Matti e Ricca molto vintage…

In versione molto vintage, Patron Zatteri ed il presidentissimo Antonelli in stile Bud Spencer e Terence Hill, si ritrovano nel bel mezzo di un rissone davvero poco edificante per lo sport, ma stavolta fondamentale per la vittoria dei Giardini, in quella che senza ombra di dubbio è stata la serata più difficile dall’inizio del campionato… Fondamentale l’ammucchiata, ma ancora più fondamentale il guizzo di capitan Maschio, ancora una volta decisivo, cinico, scaltro e abilissimo nel trasformare un fatto negativo nella chiave di volta della partita… Con le preoccupanti assenze dei goal di Bandini, del Chino Pellegrini e di Julian Sinamenta, e ancora con la pesantissima assenza di Steo Dimita, è innegabile, c’è un po’ di preoccupazione a Castello contro i Lenti e Macchinosi, nuovi secondi della classe… Poi questi tre vecchiucci, seppur in modo moooolto anomalo, la risolvono eccome… Ma andiamo con ordine. Diciamolo subito, i Giardini non sono in serata, commettono errori davvero grossolani per una squadra del nostro blasone e senza i fatti che andremo raccontando, stavolta sarebbe stata davvero dura spuntarla… I rivali sono squadra ostica. Un gruppo di ventenni fisicati, corridori, sicuramente di recentissimo passato calcistico. Dopo i primi minuti equilibrati, fa il suo ingresso uno degli eroi di serata, Antonelli, che sblocca la disputa con un calcio di punizione dal limite di pregevole fattura. Punizione decretata per il bell’affondo di Untaru, falciato al limite senza ritegno. Al goal dei nostri gli avversari però rispondono immediatamente. L’1-1 arriva subito infatti, complice uno svarione difensivo dello stesso Untaru. Ecco… Finché la partita è partita vera, la trama è tutta qui. I Giardini vanno avanti, gli avversari forzano un capellino in più e nell’arco di un minuto pareggiano sempre e comunque. Il 2-1 lo sigla il bomber Lamioni, con un pregevole spunto personale, ed immediato arriva il 2-2, quando Antonelli, in modo piuttosto goffo, pressato, sparacchia addosso al redivivo Frosini, autore di una sorta di autogoal. Il 3-2 è un’autentica magia del Patron Zatteri, che, spalle alla porta, fa partire un inatteso e velenosissimo destro incrociato a fil di palo. E’ il suo 930esimo goal con la maglia dei Giardini… Ancora immediato però il pari avversario, con l’ennesimo errore difensivo di serata, stavolta del capitano, che non riesce a chiudere su un tiro rivale dalla trequarti. Nel finale di prima frazione idem con patatine… Antonelli sigla un altro calcio piazzato bellissimo, praticamente da casa sua, puntuale, neanche un minuto dopo Sborgi, goffo ma anche piuttosto sfortunato, realizza il secondo autogoal Gvl di serata… Autogoal che purtroppo saranno addirittura tre… Infatti, ad inizio ripresa, autentica doccia fredda… Per la prima volta sono gli avversari a portarsi in avanti, bravi nello sfruttare una palla persa malamente da Sborgi… Nel disperato tentativo di salvare la propria porta Untaru batte involontariamente Manetti… Lenti e Macchinosi una sega… Si portano avanti e danno anche l’impressione di poter gestire, visto il momentuccio discretamente negativo della capolista… Poi avviene l’imponderabile… Tutto in pochi secondi… Antonelli subisce un fallaccio e si scrolla di dosso Didio, il focoso rivale di turno, allargando le braccia con fare un po’ al limite. La reazione dell’avversario è impronosticabile e condannabile. Didio colpisce alla testa il presidente in modo volontario. Sussegue un parapiglia che coinvolge più o meno tutti, anche chi al momento siede in panchina, come Patron Zatteri, che corre in soccorso dell’amico scaraventando a terra Didio e convincendolo a calmarsi più a gesti che a parole… Dalla panchina dei Lenti e Macchinosi, il sesto del momento di alza ed irrompe nella mischia a sua volta con fare minaccioso. Inizialmente l’arbitro espelle soltanto Antonelli e Didio… E’ qui che capitan Maschio ha il guizzo ed inizia ad insistere sul regolamento che deve essere applicato alla lettera, a costo di rovinare la partita… L’arbitro, più che incalzato da Maschio, si avvia allora minaccioso verso Zatteri, che da prima resta attonito (pare che sia il proprio compagno ad espellerlo…), poi comprende e se ne va senza fiatare… Espellendo il numero 11 l’arbitro si vede costretto infatti ad espellere anche il rivale che era partito dalla panchina avversaria… I Giardini sono in 8 e restano comunque in 6… I Lenti e Macchinosi da 6 si ritrovano in 4 e sono costretti a giocare più di metà ripresa con l’uomo in meno… Applausi scroscianti per il capitano… Ciò che segue non è una partita, ma una farsa, ed è proprio ciò che ci voleva in un simile momento di difficoltà del nostro collettivo… Robert Untaru, il più cinico, spietato ed impietoso in questa fase di favore, sigla subito il punto del 5-5, la rete della sua doppia cifra in campionato. Di lì a poco proprio capitan Maschio è bravissimo nel correggere a rete un intelligente diagonale di Lamioni. Al primo goal in campionato del capitano seguono la doppietta e la tripletta di Untaru. Sull’8-5 sembra ormai una pratica in archivio, poi Manetti si addormenta un po’ su un colpo di testa senza pretese dei rivali, che pur in inferiorità accorciano ancora… Mancano pochi minuti al termine e, tanto per non incappare in sorprese, Untaru ne butta dentro un altro paio, realizzando una spietata cinquina, che vale di fatto la vittoria dei Giardini. A bocce ferme il nervosismo rientra nei ranghi, gli avversari ammettono le proprie colpe e ammettono soprattutto di aver buttato nel cesso una grandissima occasione… Lo stesso Didio manifesta la propria vergogna, con la frase poco felice “mi sembrava di fare a cazzotti col mi’ babbo”… Ecco… Questo anche no, grazie…