Macchessegrullo 03/03/2015

PARTITA N° 695
Campionato provinciale CSEN 2014/2015 – GIRONE FLORENTIA (Le Cure)
-ritorno- 

MACCHESSEGRULLO

1

GIARDINI DI VIA LOCCHI

2

 


MARCATORI
(Antonelli,Bandini)


FORMAZIONE

N°10 Maschio

 

9

Bisogna aver tatuato nel cuore, nell’anima, l’icona dei Giardini di via Locchi per mettere in scena una serata così… L’inspiegabile, se ci si pensa quasi imperdonabile, assenza a sorpresa della bandiera Manetti, senza preavviso e proprio nel giorno del big match contro la capolista, getta panico e scompiglio in una squadra che aveva preparato con cura ed intelligenza l’ostica gara… Lui era venuto al campo per fungere da mister, con tutti i suoi soliti problemi muscolari che ne stanno minando la stagione. Di colpo chiede in prestito l’occorrente e si ritrova catapultato dai pali… proprio in questa battaglia epica… Un paio di parate di piede nel primo tempo fanno capire subito che non è solo provvidenziale, ma anche capace di svolgere il ruolo, in partite così tese e sentite, forse addirittura meglio di Manetti. La fortuna e i legni lo aiutano laddove le sue manone non arrivano, la concentrazione e la solita visione di gioco fanno il resto… Quando nel finale al cardiopalma, gli avversari hanno il tiro libero del possibile pareggio, con una parata pazzesca, di nocca, proprio all’incrocio, manda in visibilio tutto il mondo nero-arancio… Una statua sarebbe troppo poco… Difficilmente si scorderà una serata così… Il popolo Gvl non la dimenticherà di certo… GRAZIE CAPITANO!!
N°11 Zatteri

 

7

Il recente disturbo gastro-intestinale lo ha debilitato, ma gli ha anche fatto perdere peso… Chiamato ad agire da boa centrale per il ruolo inedito riservato a Lamioni, riesce a correre come un pazzo su tutto il fronte d’attacco, difende palla, la conserva con cura quando necessario, serve palloni invitanti ai compagni e copre con intelligenza i palloni centrali, dimostrando di essere dentro il match dall’inizio alla fine. Bravo nel gestire il suo minutaggio per poter dare sempre il massimo, gioca un pressing asfissiante sul portatore avversario. Ha tra i piedi un paio di palloni d’oro, ma, troppo vicino al gigantesco portiere rivale, fallisce l’appuntamento col goal.
N°24 Antonelli

8,5

Lui che doveva saltare il match per noie ad una caviglia, risulta tra i principali protagonisti di una delle più belle pagine Gvl di sempre. Si francobolla per tutti i 50 minuti (non esce mai mai mai…), sull’enorme pivot avversario, il noto “Bomber Checcucci”. annullando ogni sua iniziativa con maestria difensiva assoluta. Il rivale non ci capisce davvero niente, non segna forse per la prima volta in questo torneo, e, forti di questo, i Giardini riescono a far propria la partita. Gli neghiamo il “9” solenne con bacio accademico, solo per qualche gomitatina di troppo, qualche furbizia che lo mette al pari di alcuni loro elementi infantili e anti-sportivi… Non capisce che il solo perdere per loro rappresenta lo schiaffo più grande… Anche vero che le sue malizie sacrosante restano un elemento focale per questa splendida vittoria da uomini veri… Gara immensa quindi, senza dimenticare che i Giardini passano in vantaggio in avvio, spaventando di brutto i rivali, proprio grazie ad un suo tiro piazzato. Un bolide talmente potente, che il portierone avversario non può proprio trattenere…
N°26 Lamioni

9

Evidenzia col mouse “Macchessegnudi”, il più forte talento del torneo, e preme CANC. La sua idea, che passerà alla storia come la mossa tattica dell’anno, matura davanti alle sontuose bistecche del compleanno di Steo… Convinto di poter neutralizzare il forte avversario con un’asfissiante marcatura a uomo, si snatura, cessa di essere il bomber sventra-difese e si trasforma in un cagnaccio privo di museruola seguendolo come un’ombra a tutto campo e, di fatto, cancellandolo dal match. Il risultato è stupefacente, sublime, devastante. L’unica volta che gli scappa, il goleador avversario segna inesorabilmente il goal del pari, questo a significare ancor più quanto deve esser stato difficile il suo lavoro… Quanto abbia dovuto correre, ovunque, per prevenirne sempre le giocate, anticiparne i guizzi… Non dimentichiamoci che tra i due ci corre un decennio… Un esperimento da lui ideato e da lui messo in pratica. Ecco perché è proprio lui il simbolo incontrastato di questa epica vittoria. MONUMENTALE.
N°28 Sborgi

7

La giocata di tacco-suola che porta al goal partita di Bandini rappresenta a oggi uno dei frame simbolo del campionato dei Giardini. Ma tutta la sua partita è l’apoteosi della grinta, un inno a non arrendersi mai. Si alterna con Frosini nel ruolo di intermedio che, per una volta, è eccezionalmente uno e non due… Con fatica tattica doppia, ripiegamenti incrociati e cambi di zona continui… Qualche ingenuità in un avvio un po’ frastornato, prima di atterrare nella giusta dimensione di pathos e adrenalina… dopo di che sfoggia la solita quintalata di palloni recuperati e le solite geniali idee di questo suo favoloso momento di forma.
A DISPOSIZIONE
N°21 Frosini

7

Lui che si auto-definisce l’ “imbullettato” del momento, stavolta non lo dà proprio a vedere. La sua 420esima gara in Gvl è un mix di corsa, eleganza, concretezza e quella malizia di “antonelliana” memoria che tanto pare nuocere ai rivali. Si alterna con Sborgi nell’inedito ruolo di “intermedio unico” (!!) e lo fa senza commettere sbavature, con costanza e concentrazione. Abile e arruolato alla lotta. Lo vogliamo così.
N°23 Bandini

7,5

Meriterebbe il votone solo per aver segnato il goal partita, un tocco che sembra valere solo tre punti in un campionato pressoché deciso, ma che invece significa tanto per l’orgoglio del suo popolo… Il presidente è chiamato a svolgere un ruolo non suo, è costretto a fare il Lamioni e l’età avanzata di Zatteri, soprattutto nel primo tempo, lo costringe agli straordinari. Fa un po’ di fatica ad entrare nella parte, ma è questione di minuti, attimi… Non appena si rende conto delle necessità della squadra, inizia a difender palla da Dio, a smistare, a chiudere ogni varco. La sua importante prestazione trova il proprio Nirvana nel finale, nei soffertissimi minuti di recupero, quando con estrema naturalezza tiene palla per almeno due minuti in zona bandierina, conquistando rimesse a favore a ripetizione, in barba al rischio di entrate killer… Abnegazione e devozione. E’ tornato ad essere un simbolo per tutti anche in campo! Non a caso nel post-partita arriva il quinto Trofeo Uomo-Squadra in carriera (che Bottai però non ha portato al campo…)…

NOTE

– I Giardini BATTENDO LA PRIMA DELLA CLASSE (finora a punteggio pieno…) mantengono la seconda posizione in zona TopLeague a solo tre giornate dal termine. La Top League è quasi matematica… Manca un punto…
– Il nr.23 Bandini si aggiudica per la quinta volta in carriera il Trofeo Uomo-Squadra Primaverile per l’ottimo avvio dell’anno solare 2015 (media voto periodo 6,42)

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