Manetti muro, Chino eroe

Molti gli assenti del momento in casa GVL, ma questo non basta per frenare la rincorsa dei nostri verso il vertice della classifica. I Giardini di via Locchi superano con un netto 5-1 i Gabbiani Woo Woo, certo non trascendentali ma più arcigni del previsto, e grazie alla vittoria numero 530 della storia giardiniana, difendono la terza piazza, sempre a sole due lunghezze dal Pagruro’s primo e soprattutto sempre forti della gara in meno disputata, rispetto ad entrambe le squadre che precedono. Sono indisponibili Dimita, Sborgi, Byku, Sinameta e Bandini, oltre alle riserve di lusso Bottai e Antonelli… Un’ecatombe insomma, ma i Giardini hanno mille risorse, si sa. In porta confermatissimo il super Manetti del periodo, mentre in campo si rivede con grande piacere Pieri. Sin dalle prime battute si intuisce che il parco giocatori dei Gabbiani ha qualità tecniche mediamente inferiori e poca esperienza nel settore. Non sembrano giocare insieme da molto insomma, anche se qualcuno più arcigno c’è… Su tutti il play arretrato, molto bravo nel gioco d’anticipo e abbastanza ostico da superare… Non è un caso che il vantaggio GVL arrivi con una sassata imparabile, calciata su assistenza del bomber Lamioni, dal Chino Pellegrini, che stringe i denti vista l’emergenza e si presenta al campo nonostante le evidenti cicatrici delle sue ultime battaglie calcistiche… E meno male, vista la sua serata di stra-grazia. Dopo il vantaggio i Giardini vivono un lungo momento di sofferenza e le occasioni rivali superano di gran lunga quelle dei nostri. Molti errori in fase di impostazione, soprattutto da parte di un Pieri volenteroso ma un po’ arrugginito e di un Frosini che c’è, ma ha la testa un po’ altrove (anche lui si sacrifica per l’emergenza, ma la moglie è fuori città e il primogenito ha la febbre…). Se la squadra resta a galla e mantiene il gap lo deve soprattutto a Manetti, che mette in fila una serie di interventi davvero da urlo… In verità anche ad un legno clamoroso colpito dai rivali. Ad infondere tranquillità ed ha strappare una vera e propria standing ovation il calcio di punizione del Chino Pellegrini, che si insacca imparabile al “7” per il 2-0 GVL. Traiettoria pazzesca… Una delle reti più spettacolari di sempre. Di lì a poco, complice una paperotta del portiere rivale, segue la personale tripletta del numero 55, che sembra indomabile e prima della fine della frazione confeziona anche l’assist al bacio per la deviazione volante di Untaru sotto misura. 4-0 e doppia cifra staginale per il giovane numero 60, che è il primo giardiniano a vantare questo bel traguardo. Archiviato il primo tempo i Giardini si presentano nella ripresa inizialmente sempre molto volenterosi. Lo stesso Untaru coglie un palo clamoroso di avvio, poi è Frosini, perfettamente imbeccato da Lamioni, che compie la manita, sorprendendo un po’ troppo l’improvvisato portiere rivale (in realtà è un super-ex del Macchessegrullo, all’epoca difensore molto molto forte). Per il numero 21 è il goal numero 300 con la maglia dei Giardini. Dopo il quinto goal cala molto la tensione e i nostri sembrano abbastanza sulle gambe. Peccato per un goal annullato a Zatteri per un fallo d’attacco, che pare esserci, per il resto, tornano ad offendere più gli avversari, completamente protagonisti del finale di gara. Il Chino Pellegrini si adagia un po’ sugli allori (e che allori…) e cincischia al limite perdendo palla; gli avversari si fiondano e calciano a ripetizione verso la porta difesa da Manetti, che para qualsiasi cosa, poi si rialza e para ancora… Interventi surreali, esibiti a ripetizione, finché lo storico numero uno del club si deve arrendere al goal della bandiera rivale. I suoi compagni lo abbandonano proprio, nella circostanza, forse anche perché imbambolati e rapiti dalle sue prodezze… Ultima citazione la merita Untaru, protagonista di un generossissimo salvataggio difensivo in pieno recupero. Segno che del forte ragazzo sta crescendo anche la testa… Solito post-gara di categoria, con pizza e birra NoLimit da Bobo… Ci sarebbe da brindare ai 300 goal di Frosini, ma lui è già corso a misurare la febbre al pupo… I nostri fanno un sacrificio e decidono di brindare e mangiare lo stesso come se non ci fosse un domani… Sempre da applausi in questo campo…