10 Duccio Maschio

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10
Nome
Duccio Maschio
Nazionalità
itaItalia
Posizione
Universale
Height
1,90
Weight
80
Stagioni
1996-1997, 1997-1998, 1998-1999, 1999-2000, 2000-2001, 2001-2002, 2002-2003, 2003-2004, 2004-2005, 2005-2006, 2006-2007, 2007-2008, 2008-2009, 2009-2010, 2010-2011, 2011-2012, 2012-2013, 2013-2014, 2014-2015, 2015-2016, 2016-2017, 2017 - 2018, 2019-2020, 2020-2021, 2021-2022, 2022-2023, 2023-2024, 2018-2019

Onore al capitano!!! Duccio Maschio, nato il 15 febbraio 1978 a Firenze, oltre ad essere il capitano, è l’amicone di tutti, non solo sul campo. Laterale destro titolare del team, ma giocatore dal ruolo universale, numero 10 sulle spalle e fisico imponente, grazie alla sua intelligenza tattica, riesce, da sempre, ad organizzare e dirigere la manovra corale dei Giardini di Via Locchi dall’interno, come un vero allenatore in campo. L’ “Incontestabile”, come amano chiamarlo i compagni, è una delle vecchie glorie del team e la sua classe tramonterà solamente al tramonto della squadra. Ogni anno ha contribuito a scrivere, in modo indelebile, il suo nome nella storia dei Giardini. Vigile urbano nella vita, nonché affermato arbitro di serie A di basket e amante degli sport più estremi, è sposato con la “collega” Eva e, dal novembre 2007, è papà della splendida Camilla.

Stagione ’96-’97
CAPITANO DIFENSORE GOLEADOR
24 reti in 18 match giocati al centro della difesa: davvero una stagione d’esordio non male. Presto impara a conciliare le responsabilità difensive ed il suo straordinario fiuto del goal. Per la sua duttilità, che va oltre la possente stazza, per lo spiccato tatticismo e per l’innato buon senso, contro il “Lasa Pub”, alla prima gara del primo torneo assoluto dei Giardini, al Velodromo, la squadra lo sceglie come erede di Faggi, e gli consegna, a vita, la fascia di capitano. In campo ottiene il massimo di sé al torneo di Figline Valdarno: la prima coppa conquistata dai Giardini, è frutto soprattutto di un’insormontabile difesa, retta proprio da lui.
Stagione ’97-’98
CHE BRUTTA TEGOLA IL SUO INFORTUNIO…
La sua latitanza dai campi è la causa principale del fallimento totale in campionato. Solo 12 presenze per il capitano, a causa di molti impegni extracalcistici e di un lungo infortunio rimendiato nel derby contro il “Bar Franco”… e di degni sostituti… nemmeno l’ombra! Resta nella memoria, oltre al promettentissimo precampionato, la gara immensa che disputa contro il “Var”, quando oltre a controllare benissimo la micidiale punta avversaria, trova ben due volte la via del goal. Deluso e confuso, si riaffaccerà sul campo alle finaline di consolazione, ma sarà semplice comparsa.
Stagione ’98-’99
L’ABBANDONO DELLA DIFESA, LA NASCITA DI UN GENIO
La stagione della consacrazione, che lo vede diventare numero “10” a tutti gli effetti. Si trasforma in laterale destro di spinta, ruolo che non abbandonerà più e che lo porterà in goal 16 volte, in 18 presenze. E’ lui il nuovo regista, la mente della squadra, e, dai suoi piedi, passano tutti i palloni, in un campionato che conclude con una media voto spaventosa. Con passaggi smarcanti e bombe dalla distanza affonda praticamente da solo “UP70” e “Fiorentinagas”, solo per citare alcune grandi prestazioni. Pecca un po’ in continuità, ma si riscatta in grinta ed imprevedibilità. Contro i “Red Bull”, sigla un gran poker, e perfeziona a regola d’arte, l’intesa offensiva con Zatteri. Punizioni imparabili si susseguono, come all’ultima di campionato, contro l’ “Officina Mani Nere”, che vale il quinto posto in torneo. Mai polemico, riesce a risollevare con Zatteri la crisi di spogliatoio, e a far sopravvivere il team.
Stagione ’99-’00
L’ALLENATORE IN CAMPO
Pur bloccato da continui problemi fisici, risulta ormai l’unico giocatore insostituibile ed indispensabile, per il ruolo di allenatore in campo che svolge. Con la cifra record di 47 goal in 31 gare, migliora terribilmente i suoi standard realizzativi; e con il suo invidiabile self-control, riesce a disdricare ogni difficile enigma tattico. Tre reti all’esordio contro il “Pane e pomodoro”, fanno subito ben sperare, ma il vero Maschio esce fuori  definitivamente contro i “Mussel Heads”, trasformandosi continuamente da abile direttore d’orchestra, a pungente finalizzatore. Quando viene sostituito, anche nella gare dove non brilla, la squadra va sempre nel caos… Per questo i compagni se lo tengono stretto e gli perdonano ancora qualche assenza di troppo…
Stagione ’00-’01
CAPITANO DA PLAY-OFF
Girone d’andata devastante, girone di ritorno un po’ in sordina, complici un po’ troppe defezioni… In amichevole estiva contro “le Cure”, trova il centesimo goal personale con i Giardini, poi aspetta in ombra fino alla terza giornata, quando esplode contro l’ “FC Terzolle”, trascinando la squadra con tenacia e geometrie, vesro la storica vittoria per 6-5. Seguno prestazioni davvero memorabili! Contro il “Colchoneros” è impossibile star dietro al suo estro devastante, contro l’ “Herri Bat Gara” vince praticamente da solo, contro il “Comune” segna goal velenosi e dopo la gara contro il “Transport”, la squadra gli consegna l’ambitissimo e tanto atteso Trofeo Uomo-Squadra. Contro la “Caldaia” realizza cinque reti che proiettano i Giardini in alto: è solo l’anticamera della sua prova dell’anno, contro il “Sesto Senso” campione (memorabile tripletta). Meno spettacolare, ma lo stesso vitale, nel girone di ritorno; e contro il “Colchoneros”, arriva il secondo Trofeo Uomo-Squadra consecutivo. Peccato che la sua centesima gara in bianco-blu coincida con la sconfitta contro il “Comune”. Contro la Caldaia arrivano altri cinque goal, come all’andata, ma stavolta il primo è di tacco! Vederlo fraseggiare a memoria con i compagni è davvero emozionante, in una vittoria che vale i Play Off, grazie ad un capitano da élite del calcio provinciale!
Stagione ’01-’02
ELETTO A PALAZZO VECCHIO, SPORTIVO DELL’ANNO
49 goal stagionali, record per il capitano, e non a caso arriva finalmente la Promozione! Incredibile come riesca sempre a spronare i compagni, cambiando volto alle partite tanto da rimediare punti preziosissimi per la classifica, anche in gare proibitive. Nuove armi segrete, come le punizioni-flash per Bandini, o le sue inesauribili ma lucide rincorse, e squadre come l’ “Arturo Scorte”, il “Comune” e gli “Over 35”, s’inchinano di fronte alle sue prodezze! Poi guai muscolari e influenza ne limitano il rendimento e non a caso la squadra inzia a perdere. Nel girone di ritorno, partita dopo partita, ricnquista il centrocampo bianco-blu, senza mai abbandonare per un solo istante il sogno promozione! “Dram Drum” e “Arci Padule” riassaporano il suo cinismo sportivo ed i suoi goal pesantissimi, ma poi il capitano riscompare per i play-off di Basket. Fortunatamente, per la gara decisiva contro il “Limo” scende di nuovo in campo e trascina, con 4 splendidi goal, la squadra in promozione. Giardini in promozione, la sua squadra di basket ai Play Off… e le soddisfazioni sportive non sono finite… Nella speciale classifica redatta dal Corriere di Firenze, risulta essere lo sportivo dell’anno, con tanto di fotografie gloriose in prima pagina, in merito alle sue straordinarie doti di arbitro di basket. La premiazione avviene nel salone del cinquecento a Palazzo Vecchio, davanti agli occhi di tutta la città che conta e dei suoi orgogliosissimi compagni di squadra.
Stagione ’02-’03
IN BALIA DELLA SFORTUNA…
25 presenze, 27 goal:  anche Maschio ridimensiona i suoi standard, in questa sciagurata stagione del la squadra. Peccato perché il suo campionato di promozione era iniziato alla grande, con grandi prove contro “MCL Quinto alto”, “Querceto”, che gli erano valse interviste su Tele37, dove il capitano, ignaro della sfortuna che stava per colpire la squadra, si era dimostrato ottimista. Con la sua splendida doppietta natalizia al Fly Line, nel girone d’andata, si chiude la sua stagione e quella dei Giardini, e comincia un vero calvario tra infortuni, nervosismo, e lotta disperata per la salvezza, e anche le sue innate doti, ne risentono. Nelle due gare di ritorno, con “Fly Line” e “Rayo Fiorentino”, prima sigla il suo 200esimo sigillo con i Giardini, poi li trascina alla matematica salvezza. A fine torneo, ricompare un filo di speranza play-off ed il capitano è tra gli ultimi a mollare. Svanita la speranza, per i soliti impegni, diserta quasi in toto la Coppa Europa. Se in campo è impossibile chiedergli di più, quanto a continuità, dovrebbe dare maggiore esempio…
Stagione ’03-’04
IL RE DEI GOAL ALLO SCADERE…
Stagione con alti e bassi per l’eterno capitano, che non riesce a ripetere a pieno i fasti della precedente stagione, che lo ha visto assoluto protagonista e che gli è valsa, ad inizio torneo, la conquista del più ambito trofeo interno, la Supercoppa del Giardino! La sua cabina di regia appare subito ispirata, sin dal precampionato, in particolare nel match contro l’Euro3, la più grande vittoria di sempre della squadra (20-3!!). Ma anche il campionato per lui inizia benone! Già alla seconda, contro la Brigada Fiscal, proprio dopo aver ricevuto la Supercoppa, gioca un’ottima gara e proprio all’ultimo istante inventa, con un goal dei suoi, la rete del pari. Egregio e decisivo in ugual maniera, anche la settimana dopo, contro il TartanJock, prima di un lunghissimo stop per ferie… Cose cui ci ha purtroppo abituato… Il ritorno in campo contro l’AjejéBrazorf è degno della sua fama. Nella triste gara del lutto per il NonnoNello, lui, che era tra i suoi pupilli, risulta tra i migliori in campo. Poi, forse a causa di nuovi guai fisici alla caviglia, un inaspettato calo… Tante assenze,  tante gare, se non malvagie, certo non degne di lui… Nel girone di ritorno il calo si fa verticale e a tratti è irriconoscibile. Fortuna che si riprende in tempo per il vitale finale di torneo, quando contribuisce a suon di buone prestazioni alla qualificazione PlayOff. Il suo goal nel finale contro la MoViola, che regala l’ultima vittoria in campionato, è il goal numero 1500 della storia societaria! AI play off la caviglia gli impedirà letteralmente di rendersi utile…
Stagione ’04-’05
L’UNICO A NON PERDERE LA TESTA
21 presenze e 25 goal per il capitano, nella stagione in cui è riuscito a ritrovare la sua forma migliore  e si è dedicato di nuovo a pieno alla squadra. Facendo un bilancio di un’annata così così un po’ per tutti, lui è senza dubbio uno dei pochi ad aver salvato la faccia. Il suo inizio campionato è un crescendo continuo. Addirittura sublime la sua quarta giornata contro l’AxaSim, squadra offensiva assai ostica, che lui, schierato in difesa, riesce puntualmente a neutralizzare ad ogni affondo, trovando pure il tempo per una roboante doppietta. Meno bravo contro il “Parrucchiere Marzio” quando rimedia la sua prima espulsione in carriera per proteste, unico sporadico caso in cui il nervosismo collettivo contagia anche il suo invidiabile e preziosissimo self-control. Infatti per il resto della stagione, le tenta tutte per calmare uno spogliatoio rovente in polemica con lo CSEN. Non a caso la società lo premia con il Trofeo Uomo Squadra invernale per come chiude ottimamente il 2004. Anche quando il team traballa lui fa sempre il suo. Addirittura superbo nel match di ritorno contro il Giaguaro, quando si immola portiere e lo fa con ottimi risultati, parando tutto il parabile e trascinando la squadra alla vittoria e al quinto posto. Contro l’AxaSim al ritorno, festeggia la 200esima gara con la maglia a scacchi, e lo fa con un’ottima prestazione. Un leggero calo ai Play-Off dopo le tante energie spese nel corso della stagione.
Stagione ’05-’06
UNA VITE NEL PIEDE…
Solo 12 presenze stagionali e 5 goal per il capitano alle prese col più noioso infortunio patito sin qui, nella sua gloriosa carriera. Proprio durante il precampionato un banale incidente in moto lo allontana dai campi. Anche fuori dal terreno di gioco il suo apporto è spesso decisivo. E’ lui, prima della gara della rinascita contro la Piazzetta in precampionato, ad indire la riunione a casa sua, che darà il via al “progetto tattico Manetti”. E’ ancora lui, premiato col Trofeo Uomo-Squadra contro l’Axa Sim, a cederlo cavallerescamente al compagno Antonelli, consapevole di aver giocato troppe poche gare. Nel girone di ritorno l’emergenza totale lo costringe ad un forzato rientro, addirittura tra i pali (out tutti i portieri) contro la fortissima Forca. Ebbene si rivela la sorpresa della serata. I suoi “piedoni” arrivano ovunque e alla fine, stoicamente, abbandona la porta per salire e rinvigorire i mosci compagni. Questa gara gli dà fiducia e dopo appena due turni, contro l’Axa Sim, rientra nei ranghi dal primo minuto e gioca la sua miglior partita dell’anno. Solo l’arbitro infame nega la vittoria meritatissima ai Giardini, guidati di nuovo dallo storico capitano. Per il resto del torneo purtroppo si fa viva la paura di farsi male, del resto l’infortunio non è certo superato… Contro il Gatto Party la squadra lo premia col Trofeo Uomo-Squadra primaverile, ma l’intervento al piede è dietro l’angolo e non gli permetterà di partecipare ai tornei estivi. Il capitano, anche con una vite nel piede, si rende utile comunque fino alla fine come allenatore, al fianco di Comensoli.
Stagione ’06-’07
UN CAPITANO “IN ATTESA”
Dopo una buona fase di precampionato, il capitano concentra nei primi scorci del torneo subito grandi emozioni. Si va dalle “stelle” delle quarta giornata, quando praticamente da solo affossa gli Allanon con una prova magistrale, alle “stalle” di una settimana dopo, quando delude davvero i suoi discepoli forse per la prima volta in 11 anni, dimenticandosi l’orario della partita e quasi ci scappa la sconfitta con il modesto Atletico Fatica. Ma il capitano rasenta l’infallibilità, lo sappiamo, passano solo pochi giorni ed è di nuovo “8” tondo in pagellino a conferma di un momento di forma davvero esaltante. Si tratta del match contro l’ACCVC: geniale in impostazione, pericoloso in avanti, insuperabile con le sue gambe tentacolari in difesa. Ovvio l’immediato perdono. Il suo gran momento però deve ancora venire. Prima giornata del girone di ritorno, i Giardini affossano il Tortuga ed il capitano non rimedia il super-votone solo perché dichiara di aver fatto l’amore prima della partitaJ Segna un goal con un insolito assolo in dribbling ed è’ l’assoluto protagonista di una delle più belle vittorie stagionali confermandosi il più FONDAMENTALE tassello tattico della squadra, l’unico in grado di raccordare i reparti e leggere in tempo reale la mossa giusta da giocare. Alla seconda di ritorno contro la Piazzetta è ancora Maschio-Spettacolo, quando decide di festeggiare in campo il suo 29esimo compleanno con un eurogoal in finta brasilera… A due gare dalla fine del torneo, contro la Nave, gioca certamente il suo match dell’anno. Non poteva davvero scegliere giorno migliore per annullare il diretto avversario, nonché capocannoniere del torneo, e per confezionare la sagra dell’assist perfetto. Non poteva, perché proprio nel dopo-partita con la Nave, divide con i compagni di squadra la gioia immensa ricevuta dall’aver appreso di diventar presto papà. Il “9” tondo in pagellino, per una serata così speciale, è davvero il minimo minimo… Ai play-off, con squadra spompa e scornata, risulta tra i meno peggio, anzi il match contro lo Sportingarno è sicuramente una perla da incorniciare. La sua prestazione è enorme, ma aldilà di spunti e goal pregevoli ci piace ricordare due momenti in particolare. Primo: vederlo dialogare con Antonelli, palla a terra, con facilità irrisoria, dopo i pesanti screzi della settimana prima. Secondo, vederlo correre a tutto campo, anticipando i suoi stessi compagni, per strappare dai piedi avversari un pallone che avrebbe certo riaperto la partita. Pur segnando la punizione nel recupero che tiene accese fino all’ultimo le speranze di ripescaggio in promozione dei Giardini, delude un po’ come tutti, ai 16esimi di finale contro il Ferrucci, ma questo non macchia certo la sua grande stagione da capitano “in attesa”J Il presidente Zatteri, anch’egli in dolce attesa, non può dimettersi dall’incarico senza un ringraziamento speciale al suo capitano, che per 11 anni ha fatto ottimamente le veci della società in campo. Per questo gli viene conferito come ingaggio un simbolico “gratta e vinci” più “bombato” di quello dei compagni…
Stagione ’07-’08
IL CAPITANO DEI CAMPIONI!!!
Anche lo storico capitano ricorderà a lungo questa stagione gloriosa, per lui densa di soddisfazioni in campo e fuori, sin da subito. E’ infatti la prima giornata del campionato che i Giardini finalmente vinceranno, e lui già riceve il Trofeo Uomo-Squadra per l’ottimo avvio di stagione. Alla seconda, contro la Rinascente, è già il migliore in campo: forma straripante, doppietta potentissima, e lo zampino in tutte le azioni che contano. Ma le soddisfazioni fuori, dicevamo, non sono certo da secondo pianoJ Alla terza, dopo la gara contro il Pro-Evolution Team, manco disfa la borsa che inizia il travaglio della sua compagna, Eva… Contro il Peyote, alla quarta giornata, la piccola meravigliosa Camilla, la giovane CAPITANA, sarà già a casa con i neo-genitori. Ma le notti insonni (manco poi tante) non straziano l’anima del capitano che intravede anzi “l’anno bono”… Ottime prove si susseguono. Alla nona, contro la Longobarda,è di nuovo il migliore dei suoi: gioca in modo “manualistico” e quel che più conta riesce finalmente a tenere la squadra accorta, i compagni lo seguono, e la difesa diventa impenetrabile. Il goal lezioso di esterno, dopo soli 10 secondi dall’inizio della ripresa, resterà negli annali… Nel ritorno un po’ più di alti e bassi, complice un lieve calo di forma, ma cicca solo la gara contro la “Gruppazza”, dove sbagliano un po’ tutti. Il miglior Maschio lo si rivede contro la “Longobarda” (evidentemente gli porta bene), quando crea, finalizza, copre, torna ad essere indispensabile ed onnipresente. La settimana dopo gioca la sua miglior partita stagionale, non poteva essere altrimenti per un capitano, si tratta de “LA PARTITA”, quella contro il Tutto Cuore, una gara appunto tutto cuore, che regalerà ai suoi ragazzi il primo campionato! Con la Camillina per la prima volta a bordo campo riceve un “9” tondo nel pagellino, ed un giudizio che è una poesia, ed ha fatto storia. Estrapoliamo una sola frase significativa: “9 perché sono 12 anni che lavora per ottenere un simile equilibrio tattico e finalmente lo ha raggiunto”. Chiuderà il torneo con 19 presenze condite da altrettanti goal, non pochi per chi non è attaccante per natura. Anche in Golden League e nel torneo estivo di Castello, buone prestazioni a ripetizione. Ricordiamo su tutte l’esordio contro il GS Olimpia ed il suo eurogoal. Prima alzerà al cielo la Coppa di Castello nell’impianto appena inaugurato, poi addirittura David Guetta gli consegnerà quella dello scudetto, alla Terrazza Martini dell’Otel Ristoteather e, non ultima, alzerà il Trofeo Fedeltà “Nonno Nello” con il quale la società lo premia per le tantissime presenze stagionali. Che annata!
Stagione ’08-’09
FAIR-PLAY, GOAL E RESTYLING DEL SITO
“Immenso, paranormale, robotico, eterno capitano… 30 anni e non sentirli…” Così, condito da un 8 tondo, recitava il pagellino alla primissima dei Giardini campioni, in campionato contro il KLF, al termine di una prestazione da pallone d’oro del calcetto. Una grande doppietta da bomber di razza, in mezzo a tanta accademia, ad assist geniali, a tanta testa. E’ il girone d’andata il suo momento d’oro di una stagione, tutta più che discreta, ancora vincente per la squadra. La miglior prova stagionale arriva infatti poco tempo dopo contro il “FaBuca”, quando da insolito goleador, realizza addirittura 4 reti! Ormai moanovra i fili di una squadra che gira a meraviglia, addirittura meglio della gloriosa passata stagione. Quello dei Giardini è un calcetto più che superbo per la categoria, ed il merito tattico è tutto suo. Durante la lunga sosta natalizia si rende protagonista ssoluto anche fuori dal campo, visto che è l’artefice principale del restyling completo di questo sito, in un nuovo format moderno, pratico, interattivo. Contro il KLF entra nella storia anche al ritorno, quando festeggia la sua 300esima con la maglia dei Giardini, proprio nel giorno leggendario in cui la differenza reti storica supera per la prima volta quota +500!! La sua miglior gara del ritorno risulta essere ancora quella contro l’ostico “FaBuca”, quella che vale il secondo titolo consecutivo per i Giardini, quella in cui le sue leve da polipo arrivano veramente in ogni dove. A fine torneo, con 19 goal in campionato, sarà il terzo miglior marcatore del club. La sua grande verve agonistica e la sua innata grinta subiscono un lieve calo nelle fase finali, giocate a buone livelli, ma senza prestazioni clamorose, come quelle sopra citate. Salterà la finalina a Castello, le premiazioni di fine stagione e la festa societaria per un viaggio con la nazionale arbitri di basket in Canada, ma la squadra lo premia ugualmente con il Trofeo Fair-Play “giocatore modello”, per non aver subito ammonizioni in ben 41 incontri.
Stagione ’09-’10
SUL BARCONE ALL’ELBA 🙂
E’ durante il precampionato 2009 che inizia la sua carriera vera e propria di allenatore. A San Salvi, è infatti lui a dirigere, e con gran successo tattico, gli allenamenti nel materdi, vera novità della stagione. Stagione per lui, al solito importante, condita da ben 25 reti e dal solito buon rendimento. La sua grande mole lo spinge sempre più verso un ruolo di vice Lamioni, di boa centrale, altra importante novità tattica della stagione, che non gli preclude però gli altri ruoli. Due i momenti da incorniciare in un campionato di cui detiene il record presenze (19). Quando dopo aver guidato un giorno intero, di ritorno dall’Allianz Arena, scende stoicamente in campo contro la “Orso Bruno”. E, all’ultima giornata contro il “FaBuca”, quando gioca con la febbre, facendo vedere i sorci verdi al celebre Matteini, dall’alto della sua grinta incomiabile, dando a tutti il giusto esempio. In Golden League, contro il Deportivo Legea, gioca il suo match dell’anno nonostante una distorsione alla caviglia. “8” nel pagellino d’obbligo, al termine di una gara giocata da autentico pivot, che non sbaglia una sponda, che arriva sempre sulla palla prima dell’avversario. Durante il torneo di calcio a 7, la squadra si riunisce su un barcone all’Isola d’Elba per un intero week-end. E’ la sua originalissima festa di addio al celibato, un momento unico che resterà negli annali. Le nozze si celebrano dopo il match contro “Another Mazzata”, e il capitano si trasferisce in luna di miele alle Seychelles a torneo in corso. Giustificato:-)
Stagione ’10-’11
DALLE CASSANATE AD UN GRAN BEL DISCORSO
Stagione un po’ indisciplinata per il capitano che, se da un lato gioca con continuità e ad alto rendimento, garantendo i soliti ottimi risultati, dall’altro si rende protagonista di alcune bravate comportamentali davvero non consone a chi deve per primo dare l’esempio. Niente di grave per carità, e tutto compensato da voglia, impegno e attaccamento ai propri colori, però in questa sua stagione un po’ pazza, per la prima volta forse la squadra ha purtroppo smesso a tratti di seguirlo e si sono create tensioni ai quali i Giardini non sono così abituati. Davvero seccanti i frequenti ritardi al campo, penoso quando cambia match, nel senso che gioca un po’ con i Giardini, per poi entrare nel campo attiguo e continuare con un’altra squadra. Il rendimento tecnico non ne risente, ma il morale della squadra un po’ si. Le buone prestazioni arrivano soprattutto nei primi mesi del 2011, a cavallo tra andata e ritorno. Contro il NewTeam Ellera la squadra lo premia con il Trofeo Uomo-Squadra primaverile. E’ il sesto Trofeo per lui, un autentico record, visto che mai nessuno lo ha portato a casa così tante volte. La settimana dopo però decide di giocare il match clou con lo Sporting Marisa, vitale per le ambizioni dei Giardini, con un match di calcio a 7 già nelle gambe. Un modo davvero bizzarro per affrontare una gara in grado di cambiare l’intera stagione giardiniana. Tanto più che arriva a gara iniziata senza preavviso e senza possibilità di preparare a dovere il match… Una gran delusione… L’aria di montagna gli giova (è lui ch organizza con Sborgi la bella gita societaria a Cortina) e torna in palla per un finale di campionato con la testa sulle spalle, intenzionato a riprendersi passo passo la fiducia dei suoi compagni. In Gold League segna la rete numero 400 con la 10 sulle spalle nel match con la Longobarda, ma la serata magica la vive ai quarti di finale contro l’Antico Toscano, quando rimedia un 8,5 pazzesco nel pagellino. Finalmente riacquisisce a pieno le sue responsabilità di capitano, con un discorso coraggioso e convincente nello spogliatoio, che ricompatta e responsabilizza la squadra. Anche in campo ha una marcia in più e dimostra che darebbe l’anima per un passaggio in semifinale. Suo il tap-in vincente del 4-3, tutto suo il merito del 5-4 di Lamioni e, sempre suo, a tempo scaduto, l’assist al bacio per Bandini che regala i rigori alla squadra. Con un’ultima epica impresa riacquisice a pieno il suo ruolo e tutta la squadra torna ad aver piena fiducia in lui. Nel fratempo è divenuto anche arbitro di serie A di basket e la società gli conferisce una strameritata traga al merito, a testimonianza del grande orgoglio giardiniano per la sua promozione.
Stagione ’11-’12
I GOAL, CHE NOVITA’!!
Il capitano riconquista a pieno la fiducia dello spogliatoio con prestazioni eccellenti ed una bella novità da aggiungere al suo gran senso tattico: il goal. Ne segna tanti sin da subito, da quel pre-campionato 2011 che lo vede cannoniere principe del team con 7 centri in 5 gare. Da urlo la gara col Peyote, quando palesa una condizione atletica che i suoi compagni si sognano e vince praticamente da solo. Ancor più eccelso, se possibile, contro il Dema’99, quando festeggia le 400 presenze in gvl. Non pago, nello storico 6-1 all’Easy Market, regala assist a gogò e sigla una tripletta (con goal di spalla). Un po’ meno appariscente con l’inizio del campionato, perché tutto il livello della squadra sale. Da ricordare la gara contro la Grande Dimas (quantità inverosimile di palloni recuperati) e soprattutto quella col Macchessegrullo, il suo match dell’anno, quando entra sul 3-1 per gli avversari e in pochi minuti confeziona un 5-4 da paura, mettendo la firma proprio su quella quinta rete, un goal da raccontare ai nipotini. Difficile dimenticare la sua discesa sulla destra, incurante dei falli, anzi portandosi a spasso un difensore, letteralmente trascinandolo, per poi far partire quel diagonale da urlo che gonfia la rete e rivitalizza il campionato dei Giardini. Due acuti di gran livello anche nel girone di ritorno, contro l’Atletic Rum (gran goal di tacco) e nello scontro diretto col DDS Rifredi, quando a 4 minuti dalla fine, ricordandosi di aver promesso una vittoria (che vale il secondo posto), confeziona l’assist al bacio per il 3-5 di Lamioni, segna in tap-in la doppietta del 4-5 e, dopo il pari di Lamioni, a tempo ormai scaduto, manda ancora in goal il bomber per un 6-5 che passerà agli annali. La settimana dopo, chiamato a sostituire Manetti in porta contro il BZ, sarà il primo giardiniano della storia a segnare un goal da estremo difensore. Alle finali tocca il culmine nella sconfitta decisiva contro il Sorgane, quando nonostante i blasonati avversari, si eleva dalla massa con giocate sublimi, trascinando con grinta innata i suoi compagni speranzosi in un’impresa che, guardando lui, sembra sempre possibile. Gioia per gli occhi vedere un simile carisma, ammirare la sua trance agonistica così coinvolgente. Anche in TopLeague, con 6 centri in 5 gare, è il capocannoniere del team. Dopo aver accompagnato da capitano la squadra a Verona per il ritorno dello storico match-gemellaggio, riceve il Premio Fedeltà “Nonno Nello” per i 31 gettoni stagionali conditi da ben 35 goal.
Stagione ’12-’13
LA PUNIZIONE A SORPRESA DEL TERZO SCUDETTO…
Primo memorabile acuto in amichevole pre-season contro l’EdilGrossi, quando inizia addirittura in porta per l’improvvisa assenza di Manetti e, dopo innumerevoli assist al bacio, chiude con un mirabolante pallonetto dalla propria area, che beffa il portiere troppo fuori dai pali per il parziale 3-2 dei Giardini. Una roba che non si dimentica… La prima “prestazione perla” in campionato arriva nella super-sfida d’andata col Macchessegrullo capolista. Una sontuosa 440esima ufficiale! E’ l’unico dei suoi a dar veramente l’impressione di crederci. Sua la bella traversa (trema ancora…) che porta al 3-4 in tap-in di Sborgi… Sua soprattutto la punizione a sorpresa che manda Zatteri in porta (vuota) per il pareggio decisivo… Un pari insperato per lunghi tratti, che toglie due punti alla capolista in un momento cruciale e peserà come un macigno nella bilancia del terzo scudetto GVL! E’ nelle gare che contano che dà il suo meglio (come ogni campione vero…), lo dimostra il fatto che nel ritorno, è sempre col Macchessegrullo che mette in mostra tutta la sua classe cristallina. Nello storico scontro diretto che varrà di fatto il titolo, “cuor di capitano” promette ai suoi la vittoria e in campo fa di tutto per non smentirsi. Colleziona assist vitali per il match, sradica palloni ai forti avversari con facilità disarmante, difende palla con una impronosticabile qualità tecnica sconcertante… Giravolte, finte di corpo, giocate mancine davvero niente male… A 35 anni stupisce ancora con l’ennesimo arricchimento del suo repertorio. Senza contare l’ottima gestione della gara, della squadra e, per una volta, vista la stagione coi fischietti un po’ troppo polemica, anche del rapporto con l’arbitro. Nel giorno in cui i suoi Giardini vincono il terzo storico titolo, lui gioca la miglior prestazione stagionale. Dopo l’ottimo inizio del Meeting, è il suo innesto, a metà primo tempo, a cambiare di fatto il volto della gara. La sua fulminea doppietta stronca del tutto il match… Soprattutto il siluro al “7” (secondo goal), che gli vale la doppia cifra in campionato, è un quadro incancellabile nella memoria di tutti… Anche contro il Meeting poi, arriva l’immancabile punizione a sorpresa per il goal di Lamioni, che tanto innervosisce gli avversari, quanto fa godere i Giardini… Dopo una “TopLeague” di alti e bassi, in cui risulta comunque il miglior marcatore dei suoi, con 4 reti, torna in campo al mare, nel return match coi Baruconi, facendosi perdonare la gravissima e deludentissima mancanza nel match d’andata (decide di fare un week-end di sci proprio mentre la squadra è a Verona…) con una bella tripletta, con un’ottima gestione della squadra in emergenza in un inedito match di calciotto, con una gara davvero niente male… Sarà un caso ma l’indomani, vince anche la tedesca in spiaggia:-) Latitante nel torneo estivo di Castello, regala un’ultima emozione stagionale correndo la Notturna di SanGiovanni con la sua mitica numero 10 Gvl e, senza il dovuto allenamento, percorrendo i 10 kilometri canonici per le vie del centro in poco più di 53 minuti. Alla festa di fine stagione riceve il Premio Fedeltà “NonnoNello” grazie ai 30 gettoni stagionali. Capitano sempre sul pezzo!
Stagione ’13-’14
CUCCHIAI, TACCHI E INFORTUNI
Primo acuto ad inizio girone d’andata, contro il “Real Club Deportivo La Prugna”, quando si mette alle spalle le noie fisiche di inizio stagione e, complice l’assenza di Lamioni, guida l’attacco dei Giardini da pivot di razza, segnando e facendo segnare, rispolverando la grinta dei tempi migliori. In realtà acciacchi e noie fisiche continueranno ad accompagnarlo per tutto l’anno… Il campionato del capitano prosegue senza troppa continuità di presenze e un po’ avaro di momenti di gloria, a differenza della Golden League Provinciale, che capita nel suo momento top di stagione e lo vede assoluto protagonista, al pari di Flachi se non di più. La sua prima gara col campione è l’esordio di Golden contro il Grassina, giocato al centro della difesa, in un ruolo non suo, che ricopre però egregiamente, manovrando da dietro tutto il complesso assetto tattico a supporto dell’ex Doria. La perla è proprio l’assist che vale il 2-0 di Francesco… In semifinale contro la Birreria gioca la sua gara dell’anno, inaugurata con un goal in cucchiaio ripreso dagli smartphone, che ha fatto il giro del web e che ruba la scena allo stesso Flachi… In uno dei momenti più delicati del match, manda in rete il campione con un pregevole tacco volante. Anche nella ripresa dai suoi piedi parte l’azione per il goal decisivo di Francesco… Una notte da leone senza sbagliare un colpo, che aumenta il rimpianto per una stagione che, tra infortuni e sfortune varie, non lo ha visto così decisivo e determinante come può. Anche nella funesta finale contro il Prima è, a detta di tutti, il migliore in campo. Della sua enorme prestazione resta alla memoria soprattutto quel goal di tacco… Un gesto da raccontare ai nipotini… Segnare così in una finale e contro un simile fortissimo avversario, è davvero impresa per pochi… E’ un classe ’78… Ma le cartucce sono ancora buone.
Stagione ’14-’15
SUPERBO ANCHE TRA I PALI…
Gli infortuni continuano a minarne la continuità, e nella diciannovesima stagione in carriera si contano appena 20 presenze. Sontuoso comunque il suo avvio di stagione… Nel 12-2 sul SanGiusto, gara di pre-season, segna addirittura con un pallonetto da centrocampo, la rete numero 4000 della storia Gvl, a coronamento di una prestazione già in forma torneo, che lo vede giganteggiare e determinare a tutto campo… Non è un caso che alla prima giornata, contro gli OldHeart, arrivi il Trofeo Uomo-Squadra. Un guaio muscolare però lo costringe ad uscire dolorante e i Giardini dovranno pazientare praticamente fino al girone di ritorno per rivederlo in campo a pieno ritmo. Ma il suo rientro ufficiale è davvero in pompa magna, visto che coincide con la storica vittoria per 2-1 sul Macchessegrullo capolista… Forte della recentissima trasferta a Londra sponda Tottenham, forse la più memorabile gita Gvl di sempre, gioca la sua più importante prestazione stagionale in un ruolo decisamente non suo… Bisogna aver tatuato nel cuore lo stemma Gvl per mettere in scena una gara così… Manetti ringamba a sorpresa proprio il big match e lui, che era venuto al campo per fare l’allenatore, complice i suoi guai fisici, recupera l’attrezzatura e si piazza coraggiosamente tra i pali contro chi, all’andata, ce ne aveva fatti un secchio. La sua prova è sconcertante. Parate di piede difficilissime, fare da leader anche da laggiù: dove non arrivano le sue manone lo aiutano i pali, in una serata che davvero gli sorride. Nel finale, quando viene fischiato un minaccioso tiro libero al “Grullo”, con un’incredibile parata di nocca, salva risultato e vittoria, mandando in visibilio il popolo nero-arancio. Per il Macchessegrullo trattasi davvero di bestia nera, visto che, dopo altre svariate giornate da spettatore, torna proprio contro di loro nella TopLeague provinciale, e ancora una volta è determinante. Si piazza in posizione di pivot al posto di Lamioni, ed è la mossa tattica che cambia volto al match. Finisce ancora una volta 2-1, soprattutto grazie alle sue lunghe leve che arpionano palloni ovunque, facendo salire la squadra, facendola ruotare a meraviglia in una delle più indimenticabili gare di sempre… Merita citazione anche un suo acuto al Torneo Biancoverde (a cui lui predilige però quello a “7”)… Trattasi della gara contro lo Sporting Calcio a 5, quando si unisce in extremis vista l’emergenza, sfornando tutti gli assist decisivi per la bella vittoria che vale la qualificazione. Un nuovo guaio muscolare lo costringe a uscire, ma, con la squadra in 4 effettivi nel finale, si immola e torna in campo, facendo scudo con la sua mole, senza praticamente riuscire a calciare. Un vero eroe Gvl… Tutto questo nella serata in cui aveva trionfato, senza patemi, al torneo di Geremia, che gli varrà lo specifico trofeo a fine stagione. Ma alla festa finale di Castello, il Trofeo che davvero lo esalta, è il NONO “Trofeo Uomo-Squadra” in carriera, che gli viene conferito per l’ottimo finale di stagione… Un record impressionante che premia chi, andando contro età, acciacchi e impegni vari, continua a mettere i Giardini tra le proprie priorità assolute…
Stagione ’15-’16
CAPITANO DI 500 BATTAGLIE
Siamo ancora in pre-season quando, in amichevole contro i “Babbi di’ Castello”, gioca la 500esima in Gvl e la società lo premia con un trofeo vitreo, riportante la seguente effige: “Tributo al capitano di 500 battaglie”. E’ in un momento di forma davvero invidiabile per uno della sua età… Le prestazioni contro PGS Torregalli e Spartans, rasentano la perfezione e lasciano tutti a bocca aperta. Soprattutto contro i primi, oltre alla solita intelligenza e agli assist calibrati, è un girata al volo, spalle alla porta, alla VanBasten, a convincere tutti che la pensione è ancora assai lontana… All’esordio in campionato, contro il Polcanto, riceve per la decima volta in carriera (record assoluto!!) il “Trofeo Uomo-Squadra”. E’ lui l’umo del momento e alla seconda giornata, contro l’Atletico Crociato, arriva addirittura un poker… Tra questi, il goal numero 4300 della storia societaria, il suo 500esimo sigillo personale, e un momentaneo secondo posto nella classifica cannonieri del torneo, che non ha precedenti nel suo già folto palmares… Adesso anche bomber… Per i compagni però è un “falso nueve”, un pivot tattico, di quelli che fanno salire la squadra, che smistano, che danno peso… Preziosissimo… Anche fuori dal campo… Visto che è l’unico Gvl a rappresentare i nostri colori, nella trasferta viola di Basilea. Proprio sotto Natale, arriva l’ennesimo Trofeo Uomo-Squadra… Non si contano davvero più… Nel girone di ritorno, forse meno giocate eclatanti, ma grande continuità… E’ di questi tempi che, in occasione della storica vittoria per 7-6 contro il Vanga, sfodera la sua più sensazionale prestazione stagionale… La partita perfetta, in cui, se ce ne fosse ancora bisogno, chiarifica a tutti la portata della sua insostituibilità… A torneo finito, è tra coloro che interpretano più seriamente le amichevoli-derby col Rifredi,78, non a caso, è anche tra coloro che regalano le pagine più importanti della bella TopLeague GVL. Il suo apporto è letteralmente devastante nell’epica vittoria contro la Rubino, sia in campo, grazie alla sua leadership, alla sua strategia, a quel vitale goal del 4-1… Sia fuori dal campo, quando resta vicino all’amico Sborgi, anche sul letto d’ospedale, racchiudendo sulla sua persona, tutti i significati della parola SQUADRA… L’unico neo della sua stagione, è quel ritardo al campo contro il Rifredi78… Un impegno di lavoro diciamo, mal gestito… Ma è davvero un ago, in un pagliaio di tanto attaccamento ai colori… Al Biancoverde è tra i più prolifici in zona goal e le grandi prestazioni non mancano… Ci riferiamo soprattutto alla grande prova espressa contro il Pantaleo e al “BasketGvl”, conquistato a suon di bombe dall’olivo, nella serata di GVL-Top@Players, che si aggiunge al TennisTableGVL conquistato in occasione della cinghialata… Alla festa di fine stagione riceve, in barba all’età, il “Premio Fedeltà Nonno-Nello”, grazie a ben 38 presenze stagionali (condite da 21 goal…)… Pazzesco… Ed è la quarta volta in carriera… Record assoluto… Smettere? Manco per sogno…
Stagione ’16-’17
UOMO-MACCHINA
Solo 25 apparizioni stagionali per il capitano, alle prese con mille impegni anche fuori dal mondo Gvl. Ma tra i 25 gettoni, non mancano certo presenze memorabili e fondamentali ai fini della gloriosa stagione. La sua gara top del girone d’andata la regala contro i Pumas, quando con l’esperienza e l’astuzia che lo contraddistinguono mette lo zampino praticamente in ogni goal arancio… Nel girone di ritorno, riappare a fasi alterne, ma lo fa lasciando sempre il segno e palesando una forma fisico-atletica davvero impensabile per un quasi 40enne. Contro il Bar Argentina gioca una gara pressoché perfetta, segna, fa segnare, dimostra almeno 20 anni di meno… Ma la sua gara dell’anno non può che essere quella decisiva per la scudetto, quella contro il Loto. Non dimenticheremo mai quella percussione coraggiosissima, a fine primo tempo, che regala il 4-1 a Bandini… Un goal che sa tanto di scudetto anticipato… Il suo partecipare attivamente a tutti i festeggiamenti della notte, con la gioia di un bambino, lascia intuire ancora una volta quanto tenga a questa maglia, quanto vorrebbe esser ancor più presente nonostante tutti gli impegni del momento. Quanto sia sempre e comunque dentro al gruppo, lo dimostra anche in occasione dell’addio al celibato Pieri, che vive da autentico eroe e superuomo, almeno al pari dello sposo, vincendo praticamente tutti i giochetti, che gli amici organizzano per il promesso… Protagonista assoluto del paintball in quanto maestro di strategia, anche militare… Nessuno fa i suoi tempi al kart… Ed una sua doppietta, in serata,stende la Sex sul campo, mentre un’altra doppietta, poco dopo, illumina la gara contro il super “Resto del Mondo” di Pieri. Macchina più che uomo… Emozioni forti per lui anche all’altro matrimonio Gvl, quello che vive da testimone, per il suo caro amico Manetti. Tornando alle gare ufficiali, lascia buoni ricordi anche nei tornei estivi, soprattutto quando è chiamato ad agire da centrale difensivo di calcio a 7, nel torneo “Senza Fiato CSEN”. Memorabile la sua gara contro gli “Spider Porks”, quando oltre ad emulare Nesta al centro della retroguardia, si prende il lusso di avanzare su corner, ed insaccare di testa il goal che chiude la più rotonda vittoria di sempre dei Giardini in versione a 7, quello del 7-0. Passano gli anni, ma lui sembra ringiovanire invece che invecchiare… Saranno anche i tanti kiletti di meno, frutto di abnegazione e allenamento, che sfoggia con orgoglio ai più viziosi compagni di spogliatoio…
Stagione ’17-’18
40ENNE SOLO PER L’ANAGRAFE
La sua 22esima stagione giardiniana si impenna nel girone d’andata del campionato, alla sua 570esima presenza ufficiale, in una delle più belle vittorie di sempre del team, il 7-2 sui Disperati. Assist sublimi a ripetizione, prima del sigillo personale sul match… In un periodo, quello post-natalizio, dove tutti ingrassano e si lasciano andare, ecco come irrompe nel gruppo col suo esempio invidiabile di atleta vero… E’ il suo momento top della stagione. Solo una settimana dopo, illumina la scena a suon di giocate sublimi contro il RioGallegos… Ma la miglior prestazione dell’anno la gioca certo all’inizio del girone di ritorno, quando i Giardini contro ogni pronostico asfaltano per 5-2 il Vinaio. Il pagellino sancisce un “9” tondo! E’ la sua prima gara da 40enne e se questo ha 40 anni, davvero prima o poi il genere umano potrà conquistare l’immortalità… La sua prestazione commuove, emoziona, lascia attoniti, riempie d’orgoglio tutto il popolo Gvl. Suo il guizzo per il vantaggio di Dimita, suo l’immediato raddoppio, con parabola pazzesca, a fine primo tempo… Ancora sua la punizione a sorpresa che schianta il Vinaio sul nuovo vantaggio per 3-2, il tutto contornato da guizzi strategici pazzeschi… Ma la vera perla, alla Roby Baggio, se la conserva per il finale, con quel taglio da urlo per Sinameta che scatena lacrime e applausi. Merita davvero la super-festa che i suoi compagni gli confezionano a Castello poche ore dopo… Un cenone per almeno 80 anime in onore dei suoi 40 anni e di quelli del Patron. Ovviamente contro il Loto, grazie ad una media voto periodo pazzesca di 7,5, conquista il suo dodicesimo Trofeo Uomo-Squadra… Record assoluto. Nel periodo Golden League e Virgin Cup, subentra un po’ di logica stanchezza anche a lui, e in campo, pur senza commettere strafalcioni, inizia ad incidere un po’ meno. Ma è proprio in quel momento che si gode la più bella soddisfazione giardiniana della sua stagione fuori dal prato verde… Quando alla vigilia del match contro L’ASD Oba Oba, la squadra porta lui ed il Patron a fare rafting in Veneto e a far serata al Lido di Jesolo, come regalo per i 40… Una zingarata fuori porta di quelle che cementificano e che rendono sempre più orgogliosi di far parte da una vita intera di questo storico gruppo.
Stagione ’18-’19
IL MONDO SOTTO A YOKO ONO
30 presenze nell’anno del 41esimo… Ben 24 goal, davvero tanti per i suoi standard. Il capitano sembra ringiovanire anziché invecchiare insomma… Nella sua ennesima grandissima stagione, nonostante l’età avanzata, mette in mostra una forma atletica davvero invidiabile, una voglia sempre contagiosa, l’innata serietà che è in grado di diffondere a tutto il gruppo, che ancora ama farsi tatticamente manovrare da lui, sempre maestro in visione di gioco e strategie di gara. Il suo rendimento, stando alle valutazioni dei pagellini del sito Gvl, è in media sempre da sufficienza abbondante, anche in virtù di questa nuovissima vena realizzativa. Un picco di classe sopraffina però, che merita certo citazione in quanto assolutamente sua gara dell’anno, è sicuramente il match del girone d’andata contro il “Futbol Club Nuoto Extremo”… E’ il momento più delicato della stagione, i Giardini stanno cercando di risalire una classifica al momento penosa, nonostante la categoria al ribasso. Lui si prende sulle spalle la squadra e sfodera una prestazione davvero da urlo, che fa tornare praticamente da solo i suoi alla vittoria… E che vittoria… Finisce 6-0, contro ogni pronostico, e ben 5 dei 6 goal portano la sua firma… I primi due vedono il suo nome nel tabellino, negli altri tre mette i compagni davanti alla porta impossibilitati a sbagliare. Applausi scroscianti… Il secondo momento top della sua stagione lo vive addirittura ad Amsterdam. E’ infatti tra i giardiniani eroi che vincono la prima storica gara internazionale del team, nel VondelPark della capitale olandese, a margine dei quattro giorni da urlo vissuti per l’addio al celibato del presidente Antonelli. La sua prestazione, nonostante gli eccessi, tutta orgoglio e cuore, è da lacrime… Ma il momento clou della sua stagione restano comunque le oltre tre ore precedenti al match. Quelle passate sotto Yoko Ono con i suoi compagni… Certe volte andrebbe fermato il tempo…
Stagione ’19-’20
GUIZZI STRATEGICI INFINITI…
Il capitano riesce a mettere in fila, anche nella maledetta stagione Covid, 17 presenze impreziosite da 6 goal. Gli anni passano anche per lui, ma a vederlo giocare davvero non si direbbe, visto uno stato di forma sempre più che invidiabile per uno che i 40 li ha passati da un pezzo. Anche le rare, rarissime, volte in cui si presenta al campo limitato da qualche acciacco di troppo, sa emergere come pochi in quanto a strategia, lettura dei match, umiltà totale. Un chiaro esempio è rappresentato dalla soffertissima, ma importantissima vittoria per 4-3 nello scontro diretto del girone d’andata contro il Paguro, che permette ai Giardini di allungare a 4 punti il distacco sulla rivale diretta del momento. Proprio in quell’occasione, contro il parere del popolo, decide di uscire nel finale, vinto da qualche disagio fisico, ma soprattutto pervaso dalla sacrosanta voglia di vincere, e concede il suo minutaggio al giovane Untaru, che di fatto risolve la partita… Un gesto così, diventasse pane quotidiano per tutti, i Giardini tornerebbero in un baleno la squadra invincibile di qualche anno prima… Proprio in quel convulso finale del girone d’andata, appena una settimana dopo, realizza la sua chicca stagionale, ancora una volta solo e soltanto frutto della sua lungimiranza strategica… I Giardini sono sotto assedio contro i “Lenti e Macchinosi”, giovani rampolli che stavolta sembrano averne davvero troppo di più…. Lui, con cinismo estremo, opportunismo ed istantanea capacità di lettura, approfitta di una rissa in campo, per assaltare l’arbitro pretendendo, forte del regolamento e della sua fascia di capitano, più espulsioni possibile da ambo le parti… Sacrifica i suoi compagni, è vero, che al momento non gliele mandano a dire… Ma poi si intuisce il guizzo… I rivali hanno meno effettivi al campo, e, a differenza dei Giardini sono costretti a continuare a giocare, e ovviamente a perdere, in inferiorità numerica. Tutto stra-voluto. Mostruoso. Nel campionato condizionato dal Covid, merita comunque citazione anche la sua prestazione contro il Pdm. Stavolta non ci riferiamo a guizzi strategici, ma a giocate sopraffine, a intuizioni geniali palla al piede, che, a 42 anni appena compiuti, lasciano tutti attoniti. Ma la sua miglior gara stagionale la gioca dopo il lockdown, nel match di gran blasone al Torneo Senza Fiato contro il Granducato. Manda in goal con fare sopraffino praticamente tutti i suoi compagni, prima di siglare la mirabolante rete personale che chiude i conti su un 9-0 davvero storico. Una prestazione gloriosa giocata con i kilometri della recente missione GVL al Lago Scaffaiolo nelle gambe. Sarà lui, un veterano, il giardiniano più presente al Torneo Senza Fiato. Alla festa di fine stagione del team, ha anche la gran soddisfazione di ricevere dalla società il prestigioso Trofeo Fai Play “Giocatore Modello” per gli 0 cartellini subiti in ben 17 apparizioni.
Stagione ’20-’21
PIU’ ARBITRO CHE GIOCATORE
Alla prima stagionale, in precampionato contro il NOW FC, si rende protagonista di una prestazione davvero eroica. Dopo essersi unito alla squadra in extremis, dopo l’annunciata indisponibilità, per supplire ad un infortunio dell’ultim’ora, si presenta con una doppietta da urlo, realizzata in mezzo ad un’infinita serie di giocate di qualità. Su tutte quella che permette a Dimita di chiudere la disputa sul 5-2. Questo suo presentarsi come un evergreen insostituibile però, non trova purtroppo conferme nel resto della stagione. Nonostante il suo sempre invidiabile stato di forma, tra stop pandemici e suoi impegni extra-campo, il capitano si concede al campo solo altre quattro volte, davvero troppo poco per un perno della squadra come lui. La sua assenza, ormai quasi cronica, non fa ben presagire per il futuro della squadra, e la stagione finisce con enormi punti interrogativi anche per questo. Sulla bocca di tutti un unico quesito: ce la faranno a reggere i Giardini se l’eterno capitano inizia a tirare i remi in barca? Per impegni extra-campo intendiamo soprattutto la sua carriera di arbitro, che tocca picchi davvero da numero uno, cosa, questa si, che riempie d’orgoglio tutto il popolo giardiniano.
Stagione ’21-’22
DALLA PAUSA DOLOROSA AL GRANDE ANNUNCIO
Quando il capitano a inizio stagione decide di fare un passo indietro, non garantendo la presenza fissa nel gruppo titolari a causa dei suoi tanti impegni, per la squadra è un duro colpo. All’esordio stagionale del team è comunque in campo, nella bella vittoria in precampionato contro il Klan, e giostra subito da assoluto migliore in campo… Nella testa dei suoi compagni ci si chiede come sarà possibile scendere in campo, senza la presenza costante dello storico capitano e allenatore in campo e le preoccupazioni sono più che lecite, visto che qualitativamente, il livello del team in stagione cala bruscamente. Ad inizio campionato vince l’ennesimo Trofeo Uomo-Squadra in carriera, segno che a volte al campo si vede, ma è sempre troppo poco per riuscire a dare un reale contributo alla squadra. Nella stagione quindi con meno suoi acuti della storia GVL, vive comunque una serata di altissimo livello, quella della sua miglior prestazione stagionale, in Top League Easy, ancora contro il Klan, di cui è autentica bestia nera. Le sue giocate sopraffine, il suo prodigarsi per le nuove leve, il modo in cui fa girare una squadra che nel corso della stagione ha giostrato in modo oltremodo caotico, regalano gioia, ma anche rimpianti di come sarebbe potuta andare con lui in campo tutto l’anno. Il punto col Klan, fondamentale in quel momento per le speranze di qualificazione, lo si deve totalmente a lui. Non è un caso che alla festa di fine stagione riceva il 14esimo trofeo uomo-squadra della sua carriera (autentico record). Proprio in quell’occasione, annunciando a gran voce il suo intento di rientrare dalla prossima stagione nel gruppo titolari, scatena l’esultanza di massa dei suoi ed infonde speranza e certezze per il futuro di una squadra, che pende ancora totalmente dalle sue giocate.
Stagione ’22-’23
LA RESURREZIONE DI ANTONELLO FATIMA
Rientrato a furor di popolo nel roster dei titolari del team, la squadra, pur di riaverlo, fa scegliere a lui campo, orari, giorno settimanale di gioco… A fine stagione saranno ben 35 presenze, come ai tempi d’oro, più presenze di quante ne ha fatte mettendo insieme tutte quelle delle tre stagioni precedenti; e 16 goal, sempre più della somma di quelli fatti nelle tre stagioni a ritroso. Riecco il capitano in tutto il suo splendore, e meno male, perché nella fase di inserimento di nuove fondamentali leve, adesso anche classe 2007, la sua presenza è vitale. La voglia è tanta e subito in pre-campionato regala una delle sue prestazioni monstre stagionali. E’ la sera della grande vittoria per 6-5 sui Bulls C5, e lui impiega pochissimo a riambientarsi nel suo habitat naturale, quello di leader tattico della squadra. La prova magistrale viene impreziosita però da una tripletta davvero sontuosa. Sua la zampata ad un minuto dalla pausa che rimette i Giardini in corsa sul 3-4, suo il tap-in del 4-5 nel finale, che dà il la ad un’epica rimonta, sua la giocata sopraffina che propizierà il pareggio di Mataj e ovviamente suo il goal partita all’ultimo secondo di recupero… Una prestazione da tramandare ai posteri insomma… Rendimento continuo e impegno costante anche in campionato, con picchi di gioia concentrati alla seconda giornata del girone di ritorno, quella della partenza in notturna, dal Campo di San Piero a Ponti, con la delegazione GVL diretta in Portogallo, il momento in assoluto più divertente della stagione. In tale spedizione assumerà il ruolo mitologico di Antonello Fatima, vivrà una morte fortunatamente apparente ed una gloriosa resurrezione, proprio come in questa fase della sua carriera, dal desaparecidos delle scorse stagioni a di nuovo capitano onnipresente… Un viaggio inenarrabile come le grandi avventure GVL del passato. Tornando al campo, purtroppo assente a Verona, torna ad illuminare totalmente la scena alla nona di ritorno, con un’altra super prestazione, stavolta contro i San Donato Park Rangers. Gioca da play basso, vista l’emergenza, e nonostante il clima intorno da discoteca caotica, dirige le danze con mestiere sopraffino, facendo ruotare tutti come avesse il telecomando. Autore poi del pregevole goal del 2-0, che purtroppo non basterà per ottenere la vittoria finale, soprattutto per il piccolo acciacco fisico a lui accorso, che lo costringe a lasciare il campo nel finale. Con 16 presenze su 20 gare totali è assieme a Matera il giardiniano più schierato in campionato, una roba davvero impensabile soltanto un anno fa e che riempie la squadra di speranze. Anche in Golden League e nei tornei estivi farà la sua parte con grande dedizione… 45 anni e non sentirli… Pedina fondamentale ritrovata.