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Berchicci Alessandro

L’ingengner Berchicci Alessandro, nato a Firenze nel 1978, è uno della vecchia guardia della squadra, nonché storico realizzatore del primo sito internet GVL. Il suo ruolo naturale in campo è il fantasista laterale, ma il giovane musicista di successo fiorentino (suona la chitarra da Dio), si adatta da sempre a tutti i ruoli ispirandosi al suo idolo nipponico Hidetoshi Nakata. I suoi tanti impegni non gli hanno mai permesso un costante ed impegnativo inserimento nella squadra, ma perenne ed eterna sarà l’appartenenza al gruppo sua e della moglie Maria Sole.

 

Stagione ’96-’97
L’INFORTUNIO NON SMALTITO
Solo 7 presenze condite da due goal, nella prima stagione dei Giardini. Mai velocissimo, mai tatticissimo, e continuamente frenato da un noioso infortunio, riesce comunque a ritagliarsi una serata di gloria, quando alla penultima gara del torneo di Figline, partita decisiva, segna su punizione da 25 metri prima di trovare una storica doppietta.
Stagione ’97-’98
IL CRAL METRO SE LO RICORDERA’
Solo 8 presenze per lui, quasi sempre nel ruolo di roccia insormontabile della difesa. La gara di campionato contro il “cral metro”, difficilmente se la scorderà… Oltre a giocare una gran partita in copertura, segna un goal decisivo su punizione e gioca gli ultimi minuti in porta per l’espulsione del portiere, riuscendo a salvare il risultato. Trova difficilmente spazio tra i titolari e questo lo scoraggia e lo allontana un po’ dal gruppo; ma all’ultima finalina di consolazione, nel 6-6 contro il “bar il sogno”, fa il suo esordio con goal, da prima punta titolare.
Stagione ’98-’99
L’UOMO GOAL CHE NON T’ASPETTI
Finalmente una stagione ricca di soddisfazioni: 12 gare disputate, 6 goal, tutti realizzati nella sua serata di grazia, in amichevole contro la “Scuola di Musica di Fiesole”. Nell’occasione si trasforma in killer d’area di rigore e realizza reti di ottima fattura. Bravo all’attacco, ma soprattutto in difesa, dove la sua classe emerge a fine campionato, contro avversari di blasone come il “ViolaClacioa5”, la “Florentias” e soprattutto l’”OfficinaManiNere” di San Frediano, che lo vede trascinare i Giardini alla conquista del quinto posto, con giocate tenaci che lasciano tutti a bocca aperta.
Stagione ’99-’00
DA CALCIATORE A TECNICO INFORMATICO
Solo due presenze per lui in una stagione in cui ha fatto dimenticare tutte le prodezze dell’anno precedente. In realtà non ha dato il massimo di sé sul prato verde, ma dietro al P.C.; infatti si deve a lui, divenuto tecnico infomatico del team, la realizzazione di questo sito, con tutto ciò che, di buono, ne consegue.
Stagione ’00-’01
LA SCOPERTA DI UN FANTASISTA
Rituffatosi anima e corpo nel ruolo di calciatore, diviene la riserva ufficiale dei laterali Maschio e Frosini, nonché del “prestigiatore” Bandini, riscoprendosi dunque fantasista, ruolo che ricopre dignitosamente grazie soprattutto alla sua rinascita dal punto di vista fisico. Fa vedere ottimi disimpegni, puntuali anticipi, gran visione di gioco, rigenerato senso tattico, e tanti goal. A fine stagione sranno ben 9 (!!) in 14 incontri disputati. Con l’andare dell’anno la sua forma fisica cala vistosamente, prima di un gran sussulto finale, all’utlima giornata contro il “Sesto Senso” campione, quando rimedia un “8” tondo in pagella per aver spadroneggiato con maestria sulla fascia destra
Stagione ’01-’02
L’AMORE… LA MUSICA… E UN PO’ DI CALCETTO
Il calcetto cade a picco nella sua scala d’interessi personali, dove primeggiano, e chi lo conosce non sa dargli torto, la passione per la musica ed un nuovo incantevole amore… Le incomprensioni con Antonelli e mister Cadetto, che lo usa col contagocce, non aumentano certo la sua voglia. A fine anno festeggerà lo stesso con la squadra la conquista dell promozione, ma tornerà con continuità in campo, solo ai  Play Off provinciali, dimostrando di avere ancora cartucce da sparare.
Stagione ’02-’03 DESAPARECIDO!
Scende in campo 10 volte realizzando 3 reti. Dà il meglio di sé ad inizio torneo, in particolare contro lo “Yellow Storm”, quando riesce a mettere a sedere il portiere e realizza il suo primo goal in promozione. Ma per vedere gli altri due bisogna attendere il ritorno con lo stesso “Yellow Storm”, dove riscatta qualche prestazione opaca e tanta panchina. Probabilmente proprio a causa delle incomprensioni con il mister, finisce presto col dare sempre forfait e, senza il “desaparecido”, non proprio esemplare in quanto a serietà sportiva ed attaccamento alla maglia, i Giardini si ritrovano spesso contati.
Stagione ’04-’05 TOCCATA E FUGA CON DOPPIETTA
Due match per lui, dopo un’assenza dai campi durata più di un anno. Due amichevoli che lo tengono saldamente dentro allo storico gruppo dei Giardini, una contro la “Squadra Uno”, uno contro il Campino di Coverciano, quando segna anche una bella doppietta.
Stagione ’06-’07 PIU’ ASCIUTTO E ALLENATO
Non si vedeva in campo dal 2004. Torna per un’amichevole primaverile alla Florentia contro “Simone e i suoi ragazzi” ed è più asciutto, allenato, si muove molto e sfiora il goal di testa. Nel frattempo è diventato ingegnere, si è fidanzato con Maria Sole e continua ad illuminare le varie piazze toscane con i suoi soli da brivido!

 

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Feroci Federico

PRESENZE: 87

Feroci Federico, nato nel 1978 a Firenze, co-fondatore con Zatteri del club, rappresenta il cuore grintoso e carismatico del nucleo antico della squadra. Ispirandosi ai suoi campioni preferiti, che solitamente sono vikinghi scandinavi, alterna gare da roccia insormontabile della difesa, a prestazioni da vero fantasista mediterraneo. Nonostante il carattere spesso polemico e bizzarro, da tutti i compagni è considerato un eroe, che dà il massimo anche in pessime condizioni fisiche.

 

Stagione ’96-’97
CAMPIONE UNICO IN CLASSE E GRINTA
Tra i fondatori ed i creatori veri e propri della squadra, Feroci, in campo, ricopre ogni ruolo con grinta, tenacia e voglia di far bene. 25 reti in 18 partite giocate sempre al di sopra della sufficienza, sono cifre che parlano da sole. Tra le prestazioni più memorabili, l’amichevole contro l’ITC Peano, quando realizza un superbo poker. Anche al torneo del Velodromo, quando riscontra i problemi che ha un po’ tutta la squadra, riesce a far parlar di sé, riscoprendosi portiere contro il Lasa Pub. La sua miglior partita dell’anno la gioca al torneo di Figline, contro il San Biagio, quando insacca tre goal fotocopia, sotto l’incrocio dei pali. Un giocatore divenuto da subito un esempio, per tutti i compagni!
Stagione ’97-’98
UNA STAGIONE DI ALTI E BASSI
Lo strano caso di Feroci: un laterale destro che passa da 25 goal in 18 gare, a 9 reti in ben 26 partite. Smarrito un po’ il cinismo, la concretezza e l’imprevedibilità che lo caratterizzano, alterna amichevoli giocate magistralmente, a prestazioni ufficiali non sempre all’altezza: un tema che in questo sventurato primo campionato dei Giardini, riguarda un po’ tutta la squadra. Non c’è dubbio che resti un esempio in quanto a impegno e capacità di trascinare i compagni, ma qualche neo appare evidente: troppi cartellini, rumorose polemiche, poco fiato… Forse il suo ruolo è un altro…
Stagione ’98-’99
MALEDETTO SERVIZIO DI LEVA!
Eletto agran voce nuovo difensore centrale titolare, se non fosse stato chiamato alle armi in novembre, avrebbe certo giocato la miglior stagione della carriera. In 8 gare disputate in modo impeccabile, ottiene una sfilza di “7” in pagella, non commette mai “erroracci”, e realizza ben 7 reti sganciandosi con puntualità dalla retroguardia. In molti pensano che i punti persi da i Giardini nel girone di ritorno, siano dovuti più alla sua assenza, che a quella di bomber Luti!
Stagione ’99-’00
UN ADDIO TRA MILLE INTERROGATIVI (??)
Gioca una stagione stratosferica da difensore centrale, realizzando ben 25 reti in 35 incontri. Da vero gladiatore della difesa, è insuperabile, segna, fa segnare ed esce tra gli applausi contro fior fior di squadre come la “Paranoia”, o la “Pizzeria Piccadilly”, quando i miracoli, è chiamato a farli in porta… Dopo la prova magistrale controla “Resistenza F.C.”, la società lo premia con il Trofeo Uomo-Squadra primaverile, al quale seguirà consecutivamente quello invernale. Nonostante un calo fisico vistoso a fine stagione, i suoi goal da lontano, non cesseranno di stupire, come la rete numero 600 della storia societaria, siglata su punizione, all’ “arci Padule”, in Coppa Europa. Durante l’estate però, la decisione shok di abbandonare i Giardini, non più disposto né a gicoare da difensore, né a ripartire come vice Maschio sulla destra. Un addio immediato senza possibilità d’appello, visto che spunta subito all’orizzonte una nuova squadra… Come se fosse già stato tutto premeditato da tempo… Ma la squadra non crede che sia tutta farina del suo sacco… Chissà per quale capriccio, i Giardini hanno perso uno dei capisaldi indiscutibili del team

Nurzad Samy

Il persiano Samy, è il primo secondo portiere, o “vice-Manetti”, della storia dei Giardini. Collega studente universitario di Zatteri, Visciola e Luti, tra i pali ha uno stile tutto suo e, seppur con risultati alterni, quando è stato chiamato, ha sempre dimostrato grande impegno nel difficile compito di sostituire Manetti. Personaggio pittoresco, dotato di simpatia e singolarità folgoranti.

 

Stagione ’97-’98
DALLA PERSIA CON FURORE
Chiamato a sostituire Manetti, partito militare, dopo i disperati tenativi di Feroci e Barbetti, gioca due gare tra i pali, ma la sua prima esperienza nei Giardini, si rivela totalmente fallimentare. All’esordio contro gli “SPB”, subisce 14 goal senza muovere un dito… Vederlo in porta sembra uno scherzo. Decisamente meglio contro i Balù Balù, quando, perlomeno, si dimostra abile nelle uscite. Necessita allenamento…
Stagione ’98-’99
EROE PER UNA SERA
Ad inizio stagione, con Manetti ancora sotto le armi, Nurzad torna tra i pali, con risultati certo migliori, grazie soprattutto alla sue coraggiose uscite a terra. Quando a fine stagione, Manetti abbandona polemico la squadra, sarà ancora lui a difendere la porta, nell’eroica vittoria contro l’ “Officina Mani Nere di SanFrediano”, che regala, grazie anche alle sue inaspettate, quanto spettacolari prodezze, il quinto posto in campionato ai Giardini di via Locchi. Torna inguardabile in Coppa Europa e gioca talmente male, tanto che la squadra, pur onorandolo per la sua disponibilità in un momento assai delicato, non lo riterrà idoneo a ricoprire ancora in futuro il ruolo di portiere e lo congederà amichevolmente.

 

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Alessandro Manetti

Manetti Alessandro, nato a Firenze il 15 giugno 1978, è lo storico portiere del club, uno dei veterani cresciuti a pane e Gvl sin da bambini. Il suo maestro tra i pali è stato Taffarel, ma il carismatico estremo difensore mantiene nonostante tutto uno stile particolare tutto suo! E’ considerato da tutta la squadra un pilastro della storia dei Giardini, e, ancora oggi, in età avanzata, dopo alcune parentesi che hanno visto protagonisti anche altri portieri per vicessitudini varie, veste sempre con onore e passione la sua mitica numero uno da titolare del ruolo. Affermato impresario termo-idraulico, nella vita è soprattutto orgogliosamente padre della meravigliosa Serena, prima erede ufficiale, alla quale si è aggiunta nel settembre 2020 la piccola Ilaria. Grazie alla sua “CFIdratech”, dalla stagione 2017/2018, impersona anche l’unico sponsor ufficiale della squadra. Spesso anticonformista e bizzarro fuori dal campo (la lista delle OM è mitologicamente interminabile), all’interno del rettangolo di gioco, viene preso da sempre come esempio per il suo  attaccamento alla maglia incondizionato.

 

Stagione ’96-’97
DAL MONDO DEL CALCIO AL CALCETTO
Manetti esordisce alla prima stagione ufficiale della squadra con serie difficoltà di adattamento ad uno sport per lui, calciatore, tutto da scoprire. Si tratta quindi di una stagione transitoria, ma con 19 presenze su 20 gare dei Giardini, dimostra da subito il suo innato attaccamento a questa maglia. Tanti goal subiti, ma evidenti progressi tecnici di partita in partita.
Stagione ’97-’98
UN NUMERO UNO COI FIOCCHI
E’ la stagione della  consacrazione! Nonostante la squadra precipiti in campionato, anche squadre come la Sestese Calcio a 5, che gli fanno 13 goal, a fine gara si complimentano con questo nuovo punto di forza indelebile dei Giardini. Gioca ad altissimi livelli e, quel che più conta, si diverte!
Stagione ’98-’99
PRODEZZE E POLEMICHE…
Rispecchia la squadra nel bene e nel male. Nel girone d’andata gioca un calcio eccellente ottenendo notorietà e risultati. Nel ritorno è uno dei più polemici fomentatori della crisi di spogliatoio e arriva addirittura ad abbandonare la squadra (per un attimo di sbandamento quasi si accorda con la rivalissima squadra del Bar Franco). Peccato perché fino a quando la squadra aveva vinto, lui era risultato spesso il migliore per continuità e capacità, e appare sciocco rovinare una stagione da protagonista scappando al primo ostacolo e lasciando sulle spalle degli altri due veterani Maschio e Zatteri, tutte le grane della crisi cocietaria di fine anno.
Stagione ’99-’00
UN RITORNO DA CAMPIONE
Pace dopo la tempesta… Torna in pompa magna a difendere la porta dei Giardini e, abbandonato presto il nervosismo, contribuisce a creare un gruppo di uomini di talento sia in campo che fuori, di cui va estremamente fiero. In merito alle prodezze della stagione passata, la squadra lo premia a novembre conla neonata Supercoppa del Giardino, quale miglior giocatore assoluto. La grandi prodezze si ripetono di gara in gara e, all’ultima di campionato, uscito dai pali, trova la gioia del primo goal personale. Nella gara di Coppa Europa contro il Bar Fabrizio, finirà, per la prima volta, addirittura imbattuto!
Stagione ’00-’01
ANCORA SUA LA SUPERCOPPA
Sovrumano, alieno, extraterrestre! I “7” si ripetono in pagella con puntualità disarmante e la società, prima della gara contro il Colchoneros, lo premia per il secondo anno consecutivo con la Supercoppa del Giardino. Contro il “Comune” para un rigore e i Giardini volano in vetta alla classifica. I primi storici play-off sono dovuti in gran parte alle sue prodezze e, a differenza dei compagni, li onora al meglio, senza alcun calo fisico.
Stagione ’01-’02
ALL’ALBA VINCEROOO’… LA PROMOZIONE
A volte pare un fotomontaggio, tanto sono incredibili le sue acrobazie e i suoi voli stratosferici improvvisi. Colleziona trofei uomo-squadra ed è bravo a trascinare i Giardini sia quando la squadra è in vetta, sia quando, dopo le prime sconfitte, c’è bisogno di alzare il morale! Contro il Dram Drum colpisce addirittura una traversa ed ogni avversario, anche i più forti bomber, iniziano a tremare all’idea di doverlo affrontare. E’ il primo tra i suoi compagni a credere in un possibile aggancio alla Munda, seconda della classe, e quando ciò, insperatamente, avviene, dopo la vittoria per 11-4 sul Limo, all’ultima di campionato, corona il sogno di una vita. La sua tecnica sopraffina avrebbe potuto spingerlo più volte verso un’altra squadra più competitiva, invece lui, al grido “all’alba vinceròòò”,  è riuscito a conquistare la PROMOZIONE al fianco dei suoi amici di sempre. Fa parlare di sé anche ai Play Off provinciali, quando, fascia di capitano al braccio, para uno storico rigore ai “No Fear”…
Stagione ’02-’03 DIVO DA TALK-SHOW Per smaltire un noioso infortunio, inizia in ritardo, ma è decisivo da subito. La squadra continua a premiarlo con trofei interni, ma le più grandi soddisfazioni se le toglie sul piccolo schermo, al programma Calcetto+ di Tele37, dove viene spesso intervistato, premiato o semplicemente elogiato, come nel dopo partita contro il CDP Querceto, dopo un’ottima prestazione nonostante sia debilitato da un infortunio. Se la squadra a Natale vola in classifica anche in promozione, molto lo deve alle sue parate, come quelle salva-match, contro il Fly Line; ma, sarà per i continui infortuni, o per il salto di categoria, anche lui non brilla particolarmente nel girone di ritorno, e si illumina a sprazzi. In coppa Europa, contro il Blaugrana F.C. raggiunge lo storico traguardo delle 200 presenze coi Giardini.
Stagione ’03-’04 LA STAGIONE DEL PARADOSSO Seconda stagione in promozione paradossale per il portierone a scacchi. Da un lato cè il glorioso record di goal subiti dalla squadra (solo 134 in tutta la stagione: mai stati così pochi), dall’altro c’è una stagione tutto sommato altalenante dove sono un po’ mancati i suoi più acrobatici interventi plastici che l’hanno reso famoso. Dopo un ottimo precampionato si smarrisce proprio ad inizio torneo e non riesce proprio più ad entrare in condizione ottimale per tutto il girone d’andata, pur dando sempre un importante apporto al team. Per vedere una partita davvero degna della sua ottima fama, bisogna arrivare addirittura alla quartultima giornata, quella però più importante: lo scontro diretto per i Play Off contro l’Abobo. In tale occasione è davvero decisivo e la serie interminabile di parate impressionanti vale da sola i tre punti. Il finale di stagione è un continuo crescendo. Contro la MoViola, all’ultima decisiva giornata, si dimostra ancora una volta fenomenale e para davvero l’impossibile. Con 21 presenze su 24 match, risulta anche il più presente in campionato tra i giocatori in rosa. Nonostante il top della forma raggiunto a fine torneo, ai Play Off alterna cose buone ad altre meno… E non lascia il segno, come del resto un po’ tutti suoi compagni.
Stagione ’04-’05 TANTI I MOMENTI DA DIMENTICARE… Per il portierone veterano è senza dubbio la peggior stagione in bianco-blu… Davvero tanti i momenti da dimenticare in fretta, frutto di un nervosismo latente che ha fatto di lui, per quasi tutta la stagione, un corpo estraneo alla squadra e un contestatore violento della crisi sancat dello CSEN. Parte male in un precampionato che conclude comunque alla grande contro “laNave”, stregata dalle sue parate. Sembra pronto per il torneo, invece si susseguono i “5” in pagella e, la favola del campo CSEN sembra solo far da alibi ad uno stato di forma mai così carente… Polemico come il Feroci dei tempi peggiori, dannoso come l’Antonelli dei tempi peggiori, le sue sfuriate continue ne peggorano persino il rendimento. Se la prende col campo, con l’arbitro, con i compagni, persino con i pali della porta spesso presi a calci,  intanto incassa goal di testa in pallonetto o sotto le gambe. Si va alla partita con malo spirito pensando a cosa potrebbe combinare… All’ottava giornata tocca veramente il fondo quando un “vaffa” all’arbitro gli costa la prima espulsione in carriera… Davvero irriconoscibile! In febbraio, porta all’altare la signorina Wioletta, ma chi pensava che il suo fosse stress pre-matrimoniale si sbagliava, perché le prestazioni steccate non svaniscono. Nel big match contro la Pasticceria la differenza la fanno i portieri: quello avversario para tutto, lui, svogliato, incassa reti davvero imbarazzanti per un portiere della sua fama… Una, ancora una volta, di testa in pallonetto… Un accenno al Manetti che fu arriva finalmente ai PlayOff, soprattutto nell’ultimo match contro “Decorazioni Innocenti”, vinto dai Giardini grazie alle sue parate stellari. Migliore in campo proprio nell’ultimo match dell’anno… Crisi alle spalle?
Stagione ’05-’06
DI NUOVO GRANDE PROTAGONISTA!!
Dopo un avvio disastroso, sulla scia dei recenti polemici avvenimenti (dopo il match di precampionato con la Saar, i ragazzi devono fare una riunione per discutere animatamente con lui…), si mette a lavorare a capofitto, partecipa attivamente con idee brillanti al nuovo progetto tattico ed ha grandi meriti sull’andamento ottimo del girone d’andata. E’ solo l’inizio della sua rinascita che a fine anno sarà completa. Sarà il duro allenamento in palestra, sarà una rediviva affinità sportiva con i compagni, fatto sta che le grandi prestazioni tornano prepotentemente a farsi sentire. Nel girone di ritorno compie veri e propri miracoli nel match contro il Gatto Party e si ripete con colpi di reni ammirevoli, pochi giorni dopo, contro i fortissimi tiratori della Corazzata Potionkin. Al “Torneo Senza Fiato” si presenta ormai il vero Manetti che conoscevamo. Para tutto il parabile e, contro il Caffè Baglioni, anche l’imparabile… Si vocifera addirittura un suo ingaggio a Prato da parte di un club professionistico. A simboleggiare la sua nuova affinità sportiva con la squadra, il suo esser tornato a divertirsi, c’è la goliardica partita contro la “Piazzetta”, quando gioca di fascia e segna una roboante doppietta. La miglior partita stagionale però arriva nel momento topico, proprio nella serata in cui festeggia le 300 gare con i Giardini, e proprio grazie alle sue parate davvero “aliene” la sua squadra di sempre raggiunge la prima storica finale di un torneo. Su ogni palla mette una pezza, peccato che da capitano (Maschio infortunato) non abbia poi potuto alzar la coppa per la sconfitta ai rigori in finale. Trova comunque la grande soddisfazione del premio al MIGLIOR PORTIERE del torneo, che lo CSEN gli consegna in quanto estremo difensore meno battuto, nella stessa serata della finale contro il Gruppo Sportivo Grassina. A questo importantissimo trofeo si aggiungerà, alla festa di fine anno, il nuovo trofeo interno del team dedicato al compianto nonnino di Antonelli, il PREMIO FEDELTA’-NONNO NELLO, per le sue ben 37 presenze stagionali!!
Stagione ’06-’07 VETERANO DOC, MA TROPPE AMNESIE… Dopo un gran precampionato sulla scia dell’entusiasmante ultima stagione (memorabile soprattutto la gara contro la Selecao!!), gioca uno dei peggiori gironi d’andata dei suoi lunghi 11 anni di carriera. Davvero troppi i momenti bui, dove la stanchezza prevale sulla gran voglia e gli permette raramente di trovare la giusta concentrazione. La prima di campionato contro il Tortuga è un super-flop: ben due goal di testa subiti in pallonetto… Una rarità a calcetto, aggravata dal fatto che uno è un autorete perché non ha chiamato il pallone. Proprio quando sembra ritrovarsi un po’ arriva alla sesta la figuraccia contro l’ACCVC. Finisce 3-3, un pareggio che costa il primo posto in classifica ai Giardini e si tratta di 3 goal fotocopia, tutti su punizione, tutti sul solito angolo. Ancora peggio, se possibile, contro il DeSpar. Arriva il solito pallonetto e su 6 goal subiti ci sentiamo di assolverlo solo in un’occasione. Decisamente meglio il girone di ritorno, quando la forma sembra recuperata e riesce a vivere anche sparuti momenti di autentica gloria, come nel match contro il New Team ’99, quando da autentica saracinesca neutralizza con voli acrobatici una dozzina di goal fatti. La sua miglior prestazione dell’anno arriva a 2 giornate dal termine contro la Nave, proprio nel giorno in cui viene eletto VETERANO DOC uguagliando con 328 presenze il record i Zatteri che assiste infortunato dalla panchina. Solo una settimana dopo una pesante papera contro la Pasticceria che poteva minarne lo spirito, finalmente miracoli su miracoli, come per anni ci ha abituato. Anche quando è a terra apparentemente battuto, si rialza e con balzi felini da giovincello vola a deviare in corner. Riecco la SARACINESCA! Ma non dura fino ai Play Off, che invece lo vedono stanco e demotivato otlre misura, anche se è uno dei migliori ai sedicesimi contro il Ferrucci 1030. Anche in una stagione meno pimpante del solito sa distinguersi come sportivo di razza. E’ lui, durante la festa di fine anno al David, a rivedere dalla società il Trofeo Fair-Play – Giocatore Modello, per aver subito 0 cartellini in ben 37 presenze stagionali.
Stagione ’07-’08 L’ARTEFICE DI UN SOGNO TANTO ATTESO Si vede subito dalla primissima amchevole contro il “Prova a dire Cavedano” che la sua stagione sarà stellare. Alla 339esima presenza ufficiale (diviene il più presente di sempre) rimedia subito un “8” in pagellino e inizia a costruire, mattoncino dopo mattoncino, quella che sarà la stagione scudetto, e lo fa da assoluto protagonista. Il rigore che si fa parare alla seconda amichevole (Stella Beige) è solo un incidente di percorso in uno di quei momenti dove si crede funamboloJ Appena si concentra sul suo ruolo si rende finalmente conto di essere uno dei migliori portieri mai esistiti nella provincia fiorentina. In campionato vince alcune gare praticamente da solo, come contro il Peyote, o la Nave (prestazione impressionante… la squadra può ora anche permettersi quei momenti di black-out pericolosi…). Nell’amichevole di fine anno sempre contro gli amici del “Cavedano” le presenze del veterano toccano la quota brividi di 350. In occasione dell’1-0 al “Tutto Cuore”, gara che vale il titolo d’inverno, esibisce la miglior prestazione stagionale: a portieri invertiti probabilmente sarebbe finita 1-10… In una sola azione, questo portiere trentenne, riesce a compiere 5 parate sovrumane a ripetizione, con ogni parte del corpo. E’ sempre l’unico a salvarsi anche nei momenti di magra del team, come nel 4-4 con la Selecao. Ad un passo dal sogno, nel 9-1 sulla Longobarda nel finale di torneo, oltre alle solite prodezze, si trasforma anche in uomo-assist per un goal-perla di “Normando”. Una settimana dopo tocca il cielo con un dito, quando i suoi ragazzi battono il Tutto Cuore e conquistano il titolo. Le due parate acrobatiche che compie ad inizio gara, col risultato in bilico, valgono come due goal del bomber Lamioni e ribadiscono che questa squadra non può fare a meno di lui. A fine campionato arriva l’ufficialità: lui, unico ad aver giocato tutte le partite del torneo, è ELETTO miglior portiere della competizione, e sarà premiato alla Terrazza Martini dell’Otel RistoTheater addirittura da David Guetta (cosa che per un disguido non avverrà). Miracoli e ancora assist DOC si ripetono anche in Golden League, soprattutto contro il GS Olimpia e nella gara decisiva contro il Sorgane, di nuovo un “9” in pagellino!! Inutile dire che anche al Torneo estivo Bianco-Verde non smette di stupire e conquista un altro titolo di miglior portiere. Da favola soprattutto in semifinale contro “gli orfani di Giova”. A fine stagione, con la bacheca ricca anche della coppa di Castello, è stato lui il più presente dei Giardini, con 34 gettoni, ma il trofeo interno che riceve non è il premio Fedeltà… bensì la coppa più ambita: la SUPERCOPPA DEL GIARDINO, con la quale la società lo premia come miglior giocatore stagionale… proprio nell’anno del primo scudetto… Un sogno.
Stagione ’08-’09
400 PRESENZE PER MISTER STATUETTE
Campionato 2008-2009 che inizia malissimo, con un’insolita prestazione-disastro contro il Buratti, quando tra papere, uscite di mano fuori area, reti incassate mentre discute distrattamente con arbitro o compagni, è tra i maggiori responsabili dell’unica gara che i Giardini non vincono in tutto il torneo. Prestazione comunque “mosca-bianca”, in una stagione a buoni livelli. Sempre nel girone d’andata va annoverata la sua miglior prova stagionale contro l’ASD Toscana, quando con autentiche prodezze a ripetzione, tiene vivi i Giardini per tutto il match e confeziona l’assist per il 4-1, che chiude di fatto la pratica. Ci ricordiamo in particolare quella tripla parata da terra, su una punizione avversaria deviata fortuitamente più volte, ad un passo da lui… Campione senza età… Nel girone di ritorno merita citazione la sua prima giornata contro il KLF, quando sfodera miracoli su miracoli tanto che il 9-2 finale diviene risultato bugiardissimo. La settimana dopo parerà anche un rigore ai “Cavalli Marci”. All’ultima giornata dei Giardini campioni, nella vittoria a tavolino sull’ASD Toscana, diviene ufficiale anche la vittoria del titolo di miglior portiere, titolo che sarà suo anche al Torneo Estivo Bianco-Verde… A casa sua, cominciano a scarseggiare posti dove metter statuette… La Golden League, che non va benissimo per i nostri, sarà sempre ricordata da lui per la gara col Tutto Cuore, la sua 400esima con la maglia dei Giardini… Nessuno ha mai vestito tanto la gloriosa rosso-gigliata! Nonostante il premio estivo, sfigura non poco nel match che più conta a Castello, la semifinale coi Fradicios Friends, una gara deludente che comunque non intacca i suoi standard ancora altissimi a 31 anni suonati.
Stagione ’09-’10
LA CONDIZIONE MONASTICA DEL SUO PENE
Si presenta alla prima di campionato contro il Granducato, dall’alto delle sue tante primavere, volando tra un palo e l’altro come quando era ragazzetto sui campi di calcio a 11 ed è subito “8” in pagellino”. Il 3-2 mozzafiato d’esordio è molto suo… Memorabile resterà la parata d’istinto con annesso “vaffa” all’arbitro durante l’esecuzione:-) Memorabili anche le prestazioni col Vinandro Fiesole (decisivo nel 6-5 con interventi abnormi nel convulso finale di gara), col Peyote (incredibile serie di parate di piede), al ritorno contro gli Argos, quando para un calcio di rigore, e contro i Banana Banana, in occasione di un 14-2 alla Virgin, davvero bugiardo, se si pensa alle innumerevoli parate impossibili a livello anatomico… Sembra avere infatti più arti dei comuni esseri umani. All’ultima giornata, schierato fuori dai pali, segna addirttura una doppietta al “FaBuca”. Nell’amichevole pre-Golden contro il “SanGiusto”, le condizioni avverse del campo limitano di brutto i suoi compagni, che lo lasciano spesso in balia delle onde… Ma anche in quell’occasione, la platea viene ammutolita dalle sue continue prodezze. Ha in canna il gran colpo stagionale e lo sfodera proprio in Golden League, all’ultima giornata contro l’AC Qprel… Reattività, colpi di reni, vere e proprie “parate a molla”… I compagni sono ammutoliti e lui spiega, durante la pizzata del post-match, che è ringiovanito per la condizione monastica del suo pene… Problema serio, ma, egoisticamente, per noi è davvero un bel vedere…:-) Vive il momento più flop della sua ottima stagione, durante le prove di “calcio a 7” dei Giardini, in particolare in semifinale del “Senza Fiato” contro l’ASD Fides, deludendo i suoi tanti fan con una paperona ammazza-morale non da lui. Con 39 presenze stagionali, si aggiudica il prestigioso Premio Fedeltà “Nonno Nello”.
Stagione ’10-’11
ANCHE CON UN OCCHIO SOLO…
Ancora una grande stagione per il veterano tra i veterani, impreziosita da almeno quattro super-prestazioni. La prima subito in precampionato contro l’EasyMarket, quando festeggia le 450 presenze con i Giardini con una serie di miracoli alieni e con addirittura un assist decisivo ai fini del risultato. In campionato è da cineteca nella partita d’andata con l’Ellera, brutta sconfitta per i Giardini, ma prodezze tra i pali che resteranno negli annali. Durante la sosta natalizia arriva la terza perla stagionale in amichevole contro il SanGiusto. Gara apertissima fino alla fine anche grazie alle sue parate. In pieno recupero e col custode a bordo campo ad indicare gli spogliatoi, con i Giardini in vantaggio di una sola rete, sventa un goal più che fatto con un gesto tecnico difficilmente spiegabile con le leggi fisiche… Ma il suo vero match dell’anno lo tiene in serbo per le finali, dopo un periodo difficile alle prese con un guaio ad un occhio per un improvviso quanto anomalo calo della vista. Il match clou del girone contro il Dema99 è la prova lampante che sia capace di meraviglie portieristiche anche con un occhio solo. Para con tutto: mani, piedi, corpo: è’ lui il vero eroe di una delle vittorie simbolo dell’intera stagione. A fine annata riceve il Trofeo Fair-Play “giocatore modello”, per gli 0 cartellini subiti in 33 presenze ufficiali. E non è neppure la prima volta…
Stagione ’11-’12
IL DITO ROTTO DI MISTER 500 PRESENZE
Tra i protagonisti principali della storica vittoria per 6-1 con l’Easy Market in pre-season, fa il suo esordio in campionato con una super-prestazione contro la squadra che risulterà campione: la Dinamo Losca. Nel 9-1 da urlo dei Giardini c’è molta farina del suo sacco. Decisivi infatti alcuni interventi sovrumani ad inizio match, a gara ancora aperta, quando neutralizza gli avversari con uscite prodigiose, nonostante giochi con una scheggia di legno in un occhio e finisca la sua serata dall’oculista. Nel complesso buon campionato per lui, impreziosito dallo storico raggiungimento delle 500 presenze (è il primo in rosa) nel girone di ritorno contro l’Atletic Rum, ma il top della sua stagione lo raggiunge alle finali di Top League, quando, dopo un duro allenamento podistico, può abbinare alla sua innata classe, anche un redivivo strapotere fisico. Divina la prestazione nello sfortunato match contro il Sorgane (si ricordano 3/4 parate davvero da autografo…), ma all’ultima giornata, contro il Peyote, raggiunge il Nirvana dei portieri. Protagonista assoluto del pareggio finale con parate che gridano al miracolo e fanno imprecare ogni volta gli avversari increduli… Molte le compie con i piedi, solo per il fatto che gioca con un dito rotto! Ma rotto veramente! Le parate di mano infatti vengono accompagnate da strazianti grida di dolore, che danno vita a scenette tragicomiche, che in sostanza confermano, se ancora ce ne fosse bisogno, l’incredibile senso di appartenenza, l’innato amore per i propri colori. L’ultimo sussulto lo regala in amichevole col SanGiusto, quando in estate, a stagione ormai archiviata, ancora non pago, confeziona l’ennesima prestazione strappa-applausi.
Stagione ’12-’13
TERZO SCUDETTO… E NASO ROTTO…
In barba ai problemi alla spalla, all’alluce, alla mancata preparazione, si riaffaccia al campo dopo mesi per la quinta amichevole pre-season a Castello contro il SanGiusto ed è subito sensazionale protagonista sia per le parate, ma anche per gli intelligenti assist con lanci chirurgici verso i compagni. Anche in campionato le “notti magiche” non mancano. Alla prima di ritorno, con fascia di capitano al braccio, stende praticamente da solo, a suon di interventi pazzeschi, il DDS Rifredi, trascinando i Giardini alla vittoria per 3-1, che peserà come un macigno per il titolo a fine torneo. E’ il suo momento migliore. Due settimane dopo spiazza ed ipnotizza il “Piazza” con uscite tecnicamente sublimi, per un 10-0 che passerà alla storia… In quei giorni, a Verona, è chiamato a vestire i panni del capitano in tutti i momenti ufficiali della “reunion barucona”, ma è sempre e soprattutto tra i pali, stavolta su parquet, che impressiona la platea. Fuori dal campo non che si comporti proprio da atleta, mangiando e bevendo a volontà e tentando di stuprare la celebre statua di Giulietta… Mette la sua firma indelebile nello scontro diretto che vale uno stagione contro il Macchessegrullo, con voli plastici, uscite indomite, una partecipazione attiva al gioco anche dalla porta, che scatena le ire prima, l’invidia ed i complimenti poi, degli acerrimi rivali. Contro il Meeting, quando il terzo scudetto diventa realtà, è lui che dà la scossa alla squadra che dal tranquillo 6-0 si vede quasi rimontata sul 6-3… C’è tanto del suo in quella importantissima vittoria. Non a caso, col terzo scudetto, arriva anche l’ennesimo premio “Miglior Portiere”. Inizia per lui un periodo un po’ nero dal punto di vista familiare, ma dal campo, dai Giardini, non scappa mai davvero, anzi scaraventa in campo tutta la rabbia di un momento difficile, fornendo le solite grandi prestazioni. E’ lui il migliore all’esordio in TopLeague contro il Botswana… Ricordiamo in particolare un paratone salva-risultato su uno sciagurato retropassaggio di un compagno… Una roba che lascia tutti a bocca aperta. Migliore in campo assoluto anche contro il blasonato Koori, col quale limita un passivo che sarebbe stato ben più pesante del 2-4 finale e riceve, ad uno ad uno, i complimenti di tutti gli avversari a fine match. La sua gara dell’anno in assoluto è però il return match coi Veronesi al mare, a Riparbella, quando, vista l’emergenza alcolica, si ritrova a fare il centrocampista tutto-campista alla Behrami, in marcatura a uomo sul fortissimo Tommy Zelger, con sensazonali risultati. Applausi a scena aperta e 9 tondo in pagella, non solo per la prestazione, ma anche per esser venuto al mare con toccata e fuga, dovendo ripartire subito dopo il match… Un attaccamento alla maglia da sgomento… Decisamente da statua anche come affronta la notturna di SanGiovanni assieme ad alcuni suoi compagni. Non tanto perché senza allenamento riesce a percorrere tutti i 10 kilometri della corsa, quanto perché lo fa indossando la sua numero 1 ufficiale dei Giardini… Imbottita… E siamo a giugno… Non ci sono più aggettivi… Solo pochi giorni dopo arriva invece, al Torneo Biancoverde, il momento più buio, quello di una rarissima espulsione patita contro il “Tondo MCL”, per aver reagito in modo decisamente veemente, ad un arbitro celebroleso, reo di aver convalidato un goal ad un avversario, che per segnare gli ha spaccato il naso… La beffa, la squalifica e l’infortunio quindi, con la stagione che si chiude in anticipo. Ma alla festa finale a Castello trova il modo di passare alcuni preziosi momenti con la squadra che è parte indelebile di sé e i compagni lo premiano col Trofeo Uomo-Squadra Estivo, per l’ottimo finale di stagione. Più uomo-squadra di lui…
Stagione ’13-’14
… QUEI COMPLIMENTI DI FLACHI…
Acciaccato, salta mezzo pre-campionato, ma appena rientra in campo è subito il migliore per 2/3 partite a fila… Contro Longobarda, Grassina e ITP Klan, tutto sembra tranne che un 35enne. Le parate straordinari nel finale di gara contro il Klan, lasciano tutti a bocca aperta e valgono da sole il pareggio! Non è un caso che la squadra lo premi ad inizio campionato col TrofeoUomo-Squadra autunnale. Risulta un po’ discontinuo nel girone d’andata, se si eccettua la prestazione grandiosa contro l’Atletico Rossini, in cui, con la manona aperta, a tu per tu con l’attaccante avversario solissimo, compie un prodigio d’altri tempi… Ma il suo nuovo secondo sport, il podismo, gli giova per il fisico e per la mente, e presto le prestazioni importanti cominciano a ripetersi. Contro il Sorgane, alla prima di ritorno, con un certo Flachi come nuovo compagno di squadra, gioca la sua gara dell’anno. Giocare accanto all’ex-viola, fargli da capitano e risultare il migliore in campo, non capita proprio tutti i giorni. Nel 4-3 finale di una delle più memorabili partite Gvl di sempre, contano più i suoi miracoli pazzeschi, che le prodezze di Flachi. Lo sa anche lui, e lo riempie di complimenti a fine gara… Frasi che il numero 1 difficilmente scorderà… Purtroppo sempre nel girone di ritorno regala anche un davvero inusuale bidone alla squadra, rimediando il primo “3” in pagella della sua lunghissima storia Gvl. Incidente di percorso riscattato a breve nella bella prova contro la Nuova Billy e Balù, quando alle prodezze iniziano a sommarsi gli assist/goal… Fattore importante del suo prestigioso finale di stagione. Come all’esordio in Golden contro il Grassina, quando oltre a miracoleggiare, confeziona direttamente dalla porta l’assist per uno dei più bei goal di sempre della storia societaria, a firma Francesco Flachi. E’ in questo periodo che si acutizza il nuovo problema fisico ad un occhio, ma gli “8” in pagella davvero non ne risentono. Mostruoso e decisivo nella tournée veronese contro i Baruconi, impareggiabile contro il Klan per la prima vittoria in Golden della squadra, si trasforma addirittura in “Madonna di Fatima” quando affronta bomber Papola e la Longobarda, compiendo voli plastici e d’istinto, oltre il limite dell’umano. La vista peggiora sempre più, ma anche nel torneo estivo di Castello, la sua stagione straordinaria continua… La squadra perde di brutto contro il Campone subendo sei reti, ma lui, nonostante giochi vistosamente alticcio, ne evita almeno un’altra decina già fatti… Contro i Geni-Tori, serata da momenti di gloria: prima neutralizza un tiro libero allo scadere salvando il pari, poi, nel post-gara, vince il celebre Penalties Perverse Game spendendo il giovane Bottai in piscina a suon di rigori trasformati… Grazie alle 34 presenze stagionali viene premiato alla festa societaria di fine annata, col Premio Fedeltà Nonno Nello, per la terza volta in carriera. Autentico record!
Stagione ’14-’15
NON PROPRIO UN ESEMPIO…
Momento sportivo ai minimi storici… Non tanto per quanto visto il campo, le qualità sono al solito indiscutibili, quanto per alcuni atteggiamenti davvero non consoni ad una delle bandiere del team, a chi è stato da sempre per tutti esempio di grande attaccamento ai colori Gvl. Una stagione storta e inaffidabile ci sta… soprattutto se coincide con l’apertura della prima attività professionale in proprio e con gli acciacchi dell’età sempre più ingestibili, certo, per come ci ha abituato, stentiamo a riconoscerlo. Ottima prima parte di stagione, con due acuti di rilievo: la seconda amichevole di pre-season contro il SanGiusto, dove para davvero l’impossibile, e la sfida di campionato contro la Rubino, dove concentra in una manciata di minuti le più incredibili prodezze della stagione. Gli avversari, al triplice fischio, ad uno ad uno, fanno la fila per complimentarsi direttamente con lui. Dopo questo acuto (siamo appena alla quarta giornata…), si susseguono alti e bassi ed insolità discontinuità (oltre ad una buona pova di Gvl bumper ball…) fino al big-match dell’anno, la rivincita giardiniana col Macchessegrullo nel girone di ritorno, quando non si presenta al match senza manco avvertire (!!). All’origine emergenze professionali, ma per chi lo conosce bene è una mazzata sugli incisivi… Contro il Casablanca, la settimana dopo, la squadra non gliele manda a dire (manco il pagellino, visto che arriva un “2” record) e lui deve dare tutto se stesso, nella bella prestazione coi Disperati, per riconquistare la fiducia dei suoi compagni feriti. Comunque l’impegno non è più lo stesso, una nuova esperienza calcistica a 11 lo limita ancor di più, così come la nuova passione podistica, e anche la sfortuna non lo aiuta quando all’ultima giornata, contro lo Scarsenal, la squadra gli concede di calciare un penalty dal dischetto e lui incoccia la traversa. Va meglio in TopLeague, quando proprio col Macchessegrullo, ci mette del suo, con interventi per niente facili, nella storica vittoria per 2-1, il momento top della stagione giardiniana… Ma insieme alla buona prova col Grassina, quando festeggia la 600esima gara in Gvl (record assoluto… straordinario…), sono gli unici acuti di un finale di stagione così così. Alle tante assenze (al Biancoverde decide di non partecipare proprio… e nel torneo a 7 dà forfait ad un quarto d’ora dal fischio d’inizio…), si aggiungono pure i tanti acciacchi. Contro il Saba Night Fever non vede praticamente il pallone, complice un vecchio problema agli occhi che riaffiora a riflettori bassi, e la squadra subisce un parziale di 0-3 nei primi 13 minuti… Poi la schiena, la sciatica, un lazzaretto continuo… L’obiettivo finale è resettare la stagionuccia presto e ripartire come sa…
Stagione ’15-’16
LENTO E GRADUALE ABBANDONO…
Per le serie tutto ha un inizio e tutto ha una fine, anche uno dei più veterani passionari del club sembra essersi stancato del calcetto. Vuoi gli acciacchi dell’età, vuoi le responsabilità della vita, lo storico numero uno arancio inizia in questa stagione il suo lento e graduale abbandono. La poca voglia manifestata ad inizio annata spinge la squadra ad affidarsi a Mori e le sue presenze divengono davvero occasionali. A seguito di un infortunio dell’ex Sex però, vive una rediviva giovinezza nel girone di ritorno del campionato, mettendo in fila alcune prestazioni degne del suo nome. Memorabile soprattutto il rientro con l’Atletico Rossini, quando si presenta al campo con la schiena bloccata e acciacchi di ogni genere, salvo poi, al fischio d’inizio, dimenticarsi di tutto e sfoderare alcune parate salva-risultato davvero incredibili. Decisivo e straordinario il suo apporto anche una settimana dopo, nel memorabile 7-6 al Vanga… Vederlo parare così e pensare che vuole smettere, fa davvero male… In occasione della gara successiva contro i Pumas, grazie al suo straordinario inizio 2016, riceve il nono Trofeo Uomo-Squadra in carriera, con una media voto periodo da record di 7,75… Ma la voglia di smettere non passa. I Giardini si riaffidano a Mori, che si riblocca subito, e così ha inizio una nuova era… L’era Viappiani… Che, senza nulla togliere agli altri, si dimostra da subito un portiere immenso, uno in grado davvero di colmare l’enorme vuoto lasciato da Manetti… In TopLeague, alla sua unica apparizione contro il Grassina proprio in sostituzione di Viappiani, commuove tutti con un’altra prestazione gloriosa, che permette ai Giardini, a suon di miracoli, di vincere il match per 3-2, conquistando un onorevolissimo terzo posto nel girone a sei… L’ultima sua apparizione davvero degna di nota della stagione, la disputa addirittura in quel di Roma, nell’amichevole contro la Selezione Guardie Vaticane, a testimonianza del fatto che di calcetto non avrà più voglia, ma il suo amore per i Giardini e per tutte le iniziative del club, è ben lungi dal tramontare. Contro i Vaticani, pur giocando dichiaratamente da infortunato, sono i suoi miracoli soprattutto a consentire ai Giardini di superare i padroni di casa di un solo goal… Nell’occasione, risulta tra i migliori in campo, ma soprattutto tra i più “magnoni”, per dirla alla romana, di tutte le prelibatezze che il week-end capitolino ha riservato ai Giardini… Una cosa impressionante… Lo spirito con cui ha partecipato alla trasferta romana, vorremmo continuare a vederlo nei suoi occhi ancora a lungo… Almeno quello…
Stagione ’16-’17
MATRIMONIO, NUOVO SPONSOR, DOLCE ATTESA…
Meno male non aveva più voglia… Con l’ennesima stagione memorabile della sua infinita carriera, si prende enormi e concreti meriti sul quarto scudetto giardiniano e si prende soprattutto il grande onere di fare da nuovo sponsor al team… Un’idea nata nel corso della stagione, che troverà pieno compimento nella prossima. Dopo molti mesi silenti, vissuti più da spettatore svogliato che da protagonista, si riaffaccia sul terreno di gioco ad inizio girone di ritorno, in concomitanza con noiosi acciacchi lamentati dal titolare Viappiani. Il suo rientro contro i Pumas è monumentale. In una serata davvero giù di corda per la squadra, sono solo le sue prodezze a tenere in gara i Giardini e a permettere quel punticino finale, impensabile, preziosissimo, pure piuttosto immeritato… Ma siamo appena all’inizio. Il suo momento d’oro è destinato a durare, in barba alla veneranda età, e i Giardini comprendono, non solo che Viappiani ha tutto il tempo di recuperare, ma anche che due portieri così, in rosa, non li ha davvero mai avuti nessuno. Contro i DIsperati, il 3-2 soffertissimo e fondamentale  per la corsa scudetto, è possibile solo grazie ai suoi interventi prodigio… Con un media voto periodo di 8,25, la più alta di sempre per il team, due settimane dopo si aggiudica il decimo Trofeo Uomo-Squadra della sua preziosissima bacheca… Record su record… Dopo l’avvincente e sempre decisivo 5-4 sulla Rubino, annuncia a tutto il popolo GVL le sue intenzioni di rilevare Edilzatteri come sponsor della squadra. Il destino però ha in serbo per lui ancora grandissime soddisfazioni in campo, prima che fuori… Un viaggio di lavoro di Viappiani, gli regala la possibilità di giocare la storica “partita scudetto” contro il Loto e lui la interpreta da assoluto protagonista. Resterà nella memoria di tutti quel miracolo nel primo tempo, utile a scongiurare il pari rivale, nel momento più difficile di una gara che porterà i Giardini di nuovo nell’Olimpo. Seguirà la notte di bagordi con la squadra, fino a notte fonda… Ribadiamo… Questo sarebbe uno che non ha più voglia? Poche ore prima della sfida di TopLeague contro l’FC Fardella, i suoi compagni di squadra in gran massa, gli confezionano una super-sorpresa mentre ha appena finito di correre la mezza maratona di Monaco di Baviera, con un’irruzione in albergo impossibile da dimenticare… Ne uscirà uno degli addii al celibato più memorabili di sempre. Si, perché il portierone Gvl si sposa di nuovo, coronando il gran sogno di unirsi in matrimonio con la bella Eleonora, altro grandioso evento che, quattro settimane dopo, radunerà tutto il popolo nero-arancio presso la lussuosa Villa Vecchia di Pratolino. Dopo un’altra prova magistrale in campo, vissuta al Torneo Biancoverde contro BigGoals, saranno stavolta lui ed Eleonora a confezionare un sorpresone per tutto il popolo Gvl. Ci riferiamo alla festa di fine stagione del team, quando i due sposini annunciano a tutti il lietissimo evento della loro dolce attesa… Per uno che voleva vivere il Gvl un po’ in disparte, chi avrebbe mai ipotizzato una stagione così piena di gioia, pathos, emozioni…?
Stagione ’17-’18
ECCO SERENA
Chiamato da subito a sostituire l’infortunato cronico Viappiani, disputa un gran bel precampionato, soprattutto se si pensa alla supersfida con la Longobarda, in cui, nonostante sia reduce dal weekend fisicamente impegnativo dell’addio al celibato Berchicci, si esibisce in parate pazzesche, davvero impensabili per un quasi 40enne. Protagonista del girone d’andata del torneo, particolarmente orgoglioso dalla gara col DaSciogno in poi, da quando cioè i Giardini vestono le nuove maglie CFI da lui confezionate. L’età avanzata a volte lo tradisce un po’ in verità… Colossale la sua “papera saponetta” contro il Vinaio, seratuccia davvero come quella degli 11 goal subiti dai Pumas. Ma come da sua tradizione è bravissimo a rialzarsi, come quando contro il Loto FC, ipntotizza più volte bomberMisu salvando letteralmente un pareggio stra-prezioso e scaccia-crisi. Col Bar Argentina poi il polso fa crack e il problema portiere per i Giardini si fa davvero serio… Assente per buona parte del girone di ritorno, delizia comunque il suo popolo con l’arrivo di Serena, il goal più importante della sua carriera, nata il 15 febbraio nel tripudio Gvl collettivo. In campo lo si rivede quasi a fine torneo, ma c’è tempo ancora per super-prestazioni, come nella dolorosissima sconfitta contro il Rio Gallegos, che paradossalmente rappresenta la sua miglior prova stagionale… Impressionante rivederlo parare così, dopo la sua manifesta voglia di attaccare le scarpette al chiodo, dopo il braccio rotto e tutto il resto… Eroe vero. A fine torneo pazzesca anche la prova sfoderata a Castello nel 5-5 col Rifredi78, con tutti gli avversari in fila per fargli i complimenti, mentre in Golden League la forma torna al ribasso… Purtroppo assai decisivi i suoi errori contro l’FC Gnafo… E’ la nuova parabola discendente. Nuovi guai fisici e totale sparizione dai campi di gioco per il resto della stagione e chissà fino a quando. Fortuna che il weekend dell’anno almeno non se lo perde… Quello del bi-quarantesimo di Patron e Capitano in Veneto… In tale occasione torna ad elevarsi come assoluto protagonista, in campi in cui primeggia da sempre! Ma data voglia e condizione ai minimi termini, sul prato verde chissà se lo rivedremo…
Stagione ’18-’19
IL PRIMO GOAL EUROPEO DELLA STORIA DEL TEAM
Solo 8 apparizioni, ma tra acciacchi, impegni e voglia un po’ calante, non era lecito aspettarsi molto di più… Spulciando tra le poche gare però, alla veneranda età di 41 anni, riesce ancora a ritagliarsi momenti di gloria autentica. Basti pensare al suo esordio stagionale, che avviene addirittura a Roma per il secondo storico match contro la Selezione Guardie Vaticane. Non sta bene, ha dolori ovunque, ma vista l’assenza del neo-portiere GVL Byku, ci tiene a tamponare l’emergenza della squadra in una location così fascinosa. In campo va discretamente bene nonostante la lunga assenza, fuori dal terreno di gioco va ancora meglio, visto il suo saper rendersi protagonista di molti momenti top della zingarata. Byku manca di rado e quando avviene non è scontato che lui sia arruolabile, qualche prestazione super comunque resta alla memoria. La miglior gara dell’anno probabilmente la disputa a Castello (suo nuovo quartiere di residenza) in amichevole di lusso contro il Rifredi78. Giunge con immane ritardo e i compagni lo ucciderebbero, poi però mette in fila tutta quella serie di prodezze che rendono possibile la prestigiosa vittoria per 3-1… Doti balistiche evergreen che davvero fanno chiedere perché mai voglia smettere… Comunque, se l’altalena di rendimento in campo può anche far discutere, quello che resta assodato è il suo ruolo centrale ed eterno all’interno del gruppo. Una delle tante occasioni in cui lo dimostra è la memorabile trasferta di Amsterdam, dedicata all’addio al celibato del presidente Antonelli. Nell’occasione, oltre ad esser protagonista di avventure davvero da romanzo, gioca fuori dai pali nel primo match europeo della storia giardiniana, quello del VondelPark, contro una selezione di tennisti locali alle prese con un altro addio al celibato… Ed è addirittura sua la prima storica ed indimenticabile rete europea dell’intera storia giardiniana. Meriterebbe una statua da eroe per quel goal del vantaggio Gvl… Peccato che sul pericolosissimo 2-2 rivale si faccia fare tunnel da un uomo-banana… Anche vero che, poco dopo, porta la sua firma l’assist al bacio per uno dei goal più acclamati ed importanti della storia del team, passato alla storia come il Golden Goal olandese di Dimita. Oltre tre ore di Bulldog prima del match, in bronchite ormai cronica, forse non è finito nel posto giusto, ma ha fatto comunque la sua porca figura (porca non c’è dubbio). Ovviamente dopo un simile massacro psico-fisico, in campo, non si è più rivisto…
Stagione ’19-’20
ANNUNCIO IMPORTANTE
Non sono poche 13 presenze in una stagione come quella macchiata in modo indelebile dal Covid, per uno che continua a definirsi ormai un rincalzo dei portieri titolari. Il suo apporto c’è stato anche stavolta eccome e con picchi di classe e mestiere, che solo un portiere veterano come lui può regalare. Tanto per cominciare merita citazione la sua presenza a Verona, nella più partecipata trasferta di sempre del team, sia per quanto fatto in campo (e in quelle condizioni) nel match contro i Baruconi, sia per essersi portato dietro tutta la famiglia! Proprio nel match di campionato che segue Verona, quello contro il PDM, sfodera la prima super-prestazione stagionale, permettendo alla squadra di imporsi per 5-4, a suon di veri e propri miracoli balistici. Non pago, in tale occasione, regala persino un superlativo assist per il goal del raddoppio a firma Untaru. E’ in questo periodo che vive in assoluto la maggior continuità ed il suo miglior momento della stagione. Passano appena due gare e contro i Gabbiani WooWoo arriva addirittura un “9” tondo nel pagellino del giorno dopo di questo sito. La sfilza incredibile di parate che sfodera, gli interventi plastici impensabili per uno della sua età, sfoggiati uno a distanza di un microsecondo dall’altro… Vedere gli avversari mettersi in fila ad uno ad uno a fine match per complimentarsi, una serata magica che lascia però ben intendere che i numeri ci siano ancora, altroché… Lo straordinario momento di forma e la concomitante assenza di Byku lo portano, dritto dritto a conseguire l’ennesimo Trofeo Uomo-Squadra della sua carriera. Il premio gli viene conferito grazie alla media voto periodo di 7,1, in occasione del match contro il Carabè vinto dai Giardini per 9-2 anche grazie alle sue prodezze. Le serate in cui riesce ad incidere in campionato in realtà proseguono, ma l’ultima citazione di stagione preferiamo riservarcela per l’extra-campo… Nel weekend di inizio girone di ritorno, tra la goleada inflitta all’Atletico Barzotto e la bruciante sconfitta contro Asd Oba Oba, la famiglia Manetti invita nella nuova dimora di Castello il popolo dei Giardini, che risponde in massa con oltre 30 anime presenti. La motivazione ufficiale dell’invito è la festa per il secondo compleanno di Serena, ma in realtà c’è ben altro… I Manetti approfittano infatti per annunciare al popolo GVL che è in arrivo un secondo erede… Calici al cielo e gioia pura… Un gran bel ricordo, che purtroppo viene immediatamente prima del lungo stop imposto dalla pandemia.
Stagione ’21-’22
RIENTRO DA PROTAGONISTA
Dopo la sua prima, e finora fortunatamente unica, stagione da zero presenze, vissuta completamente da spettatore, ma gioiosissima per l’arrivo della secondogenita Ilaria, torna nuovamente a difendere la sua amata porta GVL, che è stata affidata nel frattempo a  Hasim Byku in un primo momento e, dopo le sue difficoltà logistiche al giovane Bottai. Inizialmente nel ruolo di secondo portiere di entrambi, torna pian piano protagonista a suon di grandi parate che lasciano intendere come ci siano ancora importantissime cartucce da sparare… La data sicuramente più importante è quel 19 ottobre che lo vede rientrare in campo dopo quasi 2 anni, in semifinale del Torneo di Apertura, per l’improvvisa assenza di Byku. Lui, che non sta vivendo un momento tranquillissimo fuori dal campo, risponde presente alla chiamata senza esitare, si ferma a ricomprare tutta l’attrezzatura da portiere che non ha più e si cala subito nella parte, parando oltre l’umana concezione e trascinando a suon di prodezze in finale i Giardini… che si chiedono quanto dovranno ancora attendere per riaverlo come titolare fisso… 43 anni, ma agilità di un ragazzino e capacità tecniche, non ce ne vogliano gli altri portieri GVL, davvero al di sopra della media… Anche quando Bottai si ferma per un paio di partite nel girone d’andata del campionato, lo sostituisce egregiamente, soprattutto nella gara col Futsal Bar, l’ex Lahm Pred8, vinta quasi completamente per merito di sue prodezze balistiche… I Giardini svettano al terzo posto soprattutto grazie a quella sua incredibile deviazione sulla traversa nel finale. Non è un caso che, durante la sosta imposta dal Covid, alla cena di Natale GVL presso il tendone dell’Atletica Castello, torni anche a vincere il Trofeo Uomo-Squadra invernale, per le sue ottime prestazioni di fine 2021. Impossibile anche dimenticare come torni in campo a dar man forte nella gara più decisiva dell’anno, l’ultima giornata di campionato contro l’FC Molise, che vale la qualificazione alla Top. La società decide, vista l’emergenza, di togliere Bottai dalla porta per schierarlo come giocatore di movimento e lui lo sostituisce con fare da eroe, reclutato proprio all’ultimo minuto. In campo non conosce scoramento, stanchezza, vecchiaia e dimostra ancora una volta, a suon di grandi parate, di vivere di pane e GVL. Nel 7-3 che trascina i nostri alla finale, giostra da assoluto migliore in campo rimediando un altro “8” tondo nel pagellino. Nella sua unica presenza alle finali, quella contro il Futsal Bar, squadra che lo ispira particolarmente, con i suoi prodigi (quasi tutti concentrati negli ultimissimi minuti di gioco), permette ai Giardini di difendere con i denti l’1-1 fino alla fine e di conquistare il primo punto nel girone Top difficilissimo. Durante il Torneo Estivo, quando entrambi hanno ormai mollato e la sua figura, con Pieri come secondo, sembra rappresentare un felice e tanto atteso ritorno al passato per il team anche in ottica futura, gioca finalmente con continuità e regala la prestazione tecnicamente di più alto spessore di tutta la stagione… Ci riferiamo a quel “9” in pagella conquistato nella sua prima gara da 44enne, alla seconda giornata contro il Real Disagio. La squadra gira male e se vince e mantiene il primato in classifica lo deve solo e soltanto alle sue prodezze scientificamente inspiegabili… Cambi di direzione in corsa, uscite tempestive, voli plastici, colpi di reni, in una sola gara mette in mostra tutto il suo incredibile repertorio… Lo vogliamo in campo a tempo pieno. Abbiamo davvero bisogno di lui e, ne siamo certi, anche lui di noi.
Stagione ’22-’23
DI NUOVO TITOLARE, DI NUOVO IL MIGLIORE

La sua stagione di ritorno a titolare assoluto del ruolo, dopo svariate stagioni da comprimario, si impenna alla terza giornata di campionato con una prestazione, per noi inguaribili romantici, che ha davvero del paranormale. E’ la tristissima sera in cui viene a mancare la sua cara mamma e lui, ignaro di tutto, è al campo a giocarsi il primo posto in classifica con gli amici di sempre. L’incontro con la New Prognosi Riservata finisce 3-2 solo grazie ad una serie davvero incredibile di parate sovrannaturali… Ci piace pensare  che, alle sue già indiscutibili doti tecniche, stavolta si sia unita una carezza da lassù, uno sguardo davvero speciale. La settimana successiva, nel derby col Campone, i Giardini giocano col lutto al braccio e osservando un minuto di silenzio al calcio d’inizio, lui ovviamente, nonostante il momento, è presente tra i pali, col solito carisma impareggiabile. Un esempio per tutti. Tra l’altro in campo vive il miglior momento di forma del suo totalmente ottimo girone d’andata. Alla quinta giornata contro il Vodka Juniors, nel pessimo primo tempo giocato dalla squadra, è lui che tiene in piedi la baracca, con due interventi a tu per tu con l’attaccante rivale, che superano il miracoloso… E’ la sera della sua 700esima gara in maglia GVL e lui la onora con l’ennesima super-prestazione… Nel secondo tempo la squadra vincerà in scioltezza, difenderà il primato a punteggio pieno e potrà festeggiare a modo il suo portierone mr.700 al Movida nel post-gara. All’ottava giornata, durante il riscaldamento del match contro il Ragnaia, soffre un guaio fisico alla spalla, che lo terrà lontano dai campi per un po’, con conseguente immediata crisi di risultati per i Giardini. Torna a giocare solo a girone di ritorno inoltrato proprio contro la New Prognosi, in una gara stavolta stra-persa dai Giardini, nonostante le sue parate sfoggiate quella sera siano oltremodo epiche. Nel weekend che segue parte alla volta di Verona per la reunion coi Baruconi, da solo con due bimbe, cosa che fa di lui, se ancora qualcuno avesse dei dubbi, un purosangue giardiniano. L’eroe numero uno della spedizione, continua a giganteggiare poi anche in campo, risultando tra i migliori nella tradizionale sfida di calciotto contro di loro. E’ di nuovo in forma strepitosa e lo dimostra anche al rientro in campionato contro il Campone, unico reduce di Verona a riuscire a scendere in campo, addirittura salvando il 2-2 finale con tre interventi prodigiosi, che costringono gli avversari, uno ad uno, a complimentarsi. Con la straordinaria media voto periodo di 7,66, nel post-gara della bella vittoria coi Vodka Juniors riceve il Trofeo Uomo-Squadra Primaverile del team. Alla nona di ritorno, contro il San Donato Park Rangers, in un 2-2 che sa di battaglia vera, è di nuovo migliore in campo, è di nuovo autore di gesta eroiche anatomicamente inspiegabili, soprattutto per un quasi 45enne… Le cose iniziano a peggiorare un po’ in Golden League e la partitaccia contro il Brunardi, persa 5-4 dai nostri, ne è l’esempio più lampante. Tornano gli acciacchi fisici e soprattutto soffre sempre più di fotosensibilità con i riflettori di alcuni campi (soprattutto Isolotto)… E’ il preannuncio di un finale di stagione di sofferenza, in cui dovrà farsi spesso sostituire dal nuovo portierino promettente, il classe 2007 Tommaso Matera. Alla gara persa dai nostri per 8-7 contro il Real Boom, nel torneo estivo Senza Fiato, incappa nella peggior prestazione stagionale, purtroppo a causa del guaio alla spalla sempre più pesante… Si butta ormai di fatto da una parte sola, che per un portiere di calcetto è decisamente limitante… Necessiterebbe riposo… Nonostante la grande sofferenza però stringe i denti e non molla mai, marcando presenza in ogni gara del torneo estivo fino agli sciagurati quarti di finale contro l’ingiocabile TopLana… Anche in quell’occasione però, non può che far parlar di sé, solo per il fatto di esser giunto allo stadio Torrini di Sesto, direttamente dalla sua vacanza a Forte dei Marmi, nonostante la spalla inguaiata, nonostante la legnata rimediata dai Giardini, che lui mette sempre al primo posto su tutto. Non ci dimentichiamo che è anche colui che ha ordinato e confezionato le nuovissime maglie nere coi numeri arancio inaugurate proprio a Verona… DA STATUA!! Alla festa di fine stagione è sempre a Forte dei Marmi e non si presenta (perché sennò la compagna Valentina stavolta si sarebbe probabilmente adirata), ma la squadra lo omaggia via video col trofeo interno più ambito, LA SUPERCOPPA DEL GIARDINO, che premia il miglior giocatore stagionale. E’ la quarta in carriera per lui, ma sono passati anni, decenni, dall’ultima volta… E la cosa ci riempie di emozione.

 

 

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Duccio Maschio

Onore al capitano!!! Duccio Maschio, nato il 15 febbraio 1978 a Firenze, oltre ad essere il capitano, è l’amicone di tutti, non solo sul campo. Laterale destro titolare del team, ma giocatore dal ruolo universale, numero 10 sulle spalle e fisico imponente, grazie alla sua intelligenza tattica, riesce, da sempre, ad organizzare e dirigere la manovra corale dei Giardini di Via Locchi dall’interno, come un vero allenatore in campo. L’ “Incontestabile”, come amano chiamarlo i compagni, è una delle vecchie glorie del team e la sua classe tramonterà solamente al tramonto della squadra. Ogni anno ha contribuito a scrivere, in modo indelebile, il suo nome nella storia dei Giardini. Vigile urbano nella vita, nonché affermato arbitro di serie A di basket e amante degli sport più estremi, è sposato con la “collega” Eva e, dal novembre 2007, è papà della splendida Camilla.

Stagione ’96-’97
CAPITANO DIFENSORE GOLEADOR
24 reti in 18 match giocati al centro della difesa: davvero una stagione d’esordio non male. Presto impara a conciliare le responsabilità difensive ed il suo straordinario fiuto del goal. Per la sua duttilità, che va oltre la possente stazza, per lo spiccato tatticismo e per l’innato buon senso, contro il “Lasa Pub”, alla prima gara del primo torneo assoluto dei Giardini, al Velodromo, la squadra lo sceglie come erede di Faggi, e gli consegna, a vita, la fascia di capitano. In campo ottiene il massimo di sé al torneo di Figline Valdarno: la prima coppa conquistata dai Giardini, è frutto soprattutto di un’insormontabile difesa, retta proprio da lui.
Stagione ’97-’98
CHE BRUTTA TEGOLA IL SUO INFORTUNIO…
La sua latitanza dai campi è la causa principale del fallimento totale in campionato. Solo 12 presenze per il capitano, a causa di molti impegni extracalcistici e di un lungo infortunio rimendiato nel derby contro il “Bar Franco”… e di degni sostituti… nemmeno l’ombra! Resta nella memoria, oltre al promettentissimo precampionato, la gara immensa che disputa contro il “Var”, quando oltre a controllare benissimo la micidiale punta avversaria, trova ben due volte la via del goal. Deluso e confuso, si riaffaccerà sul campo alle finaline di consolazione, ma sarà semplice comparsa.
Stagione ’98-’99
L’ABBANDONO DELLA DIFESA, LA NASCITA DI UN GENIO
La stagione della consacrazione, che lo vede diventare numero “10” a tutti gli effetti. Si trasforma in laterale destro di spinta, ruolo che non abbandonerà più e che lo porterà in goal 16 volte, in 18 presenze. E’ lui il nuovo regista, la mente della squadra, e, dai suoi piedi, passano tutti i palloni, in un campionato che conclude con una media voto spaventosa. Con passaggi smarcanti e bombe dalla distanza affonda praticamente da solo “UP70” e “Fiorentinagas”, solo per citare alcune grandi prestazioni. Pecca un po’ in continuità, ma si riscatta in grinta ed imprevedibilità. Contro i “Red Bull”, sigla un gran poker, e perfeziona a regola d’arte, l’intesa offensiva con Zatteri. Punizioni imparabili si susseguono, come all’ultima di campionato, contro l’ “Officina Mani Nere”, che vale il quinto posto in torneo. Mai polemico, riesce a risollevare con Zatteri la crisi di spogliatoio, e a far sopravvivere il team.
Stagione ’99-’00
L’ALLENATORE IN CAMPO
Pur bloccato da continui problemi fisici, risulta ormai l’unico giocatore insostituibile ed indispensabile, per il ruolo di allenatore in campo che svolge. Con la cifra record di 47 goal in 31 gare, migliora terribilmente i suoi standard realizzativi; e con il suo invidiabile self-control, riesce a disdricare ogni difficile enigma tattico. Tre reti all’esordio contro il “Pane e pomodoro”, fanno subito ben sperare, ma il vero Maschio esce fuori  definitivamente contro i “Mussel Heads”, trasformandosi continuamente da abile direttore d’orchestra, a pungente finalizzatore. Quando viene sostituito, anche nella gare dove non brilla, la squadra va sempre nel caos… Per questo i compagni se lo tengono stretto e gli perdonano ancora qualche assenza di troppo…
Stagione ’00-’01
CAPITANO DA PLAY-OFF
Girone d’andata devastante, girone di ritorno un po’ in sordina, complici un po’ troppe defezioni… In amichevole estiva contro “le Cure”, trova il centesimo goal personale con i Giardini, poi aspetta in ombra fino alla terza giornata, quando esplode contro l’ “FC Terzolle”, trascinando la squadra con tenacia e geometrie, vesro la storica vittoria per 6-5. Seguno prestazioni davvero memorabili! Contro il “Colchoneros” è impossibile star dietro al suo estro devastante, contro l’ “Herri Bat Gara” vince praticamente da solo, contro il “Comune” segna goal velenosi e dopo la gara contro il “Transport”, la squadra gli consegna l’ambitissimo e tanto atteso Trofeo Uomo-Squadra. Contro la “Caldaia” realizza cinque reti che proiettano i Giardini in alto: è solo l’anticamera della sua prova dell’anno, contro il “Sesto Senso” campione (memorabile tripletta). Meno spettacolare, ma lo stesso vitale, nel girone di ritorno; e contro il “Colchoneros”, arriva il secondo Trofeo Uomo-Squadra consecutivo. Peccato che la sua centesima gara in bianco-blu coincida con la sconfitta contro il “Comune”. Contro la Caldaia arrivano altri cinque goal, come all’andata, ma stavolta il primo è di tacco! Vederlo fraseggiare a memoria con i compagni è davvero emozionante, in una vittoria che vale i Play Off, grazie ad un capitano da élite del calcio provinciale!
Stagione ’01-’02
ELETTO A PALAZZO VECCHIO, SPORTIVO DELL’ANNO
49 goal stagionali, record per il capitano, e non a caso arriva finalmente la Promozione! Incredibile come riesca sempre a spronare i compagni, cambiando volto alle partite tanto da rimediare punti preziosissimi per la classifica, anche in gare proibitive. Nuove armi segrete, come le punizioni-flash per Bandini, o le sue inesauribili ma lucide rincorse, e squadre come l’ “Arturo Scorte”, il “Comune” e gli “Over 35”, s’inchinano di fronte alle sue prodezze! Poi guai muscolari e influenza ne limitano il rendimento e non a caso la squadra inzia a perdere. Nel girone di ritorno, partita dopo partita, ricnquista il centrocampo bianco-blu, senza mai abbandonare per un solo istante il sogno promozione! “Dram Drum” e “Arci Padule” riassaporano il suo cinismo sportivo ed i suoi goal pesantissimi, ma poi il capitano riscompare per i play-off di Basket. Fortunatamente, per la gara decisiva contro il “Limo” scende di nuovo in campo e trascina, con 4 splendidi goal, la squadra in promozione. Giardini in promozione, la sua squadra di basket ai Play Off… e le soddisfazioni sportive non sono finite… Nella speciale classifica redatta dal Corriere di Firenze, risulta essere lo sportivo dell’anno, con tanto di fotografie gloriose in prima pagina, in merito alle sue straordinarie doti di arbitro di basket. La premiazione avviene nel salone del cinquecento a Palazzo Vecchio, davanti agli occhi di tutta la città che conta e dei suoi orgogliosissimi compagni di squadra.
Stagione ’02-’03
IN BALIA DELLA SFORTUNA…
25 presenze, 27 goal:  anche Maschio ridimensiona i suoi standard, in questa sciagurata stagione del la squadra. Peccato perché il suo campionato di promozione era iniziato alla grande, con grandi prove contro “MCL Quinto alto”, “Querceto”, che gli erano valse interviste su Tele37, dove il capitano, ignaro della sfortuna che stava per colpire la squadra, si era dimostrato ottimista. Con la sua splendida doppietta natalizia al Fly Line, nel girone d’andata, si chiude la sua stagione e quella dei Giardini, e comincia un vero calvario tra infortuni, nervosismo, e lotta disperata per la salvezza, e anche le sue innate doti, ne risentono. Nelle due gare di ritorno, con “Fly Line” e “Rayo Fiorentino”, prima sigla il suo 200esimo sigillo con i Giardini, poi li trascina alla matematica salvezza. A fine torneo, ricompare un filo di speranza play-off ed il capitano è tra gli ultimi a mollare. Svanita la speranza, per i soliti impegni, diserta quasi in toto la Coppa Europa. Se in campo è impossibile chiedergli di più, quanto a continuità, dovrebbe dare maggiore esempio…
Stagione ’03-’04
IL RE DEI GOAL ALLO SCADERE…
Stagione con alti e bassi per l’eterno capitano, che non riesce a ripetere a pieno i fasti della precedente stagione, che lo ha visto assoluto protagonista e che gli è valsa, ad inizio torneo, la conquista del più ambito trofeo interno, la Supercoppa del Giardino! La sua cabina di regia appare subito ispirata, sin dal precampionato, in particolare nel match contro l’Euro3, la più grande vittoria di sempre della squadra (20-3!!). Ma anche il campionato per lui inizia benone! Già alla seconda, contro la Brigada Fiscal, proprio dopo aver ricevuto la Supercoppa, gioca un’ottima gara e proprio all’ultimo istante inventa, con un goal dei suoi, la rete del pari. Egregio e decisivo in ugual maniera, anche la settimana dopo, contro il TartanJock, prima di un lunghissimo stop per ferie… Cose cui ci ha purtroppo abituato… Il ritorno in campo contro l’AjejéBrazorf è degno della sua fama. Nella triste gara del lutto per il NonnoNello, lui, che era tra i suoi pupilli, risulta tra i migliori in campo. Poi, forse a causa di nuovi guai fisici alla caviglia, un inaspettato calo… Tante assenze,  tante gare, se non malvagie, certo non degne di lui… Nel girone di ritorno il calo si fa verticale e a tratti è irriconoscibile. Fortuna che si riprende in tempo per il vitale finale di torneo, quando contribuisce a suon di buone prestazioni alla qualificazione PlayOff. Il suo goal nel finale contro la MoViola, che regala l’ultima vittoria in campionato, è il goal numero 1500 della storia societaria! AI play off la caviglia gli impedirà letteralmente di rendersi utile…
Stagione ’04-’05
L’UNICO A NON PERDERE LA TESTA
21 presenze e 25 goal per il capitano, nella stagione in cui è riuscito a ritrovare la sua forma migliore  e si è dedicato di nuovo a pieno alla squadra. Facendo un bilancio di un’annata così così un po’ per tutti, lui è senza dubbio uno dei pochi ad aver salvato la faccia. Il suo inizio campionato è un crescendo continuo. Addirittura sublime la sua quarta giornata contro l’AxaSim, squadra offensiva assai ostica, che lui, schierato in difesa, riesce puntualmente a neutralizzare ad ogni affondo, trovando pure il tempo per una roboante doppietta. Meno bravo contro il “Parrucchiere Marzio” quando rimedia la sua prima espulsione in carriera per proteste, unico sporadico caso in cui il nervosismo collettivo contagia anche il suo invidiabile e preziosissimo self-control. Infatti per il resto della stagione, le tenta tutte per calmare uno spogliatoio rovente in polemica con lo CSEN. Non a caso la società lo premia con il Trofeo Uomo Squadra invernale per come chiude ottimamente il 2004. Anche quando il team traballa lui fa sempre il suo. Addirittura superbo nel match di ritorno contro il Giaguaro, quando si immola portiere e lo fa con ottimi risultati, parando tutto il parabile e trascinando la squadra alla vittoria e al quinto posto. Contro l’AxaSim al ritorno, festeggia la 200esima gara con la maglia a scacchi, e lo fa con un’ottima prestazione. Un leggero calo ai Play-Off dopo le tante energie spese nel corso della stagione.
Stagione ’05-’06
UNA VITE NEL PIEDE…
Solo 12 presenze stagionali e 5 goal per il capitano alle prese col più noioso infortunio patito sin qui, nella sua gloriosa carriera. Proprio durante il precampionato un banale incidente in moto lo allontana dai campi. Anche fuori dal terreno di gioco il suo apporto è spesso decisivo. E’ lui, prima della gara della rinascita contro la Piazzetta in precampionato, ad indire la riunione a casa sua, che darà il via al “progetto tattico Manetti”. E’ ancora lui, premiato col Trofeo Uomo-Squadra contro l’Axa Sim, a cederlo cavallerescamente al compagno Antonelli, consapevole di aver giocato troppe poche gare. Nel girone di ritorno l’emergenza totale lo costringe ad un forzato rientro, addirittura tra i pali (out tutti i portieri) contro la fortissima Forca. Ebbene si rivela la sorpresa della serata. I suoi “piedoni” arrivano ovunque e alla fine, stoicamente, abbandona la porta per salire e rinvigorire i mosci compagni. Questa gara gli dà fiducia e dopo appena due turni, contro l’Axa Sim, rientra nei ranghi dal primo minuto e gioca la sua miglior partita dell’anno. Solo l’arbitro infame nega la vittoria meritatissima ai Giardini, guidati di nuovo dallo storico capitano. Per il resto del torneo purtroppo si fa viva la paura di farsi male, del resto l’infortunio non è certo superato… Contro il Gatto Party la squadra lo premia col Trofeo Uomo-Squadra primaverile, ma l’intervento al piede è dietro l’angolo e non gli permetterà di partecipare ai tornei estivi. Il capitano, anche con una vite nel piede, si rende utile comunque fino alla fine come allenatore, al fianco di Comensoli.
Stagione ’06-’07
UN CAPITANO “IN ATTESA”
Dopo una buona fase di precampionato, il capitano concentra nei primi scorci del torneo subito grandi emozioni. Si va dalle “stelle” delle quarta giornata, quando praticamente da solo affossa gli Allanon con una prova magistrale, alle “stalle” di una settimana dopo, quando delude davvero i suoi discepoli forse per la prima volta in 11 anni, dimenticandosi l’orario della partita e quasi ci scappa la sconfitta con il modesto Atletico Fatica. Ma il capitano rasenta l’infallibilità, lo sappiamo, passano solo pochi giorni ed è di nuovo “8” tondo in pagellino a conferma di un momento di forma davvero esaltante. Si tratta del match contro l’ACCVC: geniale in impostazione, pericoloso in avanti, insuperabile con le sue gambe tentacolari in difesa. Ovvio l’immediato perdono. Il suo gran momento però deve ancora venire. Prima giornata del girone di ritorno, i Giardini affossano il Tortuga ed il capitano non rimedia il super-votone solo perché dichiara di aver fatto l’amore prima della partitaJ Segna un goal con un insolito assolo in dribbling ed è’ l’assoluto protagonista di una delle più belle vittorie stagionali confermandosi il più FONDAMENTALE tassello tattico della squadra, l’unico in grado di raccordare i reparti e leggere in tempo reale la mossa giusta da giocare. Alla seconda di ritorno contro la Piazzetta è ancora Maschio-Spettacolo, quando decide di festeggiare in campo il suo 29esimo compleanno con un eurogoal in finta brasilera… A due gare dalla fine del torneo, contro la Nave, gioca certamente il suo match dell’anno. Non poteva davvero scegliere giorno migliore per annullare il diretto avversario, nonché capocannoniere del torneo, e per confezionare la sagra dell’assist perfetto. Non poteva, perché proprio nel dopo-partita con la Nave, divide con i compagni di squadra la gioia immensa ricevuta dall’aver appreso di diventar presto papà. Il “9” tondo in pagellino, per una serata così speciale, è davvero il minimo minimo… Ai play-off, con squadra spompa e scornata, risulta tra i meno peggio, anzi il match contro lo Sportingarno è sicuramente una perla da incorniciare. La sua prestazione è enorme, ma aldilà di spunti e goal pregevoli ci piace ricordare due momenti in particolare. Primo: vederlo dialogare con Antonelli, palla a terra, con facilità irrisoria, dopo i pesanti screzi della settimana prima. Secondo, vederlo correre a tutto campo, anticipando i suoi stessi compagni, per strappare dai piedi avversari un pallone che avrebbe certo riaperto la partita. Pur segnando la punizione nel recupero che tiene accese fino all’ultimo le speranze di ripescaggio in promozione dei Giardini, delude un po’ come tutti, ai 16esimi di finale contro il Ferrucci, ma questo non macchia certo la sua grande stagione da capitano “in attesa”J Il presidente Zatteri, anch’egli in dolce attesa, non può dimettersi dall’incarico senza un ringraziamento speciale al suo capitano, che per 11 anni ha fatto ottimamente le veci della società in campo. Per questo gli viene conferito come ingaggio un simbolico “gratta e vinci” più “bombato” di quello dei compagni…
Stagione ’07-’08
IL CAPITANO DEI CAMPIONI!!!
Anche lo storico capitano ricorderà a lungo questa stagione gloriosa, per lui densa di soddisfazioni in campo e fuori, sin da subito. E’ infatti la prima giornata del campionato che i Giardini finalmente vinceranno, e lui già riceve il Trofeo Uomo-Squadra per l’ottimo avvio di stagione. Alla seconda, contro la Rinascente, è già il migliore in campo: forma straripante, doppietta potentissima, e lo zampino in tutte le azioni che contano. Ma le soddisfazioni fuori, dicevamo, non sono certo da secondo pianoJ Alla terza, dopo la gara contro il Pro-Evolution Team, manco disfa la borsa che inizia il travaglio della sua compagna, Eva… Contro il Peyote, alla quarta giornata, la piccola meravigliosa Camilla, la giovane CAPITANA, sarà già a casa con i neo-genitori. Ma le notti insonni (manco poi tante) non straziano l’anima del capitano che intravede anzi “l’anno bono”… Ottime prove si susseguono. Alla nona, contro la Longobarda,è di nuovo il migliore dei suoi: gioca in modo “manualistico” e quel che più conta riesce finalmente a tenere la squadra accorta, i compagni lo seguono, e la difesa diventa impenetrabile. Il goal lezioso di esterno, dopo soli 10 secondi dall’inizio della ripresa, resterà negli annali… Nel ritorno un po’ più di alti e bassi, complice un lieve calo di forma, ma cicca solo la gara contro la “Gruppazza”, dove sbagliano un po’ tutti. Il miglior Maschio lo si rivede contro la “Longobarda” (evidentemente gli porta bene), quando crea, finalizza, copre, torna ad essere indispensabile ed onnipresente. La settimana dopo gioca la sua miglior partita stagionale, non poteva essere altrimenti per un capitano, si tratta de “LA PARTITA”, quella contro il Tutto Cuore, una gara appunto tutto cuore, che regalerà ai suoi ragazzi il primo campionato! Con la Camillina per la prima volta a bordo campo riceve un “9” tondo nel pagellino, ed un giudizio che è una poesia, ed ha fatto storia. Estrapoliamo una sola frase significativa: “9 perché sono 12 anni che lavora per ottenere un simile equilibrio tattico e finalmente lo ha raggiunto”. Chiuderà il torneo con 19 presenze condite da altrettanti goal, non pochi per chi non è attaccante per natura. Anche in Golden League e nel torneo estivo di Castello, buone prestazioni a ripetizione. Ricordiamo su tutte l’esordio contro il GS Olimpia ed il suo eurogoal. Prima alzerà al cielo la Coppa di Castello nell’impianto appena inaugurato, poi addirittura David Guetta gli consegnerà quella dello scudetto, alla Terrazza Martini dell’Otel Ristoteather e, non ultima, alzerà il Trofeo Fedeltà “Nonno Nello” con il quale la società lo premia per le tantissime presenze stagionali. Che annata!
Stagione ’08-’09
FAIR-PLAY, GOAL E RESTYLING DEL SITO
“Immenso, paranormale, robotico, eterno capitano… 30 anni e non sentirli…” Così, condito da un 8 tondo, recitava il pagellino alla primissima dei Giardini campioni, in campionato contro il KLF, al termine di una prestazione da pallone d’oro del calcetto. Una grande doppietta da bomber di razza, in mezzo a tanta accademia, ad assist geniali, a tanta testa. E’ il girone d’andata il suo momento d’oro di una stagione, tutta più che discreta, ancora vincente per la squadra. La miglior prova stagionale arriva infatti poco tempo dopo contro il “FaBuca”, quando da insolito goleador, realizza addirittura 4 reti! Ormai moanovra i fili di una squadra che gira a meraviglia, addirittura meglio della gloriosa passata stagione. Quello dei Giardini è un calcetto più che superbo per la categoria, ed il merito tattico è tutto suo. Durante la lunga sosta natalizia si rende protagonista ssoluto anche fuori dal campo, visto che è l’artefice principale del restyling completo di questo sito, in un nuovo format moderno, pratico, interattivo. Contro il KLF entra nella storia anche al ritorno, quando festeggia la sua 300esima con la maglia dei Giardini, proprio nel giorno leggendario in cui la differenza reti storica supera per la prima volta quota +500!! La sua miglior gara del ritorno risulta essere ancora quella contro l’ostico “FaBuca”, quella che vale il secondo titolo consecutivo per i Giardini, quella in cui le sue leve da polipo arrivano veramente in ogni dove. A fine torneo, con 19 goal in campionato, sarà il terzo miglior marcatore del club. La sua grande verve agonistica e la sua innata grinta subiscono un lieve calo nelle fase finali, giocate a buone livelli, ma senza prestazioni clamorose, come quelle sopra citate. Salterà la finalina a Castello, le premiazioni di fine stagione e la festa societaria per un viaggio con la nazionale arbitri di basket in Canada, ma la squadra lo premia ugualmente con il Trofeo Fair-Play “giocatore modello”, per non aver subito ammonizioni in ben 41 incontri.
Stagione ’09-’10
SUL BARCONE ALL’ELBA 🙂
E’ durante il precampionato 2009 che inizia la sua carriera vera e propria di allenatore. A San Salvi, è infatti lui a dirigere, e con gran successo tattico, gli allenamenti nel materdi, vera novità della stagione. Stagione per lui, al solito importante, condita da ben 25 reti e dal solito buon rendimento. La sua grande mole lo spinge sempre più verso un ruolo di vice Lamioni, di boa centrale, altra importante novità tattica della stagione, che non gli preclude però gli altri ruoli. Due i momenti da incorniciare in un campionato di cui detiene il record presenze (19). Quando dopo aver guidato un giorno intero, di ritorno dall’Allianz Arena, scende stoicamente in campo contro la “Orso Bruno”. E, all’ultima giornata contro il “FaBuca”, quando gioca con la febbre, facendo vedere i sorci verdi al celebre Matteini, dall’alto della sua grinta incomiabile, dando a tutti il giusto esempio. In Golden League, contro il Deportivo Legea, gioca il suo match dell’anno nonostante una distorsione alla caviglia. “8” nel pagellino d’obbligo, al termine di una gara giocata da autentico pivot, che non sbaglia una sponda, che arriva sempre sulla palla prima dell’avversario. Durante il torneo di calcio a 7, la squadra si riunisce su un barcone all’Isola d’Elba per un intero week-end. E’ la sua originalissima festa di addio al celibato, un momento unico che resterà negli annali. Le nozze si celebrano dopo il match contro “Another Mazzata”, e il capitano si trasferisce in luna di miele alle Seychelles a torneo in corso. Giustificato:-)
Stagione ’10-’11
DALLE CASSANATE AD UN GRAN BEL DISCORSO
Stagione un po’ indisciplinata per il capitano che, se da un lato gioca con continuità e ad alto rendimento, garantendo i soliti ottimi risultati, dall’altro si rende protagonista di alcune bravate comportamentali davvero non consone a chi deve per primo dare l’esempio. Niente di grave per carità, e tutto compensato da voglia, impegno e attaccamento ai propri colori, però in questa sua stagione un po’ pazza, per la prima volta forse la squadra ha purtroppo smesso a tratti di seguirlo e si sono create tensioni ai quali i Giardini non sono così abituati. Davvero seccanti i frequenti ritardi al campo, penoso quando cambia match, nel senso che gioca un po’ con i Giardini, per poi entrare nel campo attiguo e continuare con un’altra squadra. Il rendimento tecnico non ne risente, ma il morale della squadra un po’ si. Le buone prestazioni arrivano soprattutto nei primi mesi del 2011, a cavallo tra andata e ritorno. Contro il NewTeam Ellera la squadra lo premia con il Trofeo Uomo-Squadra primaverile. E’ il sesto Trofeo per lui, un autentico record, visto che mai nessuno lo ha portato a casa così tante volte. La settimana dopo però decide di giocare il match clou con lo Sporting Marisa, vitale per le ambizioni dei Giardini, con un match di calcio a 7 già nelle gambe. Un modo davvero bizzarro per affrontare una gara in grado di cambiare l’intera stagione giardiniana. Tanto più che arriva a gara iniziata senza preavviso e senza possibilità di preparare a dovere il match… Una gran delusione… L’aria di montagna gli giova (è lui ch organizza con Sborgi la bella gita societaria a Cortina) e torna in palla per un finale di campionato con la testa sulle spalle, intenzionato a riprendersi passo passo la fiducia dei suoi compagni. In Gold League segna la rete numero 400 con la 10 sulle spalle nel match con la Longobarda, ma la serata magica la vive ai quarti di finale contro l’Antico Toscano, quando rimedia un 8,5 pazzesco nel pagellino. Finalmente riacquisisce a pieno le sue responsabilità di capitano, con un discorso coraggioso e convincente nello spogliatoio, che ricompatta e responsabilizza la squadra. Anche in campo ha una marcia in più e dimostra che darebbe l’anima per un passaggio in semifinale. Suo il tap-in vincente del 4-3, tutto suo il merito del 5-4 di Lamioni e, sempre suo, a tempo scaduto, l’assist al bacio per Bandini che regala i rigori alla squadra. Con un’ultima epica impresa riacquisice a pieno il suo ruolo e tutta la squadra torna ad aver piena fiducia in lui. Nel fratempo è divenuto anche arbitro di serie A di basket e la società gli conferisce una strameritata traga al merito, a testimonianza del grande orgoglio giardiniano per la sua promozione.
Stagione ’11-’12
I GOAL, CHE NOVITA’!!
Il capitano riconquista a pieno la fiducia dello spogliatoio con prestazioni eccellenti ed una bella novità da aggiungere al suo gran senso tattico: il goal. Ne segna tanti sin da subito, da quel pre-campionato 2011 che lo vede cannoniere principe del team con 7 centri in 5 gare. Da urlo la gara col Peyote, quando palesa una condizione atletica che i suoi compagni si sognano e vince praticamente da solo. Ancor più eccelso, se possibile, contro il Dema’99, quando festeggia le 400 presenze in gvl. Non pago, nello storico 6-1 all’Easy Market, regala assist a gogò e sigla una tripletta (con goal di spalla). Un po’ meno appariscente con l’inizio del campionato, perché tutto il livello della squadra sale. Da ricordare la gara contro la Grande Dimas (quantità inverosimile di palloni recuperati) e soprattutto quella col Macchessegrullo, il suo match dell’anno, quando entra sul 3-1 per gli avversari e in pochi minuti confeziona un 5-4 da paura, mettendo la firma proprio su quella quinta rete, un goal da raccontare ai nipotini. Difficile dimenticare la sua discesa sulla destra, incurante dei falli, anzi portandosi a spasso un difensore, letteralmente trascinandolo, per poi far partire quel diagonale da urlo che gonfia la rete e rivitalizza il campionato dei Giardini. Due acuti di gran livello anche nel girone di ritorno, contro l’Atletic Rum (gran goal di tacco) e nello scontro diretto col DDS Rifredi, quando a 4 minuti dalla fine, ricordandosi di aver promesso una vittoria (che vale il secondo posto), confeziona l’assist al bacio per il 3-5 di Lamioni, segna in tap-in la doppietta del 4-5 e, dopo il pari di Lamioni, a tempo ormai scaduto, manda ancora in goal il bomber per un 6-5 che passerà agli annali. La settimana dopo, chiamato a sostituire Manetti in porta contro il BZ, sarà il primo giardiniano della storia a segnare un goal da estremo difensore. Alle finali tocca il culmine nella sconfitta decisiva contro il Sorgane, quando nonostante i blasonati avversari, si eleva dalla massa con giocate sublimi, trascinando con grinta innata i suoi compagni speranzosi in un’impresa che, guardando lui, sembra sempre possibile. Gioia per gli occhi vedere un simile carisma, ammirare la sua trance agonistica così coinvolgente. Anche in TopLeague, con 6 centri in 5 gare, è il capocannoniere del team. Dopo aver accompagnato da capitano la squadra a Verona per il ritorno dello storico match-gemellaggio, riceve il Premio Fedeltà “Nonno Nello” per i 31 gettoni stagionali conditi da ben 35 goal.
Stagione ’12-’13
LA PUNIZIONE A SORPRESA DEL TERZO SCUDETTO…
Primo memorabile acuto in amichevole pre-season contro l’EdilGrossi, quando inizia addirittura in porta per l’improvvisa assenza di Manetti e, dopo innumerevoli assist al bacio, chiude con un mirabolante pallonetto dalla propria area, che beffa il portiere troppo fuori dai pali per il parziale 3-2 dei Giardini. Una roba che non si dimentica… La prima “prestazione perla” in campionato arriva nella super-sfida d’andata col Macchessegrullo capolista. Una sontuosa 440esima ufficiale! E’ l’unico dei suoi a dar veramente l’impressione di crederci. Sua la bella traversa (trema ancora…) che porta al 3-4 in tap-in di Sborgi… Sua soprattutto la punizione a sorpresa che manda Zatteri in porta (vuota) per il pareggio decisivo… Un pari insperato per lunghi tratti, che toglie due punti alla capolista in un momento cruciale e peserà come un macigno nella bilancia del terzo scudetto GVL! E’ nelle gare che contano che dà il suo meglio (come ogni campione vero…), lo dimostra il fatto che nel ritorno, è sempre col Macchessegrullo che mette in mostra tutta la sua classe cristallina. Nello storico scontro diretto che varrà di fatto il titolo, “cuor di capitano” promette ai suoi la vittoria e in campo fa di tutto per non smentirsi. Colleziona assist vitali per il match, sradica palloni ai forti avversari con facilità disarmante, difende palla con una impronosticabile qualità tecnica sconcertante… Giravolte, finte di corpo, giocate mancine davvero niente male… A 35 anni stupisce ancora con l’ennesimo arricchimento del suo repertorio. Senza contare l’ottima gestione della gara, della squadra e, per una volta, vista la stagione coi fischietti un po’ troppo polemica, anche del rapporto con l’arbitro. Nel giorno in cui i suoi Giardini vincono il terzo storico titolo, lui gioca la miglior prestazione stagionale. Dopo l’ottimo inizio del Meeting, è il suo innesto, a metà primo tempo, a cambiare di fatto il volto della gara. La sua fulminea doppietta stronca del tutto il match… Soprattutto il siluro al “7” (secondo goal), che gli vale la doppia cifra in campionato, è un quadro incancellabile nella memoria di tutti… Anche contro il Meeting poi, arriva l’immancabile punizione a sorpresa per il goal di Lamioni, che tanto innervosisce gli avversari, quanto fa godere i Giardini… Dopo una “TopLeague” di alti e bassi, in cui risulta comunque il miglior marcatore dei suoi, con 4 reti, torna in campo al mare, nel return match coi Baruconi, facendosi perdonare la gravissima e deludentissima mancanza nel match d’andata (decide di fare un week-end di sci proprio mentre la squadra è a Verona…) con una bella tripletta, con un’ottima gestione della squadra in emergenza in un inedito match di calciotto, con una gara davvero niente male… Sarà un caso ma l’indomani, vince anche la tedesca in spiaggia:-) Latitante nel torneo estivo di Castello, regala un’ultima emozione stagionale correndo la Notturna di SanGiovanni con la sua mitica numero 10 Gvl e, senza il dovuto allenamento, percorrendo i 10 kilometri canonici per le vie del centro in poco più di 53 minuti. Alla festa di fine stagione riceve il Premio Fedeltà “NonnoNello” grazie ai 30 gettoni stagionali. Capitano sempre sul pezzo!
Stagione ’13-’14
CUCCHIAI, TACCHI E INFORTUNI
Primo acuto ad inizio girone d’andata, contro il “Real Club Deportivo La Prugna”, quando si mette alle spalle le noie fisiche di inizio stagione e, complice l’assenza di Lamioni, guida l’attacco dei Giardini da pivot di razza, segnando e facendo segnare, rispolverando la grinta dei tempi migliori. In realtà acciacchi e noie fisiche continueranno ad accompagnarlo per tutto l’anno… Il campionato del capitano prosegue senza troppa continuità di presenze e un po’ avaro di momenti di gloria, a differenza della Golden League Provinciale, che capita nel suo momento top di stagione e lo vede assoluto protagonista, al pari di Flachi se non di più. La sua prima gara col campione è l’esordio di Golden contro il Grassina, giocato al centro della difesa, in un ruolo non suo, che ricopre però egregiamente, manovrando da dietro tutto il complesso assetto tattico a supporto dell’ex Doria. La perla è proprio l’assist che vale il 2-0 di Francesco… In semifinale contro la Birreria gioca la sua gara dell’anno, inaugurata con un goal in cucchiaio ripreso dagli smartphone, che ha fatto il giro del web e che ruba la scena allo stesso Flachi… In uno dei momenti più delicati del match, manda in rete il campione con un pregevole tacco volante. Anche nella ripresa dai suoi piedi parte l’azione per il goal decisivo di Francesco… Una notte da leone senza sbagliare un colpo, che aumenta il rimpianto per una stagione che, tra infortuni e sfortune varie, non lo ha visto così decisivo e determinante come può. Anche nella funesta finale contro il Prima è, a detta di tutti, il migliore in campo. Della sua enorme prestazione resta alla memoria soprattutto quel goal di tacco… Un gesto da raccontare ai nipotini… Segnare così in una finale e contro un simile fortissimo avversario, è davvero impresa per pochi… E’ un classe ’78… Ma le cartucce sono ancora buone.
Stagione ’14-’15
SUPERBO ANCHE TRA I PALI…
Gli infortuni continuano a minarne la continuità, e nella diciannovesima stagione in carriera si contano appena 20 presenze. Sontuoso comunque il suo avvio di stagione… Nel 12-2 sul SanGiusto, gara di pre-season, segna addirittura con un pallonetto da centrocampo, la rete numero 4000 della storia Gvl, a coronamento di una prestazione già in forma torneo, che lo vede giganteggiare e determinare a tutto campo… Non è un caso che alla prima giornata, contro gli OldHeart, arrivi il Trofeo Uomo-Squadra. Un guaio muscolare però lo costringe ad uscire dolorante e i Giardini dovranno pazientare praticamente fino al girone di ritorno per rivederlo in campo a pieno ritmo. Ma il suo rientro ufficiale è davvero in pompa magna, visto che coincide con la storica vittoria per 2-1 sul Macchessegrullo capolista… Forte della recentissima trasferta a Londra sponda Tottenham, forse la più memorabile gita Gvl di sempre, gioca la sua più importante prestazione stagionale in un ruolo decisamente non suo… Bisogna aver tatuato nel cuore lo stemma Gvl per mettere in scena una gara così… Manetti ringamba a sorpresa proprio il big match e lui, che era venuto al campo per fare l’allenatore, complice i suoi guai fisici, recupera l’attrezzatura e si piazza coraggiosamente tra i pali contro chi, all’andata, ce ne aveva fatti un secchio. La sua prova è sconcertante. Parate di piede difficilissime, fare da leader anche da laggiù: dove non arrivano le sue manone lo aiutano i pali, in una serata che davvero gli sorride. Nel finale, quando viene fischiato un minaccioso tiro libero al “Grullo”, con un’incredibile parata di nocca, salva risultato e vittoria, mandando in visibilio il popolo nero-arancio. Per il Macchessegrullo trattasi davvero di bestia nera, visto che, dopo altre svariate giornate da spettatore, torna proprio contro di loro nella TopLeague provinciale, e ancora una volta è determinante. Si piazza in posizione di pivot al posto di Lamioni, ed è la mossa tattica che cambia volto al match. Finisce ancora una volta 2-1, soprattutto grazie alle sue lunghe leve che arpionano palloni ovunque, facendo salire la squadra, facendola ruotare a meraviglia in una delle più indimenticabili gare di sempre… Merita citazione anche un suo acuto al Torneo Biancoverde (a cui lui predilige però quello a “7”)… Trattasi della gara contro lo Sporting Calcio a 5, quando si unisce in extremis vista l’emergenza, sfornando tutti gli assist decisivi per la bella vittoria che vale la qualificazione. Un nuovo guaio muscolare lo costringe a uscire, ma, con la squadra in 4 effettivi nel finale, si immola e torna in campo, facendo scudo con la sua mole, senza praticamente riuscire a calciare. Un vero eroe Gvl… Tutto questo nella serata in cui aveva trionfato, senza patemi, al torneo di Geremia, che gli varrà lo specifico trofeo a fine stagione. Ma alla festa finale di Castello, il Trofeo che davvero lo esalta, è il NONO “Trofeo Uomo-Squadra” in carriera, che gli viene conferito per l’ottimo finale di stagione… Un record impressionante che premia chi, andando contro età, acciacchi e impegni vari, continua a mettere i Giardini tra le proprie priorità assolute…
Stagione ’15-’16
CAPITANO DI 500 BATTAGLIE
Siamo ancora in pre-season quando, in amichevole contro i “Babbi di’ Castello”, gioca la 500esima in Gvl e la società lo premia con un trofeo vitreo, riportante la seguente effige: “Tributo al capitano di 500 battaglie”. E’ in un momento di forma davvero invidiabile per uno della sua età… Le prestazioni contro PGS Torregalli e Spartans, rasentano la perfezione e lasciano tutti a bocca aperta. Soprattutto contro i primi, oltre alla solita intelligenza e agli assist calibrati, è un girata al volo, spalle alla porta, alla VanBasten, a convincere tutti che la pensione è ancora assai lontana… All’esordio in campionato, contro il Polcanto, riceve per la decima volta in carriera (record assoluto!!) il “Trofeo Uomo-Squadra”. E’ lui l’umo del momento e alla seconda giornata, contro l’Atletico Crociato, arriva addirittura un poker… Tra questi, il goal numero 4300 della storia societaria, il suo 500esimo sigillo personale, e un momentaneo secondo posto nella classifica cannonieri del torneo, che non ha precedenti nel suo già folto palmares… Adesso anche bomber… Per i compagni però è un “falso nueve”, un pivot tattico, di quelli che fanno salire la squadra, che smistano, che danno peso… Preziosissimo… Anche fuori dal campo… Visto che è l’unico Gvl a rappresentare i nostri colori, nella trasferta viola di Basilea. Proprio sotto Natale, arriva l’ennesimo Trofeo Uomo-Squadra… Non si contano davvero più… Nel girone di ritorno, forse meno giocate eclatanti, ma grande continuità… E’ di questi tempi che, in occasione della storica vittoria per 7-6 contro il Vanga, sfodera la sua più sensazionale prestazione stagionale… La partita perfetta, in cui, se ce ne fosse ancora bisogno, chiarifica a tutti la portata della sua insostituibilità… A torneo finito, è tra coloro che interpretano più seriamente le amichevoli-derby col Rifredi,78, non a caso, è anche tra coloro che regalano le pagine più importanti della bella TopLeague GVL. Il suo apporto è letteralmente devastante nell’epica vittoria contro la Rubino, sia in campo, grazie alla sua leadership, alla sua strategia, a quel vitale goal del 4-1… Sia fuori dal campo, quando resta vicino all’amico Sborgi, anche sul letto d’ospedale, racchiudendo sulla sua persona, tutti i significati della parola SQUADRA… L’unico neo della sua stagione, è quel ritardo al campo contro il Rifredi78… Un impegno di lavoro diciamo, mal gestito… Ma è davvero un ago, in un pagliaio di tanto attaccamento ai colori… Al Biancoverde è tra i più prolifici in zona goal e le grandi prestazioni non mancano… Ci riferiamo soprattutto alla grande prova espressa contro il Pantaleo e al “BasketGvl”, conquistato a suon di bombe dall’olivo, nella serata di GVL-Top@Players, che si aggiunge al TennisTableGVL conquistato in occasione della cinghialata… Alla festa di fine stagione riceve, in barba all’età, il “Premio Fedeltà Nonno-Nello”, grazie a ben 38 presenze stagionali (condite da 21 goal…)… Pazzesco… Ed è la quarta volta in carriera… Record assoluto… Smettere? Manco per sogno…
Stagione ’16-’17
UOMO-MACCHINA
Solo 25 apparizioni stagionali per il capitano, alle prese con mille impegni anche fuori dal mondo Gvl. Ma tra i 25 gettoni, non mancano certo presenze memorabili e fondamentali ai fini della gloriosa stagione. La sua gara top del girone d’andata la regala contro i Pumas, quando con l’esperienza e l’astuzia che lo contraddistinguono mette lo zampino praticamente in ogni goal arancio… Nel girone di ritorno, riappare a fasi alterne, ma lo fa lasciando sempre il segno e palesando una forma fisico-atletica davvero impensabile per un quasi 40enne. Contro il Bar Argentina gioca una gara pressoché perfetta, segna, fa segnare, dimostra almeno 20 anni di meno… Ma la sua gara dell’anno non può che essere quella decisiva per la scudetto, quella contro il Loto. Non dimenticheremo mai quella percussione coraggiosissima, a fine primo tempo, che regala il 4-1 a Bandini… Un goal che sa tanto di scudetto anticipato… Il suo partecipare attivamente a tutti i festeggiamenti della notte, con la gioia di un bambino, lascia intuire ancora una volta quanto tenga a questa maglia, quanto vorrebbe esser ancor più presente nonostante tutti gli impegni del momento. Quanto sia sempre e comunque dentro al gruppo, lo dimostra anche in occasione dell’addio al celibato Pieri, che vive da autentico eroe e superuomo, almeno al pari dello sposo, vincendo praticamente tutti i giochetti, che gli amici organizzano per il promesso… Protagonista assoluto del paintball in quanto maestro di strategia, anche militare… Nessuno fa i suoi tempi al kart… Ed una sua doppietta, in serata,stende la Sex sul campo, mentre un’altra doppietta, poco dopo, illumina la gara contro il super “Resto del Mondo” di Pieri. Macchina più che uomo… Emozioni forti per lui anche all’altro matrimonio Gvl, quello che vive da testimone, per il suo caro amico Manetti. Tornando alle gare ufficiali, lascia buoni ricordi anche nei tornei estivi, soprattutto quando è chiamato ad agire da centrale difensivo di calcio a 7, nel torneo “Senza Fiato CSEN”. Memorabile la sua gara contro gli “Spider Porks”, quando oltre ad emulare Nesta al centro della retroguardia, si prende il lusso di avanzare su corner, ed insaccare di testa il goal che chiude la più rotonda vittoria di sempre dei Giardini in versione a 7, quello del 7-0. Passano gli anni, ma lui sembra ringiovanire invece che invecchiare… Saranno anche i tanti kiletti di meno, frutto di abnegazione e allenamento, che sfoggia con orgoglio ai più viziosi compagni di spogliatoio…
Stagione ’17-’18
40ENNE SOLO PER L’ANAGRAFE
La sua 22esima stagione giardiniana si impenna nel girone d’andata del campionato, alla sua 570esima presenza ufficiale, in una delle più belle vittorie di sempre del team, il 7-2 sui Disperati. Assist sublimi a ripetizione, prima del sigillo personale sul match… In un periodo, quello post-natalizio, dove tutti ingrassano e si lasciano andare, ecco come irrompe nel gruppo col suo esempio invidiabile di atleta vero… E’ il suo momento top della stagione. Solo una settimana dopo, illumina la scena a suon di giocate sublimi contro il RioGallegos… Ma la miglior prestazione dell’anno la gioca certo all’inizio del girone di ritorno, quando i Giardini contro ogni pronostico asfaltano per 5-2 il Vinaio. Il pagellino sancisce un “9” tondo! E’ la sua prima gara da 40enne e se questo ha 40 anni, davvero prima o poi il genere umano potrà conquistare l’immortalità… La sua prestazione commuove, emoziona, lascia attoniti, riempie d’orgoglio tutto il popolo Gvl. Suo il guizzo per il vantaggio di Dimita, suo l’immediato raddoppio, con parabola pazzesca, a fine primo tempo… Ancora sua la punizione a sorpresa che schianta il Vinaio sul nuovo vantaggio per 3-2, il tutto contornato da guizzi strategici pazzeschi… Ma la vera perla, alla Roby Baggio, se la conserva per il finale, con quel taglio da urlo per Sinameta che scatena lacrime e applausi. Merita davvero la super-festa che i suoi compagni gli confezionano a Castello poche ore dopo… Un cenone per almeno 80 anime in onore dei suoi 40 anni e di quelli del Patron. Ovviamente contro il Loto, grazie ad una media voto periodo pazzesca di 7,5, conquista il suo dodicesimo Trofeo Uomo-Squadra… Record assoluto. Nel periodo Golden League e Virgin Cup, subentra un po’ di logica stanchezza anche a lui, e in campo, pur senza commettere strafalcioni, inizia ad incidere un po’ meno. Ma è proprio in quel momento che si gode la più bella soddisfazione giardiniana della sua stagione fuori dal prato verde… Quando alla vigilia del match contro L’ASD Oba Oba, la squadra porta lui ed il Patron a fare rafting in Veneto e a far serata al Lido di Jesolo, come regalo per i 40… Una zingarata fuori porta di quelle che cementificano e che rendono sempre più orgogliosi di far parte da una vita intera di questo storico gruppo.
Stagione ’18-’19
IL MONDO SOTTO A YOKO ONO
30 presenze nell’anno del 41esimo… Ben 24 goal, davvero tanti per i suoi standard. Il capitano sembra ringiovanire anziché invecchiare insomma… Nella sua ennesima grandissima stagione, nonostante l’età avanzata, mette in mostra una forma atletica davvero invidiabile, una voglia sempre contagiosa, l’innata serietà che è in grado di diffondere a tutto il gruppo, che ancora ama farsi tatticamente manovrare da lui, sempre maestro in visione di gioco e strategie di gara. Il suo rendimento, stando alle valutazioni dei pagellini del sito Gvl, è in media sempre da sufficienza abbondante, anche in virtù di questa nuovissima vena realizzativa. Un picco di classe sopraffina però, che merita certo citazione in quanto assolutamente sua gara dell’anno, è sicuramente il match del girone d’andata contro il “Futbol Club Nuoto Extremo”… E’ il momento più delicato della stagione, i Giardini stanno cercando di risalire una classifica al momento penosa, nonostante la categoria al ribasso. Lui si prende sulle spalle la squadra e sfodera una prestazione davvero da urlo, che fa tornare praticamente da solo i suoi alla vittoria… E che vittoria… Finisce 6-0, contro ogni pronostico, e ben 5 dei 6 goal portano la sua firma… I primi due vedono il suo nome nel tabellino, negli altri tre mette i compagni davanti alla porta impossibilitati a sbagliare. Applausi scroscianti… Il secondo momento top della sua stagione lo vive addirittura ad Amsterdam. E’ infatti tra i giardiniani eroi che vincono la prima storica gara internazionale del team, nel VondelPark della capitale olandese, a margine dei quattro giorni da urlo vissuti per l’addio al celibato del presidente Antonelli. La sua prestazione, nonostante gli eccessi, tutta orgoglio e cuore, è da lacrime… Ma il momento clou della sua stagione restano comunque le oltre tre ore precedenti al match. Quelle passate sotto Yoko Ono con i suoi compagni… Certe volte andrebbe fermato il tempo…
Stagione ’19-’20
GUIZZI STRATEGICI INFINITI…
Il capitano riesce a mettere in fila, anche nella maledetta stagione Covid, 17 presenze impreziosite da 6 goal. Gli anni passano anche per lui, ma a vederlo giocare davvero non si direbbe, visto uno stato di forma sempre più che invidiabile per uno che i 40 li ha passati da un pezzo. Anche le rare, rarissime, volte in cui si presenta al campo limitato da qualche acciacco di troppo, sa emergere come pochi in quanto a strategia, lettura dei match, umiltà totale. Un chiaro esempio è rappresentato dalla soffertissima, ma importantissima vittoria per 4-3 nello scontro diretto del girone d’andata contro il Paguro, che permette ai Giardini di allungare a 4 punti il distacco sulla rivale diretta del momento. Proprio in quell’occasione, contro il parere del popolo, decide di uscire nel finale, vinto da qualche disagio fisico, ma soprattutto pervaso dalla sacrosanta voglia di vincere, e concede il suo minutaggio al giovane Untaru, che di fatto risolve la partita… Un gesto così, diventasse pane quotidiano per tutti, i Giardini tornerebbero in un baleno la squadra invincibile di qualche anno prima… Proprio in quel convulso finale del girone d’andata, appena una settimana dopo, realizza la sua chicca stagionale, ancora una volta solo e soltanto frutto della sua lungimiranza strategica… I Giardini sono sotto assedio contro i “Lenti e Macchinosi”, giovani rampolli che stavolta sembrano averne davvero troppo di più…. Lui, con cinismo estremo, opportunismo ed istantanea capacità di lettura, approfitta di una rissa in campo, per assaltare l’arbitro pretendendo, forte del regolamento e della sua fascia di capitano, più espulsioni possibile da ambo le parti… Sacrifica i suoi compagni, è vero, che al momento non gliele mandano a dire… Ma poi si intuisce il guizzo… I rivali hanno meno effettivi al campo, e, a differenza dei Giardini sono costretti a continuare a giocare, e ovviamente a perdere, in inferiorità numerica. Tutto stra-voluto. Mostruoso. Nel campionato condizionato dal Covid, merita comunque citazione anche la sua prestazione contro il Pdm. Stavolta non ci riferiamo a guizzi strategici, ma a giocate sopraffine, a intuizioni geniali palla al piede, che, a 42 anni appena compiuti, lasciano tutti attoniti. Ma la sua miglior gara stagionale la gioca dopo il lockdown, nel match di gran blasone al Torneo Senza Fiato contro il Granducato. Manda in goal con fare sopraffino praticamente tutti i suoi compagni, prima di siglare la mirabolante rete personale che chiude i conti su un 9-0 davvero storico. Una prestazione gloriosa giocata con i kilometri della recente missione GVL al Lago Scaffaiolo nelle gambe. Sarà lui, un veterano, il giardiniano più presente al Torneo Senza Fiato. Alla festa di fine stagione del team, ha anche la gran soddisfazione di ricevere dalla società il prestigioso Trofeo Fai Play “Giocatore Modello” per gli 0 cartellini subiti in ben 17 apparizioni.
Stagione ’20-’21
PIU’ ARBITRO CHE GIOCATORE
Alla prima stagionale, in precampionato contro il NOW FC, si rende protagonista di una prestazione davvero eroica. Dopo essersi unito alla squadra in extremis, dopo l’annunciata indisponibilità, per supplire ad un infortunio dell’ultim’ora, si presenta con una doppietta da urlo, realizzata in mezzo ad un’infinita serie di giocate di qualità. Su tutte quella che permette a Dimita di chiudere la disputa sul 5-2. Questo suo presentarsi come un evergreen insostituibile però, non trova purtroppo conferme nel resto della stagione. Nonostante il suo sempre invidiabile stato di forma, tra stop pandemici e suoi impegni extra-campo, il capitano si concede al campo solo altre quattro volte, davvero troppo poco per un perno della squadra come lui. La sua assenza, ormai quasi cronica, non fa ben presagire per il futuro della squadra, e la stagione finisce con enormi punti interrogativi anche per questo. Sulla bocca di tutti un unico quesito: ce la faranno a reggere i Giardini se l’eterno capitano inizia a tirare i remi in barca? Per impegni extra-campo intendiamo soprattutto la sua carriera di arbitro, che tocca picchi davvero da numero uno, cosa, questa si, che riempie d’orgoglio tutto il popolo giardiniano.
Stagione ’21-’22
DALLA PAUSA DOLOROSA AL GRANDE ANNUNCIO
Quando il capitano a inizio stagione decide di fare un passo indietro, non garantendo la presenza fissa nel gruppo titolari a causa dei suoi tanti impegni, per la squadra è un duro colpo. All’esordio stagionale del team è comunque in campo, nella bella vittoria in precampionato contro il Klan, e giostra subito da assoluto migliore in campo… Nella testa dei suoi compagni ci si chiede come sarà possibile scendere in campo, senza la presenza costante dello storico capitano e allenatore in campo e le preoccupazioni sono più che lecite, visto che qualitativamente, il livello del team in stagione cala bruscamente. Ad inizio campionato vince l’ennesimo Trofeo Uomo-Squadra in carriera, segno che a volte al campo si vede, ma è sempre troppo poco per riuscire a dare un reale contributo alla squadra. Nella stagione quindi con meno suoi acuti della storia GVL, vive comunque una serata di altissimo livello, quella della sua miglior prestazione stagionale, in Top League Easy, ancora contro il Klan, di cui è autentica bestia nera. Le sue giocate sopraffine, il suo prodigarsi per le nuove leve, il modo in cui fa girare una squadra che nel corso della stagione ha giostrato in modo oltremodo caotico, regalano gioia, ma anche rimpianti di come sarebbe potuta andare con lui in campo tutto l’anno. Il punto col Klan, fondamentale in quel momento per le speranze di qualificazione, lo si deve totalmente a lui. Non è un caso che alla festa di fine stagione riceva il 14esimo trofeo uomo-squadra della sua carriera (autentico record). Proprio in quell’occasione, annunciando a gran voce il suo intento di rientrare dalla prossima stagione nel gruppo titolari, scatena l’esultanza di massa dei suoi ed infonde speranza e certezze per il futuro di una squadra, che pende ancora totalmente dalle sue giocate.
Stagione ’22-’23
LA RESURREZIONE DI ANTONELLO FATIMA
Rientrato a furor di popolo nel roster dei titolari del team, la squadra, pur di riaverlo, fa scegliere a lui campo, orari, giorno settimanale di gioco… A fine stagione saranno ben 35 presenze, come ai tempi d’oro, più presenze di quante ne ha fatte mettendo insieme tutte quelle delle tre stagioni precedenti; e 16 goal, sempre più della somma di quelli fatti nelle tre stagioni a ritroso. Riecco il capitano in tutto il suo splendore, e meno male, perché nella fase di inserimento di nuove fondamentali leve, adesso anche classe 2007, la sua presenza è vitale. La voglia è tanta e subito in pre-campionato regala una delle sue prestazioni monstre stagionali. E’ la sera della grande vittoria per 6-5 sui Bulls C5, e lui impiega pochissimo a riambientarsi nel suo habitat naturale, quello di leader tattico della squadra. La prova magistrale viene impreziosita però da una tripletta davvero sontuosa. Sua la zampata ad un minuto dalla pausa che rimette i Giardini in corsa sul 3-4, suo il tap-in del 4-5 nel finale, che dà il la ad un’epica rimonta, sua la giocata sopraffina che propizierà il pareggio di Mataj e ovviamente suo il goal partita all’ultimo secondo di recupero… Una prestazione da tramandare ai posteri insomma… Rendimento continuo e impegno costante anche in campionato, con picchi di gioia concentrati alla seconda giornata del girone di ritorno, quella della partenza in notturna, dal Campo di San Piero a Ponti, con la delegazione GVL diretta in Portogallo, il momento in assoluto più divertente della stagione. In tale spedizione assumerà il ruolo mitologico di Antonello Fatima, vivrà una morte fortunatamente apparente ed una gloriosa resurrezione, proprio come in questa fase della sua carriera, dal desaparecidos delle scorse stagioni a di nuovo capitano onnipresente… Un viaggio inenarrabile come le grandi avventure GVL del passato. Tornando al campo, purtroppo assente a Verona, torna ad illuminare totalmente la scena alla nona di ritorno, con un’altra super prestazione, stavolta contro i San Donato Park Rangers. Gioca da play basso, vista l’emergenza, e nonostante il clima intorno da discoteca caotica, dirige le danze con mestiere sopraffino, facendo ruotare tutti come avesse il telecomando. Autore poi del pregevole goal del 2-0, che purtroppo non basterà per ottenere la vittoria finale, soprattutto per il piccolo acciacco fisico a lui accorso, che lo costringe a lasciare il campo nel finale. Con 16 presenze su 20 gare totali è assieme a Matera il giardiniano più schierato in campionato, una roba davvero impensabile soltanto un anno fa e che riempie la squadra di speranze. Anche in Golden League e nei tornei estivi farà la sua parte con grande dedizione… 45 anni e non sentirli… Pedina fondamentale ritrovata.