara, che salva la squadra! Si ripete contro il Comune, giocando la sua gara dell’anno: oltre a dirigere ormai splendidamente la difesa, sigla una roboante triplretta su calcio piazzato che vale la vittoria! Si ripetono ottime prestazioni: la Caldaia (4 goal, uno da calcio d’inizio!), la Zambra, l’FC Terzolle, s’inchinano ai suoi piedi. E’ nel ritorno che inizia la sua involuzione caratteriale… La squadra che proprio grazie a lui conquista i play-off, è a causa delle sue bizze che deve issare subito bandiera bianca. Litiga con i compagni, con gli arbitri, con gli allenatori avversari, persino con le strutture sportive che distrugge… Insomma un disastro che urge rimediare…
Stagione ’01-’02
E LA PORTA SI SOLLEVO’…
Eroico difensore titolare nell’anno della Promozione, risulta finalmente un giocatore equilibrato nonostante i suoi standard si siano leggermente abbassati. Molti i suoi meriti nel roboante 8-2 alla terza di campionato contro l’ArturoScorte. La squadra apprezza la sua maturità e quando si immola portiere contro i “MortiDiFame”, riceve come attestato di stima, la fascia di capitano. Nel big match, testa a testa, contro la Munda, realizza ben tre tiri liberi su tre, per un preziosissimo punto del pari!  Un gran goal al DramDrum in un girone di ritorno un po’ in sordina, ma la squadra è già contenta di vederlo finalmente calmo e sereno. Decisiva la sua prova contro l’FC Terzolle, così come contro Copacabana e ArciPadule… Addirittura migliore in campo, nelle ultime due gare che valgono la promozione… Sua, contro gli All Skars, una delle più belle e potenti punizioni di sempre: la palla, che centra il 7, alza letteralmente la porta da terra. Chiude con ben 23 goal in campionato ed un girone play-off giocato ormai senza più benzina.
Stagione ’02-’03
L’ “EROE FAVA”
Dopo un precampionato un po’ in sordina, inizia al meglio il campionato contro l’MCL QuintoAlto, siglando direttamente da calcio di inizio. Alla terza giornata, contro lo YellowStorm, è già leader indiscusso del suo reparto difensivo, che diviene impenetrabile e, grazie ad un gran stato di forma, sigla pure una roboannte doppietta. Il suo goal contro il CDP verrà elogiato più volte nel corso della teletrasmissione CALCETTO+ su Tele37. Il match dell’anno, per lui, è senz’altro l’ultimo del 2002, quello che lo trasforma in “EROE FAVA”! Dopo una lesione al crociato, che comporterà ambulanza, convalescenza e tutto il resto, rientra in campo arrancando prima della fine, e serve a Maschio l’assist d’oro per il goal che varrà 3 punti ed una classifica natalizia d’oro per i Giardini… Comunque più fava che eroe… Dopo la lunga assenza forzata tornerà contro il Figeva, giusto per scatenare una rissa che gli varrà il “4” nel pagellino… In un finale di stagione opaco lo salva la prova col FlyLine, quando segna, diverte, convince come ad inizio torneo. Proprio quella sera inaugura il bel gesto di radunare in cerchio i compagni per caricarli,  che si ripeterà fino alla sofferta salvezza matematica! Gloria improvvisa all’ultima giornata contro l’OlimpicaFirenze. I giornalisti di Tele37 lo proclamano giocatore più grintoso del match e gli fanno una lunghissima intervista… davvero memorabile… Meno memorabile, anzi inguardabile la sua Coppa Europa, dove arriverà a rimediare un  “3” in pagellino contro la Pelota… Il suo caratterino colpisce ancora…
Stagione ’03-’04 CARRIERA FINITA?!? Disastro totale! Nessuno vorrebbe vivere una stagione così disperata! Proprio nella stagione più difficoltosa della sua carriera (combina davvero ben poco), arrivano anche gli infortuni peggiori… L’ultimo dei quali potrebbe averne decretato la fine della carriera! Il primo stop lo subisce al ginocchio in precampionato, ma torna in tempo per la prima ufficiale contro i BalùBalù, che stecca di brutto! Un “4” anche generoso in pagellino, perché unisce agli obrobri del campo, quelle sue brutte tare caratteriali… e proprio nel giorno della sua centesima presenza in maglia a scacchi! Il suo anonimo girone d’andata sarà davvero doloroso per lui, costretto anche a subire traumi al di fuori del calcetto. Ci riferiamo alla scomparsa del compianto NonnoNello, colui che più di ogni altro lo capiva e lo aiutava… E’ davvero star fuori per l’ennesima squalifica, nella gara del lutto e del ricordo che i compagni vincono e gli dedicano! La situazione non migliora affatto col passare delle partite. Non lascia mai il segno, è nervoso, accusa vari fastidi fisici, contro la DinamoLosca, alle Sieci, è inguardabile, rischia l’epulsione mentre il papà in tribuna rimedia un’ammenda per pubblico violento! La settimana dopo, contro l’Ellera, è davvero ai minimi storici. Un suo inutile e plateale fallo di mano in area spiana la strada agli avversari… Nella stessa settimana l’infortunio… sul campo del calcio a 11… pare da subito gravissimo! Si parla di carriera finita, almeno per il calcetto. Gli auguriamo lo stesso un pronto rientro, ma anche una migliore forma ed una maggiore serenità.
Stagione ’04-’05 IL BOMBER DEI PLAY-OFF La sua carriera per fortuna non è finita e alla nona giornata di campionato fa il suo trionfale ritorno dopo il gravissimo infortunio, anche se inizialmente tra i pali come sostituto di Manetti. Il vero rientro in difesa sarà alla dodicesima, ma darà il via ad un susseguirsi di prestazioni deludenti, forse da mettere in preventivo dopo il lungo stop forzato. Non gioca mai troppo bene, ma segna molto più che in passato, complice la sua duttilità. Alla fine totalizzerà ben 13 reti in appena 12 incontri. Il momento più triste dell’anno è contro la CRALdipendenti COMUNALI ai Play Off, quando inscena un infortunio per andarsene a fare i suoi comodi. Fortuna che, perdonato dai compagni, rientrerà lasciando finalmente buoni ricordi. Prima il bel momento del suo 100esimo goal in maglia a scacchi, contro l’ArciLaZambra; poi la sua miglior partita dell’anno, contro “Decorazioni Innocenti”, a coronamento di una serie di esperimenti che lo vedono agire persino sulle fasce. Sarà lui il bomber dei Giardini ai Play Off con ben 8 reti … Davvero non male per un difensore…
Stagione ’05-’06
E’ NATO LO STOCCATORE!
E’ nato lo STOCCATORE… Finalmente Antonelli trova il giusto ruolo nella difesa dei Giardini. Spesso parte dalla panchina, subentra dopo pochi minuti come una sorta di arma segreta, ed inizia a far partire i suoi missili micidiali dalla distanza, ancor prima che l’avversario possa prendere le misure. Oltre alla grande stagione da leader della difesa, in 34 incontri, segna la bellezza di 33 reti, una media da bomber… Solo Lamioni e Bandini segnano di più! L’ottimo avvio di stagione gli vale subito il Trofeo Uomo-Squadra che, cavelleristicamente, Maschio infortunato, gli gira ad inizio campionato contro l’Axa Sim. Davvero devastante nei match contro il Giaguaro (segna due bolidi dalla distanza dopo aver annullato la forte punta avversaria) e contro la Corazzata Potionkin, quando sigla un’altra doppietta ed uno dei due missili è veramente una chicca da non dimenticare (incrocio-palo goal da centrocampo)… Resta a lungo il più in forma dei suoi, dirigendo egregiamente la difesa. Nell’amichevole contro la Stella Beige, si affaccia per la prima volta a bordo campo la dolce metà Sonia… Altra cura che gli farà benone… Ed altra prestazione impeccabile. Purtroppo nel momento più difficile del team, ad inizio 2006, durante la striscia di sconfitte da record, conosce anche lui, anzi, soprattutto lui, momenti davvero bui, sia di forma che di cervello… In particolare contro l’AC Spartak Rossini ed il Giaguaro, attraversa un momento davvero irritante, in polemica con tutti i suoi compagni, rivelandosi dannoso più che utile… Fortuna solo che è una nuvola passeggera… Non a caso i Giardini tornano alla vittoria contro il Gatto Party, grazie anche alla sua miglior prestazione stagionale: tripletta d’autore e direzione del riperto difensivo impeccabile. Anche nel Trofeo Estivo CSEN contro il Gruppo Sportivo Grassina, sfodera una prestazione magistrale, contro uno dei migliori attaccanti del girone. Sfortuna vuole che l’arbitro maledetto della semifinale con il Buratti, gli mostri un cartellino rosso davvero ingiusto, che non gli farà giocare la meritata finalissima. La società è comunque fiera della sua mancata reazione violenta in quella circostanza e soddisfatta di aver creato un vero uomo di sport, da un ingestibile giocatore burrascoso!
Stagione ’06-’07 SINDROME DI IMMANE “DEFICIENZA” Proprio nell’anno in cui è più che evidente quanto possa influire in positivo il suo apporto tecnico alla squadra, torna a deludere con continue bizze infantili superando davvero il limite della sopportazione. Dopo un ottimo precampionato (grandiosa soprattutto la gara contro il Punto Atletico) ed il Trofeo Uomo-Squadra ricevuto ad inizio torneo per la grande condizione fisica, molto presto, già alla quinta giornata, inizia a far parlar di sé solo in modo negativo. Il suo 140esimo goal personale all’Atletico Fatica davvero non basta per riscattare una delle sue peggiori prestazioni di sempre… Sconcentrato, goffo, sbadato, sbaglia praticamente tutto. Poche gare dopo, nello scontro diretto con la Pasticceria che vale il primo posto,  sono 3 sue “minchiate” che tramutano un 1-0 per i nostri nell’1-3. Non pago se la prende con i compagni, li innervosisce e palesa un’evidente mancanza di voglia e di rispetto delle regole. Contro il DeSpar diventa addirittura ridicolo con le sue perle di saggezza del dopo-partita dopo averne combinate di tutti i colori in campo, dopo aver meritato il rosso e la furia dei compagni per autentiche sceneggiate da cottolengo. L’uomo Antonelli riemerge con la Piazzetta e, non a caso, segna un goal su punizione tra i più belli della stagione, ma è un fuoco di paglia: con Allanon e CCVC tornano a fioccare i “4” in pagellino… Goal sulla coscienza, sceneggiate da oscar, ordinari minuti di follia che costano pesanti sconfitte alla squadra. All’ultima giornata col Barcollo giganteggia in cabina di regia come vice-Maschio e tutti si chiedono se la crisi, quest’anno lunghissima, sia davvero alle spalle. Niente da fare. Alla prima dei Play-Off contro l’Easy Market dà il peggio di se’. Le discussioni tragi-comiche in campo col capitano assumono toni accesissimi ormai insostenibili e la società decide di metterlo fuori rosa, salvo poi ripensarci nel week-end per cause di forza maggiore (rosa ridotta ai minimi termini). La strigliata più grande del solito gli giova e non poco. Alla seconda giornata, contro lo Sportingarno, gioca la sua miglior gara stagionale, tanto da far gridare alla possibile esistenza di un gemello. Assist alla Riquelme, tripletta micidiale, gran voglia, stavolta è restato a casa Mr.Hyde ed è arrivato a l campo il dottor Jeckyll. Peccato che, tornata la testa, inizino a mancare le gambe ed il suo finale di stagione sfumi in chiaro-scuro… Alla festa di fine anno riceve il “Premio Fedeltà Nonno Nello”, che per lui ha un valore davvero speciale… Tutto si può dire tranne che non sia stato presente al campo… E’ l’unico con Lamioni ad aver giocato tutte le gare del campionato: chiude con 37 presenze, 30 goal e tanti (speriamo di testa) margini di miglioramento.
Stagione ’07-’08 STAGIONE AL RIBASSO Un uomo, un paradosso. Nella stagione in cui i Giardini si aggiudicano il loro primo storico scudetto, lui attraversa il momento più opaco da quando indossa questa maglia. Già i numeri parlerebbero da soli… Con una media di un goal ogni 2 partite (bassissima per lui) ha disputato una stagione nettamente al di sotto dei suoi standard, con tante, troppe prestazioni insufficienti. E dire che l’inizio è di quelli col botto: precampionato, c’è il “Tutto Cuore”, lui giganteggia al centro della difesa, segna con un gran mancino al volo e regala un assist di tacco per Lamioni che passerà alla storia. Passa solo una settimana e, complice la sua ottima preparazione atletica, gioca la sua miglior prestazione stagionale contro il Pro-Evolution Team. E’ la sua 200esima con la maglia dei Giardini, prima sposta la porta con una bomba da paura, poi segna su punizione esultando col classico “vieniiii”, per poi finire eroico addirittura in porta. Peccato che la sua stagione da ricordare finisca qui, o quasi… Alla prima di campionato contro i “Figli del Bastardo” viene letteralmente ridicolizzato da un pur modesto avversario diretto ed il trend, anche nelle gare seguenti, non sarà mai trascendentale. Quando arriva il “Tutto Cuore”, memori del precampionato, ci si aspettano solo grandi cose, ma arriva un cartellino rosso per una rissa scatenata a difesa di un compagno. Il girone di ritorno è addirittura peggiore: una triste collezione di 5, polemiche, borbotti alla ricerca della voglia perduta. L’unico sussulto di rilievo, e meno male, proprio nel match scudetto contro il “Tutto Cuore”, ancora loro, quando gioca una gara impeccabile dal punto di vista difensivo ed ha tanti meriti sui 3 punti vitali conquistati, seppur il suo nervosismo cronico abbia rischiato di compromettere il tutto in alcune fasi del primo tempo. Non pervenuto in Golden League, il suo rendimento ha trovato un guizzo finale nel torneo estivo della festa bianco-verde di Castello, soprattutto nel match contro il “Campino”, quando marca un ex-giocatore del Parma, e non gli fa praticamente veder boccia… Anche fuori dal campo poteva far meglio… Una delusione non averlo alla premiazione dei Giardini all’Otel RistoTheater…
Stagione ’08-’09
COL TORTUGA SI FA PERDONARE
Nona stagione con la maglia dei Giardini, 37 presenze, 25 goal e prestazioni un po’ altalenanti. Il suo momento magico lo vive nel girone d’andata del campionato, in particolar modo nelle due vittorie rosso-gigliate contro “FaBuca” e “ASD Toscana”. Contro i primi, nel big match d’alta classifica, una volta tanto non perde la testa, gioca solo ed esclusivamente per la squadra e, altruista, arriva ad appoggiare ad un compagno meglio piazzato un calcio di punizione dal limite… Cose mai viste… Ancora meglio contro il Toscana, quando finalmente si decide a sfoggiare il top del suo repertorio difensivo, annullando ogni tentativo avversario con ottima scelta di tempo e con immane grinta. Il campionato proseguirà poi tra alti e bassi dovuti, secondo lui, alla poca competitività dei match, al suo sentirsi appagato. Torna coi piedi per terra di botto in Golden League, nella disastrosa prestazione contro la celebre “Forca”. Dopo aver combinato di tutto, innervosito sia dalla difficoltà del match, che dall’atteggiamento degli anti-sportivi avversari, inizia un’inguardabile personalissima caccia all’uomo, costringendo i compagni ad auto-espellerlo. Sue le maggiori responsabilità della sconfitta. Ma, a testimonianza del suo grande attaccamento alla maglia, pentito, si ripresenta il match successivo contro la Tortuga con enormi motivazioni e sfodera la sua miglior prestazione stagionale. Il suo primo tempo è da registrare per riproporlo nelle scuole di calcetto. Concentrato, deciso, rapidissimo, mai un’alzata di gomito, un’uscita fuori dalle righe e, quando sale, è devastante. Il goal del 3-1 poi… una vera perla balistica al volo da centrocampo. Era da annullare, perché la palla era oltre l’out laterale, ma l’arbitro non se l’è sentita, e lo capiamo… Da vedere e rivedere… Uno dei goal più belli della storia giardiniana. Durante il torneo Bianco-Verde, contro il CentroMeccanica, festeggia il 200esimo goal con la maglia dei Giardini. A fine stagione, cosa per lui più che gradita, la squadra gli consegna il Premio Fedeltà “Nonno Nello”, per le 37 presenze collezionate, qualcuna in meno di Maschio e Lamioni, che, per regolamento interno, non potevano riceverlo.
Stagione ’09-’10 POCHI LAMPI PER LO ZIO TOM Poco presente in campo, rispetto ai suoi standard, per il tanto tempo trascorso negli States, non vive certo una stagione di alto livello, soffrendo soprattutto la scarsa continuità. Non pervenuto in precampionato, poca roba anche ad inizio torneo, comincia a dar segni importanti di sé all’ultima giornata dell’andata, protagonista assoluto della vittoria storica sull’Easy Market. E’ lui l’immane muro di cemento armato che annienta con fare mostruoso ogni affondo dell’Easy Market in un finale davvero da infarto. Una prestazione da lacrime di commozione che vale l’8,5 in pagella… e ci si chiede dove fosse stato fino a quel momento. Il resto del torneo, tuttavia, è avaro di emozioni. I primi goal per lui arrivano addirittura a girone di ritorno inoltrato, nell’unica altra grande prestazione che può vantare, contro il Tortuga. Altra sparuta perla nel deserto, la sua gara di Golden League, all’ultima giornata, contro l’AC Qprel, appena rientrato dal lungo soggiorno in America… Ci si chiede come possa essersi presentato in forma così smaliante dopo due mesi di inattività… Ma il buon rendimento è altalenante, Nell’esperienza a 7, l’unica vera partita ai suoi livelli, è quella dei famosi gridi “ahhhh” ad ogni stacco imperioso di testa, contro lo Sporting La Beppa, quando può vantare enormi meriti sul risicato 1-0 finale. Completamente disastroso invece, una settimana dopo, in semifinale contro il Fides, quando sbaglia un rigore che avrebbe tenuto in vita le speranze dei Giardini, penalizzati per il resto da una sua serata davvero “no”… Chiude la stagione con 10 reti, record si per lui, ma in negativo…
Stagione ’10-’11
EFFETTO AULIN:
LE BOMBE DELL’ “INCONTINENTE”
Prima parte di stagione senza acuti di rilievo, se non l’importante conseguimento a Natale (amichevole col SanGiusto) del Trofeo Uomo-Squadra invernale a testimonianza di un rendimento di livello, nonostante le continue assenze. Nel girone di ritorno il trend non cambia in quanto ad affidabilità e disponibilità. Festeggia le 300 presenze contro la Samminiatese Pozzi, ma con una prestazione scarsina, ovvia per chi frequenta il campo ormai avanza tempo. L’unico vero acuto, la sua perla stagionale, arriva due settimane dopo, contro la Marzocco, ed è finalmente “9” tondo in pagellino. Tre goal siluro da fuori (ed un palo) che un giocatore normale non realizza nell’arco di un intero campionato… Tra questi ci sono il goal del 3-3 e quello del sorpasso (4-3)… Lo ribattezzano “Effetto Aulin”, perché ha la capacità di scacciare il mal di testa del team, dovuto al vocio altisonante di un rumoroso quanto bizzarro allenatore avversarsario, che si acquieta sempre più, ad ogni sua stafilata balistica… Dopo un campionato da unico guizzo, si presenta però in formissima alle finali ed è assoluto protagonista. All’esordio con il Botwana i Giardini hanno vita sin troppo facile soprattutto grazie al suo strapotere difensivo. Non paga entra anche nel tabellino marcatori, seppur con un goal non troppo sportivo… La settimana dopo, contro il Vinandro, arriva il secondo “9” tondo stagionale. L’ “incontinente”, come amano appellarlo i suoi tifosi, sfodera un’altra prestazione mostruosa. Da sicuro assente per motivi lavorativi, arriva al campo in extremis e assurge da subito a vero salvatore della patria. Amante dei campi pesanti, di fango e gomiti alti, si sente a suo agio nell’inatteso pantano del “Malta”… Pronti via e si dimostra l’unico in grado di correre, palleggiare, duellare, su un terreno davvero impossibile. La sua prova tutta grinta e sostanza diviene vero oro colato quando su tiro libero realizza il pareggio, il goal numero 230 in carriera. Quando sempre dal dischetto degli 11 metri porta sul 2-1 i Giardini, l’oro colato diventa platino. Non pago nella ripresa, quando ha la palla per il tris, fa tre su tre, percentuale realizzativa del 100%, un monumento vivente, che tiene vive da solo le speranze di qualificazione del team. Bella anche l’iniziativa, la settimana dopo contro la Longobarda, delle magliette polo realizzate con logo e nome, nella stamperia dove lavora. L’unico momento no delle finali, purtroppo è decisivo, quando sbaglia il suo personale rigore nella serie di penalties, ai quarti di finale contro l’ “Antico Toscano”. Alla festa di fine stagione si aggiudica ancora una volta il Trofeo Uomo-Squadra, per la media voto periodo di 6,60! Fosse stato più presente… Solo 21 presenze stagionali per lui, condite da 17 goal… Numerucci…
Stagione ’11-’12
SCHERZO DA PRETE, FIGURACCE E
ANNUNCIO DELL’ADDIO
Stagione al ribasso per lo storico difensore del team, iniziata con una gran prestazione (l’unica stagionale in verità) in precampionato contro l’Easy Market (mega-gara difensiva ed euro-goal dei suoi, da distanza siderale), proseguita con tante gare senza acuti di rilievo (anzi, con qualche deficit importante) e terminata a sorpresa, addirittura con l’annuncio clamoroso dell’addio. Del suo campionato, da ricordare il goal del 15-4 all’ITP Klan, perché vale il +800 nella differenza storica del club; ma anche purtroppo il suo imbarazzante scherzo, di cattivissimo gusto, proprio alla vigilia del big match contro la Dinamo Losca, quando, sanissimo, annuncia lo rottura del legamento crociato, solo per il gusto di deridere i malcapitati compagni, gettando l’intero ambiente nel panico. Sarà un caso, ma la squadra cade sul campo, dopo 10 gare da inbattuta… Un goal storico anche alle finali, quando sigla il 3500esimo della storia societaria, giocando una buona gara su Papola, contro la Longobarda… Ma anche lì, un brutto cartellino rosso, nel match decisivo contro il Sorgane, che di fatto, costa l’eliminazione ai Giardini. Doppia ammonizione per fallo omicida su Mordini e parata di mano sulla linea di porta. La squadra resta in cinque effettivi e capitombola. Anche nella memorabile trasferta di Verona, non che si comporti come si deve… Dopo aver quasi “violentato” la sorella el capitano (:-), ruba un oggetto caro ai nostri amici, che ci avevano ospitato con tanto calore… Insomma un’annata buia, che forse sta alla base del suo annuncio shok di fine stagione, quando comunica di voler appendere le scarpette al chiodo. Annuncio in realtà poi ridimensionato, visto che sarà semplicemente out dal giro dei titolari e fungerà da prima riserva, per dedicarsi completamente al suo amato calcio a 11, senza abbandonare del tutto un gruppo di amici che adora.
Stagione ’12-’13
UOMO-SQUADRA PER SCOPATA
Dopo l’annuncio dell’addio, ritrattato poi in auto-retrocessione a riserva, gioca solo 10 gare impreziosite comunque da 5 goal. Nonostante le presenze col contagocce, trova però il tempo di togliersi qualche soddisfazione, grazie alla buona continuità di rendimento, come la conquista del Trofeo Uomo-Squadra invernale assegnatogli dopo il match d’andata col Polcanto, o, ancor più sentita, la vittoria del Trofeo Uomo-Squadra primaverile, conquistato grazie al “9” in pagella ottenuto nella memorabile trasferta di Verona, quando riesce a vendicare la sconfitta dei Giardini sul campo contro i Baruconi, finendo sotto le lenzuola di “Mary Per Sempre”, la medico sociale del team, non che sorella del glorioso capitan Steps. Uno smacco agli amici gemellati, che vale più di cento vittorie… Da “Rosso Boia” ricercato in tutti i vicoli scaligeri per le pessime figure dell’anno prima, si inginocchia davanti a capitan Steps ai piedi del Bentegodi, ottiene il condono dei peccati e la rinuncia all’annunciata “caccia al rosso” di mezzanotte, per poi colpire senza pietà la figura barucona femminile per eccellenza… Cin cin butei cin cin butei cin cin butei cin cin…
Stagione ’13-’14
LA PEGGIOR STAGIONE DELLA CARRIERA
Altra stagione da prima-riserva auto dichiarata, con un po’ più presenze (16) e sempre pochi goal (7)… Questo non vuol dire che non viva a pieno il mondo Gvl in tutte le sue altre sfaccettature. E’ tra i pochi impavidi nero-aracnio infatti che durante la pre-season hanno il coraggio di sfidare sul ring il noto pugile Adriano Nicchi, ed è presente, quando possibile per il lavoro, alle cene, alle trasferte europee e agli eventi più importanti organizzati dal team. In campo però non lascia affatto buoni ricordi… La sua peggior prestazione stagionale la vive alla prima giornata contro il Sorgane futuro campione, quando la squadra perde allo scadere, proprio per colpa della sua schizzofrenia violenta e bisbetica… In tale occasione il pagellino ci va giù davvero pesante… In una stagione disputata in modo discontinuo, disordinato, sottotono e sempre fuori allenamento, in cui trovare tracce positive di lui davvero è impresa ardua (rimedia un rosso persino nella goliardica tournée di Verona e esordisce completamente ubriaco al Biancoverde di Castello…), il ricordo di campo più bello è quando si reca in sede CSEN a ritirare la Coppa per il secondo posto in Golden League… trofeo di fatto un po’ anche suo se si pensa alla bella vittoria per 8-7 sulla Losca, che lo ha visto per la prima volta protagonista fianco a fianco a un certo Francesco Flachi. Nella sua lunga carriera un’emozione simile mancava…
Stagione ’14-’15
EFFETTO FIDANZATA E FRASI STORICHE…
Alti e bassi continuano a caratterizzare il suo rendimento… La prima parte di stagione atleticamente è infatti disastrosa, se si esclude la bella prova personale al “Corri la Vita”. Al campo si presenta con discontinuità, partecipa alla spedizione di Verona ma si fa espellere tra le polemiche dopo una prestazione zeppa di erroracci. In campionato va anche peggio… Col Bellavita è un disastro… Una di quelle serate dove non ne imbrocca una, litiga con avversari, arbitro, compagni, come una bisbetica impazzita e, proprio allo scadere, con un mani in area sciagurato, rimette in partita gli avversari… La settimana dopo, rosso nel big match col Macchessegrullo, con la squadra che naufraga e lui che se ne va senza manco salutare… Per ammirare un suo reale risveglio tocca attendere il girone di ritorno… Sarà un caso ma compare la nuova fidanzata Martina e di colpo sembra più sereno. Con la Rubino tornano i goal, la rocciosa fase difensiva, la giusta concentrazione… Anche se permangono atteggiamenti discutibili tipo… “il pallone è quello arancio… l’hai portato te… che non lo riconosci…?”. Dopo la mitica trasferta giardiniana a Londra, sponda Tottenham (con la memorabile scena del “finger in ass” durante un escursione), col Bellavita prosegue il buon trend pur facendosi parare un calcio di rigore. Ma è col Macchessegrullo, nel momento più sentito e importante, che tocca l’apice stagionale. La sua prova in marcatura su “BomberChieccucci” è davvero da lacrime di commozione. Si francobolla su di lui per tutto il match, senza uscire mai, trovando il tempo di portare in vantaggio i Giardini. Gli avversari, imbattuti fin qua, lo patiscono talmente tanto da ricoprirlo di insulti (anche divertenti, tocca dirlo…:-), sul loro profilo facebook, dove viene preso di mira per settimane… Ancora contro di loro, in Top League Provinciale però, a seguito di un’altra prestazione eccezionale in marcatura su Checcucci e Picchioni, ancora impreziosita da un goal decisivo, risulta la vera bestia nera del Macchessegrullo. A fine match, con fare un po’ anti-sportivo, ma da comprendere viste le tante offese ricevute, esclama la frase che passerà alla storia “Foloooo!. Vai a fare le pagelle vai, su quel sito di merda…”, e lanciando il pallone addosso al loro presidente “tieni la palla vai… stasera non l’hai mai vista…”. Da quella sera, per mesi, il profilo face-book del Macchessegrullo non ha proferito parola… Spenti i riflettori. Mentre lui si gode anche il secondo posto provvisorio in classifica cannonieri delle finali… Dalle stelle alle stalle, come gli capita spesso, chiude la sua TopLeague rimediando un rosso diretto contro il Grassina, e rovinando di conseguenza una delle più belle partite stagionali della squadra. E’ comunque, con Zatteri, il miglior marcatore giardiniano di Top. I tornei estivi vanno abbastanza bene. La sua serata DOC la vive coi Cimotti, sia per le belle sassate da fuori, sia per la prestazione, sia per come trionfa alla NutellataGvl e al torneo di DART… Bene anch contro i “Disagiati”, quando segna, su rigore, la rete numero 4200 della storia societaria. La serata no arriva invece contro l’AC Colonnata, a “7”, quando cambia il modulo della squadra risultando il peggiore ad interpretarlo, il tutto nella solita serata di crisi schizzofreniche coronate addirittura dall’atterramento selvaggio di un compagno di squadra, seguito perfino dall’ormai storica frase: “Brogi, che cazzo fai?”… Comunque nel suo discreto finale di stagione risulta il miglior marcatore Gvl sia nel torneo a 7, che al “Biancoverde di Castello”. A fine stagione però, durante l’ultima festa giardiniana, il trofeo che gli spetta è un premio tutto nuovo e non poi così ambito… Il “cucchiaio di legno GVL”… Destinato al giocatore in rosa più cattivo… E lui non ha eguali… 9 cartellini, di cui 3 rossi… Eguagliato persino lo storico record Dimita… La fidanzata, che ne ha ridestato la verve, ora dovrà anche calmarne gli ardori…
Stagione ’15-’16
ENEA E LA BORSA IN MATERNITA’
La sua stagione entra nel vivo quando, nel pre-partita del match d’andata contro l’Atletico Crociato, annuncia alla squadra che diventerà babbo! Seguirà una bella vittoria sul campo, in cui sarà chiamato anche a qualche minuto eroico tra i pali… Poi tutti a festeggiare il grandioso evento all’Aviazione!! L’emozione per l’imminente paternità, in campo non si nota: oneste prestazioni si susseguono, con qualche evento da ricordare, come la sua 400esima in Gvl contro i Disperati, e, solo una settimana dopo, il suo 300esimo goal in carriera nella sua pregevole doppietta contro il LotoFC. Due sassate da fuori da paura… Decisamente più anonimo il suo girone di ritorno, con kili su kili che si accumulano ed il nuovo soprannome ch compare sui pagellini… “Moby Dick”… Il picco più basso a margine della bella vittoria GVL contro il Vanga, quando, non pago dei diversi goal rivali sulla coscienza, si fa espellere per uno “stronchino” alle dita di un avversario, come ama definirlo lui… Salta Roma per il momento particolare in famiglia, alti e bassi in Top League, poi finalmente arriva l’evento dell’anno, e non si parla certo di calcio giocato… Anche vero che i Giardini sono in campo quando accade, precisamente impegnati al Bianco-verde contro il Rifrdi 78… E’ proprio durante la gara che il piccolo Enea viene alla luce… Con l’emozionantissimo babbo che si era presentato in maternità con la borsa dei Giardini, tante volte fosse riuscito a venire al campo… Un attaccamento ai colori immane, che chissà quanto durerà ora che la famiglia si è allargata…;-) Il Rifredi gli porta bene anche in campo, perché proprio contro di loro, durante un’amichevole estiva, gioca la sua miglior gara stagionale… E’ una delle rare occasioni in cui i Giardini vincono il derby, ed il 3-2 è reso possibile dalla sua folgorante doppietta… Due siluri da fuori come quelli che lo resero celebre… Un importante sublime richiamo alle sue grandi doti di stoccatore, per non vivere solo di ricordi…
Stagione ’16-’17
UNA CASA SENZA TV
Da vero evergreen, di nuovo grandissimo protagonista dentro e fuori dal campo, seppur con gli alti e bassi che caratterizzano tutto il suo bipolarismo calcistico sin dal precampionato, dove si va dalla splendida prestazione sfornata contro l’Herta Vernello, al pesante rigore fallito contro l’Autoscuola Chiti, che costa la sconfitta… Nel quarto glorioso campionato vinto dai Giardini, certo non manca il suo zampino. Eroe assoluto della vittoria per 4-1 sull’FC Fardella, che affronta da assoluto migliore in campo. Annulla il forte bomberVannini, pesca il goal del pari Gvl con un siluro dei suoi e impartisce a tutti esperienza, umiltà e mestiere. A vederlo, con quella pancetta da pensionato, davvero non lo si direbbe ancora in grado di simili serate di gloria, ma lui è sempre pronto a smentire. Passa solo una settimana, e nella storica affermazione per 2-1 sul Loto, è di nuovo super. Annichilisce gli spauracchi Misu e Campanile, infonde a tutti sicurezza e inaugura un’umile e vitale gestione del minutaggio tutta sua… che dovrà far scuola… Di uno che pensa alla squadra più che a se stesso… Purtroppo, nonostante l’innata grinta, lo stato di forma approssimativo a volte pone di fronte al rovescio della medaglia… Nel girone di ritorno tocca il picco più basso della sua stagione con la pessima prestazione contro i Pumas, ma in questo periodo la squadra gli perdona tutto, poiché torna ad essere assoluto protagonista fuori dal campo… Di lì a poco, più precisamente prima del match vittorioso contro il Sant’Ambrogio (in cui agisce addirittura da portiere…), annuncia al popolo Gvl che, nonostante la tenerissima età di Enea, Martina aspetta già un secondo erede… In quella casa forse non c’è la televisione. Scherzi a parte, enorme coraggio per lui, mastodontica gioia e immenso orgoglio nel popolo Gvl, che continua ad ingrandirsi. Da calciatore esperto quale è, sa quando è il momento di determinare e sforna la sua miglior prova stagionale proprio la sera del match scudetto contro il Loto, ancora una volta controllando splendidamente Bomber Misu e, soprattutto, trasformando con gran freddezza quel rigore… dopo il quale gli avversari dicono basta e i Giardini possono iniziare a festeggiare… Anche dopo il torneo, nella TopLeague provinciale (nella quale risulta miglior marcatore Gvl), è uno dei pochi giardiniani a produrre ancora applausi importanti. Immensa soprattutto la sua storica tripletta al Sorgane, a margine di un 5-5 che racconterà anche ai nipotini… Va peggio al Torneo Biancoverde, che inizia con un suo sciagurato penalty fallito, che pesa come un macigno su risultato e qualificazione finale… Pessimi ricordi anche della prova contro l’Herta Vernello… Una serata davvero storta che verrà ricordata per il massacro psicologico che infligge al malcapitato Untaru, bersaglio di turno… A fine tornei però vanterà un incredibile primato, risultando il giardiniano in assoluto più presente sia al Biancoverde, che al “Senza Fiato di calcio a 7”. Davvero non male per uno di 36 anni, che abita a 30 kilometri, con un bebé per casa e la moglie incinta. Sangue giardiniano nelle vene, c’è poco da aggiungere. Non a caso, alla festa di fine stagione, con la bellezza di 36 gettoni stagionali, riceve l’amatissimo (in particolare da lui) Premio Fedeltà – Trofeo Nonno Nello. Ora compri la telivisione a casa.
Stagione ’17-’18
NORA E’ LA PRIMA DI TANTE EMOZIONI
Indimenticabile il suo inizio di stagione… Il goal più importante infatti arriva subito, l’8 di settembre, quando nasce la meravigliosa secondogenita Nora. La famiglia ora numerosa e le tante responsabilità di padre, non intaccano però minimamente il suo amore per il Gvl, visto che sarà tra i maggiori protagonisti più o meno in tutti i momenti della stagione. Nel suo bel girone d’andata spiccano la gara d’esordio contro l’FC Mugnone, giocata alla grande a dispetto dello stato di forma sempre più precario e condita con l’euro goal del parziale 3-2, in assoluto il più importante del match; e la gara contro l’FC Disperati, la sua prima da portiere… Prima di una lunga serie visti i tanti infortuni accorsi ai padroni del ruolo. Vederlo giganteggiare tra i pali, a mani nude, contro avversari così blasonati, riempie davvero d’orgoglio tutto il popolo Gvl. Di tutt’altra caratura la figura piuttosto cacina contro i Pumas, in una serata in cui regala goal a ripetizione ai rivali, ma quando c’è qualche kiletto in più, contro avversari così veloci, può capitare… Glissando sul rosso diretto alla prima giornata contro FC Mugnone per una scazzottata, si rifarà ampiamente nel suo ottimo girone di ritorno e soprattutto nella sua gara dell’anno, quella da “9” tondo in pagella contro il Loto. E’ la serata in cui dopo aver marcato egregiamente i fortissimi attaccanti rivali, si sacrifica per la patria sostituendo Viappiani infortunato tra i pali… Due-tre parate di quella gara, decisive per il risultato, restano ancora oggi nella leggenda… Ma le sue prodezze in campo sono niente rispetto a ciò che fa fuori. E’ lui che accompagna l’amico all’ospedale e passa quasi tutta la notte al suo fianco. Un esempio davvero per tutti. Quanto al campo però, verso la fine del torneo, torna d’attualità il suo stato di forma un po’ dimesso… Inizia a pretendere di giocare senza correre, come nella disastrosa gara contro il RioGallegos, e i compagni iniziano a preferirlo quando si immola tra i pali per l’emergenza, rispetto a quando fa il giocatore di movimento senza muoversi… Finirà comunque il torneo da giardiniano più presente, che è davvero tanta roba per un padre di due bimbi piccoli, che sta pure ben lontano da Firenze… Il suo miglior momento alle finali, lo vive nella gara Golden contro l’ASD Oba Oba, in occasione della vittoria che regala ai Giardini gli ottavi di finale. Giocando, e divinamente, da portiere, dopo un’infinità di prodezze, si prende il lusso di siglare un rigore in un momento assai decisivo e di sfornare addirittura l’assist per il 9-3 finale… Una roba che ricorderà a lungo… La voglia di fare il portiere purtroppo però è altalenante ed in continuo calo… Quando si accorge che i titolari del ruolo non rientreranno, non fa proprio i salti di gioia… In amichevole a Castello contro “Atto di Forza” palesa il suo malcontento decidendo di fatto che i Giardini perderanno l’incontro… Fortuna che solo una settimana dopo, alla sua maniera, chiede scusa, si ricrede e giganteggia totalmente all’esordio in Virgin Cup contro la Nuova Dentale. E’ incredibile come riesca ad autoconvincersi dei propri mezzi e a passare da gare inguardabili a vere e proprie imprese eroiche. Dopo ennesime parate da urlo, proprio allo scadere, è lui che si prende l’immane responsabilità di calciare la punizione dal limite che scatenerà le grida di giubilo della torcida giardiniana. Un momento topico della stagione, un’esultanza davvero incancellabile. Prestazione meraviglia che riesce incredibilmente a ripetere nell’arco dello stesso torneo, contro il Casablanca. Anche in quel caso miracoli tra i pali e gesto balistico da urlo su punizione… Purtroppo stavolta senza vittoria finale. Finirà la stagione come terzo giardiniano più presente, 35 gettoni, davvero un gran traguardo vista la sua attuale situazione… Purtroppo però, a causa del cartellino rosso e dei tanti gialli ricevuti in stagione, i compagni, alla festa finale, gli confezioneranno il “Cucchiaio di legno GVL”, il premio che notoriamente va al giardiniano più cattivo…
Stagione ’18-’19
IL NUOVO PRESIDENTE, IL MATRIMONIO E LE ALLUCINAZIONI…. 
Colma di eventi che lo riguardano la stagione numero 19 della sua storia giardiniana, anzi stracolma se pensiamo che, per sua scelta, non è neanche più un titolare del team… Proprio questo è uno dei motivi che, ad inizio stagione, spinge la società ad eleggerlo terzo storico presidente del club, affinché continui ad avere un ruolo, e che ruolo, all’interno del suo storico gruppo di amici. Il nuovo presidente succede a Bandini, dopo 11 anni di successi, così come erano stati 11 gli anni da presidente di Zatteri. Ecco perché i suoi compagni augurano a lui almeno 11 anni di successi e soddisfazioni. La sua prima mossa, stra-condivisa da tutto il popolo Gvl, è iscrivere la squadra ad un campionato cosiddetto “Easy League”, ovvero vietato a tesserati Figc di qualsiasi tipo… Un modo per tornare ad essere competitivi nonostante l’età media ormai elevata… Un modo per tornare a divertirsi insomma. In campo lo vedremo soltanto 14 volte, in concomitanza con emergenze di uomini in rosa, condite però da ben 10 goal… Andare in doppia cifra quando giochi dietro e spesso pure in porta, non è roba per tutti. Se in campo si vede più di rado, le sue presenze sono invece come al solito assai assidue nelle iniziative fuori dal campo… Già in periodo di precampionato ad esempio, è tra i cosiddetti eroi di Baviera, coloro cioè che accompagnano l’amico Gino a festeggiare il suo 40esimo all’OktoberFest… Uno dei momenti stagionali in cui, ovvio, dà il meglio di sé. In campionato regala la prima perla balistica in occasione della vittoria per 5-2 sul SanGaggio… Il goal su punizione che segna in tale evento è seguito da due minuti di applausi a squadre unificate. Da sinistra, in classica posizione davvero innaturale per un mancino, fa partire un bolide con traiettoria pazzesca, che lascia tutti i presenti a bocca aperta. Si tratta certo di uno dei goal più spettacolari dell’intera storia giardiniana. Il SanGaggio gli porta particolarmente bene, perché anche nel girone di ritorno finisce per purgare divinamente e ben due volte il loro estremo difensore… Nell’occasione due tiri liberi a rischio amputazione per il malcapitato portiere rivale. Due missili che permettono ai Giardini di acciuffare un prezioso pareggio, utile per conservare un punticino di distanza dalla vetta. Sempre nel girone di ritorno vive un’altra serata di gloria assoluta difendendo la porta dei Giardini (seppur chiamato in extremis) contro il Carabè… Due rigori a segno in tale occasione, davvero un bel modo per festeggiare con i suoi compagni la gara numero 500 con la maglia Gvl, un evento che sarà tributato a dovere, poche settimane dopo, con una partecipatissima grigliata a lui dedicata nel terreno del Patron (celebri i suoi discorsi alticci durante tale evento…). Altra serata da incorniciare nel suo folto calendario di ricordi, è certo quella della partita contro il Real Vaginad, quando consegna ai suoi compagni di squadra le partecipazioni per il suo imminente e attesissimo matrimonio con la dolce metà Martina. Ma la sua gara top del campionato arriva giusto due settimane dopo, alla penultima giornata del torneo, quando con il presidente a difesa dei pali, la squadra compie una storica impresa… Battere con un memorabile 8-2 la blasonata compagine del Dram Drum. Non pago delle prodezze a ripetizione che sforna tra i pali, si prende la briga di trasformare anche qui un tiro libero impressionante… Passata alla storia, in tale occasione, la sua celebre frase mentre si appresta a calciare… “Non cambiate portiere, non importa quando calcio un tiro libero io…”. Un personaggio così non può che essere adorato dal popolo Gvl, che gli tributa uno degli addii al celibato meglio riusciti di sempre… La squadra lo veste da “cazzo” e lo porta ad Amsterdam per 4 giorni in cui succede di tutto… Non rinuncia a nulla, si gode tutto quello che il weekend olandese può offrirgli e all’insegna della più sfrenata goliardia finisce per ingerire roba allucinogena che gli farà vedere draghi volare tra i canali della città… Seguirà una morte apparente perfino un po’ preoccupante, seguita da un’acclamata e plateale resurrezione, fino addirittura alla gloria del VondelPark, dove cioè, nonostante le ore precedenti dedicate al più sfrenato automassacro fisico e morale, propizia il primo goal dei Giardini con un siluro da centrocampo, nella prima storica gara internazionale del team. Il mondo Gvl non cesserà mai di ringraziarlo per come ha interpretato e vissuto un’esperienza del genere… Al ritorno non sorprende solo il fatto che sia ancora vivo, che è già tanta tanta roba, passano si e no 10 giorni e lui sforna addirittura la sua miglior prestazione stagionale, che gli vale un “9” tondo nel pagellino del giorno dopo di questo sito… E’ la gara contro i Mingo Boys, che vale ai Giardini la vittoria del girone del Senza Fiato Biancoverde, e lui è senza ombra di dubbio l’eroe di serata… Sia perché chiamato all’ultimo secondo vista l’emergenza portieri, sia perché, nonostante abiti a Pontassieve, si presenta a Castello con tutta la sua meravigliosa famiglia al completo (e manca veramente poco al suo matrimonio… per giunta), sia per come para e per come proprio lui sblocca la disputa perforando il fortissimo portiere rivale con uno dei suoi storici tiri liberi… Non solo un eroe da Coffee Shop insomma, ancora sa come dire la sua eccome anche sul prato verde… Nel weekend che precede la semifinale del torneo, lui e Martina convolano a nozze in quel di Pelago. Un matrimonio vissuto in massa dal mondo Gvl, che ha visto Tommy Viappiani giostrare da testimone, Patron Zatteri commuovere tutti con un discorso strappalacrime e comico allo stesso tempo, e tutto il popolo dei Giardini, presentatosi in mutande al ricevimento, divertirsi a non finire. Un matrimonio in perfetto stile Antonelli insomma (peccato per la casa un po’ devastata nella notte, ma ci sta…:-). Dopo il lieto evento, di ritorno dal viaggio di nozze, alla festa di fine annata sportiva del team riceve anche il Trofeo Uomo-Squadra estivo del team per il roboante finale di stagione disputato (media voto periodo di 7,11)…. Un’annata pazzesca insomma, sotto ogni punto di vista…
Stagione ’19-’20
CARTELLINO ROSSO IN TRATTORIA…
Il presidente scende in campo ben 10 volte nella famigerata stagione Covid, realizzando addirittura 5 reti, davvero non male per un vecchietto con la panza… In realtà, agli albori della stagione, si presenta al campo anche in ottime condizioni fisiche, più asciutto ed evidentemente forte di una buona preparazione atletica svolta col calcio a 11. Nella memorabile vittoria in precampionato per 2-1 sugli Stop Player giostra da portiere, per la contemporanea assenza di tutti i titolari del ruolo, e sfodera una prestazione davvero da urlo, parando praticamente tutto e permettendo ai suoi di battere una squadra stra-forte.  Ma è durante la storica trasferta in massa a Verona che è eroe vero… Riesce a presentarsi con tutta la famiglia al seguito addirittura dal venerdì ed Enea ha pure la febbre… Se non è puro sangue giardiniano questo… In quella occasione in campo va piuttosto malino (un paio di goal almeno regalati ai cari amici gialloblu…), però per una volta non rimedia l’espulsione da tradizione… In realtà il cartellino rosso Vincenzo arbitro becco lo tira fuori anche stavolta, ma quando lui è comodamente seduto in trattoria… La sua miglior prova in campionato arriva all’ultima giornata del girone di andata, nel big match contro i Lenti e Macchinosi, fondamentale ai Giardini, per laurearsi campioni d’inverno. Ricorderemo tutti a lungo le due punizioni magistrali calciate con violenza e precisione inaudite, che permettono ai Giardini di restare in partita… Persino l’espulsione che rimedia, reagendo (giustamente) ad un colpo proibito di un rivale, stavolta casca a pennello, dato che con un gioco di prestigio di capitan Maschio, le espulsioni divengono di colpo 4 ed i fortissimi rivali di serata si ritrovano a giocare il resto del match in inferiorità numerica… Il suo innato spirito giardiniano lo rende protagonista di grandi imprese anche fuori dal campo. Ci riferiamo soprattutto alla sua straordinaria partecipazione, con tendina in spalla, alla spedizione Gvl sul Lago di Scaffaiolo, con pernottamento sulla riva del lago… Altra grande stagione da protagonista insomma, peccato per il Cucchiaio di Legno, che gli viene assegnato come giardiniano più cattivo in stagione, durante la reunion di fine annata sportiva… Decisiva proprio quell’espulsione coi Lenti e Macchinosi…
Stagione ’20-’21
PRESIDENTE PARACARRO
Nella difficilissima seconda stagione covid, occorre dividere l’Antonelli calciatore dall’Antonelli presidente. Il primo è un paracarro, imbullettato al terreno di gioco col chimico, che non si sposta nemmeno con un paranco. 5 presenze volenterose, per carità, ma tutt’altro che trascendentali, condite da un unico goal siglato contro “Last Dance” al torneo “Senza Fiato”. Il lavoro dietro le quinte, da presidente, è invece impareggiabile. La sua figura risulta spesso fondamentale nell’arduo tentativo di amalgama, in un momento sempre più difficile e all’interno di un gruppo sempre meno calcettistico…
Stagione ’21-’22
ALLENATORE e GIOCATORE (ancora…)
7 presenze e ben 3 goal per il presidentissimo, che non si limita a lavori organizzativi (svolti in modo egregio), ma, quando chiamato in causa dalle necessità, prova a riassaporare con più convinzione anche il campo. Il ritorno a calcio a 11 gli giova anche per il calcetto e, a dispetto dei 40 anni suonati, la sua forma fisica non risulta disastrosa come nelle ultime apparizioni.  La sua gara dell’anno la gioca alla Floria, in amichevole contro il GS Pomino, dopo l’ennesima sosta COVID. I Giardini perdono, ma la sua prova è davvero esaltante, un inizio 2022 più che promettente. Egregio in marcatura sul forte centravanti avversario, preciso e equilibrato nelle decisioni palla al piede e soprattutto autore di un goal davvero da cineteca, come ai tempi d’oro. Ma il top del top lo raggiunge in panchina, nelle vesti di mister, non appena la società decide che è arrivato il momento di archiviare i cambi prestabiliti a tavolino e portare al campo un vero allenatore con pieni poteri decisionali sulle sostituzioni e non solo. Una svolta epocale imposta dalla ricerca della rinnovata competitività di una squadra dall’età media elevatissima… E lui, questo ruolo, lo svolge in assoluto meglio di chiunque altro, a partire da quella primissima volta alla seconda giornata di Top League contro l’ex Lahm Pred-8, il Footsal Bar… Un 1-1 che ricorderemo, con una prima prestazione-mister da urlo, alla quale ne seguiranno molte altre felici. Un’altra serata che ricorderà con molto piacere è quella dei cosiddetti “poeti decadenti”… La mitica gara vinta a tavolino alla Sales contro quei pazzi del Dram Drum, con succulenta pizzata a seguire da A’Puteca, dedicata anche alle sue 41 candeline…
Stagione ’22-’23
IL RANTOLO DI ANTONELLO CETACEO
Colui che col suo cognome ha dato involontariamente vita alla banda degli Antonelli in terra Lusitana, salvo poi essere ribattezzato Antonello Cetaceo per i suoi bizzarri rantoli notturni, torna finalmente a calcare i campi da gioco in GVL con una certa continuità… 16 presenze e 3 goal in una stagione che lo vede finalmente più giocatore che allenatore, con qualche cartuccia in canna ancora di un certo rilievo. Nel precampionato è subito grande protagonista alla finale del torneo di Apertura, con una prestazione davvero degna di altri tempi, fatta di recuperi, fisicità, calcetto vero. Nel finale, con una mirabolante punizione parata di mano da un difensore, avrebbe evitato la lotteria dei rigori, se solo l’arbitro fosse stato sano… In campionato fa parlare di sé soprattutto alla nona giornata, quando si sacrifica in porta per la mancanza di Manetti e lo fa sfoderando parate in serie davvero sopraffine, che permettono ai Giardini di conservare il pari ed il secondo posto in classifica. Durante il girone di ritorno giostra da portiere anche la sera della mitica partenza per il Portogallo, direttamente da San Piero a Ponti, destinazione Lisbona e Braga… Un’avventura di quelle giardiniane TOP, da tramandare ai posteri, quella che ha dato vita al mito del cetaceo e a tanto altro… Quella che rappresenta in assoluto il momento più divertente della stagione giardiniana. Merita citazione anche la sua partecipazione alla spedizione di Verona con intera famiglia a seguito. Presidente vero.

 

post

Alessandro Manetti

Manetti Alessandro, nato a Firenze il 15 giugno 1978, è lo storico portiere del club, uno dei veterani cresciuti a pane e Gvl sin da bambini. Il suo maestro tra i pali è stato Taffarel, ma il carismatico estremo difensore mantiene nonostante tutto uno stile particolare tutto suo! E’ considerato da tutta la squadra un pilastro della storia dei Giardini, e, ancora oggi, in età avanzata, dopo alcune parentesi che hanno visto protagonisti anche altri portieri per vicessitudini varie, veste sempre con onore e passione la sua mitica numero uno da titolare del ruolo. Affermato impresario termo-idraulico, nella vita è soprattutto orgogliosamente padre della meravigliosa Serena, prima erede ufficiale, alla quale si è aggiunta nel settembre 2020 la piccola Ilaria. Grazie alla sua “CFIdratech”, dalla stagione 2017/2018, impersona anche l’unico sponsor ufficiale della squadra. Spesso anticonformista e bizzarro fuori dal campo (la lista delle OM è mitologicamente interminabile), all’interno del rettangolo di gioco, viene preso da sempre come esempio per il suo  attaccamento alla maglia incondizionato.

 

Stagione ’96-’97
DAL MONDO DEL CALCIO AL CALCETTO
Manetti esordisce alla prima stagione ufficiale della squadra con serie difficoltà di adattamento ad uno sport per lui, calciatore, tutto da scoprire. Si tratta quindi di una stagione transitoria, ma con 19 presenze su 20 gare dei Giardini, dimostra da subito il suo innato attaccamento a questa maglia. Tanti goal subiti, ma evidenti progressi tecnici di partita in partita.
Stagione ’97-’98
UN NUMERO UNO COI FIOCCHI
E’ la stagione della  consacrazione! Nonostante la squadra precipiti in campionato, anche squadre come la Sestese Calcio a 5, che gli fanno 13 goal, a fine gara si complimentano con questo nuovo punto di forza indelebile dei Giardini. Gioca ad altissimi livelli e, quel che più conta, si diverte!
Stagione ’98-’99
PRODEZZE E POLEMICHE…
Rispecchia la squadra nel bene e nel male. Nel girone d’andata gioca un calcio eccellente ottenendo notorietà e risultati. Nel ritorno è uno dei più polemici fomentatori della crisi di spogliatoio e arriva addirittura ad abbandonare la squadra (per un attimo di sbandamento quasi si accorda con la rivalissima squadra del Bar Franco). Peccato perché fino a quando la squadra aveva vinto, lui era risultato spesso il migliore per continuità e capacità, e appare sciocco rovinare una stagione da protagonista scappando al primo ostacolo e lasciando sulle spalle degli altri due veterani Maschio e Zatteri, tutte le grane della crisi cocietaria di fine anno.
Stagione ’99-’00
UN RITORNO DA CAMPIONE
Pace dopo la tempesta… Torna in pompa magna a difendere la porta dei Giardini e, abbandonato presto il nervosismo, contribuisce a creare un gruppo di uomini di talento sia in campo che fuori, di cui va estremamente fiero. In merito alle prodezze della stagione passata, la squadra lo premia a novembre conla neonata Supercoppa del Giardino, quale miglior giocatore assoluto. La grandi prodezze si ripetono di gara in gara e, all’ultima di campionato, uscito dai pali, trova la gioia del primo goal personale. Nella gara di Coppa Europa contro il Bar Fabrizio, finirà, per la prima volta, addirittura imbattuto!
Stagione ’00-’01
ANCORA SUA LA SUPERCOPPA
Sovrumano, alieno, extraterrestre! I “7” si ripetono in pagella con puntualità disarmante e la società, prima della gara contro il Colchoneros, lo premia per il secondo anno consecutivo con la Supercoppa del Giardino. Contro il “Comune” para un rigore e i Giardini volano in vetta alla classifica. I primi storici play-off sono dovuti in gran parte alle sue prodezze e, a differenza dei compagni, li onora al meglio, senza alcun calo fisico.
Stagione ’01-’02
ALL’ALBA VINCEROOO’… LA PROMOZIONE
A volte pare un fotomontaggio, tanto sono incredibili le sue acrobazie e i suoi voli stratosferici improvvisi. Colleziona trofei uomo-squadra ed è bravo a trascinare i Giardini sia quando la squadra è in vetta, sia quando, dopo le prime sconfitte, c’è bisogno di alzare il morale! Contro il Dram Drum colpisce addirittura una traversa ed ogni avversario, anche i più forti bomber, iniziano a tremare all’idea di doverlo affrontare. E’ il primo tra i suoi compagni a credere in un possibile aggancio alla Munda, seconda della classe, e quando ciò, insperatamente, avviene, dopo la vittoria per 11-4 sul Limo, all’ultima di campionato, corona il sogno di una vita. La sua tecnica sopraffina avrebbe potuto spingerlo più volte verso un’altra squadra più competitiva, invece lui, al grido “all’alba vinceròòò”,  è riuscito a conquistare la PROMOZIONE al fianco dei suoi amici di sempre. Fa parlare di sé anche ai Play Off provinciali, quando, fascia di capitano al braccio, para uno storico rigore ai “No Fear”…
Stagione ’02-’03 DIVO DA TALK-SHOW Per smaltire un noioso infortunio, inizia in ritardo, ma è decisivo da subito. La squadra continua a premiarlo con trofei interni, ma le più grandi soddisfazioni se le toglie sul piccolo schermo, al programma Calcetto+ di Tele37, dove viene spesso intervistato, premiato o semplicemente elogiato, come nel dopo partita contro il CDP Querceto, dopo un’ottima prestazione nonostante sia debilitato da un infortunio. Se la squadra a Natale vola in classifica anche in promozione, molto lo deve alle sue parate, come quelle salva-match, contro il Fly Line; ma, sarà per i continui infortuni, o per il salto di categoria, anche lui non brilla particolarmente nel girone di ritorno, e si illumina a sprazzi. In coppa Europa, contro il Blaugrana F.C. raggiunge lo storico traguardo delle 200 presenze coi Giardini.
Stagione ’03-’04 LA STAGIONE DEL PARADOSSO Seconda stagione in promozione paradossale per il portierone a scacchi. Da un lato cè il glorioso record di goal subiti dalla squadra (solo 134 in tutta la stagione: mai stati così pochi), dall’altro c’è una stagione tutto sommato altalenante dove sono un po’ mancati i suoi più acrobatici interventi plastici che l’hanno reso famoso. Dopo un ottimo precampionato si smarrisce proprio ad inizio torneo e non riesce proprio più ad entrare in condizione ottimale per tutto il girone d’andata, pur dando sempre un importante apporto al team. Per vedere una partita davvero degna della sua ottima fama, bisogna arrivare addirittura alla quartultima giornata, quella però più importante: lo scontro diretto per i Play Off contro l’Abobo. In tale occasione è davvero decisivo e la serie interminabile di parate impressionanti vale da sola i tre punti. Il finale di stagione è un continuo crescendo. Contro la MoViola, all’ultima decisiva giornata, si dimostra ancora una volta fenomenale e para davvero l’impossibile. Con 21 presenze su 24 match, risulta anche il più presente in campionato tra i giocatori in rosa. Nonostante il top della forma raggiunto a fine torneo, ai Play Off alterna cose buone ad altre meno… E non lascia il segno, come del resto un po’ tutti suoi compagni.
Stagione ’04-’05 TANTI I MOMENTI DA DIMENTICARE… Per il portierone veterano è senza dubbio la peggior stagione in bianco-blu… Davvero tanti i momenti da dimenticare in fretta, frutto di un nervosismo latente che ha fatto di lui, per quasi tutta la stagione, un corpo estraneo alla squadra e un contestatore violento della crisi sancat dello CSEN. Parte male in un precampionato che conclude comunque alla grande contro “laNave”, stregata dalle sue parate. Sembra pronto per il torneo, invece si susseguono i “5” in pagella e, la favola del campo CSEN sembra solo far da alibi ad uno stato di forma mai così carente… Polemico come il Feroci dei tempi peggiori, dannoso come l’Antonelli dei tempi peggiori, le sue sfuriate continue ne peggorano persino il rendimento. Se la prende col campo, con l’arbitro, con i compagni, persino con i pali della porta spesso presi a calci,  intanto incassa goal di testa in pallonetto o sotto le gambe. Si va alla partita con malo spirito pensando a cosa potrebbe combinare… All’ottava giornata tocca veramente il fondo quando un “vaffa” all’arbitro gli costa la prima espulsione in carriera… Davvero irriconoscibile! In febbraio, porta all’altare la signorina Wioletta, ma chi pensava che il suo fosse stress pre-matrimoniale si sbagliava, perché le prestazioni steccate non svaniscono. Nel big match contro la Pasticceria la differenza la fanno i portieri: quello avversario para tutto, lui, svogliato, incassa reti davvero imbarazzanti per un portiere della sua fama… Una, ancora una volta, di testa in pallonetto… Un accenno al Manetti che fu arriva finalmente ai PlayOff, soprattutto nell’ultimo match contro “Decorazioni Innocenti”, vinto dai Giardini grazie alle sue parate stellari. Migliore in campo proprio nell’ultimo match dell’anno… Crisi alle spalle?
Stagione ’05-’06
DI NUOVO GRANDE PROTAGONISTA!!
Dopo un avvio disastroso, sulla scia dei recenti polemici avvenimenti (dopo il match di precampionato con la Saar, i ragazzi devono fare una riunione per discutere animatamente con lui…), si mette a lavorare a capofitto, partecipa attivamente con idee brillanti al nuovo progetto tattico ed ha grandi meriti sull’andamento ottimo del girone d’andata. E’ solo l’inizio della sua rinascita che a fine anno sarà completa. Sarà il duro allenamento in palestra, sarà una rediviva affinità sportiva con i compagni, fatto sta che le grandi prestazioni tornano prepotentemente a farsi sentire. Nel girone di ritorno compie veri e propri miracoli nel match contro il Gatto Party e si ripete con colpi di reni ammirevoli, pochi giorni dopo, contro i fortissimi tiratori della Corazzata Potionkin. Al “Torneo Senza Fiato” si presenta ormai il vero Manetti che conoscevamo. Para tutto il parabile e, contro il Caffè Baglioni, anche l’imparabile… Si vocifera addirittura un suo ingaggio a Prato da parte di un club professionistico. A simboleggiare la sua nuova affinità sportiva con la squadra, il suo esser tornato a divertirsi, c’è la goliardica partita contro la “Piazzetta”, quando gioca di fascia e segna una roboante doppietta. La miglior partita stagionale però arriva nel momento topico, proprio nella serata in cui festeggia le 300 gare con i Giardini, e proprio grazie alle sue parate davvero “aliene” la sua squadra di sempre raggiunge la prima storica finale di un torneo. Su ogni palla mette una pezza, peccato che da capitano (Maschio infortunato) non abbia poi potuto alzar la coppa per la sconfitta ai rigori in finale. Trova comunque la grande soddisfazione del premio al MIGLIOR PORTIERE del torneo, che lo CSEN gli consegna in quanto estremo difensore meno battuto, nella stessa serata della finale contro il Gruppo Sportivo Grassina. A questo importantissimo trofeo si aggiungerà, alla festa di fine anno, il nuovo trofeo interno del team dedicato al compianto nonnino di Antonelli, il PREMIO FEDELTA’-NONNO NELLO, per le sue ben 37 presenze stagionali!!
Stagione ’06-’07 VETERANO DOC, MA TROPPE AMNESIE… Dopo un gran precampionato sulla scia dell’entusiasmante ultima stagione (memorabile soprattutto la gara contro la Selecao!!), gioca uno dei peggiori gironi d’andata dei suoi lunghi 11 anni di carriera. Davvero troppi i momenti bui, dove la stanchezza prevale sulla gran voglia e gli permette raramente di trovare la giusta concentrazione. La prima di campionato contro il Tortuga è un super-flop: ben due goal di testa subiti in pallonetto… Una rarità a calcetto, aggravata dal fatto che uno è un autorete perché non ha chiamato il pallone. Proprio quando sembra ritrovarsi un po’ arriva alla sesta la figuraccia contro l’ACCVC. Finisce 3-3, un pareggio che costa il primo posto in classifica ai Giardini e si tratta di 3 goal fotocopia, tutti su punizione, tutti sul solito angolo. Ancora peggio, se possibile, contro il DeSpar. Arriva il solito pallonetto e su 6 goal subiti ci sentiamo di assolverlo solo in un’occasione. Decisamente meglio il girone di ritorno, quando la forma sembra recuperata e riesce a vivere anche sparuti momenti di autentica gloria, come nel match contro il New Team ’99, quando da autentica saracinesca neutralizza con voli acrobatici una dozzina di goal fatti. La sua miglior prestazione dell’anno arriva a 2 giornate dal termine contro la Nave, proprio nel giorno in cui viene eletto VETERANO DOC uguagliando con 328 presenze il record i Zatteri che assiste infortunato dalla panchina. Solo una settimana dopo una pesante papera contro la Pasticceria che poteva minarne lo spirito, finalmente miracoli su miracoli, come per anni ci ha abituato. Anche quando è a terra apparentemente battuto, si rialza e con balzi felini da giovincello vola a deviare in corner. Riecco la SARACINESCA! Ma non dura fino ai Play Off, che invece lo vedono stanco e demotivato otlre misura, anche se è uno dei migliori ai sedicesimi contro il Ferrucci 1030. Anche in una stagione meno pimpante del solito sa distinguersi come sportivo di razza. E’ lui, durante la festa di fine anno al David, a rivedere dalla società il Trofeo Fair-Play – Giocatore Modello, per aver subito 0 cartellini in ben 37 presenze stagionali.
Stagione ’07-’08 L’ARTEFICE DI UN SOGNO TANTO ATTESO Si vede subito dalla primissima amchevole contro il “Prova a dire Cavedano” che la sua stagione sarà stellare. Alla 339esima presenza ufficiale (diviene il più presente di sempre) rimedia subito un “8” in pagellino e inizia a costruire, mattoncino dopo mattoncino, quella che sarà la stagione scudetto, e lo fa da assoluto protagonista. Il rigore che si fa parare alla seconda amichevole (Stella Beige) è solo un incidente di percorso in uno di quei momenti dove si crede funamboloJ Appena si concentra sul suo ruolo si rende finalmente conto di essere uno dei migliori portieri mai esistiti nella provincia fiorentina. In campionato vince alcune gare praticamente da solo, come contro il Peyote, o la Nave (prestazione impressionante… la squadra può ora anche permettersi quei momenti di black-out pericolosi…). Nell’amichevole di fine anno sempre contro gli amici del “Cavedano” le presenze del veterano toccano la quota brividi di 350. In occasione dell’1-0 al “Tutto Cuore”, gara che vale il titolo d’inverno, esibisce la miglior prestazione stagionale: a portieri invertiti probabilmente sarebbe finita 1-10… In una sola azione, questo portiere trentenne, riesce a compiere 5 parate sovrumane a ripetizione, con ogni parte del corpo. E’ sempre l’unico a salvarsi anche nei momenti di magra del team, come nel 4-4 con la Selecao. Ad un passo dal sogno, nel 9-1 sulla Longobarda nel finale di torneo, oltre alle solite prodezze, si trasforma anche in uomo-assist per un goal-perla di “Normando”. Una settimana dopo tocca il cielo con un dito, quando i suoi ragazzi battono il Tutto Cuore e conquistano il titolo. Le due parate acrobatiche che compie ad inizio gara, col risultato in bilico, valgono come due goal del bomber Lamioni e ribadiscono che questa squadra non può fare a meno di lui. A fine campionato arriva l’ufficialità: lui, unico ad aver giocato tutte le partite del torneo, è ELETTO miglior portiere della competizione, e sarà premiato alla Terrazza Martini dell’Otel RistoTheater addirittura da David Guetta (cosa che per un disguido non avverrà). Miracoli e ancora assist DOC si ripetono anche in Golden League, soprattutto contro il GS Olimpia e nella gara decisiva contro il Sorgane, di nuovo un “9” in pagellino!! Inutile dire che anche al Torneo estivo Bianco-Verde non smette di stupire e conquista un altro titolo di miglior portiere. Da favola soprattutto in semifinale contro “gli orfani di Giova”. A fine stagione, con la bacheca ricca anche della coppa di Castello, è stato lui il più presente dei Giardini, con 34 gettoni, ma il trofeo interno che riceve non è il premio Fedeltà… bensì la coppa più ambita: la SUPERCOPPA DEL GIARDINO, con la quale la società lo premia come miglior giocatore stagionale… proprio nell’anno del primo scudetto… Un sogno.
Stagione ’08-’09
400 PRESENZE PER MISTER STATUETTE
Campionato 2008-2009 che inizia malissimo, con un’insolita prestazione-disastro contro il Buratti, quando tra papere, uscite di mano fuori area, reti incassate mentre discute distrattamente con arbitro o compagni, è tra i maggiori responsabili dell’unica gara che i Giardini non vincono in tutto il torneo. Prestazione comunque “mosca-bianca”, in una stagione a buoni livelli. Sempre nel girone d’andata va annoverata la sua miglior prova stagionale contro l’ASD Toscana, quando con autentiche prodezze a ripetzione, tiene vivi i Giardini per tutto il match e confeziona l’assist per il 4-1, che chiude di fatto la pratica. Ci ricordiamo in particolare quella tripla parata da terra, su una punizione avversaria deviata fortuitamente più volte, ad un passo da lui… Campione senza età… Nel girone di ritorno merita citazione la sua prima giornata contro il KLF, quando sfodera miracoli su miracoli tanto che il 9-2 finale diviene risultato bugiardissimo. La settimana dopo parerà anche un rigore ai “Cavalli Marci”. All’ultima giornata dei Giardini campioni, nella vittoria a tavolino sull’ASD Toscana, diviene ufficiale anche la vittoria del titolo di miglior portiere, titolo che sarà suo anche al Torneo Estivo Bianco-Verde… A casa sua, cominciano a scarseggiare posti dove metter statuette… La Golden League, che non va benissimo per i nostri, sarà sempre ricordata da lui per la gara col Tutto Cuore, la sua 400esima con la maglia dei Giardini… Nessuno ha mai vestito tanto la gloriosa rosso-gigliata! Nonostante il premio estivo, sfigura non poco nel match che più conta a Castello, la semifinale coi Fradicios Friends, una gara deludente che comunque non intacca i suoi standard ancora altissimi a 31 anni suonati.
Stagione ’09-’10
LA CONDIZIONE MONASTICA DEL SUO PENE
Si presenta alla prima di campionato contro il Granducato, dall’alto delle sue tante primavere, volando tra un palo e l’altro come quando era ragazzetto sui campi di calcio a 11 ed è subito “8” in pagellino”. Il 3-2 mozzafiato d’esordio è molto suo… Memorabile resterà la parata d’istinto con annesso “vaffa” all’arbitro durante l’esecuzione:-) Memorabili anche le prestazioni col Vinandro Fiesole (decisivo nel 6-5 con interventi abnormi nel convulso finale di gara), col Peyote (incredibile serie di parate di piede), al ritorno contro gli Argos, quando para un calcio di rigore, e contro i Banana Banana, in occasione di un 14-2 alla Virgin, davvero bugiardo, se si pensa alle innumerevoli parate impossibili a livello anatomico… Sembra avere infatti più arti dei comuni esseri umani. All’ultima giornata, schierato fuori dai pali, segna addirttura una doppietta al “FaBuca”. Nell’amichevole pre-Golden contro il “SanGiusto”, le condizioni avverse del campo limitano di brutto i suoi compagni, che lo lasciano spesso in balia delle onde… Ma anche in quell’occasione, la platea viene ammutolita dalle sue continue prodezze. Ha in canna il gran colpo stagionale e lo sfodera proprio in Golden League, all’ultima giornata contro l’AC Qprel… Reattività, colpi di reni, vere e proprie “parate a molla”… I compagni sono ammutoliti e lui spiega, durante la pizzata del post-match, che è ringiovanito per la condizione monastica del suo pene… Problema serio, ma, egoisticamente, per noi è davvero un bel vedere…:-) Vive il momento più flop della sua ottima stagione, durante le prove di “calcio a 7” dei Giardini, in particolare in semifinale del “Senza Fiato” contro l’ASD Fides, deludendo i suoi tanti fan con una paperona ammazza-morale non da lui. Con 39 presenze stagionali, si aggiudica il prestigioso Premio Fedeltà “Nonno Nello”.
Stagione ’10-’11
ANCHE CON UN OCCHIO SOLO…
Ancora una grande stagione per il veterano tra i veterani, impreziosita da almeno quattro super-prestazioni. La prima subito in precampionato contro l’EasyMarket, quando festeggia le 450 presenze con i Giardini con una serie di miracoli alieni e con addirittura un assist decisivo ai fini del risultato. In campionato è da cineteca nella partita d’andata con l’Ellera, brutta sconfitta per i Giardini, ma prodezze tra i pali che resteranno negli annali. Durante la sosta natalizia arriva la terza perla stagionale in amichevole contro il SanGiusto. Gara apertissima fino alla fine anche grazie alle sue parate. In pieno recupero e col custode a bordo campo ad indicare gli spogliatoi, con i Giardini in vantaggio di una sola rete, sventa un goal più che fatto con un gesto tecnico difficilmente spiegabile con le leggi fisiche… Ma il suo vero match dell’anno lo tiene in serbo per le finali, dopo un periodo difficile alle prese con un guaio ad un occhio per un improvviso quanto anomalo calo della vista. Il match clou del girone contro il Dema99 è la prova lampante che sia capace di meraviglie portieristiche anche con un occhio solo. Para con tutto: mani, piedi, corpo: è’ lui il vero eroe di una delle vittorie simbolo dell’intera stagione. A fine annata riceve il Trofeo Fair-Play “giocatore modello”, per gli 0 cartellini subiti in 33 presenze ufficiali. E non è neppure la prima volta…
Stagione ’11-’12
IL DITO ROTTO DI MISTER 500 PRESENZE
Tra i protagonisti principali della storica vittoria per 6-1 con l’Easy Market in pre-season, fa il suo esordio in campionato con una super-prestazione contro la squadra che risulterà campione: la Dinamo Losca. Nel 9-1 da urlo dei Giardini c’è molta farina del suo sacco. Decisivi infatti alcuni interventi sovrumani ad inizio match, a gara ancora aperta, quando neutralizza gli avversari con uscite prodigiose, nonostante giochi con una scheggia di legno in un occhio e finisca la sua serata dall’oculista. Nel complesso buon campionato per lui, impreziosito dallo storico raggiungimento delle 500 presenze (è il primo in rosa) nel girone di ritorno contro l’Atletic Rum, ma il top della sua stagione lo raggiunge alle finali di Top League, quando, dopo un duro allenamento podistico, può abbinare alla sua innata classe, anche un redivivo strapotere fisico. Divina la prestazione nello sfortunato match contro il Sorgane (si ricordano 3/4 parate davvero da autografo…), ma all’ultima giornata, contro il Peyote, raggiunge il Nirvana dei portieri. Protagonista assoluto del pareggio finale con parate che gridano al miracolo e fanno imprecare ogni volta gli avversari increduli… Molte le compie con i piedi, solo per il fatto che gioca con un dito rotto! Ma rotto veramente! Le parate di mano infatti vengono accompagnate da strazianti grida di dolore, che danno vita a scenette tragicomiche, che in sostanza confermano, se ancora ce ne fosse bisogno, l’incredibile senso di appartenenza, l’innato amore per i propri colori. L’ultimo sussulto lo regala in amichevole col SanGiusto, quando in estate, a stagione ormai archiviata, ancora non pago, confeziona l’ennesima prestazione strappa-applausi.
Stagione ’12-’13
TERZO SCUDETTO… E NASO ROTTO…
In barba ai problemi alla spalla, all’alluce, alla mancata preparazione, si riaffaccia al campo dopo mesi per la quinta amichevole pre-season a Castello contro il SanGiusto ed è subito sensazionale protagonista sia per le parate, ma anche per gli intelligenti assist con lanci chirurgici verso i compagni. Anche in campionato le “notti magiche” non mancano. Alla prima di ritorno, con fascia di capitano al braccio, stende praticamente da solo, a suon di interventi pazzeschi, il DDS Rifredi, trascinando i Giardini alla vittoria per 3-1, che peserà come un macigno per il titolo a fine torneo. E’ il suo momento migliore. Due settimane dopo spiazza ed ipnotizza il “Piazza” con uscite tecnicamente sublimi, per un 10-0 che passerà alla storia… In quei giorni, a Verona, è chiamato a vestire i panni del capitano in tutti i momenti ufficiali della “reunion barucona”, ma è sempre e soprattutto tra i pali, stavolta su parquet, che impressiona la platea. Fuori dal campo non che si comporti proprio da atleta, mangiando e bevendo a volontà e tentando di stuprare la celebre statua di Giulietta… Mette la sua firma indelebile nello scontro diretto che vale uno stagione contro il Macchessegrullo, con voli plastici, uscite indomite, una partecipazione attiva al gioco anche dalla porta, che scatena le ire prima, l’invidia ed i complimenti poi, degli acerrimi rivali. Contro il Meeting, quando il terzo scudetto diventa realtà, è lui che dà la scossa alla squadra che dal tranquillo 6-0 si vede quasi rimontata sul 6-3… C’è tanto del suo in quella importantissima vittoria. Non a caso, col terzo scudetto, arriva anche l’ennesimo premio “Miglior Portiere”. Inizia per lui un periodo un po’ nero dal punto di vista familiare, ma dal campo, dai Giardini, non scappa mai davvero, anzi scaraventa in campo tutta la rabbia di un momento difficile, fornendo le solite grandi prestazioni. E’ lui il migliore all’esordio in TopLeague contro il Botswana… Ricordiamo in particolare un paratone salva-risultato su uno sciagurato retropassaggio di un compagno… Una roba che lascia tutti a bocca aperta. Migliore in campo assoluto anche contro il blasonato Koori, col quale limita un passivo che sarebbe stato ben più pesante del 2-4 finale e riceve, ad uno ad uno, i complimenti di tutti gli avversari a fine match. La sua gara dell’anno in assoluto è però il return match coi Veronesi al mare, a Riparbella, quando, vista l’emergenza alcolica, si ritrova a fare il centrocampista tutto-campista alla Behrami, in marcatura a uomo sul fortissimo Tommy Zelger, con sensazonali risultati. Applausi a scena aperta e 9 tondo in pagella, non solo per la prestazione, ma anche per esser venuto al mare con toccata e fuga, dovendo ripartire subito dopo il match… Un attaccamento alla maglia da sgomento… Decisamente da statua anche come affronta la notturna di SanGiovanni assieme ad alcuni suoi compagni. Non tanto perché senza allenamento riesce a percorrere tutti i 10 kilometri della corsa, quanto perché lo fa indossando la sua numero 1 ufficiale dei Giardini… Imbottita… E siamo a giugno… Non ci sono più aggettivi… Solo pochi giorni dopo arriva invece, al Torneo Biancoverde, il momento più buio, quello di una rarissima espulsione patita contro il “Tondo MCL”, per aver reagito in modo decisamente veemente, ad un arbitro celebroleso, reo di aver convalidato un goal ad un avversario, che per segnare gli ha spaccato il naso… La beffa, la squalifica e l’infortunio quindi, con la stagione che si chiude in anticipo. Ma alla festa finale a Castello trova il modo di passare alcuni preziosi momenti con la squadra che è parte indelebile di sé e i compagni lo premiano col Trofeo Uomo-Squadra Estivo, per l’ottimo finale di stagione. Più uomo-squadra di lui…
Stagione ’13-’14
… QUEI COMPLIMENTI DI FLACHI…
Acciaccato, salta mezzo pre-campionato, ma appena rientra in campo è subito il migliore per 2/3 partite a fila… Contro Longobarda, Grassina e ITP Klan, tutto sembra tranne che un 35enne. Le parate straordinari nel finale di gara contro il Klan, lasciano tutti a bocca aperta e valgono da sole il pareggio! Non è un caso che la squadra lo premi ad inizio campionato col TrofeoUomo-Squadra autunnale. Risulta un po’ discontinuo nel girone d’andata, se si eccettua la prestazione grandiosa contro l’Atletico Rossini, in cui, con la manona aperta, a tu per tu con l’attaccante avversario solissimo, compie un prodigio d’altri tempi… Ma il suo nuovo secondo sport, il podismo, gli giova per il fisico e per la mente, e presto le prestazioni importanti cominciano a ripetersi. Contro il Sorgane, alla prima di ritorno, con un certo Flachi come nuovo compagno di squadra, gioca la sua gara dell’anno. Giocare accanto all’ex-viola, fargli da capitano e risultare il migliore in campo, non capita proprio tutti i giorni. Nel 4-3 finale di una delle più memorabili partite Gvl di sempre, contano più i suoi miracoli pazzeschi, che le prodezze di Flachi. Lo sa anche lui, e lo riempie di complimenti a fine gara… Frasi che il numero 1 difficilmente scorderà… Purtroppo sempre nel girone di ritorno regala anche un davvero inusuale bidone alla squadra, rimediando il primo “3” in pagella della sua lunghissima storia Gvl. Incidente di percorso riscattato a breve nella bella prova contro la Nuova Billy e Balù, quando alle prodezze iniziano a sommarsi gli assist/goal… Fattore importante del suo prestigioso finale di stagione. Come all’esordio in Golden contro il Grassina, quando oltre a miracoleggiare, confeziona direttamente dalla porta l’assist per uno dei più bei goal di sempre della storia societaria, a firma Francesco Flachi. E’ in questo periodo che si acutizza il nuovo problema fisico ad un occhio, ma gli “8” in pagella davvero non ne risentono. Mostruoso e decisivo nella tournée veronese contro i Baruconi, impareggiabile contro il Klan per la prima vittoria in Golden della squadra, si trasforma addirittura in “Madonna di Fatima” quando affronta bomber Papola e la Longobarda, compiendo voli plastici e d’istinto, oltre il limite dell’umano. La vista peggiora sempre più, ma anche nel torneo estivo di Castello, la sua stagione straordinaria continua… La squadra perde di brutto contro il Campone subendo sei reti, ma lui, nonostante giochi vistosamente alticcio, ne evita almeno un’altra decina già fatti… Contro i Geni-Tori, serata da momenti di gloria: prima neutralizza un tiro libero allo scadere salvando il pari, poi, nel post-gara, vince il celebre Penalties Perverse Game spendendo il giovane Bottai in piscina a suon di rigori trasformati… Grazie alle 34 presenze stagionali viene premiato alla festa societaria di fine annata, col Premio Fedeltà Nonno Nello, per la terza volta in carriera. Autentico record!
Stagione ’14-’15
NON PROPRIO UN ESEMPIO…
Momento sportivo ai minimi storici… Non tanto per quanto visto il campo, le qualità sono al solito indiscutibili, quanto per alcuni atteggiamenti davvero non consoni ad una delle bandiere del team, a chi è stato da sempre per tutti esempio di grande attaccamento ai colori Gvl. Una stagione storta e inaffidabile ci sta… soprattutto se coincide con l’apertura della prima attività professionale in proprio e con gli acciacchi dell’età sempre più ingestibili, certo, per come ci ha abituato, stentiamo a riconoscerlo. Ottima prima parte di stagione, con due acuti di rilievo: la seconda amichevole di pre-season contro il SanGiusto, dove para davvero l’impossibile, e la sfida di campionato contro la Rubino, dove concentra in una manciata di minuti le più incredibili prodezze della stagione. Gli avversari, al triplice fischio, ad uno ad uno, fanno la fila per complimentarsi direttamente con lui. Dopo questo acuto (siamo appena alla quarta giornata…), si susseguono alti e bassi ed insolità discontinuità (oltre ad una buona pova di Gvl bumper ball…) fino al big-match dell’anno, la rivincita giardiniana col Macchessegrullo nel girone di ritorno, quando non si presenta al match senza manco avvertire (!!). All’origine emergenze professionali, ma per chi lo conosce bene è una mazzata sugli incisivi… Contro il Casablanca, la settimana dopo, la squadra non gliele manda a dire (manco il pagellino, visto che arriva un “2” record) e lui deve dare tutto se stesso, nella bella prestazione coi Disperati, per riconquistare la fiducia dei suoi compagni feriti. Comunque l’impegno non è più lo stesso, una nuova esperienza calcistica a 11 lo limita ancor di più, così come la nuova passione podistica, e anche la sfortuna non lo aiuta quando all’ultima giornata, contro lo Scarsenal, la squadra gli concede di calciare un penalty dal dischetto e lui incoccia la traversa. Va meglio in TopLeague, quando proprio col Macchessegrullo, ci mette del suo, con interventi per niente facili, nella storica vittoria per 2-1, il momento top della stagione giardiniana… Ma insieme alla buona prova col Grassina, quando festeggia la 600esima gara in Gvl (record assoluto… straordinario…), sono gli unici acuti di un finale di stagione così così. Alle tante assenze (al Biancoverde decide di non partecipare proprio… e nel torneo a 7 dà forfait ad un quarto d’ora dal fischio d’inizio…), si aggiungono pure i tanti acciacchi. Contro il Saba Night Fever non vede praticamente il pallone, complice un vecchio problema agli occhi che riaffiora a riflettori bassi, e la squadra subisce un parziale di 0-3 nei primi 13 minuti… Poi la schiena, la sciatica, un lazzaretto continuo… L’obiettivo finale è resettare la stagionuccia presto e ripartire come sa…
Stagione ’15-’16
LENTO E GRADUALE ABBANDONO…
Per le serie tutto ha un inizio e tutto ha una fine, anche uno dei più veterani passionari del club sembra essersi stancato del calcetto. Vuoi gli acciacchi dell’età, vuoi le responsabilità della vita, lo storico numero uno arancio inizia in questa stagione il suo lento e graduale abbandono. La poca voglia manifestata ad inizio annata spinge la squadra ad affidarsi a Mori e le sue presenze divengono davvero occasionali. A seguito di un infortunio dell’ex Sex però, vive una rediviva giovinezza nel girone di ritorno del campionato, mettendo in fila alcune prestazioni degne del suo nome. Memorabile soprattutto il rientro con l’Atletico Rossini, quando si presenta al campo con la schiena bloccata e acciacchi di ogni genere, salvo poi, al fischio d’inizio, dimenticarsi di tutto e sfoderare alcune parate salva-risultato davvero incredibili. Decisivo e straordinario il suo apporto anche una settimana dopo, nel memorabile 7-6 al Vanga… Vederlo parare così e pensare che vuole smettere, fa davvero male… In occasione della gara successiva contro i Pumas, grazie al suo straordinario inizio 2016, riceve il nono Trofeo Uomo-Squadra in carriera, con una media voto periodo da record di 7,75… Ma la voglia di smettere non passa. I Giardini si riaffidano a Mori, che si riblocca subito, e così ha inizio una nuova era… L’era Viappiani… Che, senza nulla togliere agli altri, si dimostra da subito un portiere immenso, uno in grado davvero di colmare l’enorme vuoto lasciato da Manetti… In TopLeague, alla sua unica apparizione contro il Grassina proprio in sostituzione di Viappiani, commuove tutti con un’altra prestazione gloriosa, che permette ai Giardini, a suon di miracoli, di vincere il match per 3-2, conquistando un onorevolissimo terzo posto nel girone a sei… L’ultima sua apparizione davvero degna di nota della stagione, la disputa addirittura in quel di Roma, nell’amichevole contro la Selezione Guardie Vaticane, a testimonianza del fatto che di calcetto non avrà più voglia, ma il suo amore per i Giardini e per tutte le iniziative del club, è ben lungi dal tramontare. Contro i Vaticani, pur giocando dichiaratamente da infortunato, sono i suoi miracoli soprattutto a consentire ai Giardini di superare i padroni di casa di un solo goal… Nell’occasione, risulta tra i migliori in campo, ma soprattutto tra i più “magnoni”, per dirla alla romana, di tutte le prelibatezze che il week-end capitolino ha riservato ai Giardini… Una cosa impressionante… Lo spirito con cui ha partecipato alla trasferta romana, vorremmo continuare a vederlo nei suoi occhi ancora a lungo… Almeno quello…
Stagione ’16-’17
MATRIMONIO, NUOVO SPONSOR, DOLCE ATTESA…
Meno male non aveva più voglia… Con l’ennesima stagione memorabile della sua infinita carriera, si prende enormi e concreti meriti sul quarto scudetto giardiniano e si prende soprattutto il grande onere di fare da nuovo sponsor al team… Un’idea nata nel corso della stagione, che troverà pieno compimento nella prossima. Dopo molti mesi silenti, vissuti più da spettatore svogliato che da protagonista, si riaffaccia sul terreno di gioco ad inizio girone di ritorno, in concomitanza con noiosi acciacchi lamentati dal titolare Viappiani. Il suo rientro contro i Pumas è monumentale. In una serata davvero giù di corda per la squadra, sono solo le sue prodezze a tenere in gara i Giardini e a permettere quel punticino finale, impensabile, preziosissimo, pure piuttosto immeritato… Ma siamo appena all’inizio. Il suo momento d’oro è destinato a durare, in barba alla veneranda età, e i Giardini comprendono, non solo che Viappiani ha tutto il tempo di recuperare, ma anche che due portieri così, in rosa, non li ha davvero mai avuti nessuno. Contro i DIsperati, il 3-2 soffertissimo e fondamentale  per la corsa scudetto, è possibile solo grazie ai suoi interventi prodigio… Con un media voto periodo di 8,25, la più alta di sempre per il team, due settimane dopo si aggiudica il decimo Trofeo Uomo-Squadra della sua preziosissima bacheca… Record su record… Dopo l’avvincente e sempre decisivo 5-4 sulla Rubino, annuncia a tutto il popolo GVL le sue intenzioni di rilevare Edilzatteri come sponsor della squadra. Il destino però ha in serbo per lui ancora grandissime soddisfazioni in campo, prima che fuori… Un viaggio di lavoro di Viappiani, gli regala la possibilità di giocare la storica “partita scudetto” contro il Loto e lui la interpreta da assoluto protagonista. Resterà nella memoria di tutti quel miracolo nel primo tempo, utile a scongiurare il pari rivale, nel momento più difficile di una gara che porterà i Giardini di nuovo nell’Olimpo. Seguirà la notte di bagordi con la squadra, fino a notte fonda… Ribadiamo… Questo sarebbe uno che non ha più voglia? Poche ore prima della sfida di TopLeague contro l’FC Fardella, i suoi compagni di squadra in gran massa, gli confezionano una super-sorpresa mentre ha appena finito di correre la mezza maratona di Monaco di Baviera, con un’irruzione in albergo impossibile da dimenticare… Ne uscirà uno degli addii al celibato più memorabili di sempre. Si, perché il portierone Gvl si sposa di nuovo, coronando il gran sogno di unirsi in matrimonio con la bella Eleonora, altro grandioso evento che, quattro settimane dopo, radunerà tutto il popolo nero-arancio presso la lussuosa Villa Vecchia di Pratolino. Dopo un’altra prova magistrale in campo, vissuta al Torneo Biancoverde contro BigGoals, saranno stavolta lui ed Eleonora a confezionare un sorpresone per tutto il popolo Gvl. Ci riferiamo alla festa di fine stagione del team, quando i due sposini annunciano a tutti il lietissimo evento della loro dolce attesa… Per uno che voleva vivere il Gvl un po’ in disparte, chi avrebbe mai ipotizzato una stagione così piena di gioia, pathos, emozioni…?
Stagione ’17-’18
ECCO SERENA
Chiamato da subito a sostituire l’infortunato cronico Viappiani, disputa un gran bel precampionato, soprattutto se si pensa alla supersfida con la Longobarda, in cui, nonostante sia reduce dal weekend fisicamente impegnativo dell’addio al celibato Berchicci, si esibisce in parate pazzesche, davvero impensabili per un quasi 40enne. Protagonista del girone d’andata del torneo, particolarmente orgoglioso dalla gara col DaSciogno in poi, da quando cioè i Giardini vestono le nuove maglie CFI da lui confezionate. L’età avanzata a volte lo tradisce un po’ in verità… Colossale la sua “papera saponetta” contro il Vinaio, seratuccia davvero come quella degli 11 goal subiti dai Pumas. Ma come da sua tradizione è bravissimo a rialzarsi, come quando contro il Loto FC, ipntotizza più volte bomberMisu salvando letteralmente un pareggio stra-prezioso e scaccia-crisi. Col Bar Argentina poi il polso fa crack e il problema portiere per i Giardini si fa davvero serio… Assente per buona parte del girone di ritorno, delizia comunque il suo popolo con l’arrivo di Serena, il goal più importante della sua carriera, nata il 15 febbraio nel tripudio Gvl collettivo. In campo lo si rivede quasi a fine torneo, ma c’è tempo ancora per super-prestazioni, come nella dolorosissima sconfitta contro il Rio Gallegos, che paradossalmente rappresenta la sua miglior prova stagionale… Impressionante rivederlo parare così, dopo la sua manifesta voglia di attaccare le scarpette al chiodo, dopo il braccio rotto e tutto il resto… Eroe vero. A fine torneo pazzesca anche la prova sfoderata a Castello nel 5-5 col Rifredi78, con tutti gli avversari in fila per fargli i complimenti, mentre in Golden League la forma torna al ribasso… Purtroppo assai decisivi i suoi errori contro l’FC Gnafo… E’ la nuova parabola discendente. Nuovi guai fisici e totale sparizione dai campi di gioco per il resto della stagione e chissà fino a quando. Fortuna che il weekend dell’anno almeno non se lo perde… Quello del bi-quarantesimo di Patron e Capitano in Veneto… In tale occasione torna ad elevarsi come assoluto protagonista, in campi in cui primeggia da sempre! Ma data voglia e condizione ai minimi termini, sul prato verde chissà se lo rivedremo…
Stagione ’18-’19
IL PRIMO GOAL EUROPEO DELLA STORIA DEL TEAM
Solo 8 apparizioni, ma tra acciacchi, impegni e voglia un po’ calante, non era lecito aspettarsi molto di più… Spulciando tra le poche gare però, alla veneranda età di 41 anni, riesce ancora a ritagliarsi momenti di gloria autentica. Basti pensare al suo esordio stagionale, che avviene addirittura a Roma per il secondo storico match contro la Selezione Guardie Vaticane. Non sta bene, ha dolori ovunque, ma vista l’assenza del neo-portiere GVL Byku, ci tiene a tamponare l’emergenza della squadra in una location così fascinosa. In campo va discretamente bene nonostante la lunga assenza, fuori dal terreno di gioco va ancora meglio, visto il suo saper rendersi protagonista di molti momenti top della zingarata. Byku manca di rado e quando avviene non è scontato che lui sia arruolabile, qualche prestazione super comunque resta alla memoria. La miglior gara dell’anno probabilmente la disputa a Castello (suo nuovo quartiere di residenza) in amichevole di lusso contro il Rifredi78. Giunge con immane ritardo e i compagni lo ucciderebbero, poi però mette in fila tutta quella serie di prodezze che rendono possibile la prestigiosa vittoria per 3-1… Doti balistiche evergreen che davvero fanno chiedere perché mai voglia smettere… Comunque, se l’altalena di rendimento in campo può anche far discutere, quello che resta assodato è il suo ruolo centrale ed eterno all’interno del gruppo. Una delle tante occasioni in cui lo dimostra è la memorabile trasferta di Amsterdam, dedicata all’addio al celibato del presidente Antonelli. Nell’occasione, oltre ad esser protagonista di avventure davvero da romanzo, gioca fuori dai pali nel primo match europeo della storia giardiniana, quello del VondelPark, contro una selezione di tennisti locali alle prese con un altro addio al celibato… Ed è addirittura sua la prima storica ed indimenticabile rete europea dell’intera storia giardiniana. Meriterebbe una statua da eroe per quel goal del vantaggio Gvl… Peccato che sul pericolosissimo 2-2 rivale si faccia fare tunnel da un uomo-banana… Anche vero che, poco dopo, porta la sua firma l’assist al bacio per uno dei goal più acclamati ed importanti della storia del team, passato alla storia come il Golden Goal olandese di Dimita. Oltre tre ore di Bulldog prima del match, in bronchite ormai cronica, forse non è finito nel posto giusto, ma ha fatto comunque la sua porca figura (porca non c’è dubbio). Ovviamente dopo un simile massacro psico-fisico, in campo, non si è più rivisto…
Stagione ’19-’20
ANNUNCIO IMPORTANTE
Non sono poche 13 presenze in una stagione come quella macchiata in modo indelebile dal Covid, per uno che continua a definirsi ormai un rincalzo dei portieri titolari. Il suo apporto c’è stato anche stavolta eccome e con picchi di classe e mestiere, che solo un portiere veterano come lui può regalare. Tanto per cominciare merita citazione la sua presenza a Verona, nella più partecipata trasferta di sempre del team, sia per quanto fatto in campo (e in quelle condizioni) nel match contro i Baruconi, sia per essersi portato dietro tutta la famiglia! Proprio nel match di campionato che segue Verona, quello contro il PDM, sfodera la prima super-prestazione stagionale, permettendo alla squadra di imporsi per 5-4, a suon di veri e propri miracoli balistici. Non pago, in tale occasione, regala persino un superlativo assist per il goal del raddoppio a firma Untaru. E’ in questo periodo che vive in assoluto la maggior continuità ed il suo miglior momento della stagione. Passano appena due gare e contro i Gabbiani WooWoo arriva addirittura un “9” tondo nel pagellino del giorno dopo di questo sito. La sfilza incredibile di parate che sfodera, gli interventi plastici impensabili per uno della sua età, sfoggiati uno a distanza di un microsecondo dall’altro… Vedere gli avversari mettersi in fila ad uno ad uno a fine match per complimentarsi, una serata magica che lascia però ben intendere che i numeri ci siano ancora, altroché… Lo straordinario momento di forma e la concomitante assenza di Byku lo portano, dritto dritto a conseguire l’ennesimo Trofeo Uomo-Squadra della sua carriera. Il premio gli viene conferito grazie alla media voto periodo di 7,1, in occasione del match contro il Carabè vinto dai Giardini per 9-2 anche grazie alle sue prodezze. Le serate in cui riesce ad incidere in campionato in realtà proseguono, ma l’ultima citazione di stagione preferiamo riservarcela per l’extra-campo… Nel weekend di inizio girone di ritorno, tra la goleada inflitta all’Atletico Barzotto e la bruciante sconfitta contro Asd Oba Oba, la famiglia Manetti invita nella nuova dimora di Castello il popolo dei Giardini, che risponde in massa con oltre 30 anime presenti. La motivazione ufficiale dell’invito è la festa per il secondo compleanno di Serena, ma in realtà c’è ben altro… I Manetti approfittano infatti per annunciare al popolo GVL che è in arrivo un secondo erede… Calici al cielo e gioia pura… Un gran bel ricordo, che purtroppo viene immediatamente prima del lungo stop imposto dalla pandemia.
Stagione ’21-’22
RIENTRO DA PROTAGONISTA
Dopo la sua prima, e finora fortunatamente unica, stagione da zero presenze, vissuta completamente da spettatore, ma gioiosissima per l’arrivo della secondogenita Ilaria, torna nuovamente a difendere la sua amata porta GVL, che è stata affidata nel frattempo a  Hasim Byku in un primo momento e, dopo le sue difficoltà logistiche al giovane Bottai. Inizialmente nel ruolo di secondo portiere di entrambi, torna pian piano protagonista a suon di grandi parate che lasciano intendere come ci siano ancora importantissime cartucce da sparare… La data sicuramente più importante è quel 19 ottobre che lo vede rientrare in campo dopo quasi 2 anni, in semifinale del Torneo di Apertura, per l’improvvisa assenza di Byku. Lui, che non sta vivendo un momento tranquillissimo fuori dal campo, risponde presente alla chiamata senza esitare, si ferma a ricomprare tutta l’attrezzatura da portiere che non ha più e si cala subito nella parte, parando oltre l’umana concezione e trascinando a suon di prodezze in finale i Giardini… che si chiedono quanto dovranno ancora attendere per riaverlo come titolare fisso… 43 anni, ma agilità di un ragazzino e capacità tecniche, non ce ne vogliano gli altri portieri GVL, davvero al di sopra della media… Anche quando Bottai si ferma per un paio di partite nel girone d’andata del campionato, lo sostituisce egregiamente, soprattutto nella gara col Futsal Bar, l’ex Lahm Pred8, vinta quasi completamente per merito di sue prodezze balistiche… I Giardini svettano al terzo posto soprattutto grazie a quella sua incredibile deviazione sulla traversa nel finale. Non è un caso che, durante la sosta imposta dal Covid, alla cena di Natale GVL presso il tendone dell’Atletica Castello, torni anche a vincere il Trofeo Uomo-Squadra invernale, per le sue ottime prestazioni di fine 2021. Impossibile anche dimenticare come torni in campo a dar man forte nella gara più decisiva dell’anno, l’ultima giornata di campionato contro l’FC Molise, che vale la qualificazione alla Top. La società decide, vista l’emergenza, di togliere Bottai dalla porta per schierarlo come giocatore di movimento e lui lo sostituisce con fare da eroe, reclutato proprio all’ultimo minuto. In campo non conosce scoramento, stanchezza, vecchiaia e dimostra ancora una volta, a suon di grandi parate, di vivere di pane e GVL. Nel 7-3 che trascina i nostri alla finale, giostra da assoluto migliore in campo rimediando un altro “8” tondo nel pagellino. Nella sua unica presenza alle finali, quella contro il Futsal Bar, squadra che lo ispira particolarmente, con i suoi prodigi (quasi tutti concentrati negli ultimissimi minuti di gioco), permette ai Giardini di difendere con i denti l’1-1 fino alla fine e di conquistare il primo punto nel girone Top difficilissimo. Durante il Torneo Estivo, quando entrambi hanno ormai mollato e la sua figura, con Pieri come secondo, sembra rappresentare un felice e tanto atteso ritorno al passato per il team anche in ottica futura, gioca finalmente con continuità e regala la prestazione tecnicamente di più alto spessore di tutta la stagione… Ci riferiamo a quel “9” in pagella conquistato nella sua prima gara da 44enne, alla seconda giornata contro il Real Disagio. La squadra gira male e se vince e mantiene il primato in classifica lo deve solo e soltanto alle sue prodezze scientificamente inspiegabili… Cambi di direzione in corsa, uscite tempestive, voli plastici, colpi di reni, in una sola gara mette in mostra tutto il suo incredibile repertorio… Lo vogliamo in campo a tempo pieno. Abbiamo davvero bisogno di lui e, ne siamo certi, anche lui di noi.
Stagione ’22-’23
DI NUOVO TITOLARE, DI NUOVO IL MIGLIORE

La sua stagione di ritorno a titolare assoluto del ruolo, dopo svariate stagioni da comprimario, si impenna alla terza giornata di campionato con una prestazione, per noi inguaribili romantici, che ha davvero del paranormale. E’ la tristissima sera in cui viene a mancare la sua cara mamma e lui, ignaro di tutto, è al campo a giocarsi il primo posto in classifica con gli amici di sempre. L’incontro con la New Prognosi Riservata finisce 3-2 solo grazie ad una serie davvero incredibile di parate sovrannaturali… Ci piace pensare  che, alle sue già indiscutibili doti tecniche, stavolta si sia unita una carezza da lassù, uno sguardo davvero speciale. La settimana successiva, nel derby col Campone, i Giardini giocano col lutto al braccio e osservando un minuto di silenzio al calcio d’inizio, lui ovviamente, nonostante il momento, è presente tra i pali, col solito carisma impareggiabile. Un esempio per tutti. Tra l’altro in campo vive il miglior momento di forma del suo totalmente ottimo girone d’andata. Alla quinta giornata contro il Vodka Juniors, nel pessimo primo tempo giocato dalla squadra, è lui che tiene in piedi la baracca, con due interventi a tu per tu con l’attaccante rivale, che superano il miracoloso… E’ la sera della sua 700esima gara in maglia GVL e lui la onora con l’ennesima super-prestazione… Nel secondo tempo la squadra vincerà in scioltezza, difenderà il primato a punteggio pieno e potrà festeggiare a modo il suo portierone mr.700 al Movida nel post-gara. All’ottava giornata, durante il riscaldamento del match contro il Ragnaia, soffre un guaio fisico alla spalla, che lo terrà lontano dai campi per un po’, con conseguente immediata crisi di risultati per i Giardini. Torna a giocare solo a girone di ritorno inoltrato proprio contro la New Prognosi, in una gara stavolta stra-persa dai Giardini, nonostante le sue parate sfoggiate quella sera siano oltremodo epiche. Nel weekend che segue parte alla volta di Verona per la reunion coi Baruconi, da solo con due bimbe, cosa che fa di lui, se ancora qualcuno avesse dei dubbi, un purosangue giardiniano. L’eroe numero uno della spedizione, continua a giganteggiare poi anche in campo, risultando tra i migliori nella tradizionale sfida di calciotto contro di loro. E’ di nuovo in forma strepitosa e lo dimostra anche al rientro in campionato contro il Campone, unico reduce di Verona a riuscire a scendere in campo, addirittura salvando il 2-2 finale con tre interventi prodigiosi, che costringono gli avversari, uno ad uno, a complimentarsi. Con la straordinaria media voto periodo di 7,66, nel post-gara della bella vittoria coi Vodka Juniors riceve il Trofeo Uomo-Squadra Primaverile del team. Alla nona di ritorno, contro il San Donato Park Rangers, in un 2-2 che sa di battaglia vera, è di nuovo migliore in campo, è di nuovo autore di gesta eroiche anatomicamente inspiegabili, soprattutto per un quasi 45enne… Le cose iniziano a peggiorare un po’ in Golden League e la partitaccia contro il Brunardi, persa 5-4 dai nostri, ne è l’esempio più lampante. Tornano gli acciacchi fisici e soprattutto soffre sempre più di fotosensibilità con i riflettori di alcuni campi (soprattutto Isolotto)… E’ il preannuncio di un finale di stagione di sofferenza, in cui dovrà farsi spesso sostituire dal nuovo portierino promettente, il classe 2007 Tommaso Matera. Alla gara persa dai nostri per 8-7 contro il Real Boom, nel torneo estivo Senza Fiato, incappa nella peggior prestazione stagionale, purtroppo a causa del guaio alla spalla sempre più pesante… Si butta ormai di fatto da una parte sola, che per un portiere di calcetto è decisamente limitante… Necessiterebbe riposo… Nonostante la grande sofferenza però stringe i denti e non molla mai, marcando presenza in ogni gara del torneo estivo fino agli sciagurati quarti di finale contro l’ingiocabile TopLana… Anche in quell’occasione però, non può che far parlar di sé, solo per il fatto di esser giunto allo stadio Torrini di Sesto, direttamente dalla sua vacanza a Forte dei Marmi, nonostante la spalla inguaiata, nonostante la legnata rimediata dai Giardini, che lui mette sempre al primo posto su tutto. Non ci dimentichiamo che è anche colui che ha ordinato e confezionato le nuovissime maglie nere coi numeri arancio inaugurate proprio a Verona… DA STATUA!! Alla festa di fine stagione è sempre a Forte dei Marmi e non si presenta (perché sennò la compagna Valentina stavolta si sarebbe probabilmente adirata), ma la squadra lo omaggia via video col trofeo interno più ambito, LA SUPERCOPPA DEL GIARDINO, che premia il miglior giocatore stagionale. E’ la quarta in carriera per lui, ma sono passati anni, decenni, dall’ultima volta… E la cosa ci riempie di emozione.

 

 

post

Nicola Frosini

Frosini Nicola, da Castello, è il Roberto Carlos della squadra. Classe 1978, sono ormai una costante per i Giardini le sue galoppate sulla sinistra, le sue cannonate mancine da fuori, e, purtroppo… anche la sua “tirchiaggine” e le battute da spogliatoio, che gli hanno valso numerosi soprannomi, da “Pinguino Mutiliato” a “MuteKing” e “Talismano”, per citarne alcuni, fino all’ “Incontenibile”, come ama auto-definirsi… Intermedio sinistro del team, con spiccate doti difensive di copertura, che occasionalmente lo arretrano in difesa, è’ entrato di diritto fra le vecchie glorie della squadra, dimostrando professionalità, grande tenacia fisica e notevole tecnica individuale. Nella vita privata divide la sua dimora di Castello con la graziosa compagna Chiara, tifosa DOC dei Giardini, dal 29 ottobre 2013, madre del suo “erede” Niccolò, al quale si è aggiunta il 27 luglio 2017 la piccola Bianca 🙂 Programmatore nella vita ed esperto di spazi internet, grande è anche il suo apporto alla manutenzione di questo sito… che non è poco…

Stagione ’99-’00
IMMEDIATAMENTE UOMO-SQUADRA
34 presenze, 30 goal, una stagione d’esordio da urlo!! E’ finalmente approdato nei Giardini, il laterale sinistro naturale a lungo cercato, e Zatteri può dedicarsi finalmente all’attacco, per sfruttare le sue attitudini offensive. Frosini esordisce al “Bologna” con un goal-siluro da centrocampo, un missile al volo che ripete anche in fotocopia, contro il “CGI”, a Doccia. Costante, devoto alla causa, diviene subito titolare inamovibile, portato ad esempio da tutta la squadra. Sempre in amichevole contro “Bertagnolli Helmuth”, è a dir poco straripante, sia in copertura, che in propensione offensiva; assoluto padrone della fascia di competenza. Il campionato non può che iniziare nel migliore dei modi e presto arriva la prima grande doppietta, contro il “Dram Drum”, per non parlare della storica gara contro “Pizzeria Piccadilly”, quando la società decide di premiarlo con il neonato Trofeo Uomo-Squadra, per il sorprendente avvio di stagione. Per tutto il campionato le sue buone prove si ripeteranno a suon di goal e grandi giocate, fino alla Coppa Europa e ad un lieve, quanto lecito, calo fisico.
Stagione ’00-’01
IL GOAL PIU’ BELLO DELLA STORIA!!
21 goal, nella stagione della prima storica qualificazione ai Play Off provinciali, ove, ambiantato al meglio, si è confermato furetto imprendibile della fascia sinistra. Dopo il solito implacabile campionato, MuteKing stenta un po’ al torneo, prima di esplodere totalmente alla terza giornata, contro l’ “FC Terzolle”, quando, pur giocando debilitato, riesce ad arginare l’attacco avversario e a segnare una fantastica doppietta: il secondo goal, quello della prima vittoria, è un’imprendibile punizione, violenta e velenosa; secondo molti, il goal più bello della storia dei Giardini!! Nonostante noiosi guai fisici, vince il trofeo Uomo-Squadra autunnale, per il secondo anno consecutivo. Salta qualche match, ma quando scende in campo non delude mai: sotto i suoi colpi crollano “Copacabana”, “Transport”, “la Caldaia”, e la squadra vola al comando. Nel girone di ritorno, invece, scala di marcia e stenta un po’… I troppi guai fisici gli hanno fatto perdere la consueta forma smaliante ed hanno inaugurato un preoccupante digiuno di goal. Resta un fiore nel deserto, la prestazione magistrale contro l’Arci Padule! Ma il terzo posto finale e la tanto attesa qualificazione ai Play Off, si devono ugualmente molto a lui, e al salto di qualità che ha fatto fare alla squadra!  Come i suoi compagni, arriva alle finali già stremato e non lascia il segno…
Stagione ’01-’02
LA VENDETTA DEL “TALISMANO”
Dopo tre stagioni memorabili, la soddisfazione della Promozione! Con un bottino di 25 goal, entra ormai di diritto tra le pietre miliari dei Giardini! Sia in precampionato, che nel torneo, si esibisce in giocate di classe, in tatticismi elaborati, corre e segna tanti goal, da ogni dove, molti da lontano, d’esterno, di volo… Il suo sinistro fa sognare la squadra e piangere, tra gli altri, i vari “Copacabana”, “Comune”, “Over35”, “FCTerzolle”… Contro la “Trattoria i 2G”, un improvviso black out: il laterale destro avversario Donati, tra i milgiori in provincia, lo fa letteralmente impazzire, ma il “Talismano” attende pazientemente fino al ritorno, quando la Trattoria rappresenta un crocevia importante per la corsa in Promozione. L’umiliazione dell’andata, viene resa con gli interessi. Oltre ad annullare i guizzi del campioncino avversario, si concede il lusso di realizzare una storica doppietta che vale la vittoria: una partita da raccontare ai nipotini…Anche stavolta arriva ai Play Off, troppo cotto, mentre è in formissima alla festa promozione, con tanto di abbuffata…
Stagione ’02-’03 INCUBO PUBALGIA
Frosini non si gode a pieno la prima stagione in promozione, né le prime apparizioni in TV della squadra, perché, per tutto l’anno, deve lottare contro una fastidiosa pubalgia. Solo 24 presenze e soltanto 19 goal, che comunque, in simili condizioni, non sono certo pochi e contribuiscono alla sofferta salvezza della squadra. Del suo andirivieni dal campo, con conseguenti alti e bassi, vanno ricordati tre momenti davvero emozionanti. Il primo in precampionato, quando contribuisce a sconfiggere l’ “Olimpica Firenze” (squadra che vincerà il campionato) proprio nel giorno della sua storica centesima presenza con i Giardini. In campionato fa parlare di sé contro il “Querceto”, mettendo lo zampino in ogni goal, fino a siglare quello della vittoria, che verrà riproposto più volte la domenica successiva, in TV su Tele37. Il terzo momento clou, è la gara contro il Byron F.C., in Coppa Europa, che gli vale un magistrale 8,5 in pagellino… Non a caso, nonostante tutti i problemi, è lui il marcatore principe del team, in tale competizione.
Stagione ’03-’04
MA NICOLA HA SEGNATO?!?
Ormai veterano dei Giardini, affronta con 30 presenze e 19 goal la sua ottima seconda stagione di promozione. Grandi soddisfazioni subito in precampionato, quando contro il “Real Tutto Gomme” festeggia la 100esima rete in bainco-blu. Ma per vedere Mute King al top della forma bisogna attendere l’ottava di campionato, quando contro l’Ajejé Brazorf gioca la sua “gara dell’anno” e viene ribattezzato “frosinine zidane” dai compagni. Imprendibile furetto sulla fascia, implacabile nelle coperture, micidiale in attacco, davvero buffo e ingiusto che sia l’unico a non comparire tra i marcatori dell’11-0 in questione… Nel girone di ritorno si prende invece un po’ troppe licenze… Settimane bianche, assenze improvvise, come se l’attaccamento alla maglia venga a volte un po’ meno… Nella sconfitta per 4-1 contro i “dipendenti comunali” corricchia per il campo uno dei peggiori Frosini di sempre, ma è solo un periodo di “scorno” che ci sta, perché nei Play Off risulta tra i migliori, o meglio uno dei pochi a salvare la faccia.  Nella bella vittoria finale per 6-2 sulla capolista David2 festeggia con una grande prestazione la sua 150esima gara con gli scacchi… Ma ancora una volta tutti a segno tranne lui, e gli sfottò si sprecano…
Stagione ’04-’05 PIU’ POLEMICHE CHE GOAL
Inizia malissimo la sua sesta stagione con uno stato di forma raccapricciante, prestazioni sottotono e molte polemiche solitamente estranee al personaggio. Per rivedere il Frosini che tutti conosciamo bisogna attendere addirittura la 15esima giornata, quando è assoluto protagonista contro il Riko F.C., squadra che segna la sua rinascita sportiva. Splendido vederlo dialogare di tacco e di prima con “Normando”, finalmente tanta corsa intelligente ed una pregevole doppietta! Alla fine saranno appena 12 goal in 24 match disputati. I Giardini raggiungono la zona play-off, e lui, forse sbloccato psicologiamente, non sbaglia più una partita. Forma fisica al top, contro la Corazzata Potionkin serve un assist da favola all’ultimo secondo di gioco, per il 3-3 decisivo di Antonelli, dopo aver giocato una gara tatticamente perfetta. Purtroppo nel fnale di stagione, soprattutto ai Play Off, tornano gli errori sotto porta, torna la poca voglia di giocare, la scarsa lucidità e doprattutto il nerovismo; corre la metà e non lascia mai il segno… Pare sia in polemica con le idee tattiche proposte da Manetti, ma non ci sono alibi: il Frosini che conosciamo non è questo… Annata in chiaro-scuro…
Stagione ’05-’06 STARA’ MICA UN PO’ INVECCHIANDO…?
Appena 12 reti in 29 incontri, un po’ pochi per il “talismano” dei Giardini, oltrettutto l’unico dei titolari, a parte l’infortunato Maschio, a non raggiungere le 30 presenze. Starà mica un po’ invecchiando…? Scherzi a parte, avverte un po’ il salto di categoria e nel girone d’andata si fa notare davvero solo nel match contro l’Atletico Fatica, quando, da assoluto migliore in campo, serve una serie impressionante di assist a tutti i suoi compagni, oltre a segnare personalmente un gran goal… di destro… Incredibile!! In tutto l’arco del torneo il miglior Frosini lo si ammira nelle due sconfitte finali contro le favorite del campionato “Viola Club la Fondiaria” e “La Forca”, che stavano per costare la salvezza ai Giardini. Nella prima gioca una partita magistrale: i suoi fraseggi di prima con Lamioni sono la vera essenza del calcetto. Corsa, generosità, idee, grinta, assist fantastici, meriterebbe il bacio accademico, poi una palla clamorosa sfortunatamente persa nel finale che costa la sconfitta… Come a significare che in questa dannata stagione anche quando il campione si ritrova la sfortuna è sempre in agguato. Contro la Forca raggiunge proprio il top della condizione (peccato sia l’ultima giornata…): la sua gara è perfetta, non solo atleticamente, ma anche tatticamente. L’avversario diretto lo sogna ancora la notte. Stavolta l’8 in pagellino è stra-meritato. Visto il suo sprint finale non si esime dal divertire la platea anche nel Torneo “Senza Fiato”, soprattutto nel match contro il Caffè Baglioni, vinto dai Giardini per 9-1!! Al Torneo che conta però, il Trofeo Estivo CSEN dell’Isolotto, fa solo in tempo a festeggiare le 200 presenze con i Giardini nel match contro il Gruppo Sportivo Grassina, poi qualche gara con alti e bassi e l’infortunio che gli farà saltare la finale.
Stagione ’06-’07 UNA STAGIONE DA SPETTATORE FORZATO
4 sole presenze e 3 goal nella stagione più sfortunata da quando gioca per i Giardini. Un lungo infortunio muscolare inguinale lo ha tenuto fuori praticamente per tutto l’anno sportivo. Già acciaccato prima di iniziare prova a forzare i tempi ed esordisce con un “8” tondo nel pagellino nella meravigliosa vittoria sul New Team ’99 alla terza giornata. Ottimo stato di grazia che si conferma per quattro partite a fila dopo di che è costretto ad issar davvero bandiera bianca. L’infortunio da subito si dimostra più grave del previsto e non gli permetterà più di scendere in campo nel corso della stagione. Unica gioia che gli resta è il dopo-partita dell’amichevole natalizia contro il Forzieri Team, quando la società lo premia col Trofeo Uomo-Squadra Invernale per le ottime cose intraviste in quel troppo breve spezzone di campionato. A fine stagione regala ai suoi compagni il dominio di questo sito, che finalmente ha un indirizzo come Dio comanda…
Stagione ’07-’08
RE NELLA SUA CASTELLO!!!
Stagione difficilissima, ma densa di trionfi e soddisfazioni come mai prima per il bizzarro esterno dei Giardini. Difficilissima perché la convivenza tattica con il neo-integrato Sborgi è davvero dura da assorbire per uno con le sue doti. Entrambi prediligono il settore sinistro, entrambi col piede destro camminano appena. Lui difende meglio e spesso è costretto ad arretrare il baricentro. Tuttavia, dopo un difficile inizio (il fondo lo tocca nell’inguardabile prestazione di precampionato contro il BZ Gavinana), inizia a decollare, raggiungendo il top della forma verso la fine del girone d’andata, non a caso, dopo il match con la Longobarda, la società gli consegna il Trofeo Uomo-Squadra invernale per l’ottima chiusura del 2007 (m.v.p.6,58!!). Dopo una lieve flessione ad inizio anno diviene davvero devastante in alcune fasi del ritorno. Ci ricordiamo tra le altre la mega-prestazione contro la Nave, gara tatticamente perfetta condita da euro-doppietta, ma, come del resto per molti suoi compagni, il primo “8” stagionale in pagellino arriva nel match decisivo per la vittoria del titolo contro il Tutto Cuore. Fantastico vedergli interpretare la partita dell’anno con una simile professionalità e devozione alla causa. Gioca alla morte ogni minuto correndo come un treno avanti e indietro lungo l’amata fascia sinistra. Sente la maglia dei Giardini come tatuata sul petto e la vittoria del primo campionato, dopo innumerevoli battaglie, è, anche per lui, qualcosa di davvero grande e inenarrabile. Chiuderà il torneo in doppia cifra (14 goal!) e avendo saltato una sola gara. In una stagione già così gloriosa riesce a trovare gioie non da meno durante i tornei estivi e più precisamente nella sua Castello. Complice l’infortunio di Sborgi si riprende in toto la fascia sinistra e conduce i Giardini alla vittoria del torneo della festa bianco-verde di Castello, alla sua primissima edizione. Proprio alla finalissima con i Robosi, ultima gara dell’anno, gioca la sua 240esima gara con i Giardini ed è senza dubbio la sua miglior prestazione stagionale. Una gara IMMENSA dal punto di vista difensivo che finisce per disarmare gli avversari con veloci anticipi ed intuizioni geniali nelle ripartenze. L’ottima cena offerta dall’Ateltica e la coppa alzata dai Giardini al cielo si devono molto a lui, “RE NELLA SUA CASTELLO”…
Stagione ’08-’09
IL PAPA’ DEL NUOVO SITO
Dopo un inizio stagione senza infamia e senza eccessive lodi, il popolo dei Giardini lo porta a gloria durante la pausa natalizia, per la pubblicazione, dopo pregevole restyling, del sito www.gvlocchi.com, creazione sua e di capitan Maschio. Il suo momento di gloria in campionato arriva nel girone di ritorno contro i “Cavalli Marci”. Goal, pali, traverse, il popolo dei Giardini lo attende festante nel parcheggio fuori dal campo e lui, incredulo, prova a riprendere la scena col videofonino… E’ l’unico dei suoi che trova, nei grandi spazi del campo all’Isolotto, un input per sfruttare le sue doti di velocista e non una scusante per giocar peggio. La vittoria in questione per 4-2, vede la sua firma in ogni azione importante: 3 punti tutti suoi che permettono ai Giardini, poche settimane dopo contro il “FaBuca”, di festeggiare il secondo titolo con 3 giornate d’anticipo. Purtroppo gravi problemi personali non gli permettono di essere in campo nel match decisivo. Ci piace comunque pensare che abbia trovato un minimo di conforto nella squadra, nei suoi amici, proprio in quei difficili momenti. Il suo campionato si chiude in doppia cifra (11 reti), che per un non-goleador (:-) come lui non sono certo pochi. In Golden League gioca poco e non lascia il segno. Inizia malissimo anche il torneo di Castello, quando contro il “Campone” rischia più volte l’espulsione a cusa di ridicole scenette con l’arbitro. Ma proprio nel torneo estivo del suo quartiere arriva la miglior prestazione stagionale, quando i Giardini affondano per 10-2 la “Mise di Calenzano”, squadra dotata di un biondino capellone, forse il giocatore più forte del torneo, che lui marca a uomo e letteralmente annulla, per tutto l’arco della gara. Non pago realizza anche una pregevole rete con un missile da fuori.
Stagione ’09-’10
PRODEZZE E GUAI MUSCOLARI
Stagione condizionata nella sua seconda parte da un noioso infortunio muscolare, che lo ha costretto a scendere in campo solo 28 volte, segnando di media una rete ogni due partite. Tre le sue gare di campionato impossibili da dimenticare. Prima di tutto il 5-2 sofferto col Tortuga, quando i Giardini la spuntano grazie ad una sua insolita doppietta. Il secondo goal, segnato su punizione a girare mirabolante, scatena davvero applausi a scena aperta. Importante prestazione, anch’essa decisiva, nel 4-3 contro il Banana Banana, sia per il goal (è il numero 2800 della storia societaria), che per l’ottima fase difensiva contro un ostico avversario diretto. Ma la vera perla stagionale la sfodera al ritorno, ancora col Tortuga. Stavolta è davvero un match da raccontare ai nipotini, condito da una tripletta, che, a memoria d’uomo, è per lui davvero cosa inedita. E trattasi di tre goal capolavoro. Il pagellino assegna un “8,5” definendolo impossessato dal bollente spirito di John Locke! 🙂 In amichevole postì-torneo contro il SanGiusto gioca, e bene, la sua 300esima ufficiale con la maglia dei Giardini. Nell’amichevole dopo col KLF compare addirittura come portiere ed ha il merito di tentare il famoso schema col portiere in movimento, mai riuscito alla squadra. Alla prima di Golden contro il Deportivo Legea però l’infortunio sopracitato diventa insopportabile e la sua stagione termina in anticipo. Per lui nessun match a 7.
Stagione ’10-’11
L’INCONTENIBILE
🙂
Siamo ancora alla terza di preseason, contro il Peyote, e lui si gioca il jolly stagionale, sfoderando una delle sue migliori prestazioni di sempre. Oltre a tamponare con maestria il fantomatico Fabbrigoal, segna il goal del vantaggio, trova un’incredibile doppietta di testa in pallonetto (vendicando peraltro un goal preso in avvio goffamente dai gvl allo stesso modo) e chiude addirittura con una mirabolante tripletta… Roba assai rara… Il momento è magico e, solo due gare dopo, contro il forte SportingMarisa, si rimette la tuta da superman. Due quadri da incorniciare sono rappresentati da due mancini al volo da fuori di una bellezza inaudita. Il primo è un goal imparabile al “7” che lascia tutti a bocca aperta, il secondo scheggia, anzi “lesiona”, l’incrocio dei pali. Con l’inizio del campionato perder questi lampi di classe, ma si conferma continuo e diligente. Da ricordare il match d’esordio col Sorgane, quando riceve il suo quinto Trofeo Uomo-Squadra personale (un vero record!), e la gara con la Marzocco quando segna il goal numro 3100 della storia societaria, nella stessa sera in cui arriva il suo 200esimo sigillo in carriera. Nel girone di ritorno tocca il suo picco più basso in stagione, quando si presenta contro il Granducato a match già iniziato… Una mancanza di stile non da lui… Ma, proprio all’ultima giornata arriva a toccare anche il picco più alto, giocando divinamente contro i Peanos. Per una volta è davvero “incontenibile”, come ama autodefinirsi con alterne fortune… Per una sera è il vero eroe del team, sia per la doppietta che vale la vittoria, sia per la corsa inesauribile, la fase difensiva da urlo, un redivivo stato di forma smaliante. Malino durante le finali, che chiudono comunque una stagione da 31 presenze e ben 23 incontenibili goal!
Stagione ’11-’12
UN PO’ DI DISAFFEZIONE?
Un po’ di disaffezione, un lieve calo di passione per i propri colori, la nuova passione per il teatro di improvvisazione, portano il “talismano” dei Giardini a marcare un po’ troppo spesso assenza… Comunque resta un perno assoluto tra i titolari, che, quando presente, si mette in evidenza, come al solito, in quanto a impegno e serietà. Decisamente meglio nel girone d’andata, proprio alla prima giornata, contro la squadra che vincerà il campionato (Dinamo Losca), gioca il suo match dell’anno. Dopo aver siglato un mirabolante goal in diagonale da centrocampo (3-1), regala a Bandini la palla d’oro del 4-1, in un contorno di sgroppate da paura, recuperi palla, giocate davvero d’alta scuola. E’ lui l’assoluto protagonista di una delle più belle vittorie di sempre, in una serata in cui il sospetto anti-doping è più che lecito…:-) Il grande avvio di campionato gli vale il Trofeo Uomo-Squadra invernale, consegnatogli dopo il match contro i DDS Rifredi. E’ il sesto “uomo-squadra” per lui, che con Maschio, ne detiene il numero più alto. Altra serata di gloria suprema la vive contro il BZ Firenze… Difficilmente dimenticherà i 5 goal messi a segno in un solo match, cifra record per lui, tra cui la rete numero 220 in carriera ed alcuni goal davvero di pregevole fattura. Meno gesta epiche per lui nel girone di ritorno, mentre alle finali, e più precisamente contro i Neri per caso, è l’assoluto protagonista della vittoria per 4-3 che tiene in vita le speranze dei Giardini di superare il loro girone di ferro. Sua la rete da distanza siderale che vale il vantaggio iniziale del team, ma il suo ottimo stato di forma, davvero invidiabile ai primi caldi, gli consente di essere l’arma in più della squadra per tutta la gara, l’unico davvero in grado di far male ai rivali. L’assenza nell’epica spedizione di Verona è un indizio in più per la disaffezione di cui sopra… Speriamo si tratti di un momento passeggero, perché la squadra ha bisogno come il pane di poter contare su di lui sempre e comunque.
Stagione ’12-’13
INCONTENIBILE IN DOLCE ATTESA
Il primo acuto stagionale Frosini arriva nella bella vittoria per 7-2 contro i DDS Rifredi in campionato. Sarà la bella morosa a bordo campo che lo segue con passione, ma oltre a centrare il primo goal in campionato, serve assist d’oro ai compagni e viaggia a tutto campo da vero “Incontenibile”. Ma è solo l’antipasto… Con tutta una serie di prestazioni in cui l’impegno non manca mai, cova il vero super-match, una prestazione che vale una stagione (non solo per lui), sfoderata nello scontro diretto col Macchessegrullo nel giorne di ritorno. Nel pagellino tuona un “9” tondo tondo… Gioca in marcatura sul famigerato bomberPicchioni, stra-capocannoniere del torneo, e, con puntuali anticipi, gran gioco aereo, muscoli e tenacia, non gliela fa vedere praticamente mai! Non pago, trova il tempo di segnare una doppietta da cineteca, che vale la sua doppia cifra stagionale, il 3700esimo goal della storia del club ed un’enorme fetta di terzo scudetto… Questo il suo Nirvana stagionale in campo, mentre fuori da esso, il momento clou, lo regala durante il week-end al mare coi gemellati Baruconi, quando annuncia emozionato alla squadra che la sua dolce metà Chiara è in dolce attesa:-) Una notizia lieta che rallegra il popolo Gvl e giustifica i suoi recenti svarioni mentali… Come quando, durante la TopLeague, non si presenta alla “festa Scudetto”… perché si dimentica che c’è… E per scusarsi coi compagni li invita ad una grigliata in montagna, annunciandola per il giorno della reunion coi Baruconi :-!… :-)…
Stagione ’13-’14
BENVENUTO NICCOLO’
La vera perla della stagione arriva subito a ridosso della prima di campionato, più precisamente il 29 ottobre 2013 e si chiama Niccolò (!!), il meraviglioso erede Frosini!! Il neo-papà, come tutti i neo-papà, invecchia di colpo e arriva spesso al campo provato dai ritmi mostruosi di un bebé…;-) Un importante cenno di risveglio arriva puntuale però nel girone di ritorno. La prima contro il Sorgane, in occasione di una delle più storiche vittorie del team, la prima assoluta di Flachi in Gvl (che per la cronaca lui ignora chi sia…:-!), risulta la sua più memorabile prestazione stagionale. La marcatura asfissiante su Mordini lo assurge ad eroe incontrastato dell’impresa, quasi più dell’ex stella doriana!! Sicuramente il GoldenBoy avrà incontrato quella notte nei suoi incubi più lui che Flachi… E’ stata la sua ombra ovunque! Dopo aver festeggiato la 400esima in Gvl contro il Cambogia (traguardo davvero per pochi), si infortuna la settimana dopo contro il RealDeportivo LaPrugna, a causa di un colpo che lo terrà fuori dai campi a lungo. Seppur infortunato però, ha il grande merito di accompagnare ugualmente la squadra a Verona per l’usuale storica reunion e con lui c’è anche il piccolo Niccolò, il più giovane Giardiniano in assoluto della spedizione… Che cavallo! Si riaffaccerà in campo soltanto a GoldenLeague finita, nel torneo estivo bianco-verde interpretato in modo assai goliardico dal team; uno scampolo di fine stagione in cui avrà comunque modo di far parlar ancora di sé. Gioca la partita contro il Campone infatti, dopo aver trionfato nel torneo di ping-pong Gvl a casa del Patron, dopo aver bevuto caraffe intere di “Violentemente Pesca” e “Rosso Boia” ad ogni singola vittoria, dopo aver barcollato fino all’Atletica e pisciato in terra negli spogliatoi :-!! In questo stato particolarmente allegro, non solo riesce a trovar la forza di stare in campo, ma risulta addirittura tra i migliori sia per gli assist vincenti, sia per l’impeccabile marcatura sul famigerato “BirraBomberScipioni”. Eroe. Eroe assoluto! Poco importa se a fine gara per poco non occorrono i rianimatori…
Stagione ’14-’15
HA UN GEMELLO O RIPOSA MALE…:-)
36 primavere si iniziano a sentire… Impegno e serietà non si discutono, in campo però non sempre giostra come sa… E alterna gioie e glorie, a veri e propri momenti di crisi… Buona la prima metà di stagione, con picco massimo raggiunto nel match d’andata contro i peruviani del Deportivo, quando nel pantano più assoluto della Florentia allagata, sigla una fondamentale doppietta da fuori, a margine di una gara davvero giocata alla grande. Nel girone di ritorno, proprio contro i peruviani, inizia la sua parabola discendente, quando rimedia una squalifica all’uscita dal campo per reiterate offese al dg… Quando torna in campo, contro la Rubino, è un disastro… Assist agli avversari, rigori procurati, il piccolo Niccolò lo deve far dormire davvero poco e male… Unica nota lieta di un finale di campionato un po’ dismesso, è il suo essere lo stakanovista del gruppo… L’unico a vantare 18 gare disputate su 18. In TopLeague torna in un lampo quello che tutti conoscono, giocando magistralmente il match dell’anno contro il Macchessegrullo… Dopo aver a lungo giganteggiato in difesa contro simili avversari blasonati, dopo aver corso in ogni dove su ogni pallone, è lui a crederci davvero in quell’azione ostinata che passerà alla storia, quando serve a Zatteri la palla d’oro del goal vittoria!! Coi primi caldi torna in fase sportivo-depressiva… Sia al Biancoverde che nel torneo a 7 gioca gare al limite del pensionamento… Contro i “Disagiati” è ai suoi minimi storici e l’attaccante avversario finisce per scartarlo… addirittura di testa… Cose mai viste… Non va meglio a 7 contro la Dinamo Careggi da difensore centrale… Un suo svarione provoca il vantaggio rivale dopo neanche un minuto di gioco e non sarà l’unica nefandezza… Poi, come per magia (nel senso che mal te lo spieghi…), nella stessa settimana, gioca contro il Real San Pierino la sua miglior gara stagionale, tutta corsa, recuperi e assist geniali… Si inizia a sospettare che abbia un fratello gemello… in realtà è facile che a volte siano mancate fondamentali ore di sonno;-) Crescerà… Il pupo crescerà…
Stagione ’15-’16
ILLUSIONI E DELUSIONI
L’età avanza e non la si nasconde… Continua il trend delle ultime stagioni, suddivise in momenti in cui riesce a far ricordare di cosa è capace e momenti di buio… ma di buio scuro… Nelle amichevoli di pre-season si ammirano prestazioni pazzesche, che sembrano riesumare il MuteKing “incontenibile” di qualche anno prima… Ci riferiamo alla tripletta col TakketeTeam, contornata da assist illuminanti e galoppate inesauribili… Ma soprattutto alla prestazione magistrale col PGS TorreGalli, sua 440esima ufficiale, Abilissimo nel cambio difesa a zona / difesa a uomo, vince praticamente da solo la partita, contro fortissimi rivali, annullando con destrezza ogni loro velleità offensiva e siglando due reti da fuori pazzesche… Illude tutti di aver ingerito un elisir di lunga vita… Ma è un’illusione appunto… Il campionato che segue racconta altro… Il girone di andata scorre senza momenti di gloria, anzi, all’ultima giornata, contro la Rubino, inizia a svarionare di brutto, regalando in leggero ritardo, doni di Natale pesanti ai rivali, che gravno sulla classifica del team…Nel girone di ritorno, prestazioni fiacche e in debito, si susseguono con triste regolarità, ma almeno un grande pregio lo conserva… E’ raro che diserti il campo… Lui comunque c’è sempre, si presenta al campo, con impegno e dedizione. A fine torneo vanterà ben 16 presenze, più di ogni altro giardiniano. Dopo un’abbastanza anonima TopLeague, torna ad illudere tutti, palesando una rediviva gran forma durante le varie amichevoli pre-biancoverde. Durante una gara giocata egregiamente contro il Rifredi78, sigla uno dei goal più belli del ventennio Gvl… Un mancino al volo da fuori, da distanza siderale, che si insacca al “7” lasciando tutti i presenti a bocca aperta… Ma sempre di illusione si tratta, visto il penoso momento di forma che emerge durante il torneo estivo, con picco più basso, proprio contro lo stesso Rifredi’78, nella vergognosa sconfitta per 7-1… Anche stavolta il goal arriva, ma è nella porta sbagliata… Nonostante quest’altalena di rendimento, ormai sua caratteristica d’inizio terza età, per i Giardini resta preziosa la sua presenza, poter contare su di lui a prescindere dai vari momenti no che vive durante la stagione… In questo fortunatamente è sempre lui…
Stagione ’16-’17
GOAL PESANTISSIMI IN CAMPO E FUORI…
21 presenze stagionali, circa la metà cioè delle gare Gvl, solo 7 goal fatti, un apporto un po’ ai minimi termini per un titolarissimo come lui, evidentemente sempre più tormentato dai continui guai fisici. Nonostante la stagione un po’ al ribasso, trova comunque modo di dire la sua nel glorioso quarto campionato vinto dai Giardini e lo fa in modo concreto, dando un grandissimo apporto… Ci riferiamo a quel mirabolante goal nello scontro diretto al vertice contro il Loto FC, decisivo per il 2-1 finale e per i pesantissimi punti in palio… Un goal che permette alla squadra di spedire il Loto a -6 e di aggiudicarsi il titolo di inverno. Un momento davvero fondamentale per la corsa scudetto… Ma soprattutto un goal di rara bellezza… Servito da una deliziosa volé mentre si invola verso la porta, non se la sente di calciare al volo… Quel suo balbettare sul da farsi, trae in inganno però sia il marcatore diretto, che il portiere… Quando parte la bordata che si insacca sotto l’incrocio dei pali, i rivali restano attoniti e nella torcida giardiniana si scatena una gioia tanto inattesa quanto assordante… Solo una settimana dopo, contro il Vinaio, arriverà forse la sua peggior prestazione dell’anno, ma data l’importanza del goal sopra citato, potrà tranquillamente campar di rendita… almeno fino al prossimo infortunio… In una simile stagione un po’ altalenante, il vero goal memorabile lo segna però fuori dal campo… Per il mitico Niccolò pare sia in arrivo una sorellina!!
Stagione ’17-’18
PUBALGIA E BRACCINE CORTE… MENO MALE C’E’ BIANCA
Il suo goal più importante va in scena durante l’estate e più precisamente il 27 luglio, quando nasce la meravigliosa secondogenita Bianca, vera perla della sua 19esima stagione giardiniana. Quanto al campo, purtroppo sono solo 7 le gare nella seconda stagione con meno presenze della sua storia. Colpa dell’incubo pubalgia, che lo tiene fuori causa per mesi. Tenta il rientro, dopo quasi un anno, all’ultima giornata di ritorno contro il Prima e non va affatto male, a testimonianza del fatto che comunque si è allenato per l’evento. Però le presenze risultano discontinue, i tanti impegni, i bimbi piccoli, non gli permettono di dare continuità e presto arriva anche qualche cocente delusione, come quando commette un paio di pesanti svarioni difensivi contro il Ragnaia in GoldenLeague, compromettendo le speranze di qualificazione giardiniane. Lì comprende che per tornare quello di un tempo, non basta allenarsi, tocca anche dare una certa continuità. Continuità che però non manca mai negli eventi più importanti dello spogliatoio, questo va detto. Basti pensare alla sua partecipazione alla spedizione in Veneto per il 40esimo di Patron e Capitano, nonostante la pupa piccola a casa. Una roba che i diretti interessati non dimenticheranno… Dopo nuovi acciacchi, impegni familiari ed una nuova lunga fila di assenze, si riaffaccia in campo in Virgin Cup, periodo nel quale finalmente si rivedono giocate interessanti. Molto bene la prima uscita contro il South Florence, da emozioni forti la gara contro il Casablanca Futbol Club, quando gioca la sua 500esima gara con la maglia dei Giardini. Un pregio vantabile davvero da pochi… Molto male invece il non aver portato un solo pasticcino al campo per festeggiare il grande evento… I 40 anni sono ormai arrivati anche per lui, che è maturato, cambiato, responsabilizzato, ecc… Quello che non cambierà mai sono le sue braccine corte…
Stagione ’18-’19
DIMENTICARSI LA MAGLIA CON LA MAGLIA ADDOSSO…
9 reti, 22 incontri disputati, non numeroni per un veterano del team, che forse sta un po’ invecchiando, sia di gambe, ma tanto anche di testa… Tuttavia vive anche lui un momento da stima totale, come nei tempi d’oro… Al primo posto in assoluto dei suoi momenti top di stagione, va infatti sicuramente la sua partecipazione alla spedizione giardiniana in Vaticano per disputare il match contro la Selezione Guardie Vaticane, ma soprattutto per vivere tutto il memorabile weekend nella capitale. Non un’impresa scontata per chi ha due bimbi piccoli a seguito ed è perfino afflitto da un infortunio muscolare. Eppure non si fa mancare nulla, vive a pieno l’avventura GVL, riuscendo a giocare anche qualche minutino di match. Per il resto vive una stagione di alti e bassi, tipica di un ormai 40enne, alternando periodi di assidue presenze a momenti di preoccupante latitanza, ma sempre onorando l’impegno preso e la maglia numero 21. Cali di lucidità da neuro deliri non mancano, sia chiaro… La serata col BarcolloFC per esempio, quella in cui lamenta di essersi scordato la maglia a casa, con la maglia addosso, è il suo picco più basso dell’anno… In campo ne combina di ogni, ma la squadra riesce a vincere lo stesso e ad evitargli la fucilazione. Scherzi a parte, siamo pronti a concedergli anche simili pause, pur di vederlo continuare a prendersi l’impegno di fare il titolare in un team così blasonato, che ha davvero bisogno di tutti, anche e soprattutto dei suoi elementi più esperti, ormai meno appariscenti, ma sempre preziosissimi.
Stagione ’19-’20
MISTER 300 E LA SUPER-PRESTAZIONE “PEARA’ ” 
Nella sua stagione Covid sono 13 le presenze ufficiali, condite da 5 goal, neanche poi pochissimi, in proporzione, per i suoi standard. Il suo momento top stagionale lo vive senza ombra di dubbio in quel di Verona. Non solo infatti partecipa alla storica trasferta dei 30 giardiniani in terra scaligera, evento che passerà alla storia, ma lo fa con tutta la famiglia al seguito, nonostante l’assai tenera età dei suoi splendidi eredi… A margine di un’impresa così, non poteva che determinare anche in campo, durante il sentitissimo match contro gli amici Baruconi. Nonostante kili e kili di pearà nello stomaco, scorrazza lungo quell’out mancino come non gli capitava da tempo, facendo fare ai Giardini un figurone e soprattutto, quale giusto premio, sigla il pur fortunoso goal del preziosissimo 5-5 nelle battute finali. Il ricordo di Verona in realtà, in questa stramaledetta stagione, è cosa unica e rara e rappresenta una gioia assai isolata. Lui in particolare non vanta altri particolari momenti di gloria assoluta e riesce a dare continuità alle sue presenze ancora meno del solito (solito che nelle ultime stagione è sempre meno)… Se ci sforziamo un po’, un momento da incorniciare lo scoviamo comunque anche in gara ufficiale. Alla sesta giornata del girone di andata, contro i Gabbiani Woo Woo, non gioca certo in modo impeccabile… Arranca un po’, commette qualche erroruccio difensivo di troppo, ma il suo solo essere al campo è qualcosa di eroico… La moglie è dovuta andare fuori città, Niccolò ha la febbre, e lui fa davvero i salti mortali pur di presenziare vista l’emergenza indisponibili in rosa… Ecco, il Dio del calcio vede e provvede… Proprio quella sera, proprio in quel match, arriva per lui una soddisfazione che in pochi possono raccontare… Il 300esimo goal in maglia GVL… 300 reti con la stessa casacca sono una gioia davvero riservata ad un’elite…
Stagione ’20-’21
CHI L’HA VISTO?
3 sole apparizioni, nessun gol, nessun memorabile momento sportivo vissuto in campo che ricordi anche solo lontanamente il giocatore che era. Non pensiamo sia solo colpa del covid. Passione e voglia di giocare cercasi disperatamente…
Stagione ’21-’22
IL RITORNO DEL FIGLIOL PRODIGO
Dopo una stagione da desaparecido, in un momento più che delicato per il team in cerca di nuovi adepti, rientra in pompa magna tra i titolari inamovibili promettendo impegno e costanza come ai tempi d’oro, nonostante le 43 primavere… La parola viene più che mantenuta. 19 presenze, 4 goal, torna agli standard di quando il calcetto e i Giardini viaggiavano ai primi posti nella scala dei suoi valori. Ad inizio stagione è dura riprendere il ritmo e il suo arrancare è prevedibile. Il momento più buio lo vive alla semifinale del torneo di Apertura, vinta dai Giardini per 8-6 su Ignoranteam… Ha sulla coscienza almeno 3-4 goal avversari, ma ciò che più colpisce del suo essere fuori fase, è che, anche in condizioni precarie, fatica a chiedere il cambio a chi attende speranzoso fresco fresco in panchina… Una serataccia che non ripeterà. Da quel momento si accende qualcosa e la sua stagione diviene un crescendo di impegno e ricerca del bene collettivo. Un darsi al gruppo costante, in nome dei vecchi tempi, che trova il suo apice alla terza giornata delle finali TOP, nell’epico pareggio per 1-1 contro il Klan. E’ in assoluto la sua gara dell’anno. Si francobolla in marcatura sul temutissimo capoccanoniere del campionato, il bomber Fantini, e non gliela fa davvero mai vedere… Il mister in panchina non riesce proprio a toglierlo… Il suo tarantolare ovunque è alla base di una delle più belle prestazioni dei Giardini degli ultimi tempi. Ora lo si può davvero affermare con certezza: l’incontenibile è tornato. Una grande soddisfazione anche quella di esser stato il giocatore più schierato alle finali di Top League… Ben 5 gettoni presenza….
Stagione ’22-’2e
LA STAGIONE DALLE RETI IMPOSSIBILI…
La sua stagione decolla subito alla prima giornata di campionato, quando si rende protagonista di una delle più belle reti dell’annata sportiva, quella importantissima del 3-2 sull’ASD Firenze SS, che cambia di fatto l’inerzia al match. Nell’occasione recupera sul fondo, con gran generosità, un pallone che sembrava ormai morto e sepolto, e, con un tiro d’esterno di rara bellezza, costringe il malcapitato di turno all’autogoal. Stagione di grandi goal in generale comunque per l’incontenibile, che, alla quinta giornata, realizza un goal ancora più bello… Trattasi del match contro i ragazzi del Vodka Juniors, che tanto lo avevano fatto soffrire nel primo tempo… E’ in tale gara che decide di involarsi sulla destra (SULLA DESTRA!!) e di calciare col destro (COL DESTRO!!) un pallonetto di mirabolante bellezza, che si fa beffe del portiere in uscita e lascia di stucco tutta la platea. Ma la sua miglior gara stagionale la gioca senza dubbio alla decima giornata contro FC Sercenze, quando sigla una doppietta da footsaler navigato, comprendente il goal del decisivo 4-3, che permette ai Giardini di tornare in solitudine al comando della classifica. Nel suo girone di ritorno un po’ meno eclatante riesce comunque a far parlar di sé. Ci riferiamo soprattutto ancora al match col Sercenze, quando sigla nel finale un goal con tocco sotto davanti al portiere, davvero da vedere e rivedere, sia, una settimana dopo, alla bella prestazione messa in scena contro i Bulls. Nell’occasione, vista l’emergenza, si piazza al centro della difesa e dirige le danze di tutta la squadra con grande esperienza, aiutando soprattutto le nuove giovani leve. Decisamente meno appariscenti le sue apparizioni nei tornei post-campionato, sia a 5 che a 7, mentre è da eroe vero la sua partecipazione con famiglia a seguito, all’ennesima gita giardiniana a Verona, col primogenito Niccolò chiamato a dare il calcio d’inizio simbolico della gara numero mille dell’epopea GVL. L’ultima grande soddisfazione stagionale arriva alla festa di fine stagione del team, quando la società gli consegna il Premio Fair Play “giocatore modello”, per la prima volta nella sua lunghissima carriera, ottenuto grazie agli zero cartellini subiti in ben 34 gare disputate… Davvero tante per un neo 45enne…

 

post

Duccio Maschio

Onore al capitano!!! Duccio Maschio, nato il 15 febbraio 1978 a Firenze, oltre ad essere il capitano, è l’amicone di tutti, non solo sul campo. Laterale destro titolare del team, ma giocatore dal ruolo universale, numero 10 sulle spalle e fisico imponente, grazie alla sua intelligenza tattica, riesce, da sempre, ad organizzare e dirigere la manovra corale dei Giardini di Via Locchi dall’interno, come un vero allenatore in campo. L’ “Incontestabile”, come amano chiamarlo i compagni, è una delle vecchie glorie del team e la sua classe tramonterà solamente al tramonto della squadra. Ogni anno ha contribuito a scrivere, in modo indelebile, il suo nome nella storia dei Giardini. Vigile urbano nella vita, nonché affermato arbitro di serie A di basket e amante degli sport più estremi, è sposato con la “collega” Eva e, dal novembre 2007, è papà della splendida Camilla.

Stagione ’96-’97
CAPITANO DIFENSORE GOLEADOR
24 reti in 18 match giocati al centro della difesa: davvero una stagione d’esordio non male. Presto impara a conciliare le responsabilità difensive ed il suo straordinario fiuto del goal. Per la sua duttilità, che va oltre la possente stazza, per lo spiccato tatticismo e per l’innato buon senso, contro il “Lasa Pub”, alla prima gara del primo torneo assoluto dei Giardini, al Velodromo, la squadra lo sceglie come erede di Faggi, e gli consegna, a vita, la fascia di capitano. In campo ottiene il massimo di sé al torneo di Figline Valdarno: la prima coppa conquistata dai Giardini, è frutto soprattutto di un’insormontabile difesa, retta proprio da lui.
Stagione ’97-’98
CHE BRUTTA TEGOLA IL SUO INFORTUNIO…
La sua latitanza dai campi è la causa principale del fallimento totale in campionato. Solo 12 presenze per il capitano, a causa di molti impegni extracalcistici e di un lungo infortunio rimendiato nel derby contro il “Bar Franco”… e di degni sostituti… nemmeno l’ombra! Resta nella memoria, oltre al promettentissimo precampionato, la gara immensa che disputa contro il “Var”, quando oltre a controllare benissimo la micidiale punta avversaria, trova ben due volte la via del goal. Deluso e confuso, si riaffaccerà sul campo alle finaline di consolazione, ma sarà semplice comparsa.
Stagione ’98-’99
L’ABBANDONO DELLA DIFESA, LA NASCITA DI UN GENIO
La stagione della consacrazione, che lo vede diventare numero “10” a tutti gli effetti. Si trasforma in laterale destro di spinta, ruolo che non abbandonerà più e che lo porterà in goal 16 volte, in 18 presenze. E’ lui il nuovo regista, la mente della squadra, e, dai suoi piedi, passano tutti i palloni, in un campionato che conclude con una media voto spaventosa. Con passaggi smarcanti e bombe dalla distanza affonda praticamente da solo “UP70” e “Fiorentinagas”, solo per citare alcune grandi prestazioni. Pecca un po’ in continuità, ma si riscatta in grinta ed imprevedibilità. Contro i “Red Bull”, sigla un gran poker, e perfeziona a regola d’arte, l’intesa offensiva con Zatteri. Punizioni imparabili si susseguono, come all’ultima di campionato, contro l’ “Officina Mani Nere”, che vale il quinto posto in torneo. Mai polemico, riesce a risollevare con Zatteri la crisi di spogliatoio, e a far sopravvivere il team.
Stagione ’99-’00
L’ALLENATORE IN CAMPO
Pur bloccato da continui problemi fisici, risulta ormai l’unico giocatore insostituibile ed indispensabile, per il ruolo di allenatore in campo che svolge. Con la cifra record di 47 goal in 31 gare, migliora terribilmente i suoi standard realizzativi; e con il suo invidiabile self-control, riesce a disdricare ogni difficile enigma tattico. Tre reti all’esordio contro il “Pane e pomodoro”, fanno subito ben sperare, ma il vero Maschio esce fuori  definitivamente contro i “Mussel Heads”, trasformandosi continuamente da abile direttore d’orchestra, a pungente finalizzatore. Quando viene sostituito, anche nella gare dove non brilla, la squadra va sempre nel caos… Per questo i compagni se lo tengono stretto e gli perdonano ancora qualche assenza di troppo…
Stagione ’00-’01
CAPITANO DA PLAY-OFF
Girone d’andata devastante, girone di ritorno un po’ in sordina, complici un po’ troppe defezioni… In amichevole estiva contro “le Cure”, trova il centesimo goal personale con i Giardini, poi aspetta in ombra fino alla terza giornata, quando esplode contro l’ “FC Terzolle”, trascinando la squadra con tenacia e geometrie, vesro la storica vittoria per 6-5. Seguno prestazioni davvero memorabili! Contro il “Colchoneros” è impossibile star dietro al suo estro devastante, contro l’ “Herri Bat Gara” vince praticamente da solo, contro il “Comune” segna goal velenosi e dopo la gara contro il “Transport”, la squadra gli consegna l’ambitissimo e tanto atteso Trofeo Uomo-Squadra. Contro la “Caldaia” realizza cinque reti che proiettano i Giardini in alto: è solo l’anticamera della sua prova dell’anno, contro il “Sesto Senso” campione (memorabile tripletta). Meno spettacolare, ma lo stesso vitale, nel girone di ritorno; e contro il “Colchoneros”, arriva il secondo Trofeo Uomo-Squadra consecutivo. Peccato che la sua centesima gara in bianco-blu coincida con la sconfitta contro il “Comune”. Contro la Caldaia arrivano altri cinque goal, come all’andata, ma stavolta il primo è di tacco! Vederlo fraseggiare a memoria con i compagni è davvero emozionante, in una vittoria che vale i Play Off, grazie ad un capitano da élite del calcio provinciale!
Stagione ’01-’02
ELETTO A PALAZZO VECCHIO, SPORTIVO DELL’ANNO
49 goal stagionali, record per il capitano, e non a caso arriva finalmente la Promozione! Incredibile come riesca sempre a spronare i compagni, cambiando volto alle partite tanto da rimediare punti preziosissimi per la classifica, anche in gare proibitive. Nuove armi segrete, come le punizioni-flash per Bandini, o le sue inesauribili ma lucide rincorse, e squadre come l’ “Arturo Scorte”, il “Comune” e gli “Over 35”, s’inchinano di fronte alle sue prodezze! Poi guai muscolari e influenza ne limitano il rendimento e non a caso la squadra inzia a perdere. Nel girone di ritorno, partita dopo partita, ricnquista il centrocampo bianco-blu, senza mai abbandonare per un solo istante il sogno promozione! “Dram Drum” e “Arci Padule” riassaporano il suo cinismo sportivo ed i suoi goal pesantissimi, ma poi il capitano riscompare per i play-off di Basket. Fortunatamente, per la gara decisiva contro il “Limo” scende di nuovo in campo e trascina, con 4 splendidi goal, la squadra in promozione. Giardini in promozione, la sua squadra di basket ai Play Off… e le soddisfazioni sportive non sono finite… Nella speciale classifica redatta dal Corriere di Firenze, risulta essere lo sportivo dell’anno, con tanto di fotografie gloriose in prima pagina, in merito alle sue straordinarie doti di arbitro di basket. La premiazione avviene nel salone del cinquecento a Palazzo Vecchio, davanti agli occhi di tutta la città che conta e dei suoi orgogliosissimi compagni di squadra.
Stagione ’02-’03
IN BALIA DELLA SFORTUNA…
25 presenze, 27 goal:  anche Maschio ridimensiona i suoi standard, in questa sciagurata stagione del la squadra. Peccato perché il suo campionato di promozione era iniziato alla grande, con grandi prove contro “MCL Quinto alto”, “Querceto”, che gli erano valse interviste su Tele37, dove il capitano, ignaro della sfortuna che stava per colpire la squadra, si era dimostrato ottimista. Con la sua splendida doppietta natalizia al Fly Line, nel girone d’andata, si chiude la sua stagione e quella dei Giardini, e comincia un vero calvario tra infortuni, nervosismo, e lotta disperata per la salvezza, e anche le sue innate doti, ne risentono. Nelle due gare di ritorno, con “Fly Line” e “Rayo Fiorentino”, prima sigla il suo 200esimo sigillo con i Giardini, poi li trascina alla matematica salvezza. A fine torneo, ricompare un filo di speranza play-off ed il capitano è tra gli ultimi a mollare. Svanita la speranza, per i soliti impegni, diserta quasi in toto la Coppa Europa. Se in campo è impossibile chiedergli di più, quanto a continuità, dovrebbe dare maggiore esempio…
Stagione ’03-’04
IL RE DEI GOAL ALLO SCADERE…
Stagione con alti e bassi per l’eterno capitano, che non riesce a ripetere a pieno i fasti della precedente stagione, che lo ha visto assoluto protagonista e che gli è valsa, ad inizio torneo, la conquista del più ambito trofeo interno, la Supercoppa del Giardino! La sua cabina di regia appare subito ispirata, sin dal precampionato, in particolare nel match contro l’Euro3, la più grande vittoria di sempre della squadra (20-3!!). Ma anche il campionato per lui inizia benone! Già alla seconda, contro la Brigada Fiscal, proprio dopo aver ricevuto la Supercoppa, gioca un’ottima gara e proprio all’ultimo istante inventa, con un goal dei suoi, la rete del pari. Egregio e decisivo in ugual maniera, anche la settimana dopo, contro il TartanJock, prima di un lunghissimo stop per ferie… Cose cui ci ha purtroppo abituato… Il ritorno in campo contro l’AjejéBrazorf è degno della sua fama. Nella triste gara del lutto per il NonnoNello, lui, che era tra i suoi pupilli, risulta tra i migliori in campo. Poi, forse a causa di nuovi guai fisici alla caviglia, un inaspettato calo… Tante assenze,  tante gare, se non malvagie, certo non degne di lui… Nel girone di ritorno il calo si fa verticale e a tratti è irriconoscibile. Fortuna che si riprende in tempo per il vitale finale di torneo, quando contribuisce a suon di buone prestazioni alla qualificazione PlayOff. Il suo goal nel finale contro la MoViola, che regala l’ultima vittoria in campionato, è il goal numero 1500 della storia societaria! AI play off la caviglia gli impedirà letteralmente di rendersi utile…
Stagione ’04-’05
L’UNICO A NON PERDERE LA TESTA
21 presenze e 25 goal per il capitano, nella stagione in cui è riuscito a ritrovare la sua forma migliore  e si è dedicato di nuovo a pieno alla squadra. Facendo un bilancio di un’annata così così un po’ per tutti, lui è senza dubbio uno dei pochi ad aver salvato la faccia. Il suo inizio campionato è un crescendo continuo. Addirittura sublime la sua quarta giornata contro l’AxaSim, squadra offensiva assai ostica, che lui, schierato in difesa, riesce puntualmente a neutralizzare ad ogni affondo, trovando pure il tempo per una roboante doppietta. Meno bravo contro il “Parrucchiere Marzio” quando rimedia la sua prima espulsione in carriera per proteste, unico sporadico caso in cui il nervosismo collettivo contagia anche il suo invidiabile e preziosissimo self-control. Infatti per il resto della stagione, le tenta tutte per calmare uno spogliatoio rovente in polemica con lo CSEN. Non a caso la società lo premia con il Trofeo Uomo Squadra invernale per come chiude ottimamente il 2004. Anche quando il team traballa lui fa sempre il suo. Addirittura superbo nel match di ritorno contro il Giaguaro, quando si immola portiere e lo fa con ottimi risultati, parando tutto il parabile e trascinando la squadra alla vittoria e al quinto posto. Contro l’AxaSim al ritorno, festeggia la 200esima gara con la maglia a scacchi, e lo fa con un’ottima prestazione. Un leggero calo ai Play-Off dopo le tante energie spese nel corso della stagione.
Stagione ’05-’06
UNA VITE NEL PIEDE…
Solo 12 presenze stagionali e 5 goal per il capitano alle prese col più noioso infortunio patito sin qui, nella sua gloriosa carriera. Proprio durante il precampionato un banale incidente in moto lo allontana dai campi. Anche fuori dal terreno di gioco il suo apporto è spesso decisivo. E’ lui, prima della gara della rinascita contro la Piazzetta in precampionato, ad indire la riunione a casa sua, che darà il via al “progetto tattico Manetti”. E’ ancora lui, premiato col Trofeo Uomo-Squadra contro l’Axa Sim, a cederlo cavallerescamente al compagno Antonelli, consapevole di aver giocato troppe poche gare. Nel girone di ritorno l’emergenza totale lo costringe ad un forzato rientro, addirittura tra i pali (out tutti i portieri) contro la fortissima Forca. Ebbene si rivela la sorpresa della serata. I suoi “piedoni” arrivano ovunque e alla fine, stoicamente, abbandona la porta per salire e rinvigorire i mosci compagni. Questa gara gli dà fiducia e dopo appena due turni, contro l’Axa Sim, rientra nei ranghi dal primo minuto e gioca la sua miglior partita dell’anno. Solo l’arbitro infame nega la vittoria meritatissima ai Giardini, guidati di nuovo dallo storico capitano. Per il resto del torneo purtroppo si fa viva la paura di farsi male, del resto l’infortunio non è certo superato… Contro il Gatto Party la squadra lo premia col Trofeo Uomo-Squadra primaverile, ma l’intervento al piede è dietro l’angolo e non gli permetterà di partecipare ai tornei estivi. Il capitano, anche con una vite nel piede, si rende utile comunque fino alla fine come allenatore, al fianco di Comensoli.
Stagione ’06-’07
UN CAPITANO “IN ATTESA”
Dopo una buona fase di precampionato, il capitano concentra nei primi scorci del torneo subito grandi emozioni. Si va dalle “stelle” delle quarta giornata, quando praticamente da solo affossa gli Allanon con una prova magistrale, alle “stalle” di una settimana dopo, quando delude davvero i suoi discepoli forse per la prima volta in 11 anni, dimenticandosi l’orario della partita e quasi ci scappa la sconfitta con il modesto Atletico Fatica. Ma il capitano rasenta l’infallibilità, lo sappiamo, passano solo pochi giorni ed è di nuovo “8” tondo in pagellino a conferma di un momento di forma davvero esaltante. Si tratta del match contro l’ACCVC: geniale in impostazione, pericoloso in avanti, insuperabile con le sue gambe tentacolari in difesa. Ovvio l’immediato perdono. Il suo gran momento però deve ancora venire. Prima giornata del girone di ritorno, i Giardini affossano il Tortuga ed il capitano non rimedia il super-votone solo perché dichiara di aver fatto l’amore prima della partitaJ Segna un goal con un insolito assolo in dribbling ed è’ l’assoluto protagonista di una delle più belle vittorie stagionali confermandosi il più FONDAMENTALE tassello tattico della squadra, l’unico in grado di raccordare i reparti e leggere in tempo reale la mossa giusta da giocare. Alla seconda di ritorno contro la Piazzetta è ancora Maschio-Spettacolo, quando decide di festeggiare in campo il suo 29esimo compleanno con un eurogoal in finta brasilera… A due gare dalla fine del torneo, contro la Nave, gioca certamente il suo match dell’anno. Non poteva davvero scegliere giorno migliore per annullare il diretto avversario, nonché capocannoniere del torneo, e per confezionare la sagra dell’assist perfetto. Non poteva, perché proprio nel dopo-partita con la Nave, divide con i compagni di squadra la gioia immensa ricevuta dall’aver appreso di diventar presto papà. Il “9” tondo in pagellino, per una serata così speciale, è davvero il minimo minimo… Ai play-off, con squadra spompa e scornata, risulta tra i meno peggio, anzi il match contro lo Sportingarno è sicuramente una perla da incorniciare. La sua prestazione è enorme, ma aldilà di spunti e goal pregevoli ci piace ricordare due momenti in particolare. Primo: vederlo dialogare con Antonelli, palla a terra, con facilità irrisoria, dopo i pesanti screzi della settimana prima. Secondo, vederlo correre a tutto campo, anticipando i suoi stessi compagni, per strappare dai piedi avversari un pallone che avrebbe certo riaperto la partita. Pur segnando la punizione nel recupero che tiene accese fino all’ultimo le speranze di ripescaggio in promozione dei Giardini, delude un po’ come tutti, ai 16esimi di finale contro il Ferrucci, ma questo non macchia certo la sua grande stagione da capitano “in attesa”J Il presidente Zatteri, anch’egli in dolce attesa, non può dimettersi dall’incarico senza un ringraziamento speciale al suo capitano, che per 11 anni ha fatto ottimamente le veci della società in campo. Per questo gli viene conferito come ingaggio un simbolico “gratta e vinci” più “bombato” di quello dei compagni…
Stagione ’07-’08
IL CAPITANO DEI CAMPIONI!!!
Anche lo storico capitano ricorderà a lungo questa stagione gloriosa, per lui densa di soddisfazioni in campo e fuori, sin da subito. E’ infatti la prima giornata del campionato che i Giardini finalmente vinceranno, e lui già riceve il Trofeo Uomo-Squadra per l’ottimo avvio di stagione. Alla seconda, contro la Rinascente, è già il migliore in campo: forma straripante, doppietta potentissima, e lo zampino in tutte le azioni che contano. Ma le soddisfazioni fuori, dicevamo, non sono certo da secondo pianoJ Alla terza, dopo la gara contro il Pro-Evolution Team, manco disfa la borsa che inizia il travaglio della sua compagna, Eva… Contro il Peyote, alla quarta giornata, la piccola meravigliosa Camilla, la giovane CAPITANA, sarà già a casa con i neo-genitori. Ma le notti insonni (manco poi tante) non straziano l’anima del capitano che intravede anzi “l’anno bono”… Ottime prove si susseguono. Alla nona, contro la Longobarda,è di nuovo il migliore dei suoi: gioca in modo “manualistico” e quel che più conta riesce finalmente a tenere la squadra accorta, i compagni lo seguono, e la difesa diventa impenetrabile. Il goal lezioso di esterno, dopo soli 10 secondi dall’inizio della ripresa, resterà negli annali… Nel ritorno un po’ più di alti e bassi, complice un lieve calo di forma, ma cicca solo la gara contro la “Gruppazza”, dove sbagliano un po’ tutti. Il miglior Maschio lo si rivede contro la “Longobarda” (evidentemente gli porta bene), quando crea, finalizza, copre, torna ad essere indispensabile ed onnipresente. La settimana dopo gioca la sua miglior partita stagionale, non poteva essere altrimenti per un capitano, si tratta de “LA PARTITA”, quella contro il Tutto Cuore, una gara appunto tutto cuore, che regalerà ai suoi ragazzi il primo campionato! Con la Camillina per la prima volta a bordo campo riceve un “9” tondo nel pagellino, ed un giudizio che è una poesia, ed ha fatto storia. Estrapoliamo una sola frase significativa: “9 perché sono 12 anni che lavora per ottenere un simile equilibrio tattico e finalmente lo ha raggiunto”. Chiuderà il torneo con 19 presenze condite da altrettanti goal, non pochi per chi non è attaccante per natura. Anche in Golden League e nel torneo estivo di Castello, buone prestazioni a ripetizione. Ricordiamo su tutte l’esordio contro il GS Olimpia ed il suo eurogoal. Prima alzerà al cielo la Coppa di Castello nell’impianto appena inaugurato, poi addirittura David Guetta gli consegnerà quella dello scudetto, alla Terrazza Martini dell’Otel Ristoteather e, non ultima, alzerà il Trofeo Fedeltà “Nonno Nello” con il quale la società lo premia per le tantissime presenze stagionali. Che annata!
Stagione ’08-’09
FAIR-PLAY, GOAL E RESTYLING DEL SITO
“Immenso, paranormale, robotico, eterno capitano… 30 anni e non sentirli…” Così, condito da un 8 tondo, recitava il pagellino alla primissima dei Giardini campioni, in campionato contro il KLF, al termine di una prestazione da pallone d’oro del calcetto. Una grande doppietta da bomber di razza, in mezzo a tanta accademia, ad assist geniali, a tanta testa. E’ il girone d’andata il suo momento d’oro di una stagione, tutta più che discreta, ancora vincente per la squadra. La miglior prova stagionale arriva infatti poco tempo dopo contro il “FaBuca”, quando da insolito goleador, realizza addirittura 4 reti! Ormai moanovra i fili di una squadra che gira a meraviglia, addirittura meglio della gloriosa passata stagione. Quello dei Giardini è un calcetto più che superbo per la categoria, ed il merito tattico è tutto suo. Durante la lunga sosta natalizia si rende protagonista ssoluto anche fuori dal campo, visto che è l’artefice principale del restyling completo di questo sito, in un nuovo format moderno, pratico, interattivo. Contro il KLF entra nella storia anche al ritorno, quando festeggia la sua 300esima con la maglia dei Giardini, proprio nel giorno leggendario in cui la differenza reti storica supera per la prima volta quota +500!! La sua miglior gara del ritorno risulta essere ancora quella contro l’ostico “FaBuca”, quella che vale il secondo titolo consecutivo per i Giardini, quella in cui le sue leve da polipo arrivano veramente in ogni dove. A fine torneo, con 19 goal in campionato, sarà il terzo miglior marcatore del club. La sua grande verve agonistica e la sua innata grinta subiscono un lieve calo nelle fase finali, giocate a buone livelli, ma senza prestazioni clamorose, come quelle sopra citate. Salterà la finalina a Castello, le premiazioni di fine stagione e la festa societaria per un viaggio con la nazionale arbitri di basket in Canada, ma la squadra lo premia ugualmente con il Trofeo Fair-Play “giocatore modello”, per non aver subito ammonizioni in ben 41 incontri.
Stagione ’09-’10
SUL BARCONE ALL’ELBA 🙂
E’ durante il precampionato 2009 che inizia la sua carriera vera e propria di allenatore. A San Salvi, è infatti lui a dirigere, e con gran successo tattico, gli allenamenti nel materdi, vera novità della stagione. Stagione per lui, al solito importante, condita da ben 25 reti e dal solito buon rendimento. La sua grande mole lo spinge sempre più verso un ruolo di vice Lamioni, di boa centrale, altra importante novità tattica della stagione, che non gli preclude però gli altri ruoli. Due i momenti da incorniciare in un campionato di cui detiene il record presenze (19). Quando dopo aver guidato un giorno intero, di ritorno dall’Allianz Arena, scende stoicamente in campo contro la “Orso Bruno”. E, all’ultima giornata contro il “FaBuca”, quando gioca con la febbre, facendo vedere i sorci verdi al celebre Matteini, dall’alto della sua grinta incomiabile, dando a tutti il giusto esempio. In Golden League, contro il Deportivo Legea, gioca il suo match dell’anno nonostante una distorsione alla caviglia. “8” nel pagellino d’obbligo, al termine di una gara giocata da autentico pivot, che non sbaglia una sponda, che arriva sempre sulla palla prima dell’avversario. Durante il torneo di calcio a 7, la squadra si riunisce su un barcone all’Isola d’Elba per un intero week-end. E’ la sua originalissima festa di addio al celibato, un momento unico che resterà negli annali. Le nozze si celebrano dopo il match contro “Another Mazzata”, e il capitano si trasferisce in luna di miele alle Seychelles a torneo in corso. Giustificato:-)
Stagione ’10-’11
DALLE CASSANATE AD UN GRAN BEL DISCORSO
Stagione un po’ indisciplinata per il capitano che, se da un lato gioca con continuità e ad alto rendimento, garantendo i soliti ottimi risultati, dall’altro si rende protagonista di alcune bravate comportamentali davvero non consone a chi deve per primo dare l’esempio. Niente di grave per carità, e tutto compensato da voglia, impegno e attaccamento ai propri colori, però in questa sua stagione un po’ pazza, per la prima volta forse la squadra ha purtroppo smesso a tratti di seguirlo e si sono create tensioni ai quali i Giardini non sono così abituati. Davvero seccanti i frequenti ritardi al campo, penoso quando cambia match, nel senso che gioca un po’ con i Giardini, per poi entrare nel campo attiguo e continuare con un’altra squadra. Il rendimento tecnico non ne risente, ma il morale della squadra un po’ si. Le buone prestazioni arrivano soprattutto nei primi mesi del 2011, a cavallo tra andata e ritorno. Contro il NewTeam Ellera la squadra lo premia con il Trofeo Uomo-Squadra primaverile. E’ il sesto Trofeo per lui, un autentico record, visto che mai nessuno lo ha portato a casa così tante volte. La settimana dopo però decide di giocare il match clou con lo Sporting Marisa, vitale per le ambizioni dei Giardini, con un match di calcio a 7 già nelle gambe. Un modo davvero bizzarro per affrontare una gara in grado di cambiare l’intera stagione giardiniana. Tanto più che arriva a gara iniziata senza preavviso e senza possibilità di preparare a dovere il match… Una gran delusione… L’aria di montagna gli giova (è lui ch organizza con Sborgi la bella gita societaria a Cortina) e torna in palla per un finale di campionato con la testa sulle spalle, intenzionato a riprendersi passo passo la fiducia dei suoi compagni. In Gold League segna la rete numero 400 con la 10 sulle spalle nel match con la Longobarda, ma la serata magica la vive ai quarti di finale contro l’Antico Toscano, quando rimedia un 8,5 pazzesco nel pagellino. Finalmente riacquisisce a pieno le sue responsabilità di capitano, con un discorso coraggioso e convincente nello spogliatoio, che ricompatta e responsabilizza la squadra. Anche in campo ha una marcia in più e dimostra che darebbe l’anima per un passaggio in semifinale. Suo il tap-in vincente del 4-3, tutto suo il merito del 5-4 di Lamioni e, sempre suo, a tempo scaduto, l’assist al bacio per Bandini che regala i rigori alla squadra. Con un’ultima epica impresa riacquisice a pieno il suo ruolo e tutta la squadra torna ad aver piena fiducia in lui. Nel fratempo è divenuto anche arbitro di serie A di basket e la società gli conferisce una strameritata traga al merito, a testimonianza del grande orgoglio giardiniano per la sua promozione.
Stagione ’11-’12
I GOAL, CHE NOVITA’!!
Il capitano riconquista a pieno la fiducia dello spogliatoio con prestazioni eccellenti ed una bella novità da aggiungere al suo gran senso tattico: il goal. Ne segna tanti sin da subito, da quel pre-campionato 2011 che lo vede cannoniere principe del team con 7 centri in 5 gare. Da urlo la gara col Peyote, quando palesa una condizione atletica che i suoi compagni si sognano e vince praticamente da solo. Ancor più eccelso, se possibile, contro il Dema’99, quando festeggia le 400 presenze in gvl. Non pago, nello storico 6-1 all’Easy Market, regala assist a gogò e sigla una tripletta (con goal di spalla). Un po’ meno appariscente con l’inizio del campionato, perché tutto il livello della squadra sale. Da ricordare la gara contro la Grande Dimas (quantità inverosimile di palloni recuperati) e soprattutto quella col Macchessegrullo, il suo match dell’anno, quando entra sul 3-1 per gli avversari e in pochi minuti confeziona un 5-4 da paura, mettendo la firma proprio su quella quinta rete, un goal da raccontare ai nipotini. Difficile dimenticare la sua discesa sulla destra, incurante dei falli, anzi portandosi a spasso un difensore, letteralmente trascinandolo, per poi far partire quel diagonale da urlo che gonfia la rete e rivitalizza il campionato dei Giardini. Due acuti di gran livello anche nel girone di ritorno, contro l’Atletic Rum (gran goal di tacco) e nello scontro diretto col DDS Rifredi, quando a 4 minuti dalla fine, ricordandosi di aver promesso una vittoria (che vale il secondo posto), confeziona l’assist al bacio per il 3-5 di Lamioni, segna in tap-in la doppietta del 4-5 e, dopo il pari di Lamioni, a tempo ormai scaduto, manda ancora in goal il bomber per un 6-5 che passerà agli annali. La settimana dopo, chiamato a sostituire Manetti in porta contro il BZ, sarà il primo giardiniano della storia a segnare un goal da estremo difensore. Alle finali tocca il culmine nella sconfitta decisiva contro il Sorgane, quando nonostante i blasonati avversari, si eleva dalla massa con giocate sublimi, trascinando con grinta innata i suoi compagni speranzosi in un’impresa che, guardando lui, sembra sempre possibile. Gioia per gli occhi vedere un simile carisma, ammirare la sua trance agonistica così coinvolgente. Anche in TopLeague, con 6 centri in 5 gare, è il capocannoniere del team. Dopo aver accompagnato da capitano la squadra a Verona per il ritorno dello storico match-gemellaggio, riceve il Premio Fedeltà “Nonno Nello” per i 31 gettoni stagionali conditi da ben 35 goal.
Stagione ’12-’13
LA PUNIZIONE A SORPRESA DEL TERZO SCUDETTO…
Primo memorabile acuto in amichevole pre-season contro l’EdilGrossi, quando inizia addirittura in porta per l’improvvisa assenza di Manetti e, dopo innumerevoli assist al bacio, chiude con un mirabolante pallonetto dalla propria area, che beffa il portiere troppo fuori dai pali per il parziale 3-2 dei Giardini. Una roba che non si dimentica… La prima “prestazione perla” in campionato arriva nella super-sfida d’andata col Macchessegrullo capolista. Una sontuosa 440esima ufficiale! E’ l’unico dei suoi a dar veramente l’impressione di crederci. Sua la bella traversa (trema ancora…) che porta al 3-4 in tap-in di Sborgi… Sua soprattutto la punizione a sorpresa che manda Zatteri in porta (vuota) per il pareggio decisivo… Un pari insperato per lunghi tratti, che toglie due punti alla capolista in un momento cruciale e peserà come un macigno nella bilancia del terzo scudetto GVL! E’ nelle gare che contano che dà il suo meglio (come ogni campione vero…), lo dimostra il fatto che nel ritorno, è sempre col Macchessegrullo che mette in mostra tutta la sua classe cristallina. Nello storico scontro diretto che varrà di fatto il titolo, “cuor di capitano” promette ai suoi la vittoria e in campo fa di tutto per non smentirsi. Colleziona assist vitali per il match, sradica palloni ai forti avversari con facilità disarmante, difende palla con una impronosticabile qualità tecnica sconcertante… Giravolte, finte di corpo, giocate mancine davvero niente male… A 35 anni stupisce ancora con l’ennesimo arricchimento del suo repertorio. Senza contare l’ottima gestione della gara, della squadra e, per una volta, vista la stagione coi fischietti un po’ troppo polemica, anche del rapporto con l’arbitro. Nel giorno in cui i suoi Giardini vincono il terzo storico titolo, lui gioca la miglior prestazione stagionale. Dopo l’ottimo inizio del Meeting, è il suo innesto, a metà primo tempo, a cambiare di fatto il volto della gara. La sua fulminea doppietta stronca del tutto il match… Soprattutto il siluro al “7” (secondo goal), che gli vale la doppia cifra in campionato, è un quadro incancellabile nella memoria di tutti… Anche contro il Meeting poi, arriva l’immancabile punizione a sorpresa per il goal di Lamioni, che tanto innervosisce gli avversari, quanto fa godere i Giardini… Dopo una “TopLeague” di alti e bassi, in cui risulta comunque il miglior marcatore dei suoi, con 4 reti, torna in campo al mare, nel return match coi Baruconi, facendosi perdonare la gravissima e deludentissima mancanza nel match d’andata (decide di fare un week-end di sci proprio mentre la squadra è a Verona…) con una bella tripletta, con un’ottima gestione della squadra in emergenza in un inedito match di calciotto, con una gara davvero niente male… Sarà un caso ma l’indomani, vince anche la tedesca in spiaggia:-) Latitante nel torneo estivo di Castello, regala un’ultima emozione stagionale correndo la Notturna di SanGiovanni con la sua mitica numero 10 Gvl e, senza il dovuto allenamento, percorrendo i 10 kilometri canonici per le vie del centro in poco più di 53 minuti. Alla festa di fine stagione riceve il Premio Fedeltà “NonnoNello” grazie ai 30 gettoni stagionali. Capitano sempre sul pezzo!
Stagione ’13-’14
CUCCHIAI, TACCHI E INFORTUNI
Primo acuto ad inizio girone d’andata, contro il “Real Club Deportivo La Prugna”, quando si mette alle spalle le noie fisiche di inizio stagione e, complice l’assenza di Lamioni, guida l’attacco dei Giardini da pivot di razza, segnando e facendo segnare, rispolverando la grinta dei tempi migliori. In realtà acciacchi e noie fisiche continueranno ad accompagnarlo per tutto l’anno… Il campionato del capitano prosegue senza troppa continuità di presenze e un po’ avaro di momenti di gloria, a differenza della Golden League Provinciale, che capita nel suo momento top di stagione e lo vede assoluto protagonista, al pari di Flachi se non di più. La sua prima gara col campione è l’esordio di Golden contro il Grassina, giocato al centro della difesa, in un ruolo non suo, che ricopre però egregiamente, manovrando da dietro tutto il complesso assetto tattico a supporto dell’ex Doria. La perla è proprio l’assist che vale il 2-0 di Francesco… In semifinale contro la Birreria gioca la sua gara dell’anno, inaugurata con un goal in cucchiaio ripreso dagli smartphone, che ha fatto il giro del web e che ruba la scena allo stesso Flachi… In uno dei momenti più delicati del match, manda in rete il campione con un pregevole tacco volante. Anche nella ripresa dai suoi piedi parte l’azione per il goal decisivo di Francesco… Una notte da leone senza sbagliare un colpo, che aumenta il rimpianto per una stagione che, tra infortuni e sfortune varie, non lo ha visto così decisivo e determinante come può. Anche nella funesta finale contro il Prima è, a detta di tutti, il migliore in campo. Della sua enorme prestazione resta alla memoria soprattutto quel goal di tacco… Un gesto da raccontare ai nipotini… Segnare così in una finale e contro un simile fortissimo avversario, è davvero impresa per pochi… E’ un classe ’78… Ma le cartucce sono ancora buone.
Stagione ’14-’15
SUPERBO ANCHE TRA I PALI…
Gli infortuni continuano a minarne la continuità, e nella diciannovesima stagione in carriera si contano appena 20 presenze. Sontuoso comunque il suo avvio di stagione… Nel 12-2 sul SanGiusto, gara di pre-season, segna addirittura con un pallonetto da centrocampo, la rete numero 4000 della storia Gvl, a coronamento di una prestazione già in forma torneo, che lo vede giganteggiare e determinare a tutto campo… Non è un caso che alla prima giornata, contro gli OldHeart, arrivi il Trofeo Uomo-Squadra. Un guaio muscolare però lo costringe ad uscire dolorante e i Giardini dovranno pazientare praticamente fino al girone di ritorno per rivederlo in campo a pieno ritmo. Ma il suo rientro ufficiale è davvero in pompa magna, visto che coincide con la storica vittoria per 2-1 sul Macchessegrullo capolista… Forte della recentissima trasferta a Londra sponda Tottenham, forse la più memorabile gita Gvl di sempre, gioca la sua più importante prestazione stagionale in un ruolo decisamente non suo… Bisogna aver tatuato nel cuore lo stemma Gvl per mettere in scena una gara così… Manetti ringamba a sorpresa proprio il big match e lui, che era venuto al campo per fare l’allenatore, complice i suoi guai fisici, recupera l’attrezzatura e si piazza coraggiosamente tra i pali contro chi, all’andata, ce ne aveva fatti un secchio. La sua prova è sconcertante. Parate di piede difficilissime, fare da leader anche da laggiù: dove non arrivano le sue manone lo aiutano i pali, in una serata che davvero gli sorride. Nel finale, quando viene fischiato un minaccioso tiro libero al “Grullo”, con un’incredibile parata di nocca, salva risultato e vittoria, mandando in visibilio il popolo nero-arancio. Per il Macchessegrullo trattasi davvero di bestia nera, visto che, dopo altre svariate giornate da spettatore, torna proprio contro di loro nella TopLeague provinciale, e ancora una volta è determinante. Si piazza in posizione di pivot al posto di Lamioni, ed è la mossa tattica che cambia volto al match. Finisce ancora una volta 2-1, soprattutto grazie alle sue lunghe leve che arpionano palloni ovunque, facendo salire la squadra, facendola ruotare a meraviglia in una delle più indimenticabili gare di sempre… Merita citazione anche un suo acuto al Torneo Biancoverde (a cui lui predilige però quello a “7”)… Trattasi della gara contro lo Sporting Calcio a 5, quando si unisce in extremis vista l’emergenza, sfornando tutti gli assist decisivi per la bella vittoria che vale la qualificazione. Un nuovo guaio muscolare lo costringe a uscire, ma, con la squadra in 4 effettivi nel finale, si immola e torna in campo, facendo scudo con la sua mole, senza praticamente riuscire a calciare. Un vero eroe Gvl… Tutto questo nella serata in cui aveva trionfato, senza patemi, al torneo di Geremia, che gli varrà lo specifico trofeo a fine stagione. Ma alla festa finale di Castello, il Trofeo che davvero lo esalta, è il NONO “Trofeo Uomo-Squadra” in carriera, che gli viene conferito per l’ottimo finale di stagione… Un record impressionante che premia chi, andando contro età, acciacchi e impegni vari, continua a mettere i Giardini tra le proprie priorità assolute…
Stagione ’15-’16
CAPITANO DI 500 BATTAGLIE
Siamo ancora in pre-season quando, in amichevole contro i “Babbi di’ Castello”, gioca la 500esima in Gvl e la società lo premia con un trofeo vitreo, riportante la seguente effige: “Tributo al capitano di 500 battaglie”. E’ in un momento di forma davvero invidiabile per uno della sua età… Le prestazioni contro PGS Torregalli e Spartans, rasentano la perfezione e lasciano tutti a bocca aperta. Soprattutto contro i primi, oltre alla solita intelligenza e agli assist calibrati, è un girata al volo, spalle alla porta, alla VanBasten, a convincere tutti che la pensione è ancora assai lontana… All’esordio in campionato, contro il Polcanto, riceve per la decima volta in carriera (record assoluto!!) il “Trofeo Uomo-Squadra”. E’ lui l’umo del momento e alla seconda giornata, contro l’Atletico Crociato, arriva addirittura un poker… Tra questi, il goal numero 4300 della storia societaria, il suo 500esimo sigillo personale, e un momentaneo secondo posto nella classifica cannonieri del torneo, che non ha precedenti nel suo già folto palmares… Adesso anche bomber… Per i compagni però è un “falso nueve”, un pivot tattico, di quelli che fanno salire la squadra, che smistano, che danno peso… Preziosissimo… Anche fuori dal campo… Visto che è l’unico Gvl a rappresentare i nostri colori, nella trasferta viola di Basilea. Proprio sotto Natale, arriva l’ennesimo Trofeo Uomo-Squadra… Non si contano davvero più… Nel girone di ritorno, forse meno giocate eclatanti, ma grande continuità… E’ di questi tempi che, in occasione della storica vittoria per 7-6 contro il Vanga, sfodera la sua più sensazionale prestazione stagionale… La partita perfetta, in cui, se ce ne fosse ancora bisogno, chiarifica a tutti la portata della sua insostituibilità… A torneo finito, è tra coloro che interpretano più seriamente le amichevoli-derby col Rifredi,78, non a caso, è anche tra coloro che regalano le pagine più importanti della bella TopLeague GVL. Il suo apporto è letteralmente devastante nell’epica vittoria contro la Rubino, sia in campo, grazie alla sua leadership, alla sua strategia, a quel vitale goal del 4-1… Sia fuori dal campo, quando resta vicino all’amico Sborgi, anche sul letto d’ospedale, racchiudendo sulla sua persona, tutti i significati della parola SQUADRA… L’unico neo della sua stagione, è quel ritardo al campo contro il Rifredi78… Un impegno di lavoro diciamo, mal gestito… Ma è davvero un ago, in un pagliaio di tanto attaccamento ai colori… Al Biancoverde è tra i più prolifici in zona goal e le grandi prestazioni non mancano… Ci riferiamo soprattutto alla grande prova espressa contro il Pantaleo e al “BasketGvl”, conquistato a suon di bombe dall’olivo, nella serata di GVL-Top@Players, che si aggiunge al TennisTableGVL conquistato in occasione della cinghialata… Alla festa di fine stagione riceve, in barba all’età, il “Premio Fedeltà Nonno-Nello”, grazie a ben 38 presenze stagionali (condite da 21 goal…)… Pazzesco… Ed è la quarta volta in carriera… Record assoluto… Smettere? Manco per sogno…
Stagione ’16-’17
UOMO-MACCHINA
Solo 25 apparizioni stagionali per il capitano, alle prese con mille impegni anche fuori dal mondo Gvl. Ma tra i 25 gettoni, non mancano certo presenze memorabili e fondamentali ai fini della gloriosa stagione. La sua gara top del girone d’andata la regala contro i Pumas, quando con l’esperienza e l’astuzia che lo contraddistinguono mette lo zampino praticamente in ogni goal arancio… Nel girone di ritorno, riappare a fasi alterne, ma lo fa lasciando sempre il segno e palesando una forma fisico-atletica davvero impensabile per un quasi 40enne. Contro il Bar Argentina gioca una gara pressoché perfetta, segna, fa segnare, dimostra almeno 20 anni di meno… Ma la sua gara dell’anno non può che essere quella decisiva per la scudetto, quella contro il Loto. Non dimenticheremo mai quella percussione coraggiosissima, a fine primo tempo, che regala il 4-1 a Bandini… Un goal che sa tanto di scudetto anticipato… Il suo partecipare attivamente a tutti i festeggiamenti della notte, con la gioia di un bambino, lascia intuire ancora una volta quanto tenga a questa maglia, quanto vorrebbe esser ancor più presente nonostante tutti gli impegni del momento. Quanto sia sempre e comunque dentro al gruppo, lo dimostra anche in occasione dell’addio al celibato Pieri, che vive da autentico eroe e superuomo, almeno al pari dello sposo, vincendo praticamente tutti i giochetti, che gli amici organizzano per il promesso… Protagonista assoluto del paintball in quanto maestro di strategia, anche militare… Nessuno fa i suoi tempi al kart… Ed una sua doppietta, in serata,stende la Sex sul campo, mentre un’altra doppietta, poco dopo, illumina la gara contro il super “Resto del Mondo” di Pieri. Macchina più che uomo… Emozioni forti per lui anche all’altro matrimonio Gvl, quello che vive da testimone, per il suo caro amico Manetti. Tornando alle gare ufficiali, lascia buoni ricordi anche nei tornei estivi, soprattutto quando è chiamato ad agire da centrale difensivo di calcio a 7, nel torneo “Senza Fiato CSEN”. Memorabile la sua gara contro gli “Spider Porks”, quando oltre ad emulare Nesta al centro della retroguardia, si prende il lusso di avanzare su corner, ed insaccare di testa il goal che chiude la più rotonda vittoria di sempre dei Giardini in versione a 7, quello del 7-0. Passano gli anni, ma lui sembra ringiovanire invece che invecchiare… Saranno anche i tanti kiletti di meno, frutto di abnegazione e allenamento, che sfoggia con orgoglio ai più viziosi compagni di spogliatoio…
Stagione ’17-’18
40ENNE SOLO PER L’ANAGRAFE
La sua 22esima stagione giardiniana si impenna nel girone d’andata del campionato, alla sua 570esima presenza ufficiale, in una delle più belle vittorie di sempre del team, il 7-2 sui Disperati. Assist sublimi a ripetizione, prima del sigillo personale sul match… In un periodo, quello post-natalizio, dove tutti ingrassano e si lasciano andare, ecco come irrompe nel gruppo col suo esempio invidiabile di atleta vero… E’ il suo momento top della stagione. Solo una settimana dopo, illumina la scena a suon di giocate sublimi contro il RioGallegos… Ma la miglior prestazione dell’anno la gioca certo all’inizio del girone di ritorno, quando i Giardini contro ogni pronostico asfaltano per 5-2 il Vinaio. Il pagellino sancisce un “9” tondo! E’ la sua prima gara da 40enne e se questo ha 40 anni, davvero prima o poi il genere umano potrà conquistare l’immortalità… La sua prestazione commuove, emoziona, lascia attoniti, riempie d’orgoglio tutto il popolo Gvl. Suo il guizzo per il vantaggio di Dimita, suo l’immediato raddoppio, con parabola pazzesca, a fine primo tempo… Ancora sua la punizione a sorpresa che schianta il Vinaio sul nuovo vantaggio per 3-2, il tutto contornato da guizzi strategici pazzeschi… Ma la vera perla, alla Roby Baggio, se la conserva per il finale, con quel taglio da urlo per Sinameta che scatena lacrime e applausi. Merita davvero la super-festa che i suoi compagni gli confezionano a Castello poche ore dopo… Un cenone per almeno 80 anime in onore dei suoi 40 anni e di quelli del Patron. Ovviamente contro il Loto, grazie ad una media voto periodo pazzesca di 7,5, conquista il suo dodicesimo Trofeo Uomo-Squadra… Record assoluto. Nel periodo Golden League e Virgin Cup, subentra un po’ di logica stanchezza anche a lui, e in campo, pur senza commettere strafalcioni, inizia ad incidere un po’ meno. Ma è proprio in quel momento che si gode la più bella soddisfazione giardiniana della sua stagione fuori dal prato verde… Quando alla vigilia del match contro L’ASD Oba Oba, la squadra porta lui ed il Patron a fare rafting in Veneto e a far serata al Lido di Jesolo, come regalo per i 40… Una zingarata fuori porta di quelle che cementificano e che rendono sempre più orgogliosi di far parte da una vita intera di questo storico gruppo.
Stagione ’18-’19
IL MONDO SOTTO A YOKO ONO
30 presenze nell’anno del 41esimo… Ben 24 goal, davvero tanti per i suoi standard. Il capitano sembra ringiovanire anziché invecchiare insomma… Nella sua ennesima grandissima stagione, nonostante l’età avanzata, mette in mostra una forma atletica davvero invidiabile, una voglia sempre contagiosa, l’innata serietà che è in grado di diffondere a tutto il gruppo, che ancora ama farsi tatticamente manovrare da lui, sempre maestro in visione di gioco e strategie di gara. Il suo rendimento, stando alle valutazioni dei pagellini del sito Gvl, è in media sempre da sufficienza abbondante, anche in virtù di questa nuovissima vena realizzativa. Un picco di classe sopraffina però, che merita certo citazione in quanto assolutamente sua gara dell’anno, è sicuramente il match del girone d’andata contro il “Futbol Club Nuoto Extremo”… E’ il momento più delicato della stagione, i Giardini stanno cercando di risalire una classifica al momento penosa, nonostante la categoria al ribasso. Lui si prende sulle spalle la squadra e sfodera una prestazione davvero da urlo, che fa tornare praticamente da solo i suoi alla vittoria… E che vittoria… Finisce 6-0, contro ogni pronostico, e ben 5 dei 6 goal portano la sua firma… I primi due vedono il suo nome nel tabellino, negli altri tre mette i compagni davanti alla porta impossibilitati a sbagliare. Applausi scroscianti… Il secondo momento top della sua stagione lo vive addirittura ad Amsterdam. E’ infatti tra i giardiniani eroi che vincono la prima storica gara internazionale del team, nel VondelPark della capitale olandese, a margine dei quattro giorni da urlo vissuti per l’addio al celibato del presidente Antonelli. La sua prestazione, nonostante gli eccessi, tutta orgoglio e cuore, è da lacrime… Ma il momento clou della sua stagione restano comunque le oltre tre ore precedenti al match. Quelle passate sotto Yoko Ono con i suoi compagni… Certe volte andrebbe fermato il tempo…
Stagione ’19-’20
GUIZZI STRATEGICI INFINITI…
Il capitano riesce a mettere in fila, anche nella maledetta stagione Covid, 17 presenze impreziosite da 6 goal. Gli anni passano anche per lui, ma a vederlo giocare davvero non si direbbe, visto uno stato di forma sempre più che invidiabile per uno che i 40 li ha passati da un pezzo. Anche le rare, rarissime, volte in cui si presenta al campo limitato da qualche acciacco di troppo, sa emergere come pochi in quanto a strategia, lettura dei match, umiltà totale. Un chiaro esempio è rappresentato dalla soffertissima, ma importantissima vittoria per 4-3 nello scontro diretto del girone d’andata contro il Paguro, che permette ai Giardini di allungare a 4 punti il distacco sulla rivale diretta del momento. Proprio in quell’occasione, contro il parere del popolo, decide di uscire nel finale, vinto da qualche disagio fisico, ma soprattutto pervaso dalla sacrosanta voglia di vincere, e concede il suo minutaggio al giovane Untaru, che di fatto risolve la partita… Un gesto così, diventasse pane quotidiano per tutti, i Giardini tornerebbero in un baleno la squadra invincibile di qualche anno prima… Proprio in quel convulso finale del girone d’andata, appena una settimana dopo, realizza la sua chicca stagionale, ancora una volta solo e soltanto frutto della sua lungimiranza strategica… I Giardini sono sotto assedio contro i “Lenti e Macchinosi”, giovani rampolli che stavolta sembrano averne davvero troppo di più…. Lui, con cinismo estremo, opportunismo ed istantanea capacità di lettura, approfitta di una rissa in campo, per assaltare l’arbitro pretendendo, forte del regolamento e della sua fascia di capitano, più espulsioni possibile da ambo le parti… Sacrifica i suoi compagni, è vero, che al momento non gliele mandano a dire… Ma poi si intuisce il guizzo… I rivali hanno meno effettivi al campo, e, a differenza dei Giardini sono costretti a continuare a giocare, e ovviamente a perdere, in inferiorità numerica. Tutto stra-voluto. Mostruoso. Nel campionato condizionato dal Covid, merita comunque citazione anche la sua prestazione contro il Pdm. Stavolta non ci riferiamo a guizzi strategici, ma a giocate sopraffine, a intuizioni geniali palla al piede, che, a 42 anni appena compiuti, lasciano tutti attoniti. Ma la sua miglior gara stagionale la gioca dopo il lockdown, nel match di gran blasone al Torneo Senza Fiato contro il Granducato. Manda in goal con fare sopraffino praticamente tutti i suoi compagni, prima di siglare la mirabolante rete personale che chiude i conti su un 9-0 davvero storico. Una prestazione gloriosa giocata con i kilometri della recente missione GVL al Lago Scaffaiolo nelle gambe. Sarà lui, un veterano, il giardiniano più presente al Torneo Senza Fiato. Alla festa di fine stagione del team, ha anche la gran soddisfazione di ricevere dalla società il prestigioso Trofeo Fai Play “Giocatore Modello” per gli 0 cartellini subiti in ben 17 apparizioni.
Stagione ’20-’21
PIU’ ARBITRO CHE GIOCATORE
Alla prima stagionale, in precampionato contro il NOW FC, si rende protagonista di una prestazione davvero eroica. Dopo essersi unito alla squadra in extremis, dopo l’annunciata indisponibilità, per supplire ad un infortunio dell’ultim’ora, si presenta con una doppietta da urlo, realizzata in mezzo ad un’infinita serie di giocate di qualità. Su tutte quella che permette a Dimita di chiudere la disputa sul 5-2. Questo suo presentarsi come un evergreen insostituibile però, non trova purtroppo conferme nel resto della stagione. Nonostante il suo sempre invidiabile stato di forma, tra stop pandemici e suoi impegni extra-campo, il capitano si concede al campo solo altre quattro volte, davvero troppo poco per un perno della squadra come lui. La sua assenza, ormai quasi cronica, non fa ben presagire per il futuro della squadra, e la stagione finisce con enormi punti interrogativi anche per questo. Sulla bocca di tutti un unico quesito: ce la faranno a reggere i Giardini se l’eterno capitano inizia a tirare i remi in barca? Per impegni extra-campo intendiamo soprattutto la sua carriera di arbitro, che tocca picchi davvero da numero uno, cosa, questa si, che riempie d’orgoglio tutto il popolo giardiniano.
Stagione ’21-’22
DALLA PAUSA DOLOROSA AL GRANDE ANNUNCIO
Quando il capitano a inizio stagione decide di fare un passo indietro, non garantendo la presenza fissa nel gruppo titolari a causa dei suoi tanti impegni, per la squadra è un duro colpo. All’esordio stagionale del team è comunque in campo, nella bella vittoria in precampionato contro il Klan, e giostra subito da assoluto migliore in campo… Nella testa dei suoi compagni ci si chiede come sarà possibile scendere in campo, senza la presenza costante dello storico capitano e allenatore in campo e le preoccupazioni sono più che lecite, visto che qualitativamente, il livello del team in stagione cala bruscamente. Ad inizio campionato vince l’ennesimo Trofeo Uomo-Squadra in carriera, segno che a volte al campo si vede, ma è sempre troppo poco per riuscire a dare un reale contributo alla squadra. Nella stagione quindi con meno suoi acuti della storia GVL, vive comunque una serata di altissimo livello, quella della sua miglior prestazione stagionale, in Top League Easy, ancora contro il Klan, di cui è autentica bestia nera. Le sue giocate sopraffine, il suo prodigarsi per le nuove leve, il modo in cui fa girare una squadra che nel corso della stagione ha giostrato in modo oltremodo caotico, regalano gioia, ma anche rimpianti di come sarebbe potuta andare con lui in campo tutto l’anno. Il punto col Klan, fondamentale in quel momento per le speranze di qualificazione, lo si deve totalmente a lui. Non è un caso che alla festa di fine stagione riceva il 14esimo trofeo uomo-squadra della sua carriera (autentico record). Proprio in quell’occasione, annunciando a gran voce il suo intento di rientrare dalla prossima stagione nel gruppo titolari, scatena l’esultanza di massa dei suoi ed infonde speranza e certezze per il futuro di una squadra, che pende ancora totalmente dalle sue giocate.
Stagione ’22-’23
LA RESURREZIONE DI ANTONELLO FATIMA
Rientrato a furor di popolo nel roster dei titolari del team, la squadra, pur di riaverlo, fa scegliere a lui campo, orari, giorno settimanale di gioco… A fine stagione saranno ben 35 presenze, come ai tempi d’oro, più presenze di quante ne ha fatte mettendo insieme tutte quelle delle tre stagioni precedenti; e 16 goal, sempre più della somma di quelli fatti nelle tre stagioni a ritroso. Riecco il capitano in tutto il suo splendore, e meno male, perché nella fase di inserimento di nuove fondamentali leve, adesso anche classe 2007, la sua presenza è vitale. La voglia è tanta e subito in pre-campionato regala una delle sue prestazioni monstre stagionali. E’ la sera della grande vittoria per 6-5 sui Bulls C5, e lui impiega pochissimo a riambientarsi nel suo habitat naturale, quello di leader tattico della squadra. La prova magistrale viene impreziosita però da una tripletta davvero sontuosa. Sua la zampata ad un minuto dalla pausa che rimette i Giardini in corsa sul 3-4, suo il tap-in del 4-5 nel finale, che dà il la ad un’epica rimonta, sua la giocata sopraffina che propizierà il pareggio di Mataj e ovviamente suo il goal partita all’ultimo secondo di recupero… Una prestazione da tramandare ai posteri insomma… Rendimento continuo e impegno costante anche in campionato, con picchi di gioia concentrati alla seconda giornata del girone di ritorno, quella della partenza in notturna, dal Campo di San Piero a Ponti, con la delegazione GVL diretta in Portogallo, il momento in assoluto più divertente della stagione. In tale spedizione assumerà il ruolo mitologico di Antonello Fatima, vivrà una morte fortunatamente apparente ed una gloriosa resurrezione, proprio come in questa fase della sua carriera, dal desaparecidos delle scorse stagioni a di nuovo capitano onnipresente… Un viaggio inenarrabile come le grandi avventure GVL del passato. Tornando al campo, purtroppo assente a Verona, torna ad illuminare totalmente la scena alla nona di ritorno, con un’altra super prestazione, stavolta contro i San Donato Park Rangers. Gioca da play basso, vista l’emergenza, e nonostante il clima intorno da discoteca caotica, dirige le danze con mestiere sopraffino, facendo ruotare tutti come avesse il telecomando. Autore poi del pregevole goal del 2-0, che purtroppo non basterà per ottenere la vittoria finale, soprattutto per il piccolo acciacco fisico a lui accorso, che lo costringe a lasciare il campo nel finale. Con 16 presenze su 20 gare totali è assieme a Matera il giardiniano più schierato in campionato, una roba davvero impensabile soltanto un anno fa e che riempie la squadra di speranze. Anche in Golden League e nei tornei estivi farà la sua parte con grande dedizione… 45 anni e non sentirli… Pedina fondamentale ritrovata.